Oggetto del Consiglio n. 35 del 20 marzo 1959 - Verbale
OGGETTO N. 35/59 - SUBCONCESSIONE DELLE ACQUE DEL BACINO DEL TORRENTE BUTHIER ED AFFLUENTI AL CONSORZIO ELETTRICO BUTHIER - AUMENTO DELL'INVASO DEL SERBATOIO DI PLACE MOULIN (BIONAZ) E APPROVAZIONE DI DISCIPLINARE SUPPLETIVO, MODIFICATIVO DEL DISCIPLINARE DI SUBCONCESSIONE GIÀ SOTTOSCRITTO DAL C.E.B.
Il Presidente della Giunta, BONDAZ, riferisce al Consiglio in merito alla seguente relazione con-cernente la proposta di autorizzare il Consorzio Elettrico del Buthier, con sede in Torino, ad aumentare l'invaso del serbatoio di Place Moulin, in Comune di Bionaz, relazione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:
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Con Decreto del Presidente della Giunta regionale 6-12-1955 n. 357 è stato subconcesso al Consorzio Elettrico del Buthier di derivare le acque del bacino del torrente Buthier ed affluenti, onde utilizzarle per produzione di energia elettrica mediante due centrali dette di Valpelline e di Signayes.
La subconcessione consente, fra l'altro, anche la costruzione di un serbatoio stagionale della capacità di 80 milioni di mc., da costruirsi in località Place Moulin, del Comune di Bionaz, mediante sbarramento del torrente con diga ad arco gravità.
Il Consorzio Elettrico del Buthier, avendo rilevato che la conca di Place Moulin si presta, per le sue caratteristiche geologiche e morfologiche, ad un invaso superiore agli ottanta milioni di mc. consentito dal Decreto di subconcessione, ha chiesto, con domanda in data 27-3-1956, di poter aumentare la capacità del serbatoio sino a 100 (cento) milioni di metri cubi.
La domanda è corredata da progetti a firma ingg. Brunetti Mario e Rebaudi Aniceto, bollato in data 31 marzo e 8 aprile 1953.
Trattandosi di domanda di varianti non sostanziali, in quanto, all'infuori del maggior invaso e del maggior corpo e sviluppo della diga, non viene modificato lo schema generale del tipo di diga e degli impianti di utilizzazione ad essa soggiacerti, si è proceduto alla relativa istruttoria con procedura abbreviata, al solo scopo degli accertamenti locali e dei diritti dei terzi, iniziando l'istruttoria con la pubblicazione della domanda e del relativo progetto presso l'Ufficio Acque e Miniere della Regione, per la durata di 15 giorni consecutivi, decorrenti dal 25-6-1956, nonché con la pubblicazione dell'ordinanza di istruttoria n. 40 del 10-6-1956 all'Albo pretorio del Comune di Bionaz per lo stesso periodo.
L'ordinanza è stata anche trasmessa in copia al Ministero dei Lavori Pubblici, al Ministero della Difesa - Esercito Ispettorato dell'Arma del Genio, all'Ufficio del Genio Civile di Aosta, all'Ufficio Idrografico del Po di Torino, alla Amministrazione dei Canali Demaniali Cavour, all'Assessorato all'Agricoltura e Foreste della Regione, all'Ufficio Miniere di Torino, all'Ufficio d'Ispezione del Po di Parma, alle Ferrovie dello Stato - Ministero delle Comunicazioni, al Comando Territoriale di Torino, al Consorzio Elettrico del Buthier.
La pubblicazione dell'ordinanza all'Albo pretorio del Comune di Bionaz è avvenuta regolarmente, come da referto posto in calce alla ordinanza stessa, e ha dato luogo alla presentazione di una lettera di eccezioni della Amministrazione dei Canali Demaniali Cavour in data 21-6-1956 n. 3087 - Sez. T. pos. 31. In tale lettera viene fatto presente che la richiesta di aumento di accumulazione d'acqua nel serbatoio di Place Moulin può riuscire di pregiudizio all'interesse idrico dei propri canali derivati dalla Dora Baltea e che perciò si oppone alla richiesta, salvo che il C.E.B. contempli ed attui i provvedimenti intesi a tutelare gli interessi dei detti canali. In sostanza, l'Amministrazione dei Canali Demaniali ha ripetuto le stesse opposizioni che presentò a suo tempo nella istruttoria della domanda originaria di derivazione 13-2-1948 della Soc. Naz. "Cogne", dante causa al C.E.B., poi nella istruttoria del progetto di aggiornamento 7-4-1953 dello stesso C.E.B. per subconcessione del bacino del Buthier ed affluenti e che furono respinte col decreto di subconcessione.
L'Ufficio Acque e Miniere della Regione ha ritenuto, nella sua relazione d'istruttoria, che tali opposizioni non siano da accogliere per le stesse ragioni per cui non furono accolte nella istruttoria succitata.
