Oggetto del Consiglio n. 24 del 4 marzo 1960 - Verbale
OGGETTO N. 24/60 - (VARIA) INTERPELLANZE E MOZIONI - ORDINE DI TRATTAZIONE E MODALITA'.
Il Presidente, FILLIETROZ, informa il Consiglio che le interpellanze e le mozioni trasmesse in copia ai Signori Consiglieri con lettera del 26-2-1960, n. 30 di prot., sono pervenute alla Presidenza del Consiglio dopo la scadenza del termine previsto dall'articolo 32 e seguenti, del Capo III del Regolamento interno del Consiglio, in cui è precisato che le interrogazioni, interpellanze e mozioni debbono essere depositate alla Presidenza del Consiglio "almeno 12 giorni prima della data dell'adunanza".
Comunica che dette interpellanze e mozioni sono state iscritte ugualmente all'ordine del giorno della seduta del 4-3-1960 anche perché l'articolo 34, - secondo capoverso - del regolamento interno del Consiglio prevede che: "Il Presidente del Consiglio, il Presidente della Giunta e gli Assessori possono rispondere immediatamente oppure dichiarare di dover differire la risposta alla fine dell'adunanza o all'adunanza successiva".
Richiama inoltre, per quanto riguarda l'ordine di trattazione delle interrogazioni, interpellanze e mozioni, l'attenzione del Consiglio sulla deliberazione in data 10-3-1958 (oggetto 35), con la quale il Consiglio ha approvato la seguente mozione presentata in data 14-2-1958 dai Consiglieri regionali Signori Pasquali Augusto, Vice Presidente del Consiglio, e Dujany Cesare:
"Il Consiglio regionale
Considerata la opportunità che lo svolgimento dei lavori delle sessioni ordinarie e straordinarie sia effettuato in modo da dare la precedenza alla risoluzione dei problemi di carattere legislativo ed amministrativo;
premesso che la lettura delle interrogazioni, interpellanze e mozioni avviene di norma all'inizio delle adunanze;
e fatta eccezione per i casi di particolare urgenza;
INVITA
il Presidente del Consiglio, il Presidente della Giunta e gli Assessori a differire la risposta alle interrogazioni e interpellanze alla fine della adunanza o all'adunanza successiva;
DELIBERA
che la discussione delle mozioni avvenga alla fine delle adunanze o alla adunanza successiva".
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Il Presidente, FILLIETROZ, esprime parere che la trattazione di tali interpellanze e mozioni possa essere rinviata alla prossima adunanza, - che, ai sensi dello Statuto e del Regolamento del Consiglio, deve essere tenuta entro la prima settimana di aprile -, perché, a suo avviso, non presentano particolari motivi di urgenza.
Precisa che compete agli Assessori, a cui sono rivolte le interpellanze, di dichiarare se intendono fornire seduta stante, o differire alla prossima adunanza, la risposta alle interpellanze stesse.
Il Presidente della Giunta, MARCOZ, concorda su quanto detto dal Presidente del Consiglio, Fillietroz, ed osserva che, qualora gli Assessori interpellati intendessero differire alla prossima adunanza la risposta alle interpellanze, sarebbe opportuno che anche gli interpellanti rinviassero l'illustrazione delle interpellanze.
Il Consigliere DUJANY, preso atto che le interpellanze e le mozioni in questione sono state dal Presidente del Consiglio inserite all'ordine del giorno, - sebbene fossero pervenute alla Presidenza del Consiglio dopo la scadenza del termine prescritto dall'articolo 32 del Regolamento interno del Consiglio -, ritiene che, secondo la prassi seguita in passato, potrebbero essere discusse nella seduta odierna.
Il Presidente della Giunta, MARCOZ, rileva che la mozione approvata nella seduta del 10-3-1958 dice espressamente:
"Il Consiglio regionale
INVITA
il Presidente del Consiglio, il Presidente della Giunta e gli Assessori a differire la risposta alle interrogazioni e interpellanze alla fine della adunanza o all'adunanza successiva
DELIBERA
che la discussione delle mozioni avvenga alla fine delle adunanze o alla adunanza successiva".
