Oggetto del Consiglio n. 136 del 7 ottobre 1958 - Verbale
OGGETTO N. 136/58 - COOPERATIVA PRODUTTORI FONTINA - RICHIESTA DI INFORMAZIONI (Interpellanza del Consigliere regionale Sig. Dujany Cesare) - RELAZIONE SULL'ATTIVITÀ E SULLA SITUAZIONE FINANZIARIA DELLA COOPERATIVA PRODUTTORI FONTINA E DEL CONSORZIO PRODUTTORI FONTINA. (Mozione dei Consiglieri regionali Signori Nicco Giulio e Manganoni Claudio) - NOMINA DI COMMISSIONE CONSILIARE.
Il Presidente, PAREYSON, dichiara aperta la discussione sulla interpellanza del Consigliere regionale Sig. Dujany Cesare, concernente l'oggetto: "Cooperativa Produttori Fontina - Richiesta di informazioni", nonché sulla mozione dei Consiglieri regionali Signori Nicco Giulio e Manganoni Claudio, concernente l'oggetto: "Relazione sull'attività e sulla situazione finanziaria della Cooperativa Produttori Fontina e del Consorzio Produttori Fontina", interpellanza e mozione trasmesse in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza.
---
Aoste, le 13-8-1958
Monsieur le Président
du Conseil régional
AOSTE
Je vous prie de bien vouloir insérer dans l'ordre du jour du prochain Conseil l'interpellation qui suit.
Le bruit court, en Vallée d'Aoste, et surtout dans certains milieux de la presse locale, que la Coopérative des Producteurs de fontine aurait de fortes quantités de formes invendues et par conséquent les producteurs auraient des pertes très graves.
Puisqu'on, sait que l'Administration régionale s'est toujours vivement intéressée à ce problème, je prie Monsieur le Président de la Junte régionale de bien vouloir analyser la question et préciser si ces nouvelles répondent à la vérité et quelle est la situation administrative-commerciale de la Coopérative des Producteurs de fontine.
Agréez, Monsieur, l'assurance de ma parfaite considération.
Signé: DUJANY César
---
Ill.mo Geom. PAREYSON
Presidente del Consiglio Valle
AOSTA
Preghiamo la S. V. di voler portare sull'ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio la seguente mozione che riveste carattere di assoluta urgenza:
"La costituzione della Cooperativa Produttori Fontina e del Consorzio Produttori Fontina avrebbe dovuto avere lo scopo di tutelare gli interessi dei contadini valdostani.
A tal fine il Consiglio Valle concedeva una fideiussione presso il Banco San Paolo per L. 300 milioni ed un contributo annuo di L. 10 milioni.
Anziché assolvere alla sua funzione risulterebbe che recentemente la Cooperativa causava rilevanti danni ai piccoli produttori delle nostre latterie che vi avevano conferito i loro prodotti, ai quali, dopo alcuni mesi dal ritiro delle fontine, è stato offerto dalle 260 alle 350 lire al Kg., mentre il Consorzio, per l'applicazione del marchio, esigerebbe compensi ingiustificatamente differenziati, a nostro parere eccessivi e certamente troppo gravosi per le modeste possibilità finanziarie dei nostri contadini.
Considerato che, malgrado le ripetute richieste dei Consiglieri di minoranza i conti sia consuntivi che preventivi di detti enti non sono ancora stati portati in visione al Consiglio;
tenuto conto della inderogabile necessità di mettere un argine alla grave crisi che colpisce l'agricoltura della Valle di Aosta, causando un allarmante spopolamento della montagna, di evitare che i nostri contadini siano vittime di qualsiasi genere di speculazione e di avere una garanzia sulla destinazione dei fondi stanziati dal Consiglio Valle, i presentatori della presente mozione
CHIEDONO
al Presidente della Giunta regionale di voler:
1° - far pervenire ai Consiglieri regionali i conti preventivi consuntivi di detti Enti per tutto il periodo della loro attività;
2° - informare dettagliatamente il Consiglio sulla attività svolta dagli Enti sopracitati;
3° - provvedere nella prossima seduta alla nomina di una Commissione consiliare di inchiesta comprendente anche rappresentanti designati dai Consiglieri di minoranza onde eseguire i necessari accertamenti sulle attività finanziarie, tecniche, commerciali, ecc., della Cooperativa e del Consorzio Produttori Fontina.
