Oggetto del Consiglio n. 138 del 7 ottobre 1958 - Verbale

OGGETTO N. 138/58 - DEMOLIZIONE DEI RUDERI ESISTENTI AL CENTRO DI VIA FESTAZ (Incrocio con Via Vevey) IN AOSTA. (Interpellanza del Consigliere regionale Signor Savioz Fabiano)

Il Presidente, PAREYSON, rileva che nella seduta di ieri l'Assessore Bordon, si è riservato di rispondere a fine seduta all'interpellanza del Consigliere Savioz concernente l'oggetto "Demolizione dei ruderi esistenti al centro di Via Festaz (Incrocio con Via Vevey) in Aosta"; invita quindi il Consiglio a riprendere la discussione sull'interpellanza.

L'Assessore al Turismo, BORDON, premette che il Consigliere Savioz, nella sua interpellanza, chiede "all'Assessore competente se non ritiene sia urgente provvedere alla eliminazione dei ruderi lasciati al centro della nuova Via Festaz, all'incrocio della Via Vevey, al fine di eliminare i continui incidenti, di cui uno mortale".

Informa che l'8 luglio 1955, quando si trattò di aprire la nuova arteria, che era indispensabile per Aosta, l'Assessorato al Turismo scrisse una lettera al Ministero della Pubblica Istruzione, Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, in cui significava che il grande sviluppo edilizio e di circolazione stradale della città rendeva indispensabile la apertura di detta nuova arteria, facendo presente la necessità di aprire nelle mura romane, all'altezza di Via Vevey, a levante, e all'altezza della Torre del Lebbroso, a ponente, nuove brecce di 14 metri di larghezza nelle mura romane.

Riferisce che, in data 29 settembre 1955, il Ministero della Pubblica Istruzione rispondeva all'Assessorato al Turismo in questi termini:

"Il Presidente della Giunta regionale, con lettera di cui si invia copia, ha trasmesso al Ministe ro, per la relativa approvazione, un progetto riguardante la realizzazione di una arteria di attraversamento della città di Aosta, arteria destinata ad essere il raddoppiamento della via principale della città, corrispondente all'antico decumanus di Augusta Praetoria.

Per l'estremo occidentale, dato che il nuovo tracciato sbocca proprio contro la Torre del Lebbroso, anche la Regione si rende conto delle necessità di trovare una soluzione che rispetti l'immobile e che pieghi decisamente verso la via principale.

Per l'estremo orientale, la proposta mostra criteri ben meno rispettosi perché consisterebbe nel demolire quasi completamente i resti notevoli di una delle torri della cinta romana.

Il Ministero, pur ritenendo, in linea di massima, che il progetto, nella sua attuale formulazione, non possa essere accolto, non mancherà di sottoporre la delicata questione al Consiglio Superiore delle Antichità e Belle Arti (Omissis)".

L'Assessore Bordon informa, inoltre, che, come risulta dalla lettera di cui ha dato lettura, il Ministero non era d'accordo, tanto è vero che ci si augurava che la stampa, che si interessa di problemi anche meno importanti, facesse una campagna prospettando i pericoli che derivano dal lasciare sussistere i ruderi romani al centro di Via Festaz.

Comunica che l'Amministrazione regionale è ritornata successivamente alla carica, tramite la Sovrintendenza regionale per le Antichità, facendo presente al Ministero della Pubblica Istruzione, fra l'altro, quanto segue:

"Premesso che l'attuale sistemazione è nata dalle necessità di conciliare gli interessi storici, archeologici e turistici, che si raggruppano intorno alla compatta cerchia delle mura romane di Aosta, con le inderogabili esigenze del traffico moderno e che, per mantenere il più possibile il senso di unitarietà della cortina, si è stabilito di far passare uno dei due sensi della nuova arteria nell'interno della torre romana usando il lato settentrionale di questo importante relitto come sparti-traffico, si precisa che la Sovrintendenza - in pieno accordo con le Autorità regionali e con il consenso del Consiglio Superiore delle Belle Arti, supremo organo consultivo del Ministero della Pubblica Istruzione -, ha tenuto presente per la definitiva sistemazione della zona la soluzione planimetrica indicata nel Piano Regolatore.

Infatti, per l'arteria che corre parallela alla cinta romana - la Via Vevey, nel punto di innesto con la via Festaz, - è previsto uno slargo ottenuto smussando due costruzioni sorgenti agli angoli esterni dell'incrocio".

L'Assessore Bordon precisa che, in effetti, sono previsti degli smussi nelle costruzioni che sorgeranno nell'angolo tra la Via Festaz e la Via Vevey.

Fa presente che ancor oggi da taluno si sostiene, forse anche fondatamente, che, anche demolendo altri due tratti di mura romane, occorre sia mantenuto il rudere di torrione in mezzo alla Via Festaz, in quanto serve da spartitraffico.

Ritiene che, allargando la sede stradale, allo incrocio di Via Festaz con Via Vevey, diminuiscano effettivamente i pericoli.

Conclude, dichiarando di avere preso buona nota delle considerazioni esposte nella seduta di ieri dal Consigliere Savioz ed assicura che solleciterà nuovamente la superiore Autorità competente a voler autorizzare l'abolizione dei ruderi romani in questione.

Il Consigliere SAVIOZ dichiara di essere lieto che l'Assessore Bordon condivida il suo punto di vista, che, ritiene, sia anche quello di tutti i Consiglieri, in merito alla questione oggetto dell'interpellanza.

Precisa che non ha senso mantenere gli ormai così miseri ruderi di una torre romana che costituiscono un pericolo per l'incolumità pubblica.

Afferma che, anche con lo smussamento delle costruzioni che sorgeranno in corrispondenza dell'incrocio di Via Festaz con via Vevey, detto incrocio sarà sempre molto pericoloso in quanto via Vevey è molto stretta e senza visibilità verso la Via Festaz.

Raccomanda alla Giunta ed, in particolare, al Presidente della Giunta di voler fare vive pressioni presso gli organi competenti onde ottenere che venga autorizzata, per le ragioni anzidette, la demolizione dei ruderi in questione.

Il Consiglio prende atto.

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