Oggetto del Consiglio n. 176 del 20 luglio 1967 - Verbale

OGGETTO N. 176/67 - Acquisto di automezzi per la Centrale del Latte di Aosta e per il Caseificio annesso alla Centrale stessa. Delega alla Giunta.

L'Amministrazione Regionale è proprietaria degli immobili sede della Centrale del Latte di Aosta e dell'annesso Caseificio, nonché del macchinario e degli impianti necessari per il funzionamento della Centrale e del Caseificio stessi.

La S.p.A. "Centrale Laitière d'Aoste", alla quale è affidata la gestione dei due predetti stabilimenti, ha provveduto all'acquisto di parte dell'attrezzatura minuta e di ordinario uso necessaria all'esercizio dell'attività della predetta Centrale del Latte e del Caseificio.

La Società per Azioni "Centrale Laitière d'Aoste" ha, altresì, provveduto all'acquisto degli automezzi destinati al trasporto del latte dalle aziende dei produttori alla "Centrale" e dalla "Centrale del Latte" ai vari rivenditori. Si tratta di automezzi che, per il servizio di pubblico interesse al quale sono adibiti, debbono avere determinati requisiti dal lato igienico-sanitario e che, per le loro particolari caratteristiche e destinazione rientrano fra le attrezzature principali dei due predetti Stabilimenti di proprietà della Regione.

Si ritiene quindi opportuno che anche questi automezzi siano di proprietà dell'Amministrazione Regionale, come gli altri macchinari e attrezzature principali.

Dall'acquisto di tali automezzi da parte della Regione potrà derivare, fra l'altro, un aumento del capitale di esercizio della "Centrale", - necessario in considerazione anche della crescente attività, specie nel settore del Caseificio annesso -, con il conseguente miglioramento dell'importante servizio pubblico svolto dalla "Centrale del Latte".

Gli automezzi da acquistare sono i seguenti:

a) n. 2 "Autobianchi" cabinati: importo complessivo di spesa

£.

8.160.428

b) n. 1 automezzo FIAT 1100- furgone: importo spesa

£.

1.262.560

c) n. 1 furgone "APE", marca "Piaggio": importo di spesa

£.

423.280

- Importo complessivo lordo al nuovo, compresa I.G.E. (£. 339.878)

£.

9.846.268

- Deduzione di due annualità di ammortamento del capitale di

£. 9.506.400 (£. 2.344.106)

£.

2.344.106

- Importo di spesa di acquisto

£.

7.502.162

L'importo di spesa di £. 7.502.162 deve essere aumentato di Lire 600.000 per spese di trasferimento e di voltura, IGE, e accessorie. La spesa complessiva prevista per l'acquisto degli automezzi di cui si tratta ammonta, pertanto, a £. 8.102.162.

La Giunta propone che il Consiglio Regionale

deliberi

1°) di autorizzare l'acquisto dei seguenti automezzi attualmente di proprietà della S.p.A. "Centrale Laitière d'Aoste" e destinati ai servizi della Centrale del Latte di Aosta e dell'annesso Caseificio, di proprietà della Regione, per un importo complessivo di spesa previsto in Lire 8.102.162 (ottomilionicentoduemilacentosessantadue):

a) numero due "Autobianchi" cabinati;

b) numero un automezzo FIAT 1100-furgone;

c) numero un furgone "APE", marca Piaggio.

2°) di demandare alla Giunta Regionale l'adozione dei successivi provvedimenti deliberativi di esecuzione, per l'acquisto degli automezzi di cui si tratta, nonché per l'approvazione, il finanziamento e la liquidazione delle relative spese, da imputare all'apposito capitolo 205 della Parte Spesa del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1967.

