Oggetto del Consiglio n. 140 del 7 ottobre 1958 - Verbale
OGGETTO N. 140/58 - ACCERTAMENTO DEI DANNI CAUSATI DALLA RECENTE ALLUVIONE. (Mozione dei Consiglieri regionali Signori Savioz Fabiano e Nicco Giulio)
Il Presidente, PAREYSON, dichiara aperta la discussione sulla seguente mozione dei Consiglieri regionali Signori Savioz Fabiano e Nicco Giulio, concernente l'oggetto: "Accertamento dei danni causati dalla recente alluvione", mozione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:
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Ill.mo Sig.
Presidente del Consiglio regionale
della Valle d'Aosta
AOSTA
La preghiamo di voler portare sull'ordine del giorno della prima seduta del Consiglio regionale la seguente mozione:
1°) Le ultime piogge a carattere alluvionale hanno causato dei gravi danni in diverse località della Valle; desideriamo sapere quali sono stati i provvedimenti presi in via d'urgenza e in via definitiva, per alleviare i danneggiati.
2°) Molte volte i piccoli proprietari non hanno mezzi sufficienti per provvedere a far fare gli accertamenti e relative pratiche e quindi rischiano di perdere le eventuali provvidenze sia del Governo centrale che regionale.
Allo scopo di eliminare questi inconvenienti i sottoscritti propongono che il Consiglio regionale dia mandato alla Giunta, perché la medesima, d'accordo con i Comuni interessati, incarichi dei tecnici direttamente di volta in volta affinché gli accertamenti vengano subito effettuati e a spese della Regione, questo anche per avere una uniformità di valutazione ed un rapido espletamento delle pratiche.
Ringraziando porgono distinti ossequi.
F.ti: Savioz Fabiano - Nicco Giulio
Aosta, lì 2 settembre 1958.
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Il Consigliere NICCO Giulio dichiara quanto segue:
"Periodicamente nella nostra Valle, e purtroppo sono due anni di seguito che ciò avviene, dobbiamo lamentare gravi danni per le alluvioni. Questi danni sono di natura diversa e si possono dividere, in grandi linee, in permanenti e temporanei e questi ultimi in danni alle opere ed ai terreni e ai prodotti del suolo ossia ai raccolti.
Premetto che io non sono un miracolista, perché di fronte allo scatenarsi delle forze naturali molte volte l'uomo rimane disarmato. Ma ciò non toglie che è compito di chi riveste una responsabilità politica ed amministrativa di prevedere e provvedere a rimediare, nei limiti del possibile, alle conseguenze che ne derivano.
Ogni qualvolta una alluvione assume il carattere di calamità noi vediamo muoversi Ispettori del Ministero, Ingegneri del Provveditorato ai LL. PP. ed all'Agricoltura, del Genio Civile, Ministri, Sottosegretari ed altre Autorità, ma poi... molte volte, anzi il più delle volte, passata la festa gabbato lo Santo, ed i provvedimenti... assumono di solito semplice carattere di emergenza anziché risolvere radicalmente i problemi di fondo.
È doveroso che io riconosca qui che provvedimenti di una certa tempestività ed immediatezza vennero presi dall'Amministrazione regionale e non dalle Autorità governative. Ma ciò non toglie che dobbiamo lamentare molte lacune ed una certa superficialità ed improvvisazione.
Ed ora vengo ad alcune proposte concrete.
Prima di tutto, io ritengo che sarebbe opportuno nominare una Commissione consiliare che studi profondamente tale problema, anche perché le nostre popolazioni non abbiano l'impressione di essere, se non abbandonate, trascurate.
1°) Accertamento dei danni - L'accertamento dei danni dovrebbe dalla Regione e dai Comuni essere affidata a tecnici a ciò delegati, in modo di avere anche una certa uniformità di giudizio ed un rapido espletamento delle pratiche. E le spese relative dovrebbero essere assunte dalla Regione e dai Comuni.
2°) Ripristino immediato delle vie di comunicazione - Non è sufficiente ripristinare subito le vie di grande comunicazione, ma occorre, altresì, provvedere alle strade comunali e alla ricostruzione immediata dei ponti e ponticelli.
Mi direte: ma questo è compito dei Comuni.
