Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 260 del 30 ottobre 1967 - Resoconto

OBJET N° 260/67 - Réduction du niveau des eaux au barrage de Place Moulin. (Approbation de motion)

Montesano (P.S.D.I.) - Oggetto n. 14 - Non c'è il Consigliere Caveri, vuole dire che se... la rimandiamo, oppure il Presidente può dare quelle notizie, ecco, allora, il Presidente Bionaz.

Bionaz (D.C.) - L'indigamento, le indicazioni per la diga di Place Moulin. Dunque al 30 ottobre 1967, cioè oggi, la quota è 1965,90, cioè mc. 101.978.000.

L'Ufficio acque mi comunica un'altra relazione, di cui una parte ve l'ho già letta, quello tra lo svaso graduale del serbatoio.

Io vi leggo tutto quello che ho: "Il collaudo di una diga di ritenuta non può aver luogo senza l'effettuazione di invasi sperimentali, ivi compreso l'invaso delle acque fino al raggiungimento del limite di massimo invaso".

Perciò gli invasi di fine del collaudo sono previsti dal regolamento sulle dighe di ritenuta, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 1° novembre 1969, n. 363.

Durante i suddetti invasi è continuamente controllata da centinaia di apparecchi, pendoli, piezometri, flessimetri, capsule tensiometriche, ecc. ecc., inseriti nel corpo della diga stessa e tutte le manifestazioni connesse con gli invasi vengono accuratamente registrati.

Nel caso in cui dovessero manifestarsi delle anormalità minime sarebbe sospeso l'invaso e, se necessario, la diga verrebbe immediatamente svasata.

Il comportamento della diga di Place Moulin, durante tutti gli invasi sperimentali effettuati, è stato, invece, più che normale, anche le perdite, esistenti in un primo tempo a valle della diga, sono state ridotte a 0,612 litri al secondo, ad invaso massimo. Durante la visita alla diga di Place Moulin, la Commissione di collaudo, in data 16 ottobre 1967, ha eseguito operazioni di manovra delle paratoie dello scarico di superficie, dello scarico di alleggerimento e dello scarico di fondo; in quella occasione la commissione di collaudo ha pure stabilito lo svaso graduale del serbatoio nel modo seguente, che è quello che vi ho già detto.

Durante la suddetta visita è pure emerso che, per effettuare il collaudo definitivo della diga di Place Moulin, la Commissione Ministeriale di collaudo intende continuare, anche per il prossimo anno, gli invasi sperimentali. Prima di effettuare il collaudo definitivo la quota e le modalità di invaso sono fissate dalla Commissione di collaudo, di volta in volta; questo è tutto quello che io so sulla...

Fosson (U.V.) - Volevo chiedere: ottobre, al 30 ottobre?

Bionaz (D.C) - Quota 1965,90, mc. 101.000.000.

Fosson (U.V.) - La richiesta fatta questa mattina, oltre a quello che era l'invaso alla data odierna, era questo: in base a quanto era stato detto, cioè che la Commissione aveva prescritto di arrivare a svasare fino alla quota di 1950, se non sbaglio?

Bionaz (D.C.) - "Oltre alla quota 1950, svaso libero, secondo le esigenze della centrale". Non è che sia...

Fosson (U.V.) - Ma la quota di svaso ordinata... la quota, a noi non interessa la quota, interessa il corrispondente di metri cubi che corrispondono.

Bionaz (D.C.) - È in funzione, è in proporzione...della quota.

Andrione (U.V.) - ...proporzione diretta aritmetica...

Bionaz (D.C.) - Qui dice: "Attualmente è 101.978.000 a 1175,90;" - ora - "tra la quota 1960 e la quota 1950, svaso massimo di 70 cm. al giorno. Raggiunta la quota di 1950" - e siamo già a 16 metri di meno - "sosta di una settimana; oltre a quota 1950" - che sarebbero 76 mc x 10 alla sesta potenza - "svaso libero secondo le esigenze della centrale". Dunque è prevista ancora una diminuzione del livello di 16 metri.