In sede di visita locale di istruttoria, avvenuta il giorno 25 luglio 1956, l'Assessore all'Agricoltura e Foreste della Regione, sig. Geom. Arbaney, ha chiesto, a tutela degli interessi irrigui, che siano inserite nel redigendo disciplinare di subconcessione specifiche condizioni atte ad impedire che il maggior invaso pregiudichi detti interessi. Trattandosi di richiesta giustificata, l'Ufficio Acque e Miniere della Regione, ferme restando le disposizioni già stabilite nel disciplinare principale di subconcessione per la tutela dei diritti irrigui-domestici, ha inserito nell'art. 9 del disciplinare suppletivo, ora redatto, apposita clausola per cui, nell'anno così detto magro, nel quale non sarà possibile invasare nel serbatoio di Place Moulin, più di 95 milioni di mc., al netto delle necessità irrigue che richiedono 22 milioni di mc, sia fatto obbligo al C.E.B. di limitare le accumulazioni d'acqua nel serbatoio stesso a 95 milioni di mc.
Sempre in sede di visita locale di istruttoria, l'ing. Negri, nell'interesse della SIP, ha affermato di non avere effettive opposizioni da muovere, da parte della Società SIP, avverso la richiesta di aumento di invaso, purché tale aumento non vada a discapito degli invasi relativi agli impianti che la SIP ha chiesto di costruire con le domande di subconcessione presentate.
L'Ufficio Acque e Miniere, in merito a quanto espresso dall'Ing. Negri, ha rilevato che per gli invasi nei cui confronti la Società SIP ha chiesto la tutela, non esiste diritto alcuno da parte di tale Società, sia perché non si può ancora essere certi se saranno a tale Società dati in subconcessione gli impianti interessati dagli invasi e se essa provvederà poi ad effettivamente costruire i relativi serbatoi, sia perché il maggior invaso di 20 milioni di mc. richiesto dal C.E.B. non altera il complessivo volume d'acqua da invasare in Valle d'Aosta, a monte della confluenza Dora - Buthier, secondo il piano generale di utilizzazione delle acque della Regione stabilito dal Comitato Misto nelle due sedute del 10-1-1949 e del 18-12-1957, in quanto sussiste la disponibilità del detto invaso.
L'Ufficio Acque e Miniere, concludendo l'istruttoria, è stato dell'avviso che la domanda di aumento di invaso del Consorzio Elettrico del Buthier sia da accogliersi e che, di conseguenza, siano da respingere le opposizioni fatte dalla Amministrazione dei Canali Demaniali Cavour e dalla Società Idroelettrica Piemonte.
Dello stesso avviso è stato il Magistrato per il Po, di Parma, come da lettera 4-8-1958 n. 5166, e così il Consiglio Superiore dei LL. PP., come da voto 10-10-1958 n. 2057.
Senonché l'Ufficio regionale Acque e Miniere, avendo riesaminato, ad istruttoria chiusa e conclusa della domanda di cui si tratta del C.E.B., la situazione degli invasi dei gruppi di impianti individuati dal piano del Comitato Misto, a monte della confluenza Dora Baltea - Buthier, ha rilevato che la richiesta del maggior invaso del C.E.B. di 20 milioni di mc. può essere soddisfatta soltanto per 10 milioni di mc., perché l'invaso degli altri 10 milioni di mc. porterebbe a superare il limite massimo di 350 milioni di mc. di invaso che gli impianti surrichiamati possono normalmente accumulare secondo il disposto del piano citato.
L'Ufficio regionale Acque e Miniere esprime tuttavia l'avviso che si possa ugualmente autorizzare il maggior invaso richiesto di 20 milioni di mc., a condizione però che soltanto dieci milioni di essi siano autorizzati in via definitiva, cosicché sia possibile invasarli sempre, per tutta la durata della subconcessione rilasciata al C.E.B. con il Decreto 6-12-1955 n. 357, e che gli altri dieci milioni siano autorizzati in via meramente precaria sino a quando, cioè, non saranno stati effettuati tutti gli invasi previsti per i gruppi di impianti individuati dai vigenti piani del Comitato Misto, a monte della confluenza Dora - Buthier, salvo che, nelle more, non siano intervenute variazioni a detto piano, ovvero siano insorte situazioni particolari del tutto probatorie che abbiano reso possibile il passaggio a definitiva della autorizzazione precaria.