Maquignaz (D.C.) - L'Amministrazione regionale è proprietaria degli immobili della sede della Centrale del Latte, nonché del macchinario e degli impianti necessari al funzionamento della Centrale stessa. Siccome all'atto dell'entrata in funzione della Centrale mancavano, oltre ad altre attrezzature, anche gli automezzi, per non ritardare l'apertura, la Società si è assunta l'onere dell'acquisto dei detti automezzi. Noi riteniamo che detti automezzi, per il servizio di pubblico interesse al quale sono adibiti, debbano rientrare fra le attrezzature principali dello Stabilimento e come tali debbano essere acquistati dall'Amministrazione regionale. Inoltre dall'acquisto di tali automezzi dalla Regione potrà derivare pure un aumento di capitale di esercizio della Centrale, necessario in considerazione dell'accrescente attività e delle conseguenti particolari difficoltà finanziarie della Centrale del Latte. Voglio anche preannunciare al Consiglio che tra breve porteremo una proposta di integrare con un contributo straordinario le perdite dell'esercizio della Centrale, che nel consuntivo dell'anno 1966 ammontano a Lire 11.600.000. Riguardo agli automezzi da acquistare, dalle fatture presentate, che ammontano a 9.846.000, abbiamo dedotto due annualità di ammortamento di 2.344.000, per cui la somma da pagare per gli automezzi sarebbe di Lire 7.500.000. Noi proponiamo quindi al Consiglio di approvare l'acquisto di questi automezzi.

Fosson (U.V.) - L'acquisto degli automezzi da parte della Società della Centrale del Latte non è stato fatto perché non si arrivava in tempo, ma è stato fatto perché, attraverso l'impostazione, si era detto che questi macchinari, che non sono macchinari fissi nel campo della Centrale, che non erano una prima dotazione come per le bottiglie, per i cestelli e tutto questo, sono un materiale mobile, che si deteriora facilmente, che ha bisogno di particolari cure di manutenzione e via dicendo... ed era stato stabilito che questa manutenzione l'avrebbe fatta la Società della Centrale sul capitale di esercizio, è quindi per questa ragione che i mezzi sono stati acquistati direttamente dalla Società della Centrale. Qui non è una questione di grande importanza, ma io ritengo che sia una questione di principio, c'è una convenzione che dà alla Società della Centrale la gestione degli immobili e l'elenco di tutti quegli altri macchinari, questi macchinari che vengono usati direttamente dalla Società fuori dall'ambito della Centrale e sarebbe bene che rimanessero di proprietà della Società della Centrale perché, essendo di sua proprietà, probabilmente li curerebbe anche meglio. C'è una necessità di capitale di esercizio perché, probabilmente, il capitale di esercizio di 20 milioni si è dimostrato un po' basso.

L'Assessore ha già annunciato che con altro provvedimento si pensa di integrare il deficit del 1966 e su questo punto vedremo i motivi del deficit e faremo le eventuali osservazioni di dettaglio; in linea di massima, per un certo principio possiamo essere d'accordo, avremo forse qualche osservazione da fare, ma, se è necessario aumentare il capitale di esercizio, si aumenti il capitale della Société Laitière, ma non si arrivi adesso ad acquistare per conto dell'Amministrazione regionale questi automezzi, perché prima di tutto bisognerebbe vedere in che stato sono questi automezzi dopo due anni e se era sufficiente questo... Io penso che sia anche sufficiente questo ammortamento che è stato fatto, almeno per i mezzi più grossi, però come principio sarebbe bene che rimanessero di proprietà della Centrale e se è necessario aumentare invece il capitale della Centrale con l'apporto come previsto... un aumento da parte dell'Amministrazione regionale, un aumento dal Comune, un aumento da parte della banca che ha anticipato... e per questo anticipo l'Amministrazione regionale paga gli interessi; quindi con un aumento di capitale - non so di dieci milioni o intanto che si fa farlo un po' più alto e portarlo a 40 milioni per dare la massima tranquillità alla Centrale... ci sarebbe una sottoscrizione di 5 milioni da parte della Regione e di 5 milioni da parte del Comune e gli altri dieci milioni la banca credo che non abbia nessuna difficoltà, perché poi gli interessi vengono pagati dalla Regione, se si mantiene un po' lo status quo, fino a quando si troverà un'altra soluzione definitiva, non dovrebbe portare a degli inconvenienti. Non entro nel deficit della Centrale perché, come ho detto, sulla necessità di integrare in parte questo deficit possiamo essere d'accordo fin da adesso, bisognerà vedere nei particolari e nei particolari ci riserveremo di discutere, però non è il caso di parlarne in questo momento, quindi non voglio anticipare delle cose.

