Oggetto del Consiglio n. 177 del 20 luglio 1967 - Verbale
OGGETTO N. 177/67 - Acquisto di attrezzi e di macchine per l'apicoltura: applicazione delle norme per la concessione dei contributi nelle spese per acquisto di macchine e di attrezzi agricoli.
Il Consorzio apistico della Valle d'Aosta che, con Decreto del Presidente della Giunta regionale in data 9 marzo 1955 n. 54, è stato trasformato da Consorzio volontario in Consorzio obbligatorio, ha presentato una relazione nella quale, tra l'altro, è detto che, per la valorizzazione del miele di produzione valdostana, è auspicabile che l'Amministrazione Regionale intervenga a favore degli apicoltori, così come già interviene a favore degli agricoltori, concedendo contributi nelle spese per l'acquisto degli attrezzi e delle macchine per l'apicoltura, nonché per la costruzione di apiari razionali.
La Commissione consiliare permanente di studio per l'agricoltura, nella seduta del 24 aprile del corrente anno, dopo ampia discussione, ha espresso parere favorevole alla richiesta di cui sopra e ha proposto, peraltro, quanto segue:
1°) che siano escluse dalla concessione dei contributi le spese per l'acquisto dei vasetti per il miele e di quanto altro non comporti una spesa di una certa entità;
2°) che il contributo nelle spese per la costruzione di apiari razionali contempli anche la spesa per i locali di lavorazione (preparazione di arnie, smelatori, ecc.), ma sia limitato ad apiari della capacità massima di 60 arnie.
Considerato che l'apicoltura valdostana per poter fronteggiare validamente la concorrenza sul mercato, deve essere avviata verso le forme più adeguate della moderna apicoltura, la Giunta propone che il Consiglio Regionale
deliberi
1°) di estendere l'applicazione delle provvidenze previste dalla deliberazione del Consiglio Regionale n. 115 in data 13 luglio 1962 per l'acquisto di macchine e di attrezzi agricoli, con le stesse percentuali di contributo regionale e con le stesse modalità in quanto applicabili, a favore di coloro che acquistano i seguenti attrezzi e macchine per l'apicoltura, sempreché il prezzo di acquisto di ogni singolo attrezzo o macchina non sia inferiore a Lire diecimila:
- Arnie per nomadismo
- Smelatori radiani completi
- Smelatori elettrici
- Maturatori per miele
- Sceratrici a vapore con o senza torchietto
- Sceratrici elettriche;
2°) di estendere l'applicazione delle provvidenze previste dalla deliberazione del Consiglio Regionale n. 115 del 15 giugno 1962, per la costruzione, la sistemazione e il riattamento di fabbricati rurali, con le stesse percentuali di contributo regionale e con le stesse modalità in quanto applicabili a favore di coloro che provvedono alla costruzione di apiari razionali in muratura, della capacità non superiore a 60 arnie, e di annessi locali per le lavorazioni interessanti l'espletamento dell'apiario stesso;
3°) di demandare all'Assessorato dell'Agricoltura e Foreste l'istruttoria delle pratiche ed il parere, ai fini dell'ammissibilità o meno a contributo, in ordine alla rispondenza tecnica, all'economicità di impiego degli attrezzi e macchine da acquistare, nonché delle opere da eseguire e alla loro effettiva rispondenza e adeguatezza alle esigenze dell'apiario al cui servizio sono destinate.
Montesano (P.S.D.I.) - Relatore l'Assessore all'Agricoltura.
Maquignaz (D.C.) - Il Consorzio Apistico della Valle d'Aosta ci ha presentato una relazione nella quale, tra l'altro, si chiede all'Amministrazione regionale di intervenire a favore degli apicoltori nelle spese per l'acquisto degli attrezzi e delle macchine per l'apicoltura anche per la costruzione di apiari razionali. Noi abbiamo accolto questa richiesta, come avevo già avuto occasione di dire precedentemente in Consiglio, abbiamo passato la cosa alla Commissione permanente per l'Assessorato Agricoltura e Foreste, la quale si è espressa favorevolmente, però ha messo due condizioni:
1°) che siano escluse dalla concessione dei contributi le spese per l'acquisto dei vasetti per il miele o quant'altro comporti una spesa di una certa entità;
2°) che il contributo nelle spese per la costruzione di apiari razionali contempli anche la spesa per i locali di lavorazione ma sia limitato ad apiari delle capacità massima di 60 arnie.