Osserva invero il detto Ufficio Acque:
1°) Gli impianti a monte della confluenza Baltea - Buthier, per i quali sussistono i diritti di invaso secondo i vigenti piani del Comitato Misto, non potranno essere attuati, nella migliore delle ipotesi, che fra otto ovvero dieci anni circa. Sarebbe perciò illogico ed anti-operante ai fini della produzione della energia elettrica, anche su piano nazionale, che durante il periodo di congiuntura sino alla esecuzione degli impianti non si consentisse di effettuare invasi, in via del tutto precaria, entro il limite globale massimo previsto dai piani del Comitato Misto, per quegli importanti impianti che sono in condizione di potere, con una certa immediatezza, invasare acque in più nei loro serbatoi e quindi sfruttarle. Tra questi impianti si trovano ragionevolmente quelli del Consorzio Elettrico del Buthier, che già funzionano ad acqua fluente con le centrali di Valpelline e di Signayes ed il cui serbatoio di Place Moulin è in corso di costruzione. Le acque di questo serbatoio con l'invaso già autorizzato di 80 milioni di mc. sono in grado di dare 220 milioni di chilovattore annui; con l'invaso aumentato a 100 milioni potranno dare una produzione di 280 milioni di chilovattore, cioè una maggior produzione di energia pregiata di 60 milioni di chilovattore annui.
2°) Perché, come si è detto, l'autorizzazione ad invasare 10 milioni di mc. avrà carattere di precarietà, nessuno potrà considerarla un atto di illiceità, considerato che non viola in alcun modo le disposi-zioni dei vigenti citati piani di utilizzazione stabiliti dal Comitato Misto, proprio per la precarietà che comporta, ma anzi le conferma per il fatto che la precaria autorizzazione potrà venire meno allorché diverranno operanti gli invasi d'acqua degli impianti a monte della confluenza Baltea - Buthier che i piani del Comitato Misto prevedono di attuare, tenuto conto delle particolari situazioni di fatto e di luogo che possono essersi determinate a seguito della istruttoria esperita.
Ritenute giuste le considerazioni dell'Ufficio Acque e Miniere e considerato che, di conseguenza, possa attuarsi il maggior invaso richiesto dal Consorzio Elettrico del Buthier per il serbatoio di Place Moulin, si propone che il Consiglio regionale, a parziale modifica di quanto già stabilito con deliberazione consiliare n. 163 in data 9-11-1955
Deliberi
1°) di acconsentire al Consorzio Elettrico del Buthier, con sede in Torino - Via Pietro Micca, 21 di maggiorare di venti milioni di me. l'invaso del serbatoio di Place Moulin, in Comune di Bionaz, già autorizzato per 80 milioni di mc. con la subconcessione rilasciata al C.E.B. con il Decreto del Presidente della Giunta regionale 6 dicembre 1955 n. 357 di utilizzare a scopo idroelettrico le acque del bacino del Buthier ed affluenti.
Il detto maggior invaso di venti milioni di mc. dovrà, per dieci milioni di mc., essere autorizzato in via definitiva, cioè per tutta la durata della suddetta subconcessione, e per dieci milioni di mc. dovrà essere autorizzato in via precaria, cioè sino a quando non saranno stati attuati tutti gli invasi d'acqua che i vigenti piani di utilizzazione delle acque pubbliche della Regione, stabiliti dal Comitato Misto di cui all'art. 8 dello Statuto regionale, prevedono di invasare per i gruppi di impianti individuati dai piani stessi a monte della confluenza Dora Baltea - Buthier.
La precarietà della autorizzazione potrà, per altro, divenire in seguito definitiva qualora nelle more di attuazione dei gruppi di impianti sopracitati si determinino delle variazioni ai vigenti piani di utilizzazione del Comitato Misto ovvero delle situazioni nuove, conseguenti alle istruttorie esperite circa i gruppi di impianti stessi, che rendano possibile la trasformazione senza violazione dei piani del Comitato Misto.
2°) di autorizzare l'emanazione del Decreto, che consente il maggior invaso, da parte del Presidente della Giunta regionale, previa sottoscrizione del disciplinare suppletivo relativo da parte del legale rappresentante del Consorzio Elettrico del Buthier, rilasciato come da sottoriportato schema, già approvato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
3°) di ordinare e di accertare l'introito ed il deposito delle seguenti somme:
a) lire 160.644 (centosessantamilaseicentoquarantaquattro), da versarsi alla Tesoreria della Regione (Cassa di Risparmio di Torino - Dipendenza di Aosta), a titolo di deposito cauzionale integrativo della somma di lire 23.711.815, già versata per lo stesso titolo alla stessa Tesoreria della Regione.
b) lire 8.032 (ottomilatrentadue), da versarsi alla Tesoreria della Regione presso la Cassa di Risparmio di Torino - Dipendenza di Aosta - ad integrazione della somma già ad essa versata di lire 1.185.591 per il quarantesimo del canone e per gli scopi di cui al 2° comma dell'art. 7 del T.U. di leggi 11-12-1933 numero 1775.
4°) di prendere atto che il canone annuo di sub-concessione, che dovrà essere corrisposto dal C.E.B. allo scadere del termine assegnatogli per l'ultimazione degli impianti subconcessi con il citato Decreto 6-12-1955 n. 357, cioè dal 7-12-1960, sarà di lire 47.744.920 anziché di lire 47.423.631.