Aosta, lì 13-8-1958.
F.ti: Nicco Geom. Giulio - Manganoni Claudio
---
Monsieur le Conseiller DUJANY communique d'avoir adressé cette interpellation au Président de la Junte afin de savoir si certaines voix - qui se sont répandues dernièrement dans la Vallée et qui sont reportées par des journaux locaux - sur un soi-disant fonctionnement scandaleux du Consortium des Producteurs de Fontine ont quelque fondement et pour savoir s'il est vrai que le Consortium aurait causé de fortes pertes aux producteurs de fontine.
Il souligne que la question est très importante, car au Consortium Producteurs de Fontine aboutit une des principales sources de l'économie valdôtaine.
Il rappelle que l'Administration régionale s'est beaucoup intéressée au problème de la fontine et qu'à cet effet elle est venue en aide au Consortium de différents façons.
Il Consigliere MANGANONI rileva che la mozione soprariportata termina con la formulazione delle seguenti tre richieste:
1°) invio ai Consiglieri regionali dei bilanci preventivi e dei conti consuntivi della Cooperativa Produttori Fontina e del Consorzio Produttori Fontina relativi agli esercizi degli anni passati ed a quello in corso.
Osserva che a favore dei predetti due Enti è stata concessa dall'Amministrazione regionale una garanzia fideiussoria per l'apertura di un credito presso l'Istituto Bancario San Paolo di Torino fino ad una cifra massima di Lire 300 milioni.
2°) dettagliata relazione del Presidente della Giunta sull'attività svolta dagli Enti predetti;
3°) nomina di una Commissione di inchiesta per accertamenti sull'attività dei predetti due Enti. Comunica che se le tre richieste elencate saranno accolte dalla Giunta e dal Presidente della Giunta, egli non avrà più molto da aggiungere, mentre invece, in caso contrario, si riserva di riprendere la parola sull'argomento.
Il Presidente della Giunta, BONDAZ, dichiara quanto segue:
"Indubbiamente questo problema è non soltanto importante, ma è fra i più importanti per quanto riguarda l'economia agricola della Valle d'Aosta.
Il Consiglio sa quanto lavoro è stato fatto, in sede legislativa e in sede amministrativa, per raggiungere lo scopo che tutti noi perseguivamo, cioè la tutela di questo prodotto di origine e tipico della nostra Valle.
È inutile ricordare tutte le passate traversie, basterà ricordare che gli uomini migliori della Regione si sono dedicati a questo problema, che è stato portato in campo parlamentare legislativo. Nel 1955 si è ottenuto il Decreto del Presidente della Repubblica che statuiva sulla tutela del nostro prodotto, malgrado l'opposizione notevolissima di tutta l'industria lattiero-casearia italiana.
Voi sapete che, contro la legge del 1954, che riguarda questo problema, e contro il menzionato Decreto del Presidente della Repubblica vi fu persino una impugnativa davanti alla Corte Costituzionale. Per ragioni procedurali, la Regione non ha potuto intervenire dinanzi alla Corte Costituzionale; però è intervenuta attraverso l'Avvocatura dello Stato e a mezzo di consulenze e la Corte Costituzionale ha respinto le eccezioni sostenute dalla più gran parte dell'industria lattiero-casearia italiana.
Oggi ancora pende un altro ricorso, della stessa natura, davanti al Consiglio di Stato; ritengo, però, che la causa sia ormai volta a sfavore dei ricorrenti in seguito alla decisione emessa dalla Corte Costituzionale.