Io pregherei di esaminare questa questione dandole la soluzione nell'altro senso, in maniera che si venga incontro lo stesso e si sollevi la Centrale con la possibilità di avere un capitale superiore ma si lasci a lei la proprietà degli automezzi, così non si va a toccare tutta la questione degli ammortamenti; una questione di scelte, perché anche qui praticamente era stata una questione di scelte, perché sembrava quasi che se l'Amministrazione regionale prendesse anche lei gli automezzi, avrebbe imposto certe cose e abbiamo voluto lasciare ampia libertà su questo punto ai Dirigenti della Centrale.

Germano (P.C.I.) - Io chiedo scusa al Presidente per la giacca ma forse perché noi siamo...

Montesano (P.S.D.I.) - Noi auspichiamo tutti che sia sistemata l'apparecchiatura di condizionamento, ho pensato anche a proposito di questo di fare mettere qui un condizionatore d'aria ma sembra che dia fastidio notevole anche per il rumore, se vogliamo provare la prossima seduta, lo possiamo fare.

Germano (P.C.I.) - Il problema è che forse... è perché siamo destinati all'inferno, noi siamo dalla parte proprio più calda ...(risate)... qui l'inferno c'è, quell'altro non l'ho ancora visto, qui c'è di sicuro.

Montesano (P.S.D.I.) - Se vogliamo fare mettere qualche ventilatore, lo possiamo...

Germano (P.C.I.) - Io credo che gli altri Consigli siano un po' più freschi, me lo auguro. Io volevo chiedere all'Assessore all'Agricoltura senza entrare nella questione del deficit: ma la Centrale del Latte ha una zona bianca, no? Questa zona bianca prevede il necessario per il fabbisogno in latte, poi sappiamo che vi è la lavorazione dei superi, la trasformazione del formaggio, credo in fontina, adesso dei superi. La zona bianca è più estesa di quello che è necessario, cioè noi non creiamo una disparità fra allevatori, cioè non abbiamo degli allevatori a cui paghiamo il latte a un determinato prezzo e degli allevatori, magari che sono vicini, che, lavorandosi il loro formaggio, hanno un rendimento del latte inferiore a quello che invece versano alla Centrale del Latte. Vorrei sapere se la zona bianca è adeguata al fabbisogno della Centrale o è più larga e vedere se non è possibile evitare che ci siano dei trattamenti diversi tra gli allevatori, che non ci siano delle agevolazioni particolari per alcuni, mentre invece gli altri devono accontentarsi del rendimento che il loro latte dà lavorandolo loro stessi. Volevo un chiarimento su questo.

Maquignaz (D.C.) - Per quanto riguarda le richieste fatte dal Consigliere Fosson, la convenzione non dice che l'Amministrazione regionale non potrà acquistare gli automezzi, anzi, dice solo che, per non ritardare, la Società concessionaria si assume l'onere di acquistare i macchinari. All'articolo 7 però dice pure: "la Società dovrà mantenere e integrare le attrezzature della Centrale del Latte con macchinari in dotazione rispondenti ai più moderni ed efficienti criteri tecnici... - eccetera - di detto materiale, di tutti i beni mobili ed immobili che acquisterà dovrà essere tenuto un inventario con previsti i prezzi di acquisto e, allo scadere della concessione, la Regione, quale proprietaria dello stabile, potrà rilevarli a prezzo di stima e basarsi sui prezzi di acquisto del materiale tenendo conto dello stato d'uso". Effettivamente noi anticipiamo un po' i tempi e la fine della convenzione, lo facciamo oggi e ho precisato prima perché lo facciamo: lo facciamo perché abbiamo avuto una richiesta esplicita da parte della Centrale del Latte, alla quale questo acquisto di automezzi permetterebbe di avere una certa liquidità che momentaneamente le consentirebbe di superare la difficile situazione. Il motivo vero quindi è questo.