5°) di stabilire che la cauzione costituita dal C.E.B., di cui all'art. 14 del disciplinare n. 1488 di rep. in data 23-11-1955 e all'art. 14 del disciplinare suppletivo, può essere convertita in garanzia fideiussoria da prestarsi da un Istituto bancario di fiducia della Amministrazione regionale nella forma e con le modalità da stabilirsi con deliberazione della Giunta regionale.
(OMISSIS: segue disciplinare suppletivo riportato in calce alla deliberazione).
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Il Presidente della Giunta, BONDAZ, informa che la richiesta del Consorzio Elettrico Buthier di maggiorare di 20 milioni di mc. l'invaso del serbatoio di Place Moulin, in Comune di Bionaz, già auto-rizzato per 80 milioni di mc., è stata esaminata e discussa dalla Commissione consiliare Acque Pubbliche ed Elettricità e richiama, in proposito, l'attenzione del Consiglio sul seguente verbale della riunione, in data 9-3-1959, della predetta Commissione consiliare.
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"COMMISSIONE CONSILIARE PER LE ACQUE E PER L'ELETTRICITÀ
Verbale della riunione del 9 marzo 1959
In Aosta, addì nove marzo millenovecentocinquantanove, presieduta dal geom. Luigi Vesan, Assessore ai Lavori Pubblici, si è riunita, ad Aosta, la Commissione consiliare per le Acque e per l'Elettricità, per esaminare il disciplinare, suppletivo al disciplinare n. 1488 rep. in data 23-11-1955, relativo alla subconcessione rilasciata al Consorzio Elettrico Buthier con il decreto del Presidente della Giunta regionale 6-12-1955 n. 357, alle cui condizioni dovrà essere vincolata l'autorizzazione ad aumentare da 80 a 100 milioni di mc. l'invaso del serbatoio di Place Moulin, presenti i signori:
- Marchiando dott. Michele - Assessore all'Industria e Commercio - Vice Presidente della Commissione
- Arbaney geom. Flaviano - Assessore all'Agricoltura e Foreste
- Bionaz geom. Ferdinando - Assessore alle Finanze
- Formento Dojot geom. Giuseppe - Consigliere regionale
- Manganoni Claudio - Consigliere regionale
- Nicco Giulio - Consigliere regionale
Interviene alla riunione l'ing. Alfredo Mosti - Direttore dell'Ufficio Acque e Miniere della Regione.
Assiste in qualità di segretario il geom. Michele Gonrad dell'Ufficio regionale Acque e Miniere.
L'adunanza è aperta alle ore 15,30.
Il Presidente della Commissione, geom. L. Vesan, dichiara aperta la seduta ed invita l'ing. Mosti Alfredo a riferire circa l'aumento richiesto dal Consorzio Elettrico Buthier di portare da 80 a 100 milioni di mc. la capacità del serbatoio di Place Moulin (Bionaz) e la conseguente necessità di apportare le varianti del caso al disciplinare originario n. 1488 di rep. in data 23-11-1955 relativa alla subconcessione rilasciata al Consorzio Elettrico Buthier con il Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 357 in data 6-12-1955.
Sentita la relazione dell'ing. Mosti e preso atto della opportunità che la Amministrazione regionale dia il proprio consenso al maggior invaso chiesto dal Consorzio Elettrico Buthier, la Commissione consiliare ha deliberato all'unanimità di approvare il maggior invaso, nonché lo schema del disciplinare predisposto dall'Ufficio Acque e Miniere riguardante le clausole relative all'aumento da 80 a 100 milioni di mc. dell'invaso di Place Moulin, demandando ogni definitiva determinazione all'esame e alla approvazione del Consiglio regionale.
Aosta, li 9 marzo 1959.
IL PRESIDENTE
F.to L. Vesan
IL SEGRETARIO
F.to Michele Gonrad"
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Il Presidente, PAREYSON, pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione delle proposte della Giunta.
IL CONSIGLIO
preso atto di quanto riferito dal Presidente della Giunta, BONDAZ;
richiamata la propria deliberazione n. 163 del 9 novembre 1955 e a parziale modificazione della deliberazione stessa;
ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti e votanti: trenta);
DELIBERA
1°) di acconsentire al Consorzio Elettrico del Buthier, con sede in Torino - Via Pietro Micca, 21 - di maggiorare di venti milioni di mc. l'invaso del serbatoio di Place Moulin, in Comune di Bionaz, già autorizzato per 80 milioni di mc. con la subconcessione rilasciata al C.E.B. con il decreto del Presidente della Giunta regionale 6 dicembre 1955 n. 357 di utilizzare a scopo idroelettrico le acque del bacino del Buthier ed affluenti.