È vero: ma è altrettanto necessario controllare affinché i Comuni vi provvedano; ad esempio a Châtillon, Antey ed in altre località ancora oggi dobbiamo lamentare che certe strade non sono state ripristinate e certi ponticelli non sono stati ricostruiti.
3°) Pulizia dei terreni invasi da depositi e recuperabili.
Con l'accertamento dei danni a cui ho sopra accennato, detto lavoro sarebbe reso più organico e non avverrebbe ciò che è avvenuto e, cioè, che in certi Comuni o zone la pulizia è stata fatta ed in altre no. La zona di Châtillon è in parte in queste condizioni; infatti abbiamo solo il materiale in cumuli, terreni che possono essere ricuperati, mentre, e devo darne atto, in molte altre località questo lavoro è stato fatto con piena soddisfazione delle popolazioni.
4°) Sistemazione dei torrenti, frane, rimboschimenti, ecc.
L'esperienza ci ha insegnato e ci insegna molte cose. Premetto che non ho grande fiducia nelle provvidenze statali. Ciò non toglie però che, da parte nostra, si faccia tutto il possibile per ottenere quanto più si può. Ma per giungere a questo scopo è necessario, secondo il mio modesto parere, uno studio accurato e serio di tutto il problema, nel suo complesso, e che vengano studiati un programma ed una azione affrancatrice che risolvano con la necessaria celerità e se non completamente, almeno in buona parte, i problemi sopraccennati.
E dirò di più: dove lo stato non provvede, è necessario che la Regione si faccia parte diligente e provveda direttamente.
Certo che non bisogna cullarsi sul miracolismo, ma il giorno in cui riusciremo a coordinare ed a dare concretezza alla nostra azione, avremo fatto un gran passo avanti nella soluzione dei grossi problemi della nostra Valle".
Il Consigliere SAVIOZ rileva che vi sono determinate categorie di alluvionati che non possono beneficiare delle provvidenze stabilite dalle leggi a favore di coloro che sono stati danneggiati dall'alluvione.
Cita, ad esempio, dei contadini, i quali non rientrano nei casi previsti dalla legge 25-7-1957 n. 595, recante provvidenze a favore delle aziende agricole danneggiate da eccezionali calamità naturali.
Esprime il parere che l'Amministrazione regionale dovrebbe venire in aiuto a costoro, rilevando che l'onere che la Regione verrebbe ad assumere a suo carico non sarebbe eccessivo.
Prega l'Assessore Arbaney di prendere in esame la questione e di favorire una risposta in merito nella seduta odierna, oppure nella prossima seduta di Consiglio.
L'Assessore VESAN dichiara che risponderà all'interpellanza dei Consiglieri Savioz e Nicco Giulio limitatamente alla questione dei lavori pubblici, in quanto in merito ai problemi concernenti l'agricoltura competente a rispondere è l'Assessore all'Agricoltura.
Rileva che, come ha accennato il Consigliere Nicco Giulio, in questi ultimi due anni la Valle di Aosta è stata ripetutamente colpita da alluvioni e precisamente: una prima volta il 16-17 giugno 1957, alluvione che ha recato gravi danni sia alla Valle principale che a diverse vallate laterali; una seconda volta, di recente, nella zona di La Thuile, ove il torrente Dora, ingrossato da una tromba di acqua, ha minacciato di travolgere le case della frazione Balme; e, infine, l'alluvione del 19 agosto 1958 che ha colpito la parte centrale della Valle d'Aosta e, particolarmente, le zone di Champdepraz, St. Vincent, Châtillon, Antey e Torgnon, che hanno subito danni assai gravi.
Riferisce sui danni arrecati nei singoli Comuni, precisando che:
- nel Comune di Champdepraz il torrente Châlame ha spostato l'alveo per oltre un Km. ed ha asportato buona parte della strada di accesso al Comune e danneggiato anche le proprietà private (terreni e casolari);
- nel Comune di Châtillon le acque del torrente Marmore sono straripate, asportando un ponte sulla strada di Pontey. Inoltre l'alluvione ha interrotto la strada statale in corrispondenza della frazione Breil e danneggiato varie altre strade, compresa la strada regionale Châtillon - Valtournanche che ha subito danni assai rilevanti (10 interruzioni causate da materiale franato);
- nel Comune di St. Vincent l'alluvione ha recato danni all'acquedotto, alla fognatura e a diverse strade comunali;
- nel Comune di Torgnon l'alluvione ha asportato un ponte sulla strada Antey - Torgnon e due altri ponticelli su strade comunali;
- nella Valle d'Ayas, sebbene i danni siano stati minori, si sono avute rotture di argini con asportazioni di opere di presa di acque e di difesa dal torrente.