Per quanto riguarda le osservazioni fatte dal Consigliere Germano sulla questione della zona bianca, effettivamente c'è un decreto del Presidente della Giunta che stabilisce qual è la zona bianca, cioè tutta la zona di Aosta meno le frazioni di Excenex, Arpuilles e Porossan. Successivamente però c'è stata una deliberazione del Consiglio di Amministrazione della Centrale del Latte dove si è parificato a quelli della zona bianca per quanto concerne il prezzo del latte - cioè glielo pagano a uso alimentare non come latte industriale - tutti quelli che conferivano il latte da due anni alle latterie di Aosta. Questa è stata una delibera del Consiglio di Amministrazione in data 4 giugno 1964, il decreto invece porta la data del 14 dicembre 1964. Ora, in base a questa deliberazione, 44 persone hanno conferito il loro latte alla Centrale ed è stato pagato 78 a quelli che portavano tutto l'anno e 73 a quelli che portavano solo d'inverno. Praticamente quindi c'è un decreto che stabilisce qual è la zona bianca, però con questa deliberazione in parte si è superato le norme previste per la zona bianca, anzi i superi del latte derivano proprio dalla parificazione di questi agricoltori nel conferire il latte alla Centrale. Io ho qui tutto l'elenco, posso leggere i nominativi se è il caso, comunque Regione Lu, Regione Poran, Cascina Bal, Cascina Grange, Villair di Quart, Cascina Bal, Vevey, Villa Bal, Cascina Rivolin, cioè sono di Charvensod; Gressan, Porossan, Pont Suaz, Chesallet, St. Christophe, Porossan, Quart, Aymavilles, Gressan, Pollein, Brissogne, Plan Felinaz, Sarre. Le persone che, in base a quella deliberazione, hanno conferito il latte al prezzo del latte alimentare, come ripeto, sono in numero di 44. Come?

Germano (P.C.I.) - Lei sa quant'è il supero normale quotidiano?

Maquignaz (D.C.) - Il supero normale dunque è all'incirca 18-20 quintali al giorno, però evidentemente, quando noi abbiamo fatto l'esperimento della lavorazione in caseificio, si sono ammesse anche tutte quelle persone che venivano da noi a sollecitare perché negli anni precedenti erano state ammesse a conferire il latte. È arrivato quindi mi pare a 35 quintali al giorno, il massimo.

Fosson (U.V.) - L'avevo detto prima che non volevo avventurarmi in questi particolari perché formeranno oggetto di discussione quando eventualmente discuteremo del deficit, però adesso, rispetto alle affermazioni dell'Assessore, io devo fare qualche rettifica, forse non è informato completamente, però la questione è questa: prima di avere il decreto... e questo per non portare danno agli agricoltori che avevano orientato la loro attività per la produzione di latte alimentare, quindi nel primo momento di entrata in funzione della Centrale si è detto: "si stabilisce la zona bianca, nella zona bianca per gli agricoltori che avessero portato o non avessero portato prima il latte alimentare è obbligatorio il conferimento alla Centrale", però c'erano degli agricoltori fuori della zona bianca che avevano portato la loro produzione esclusivamente sul latte alimentare, si è detto per non danneggiarli: "ammetteremo quelli - e bisognava mettere un termine - che possono dimostrare che da due anni conferiscono, portano il latte alimentare per la Città di Aosta". È un certo numero di agricoltori, non sarà giusto, saranno quei 44... non lo so, adesso non me lo ricordo, ma con questa decisione certamente si è creato un superfluo supero in un certo periodo dell'anno, cioè nel momento di massima produzione. Ci sono questi superi di 20 quintali - si aggirano tra i 18 e i 20 quintali - esclusivamente per questi agricoltori, limitati a un certo numero di mesi e praticamente nei mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile in quanto a maggio già diminuivano perché una parte andava già nei mayen e quindi diminuiva già. Era quindi limitato a quel periodo il supero di 18-20 quintali, c'erano altri periodi in cui era insufficiente il latte, certi periodi dove il supero era molto limitato. Questo per quanto concerne il latte alimentare, quindi questi superi venivano lavorati come dovevano essere lavorati. Ora, quegli altri superi che si è detto di 30 quintali e non è che si siano ammessi quelli che era stato stabilito in quel tale decreto, perché si è ampliata la possibilità; discutibile o meno, questo, io non voglio entrare in merito in questo momento e si è detto: "noi accettiamo del latte da chi è venuto a chiedere di portarlo alla Centrale del Latte non perché aveva sempre portato, perché c'è della gente che l'ha portato quest'anno e che non lo aveva mai portato negli anni scorsi, questo sia ben chiaro!". Ora mi pare che per il latte esclusivamente industriale si paghi qualche cosa di meno che per il latte alimentare, ma io non voglio entrare in questi dettagli perché altrimenti anticiperemmo la discussione che potremo fare nel momento in cui parleremo del deficit, ma voglio precisare questa cosa perché mi sembrava fosse logico.