Considerato che l'apicoltura valdostana, per poter fronteggiare validamente la concorrenza sul mercato, deve essere avviata verso forme più adeguate, necessitando perciò di aiuti finanziari, la Giunta propone al Consiglio di estendere l'applicazione delle provvidenze previste dalla delibera n. 115 del 13 luglio 1962 per l'acquisto delle seguenti attrezzature: le arnie per nomadismo, smielatori radiali completi, smielatori elettrici, maturatori per miele, sceratrici a vapore con o senza torchietto e sceratrici elettriche. Inoltre, di estendere l'applicazione delle provvidenze previste dalla deliberazione 115 del 15 giugno 1962 per la costruzione di apiari razionali in muratura della capacità non superiore di 60 arnie e degli annessi locali necessari per l'espletamento dell'attività dell'apicoltura. Noi quindi proponiamo al Consiglio l'estendimento dell'applicazione delle norme previste delle succitate deliberazioni,
Savioz (P.C.I.) - Io prendo atto della decisione dell'Assessore di prendere in considerazione le richieste del Consorzio degli apicoltori della Valle d'Aosta. Mi permetto di fare osservare che la dicitura "arnie per nomadismo" non è molto esatta in quanto le arnie non sono tutte per nomadismo, ci sono anche quelli che fanno l'apicoltura stabile, quindi hanno bisogno di arnie che non sono così costose come quelle altre; perciò io direi per "le arnie" tout court senza precisare, togliere via "per nomadismo", non serve a niente. Poi gli smielatori radiali, si dice: "radiali" non "radiani", qui c'è un errore, ci vuole la "l" al posto della "n". Smielatori elettrici, maturatori per miele, sceratrici a vapore, sceratrici elettriche. Tutto questo va abbastanza bene però vi sono alcune altre attrezzature in apicoltura oggi, per esempio, i coltelli elettrici per la disopercolazione che costano dalle 8 alle 10 mila lire. Ci sono i due punzoni elettrici per la fissazione dei fili dei fogli cerei, anche quelli, siccome ci vuole il trasformatore, eccetera, costano sulle 10-12 mila lire, io includerei anche quelli. Se poi vi danno da mangiare del miele, diventati tutti melliflui e non si discute più. Porteremo un po' di api la prossima volta ...(voci)... non so, Assessore, se ritenga di farlo, io preciso: non è che sia una grande spesa per un apicoltore comperare quegli aggeggi, ma, visto che ci siamo, perché di solito si fa l'acquisto di tutta una serie di prodotti, no? Si dovrebbe quindi piuttosto pretendere che sia presentata regolare fattura vistata, pagata liquidata, eccetera, per dare il contributo ma io accetterei anche la richiesta di quelle piccole cose.
Maquignaz (D.C.) - Io concordo pienamente sulla prima parte, cioè di togliere "per nomadismo", questo si può benissimo accogliere. Sulla seconda richiesta invece mi permetterei di dire che noi estendiamo l'applicazione delle previdenze previste dalla precedente deliberazione, dove si escludono già quelle piccole attrezzature che non comportano una certa spesa, perché altrimenti finiamo per sussidiare delle cose che non hanno poi della grande importanza, che non sono molto costose; in secondo luogo vorrei aggiungere che noi queste attrezzature le abbiamo comperate proprio con quelli del Consorzio. Ora, se il Consiglio è d'accordo di includere anche quelle attrezzature, io non ho nessuna difficoltà, però, evidentemente, l'avevamo concordato con quelli del Consorzio e, inoltre, era per rispettare un po' i criteri delle deliberazioni di cui noi chiediamo l'estensione.
Savioz (P.C.I.) - Allora togliete anche le arnie scusa ...(voci)... cosa volete parlare di apicoltura che non sapete neanche dove incominci ...(voci)... ma, Signor Albaney, lei tenga conto che di questi contributi di... c'è ben poco e l'abbiamo dati a suo tempo proprio per l'interessamento di qualcuno... già da quando c'era l'Assessore Fosson abbiamo sempre dato i contributi per l'acquisto di questi materiali e quando lei vuole ancora sottolineare che per 10 mila lire... allora io vi chiedo come mai avete messo qui, per esempio, i maturatori per miele che costano 3 mila lire, mentre invece non volete includere un attrezzo che è di lunga durata e che costa effettivamente di più, che va sulle dodici-tredici mila lire e di cui un agricoltore moderno con l'attrezzatura voluta non può farne a meno? Insomma, che cos'è questa menata di dire: "lei non ha fatto...", lei ha fatto...", ma fai il piacere!