Il detto maggior invaso di venti milioni di mc. dovrà, per dieci milioni di mc., essere autorizzato in via definitiva, cioè per tutta la durata della suddetta subconcessione, e per dieci milioni di mc. dovrà essere autorizzato in via precaria, cioè sino a quando non saranno stati attuati tutti gli invasi d'acqua che i vigenti piani di utilizzazione delle acque pubbliche della Regione, stabiliti dal Comitato Misto di cui all'art. 8 dello Statuto regionale, prevedono di invasare per i gruppi di impianti individuati dai piani stessi a monte della confluenza Dora Baltea - Buthier.
La precarietà della autorizzazione potrà, per altro, divenire in seguito definitiva, qualora nelle more di attuazione dei gruppi di impianto sopracitati si determinino delle variazioni ai vigenti piani di utilizzazione del Comitato Misto ovvero delle situazioni nuove, conseguenti alle istruttorie esperite circa i gruppi di impianti stessi, che rendano possibile la trasformazione senza violazione dei piani del Comitato Misto.
2°) di autorizzare l'emanazione del Decreto, che consente il maggior invaso, da parte del Presidente della Giunta regionale, previa sottoscrizione del disciplinare suppletivo relativo da parte del legale rappresentante del Consorzio Elettrico del Buthier, rilasciato come da sottoriportato schema, già approvato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
3°) di ordinare e di accertare l'introito ed il deposito delle seguenti somme:
a) Lire 160.644 (centosessantamilaseicentoquarantaquattro), da versarsi alla Tesoreria della Regione (Cassa di Risparmio di Torino - Dipendenza di Aosta), a titolo di deposito cauzionale integrativo della somma di Lire 23.711.815, già versata per lo stesso titolo alla stessa Tesoreria della Regione;
b) Lire 8.032 (ottomilatrentadue), da versarsi alla Tesoreria della Regione presso la Cassa di Risparmio di Torino - Dipendenza di Aosta - ad integrazione della somma già ad essa versata di Lire 1.185.591 per il quarantesimo del canone e per gli scopi di cui al 2° comma dell'articolo 7 del T.U. di legge 11-12-1933 n. 1775.
4°) di prendere atto che il canone annuo di sub-concessione, che dovrà essere corrisposto dal C.E.B. allo scadere del termine assegnatogli per l'ultimazione degli impianti subconcessi con il citato Decreto 6-12-1955 n. 357, cioè dal 7-12-1960, sarà di Lire 47.744.920 anziché di Lire 47.423.631.
5°) di stabilire che la cauzione costituita dal C.E.B., di cui all'art. 14 del disciplinare n. 1488 di rep. in data 31-11-1955 e all'art. 14 del disciplinare suppletivo, può essere convertita in garanzia fideiussoria da prestarsi da un Istituto bancario di fiducia dell'Amministrazione regionale nella forma e con le modalità da stabilirsi con deliberazione della Giunta regionale.
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REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D'AOSTA
Assessorato ai LL.PP. - Ufficio Acque e Miniere
Disciplinare, suppletivo al disciplinare principale n. 1488 rep. in data 23-11-1955, relativo alla subcon-cessione rilasciata al Consorzio Elettrico Buthier con il Decreto del Presidente della Giunta regionale 6-12-1955 n. 357, alle cui condizioni dovrà essere vincolata l'autorizzazione ad aumentare da 80 a 100 milioni di mc. l'invaso del serbatoio di Place Moulin, chiesta dal detto Consorzio con domanda 27 marzo 1956.
PREMESSA.
Il testo dei sottoriportati articoli annulla e sostituisce, in tutto o in parte, il corrispondente testo degli articoli, pari numero, del disciplinare principale richiamato in epigrafe, riguardanti esclusivamente l'impianto di Valpelline - Impianto A).
Articolo 1
QUANTITÀ ED USO DELL'ACQUA DA DERIVARE
A) Impianto di Valpelline
La complessiva quantità d'acqua da derivare:
- dal serbatoio sul torrente Buthier, della capacità di mc. 100x106, da costituire in località Place Moulin, con immissione nel medesimo delle acque degli affluenti di sinistra Comba d'Arbières e Comba di Montagnaya;
- dagli affluenti di destra del Buthier: Gran Chamen, Vert-Tzan e Crête Sèche;
- dal torrente Ollomont a By e dal suo affluente di sinistra Rio Acque Bianche;
potrà variare sino ad un massimo uguale e non superiore a moduli 160 (litri secondo sedicimila) risultando la quantità media complessiva di moduli 47,88 (litri secondo quattromila settecentoottantotto) dei quali:
- medi moduli 37,59 (litri secondo tremila settecento cinquantanove) da derivare dal bacino diretto del torrente Buthier e dagli affluenti Montagnaya e Arbières;
- medi moduli 4,37 (lit./sec. quattrocentotrentasette) da derivare complessivamente dagli affluenti di destra del Buthier, torrenti Gran Cha-men, Vert-Tzan e Crête Sèche;
- medi moduli 5,92 (lit./sec. cinquecentonovantadue) da derivare complessivamente dal torrente Ollomont e dal Rio Acque Bianche.