Ora, ritornando alla delibera di oggi, sulla questione relativa all'acquisto degli automezzi, io non vorrei ripetere quello che ho già detto prima, capisco che è la Centrale che ha chiesto e che sulla convenzione si è dovuto prevedere che un domani la Centrale... siccome è data in concessione a questa Società, se venisse municipalizzata o che cosa, bisognerà pure acquisire tutte le attrezzature; quelle che sono già della Regione non sono da acquisire, ma bisognerà acquisire tutte quelle che ha acquistato la Centrale del Latte, quindi si è dovuto prevedere questa eventualità nella convenzione. Facendosi forte di questa cosa, la Società attualmente dice: "acquistate gli automezzi e li mettete in condizioni di avere un capitale di 7 milioni e più immediatamente per vedere e risolvere le altre mie questioni". Ora, io non voglio discutere della necessità di questo capitale alla Centrale del Latte, perché l'ho detto prima, però, secondo me, c'è un'altra possibilità di dargli questo capitale ed è quella che io ho proposto: aumentare il capitale in modo che praticamente la Centrale abbia, se necessario, 10 milioni; se è necessario anche di più, ma abbia questo capitale non attraverso questa forma di acquisto di automezzi, ma attraverso una forma che è molto più chiara e che è molto più logica, secondo me. Ecco, quindi, è questo che dicevo, non è per opporsi a che la Centrale non abbia questo capitale, io ritengo che sia la forma migliore e questi macchinari sarebbe preferibile che rimanessero di proprietà della Centrale per mille e una ragione, mentre, per tutti gli altri macchinari stabili della Centrale per cui domani ci fosse necessità di aggiornamento, ritengo che siano spese che deve fare direttamente la Regione.

Germano (P.C.I.) - Io volevo chiedere quanto costa il latte che viene usato industrialmente.

Maquignaz (D.C.) - Le rispondo subito: 65 lire.

Germano (P.C.I.) - 65 lire, e quanto rende il latte che viene lavorato in proprio, in lire?

Maquignaz (D.C.) - Noi non possiamo dirlo in questo momento in quanto non abbiamo ancora un rendiconto per quanto concerne l'esperimento che si è fatto della lavorazione della fontina, appena avrò il rendiconto, potrò essere più preciso. Comunque, con la lavorazione della fontina dovrebbe superare le 65 lire, perché questo è il motivo per cui abbiamo ritenuto - siccome i superi erano quelli che producevano il passivo della gestione della Centrale del Latte - di passare a una lavorazione della fontina, che è più redditizia di quella del formaggio, per venire incontro e ridurre questo deficit. Adesso quindi non ho il conto definitivo, però l'ho chiesto già al Direttore e, appena lo avrò, potrò essere preciso.

Germano (P.C.I.) - Ad ogni modo io volevo ancora dire questo: è voce dei contadini che purtroppo si è fatta un'agevolazione che non è niente male per una determinata serie di contadini e abbiamo dei contadini, ancora del Comune di Aosta, che non possono ancora godere di questo! Ora, non è giusto, io mi riservo di esaminare la questione o in una mozione, o quando si discuterà del deficit della Centrale del Latte. È evidente che io ho paura che qui sotto vi siano manovre che con il latte non hanno niente a che fare, ma hanno a che fare con i voti, ad ogni modo non è argomento di adesso.

Casetta (P.C.I.) - Io chiedo scusa ai colleghi Consiglieri perché intervengo su un argomento che direbbero a Napoli: "m'imparo adesso", ho appreso in questo momento che dalle zone di Quart, di Charvensod, di Gressan, di St-Christophe, di Aymavilles e di Sarre proviene del latte portato dalla Centrale. Io so però che in quei tre villaggi di Aosta, particolarmente Excenex e Arpuilles, sono state fatte numerose riunioni per poter consegnare il latte alla Centrale di Aosta. Ci sono state svariate richieste addirittura con l'impegno di consegnarlo loro. Queste richieste non sono mai state accolte perché si andava a cercare quel latte solo quando alla Centrale mancava; nel momento in cui vi erano i cosiddetti "superi", quei contadini sono stati esclusi completamente dai rifornimenti alla Centrale. Ora, è evidente che tutto questo peserà sul bilancio economico della Regione, come pesa su quelle famiglie di produttori. Io vi dico che il discorso lo rifaremo molto presto, però ho veramente appreso una cosa sgradevole perché so che quei contadini hanno chiesto veramente numerose volte di consegnare il latte alla Centrale.