Precisa quindi che non è la prassi che conta nel presente caso, ma la suddetta norma già approvata dal Consiglio su richiesta dei Consiglieri Dujany e Pasquali.
Il Consigliere DUJANY chiarisce che tale mozione, secondo i presentatori della stessa, si riferisce ai casi di iscrizione all'ordine del giorno di un grande numero di interrogazioni, interpellanze e mozioni, la cui trattazione porterebbe via molto tempo, per cui verrebbe a mancare il tempo necessario per la trattazione degli argomenti di particolare importanza iscritti all'ordine del giorno.
Precisa che soltanto rare volte si è verificato che, dopo l'illustrazione delle interrogazioni e interpellanze, l'Assessore competente a rispondere si è riservato di fornire in un'altra seduta i chiarimenti richiesti.
Il Presidente della Giunta, MARCOZ, prende atto della precisazione fatta dal Consigliere Dujany circa lo spirito informatore dei presentatori della mozione in questione, ribadendo che quello che conta è la sostanza della mozione approvata dal Consiglio.
Il Consigliere BORDON concorda su quanto detto dal Presidente della Giunta, Marcoz, rilevando però che, nel passato, il Consiglio ha sempre seguito la prassi esposta dal Consigliere Dujany.
Propone che siano interpellati gli Assessori a cui sono rivolte le interpellanze per sapere se intendono o no rispondere nell'adunanza odierna alle interpellanze stesse.
L'Assessore FOSSON fa presente che, per l'esatta interpretazione della disposizione di cui all'articolo 34 del Regolamento interno del Consiglio, bisogna richiamarsi allo spirito informatore dell'articolo stesso, che è stato quello di dare la possibilità agli interpellanti di sentire l'illustrazione delle interrogazioni ed interpellanze con facoltà di rispondere seduta stante o di differire la risposta alla fine dell'adunanza o all'adunanza successiva, qualora, dopo aver sentito gli interroganti ed interpellanti, non siano in possesso di tutti i dati per dare risposte esaurienti.
Precisa che tale disposizione ha la sua ragione nel fatto che molte volte le interrogazioni ed interpellanze sono fatte in forma troppo breve e schematica.
Rammenta che i Consiglieri di opposizione, nella adunanza odierna del mattino, avevano proposto il rinvio all'esame della Commissione consiliare permanente del disegno di legge regionale urbanistica e per la tutela del paesaggio, per l'esame delle poche e lievi variazioni di forma proposte seduta stante dal Consigliere Palmas.
Rilevando che le interpellanze e le mozioni in questione sono state presentate in ritardo, fa presente che gli interessati sono liberi di illustrare le loro interpellanze, ma che, ovviamente, gli Assessori interpellati possono dare subito i chiarimenti richiesti o, qualora ritengano di non aver tutti gli elementi, possono differire la risposta alla prossima adunanza.
Il Consigliere DUJANY rileva che, mentre le proposte di varianti sulla legge urbanistica sono state fatte nell'adunanza odierna, le interpellanze e le mozioni sono state trasmesse ai Consiglieri circa nove giorni prima dell'adunanza consiliare, per cui gli Assessori interessati hanno avuto il tempo di studiare le singole questioni in modo da poter dare la risposta nella seduta odierna.
Il Presidente, FILLIETROZ, dichiara che chiederà ai singoli Assessori cui le interpellanze sono rivolte, per sapere se intendono rispondere seduta stante o differire le risposte alla prossima adunanza, ai sensi dell'articolo 34 del Regolamento interno del Consiglio e della deliberazione consiliare n. 35 del 10-3-1958.
L'Assessore GEX dichiara che ritiene di dover differire la risposta alla prossima adunanza.
Il Consigliere DUJANY dichiara che intende illustrare la sua interpellanza.
Il Consiglio prende atto.
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