Articolo 2
DISLIVELLO DEL PELO D'ACQUA FRA LE PRESE E LE RESTITUZIONI
A) Impianto di Valpelline
Il dislivello fra il pelo d'acqua del serbatoio di Place Moulin, alla quota 1965 ed il pelo d'acqua allo scarico della centrale di Valpelline a quota 963,467 risulta di metri 1001,533.
Articolo 3
DISLIVELLO E POTENZA NOMINALE IN BA¬SE ALLA QUALE È STABILITO IL CANONE
A) Centrale di Valpelline
Il dislivello fra la quota 1924,124 del baricentro del serbatoio di Place Moulin di 100x106 mc. ed il pelo d'acqua a quota 963,467 allo scarico della centrale di Valpelline è di mt. 960,657 anziché di mt. 950,224 quale fu già stabilito nel disciplinare principale con riferimento alla quota baricentrica di m. 1913,691 del serbatoio con capacità di 80x106 mc., determinando così un maggior dislivello di metri 10,433. Di conseguenza la maggior potenza nominale che si produrrà nella centrale di Valpelline sarà di medi Kw 4.788x10,433/102=Kw 489,77 che aggiunti alla potenza di medi Kw 44.604,60 già stabiliti per detta centrale dal disciplinare principale daranno la potenza nominale media della centrale stessa da assoggettare a canone annuo di Kw 45.094,37.
B) Centrale di Signayes
Il dislivello fra il ciglio dello sfioratore del bacino di compenso di Entrebin alla quota 951,569 ed il pelo d'acqua sotto le turbine alla quota 599,609 continuerà ad essere di mt. 351,96.
Di conseguenza la potenza nominale in base alla quale è stabilito il canone sarà ancora di 8024x351,96/102=Kw 27.687,52.
Complessivamente la potenza nominale media delle Centrali di Valpelline e Signayes, in base alla quale dovrà stabilirsi il canone annuo sarà di: Kw (45.094,37+27.687,52)=Kw 72.781,89.
Articolo 4
LUOGHI E MODI DI PRESA DELL'ACQUA
A) Impianto di Valpelline
Lo sbarramento delle acque del torrente Buthier in località di Place Moulin di Bionaz per la costruzione del previsto serbatoio di mc. 100x106, consisterà in una diga ad arco gravità, in conglomerato cementizio, rivestita in moloni di pietra da taglio nel paramento a monte e con particolare confezione del calcestruzzo nel paramento a valle, così da ricavarne un conglomerato non gelivo, alta, rispetto al punto più depresso delle fondazioni, mt. 146 provvista di scaricatore di superficie, di alleggerimento e di fondo.
Lo scarico di superficie, in sponda destra, capace di smaltire una portata di circa mc/sec 471, sarà costituito da una soglia sfiorante rettilinea a quota 1965, dello sviluppo di mt. 120 e da due paratoie a ventola ognuna di mt. 8,00 di luce avente la soglia fissa a quota 1962 ed altezza normale di ritenuta di mt. 3,00, tracimabili sotto altezza d'acqua inferiori ad un metro ed abbattibili sotto altezza d'acqua subito superiori. Le acque tracimate, raccolte in un canale collettore, faranno poi capo ad una galleria di scarico, lunga circa metri 220 che scaricherà le acque in un canalone naturale a quota 1942 a circa 100 metri a valle della diga.
Lo scarico di alleggerimento, pure in sponda destra, capace di smaltire una portata di 118-119 mc/sec sarà costituito da una galleria in pressione del diametro di mt. 2,60 con soglia di imbocco a quota 1899,552, dello sviluppo di circa mt. 160, facente capo alla camera, accessibile dall'esterno, degli organi di regolazione dello scarico, costituiti da due paratoie piane, del tipo a saracinesca, manovrabili con comando oleodinamico o a mano, dalla quale si dipartirà la galleria di scarico, di circa mt. 158 di sviluppo, portante le acque all'aperto a quota 1893.
Lo scarico di fondo, anch'esso in sponda destra, capace di smaltire una portata di circa mc/sec 157 sarà costituito da una galleria in pressione dello sviluppo di circa metri 250, a sezione circolare di mt. 2,60 di diametro, con soglia a quota 1.830,715, facente capo alla camera di manovra degli organi di regolazione della portata, costituita da due paratoie piane a saracinesca, attraverso le quali le acque sono condotte ad una galleria di circa mt. 319 di sviluppo che le scarica nel torrente a quota 1820,60, a circa mt. 330 dalla diga.