Fosson (U.V.) - Dunque, allora, permette un momento avvocato Bionaz, che Le esponga ancora le cose per un momento, perché probabilmente la pura e semplice quota a noi dice poco. Quindi, questa settimana avevamo inteso bene, perché avevo segnato qui "quota 1950", e cioè la quota 1950 è quella che la Commissione ha stabilito di raggiungere gradualmente, con quegli svasi che sono stati ordinati, e, invece, da quota 1950 in giù? Dovrebbe funzionare normalmente, secondo le esigenze della centrale, e questo mi sembra che sia quanto viene fuori dalla relazione.

Ora, a noi interessava proprio di sapere, e non possiamo fare un calcolo perché non è direttamente proporzionale, perché abbiamo una forma... ecco, i metri cubi che corrispondono alla quota di 1950; sta bene, i metri cubi... ecco 76 milioni... Giacché ho la parola, questa è...

Bionaz (D.C.) - Scusi Fosson, per raggiungere 100 milioni, la quota è 1965.

Fosson (U.V.) - D'accordo, ma il dato che a noi interessava è quello che ci ha dato in questo momento, cioè, la Commissione, pur autorizzando gli svasi sperimentali, ha detto, attualmente, che bisogna portare alla quota di 1950, corrispondente ai 76 milioni, invece dei 105 massimi, e, una volta raggiunta quella quota 1950, cioè i 76 milioni, il serbatoio può funzionare secondo le esigenze della centrale.

Questo è quanto a noi interessava sapere come prima cosa e quindi questo dato a noi è sufficiente.

Bionaz (D.C.) - Voglio ancora ripetere quello che ho detto questa mattina perché forse è bene ripeterlo. "In tale occasione", cioè nella visita del 16, "la Commissione di Collaudo ha pure stabilito lo svaso graduale del serbatoio nel modo seguente: dalla quota 1969, cioè 105x10 alla 6a potenza, cioè 105 milioni, e la quota 1965, 100.000.000, svaso massimo di 30 cm. al giorno". Dunque si intende naturalmente svasare.

"Raggiunta la quota 1965, 100.000.000, sosta di quattro giorni", ecco perché hanno dato l'ordine di non... che fossero avvertite le popolazioni, di non andare nel letto del torrente, perché c'è, evidentemente, un certo svaso, una certa crescita delle acque, "tra la quota 1965, cioè 100 milioni, e la quota 1960, 92 milioni, svaso massimo di 50 cm al giorno".

"Fra quota 1960, 92 milioni, e la quota 1950, 76 milioni, svaso massimo di 75 cm al giorno; raggiunta la quota 1950, mc. 76 milioni, sosta di una settimana; oltre la quota 1950, svaso libero secondo le esigenze della centrale"

Queste sono le disposizioni che sono state date. Adesso.

Fosson (U.V.) - Intanto che ho la parola, dunque, noi abbiamo avuto questi dati e quelli che noi avevamo, i dati che desideravamo sapere questa mattina, in base alla relazione, in base ai metri.

Adesso, in base all'ultima, non all'ultima, a quello che ha detto adesso, a quello che aveva detto prima l'avvocato Bionaz, cioè che la Commissione continuerà a fare gli invasi sperimentali il prossimo anno, prima di arrivare alla questione del collaudo. Insomma, tutto questo, questa è la procedura, e buona notte. Ma, da quel poco che noi possiamo capirne in queste cose, io dico subito che la questione della diga in sé non è che ci preoccupi, perché oggi le dighe si fanno, specialmente le dighe a gravità, danno auna certa sicurezza; quindi, il pericolo non viene da una rottura, eventualmente, della diga, così, e esclusivamente per l'invaso, ma per quelle ragioni a cui anche Lei, questa mattina, ha accennato, parlando della Commissione che era stata nominata dall'Amministrazione regionale; cioè, il Vajont, la diga, non è mica partita, ma è franata una parte del Monte Toc che è andata nel lago e quindi ha creato quell'onda che è uscita dalla diga, di diversi milioni di metri cubi, quello che ha portato al disastro, eppure la diga ha tenuto.