Lustrissy (D.C.) - Qua non si tratta di dire: "voi fate di più, voi fate di meno", no, ma rimettiamo la discussione nei giusti termini. Questi Signori, rappresentanti degli apicoltori, si sono presentati alla Commissione permanente dell'Agricoltura e assieme abbiamo esaminato i loro problemi, assieme abbiamo deciso quali potevano essere le forme di intervento più opportune e assieme abbiamo escluso tutte quelle apparecchiature, quelle attrezzature che non comportassero una spesa perlomeno di dieci mila lire. Ora, le arnie normali costano meno di dieci mila lire. La dicitura "arnie per nomadismo" era stata messa proprio per questo motivo: perché le arnie per nomadismo costano di più delle arnie normali ed erano state escluse le arnie normali dal contributo proprio per questo motivo ...(voce del Consigliere Savioz)... io propongo soltanto che la delibera venga mantenuta così com'è in base alle decisioni che ha assunto la Commissione, al parere che ha espresso la Commissione, è stato concordato con gli apicoltori, i quali hanno espresso il loro gradimento e sempre hanno espresso e hanno concordato l'esclusione delle spese inferiori alle dieci mila lire. Questo provvedimento rivolto agli apicoltori della Valle d'Aosta, il cui reddito in base alla produzione annuale si presume sia di 35-40 milioni, mi pare che sia una specie di intervento che superi in confronto altri tipi di intervento per l'agricoltura considerato anche il volume del reddito... che sia proporzionale anche a tutti gli altri tipi di interventi che la Regione ha in questo settore!
Fosson (U.V.) - Io non entrerò in merito alla questione del prezzo, perché capisco e siamo sempre stati del parere che le cose piccole non si debbano sussidiare perché si arriva a degli eccessi tali da essere ridicoli. Vorrei però solo precisare, siccome qualcuno qui ha fatto un appunto prima, e vorrei anche richiamare l'Assessore Maquignaz, che queste cose non sono tutte nuove provvidenze, perché per gli smielatori e per le sceratrici, se lei guarda nei sussidi, nei contributi che sono stati dati in passato... li abbiamo sempre dati, quindi solo per la precisione e questo per rispondere anche al Consigliere Albaney, perché lui crede sempre di avere inventato la polvere... allora la polvere non l'ha inventata lui!
Savioz (P.C.I.) - Io ribadisco ancora quanto ho detto prima. Intanto gli apicoltori della Valle d'Aosta, per l'80%, non fanno nomadismo, questo prima di tutto e, se si vuole venire incontro alla classe degli apicoltori, sono più bisognosi coloro che non fanno del nomadismo che quelli che invece fanno del nomadismo perché chi fa nomadismo ha già un carattere commerciale, non è più soltanto il piccolo apicoltore con le sue tre, quattro o cinque arnie, o due o tre, ma diventa già un coltivatore diverso; quindi io insisto soprattutto sulla prima parte, a che il contributo venga dato per le arnie, perché, quando voi volete pensare alla disquisizione tra un'arnia da nomadismo e un'arnia da impianto fisso, avrete poi la differenza di 1.000-1.500 lire. Insomma, ora si vuole discutere per delle sciocchezze di questo genere... e, quando io parlo di attrezzi a carattere elettrico, si oltrepassa la misura delle dieci mila lire per comperarli! Provate ad andare sui mercati e vedete cosa succede, quindi d'altra parte io non tengo questo come... e lo dico a titolo neanche tanto di Consigliere quanto di apicoltore, insomma, io so ben cosa costa l'apicoltura, la faccio!
Vorrei ancora precisare, proprio per dire a qualcuno che la polvere l'ha inventata prima, che si è sempre dato il sussidio per gli smelatori, per le sceratrici, per le sceratrici elettriche, per tutto; di voce nuova qui c'è le arnie e i maturatori, punto e basta... e il fabbricato, quello è un problema che viene adesso nuovo, d'accordo, non discuto neanche su quello, quello va bene.
Su queste piccole cose qui, se non volete darle, amen, ma non si venga qui a raccontare le rave e le fave dell'apicoltura quando non si sa nemmeno distinguere tra un'ape e una vespa.