Lo scarico profondo o di esaurimento che durante i lavori di costruzione della diga servirà anche a scaricare, a valle della diga stessa, le acque del torrente, sarà costituito da una tubazione metallica, del diametro di mt. 1,50, con imbocco a quota 1826,50, la quale porterà inseriti gli organi di chiusura costituiti da due saracinesche piane in serie, con piano di manovra a quota 1827,50. Alla tubazione metallica di circa 60 metri di sviluppo si innesterà una galleria circolare di scarico, in pressione, del diametro di mt. 1,80, di circa metri 350 di sviluppo che sboccherà a quota 1.809,20.
Il prelevamento dell'acqua dalla diga sarà attuato mediante galleria imboccante direttamente nel bacino con soglia a quota 1834,28, facente capo alla camera di manovra in galleria per la regolazione della portata, sita in sponda destra, con piano di manovra quota 1838 circa, accessibile mediante opportuno cunicolo.
Tutte le opere sopra descritte dovranno essere eseguite in conformità del progetto a firma Ingg. Brunetti Mario e Aniceto Rebaudi, allegato alla domanda 27 marzo 1956 del Consorzio Elettrico del Buthier, facente parte integrante del presente disciplinare suppletivo.
Gli sbarramenti da costituire sugli affluenti di sinistra del Buthier, torrenti Arbières e Montagnaya, onde derivarne le acque per il riempimento del serbatoio; quelli da costituire sugli affluenti di destra, torrente Gran Chamen, Vert-Tzan e Crête Sèche, per derivarne le acque da immettere nel canale derivatore, quelli infine da costituire sui torrenti Ollomont e By e sul Rio Acque Bianche per derivarne le acque e immetterle nel pozzo piezometrico dell'impianto, saranno attuati con le stesse modalità tecniche descritte nell'articolo 4 del disciplinare principale 23 novembre 1955 n. 1488 rep. e quindi in conformità dei progetti a firma Ingg. Brunetti Mario e Aniceto Rebaudi bollati in data 31-3-1953 e 8-4-1953 facenti parte integrante del citato disciplinare principale.
Articolo 6
CANALI DI SCARICO
A) Impianto di Valpelline
Resta immutato quanto precisato nel corrispondente articolo 6 del disciplinare principale 23 novembre 1955 n. 1488 salvo la rettifica concernente il canale di carico dell'impianto che avrà sezione circolare di mt. 2,60 di diametro in luogo di metri 2,40.
Articolo 9
GARANZIE DA OSSERVARE
Ferme restando tutte le condizioni precisate nel corrispondente articolo del disciplinare di concessione, è fatto obbligo alla Ditta subconcessionaria di sottostare anche alle altre seguenti:
Verificandosi l'anno così detto "magro", ovvero nel caso di forti siccità durante il periodo primaverile-estivo, la Ditta subconcessionaria dovrà, nell'interesse delle utenze irrigue, costituite sui torrenti influenzati dall'invaso del serbatoio di Place Moulin, limitare l'invaso a massimi 95 milioni di metri cubi, ovvero procedere a quei soli invasi che saranno consentiti dall'Amministrazione subconcedente.
La sospensione totale o parziale dell'invaso, oltre i detti 95 milioni di metri cubi, avrà luogo soltanto, nei casi di necessità, a semplice richiesta fatta pervenire dall'Ufficio regionale Acque, a mezzo di lettera raccomandata, senza bisogno di diffida o di atti giudiziari qualsiasi.
Le sospensioni suddette non daranno alcun diritto alla Società subconcessionaria di sollevare eccezioni né di pretendere indennizzi di qualsiasi specie.
Articolo 10
TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI ESECUTIVI - INIZIO ED ULTIMAZIONE DEI LAVORI E DELLE ESPROPRIAZIONI
Resta immutato quanto disposto nel corrispondente articolo 10 del disciplinare principale di sub-concessione salvo rettifica della potenza nominale media annua afferente all'impianto di Valpelline, che alla fine del terzo ed ultimo periodo di lavoro stabilito dal detto disciplinare, sarà di Kw 45.094,37 (anziché di Kw 44.604,60) sui quali sarà dovuto l'annuo canone di lire 656X45.094,37 = L. 29.581.907.
Articolo 13
CANONE
Restano immutati tutti i comma dell'articolo 13 del disciplinare principale di subconcessione eccettuato il terzo e il quarto che restano annullati e sostituiti dai seguenti due comma:
La Società subconcessionaria dovrà pure corrispondere all'Amministrazione della Valle d'Aosta, di anno in anno, anticipatamente, a decorrere improrogabilmente dalla data di scadenza del termine assegnato per l'ultimazione dei lavori del terzo periodo relativo all'impianto di Valpelline, l'annuo canone di lire 29.581.907 in ragione di lire 656 per Kw, sulla potenza nominale media di Kw 45.094,37 che verrà prodotta nella centrale di Valpelline. Complessivamente, il canone annuo da corrispondere dal Consorzio Elettrico Buthier sulla complessiva potenza nominale di Kw 72.781,89 che verrà prodotta dalle due centrali di Valpelline e Signayes, alla data di scadenza stabilita dal 3° periodo di lavori dall'articolo 10 del disciplinare di subconcessione, data che si concreta nel giorno 7-12-1960 essendo stata data notifica del decreto di subconcessione originario 6-12-1955 n. 357 al Consorzio Elettrico Buthier il giorno 7 dicembre 1955, sarà di lire 47.744.920, anche se non possa o non voglia fare uso, in tutto o in parte della subconcessione, salvo il diritto di rinuncia ai sensi dell'articolo unico della legge 18 ottobre 1942 n. 1434".