Quindi, la questione qui, proprio ricollegandomi a quello che Lei ha detto anche questa mattina da parte del Prof. Elter, e abbiamo dei precedenti, perché, proprio in quella zona lì, abbiamo avuto qualche anno fa la frana di Luseney di una certa importanza. Allora, se una frana di quel genere cadesse nell'invaso attuale, forse non darebbe, non porterebbe alle conseguenze del Vajoint, ma certamente a delle gravi conseguenze porterebbe.

Ora, noi non conosciamo, conosciamo, così, per quando le abbiamo percorse quelle zone, però ci sono delle zone che possono essere franose, non sta a noi dirlo, quindi quella Commissione, nominata dalla amministrazione regionale, che ha quel compito particolare di vedere tutta la parte che interessa geologicamente la zona dell'invaso, circostante all'invaso, è questa che bisognerebbe, eventualmente, cercare di fare funzionare al più presto, in maniera che abbiano tutto il tempo di vedere, di pronunciarsi perché, ammettiamo il caso che un anno vada bene l'invaso sperimentale, il secondo anno, nono per la diga, non per dei difetti della diga, senz'altro, ma proprio per una di queste calamità accidentali, o qualche frana di grande proporzione che andasse nel lago, automaticamente noi saremmo messi di fronte lo stesso a un disastro e non sarebbe colpa di nessuno di noi, però, ci sarebbe sempre una responsabilità per il fatto che non si è appurato, dinnanzi a certe perplessità, quale fosse la formazione geologica di tutta la parte interessata.

Quindi, prendiamo atto che, inutile adesso discutere su questo affare degli invasi sperimentali, si può essere a favore o contro quello che è il sistema adottato per arrivare a un collaudo, però su questo punto non mi permetto di esprimere il giudizio, effettivamente e d'altra parte, ripeto, le perplessità non sono certamente per le caratteristiche costruttive della diga in sé, quanto per quale altre possibilità che dipendono dalla formazione geologica, che sono magari anche lontane da quello che è dal punto di impostazione della diga.

Quindi, la preoccupazione dell'Amministrazione regionale è quella di avere un responso da parte della Commissione nominata dall'Amministrazione regionale, su quelle caratteristiche, che sono un po' a lato e da parte di quello che è l'esperimento che fa quell'altra Commissione di collaudo, che, probabilmente, guarda puramente alla diga e alle sue attinenze, più che altro, in base, come si comporta in base ai vari invasi.

Bionaz (D.C.) - Ho capito qual è la sua preoccupazione, cioè questa: quale può essere il comportamento di una diga in caso di franamento nell'interno del bacino, di una... mi perdoni, mi perdoni... il comportamento della diga, evidentemente, e anche del riversamento delle acque, in caso ci sia una frana come quella che c'è stata a Luseney, cioè, qual è il comportamento della diga, poi quali sono le conseguenze di questo, diremo, di questo svaso, così forzato, in caso di precipitazione di una massa, diciamo, di terra, di sassi, o di quello che si vuole, insomma, nella diga.

È quello che ha già fatto oggetto dell'esame del Prof. Elter che dice: "Il Prof. Elter, in base alla sua conoscenza della zona, ritiene che la stabilità della diga non possa dare adito a preoccupazioni; sarebbe invece necessario," - dice lui, secondo il suo parere - "un controllo sulla stabilità delle pendici rocciose e dei ghiacciai che si trovano nella zona circostante il lago, al fine di accertare se sussiste la possibilità di eventuali frane. In tal senso ritiene necessario un controllo prolungato che non dovrebbe esaurirsi prima della fine del 1968".