Rimane il fatto, però, che questa causa è tutt'ora pendente.
Successivamente si è continuato nell'azione intrapresa per ottenere dal Ministero competente, in base alla legge 10 aprile 1954, n. 125, la devoluzione ad un Consorzio di produttori dell'incarico della vigilanza sulla produzione e sul commercio della fontina ed anche contro questa azione vi furono delle opposizioni.
Finalmente, dopo un lungo "iter", con il Decreto ministeriale 26 giugno 1957 si ottenne l'autorizzazione per la marchiatura del prodotto.
Siamo, però, in sede di esperimento per cinque anni, dopo i quali le cose potrebbero anche cambiare se gli organi ministeriali si convincessero che le cose non vanno come dovrebbero andare secondo le disposizioni di legge.
Voi sapete che, ad un dato momento, si è costituita la Cooperativa Produttori Fontina, che si interessa della produzione e della vendita del prodotto, mentre il Consorzio Produttori Fontina si interessa soltanto più della marchiatura e della vigilanza sulla produzione e sul commercio del prodotto.
Era indubbio che la Regione dovesse venire in aiuto ai predetti due Enti per sostenerli specialmente nei primi anni, perché si tratta di un prodotto che una enorme importanza per l'economia agricola della nostra Valle.
Ed è ciò che la Regione ha fatto, consigliando al Consorzio predetto di stabilire un prezzo politico della fontina, perché vi era da lottare contro la grande industria lattiero-casearia italiana, che sosteneva di avere ormai acquisito una specie di diritto a fare una pseudo fontina, che era un prodotto più standardizzato del nostro, per le ragioni che voi conoscete.
La Regione, come ho già detto, ha consigliato il Consorzio Produttori Fontina a stabilire un prezzo politico della fontina, assicurando che sarebbe venuta incontro alle sue necessità, anche attraverso delle fideiussioni bancarie che sono state date inizialmente per 140 milioni per arrivare, in seguito, a 300 milioni.
Era logico che la Giunta, d'accordo col Consiglio, facesse questo sforzo e cercasse di seguire la attività di questi organismi che è molto complessa.
Basta ricordare che tutti i tentativi fatti in Valle d'Aosta sino ad oggi, ed io ne ricordo diversi, hanno sortito esito negativo, perché non si è mai riusciti ad organizzare la raccolta e la vendita di questo prodotto.
Voi sapete meglio di me quali sono le difficoltà che si incontrano nella produzione, nell'immagazzinamento e nella conservazione della fontina e le notevoli difficoltà insite nelle possibilità di smercio di questo prodotto, che deve essere venduto entro un determinato periodo, perché la fontina conserva le sue caratteristiche soltanto per un certo periodo di tempo.
Quindi, ripeto, noi siamo venuti incontro alle necessità dei predetti due organismi, che sono molto complessi e che hanno incontrato notevoli difficoltà nei primi anni del loro funzionamento.
Dovevamo, evidentemente, seguirli dal punto di vista amministrativo, per sapere come si svolgesse effettivamente la loro attività.
La Giunta ha, pertanto, incaricato due suoi membri di seguire l'attività di questi organismi e di riferire in merito. I due membri della Giunta incaricati sono gli Assessori Marchiando e Bordon, i quali hanno già riferito alla Giunta e sono, altresì, pronti a fare una relazione al Consiglio sulla situazione amministrativa e contabile della Cooperativa Produttori Fontina e del Consorzio Produttori Fontina.
Per chiarire subito le nostre intenzioni, dirò che la Giunta, mentre non è assolutamente d'accordo sulla nomina di una Commissione consiliare d'inchiesta, perché non ne è proprio il caso, è però d'accordo ed è, anzi, lieta che una Commissione consiliare, composta di membri della maggioranza e della minoranza, si affianchi ai due Assessori che già sono stati delegati dalla Giunta, affinché assieme esaminino la posizione di questi due organismi, per il presente e specialmente per l'avvenire, e riferiscano al più presto circa l'esito dei loro studi, dandoci quei consigli che riterranno opportuni attraverso lo studio della situazione, dei bilanci e tenendo conto delle necessità che vi furono in questi primi anni che, naturalmente, sono stati anni difficili e tormentosi.