Articolo 14
PAGAMENTI E DEPOSITI
Fermo restando quanto disposto dal corrispondente articolo 14 del disciplinare principale, il Consorzio Elettrico Buthier, all'atto della firma del presente disciplinare suppletivo, ha dimostrato con la presentazione delle regolari quietanze di aver effettuato i sottoindicati versamenti, integrativi a quelli già fatti di cui ai comma b) e d) del citato articolo disciplinare principale.
b) il versamento presso la Tesoreria della Amministrazione regionale autonoma della Valle d'Aosta della somma di L. 160.644, come da quietanza n?. in data ???.. a titolo di deposito cauzionale, ad integrazione della somma di L. 23.711.815 già versata per lo stesso titolo, somme che verranno restituite ove nulla osti al termine della subconcessione.
d) il versamento presso la suddetta Tesoreria della somma di lire 8.032,00 come da quietanza n. ? in data???., ad integrazione della somma già versata di L. 1.185.591 per il quarantesimo del canone, a termine e per scopo di cui al 2° comma dell'art. 7 del T.U. di leggi 11-12-1933 n. 1775 e della legge 21 gennaio 1949 n. 8. Restano poi a carico del Consorzio Elettrico Buthier tutte le spese inerenti al Decreto di subconcessione, suppletivo a quello principale che verrà emesso, nonché quelle per registrazione, copia di disegni, atti, stampe, etc. che dovranno essere versate dietro semplice richiesta dell'Ufficio Acque della Regione.
Articolo 15
SOVRACANONE DI CUI ALLA LEGGE 27 DICEMBRE 1953 N. 959 SOSTITUTIVA DELL'ARTICOLO 52 DEL T.U. DI LEGGI 11 DICEMBRE 1933 N. 1775
Il quinto comma dell'articolo 15 del disciplinare principale resta annullato e sostituito dal seguente: L. 94.616.457,00, a decorrere dalla entrata in servizio del detto terzo periodo (di lavori) in avanti, sulla potenza nominale media di Kw (45.094,37 + 27.687,52) = Kw 72.781,89 che verrà prodotta dalle Centrali di Signayes e Valpelline.
Articolo 16
SOVRACANONE ANNUO IN FAVORE DEI COMUNI RIVIERASCHI E DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D'AOSTA.
Il presente articolo annulla e sostituisce come segue il corrispondente articolo 16 del disciplinare principale:
"Il Consorzio Elettrico Buthier è tenuto a corrispondere alla Regione Autonoma della Valle d'Aosta ed ai Comuni rivieraschi di Bionaz, Oyace, Valpelline, Ollomont, Doues, Roisan, Gignod ed Aosta compresi fra i punti dove hanno praticamente termine i rigurgiti, a monte delle varie prese, ed i punti di restituzione, il sovracanone annuo dovuto dal Consorzio Elettrico Buthier, ai sensi della legge 4-12-'56 n. 1377 che ha sostituito l'articolo 53 del Testo Unico 11-12-1933 n. 1775, nella misura fino a L. 436 per ogni chilowatt nominale medio subconcesso, da stabilirsi con decreto del Ministero delle Finanze, sentito il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, su proposta di liquidazione e ripartizione che verrà fatta dall'Amministrazione della Regione Autonoma della Valle d'Aosta.
La liquidazione del suddetto canone, in base alla legge citata avrà effetto dal 1° gennaio 1957. Anteriormente a tale data la liquidazione del canone verrà fatta in base all'articolo 53 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775.
Il canone di cui trattasi avrà la stessa decorrenza e scadenza del canone che il Consorzio Elettrico Buthier è tenuto a corrispondere alla Amministrazione della Valle d'Aosta in base al disciplinare di subconcessione ed al presente disciplinare suppletivo.
Aosta, lì
LA DITTA SUBCONCESSIONARIA CHE ACCETTA
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Si dà atto che l'adunanza termina alle ore diciannove.
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Letto, approvato e sottoscritto
IL PRESIDENTE
(E. Pareyson)
IL CONSIGLIERE SEGRETARIO
(O. Perruchon)
IL SEGRETARIO ROGANTE
(A. Brero)