L'Assessore Vesan dichiara che l'intervento dell'amministrazione regionale è stato tempestivo e sollecito, tanto è vero che nella stessa giornata del 19 agosto 1958 si è già lavorato tutta la notte per l'immediato ripristino della viabilità sulla strada nazionale in regione Breil, così che alle ore sette del mattino il transito era stato già riattivato, sia pure in via provvisoria.
Comunica che anche sulla strada regionale Châtillon - Valtournanche, - che in un primo tempo sembrava dovesse rimanere interrotta per oltre 8 giorni, - alle ore 19 del giorno 20 il traffico stradale era già ripristinato. Fa presente che lo stesso può dirsi per tutte le altre strade che erano rimaste interrotte o danneggiate.
Informa che, in pieno accordo con l'Ufficio del Genio Civile di Aosta e con il Provveditorato per le Opere Pubbliche per il Piemonte, sono state redatte le perizie relative ai lavori di pronto intervento da eseguire per un importo di spesa di L. 67.848.500.
Riferisce circa gli stanziamenti disposti per il ripristino di opere danneggiate dall'alluvione:
- L. 6.000.000 per il ripristino dell'acquedotto e la ricostruzione della strada di allacciamento del capoluogo di Champdepraz;
- L. 35.000.000 per il ripristino dell'alveo del torrente Châlame;
- L. 3.200.000 per l'esecuzione di opere di protezione delle frazioni di Glereaz di Châtillon e di Glereaz di St. Vincent;
- L. 1.000.000 per il ripristino della fognatura di St. Vincent;
- L. 1.300.00 per il ripristino di strade varie di St. Vincent, fra le quali quella della Fons Salutis;
- L. 1.370.000 per la ricostruzione del ponte sul torrente Marmore, in Comune di Châtillon, per l'accesso al Comune di Pontey e alla frazione Ussel;
- L. 1.000.000 per il ripristino della strada comunale di Châtillon, in zona Barat, nonché per il ripristino dell'acquedotto e della fognatura comunale;
- L. 700.000 per lavori di sgombro frane sulla strada comunale di allacciamento della frazione Ussel e per lavori di pronto intervento sulla strada Châtillon - Pontey, sulla strada frazioni Glereaz, Larianaz, Barmasse;
- L. 5.000.000 per il ripristino della strada Châtillon - Valtournanche;
- L. 3.000.000 per il ripristino delle strade nel Comune di Châtillon;
- L. 700.000 per la ricostruzione di un ponticello provvisorio di collegamento del capoluogo e delle frazioni isolate a Torgnon.
Precisa che si stanno attualmente predisponendo le perizie e i progetti relativi ai lavori definitivi, rilevando che questo è compito specifico dell'Ufficio del Genio Civile, che viene affiancato dall'Ufficio Tecnico regionale, in base ad accordi presi con il Provveditorato alle Opere Pubbliche per il Piemonte, per accelerare il più possibile l'attuazione dei lavori.
L'Assessore ARBANEY premette che i danni arrecati dall'alluvione all'agricoltura interessano proprietà private e che, quindi, i proprietari dovrebbero essere interessati a prendere l'iniziativa per il ripristino dei terreni.
Rileva che vi è una deliberazione adottata a suo tempo dal Consiglio regionale che autorizzava la concessione di contributi regionali per lo sgombro di valanghe e frane che cadono su proprietà private e per il ripristino della coltivabilità dei terreni.
In merito alla proposta formulata dal Consigliere Savioz, osserva che le provvidenze previste dalla legge n. 585 del 25 luglio 1957 concernono i danni alluvionali arrecati nel 1956 e non già i danni arrecati dall'alluvione del 1958, precisando che per questi ultimi danni nessuna provvidenza è stata disposta a tutt'oggi dallo Stato.
