Oggetto del Consiglio n. 226 del 7 ottobre 1967 - Resoconto
OGGETTO N. 226/67 - Applicazione in Valle d'Aosta della legge 27.7.1967 n. 632 concernente l'esecuzione di opere di sistemazione e difesa del suolo. - Programma di opere da eseguire con il finanziamento disposto per gli esercizi 1967/1968. - Delega alla Giunta.
Maquignaz (D.C.) - Penso che non ci sia molto da aggiungere, perché tutti i Consiglieri hanno avuto la relazione al programma, la circolare ministeriale e il testo della legge 27 luglio 1967.
Vorrei solo precisare alcuni punti, in particolare le modalità di applicazione, le finalità previste dalla legge e i criteri che abbiamo adottato per approntare questo programma da portare all'approvazione del Consiglio.
Il piano quinquennale di sviluppo prevede 900 miliardi per la difesa del suolo e la regolazione delle acque e dispone che l'attuazione del piano di difesa e conservazione del suolo formi oggetto di una successiva legge di programma.
In armonia a tali principi, lo Stato, con la legge 27 luglio 1967, n. 621, ha stanziato 110 miliardi quale somma iniziale per affrontare subito il problema della sistemazione del suolo in montagna, e di tale somma 1 miliardo e quaranta milioni sono stati destinati alla Valle d'Aosta per il biennio 1967/1968; si può quindi prevedere anche per il futuro la destinazione alla Valle d'Aosta di altri fondi, e perciò quello che noi presentiamo oggi all'approvazione è solo un primo programma di intervento: l'articolo 7 della legge stabilisce che i programmi delle opere per le Regioni a Statuto speciale devono essere predisposti dal Ministero dell'agricoltura e delle foreste d'intesa con gli organi regionali.
La Giunta ha ritenuto opportuno, prima di prendere contatti col Ministero, sottoporre al Consiglio questo programma; sempre in base all'articolo 7 della legge, alle Regioni a Statuto speciale lo Stato assegna i fondi direttamente e perciò questi fondi vengono introitati nel bilancio regionale e questo semplifica molto l'applicazione della legge. Al Magistrato per il Po è demandato invece il compito del coordinamento di tutti gli interventi e, pertanto, di esprimere il parere tecnico sui singoli esecutivi. Per quanto riguarda le finalità previste dalla legge, la circolare ministeriale n. 29 del 7.9.1967, che è allegata, precisa che trattasi di una somma da destinare esclusivamente alla realizzazione di interventi sistematori di competenza dell'amministrazione forestale, cioè rimboschimenti, rinsaldamenti, opere costruttive direttamente connesse, imbrigliamenti e arginature.
Precisa, inoltre, che in sede di elaborazione dei programmi dovranno formare oggetto di intervento a carattere prioritario le zone dove più accentuato è il disordine idrogeologico, e soprattutto le zone in cui la instabilità delle terre, specialmente a causa dei movimenti franosi in atto, sia di grave pregiudizio per la sicurezza degli insediamenti umani e delle colture.
Nella formulazione dei programmi dei lavori abbiamo cercato di tenere conto dello spirito della legge, prendendo in considerazione le più urgenti necessità di sistemazione del suolo, di protezione degli abitati e delle colture. Tutto ciò, però, tenendo presente le varie richieste che ci erano pervenute da parte dei Comuni e dei privati.
Abbiamo inserito anche alcune opere di paravalanghe perché, oltre a proteggere gli insediamenti umani, favoriscono la crescita del bosco e, quindi, indirettamente rientrano nelle opere previste dalla legge.
Per quanto riguarda la distribuzione dei fondi assegnati, preciso che i lavori previsti nel programma interessano 37 comuni sui 74, cioè il 50% dei comuni della Valle.
Sono previste opere idraulico-forestali, arginatura, imbrigliamenti, aventi lo scopo di impedire ulteriori erosioni, per lire 490 milioni; opere di sistemazione di frane e protezione degli abitati e delle colture, per 225 milioni; opere di paravalanghe a protezione degli abitati, per favorire la crescita del bosco: 195 milioni; lavori di rimboschimenti: 130 milioni.
Detto questo, io non avrei nulla d'altro da aggiungere per il momento, tranne poi di rispondere alle eventuali richieste che mi vengono fatte dai Consiglieri.