Maquignaz (D.C.) - ... Consigliere Casetta, quanto sta dicendo in questo momento lo dovrebbe dire alla precedente Amministrazione. Noi abbiamo trovato una situazione di fatto, questi conferitori non li abbiamo scelti noi, quello sia ben chiaro, perché, quando l'anno scorso io ho avuto tutti quegli agricoltori che venivano a sollecitare per farsi prendere il latte, io ho detto: aspettiamo che si faccia la gestione del caseificio e ho dato l'ordine al Direttore della Centrale di non prendere il latte da nessuno perché si aspettava appunto di fare quell'esperimento senza distinzione di nessuna persona, quindi da parte mia vi posso assicurare che non abbiamo fatto nessuna differenziazione, questo sia chiaro.

Per quanto riguarda la richiesta invece degli autocarri, io ritorno a dire che c'è anche un altro motivo: gli autocarri che ha adesso in dotazione la Centrale del Latte, almeno da quanto mi si dice, non sono adeguati, sono già un po' sorpassati, quindi la Centrale del Latte dovrebbe sostituirli con dei mezzi più idonei; al momento si trova in difficoltà finanziarie, allora noi abbiamo pensato: acquistiamo questi autocarri, eventualmente se ci sarà da sostituirli, li impiegheremo per altri servizi, però in questo momento io non vedo altro sistema, lo so che la convenzione dice che questo si dovrebbe fare alla cessazione della convenzione, però ho precisato prima perché lo facciamo: per darle un piccolo aiuto, io non avrei altro da dire.

Fosson (U.V.) - Io non vorrei più riprendere la parola su questo perché d'altra parte quanto dice in questo momento l'Assessore Maquignaz conferma quello che dico io, perché dice che i mezzi sono anche superati quindi bisognerebbe prenderne altri. Perché l'Amministrazione deve acquistare questi? Ma aumenti il capitale alla Centrale del Latte e la Centrale del Latte metterà via questi mezzi e ne prenderà altri. Noi non siamo intervenuti quando c'è stato l'acquisto di questi automezzi, perché probabilmente avevamo anche qualche cosa da dire su questo, ma è la Società che ha voluto fare in un certo modo. Mi sembra quindi che, se devono essere sostituiti, si debba dare la possibilità aumentando il capitale e la Società cambierà.

Maquignaz (D.C.) - Io però direi anche questo: mi riservo di approfondire maggiormente il problema perché questa è una cosa che non avevo pensato, però chi sottoscriverebbe questo aumento di capitale, il Comune di Aosta? L'Amministrazione regionale o l'Istituto San Paolo? L'Istituto San Paolo non è dell'avviso perché lui dovrebbe restare per due anni, poi dopo invece queste azioni dovrebbero essere acquistate dall'Amministrazione regionale, quindi non ha nessuna intenzione di sottoscrivere l'aumento di capitale. Come ripeto, è un problema che io mi riservo di approfondire, ma mi risulta questo.

