Oggetto del Consiglio n. 154 del 10 dicembre 1958 - Verbale
OGGETTO N. 154/58 - ISTITUZIONE DI UN CENTRO DI QUALIFICAZIONE E DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALE DELLA MANO D'OPERA IN AOSTA - RICHIESTA DI CHIARIMENTI. (Interpellanza del Consigliere regionale Signor Barmasse Michele)
Il Presidente, PAREYSON, dichiara aperta la discussione sulla seguente interpellanza del Consigliere regionale Signor Barmasse Michele, concernente l'oggetto: "Istituzione di un Centro di qualificazione e di addestramento professionale della mano d'opera, in Aosta - Richiesta di chiarimenti", interpellanza trasmessa in copia ai Signori Consiglieri, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:
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Ill.mo Signor PRESIDENTE
del Consiglio regionale
AOSTA
Prego la S. V. di voler fare inserire nell'ordine del giorno della prossima adunanza del Consiglio regionale la seguente interpellanza:
Con cordiali e deferenti ossequi.
Il Consigliere: F.to Michele Barmasse.
Valtournanche, 10 novembre 1958.
"Prego la Giunta regionale di volermi fornire i seguenti dati informativi sull'istituendo Centro di qualifica della mano d'opera in Aosta:
a) a che punto si trovano le pratiche per la fondazione del Centro;
b) quali Enti pubblici e quali complessi industriali contribuiscono al finanziamento dell'opera;
c) quale sarà la capacità del Centro e come si provvederà all'alloggiamento e alla pensione degli alunni provenienti dai Comuni lontani;
d) quando avranno inizio e quando si presume possano essere ultimati i lavori di costruzione relativi".
Michele Barmasse.
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L'Assessore MARCHIANDO, in risposta all'interpellanza sopra riportata, riferisce quanto segue:
"Com'è noto, l'Amministrazione regionale, nel quadro delle iniziative rivolte all'addestramento ed all'istruzione professionale dei lavoratori, ha ravvisato la particolare necessità di istituire in Aosta un Centro di addestramento professionale convenientemente attrezzato in un apposito costruendo edificio, in cui sia possibile tenere vari corsi professionali organicamente distribuiti e muniti di personale insegnante specializzato.
Per l'attuazione dell'iniziativa l'Amministrazione regionale ha interessato vivamente l'I.N.A.P.L.I., cioè l'Istituto Nazionale per l'Addestramento Professionale dei Lavoratori.
L'Istituto, accogliendo la proposta della Regione, ha fatto presente di ritenere possibile la realizzazione in Aosta, a proprie spese, del Centro suddetto, provvedendo alla costruzione dell'edificio ed alla dotazione delle attrezzature necessarie, nonché alla gestione del Centro stesso.
Ciò premesso, si forniscono, distintamente per ciascun punto dell'interpellanza, i seguenti dati richiesti:
a) il progetto tecnico per la costruzione dell'edificio è in avanzata fase di approntamento. Tale compito è stato assunto da una Impresa industriale della Regione.
Il progetto è stato già predisposto e inviato alla Sovraintendenza Antichità, Monumenti e Belle Arti, per l'approvazione, poiché sarà costruito nelle vicinanze della Chiesa di Sant'Orso e, quindi, la Commissione regionale delle Antichità, Monumenti e Belle Arti deve dare il suo parere in merito al progetto stesso;
b) l'opera e la relativa attrezzatura, nonché le spese di gestione del Centro, sono a totale carico dell'I.N.A.P.L.I., come già sopra precisato. La Regione, da parte sua, contribuisce concedendo gratuitamente il terreno necessario;
c) si prevede che il Centro possa accogliere complessivamente 200 unità, in quanto i reparti prevedibili, ciascuno in media per 20-30 posti-allievo, potrebbero essere i seguenti: motoristi d'automobili - idraulici - carpentieri in ferro e in legno - muratori - elettricisti - riparatori radio TV - saldatori.
È prevista la destinazione di idonei locali per l'alloggiamento dei giovani abitanti in Comuni lontani;
d) i lavori avranno inizio non appena saranno espletate tutte le pratiche preliminari inerenti l'attuazione dell'iniziativa".
Il Consigliere BARMASSE dichiara quanto segue:
"I chiarimenti dati dall'Assessore Marchiando in risposta alla mia interpellanza mi permettono di avere una idea precisa di quanto l'Amministrazione regionale ha fatto finora per la preparazione tecnico professionale dei giovani. Osservo però che, per quanto le diverse Amministrazioni succedutesi nel Governo della Regione abbiano fatto qualcosa in questo campo, le iniziative adottate sono ancora ben lontane dal rispondere alle necessità della Regione.
I complessi industriali, nelle Scuole da essi istituite per la preparazione di operai qualificati, ammettono di preferenza i figli delle loro maestranze, - il che è anche giusto - e non hanno più posto per i figli di altri lavoratori.
I corsi istituiti dall'Amministrazione regionale in vari Comuni della Valle, anche se numerosi, sono però sempre insufficienti per numero e capienza. Nel ceto contadino, che costituisce la maggior parte della popolazione valdostana, le famiglie si trovano la più gran parte in gravi difficoltà, e molto spesso nell'impossibilità di fare imparare un mestiere ai propri figli, che non possono impiegare nell'azienda agricola, e di avviarli verso l'artigianato e l'industria.
Soltanto quando tutti i padri di famiglia, della città o dell'ultimo casolare sperduto tra i nostri monti, avranno la possibilità di fare imparare un mestiere ai propri figli, soltanto quando i giovani non avranno più bisogno di andare in cerca di lavoro all'estero, oppure "se emigreranno" potranno trovare un'ottima occupazione perché dotati di una buona preparazione tecnica, soltanto allora l'Amministrazione regionale potrà dire di aver adempiuto al dovere sacrosanto che ha verso i suoi figli, dando loro la possibilità di avere lavoro ben retribuito.
Ma questa meta è ancora lontana; è necessario proseguire con alacrità per questa via se vogliamo raggiungerla e dobbiamo impegnarci anche perché sono imminenti delle riforme internazionali per quanto riguarda i mercati e gli scambi, le quali torneranno a tutto vantaggio degli Stati e delle Regioni che avranno le maestranze più qualificate e le attrezzature più moderne, ma a svantaggio di coloro che non avranno saputo aggiornarsi nel campo del lavoro con la qualificazione della mano d'opera.
L'istituzione di un Centro di qualificazione della mano d'opera in Aosta sarà un primo grande passo verso la meta cui ho accennato e ciò soprattutto se questo Centro sarà condotto senza criteri ristrettivi, cioè con un'ampia e chiara visione delle aspirazioni oneste di tanti giovani, ai quali la Amministrazione regionale ha ancora da dare una doverosa soddisfazione".
Il Consiglio prende atto.
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