Oggetto del Consiglio n. 166 del 18 dicembre 1959 - Verbale

OGGETTO N. 166/59 - NORME PER LA CONCESSIONE DI SUSSIDI REGIONALI PER L'ACQUISTO E L'IMPIANTO DI BARBATELLE PER FAVORIRE LA RICOSTRUZIONE DI VIGNETI FILLOSSERATI - RINVIO AL RIESAME DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE DI STUDIO.

Il Presidente, FILLIETROZ, apre, la discussione in merito alla seguente relazione concernente le norme per la concessione dei sussidi regionali per l'acquisto e l'impianto di barbatelle per favorire la ricostruzione di vigneti fillosserati, relazione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:

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In esecuzione di provvedimenti consiliari vari (n. 85 del 5-10-1951, n. 48 del 7-4-1954, n. 48 del 7-4-1955) la Giunta regionale concede agli agricoltori sussidi per l'acquisto e l'impianto di barbatelle innestate ai fini della ricostituzione dei vigneti fillosserati e dell'impianto di nuovi vigneti.

I sussidi sono concessi in ragione del 50% del prezzo di vendita delle barbatelle innestate, nonché in base alle norme seguenti:

a) le domande di sussidio debbono essere accompagnate da regolari fatture delle Ditte fornitrici, comprovanti l'avvenuto acquisto delle barbatelle;

b) i viticoltori possono ritirare le barbatelle dal deposito che sarà istituito presso la Scuola regionale di agricoltura di Aosta, presentando apposito buono rilasciato dall'Assessorato all'Agricoltura e Foreste, buono che darà diritto alla riduzione del 50% del prezzo, delle barbatelle; il rimanente 50% sarà pagato, a cura dell'Assessorato medesimo, direttamente alle Ditte fornitrici;

c) è pure consentito l'acquisto di barbatelle da altre ditte di fiducia che saranno segnalate dall'Assessorato all'Agricoltura e Foreste; in tal caso il 50% della somma pagata per l'acquisto delle barbatelle verrà liquidato direttamente agli acquirenti, su presentazione di regolari fatture;

d) non possono beneficiare del sussidio i viticoltori che acquistino le barbatelle da Ditte non incluse nell'elenco delle Ditte consigliate dall'Assessorato all'Agricoltura e Foreste, nonché coloro che acquistino barbatelle di varietà o con portainnesto diversi da quelli consigliati dal suddetto Assessorato;

e) l'Assessorato all'Agricoltura e Foreste, ai fini della concessione del sussidio, può disporre e far eseguire controlli, da parte di personale tecnico, al fine di accertare se i richiedenti il sussidio si siano attenuti alle norme suddette, nonché se siano state osservate le norme tecniche eventualmente emanate dall'Assessorato all'Agricoltura e Foreste.

Nell'adunanza del 7-10-1959, il Consiglio regionale discusse la mozione presentata dal Consigliere Machet Mario concernente "richiesta di modifica delle norme per i sussidi per le barbatelle" e demandò lo studio del problema all'apposita Commissione consiliare permanente per l'Agricoltura.

Il 28-10-1959 la Commissione consiliare predetta, in sede consultiva, esaminava i provvedimenti regionali in vigore a favore della viticoltura ed esprimeva il proprio parere in merito ai provvedimenti stessi come risulta dal verbale della riunione, allegato in copia.

Il Consiglio è invitato ad esaminare e decidere in ordine al problema in esame.

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Chambave, li 18-8-1959.

Al Presidente

del Consiglio della Valle di

AOSTA

Richiesta di modifica del sussidio per le barbatelle.

Sicuro di interpretare la volontà di molti viticoltori;

propongo

che venga modificato il sussidio delle barbatelle che ora si concede solo a determinate qualità, mentre ritengo opportuno sia esteso a tutte le varietà senza eccezione di sorta:

1) - Perché dopo tanti anni di prove, sostenute a loro spese, i viticoltori sanno quali sono i tipi di uve che meglio si confanno ai loro terreni.

2) - La scusa della maturazione non regge poiché è dimostrato che la barbera, ad esempio, in date zone matura benissimo e dà un alto rendimento, del resto è assurdo escluderla dal sussidio con quel pretesto quando viene sussidiato il GAMAY che è in maturazione nella stessa epoca.

3) - Questa modifica non influirà per nulla nel bilancio della Regione per il semplice motivo che i viticoltori, d'accordo con le Ditte, acquistano una data qualità e sulla fattura fanno risultare un'altra che viene sussidiata; quindi si è messo i viticoltori in condizioni di truffare la Valle.

Pertanto chiedo che la mia richiesta venga portata sul prossimo ordine del giorno.

Con osservanza.

IL CONSIGLIERE

F.to Machet Mario

Nella seduta del 7 ottobre 1959 (oggetto n. 103),

IL CONSIGLIO

dopo ampia discussione sulla mozione in questione,

concordava unanime

di demandare ad apposita nominanda Commissione consiliare competente per materia lo studio del problema in discussione, con riserva di decidere in merito in una successiva adunanza, su proposta della Commissione consiliare stessa.

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Assessorato Agricoltura e Foreste

VERBALE DI RIUNIONE DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PER L'AGRICOLTURA

Il giorno 28 ottobre 1959 alle ore 9,30 nella Sala Consiliare si è riunita la Commissione per l'Agricoltura.