Fosson (U.V.) - L'Amministrazione regionale paga all'Istituto San Paolo gli interessi per il capitale che ha tirato fuori per partecipare a questa Società, quindi sui dieci milioni che l'Istituto San Paolo ha messo paga regolarmente gli interessi. Mi sembra quindi che le banche sono lì per fare dei mutui, per prendere gli interessi tutte le volte che c'è la possibilità, non vedo perché ci sia una difficoltà da parte della banca di aumentare questo capitale. Che sia previsto che alla fine dei due anni se gli agricoltori da una parte e i rivenditori dall'altra non avranno acquistato il 50% delle azioni che la banca aveva anticipato, dovranno eventualmente acquistarle il Comune e l'Amministrazione regionale questo è un altro paio di maniche, perché allora bisognerebbe vederlo adesso... non adesso qui, ma bisognerebbe vederlo in questo momento se deve funzionare questo, perché, prolungando questa situazione di fatto e imponendoci l'aumento del capitale, quelle clausole possono rimanere ugualmente ma, invece che esserci 10 milioni da parte della banca, ce ne saranno 15: l'Amministrazione regionale ne avrà 7,5, il Comune ne avrà 7,5 e, quando dovrà acquistare l'altra parte se gli agricoltori e i produttori rivenditori la vorranno acquistare, dovrà poi acquistare quegli altri 15 milioni, ma è zuppa e pan bagnato, perché se diamo adesso 7,5 per acquistare gli autocarri, tanto vale darli per aumentare il capitale: è questo che io volevo dire. La situazione della Centrale in base al capitale che deve avere a disposizione non cambierebbe, cambierebbe solo il sistema, che sarebbe quello, mi sembra, più idoneo a più giusto, più logico che dovrebbe essere fatto da parte dell'Amministrazione.

Maquignaz (D.C.) - Io riconfermo quanto ho detto prima, per il momento noi riteniamo che si possa venire incontro con questo provvedimento, però non escludo che si possa invece esaminare quanto è stato adesso proposto dal Consigliere Fosson e questo io mi posso impegnare a esaminarlo, ma per il momento io penso che non ci sia altro da fare per venirgli incontro immediatamente che approvare questo provvedimento.

Fosson (U.V.) - Scusa, se finiamo di fare un dialogo...

Montesano (P.S.D.I.) - Se lei ha proposto e l'Assessore non accoglie la proposta...

Fosson (U.V.) - ... va bene, non accoglierà la proposta però al Consiglio... deve essere messo a verbale, l'ha detto l'Assessore, non l'ho detto io, che questi mezzi sono superati e che praticamente bisognerà cambiarli, quindi oggi noi deliberiamo di spendere 7,5 milioni per acquistare questi mezzi, tra sei mesi noi dovremo deliberare, una volta che il macchinario è nostro, nove milioni per l'acquisto di questi altri mezzi, dovremo eventualmente nello stesso momento fare un aumento di capitale perché dovremo integrare il deficit, quello che ci sarà, tanto lo dovremo fare e quindi continueremo a fare degli sborsi; tanto vale affrontare il toro per le corna, di vedere tutto quello che è necessario fare e di seguire una certa linea diritta, in maniera che se dobbiamo acquistare noi come Amministrazione regionale... se si vuol superare anche questo fatto e acquistare noi gli automezzi, ma allora non acquistiamo i vecchi! Acquistiamo i nuovi e questi la Società li venderà e ne ricaverà qualche cosa del suo capitale, ma allora noi acquistiamo i nuovi, perché acquistare adesso i vecchi e fra poco acquistare i nuovi?

Bionaz (D.C.) - Mi sembra che qui si giri intorno all'ostacolo e non lo si voglia superare, ma l'aumento di capitale è mica una cosa che si fa in due giorni, Consigliere Fosson! Intanto deve essere deliberato dagli Enti sottoscrittori, dalla Regione, dal Comune e il San Paolo... poi l'aumento di capitale bisogna che abbia una ragione. Quando lei ha aumentato il capitale di 5 milioni, cosa ha fatto? Ha fatto ben poco! Ora, io penso che l'acquisto degli automezzi della Centrale sia un mezzo correttissimo per venire incontro alla Centrale del Latte, qui adesso non parliamo di integrazione o di assorbimento dei deficit dell'esercizio, tanto sapevano, lo sapevate voi, lo sappiamo noi che questi deficit ci sono, bisogna assorbirli perché ci si è data come impostazione di non "portare troppo alla mano"... sia per l'aumento, sia per il prezzo del latte alimentare al consumo, sia per il pagamento del latte alla produzione, qualche deficit c'è.