Il Consiglio regionale, potrà, così assumere quelle decisioni che riterrà necessarie nell'intento di incrementare e di valorizzare sempre più questo prodotto, attraverso una sempre migliore organizzazione, sia per quanto riguarda la produzione e sia per quanto riguarda la vendita.
Noi ringraziamo vivamente di questa buona idea, perché saremo così aiutati dai rappresentanti di tutto il Consiglio per insistere in questa nostra azione, perché siamo dell'avviso che bisogna insistere, nell'interesse dell'economia agricola valdostana, in quanto non bisogna dimenticare che siamo in un periodo di esperimento.
Questa è la nostra intenzione.
Chiederei che il Consiglio voglia, intanto, ascoltare la relazione dei due Assessori incaricati".
L'Assessore MARCHIANDO riferisce quanto segue:
Cooperativa Produttori Latte e Fontina
" Tralascio le notizie che sono sicuramente a conoscenza dei Sigg. Consiglieri sullo stato in cui versava l'economia agricola valdostana negli anni 1952 - 1953 e 1954, quando gli incettatori ed i commercianti privati acquistavano la fontina a 200-300 lire al Kg. e mi limito a ricordare che questo stato di fatto determinò quel vasto programma di interventi e di tutela a favore del prodotto principe dell'agricoltura locale, sia in ordine al riconoscimento della denominazione d'origine sia in ordine alla costituzione di nuovi organismi quali il Consorzio Produttori Fontina e la Cooperativa Produttori Latte e Fontina.
La Cooperativa - succeduta il 1° agosto 1957 al Consorzio creato nel 1956 - è sorta con lo scopo di provvedere all'ammasso ed alla conservazione della fontina per conto dei produttori e di addivenire ad un miglioramento qualitativo della merce, svolgendo una capillare opera di persuasione tra i produttori stessi al fine di ridurre la percentuale del prodotto di scarto, purtroppo ancora molto elevata.
La Cooperativa Produttori Latte e Fontina ha inoltre il compito di svolgere tutte le pratiche concernenti la vendita ed il collocamento del prodotto, conducendo un'intensa azione pubblicitaria per la valorizzazione della fontina in Italia e all'estero.
È evidente, pertanto, che la Cooperativa compie un servizio di grande utilità in favore degli agricoltori valdostani.
Peraltro giova precisare che il conferimento della fontina alla Cooperativa è puramente facoltativo e che i produttori, ove lo preferiscano, possono rivolgersi ai normali canali del commercio.
Prezzi di acquisto: resta fermo che, svolgendo la Cooperativa un'azione di sostegno dei prezzi, tutti i produttori ne restano automaticamente beneficiati.
Per la merce classificata fontina e quindi regolarmente marchiata sono stati corrisposti dalla Cooperativa i seguenti prezzi:
sino al 10-10-1957
L. 500 (I qualità)
L. 450 (II qualità)
dopo il 10-10-1957
L. 550 (I qualità)
L. 480 (II qualità)
L. 450 (III qualità)
L. 380 (scarto)
Si è fatto una discriminazione di prezzo con il duplice intento di rimunerare adeguatamente tutta la produzione e di premiare ed incrementare la produzione di prima qualità.