Presenti i Signori:

- NICCO Anselmo - Consigliere regionale - Presidente

- MACHET Mario - Consigliere regionale - Membro

- LUCAT Giuseppe - Consigliere regionale - Membro

- AILLON Pietro - Consigliere regionale - Membro

- BORDON Mauro - Consigliere regionale - Membro

- NEYROZ Luigi - Esperto di viticoltura

- THOMAIN Giuseppe - Esperto di viticoltura

- FOSSON Pietro - Assessore per l'Agricoltura e Foreste - Segretario

- REGGIO Luigi - Ispettore Agrario regionale incaricato - Tecnico agricolo.

All'ordine del giorno vi figura l'esame dei provvedimenti in favore della viticoltura.

Constatata la regolarità della seduta, il Presidente apre la discussione. Dà la parola all'Assessore all'Agricoltura il quale si richiama alla mozione che si allega in copia, discussa nell'adunanza del Consiglio regionale del 7 e 8 ottobre 1959 e riassume il suo pensiero esposto in quella sede.

Successivamente prendono la parola nell'ordine l'Ispettore Agrario Regionale incaricato, il Consigliere Machet Mario, l'Esperto Neyroz Luigi, il Presidente della Commissione Signor Nicco Anselmo, il Consigliere Aillon Pietro, il Consigliere Bordon Mauro, i quali dibattono a fondo l'argomento.

L'Assessore all'Agricoltura ribadisce poi il proprio pensiero e riassume questa prima fase della discussione come segue:

- delimitazione di zone viticole tipiche e particolarmente adatte alla coltura della vite dove è possibile produrre dei vini pregiati e tipici che consentano l'esercizio di una viticoltura economicamente conveniente.

- nelle suddette zone è indispensabile indirizzarsi esclusivamente verso la coltivazione di pochi vitigni, in parte già individuati e collaudati dall'esperienza, produrre vini fini e di pregio, studiare successivamente una buona vinificazione mediante la costruzione di cantine cooperative proporzionate alla produzione, valorizzare il prodotto. In tali zone si ravvisa la necessità di intervenire finanziariamente in modo organico in tutte le spese d'impianto del vigneto previa approvazione del piano di miglioramento fondiario da parte dell'Assessorato Agricoltura.

- istituzione in tali zone e ovunque se ne presenti l'utilità, di vigneti sperimentali per lo studio dei vitigni già importati o da importarsi nella Regione.

La Commissione si dichiara all'unanimità d'accordo su questo schema ed individua le seguenti zone tipiche:

1) zona dell'Enfer in Comune di Arvier delimitata secondo il comprensorio del Consorzio di Miglioramento Fondiario omonimo.

2) zona di Torretta comprendente il territorio del Comune di St. Pierre sito in sinistra della Dora Baltea.

3) zona di Donnas comprendente i territori dei Comuni di Donnas, Pont St. Martin, Perloz, siti in sinistra della Dora Baltea e il territorio del Comune di Bard, sito a valle del Forte di Bard ed in sinistra della Dora Baltea.

Successivamente si esamina a fondo l'ammissione o meno, a godere del contributo pari al 50% sull'acquisto delle barbatelle innestate per alcuni vitigni tardivi e specificatamente per il "barbera".

Dopo ampio esame nel quale intervengono ripetutamente tutti i presenti, la Commissione delibera quanto segue:

- nei territori dell'Alta Valle di Aosta compresi cioè fra i Comuni di Morgex e Aosta inclusi; nei territori situati in destra della Dora Baltea e compresi fra i Comuni di St. Christophe e St. Vincent incusi; nei territori compresi fra i Comuni di Montjovet, Pont St. Martin e Perloz inclusi, non sono sussidiabili i vitigni tardivi e specificatamente il "barbera".

- nei territori situati in sinistra della Dora Baltea e compresi fra i Comuni di St. Christophe e St. Vincent inclusi, sono sussidiabili tutti i vitigni.

Esaurita la discussione la seduta è tolta alle ore 12,45.

Aosta, li 28 ottobre 1959.

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE

F.to Nicco Anselmo

IL SEGRETARIO

F.to Pietro Fosson

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Il Vice Presidente, VUILLERMOZ, propone che la questione della concessione dei sussidi regionali per l'acquisto e l'impianto di barbatelle sia rinviata all'esame della Commissione consiliare permanente per l'Agricoltura, per un ulteriore ed approfondito studio della questione e ne illustra le ragioni.

L'Assessore FOSSON dichiara di concordare sulla proposta del Vice Presidente Vuillermoz.

IL CONSIGLIO

preso atto di quanto riferito e proposto dal Vice Presidente, VUILLERMOZ, e dall'Assessore all'Agricoltura e Foreste, FOSSON;

richiamate le deliberazioni consiliari n. 48 del 7 aprile 1955 e n. 103 del 7 ottobre 1959;

ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti e votanti: venticinque);

DELIBERA

di rinviare al riesame della apposita Commissione consiliare permanente di studio per l'Agricoltura il problema delle norme per la concessione dei sussidi regionali per l'acquisto e l'impianto delle barbatelle.

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