Ora, l'aumento di capitale che è proposto in questo momento mi pare essere una cosa che andrebbe molto per le lunghe e correttamente, anche se questi mezzi l'Assessore dice che sono superati... o Dio, ma servono benissimo, del resto vengono conteggiati ad ammortamento avvenuto delle annualità di esercizio, mi sembra che non c'è altro mezzo che questo per il momento per venire incontro alla Centrale e per avere una disponibilità di denaro superiore; ma questo non esclude, ravvisando anche la necessità e l'eventualità del sub-ingresso di altri azionisti al San Paolo, che dopo due anni ha il diritto di ritirarsi... questo non esclude che lo si possa fare in avvenire, ma è una cosa che prenderebbe almeno tre, quattro, cinque mesi perché ci vogliono gli atti deliberativi, le approvazioni, insomma, è una cosa che va per le lunghe e poi il fatto stesso di sapere che la Regione paga gli interessi al San Paolo per il capitale azionario sottoscritto dal San Paolo mi pare che giustifichi ancora di più il fatto dell'acquisto di questi automezzi. Noi paghiamo gli interessi al San Paolo e non vogliamo assorbirci questi automezzi, d'accordo si deterioreranno, avranno un certo ammortamento, però, insomma, è un mezzo corretto, attuale e veloce per poter dare questo sovvenzionamento, chiamiamolo così, alla Centrale che ha bisogno di liquidità di esercizio. Si può pertanto esaminare in avvenire l'eventualità dell'aumento del capitale, però bisogna che sia giustificata dal capitale investito nell'Azienda e bisogna che sia anche fatta con le procedure corrette che sono imposte dal Codice.

Fosson (U.V.) - Io non vorrei prolungare enormemente questa discussione e non vorrei fare di questo un caso che sembrasse di opposizione completa a questo punto. Io ribadisco interamente tutto quello che ho detto, perché avrei visto molto meglio la possibilità di un aumento di capitale, perché con esso si risolverebbe la questione, si studierebbe, capisco che ci vogliono due o tre mesi per l'aumento di capitale ma questo non manderebbe a gambe in aria la Centrale e non pregiudicherebbe il funzionamento della Centrale, anche se l'aumento di capitale dovesse venire fra due o tre mesi. Io ritengo che quella sarebbe la via la più corretta, la via la più giusta, la via più idonea per dare le possibilità alla Centrale di avere un capitale di esercizio superiore a quello che era stato previsto e che, siccome i vari iter erano già stati perfezionati al momento in cui è entrata in funzione la Centrale, avevamo visto che era un po' basso; però non si vuole accedere, si vuole fare questo, io ribadisco solo la questione che sarebbe stato preferibile allora prendere gli automezzi nuovi, entrando l'Amministrazione regionale in quest'ordine di idee di acquistare anche gli automezzi come macchinario da dare in gestione alla Centrale. Ad ogni modo ritengo che tutte queste osservazioni che io mi sono permesso di fare era doverose farle; io sono perfettamente convinto di quello che ho detto e rimango di questa tesi, ma se la Giunta ritiene che bisogna arrivare a questa soluzione, non faremo di questo un... e cercheremo di... Vorrei però che queste parole che sono state spese su questo argomento non fossero sottovalutate ma che fossero tenute in considerazione come raccomandazione perché con questo si mette un... caldo nel momento, ma non si risolve per niente la questione e ci rivedremo presto per parlare di questo argomento.

Montesano (P.S.D.I.) - Altri che chiedono la parola? Allora chi approva la delibera di cui al punto 3 alzi la mano.

Il Consiglio

- preso atto di quanto riferito dall'Assessore all'Agricoltura e Foreste, MAQUIGNAZ, e concordando sulle proposte della Giunta;

- ad unanimità di voti favorevoli, espressi per alzata di mano (Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trenta);

delibera

1°) di autorizzare l'acquisto dei seguenti automezzi attualmente di proprietà della S.p.A. "Centrale Laitière d'Aoste" e destinati ai servizi della Centrale del Latte di Aosta e dell'annesso Caseificio, di proprietà della Regione, per un importo complessivo di spesa previsto in Lire 8.102.162 (ottomilionicentoduemilacentosessantadue):

a) numero due "Autobianchi" cabinati;

b) numero un automezzo FIAT 1100-furgone;

c) numero un furgone "APE", marca Piaggio.

2°) di demandare alla Giunta regionale l'adozione dei successivi provvedimenti deliberativi di esecuzione, per l'acquisto degli automezzi di cui si tratta, nonché per l'approvazione, il finanziamento e la liquidazione delle relative spese, da imputare all'apposito capitolo 205 della Parte Spesa del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1967.