Informa che tutti coloro che sono stati danneggiati dall'alluvione del 1957 hanno ricevuto un contributo o, quanto meno, un determinato quantitativo di grano messo a disposizione della Valle d'Aosta dal Ministero dell'Agricoltura e Foreste per la distribuzione a favore degli alluvionati.
Per quanto riguarda i casi dei danneggiati di Gressoney, ai quali ha espressamente accennato il Consigliere Savioz, fa presente che si tratta di proprietari che sono emigrati all'estero dopo aver affittato i loro terreni e che nulla hanno fatto per ripristinare la coltivabilità dei terreni danneggiati dall'alluvione.
Afferma che, non soltanto tutte le domande di contributo pervenute all'Amministrazione regionale sono state accolte, ma che, a tutt'oggi, sono giacenti presso il Consorzio agrario 70 q.li di grano che sono sopravanzati.
Rispondendo, quindi, al Consigliere Nicco Giulio, precisa che per il ripristino immediato delle colture l'Amministrazione regionale ha concesso contributi ai proprietari e che, ogni qualvolta ne è stata richiesta, ha pure messo a disposizione attrezzi meccanici atti per asportare i detriti depositati dalle acque.
Informa che sono in corso gli accertamenti per stabilire i danni alluvionali arrecati all'agricoltura onde avere i dati necessari per cercare di ottenere, se possibile, dallo Stato assegnazione di fondi per contributi nelle spese per la riattivazione della coltivabilità dei terreni.
Comunica che, se i fondi per i contributi di cui si tratta non saranno concessi, proporrà, al Consiglio di venire in aiuto agli agricoltori mediante la concessione di contributi regionali per il ripristino delle colture.
Il Consigliere NICCO Giulio, pur ammettendo che, trattandosi di danni arrecati a proprietà private, spetta all'agricoltore di prendere l'iniziativa, rileva che in certi casi è opportuno che l'Amministrazione regionale consigli e solleciti gli agricoltori ad adottare le necessarie iniziative e raccomanda che si venga in aiuto in particolare ai contadini che si trovano in maggiori condizioni di bisogno.
Il Presidente della Giunta, BONDAZ, osserva che in tutti i problemi vi possono essere e vi sono anche dei lati negativi, perché è difficile arrivare dappertutto. Dichiara, però, di poter con tutta coscienza affermare che, se vi è un problema che è stato trattato dal Governo della Regione con tempestività riconosciuta da tutti, è proprio il problema dei danni alluvionali, sia quelli del 1957 che quelli del 1958.
Riferisce che i membri della Giunta si sono portati immediatamente sulle località colpite e hanno sollecitato l'Ufficio del Genio Civile e il Provveditorato alle Opere Pubbliche ad adottare i provvedimenti del caso per la riattivazione della viabilità, collaborando all'opera di riattivazione con ogni mezzo possibile.
Rileva che nella mozione si sottolinea la necessità di accertare i danni alluvionali arrecati. Osserva che ciò in parte è stato già fatto e in parte si sta facendo perché, evidentemente, gli accertamenti non possono essere eseguiti entro 24 ore. Rammenta che è stato già detto dall'Assessore Arbaney che le provvidenze di cui alla legge 25-7-1957 n. 595 si riferiscono ai danni arrecati dall'alluvione del 16-17 giugno 1957 e che per i danni alluvionali del 1958 nessuna provvidenza è stata sino ad oggi disposta dallo Stato.
Precisa che, comunque, l'Amministrazione regionale ha disposto tempestivamente l'accertamento dei danni arrecati sia alle opere pubbliche che all'agricoltura, per avere un quadro esatto della situazione e per poter venire in aiuto degli alluvionati qualora lo Stato estendesse a favore dell'agricoltura anche per i danni della recente alluvione le provvidenze già disposte con la menzionata legge del 25 luglio 1957 n. 595.
Precisa che se lo Stato non interverrà, la Regione provvederà a venire in aiuto degli alluvionati.
Osserva che quanto richiesto nella mozione è in parte già fatto e fa presente che la Giunta è, comunque, disposta ad accettare la mozione come raccomandazione.
Il Consigliere NICCO Giulio dichiara di concordare sulla proposta di volgere la mozione in raccomandazione alla Giunta.
Il Consiglio prende atto.
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