Oggetto del Consiglio n. 4 del 4 marzo 1960 - Verbale
OGGETTO N. 4/60 - ATTUAZIONE DELLA DISPOSIZIONE DI CUI AL CAPOVERSO DELL'ARTICOLO 38 DELLO STATUTO SPECIALE PER LA VALLE D'AOSTA. (Interpellanza del Consigliere regionale Signor Dujany Cesare)
Il Presidente, FILLIETROZ, dichiara aperta la discussione sulla seguente interpellanza del Consigliere regionale Signor Dujany Cesare concernente l'oggetto: "Attuazione delle disposizioni di cui al capoverso terzo dell'articolo 38 dello Statuto speciale della Valle d'Aosta", interpellanza trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:
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Châtillon, le 26-1-1960
Monsieur le Président
du Conseil régional
AOSTE
Je vous prie de bien vouloir insérer dans l'ordre du jour de la prochaine séance du Conseil l'interpellation suivante.
Monsieur le Président de la Junte régionale:
Dans le but de réserver une source de travail aux jeunes qui habitent la Vallée d'Aoste et chaque jour frappent à la porte des différents bureaux à la recherche d'un emploi, je soussigné Vous interpelle afin de savoir si Vous ne retenez pas opportun d'entreprendre les démarches nécessaires pour concrétiser et rendre pratique l'art. 38, troisième alinéa, du Statut régional.
Salutations distinguées.
Signé: DUJANY César".
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Mr. le Conseiller DUJANY déclare de n'avoir rien à ajouter à l'interpellation dont il s'agit, mais qu'il se réserve de reprendre la parole après que Mr. le Président de la Junte régionale aura fourni les éclaircissements requis.
Il Presidente della Giunta, MARCOZ, osserva che la questione oggetto dell'interpellanza in esame non è nuova, perché già il 7 maggio 1955 il Consigliere Dujany ha presentato sull'argomento una analoga interpellanza del seguente tenore:
"Monsieur le Président de la Junte régionale
AOSTE
Dans le but d'affirmer une question de principe de notre Statut, et de réserver une source de travail confortable à nos jeunes, le soussigné Vous interpelle afin de savoir si Vous ne retenez pas nécessaire de concrétiser et donner une réalisation positive à l'article 38, troisième alinéa, du Statut".
Il Presidente della Giunta, Marcoz, informa che a tale interpellanza, che è stata discussa nella seduta del 25 maggio 1955, l'allora Presidente della Giunta, Bondaz, aveva risposto quanto segue:
"L'objet de l'interpellation se rapporte au dernier alinéa de l'article 38 du Statut régional.
D'après les documents que j'ai trouvés dans le bureau, il appert que, déjà par le passé certaines Administrations de l'Etat ont donné exécution à ladite disposition.
En effet, l'Administration des Postes et Télécommunications engagea 15 valdôtains depuis le 25-4-1945. Quant aux Gardes des Finances, elles en engagèrent 9.
Cela a été fait à la suite de concours réguliers, où la mention citée à l'art. 38 avait été insérée.
Afin de concréter et de réaliser toujours davantage cette disposition de loi, qui a été rappelée par Monsieur Dujany, j'ai décidé d'envoyer une lettre, rédigée dans les termes qui suivent, à la Présidence du Conseil des Ministres, afin que, de la part des Administrations de l'Etat, les dispositions nécessaires soient données.
Je me réserve de donner des informations précises par la suite, dès que la chose me sera possible".
Alla On.le PRESIDENZA del Consiglio dei Ministri
ROMA
OGGETTO: Assunzione in servizio di personale da parte di Uffici statali in Valle d'Aosta.
L'art. 38 dello Statuto speciale di questa Regione, promulgato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 4, stabilisce che le Amministrazioni statali assumano in servizio nella Valle d'Aosta possibilmente funzionari originari della Regione o che conoscano la lingua francese.
Tale disposizione è stata, a suo tempo, inserita nello Statuto ad istanza della Regione, per riservare possibilità di lavoro agli elementi locali disoccupati ed in relazione anche alla opportunità di agevolare, per quanto possibile, la popolazione locale nei suoi rapporti con gli Uffici statali mediante l'immissione negli Uffici stessi di elementi bene ambientati o a conoscenza della lingua francese e della parlata locale.
Qualche Amministrazione statale (Poste e Telegrafi e Guardie di Finanza) ha già, in passato, dato pratica attuazione alla norma statutaria in questione, assumendo in servizio personale originario della Valle d'Aosta, con viva soddisfazione della popolazione locale, di questa Amministrazione regionale e degli Uffici statali ai quali il personale stesso è stato assegnato.
Aderendo ai voti ripetutamente espressi in sede di adunanze di questo Consiglio regionale, pregiomi rivolgere a cotesta On.le Presidenza del Consiglio viva preghiera di voler benevolmente esaminare la possibilità di rivolgere cortese invito ai vari Ministeri affinché da parte delle varie Amministrazioni statali siano impartite le necessarie disposizioni ai fini dell'assunzione in servizio nella Valle d'Aosta, possibilmente, di personale originario della Regione o che conosca la lingua francese, in relazione alla richiamata norma statutaria e alle particolari finalità sopra illustrate.
Con vivi ringraziamenti e distinti ossequi".
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Il Presidente della Giunta, MARCOZ, dichiara di concordare pienamente su quanto è stato fatto dalla passata Amministrazione regionale per ottenere l'attuazione della disposizione di cui al capoverso terzo dell'articolo 38 dello Statuto regionale della Valle d'Aosta.