Germano (P.C.I.) - Brevissima osservazione: siamo ancora nel piano della elencazione; lo spirito della legge prevede un piano regionale programmato della sistemazione geologica e questo dovrebbe essere un primo stralcio. Quindi, io capisco, forse vi sono questioni di tempo, bisogna che noi presentiamo, ecc... Però io chiederei che l'Assessorato, la Regione, vedesse su questo terreno la programmazione come effettivamente deve essere, cioè avere il piano generale della sistemazione geologica, e poi avere degli stralci, di modo che successivamente si arrivi alla sistemazione completa della situazione.
Fosson (U.V.) - Brevissimamente, in aggiunta a quanto ha detto il Consigliere Germano, effettivamente, adesso qui è una questione di tempo, perché questa legge è recente e preparare un programma effettivo su questo punto, comprendiamo quali sono le difficoltà, quindi, non è un appunto che voglio fare all'Assessore e alla Giunta in questo senso.
Però effettivamente qui, e l'ha detto anche l'Assessore, ci sono le richieste pervenute dai vari comuni, come vengono sempre, che vengono all'Assessorato, e quelle dei privati.
Ora, può darsi che ci siano delle necessità che il Corpo forestale dovrebbe conoscere, che sono anche prioritarie rispetto ad alcune di queste richieste. Però questo lo si può vedere solo attraverso la formulazione di un programma; quindi, questa è una raccomandazione di quanto si dovrà fare in futuro, perché adesso, effettivamente, non si poteva fare diversamente.
La questione che i fondi entrano direttamente nel bilancio è un'altra questione su cui avevamo insistito per le altre leggi e avevamo già ottenuto, su questo invece ci sono ancora alcune difficoltà e va bene che sia così.
Qui molte di queste opere verranno appaltate, specialmente quelle per la sistemazione idrologica. Ora, su queste opere bisognerà seguire un po' bene quelle che sono, quella che è la spesa effettiva, perché qui ci sono delle cifre messe così, facendo poi il progetto vero e proprio, la spesa per qualche opera potrà aumentare, ma per gran parte potrà diminuire e dando all'appalto su queste opere che non hanno bisogno di una mano d'opera di finitura, si possono ottenere dei forti risparmi e quindi questi fondi, volevo solo chiedere questo, questi fondi, una volta che sono versati alla Regione, quelli economizzati vengono reinvestiti in queste stesse opere, almeno penso che non debbono essere restituiti, perché questa azione, anche con i fondi che erano a disposizione del Magistrato del Po, si era verificato questo: tutte le economie che facevamo si dovevano riversare; avevamo poi ottenuto, attraverso alcune difficoltà, di poter ottenere invece i fondi economizzati per il reinvestimento in opere analoghe. Penso che il fatto stesso che i fondi vengono versati alla Regione, questa difficoltà non dovrebbe sorgere, ma volevo solo avvertire l'Assessore all'agricoltura di essere ben certo di questo, perché effettivamente le economie che si possono fare sono forti e, quindi, possono essere reinvestite bene.
Montesano (P.S.D.I.) - Assessore Maquignaz...
Maquignaz (D.C.) - Dunque, mi si parla di un programma generale; effettivamente noi abbiamo ricevuto la lettera con cui ci comunicavano ufficialmente questi fondi l'11 settembre, per il 15 di ottobre deve essere presentato al Ministero; noi volevamo sottoporlo al Consiglio, quindi abbiamo avuto questi quindici giorni di tempo per affrontare il programma. Effettivamente, noi abbiamo in Assessorato un programma solo per le frane, di 900 milioni, solo le frane; quindi abbiamo già un programma. E qui si sono stralciate appunto quelle opere che ci sembravano di immediata necessità e abbiamo però tenuto conto anche delle richieste che avevamo da parte dei Comuni e dei privati.
Per quanto riguarda invece l'utilizzo di questi fondi che derivano poi dalla esecuzione delle singole perizie, siccome si tratta di fondi che vengono introitati direttamente dall'amministrazione regionale, la stessa procedura come quella per il piano verde, cioè con delle delibere d'impegno, e noi cercheremo però di tenere le perizie in un limite più o meno approssimato a quello del programma indicativo. Però sono fondi che disponiamo noi, perciò non c'è mica nessun pericolo che vengano nuovamente versati al Ministero.
Montesano (P.S.D.I.) - Altri che chiedono la parola? Allora, chi approva la delibera di cui al n. 3 dell'ordine del giorno alzi la mano. Chi non approva? Scusi, Chabod, votato o no? Allora ripetiamo per favore, entrano dei Consiglieri, quindi: chi approva la delibera di cui al n. 3 dell'ordine del giorno alzi la mano. Chi non approva? Astenuti? Il Consiglio approva all'unanimità con 27 voti.