Oggetto del Consiglio n. 25 del 4 marzo 1960 - Verbale

OGGETTO N. 25/60 - INDENNITÀ LINGUISTICA AL PERSONALE DEGLI UFFICI STATALI IN SERVIZIO IN VALLE D'AOSTA. (Interpellanza dei Consiglieri regionali Signori Berthet Amato e Dujany Cesare)

Il Presidente, FILLIETROZ, dichiara aperta la discussione sulla seguente interpellanza dei Consiglieri regionali Signori Berthet Amato e Dujany Cesare, concernente l'oggetto "indennità linguistica al personale degli uffici statali in servizio in Valle d'Aosta, interpellanza trasmessa in copia ai Signori Consiglieri con lettera in data 26 febbraio 1960, protocollo n. 30:

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Signor Presidente

del Consiglio regionale di

AOSTA

La pregherei di voler inserire nella riunione del prossimo Consiglio regionale la seguente interpellanza.

I sottoscritti chiedono quando ed in quale modo si intende concedere agli impiegati dello Stato, che prestano servizio in Valle d'Aosta, l'indennità bilingue per l'anno 1959-60.

Ossequi.

Aosta, li 18 febbraio 1960.

F.ti: Berthet - Dujany Cesare.

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Il Consigliere DUJANY rileva che l'indennità linguistica al personale degli uffici statali in servizio in Valle d'Aosta, avente contatto col pubblico, è stata corrisposta per due volte negli anni passati e precisa di aver presentato l'interpellanza di cui si tratta per sapere se sia intendimento della Giunta di proporre la concessione di detta indennità linguistica per l'anno 1959-1960, nonché per conoscere i criteri in base ai quali verrebbe corrisposta l'indennità stessa.

L'Assessore GEX premette che la questione dell'indennità linguistica non è di competenza specifica dell'Assessorato alla Pubblica Istruzione, perché di tale argomento, nel passato, si sono occupati tanto il Presidente della Giunta regionale, quanto l'Assessore al Turismo, ma mai l'Assessore alla Pubblica Istruzione.

Dichiara, tuttavia, di essere disposto a rispondere all'interpellanza.

Passando, quindi, all'esame dell'argomento, oggetto dell'interpellanza, ricorda di aver detto poco prima, durante la discussione dell'oggetto n. 22, che i compensi straordinari "una tantum" concessi in passato al personale insegnante, di segreteria e subalterno delle Scuole secondarie, avevano un carattere velatamente elettoralistico.

Rileva che tale velo, relativamente all'indennità linguistica, è caduto del tutto, perché si può chiaramente affermare che, nel passato, questa indennità ha avuto scopi prettamente elettoralistici.

Dichiara poi che l'indennità linguistica è stata concessa, in passato, senza criteri precisi, tanto è vero che per una stessa categoria di personale sono state incluse determinate persone ed escluse altre; il che, egli dice, ha sollevato le critiche degli esclusi.

Osserva che tale fatto ha avuto, come conseguenza, riflessi negativi e critiche nei confronti dell'Amministrazione regionale, per il modo con cui è stata elargita l'indennità in questione.

Dichiara che la Giunta è dell'avviso che si possa concedere al personale degli uffici statali in servizio in Valle d'Aosta una indennità linguistica, in considerazione della maggior cultura che devono avere gli impiegati degli uffici statali che sono a contatto con il pubblico; senonché, egli dice, il problema va esaminato con attenzione e a fondo.

Informa che tale problema è già allo studio, per essere sottoposto all'esame del Consiglio a suo tempo; ma dichiara che, indubbiamente, la questione non è semplice, perché detta indennità è richiesta non soltanto dal personale statale ma anche dal personale degli enti parastatali e persino dal personale della Società di assicurazione avente normale contatto con il pubblico.

Una cosa è certa, - egli dichiara -, ed è che questa indennità, se sarà concessa, sarà data secondo lo spirito per cui deve essere elargita, cioè tenendo conto della maggiore cultura che devono avere le categorie beneficiarie e, soprattutto, con criteri di serietà e in base alle reali necessità delle categorie interessate.

Non va dimenticato infine, - egli aggiunge -, che, anche a prescindere da ogni considerazione sulla questione dell'indennità linguistica, la lingua francese deve essere parlata, perché la necessità della lingua francese deve essere sentita in una Regione ove ben si conosce il valore che ha il bilinguismo.

Il Consigliere DUJANY dichiara di non essere soddisfatto della risposta avuta dall'Assessore Gex, perché i chiarimenti dati sono piuttosto vaghi ed imprecisi.

Contesta l'affermazione che nel passato l'indennità linguistica sia stata concessa senza un preciso criterio, rilevando che l'indennità è stata elargita secondo i criteri fissati da una Commissione consiliare di cui facevano parte, fra l'altro, i Consiglieri Bordon, la Signora Chanoux e l'Assessore Savioz.

Dichiara di aver presentato l'interpellanza di cui si tratta perché a conoscenza che la Presidenza della Giunta aveva fatto richiedere a tutti gli Uffici statali, alla fine di dicembre, l'elenco del personale dipendente ai fini della concessione dell'indennità linguistica.

Rileva che sono ormai passati tre mesi e che sperava, quindi di aver notizie più precise circa la concessione di detta indennità.

L'Assessore GEX rammenta di aver già detto che la questione, assai complessa, è attualmente allo studio da parte della Giunta.

Il Consiglio prende atto.

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