Data l'attuale situazione del mercato caseario, queste quotazioni debbono ritenersi eccezionalmente remunerative, soprattutto in relazione ai prezzi di vendita realizzati dalla Cooperativa, che sono i seguenti:
sino al 10-10-1957
L. 540 (I qualità)
L. 510 (II qualità)
dopo il 10-10-1957
L. 570 (I qualità)
L. 540 (II qualità)
L. 480 - 500 (III qualità e scarto)
È anzi da ritenersi che il modestissimo margine di guadagno (20 lire il Kg. per la fontina di prima qualità) resti del tutto annullato dalla perdita dovuta al calo della merce, per cui le spese di gestione (magazzinaggio, imballaggio, salatura, declassamento, ecc.) sono a carico dell'Ente; d'altronde non si poteva fare diversamente per salvare il prodotto che adottare un prezzo di protezione. Questa passività, negli intenti e nelle previsioni, dovrebbe andare diminuendo di anno in anno con il concomitante miglioramento della produzione, con la lotta contro la concorrenza illecita e con una maggiore richiesta del mercato di consumo.
Riguardo ai prezzi risulta che un prodotto danese similare viene quotato all'ingrosso L. 300-310 il Kg. - Appaiono pertanto molto convenienti per i produttori in confronto alle normali quotazioni di mercato anche le anticipazioni corrisposte dalla Cooperativa per il prodotto di scarto, quello, cioè, che per difetti di qualità non può beneficiare della denominazione di origine - anticipazioni oscillanti da L. 260 a L. 420 il Kg., a seconda della qualità. Esse, d'altra parte, non pregiudicano, si noti bene, la corresponsione di altre somme a titolo di conguaglio. Dette anticipazioni vengono fatte esclusivamente in questo periodo di transizione, per concedere ai produttori il tempo di adeguarsi al mercato ed alle condizioni richieste dalla Cooperativa per accettare il prodotto.
Da quanto precede risulta evidente che i produttori lungi dall'essere vittime di speculazioni come è sostenuto nella mozione Nicco - Manganoni - godono, ad opera della Cooperativa, di prezzi di favore, tenuto conto dell'attuale pesante situazione del mercato caseario e della tutt'ora insufficiente preparazione dei casari valdostani a dare un prodotto ottimo e costante.
Da tutta l'azione svolta dalla Cooperativa non solo esula ogni fine speculativo ma appare, al contrario, evidente l'intento di sottrarre la categoria interessata alle dannose oscillazioni di tale mercato ed alle speculazioni dei grossisti.
Naturalmente non è stato possibile conseguire questo risultato senza notevoli sacrifici finanziari da parte della Cooperativa che, nel periodo 1956 - 30 giugno 1958, ha accumulato un notevole passivo, nel quale, tuttavia, vanno incluse le indispensabili spese di impianto e di prima gestione o rodaggio.
Si deve aggiungere la necessità di ricorrere alle Banche perché la Cooperativa possa disporre di denaro liquido per far fronte alle più urgenti pendenze con conseguente pagamento di rilevanti interessi passivi.
Tale passivo comprende anche le perdite del Consorzio Produttori Latte e Fontina per tutto il 1956 ed il primo semestre del 1957.
D'altra parte, l'Amministrazione regionale, conscia della fondamentale importanza che per l'economia agricola della Regione riveste la produzione del formaggio fontina, non ha esitato a fornire una garanzia fideiussoria, in un primo tempo sino alla somma di Lire 140 milioni e, successivamente, sino a Lire 300 milioni, allo scopo di garantire questa politica di sostegno del prezzo della fontina.
Per poter consentire alla C.P.L.F. di superare le difficoltà tra cui si dibatte, il sottoscritto ha già proposto che, ove si intenda mantenere un prezzo d'ammasso elevato, l'Amministrazione regionale corrisponda ai produttori, la cui merce presenti i requisiti per la marchiatura, un premio di conferimento per ogni Kg. di fontina, escludendo ogni altra forma di aiuto economico in favore della CPLF.
In merito alla richiesta di nomina di una Commissione d'inchiesta, ha già risposto il Presidente della Giunta.
Consorzio Produttori Fontina
Il regolamento, approvato dal Ministero della Agricoltura e delle Foreste, che affida al Consorzio l'incarico di apporre il marchio sul formaggio fontina, dà anche al Consorzio stesso la facoltà di fissare l'ammontare dei diritti di marchiatura.