Maquignaz (D.C.) - Come dicevo prima, noi lo sottoponiamo al Consiglio, se il Consiglio è d'accordo di aggiungere quell'attrezzatura, si faccia la precisazione di quell'attrezzatura che si vuole includere e poi lo metteremo a votazione.
Chamonin (U.V.) - ... trovare una soluzione in questo senso, penso che, per esempio, ammesso che le arnie semplici costino dalle 7 alle 8 mila lire, si potrebbe ammettere a sussidio non il singolo attrezzo o la singola cosa che costi 10 mila lire, superiore alle dieci mila lire, ma ammettere a sussidio il complesso delle cose che l'apicoltore acquista in quel momento e di cui fornisce regolare fattura o ricevuta o distinta.
Ammesso quindi, sempre per arrivare al caso limite, che l'arnia semplice - faccio un caso - costi 9.500 lire e non sia sussidiabile ma 10 arnie semplici farebbero 95.000 lire. Ora, mi pare che avrebbe altrettanto, forse più diritto quello che spende 95.000 lire per comprare 10 arnie da 9.500 lire che quello che, per esempio, spende per un attrezzo, per esempio, 10.500 lire. Si potrebbe forse arrivare a una soluzione in questo senso che mi pare riassuma un po' le due tesi, insomma!
Maquignaz (D.C.) - Mi pare che questo rientri un po' nelle norme applicative della deliberazione. Difatti qui al punto 3 si dice: "di demandare all'Assessorato dell'Agricoltura e Foreste l'istruttoria delle pratiche e il parere ai fini dell'ammissibilità o meno a contributo in ordine alla rispondenza tecnica, all'economicità di impiego degli attrezzi...". Praticamente quindi qui l'Assessorato ha poi il compito di vagliare caso per caso se quelle attrezzature per cui ci vengono fatte delle richieste possano essere sussidiate o meno, quindi con questa ultima parte del deliberato mi pare che si assicuri anche questa raccomandazione ...(voci)... le ho già detto... d'accordo li... (voci)
Montesano (P.S.D.I.) - Altri che chiedono la parola? Allora chi è favorevole all'oggetto n. 14 alzi la mano. Chi è contrario? Astenuti?
Il Consiglio
- preso atto di quanto riferito dall'Assessore all'Agricoltura e Foreste, MAQUIGNAZ, e concordando sulle proposte della Giunta;
- visto il parere favorevole espresso dalla Commissione consiliare permanente di studio per l'Agricoltura e Foreste;
- ad unanimità di voti favorevoli, espressi per alzata di mano (Consiglieri presenti: trenta; Consiglieri votanti e favorevoli: ventinove; astenutosi dalla votazione il Consigliere Lustrissy);
delibera
1°) di estendere l'applicazione delle provvidenze previste dalla deliberazione del Consiglio Regionale n. 115 in data 13 luglio 1962 per l'acquisto di macchine e di attrezzi agricoli, con le stesse percentuali di contributo regionale e con le stesse modalità in quanto applicabili, a favore di coloro che acquistano i seguenti attrezzi e macchine per l'apicoltura, sempreché il prezzo di acquisto di ogni singolo attrezzo o macchina non sia inferiore a Lire diecimila:
- Arnie
- Smelatori radiali completi
- Smelatori elettrici
- Maturatori per miele
- Sceratrici a vapore con o senza torchietto
- Sceratrici elettriche;
2°) di estendere l'applicazione delle provvidenze previste dalla deliberazione del Consiglio Regionale n. 115 del 15 giugno 1962, per la costruzione, la sistemazione e il riattamento di fabbricati rurali, con le stesse percentuali di contributo regionale e con le stesse modalità, in quanto applicabili, a favore di coloro che provvedono alla costruzione di apiari razionali in muratura, della capacità non superiore a 60 arnie, e di annessi locali per le lavorazioni interessanti l'espletamento dell'apiario stesso;
3°) di demandare all'Assessorato dell'Agricoltura e Foreste l'istruttoria delle pratiche ed il parere, ai fini dell'ammissibilità o meno a contributo, in ordine alla rispondenza tecnica, all'economicità di impiego degli attrezzi e macchine da acquistare, nonché delle opere da eseguire e alla loro effettiva rispondenza e adeguatezza alle esigenze dell'apiario al cui servizio sono destinate.