Afferma che l'unica possibilità di attuare tale disposizione consiste nel riservare nei bandi dei pubblici concorsi statali un determinato numero di posti per gli elementi locali valdostani per posti vacanti in Valle d'Aosta.
Osserva che è pressoché da escludere la possibilità di trasferimenti in Valle d'Aosta di impiegati e funzionari valdostani o che conoscono la lingua francese, già inquadrati nei ruoli statali, perché sono pochi i valdostani impiegati fuori Valle in impieghi statali.
Constata che la richiesta a suo tempo inoltrata dalla Regione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ha avuto, purtroppo, esito completamente negativo, nonostante che la Presidenza della Giunta regionale della Valle d'Aosta abbia ribadito con lunghe lettere il proprio motivato punto di vista ed abbia sottolineato che quanto da noi richiesto era già stato ottenuto dalla Regione Trentino-Alto Adige con l'inserimento, nei bandi di concorso, della riserva di un determinato numero di posti a favore di elementi locali.
Dà lettura, a questo proposito, della seguente lettera di risposta inviata alla Presidenza della Giunta regionale, in data 16-4-1956, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri:
"Questa Presidenza, a seguito della richiesta contenuta nel foglio 25 maggio 1955, ha interpellato le Amministrazioni interessate perché nell'assunzione di personale in servizio in codesta Valle siano utilizzati elementi originari della Regione o a conoscenza della lingua francese.
Al riguardo è stato comunicato che l'articolo 38 - comma terzo - dello Statuto speciale non va inteso nel senso che a favore dell'elemento locale sia accordata una preferenza nei concorsi statali, dato che il reclutamento avviene su base nazionale, ma nel senso che per l'espletamento dei servizi statali, nell'ambito del territorio della Regione, le singole Amministrazioni debbono destinare preferibilmente personale originario della Regione o che conosca la lingua francese.
Pertanto, qualora l'avviso espresso nel senso indicato sia condiviso da cotesta Amministrazione regionale, si potrebbe dare corso alla richiesta di cui trattasi invitando i Ministeri a destinare possibilmente personale originario della Regione...".
Il Presidente della Giunta, Marcoz, rileva che, in sostanza, in detta lettera si parla soltanto di destinare, presso gli uffici statali della Valle d'Aosta, possibilmente personale originario della Regione o che conosca la lingua francese.
Osserva che l'inserimento della parola "possibilmente" nel capoverso 3° dell'articolo 38 dello Statuto regionale viene, di fatto, a togliere efficacia alla disposizione stessa e cioè a frustrare l'applicazione di tale disposizione.
Precisa che condivide pienamente il punto di vista del Consigliere Dujany e che non mancherà, quindi, di insistere presso gli organi centrali affinché sia data applicazione concreta alla menzionata disposizione statutaria.
Dichiara che bisogna, ad un dato momento, avere il coraggio di affermare che se il capoverso 3° dell'articolo 38 dello Statuto regionale non ha potuto avere applicazione integrale a tutt'oggi, ciò è dovuto unicamente alla cattiva volontà degli organi centrali, che analoga cattiva volontà hanno dimostrato anche per l'attuazione di altre norme costituzionali.
Osserva che nessuno può contestare una tale evidente e dolorosa realtà e che l'Amministrazione regionale passata ha fatto tutto quanto era possibile per ottenere che venisse data concreta applicazione alla menzionata disposizione statutaria.
Riferisce, in proposito, che alla lettera del 16-4-1956 della Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato risposto dalla Presidenza della Giunta regionale che non si chiedevano preferenze, ma soltanto che, a parità di condizioni, si desse la precedenza per l'assunzione nei concorsi agli elementi locali, come previsto dallo Statuto.
Comunica che si è ancora fatto presente che si chiedeva non già l'avvicinamento dei pochi funzionari valdostani che occupano tutti altissime cariche, ma la assunzione graduale di elementi valdostani e questo nel duplice interesse delle Amministrazioni statali e degli elementi locali che potrebbero trovare lavoro nel territorio della loro Regione.
Conclude, precisando che questo era lo spirito della richiesta a suo tempo fatta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il Consigliere DUJANY ringrazia il Presidente della Giunta degli ampi chiarimenti dati in risposta alla interpellanza presentata; fa però presente che era pienamente a conoscenza dei precedenti della questione.
Rileva che, per ottenere l'applicazione della disposizione del capoverso 3° dell'articolo 38 dello Statuto regionale, bisogna insistere presso gli organi centrali, tanto più che, come giustamente è stato detto, il principio sancito dal precitato capoverso è stato attuato nella Regione Trentino-Alto Adige con l'inserimento, nei bandi di concorso, della riserva di un determinato numero di posti a favore degli elementi locali.
Raccomanda, in proposito, alla Giunta, ed in particolare al Presidente della Giunta, di fare il possibile affinché sia data applicazione alla predetta norma dello Statuto regionale.
Il Presidente della Giunta, MARCOZ, dà assicurazione in proposito, ricordando però che la precedente Amministrazione regionale, nonostante attivo interessamento e pressioni presso gli organi centrali, non è mai riuscita ad ottenere nulla per quanto riguarda la attuazione della disposizione di cui al capoverso 3° dell'articolo 38 dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta.
Il Consiglio prende atto.
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