Questi sono stati determinati dal Consiglio di Amministrazione del Consorzio in data 20 agosto 1957 (verbale n. 011) nella misura di Lire 200 la forma".
Il Vice Presidente, PASQUALI, ritiene che il Consiglio, dopo le precisazioni fatte dal Presidente della Giunta, Bondaz, e la relazione dell'Assessore Marchiando, possa procedere senz'altro alla nomina della Commissione consiliare proposta dal Presidente della Giunta.
Il Consigliere MANGANONI dichiara che i presentatori della mozione, preso atto della proposta del Presidente della Giunta di nominare una Commissione consiliare incaricata di esaminare la situazione della Cooperativa Produttori Fontina e del Consorzio Produttori Fontina, proposta sulla quale concordano, non intendono entrare nel merito del problema, che sarà studiato dalla apposita nominanda Commissione consiliare.
Il Presidente, PAREYSON, rileva che, in relazione alla proposta fatta dal Presidente della Giunta, la nominanda Commissione dovrebbe essere denominata "Commissione consiliare" e non già "Commissione consiliare di inchiesta".
Il Consigliere NICCO Giulio dichiara che i presentatori della mozione concordano sulla proposta del Presidente Pareyson circa la denominazione della Commissione.
Il Presidente della Giunta, BONDAZ, premesso che la nominanda Commissione consiliare deve essere composta, secondo quanto stabilito a suo tempo dal Consiglio, di 5 membri della maggioranza e di 2 membri della minoranza, raccomanda ai Consiglieri della maggioranza di voler designare fra i 5 membri di loro nomina, gli Assessori Marchiando e Bordon, che già erano stati incaricati dalla Giunta di seguire l'attività dei predetti due Enti e che, quindi, sono al corrente della loro situazione.
Aggiunge che, con la nomina della Commissione consiliare, la mozione deve considerarsi come ritirata.
Il Consiglio prende atto.
Il Presidente, PAREYSON, invita il Consiglio a votare, come da proposta del Presidente della Giunta, Bondaz, per la nomina dei sette membri della Commissione consiliare incaricata di esaminare, insieme agli Assessori Bordon e Marchiando, la situazione amministrativa-commerciale e finanziaria della Cooperativa Produttori Fontina e del Consorzio Produttori Fontina, nonché di riferire al più presto al Consiglio in merito, affinché il Consiglio possa assumere quelle decisioni che riterrà necessarie per la valorizzazione e la vendita del formaggio fontina, nell'interesse dell'economia agricola locale.
Procedutosi alla votazione, a schede segrete, ed allo scrutinio dei voti, con l'assistenza degli scrutatori Consiglieri Signori: CHABOD Augusto, DIEMOZ Alberto e LAURENT Giuseppe, il Presidente accerta e comunica i seguenti risultati della votazione:
- Consiglieri presenti e votanti: ventinove.
- Assessore ARBANEY Flaviano - voti riportati: venti;
- Assessore BORDON Mauro - voti riportati: ventuno;
- Assessore MARCHIANDO Michele - voti riportati: venti;
- Consigliere DUJANY Cesare - voti riportati: venti;
- Consigliere PETIGAT Augusto - voti riportati: venti;
- Consigliere MANGANONI Claudio - voti riportati: sette;
- Consigliere NICCO Giulio - voti riportati: sette;
- Consigliere DUGUET Rinaldo - voti riportati: uno;
- Consigliere PAGE Elia - voti riportati: uno.
Il Presidente, in base all'esito della votazione, dichiara che risultano nominati dal Consiglio quali membri componenti della Commissione consiliare di cui si tratta i Signori: Assessori ARBANEY Flaviano, BORDON Mauro e MARCHIANDO Michele; i Consiglieri DUJANY Cesare, MANGANONI Claudio, NICCO Giulio e PETIGAT Augusto.
Il Consiglio prende atto.
___________