Difatti, la Commissione, unanime, l'ha pregato di prendere gli accordi, anzi abbiamo scritto noi di nuovo al Prof. Barvi di prendere degli accordi diretti con Elter, senza riunire tutta la Commissione, di andare sul posto a fare tutti questi esami, e lui, naturalmente, questo lo farà ancora durante questo autunno, di modo, in modo di almeno dare un giudizio di massima sulla tranquillità delle pendici rocciose che sono, diremmo, ai margini dei bacini. Difatti, io penso che lui farà questo ancora in questo autunno, come ha promesso, dopodiché si continuerà a sorvegliare sia la diga, da parte del prof. Acuti, dato che lui, insomma, guarda il manufatto, sia le pendici, da parte di questi due geologi, anzi, tre, i fratelli Elter e il Prof. Barvi dell'Università di Grenoble.

Andrione (U.V.) - Moi, je voudrais faire une question, parce que vous avez parlé d'une perte d'un peu plus d'un demi mètre cube par seconde, c'est-à-dire, si j'ai bien compris, 0,612 par seconde, au niveau maximum...à litre. Comme vous avez parlé de niveau maximum, moi je voudrais vous poser la question: c'est en fonction une chose de l'autre, c'est-à-dire, la perte augmente au fur et à mesure qu'on augmente le niveau des eaux?

Bionaz (D.C.) - Da 12 è scesa a 0,6, insomma... qui dice: "Anche le perdite esistenti in un primo tempo, a valle della diga, sono state ridotte a 0,612 litri secondo", non metri cubo secondo.

Andrione (U.V.) - Sì, litri al secondo, all'invaso massimo?

Bionaz (D.C.) - All'invaso massimo.

Andrione (U.V.) - La mia domanda era questa, e spiego il perché. Se c'è un rapporto di interferenze di relazione, cioè, man mano che si aumenta l'invaso, si aumenta la perdita, anche se la perdita fosse di un centesimo di litro al secondo, quello che interessa sapere è se man mano che si alza il livello delle acque aumenta la perdita. Questa è la mia domanda.

Bionaz (D.C.) - Io questo non glielo so dire, perché...secondo il principio dei vasi comunicanti, evidentemente, una maggiore pressione dovrebbe fare aumentare questa perdita; però, questo... non è perché? Prima era di 12, adesso è ridotta all'invaso massimo a 0,612.

Andrione (U.V.) - No, ma perché noi...nous nous sommes déjà intéressés de la question, il y avait une discussion pour savoir si cette eau venait oui ou non du barrage. Même la Commission nommée dans un premier temps devait établir si l'eau qui s'échappait au fond et qu'on retrouvait dans le torrent venait du barrage parce que cela aurai une importance du point de vue statique, pour la question qui est...

Pour ce qui concerne au contraire la question différente, et évidemment c'est une question technique, c'est-à-dire de faire monter les eaux d'une façon expérimentale, moi je voudrais dire que, par exemple, pour la Grande Dixence qui s'appuie dans un autre sens, mais exactement à la même montagne, on a fait plusieurs niveaux, des paliers, comme on dit, on... parce que la Grande Dixence arrive à 160 millions de mètres cubes, et, 300 quand elle sera pleine, mais en tout cas on a fait plusieurs paliers, en disant, jusqu'à ce palier le barrage tient; et puis, jusqu'à ce palier le barrage tient, tandis que ici on pourra raconter les choses s'il est bon, c'est-à-dire qu'on joue sur les valdôtains. Écoutez, je n'ai aucune peur peut-être pour un barrage de ce genre, mais quand nous avons eu une réunion, ici, dans la salle de la Junte, pour Beauregard, il y a eu un très grand personnage du Servizio dighe, qui nous a proposé de faire de Valgrisanche, jusqu'à Verrès un signal d'alerte visuel et acoustique. Alors moi je ne voudrais pas quand même que on pousse un peu trop loin certains systèmes d'avertissement. Je répète, pour ce qui me concerne, nous avons des préoccupations pour ce barrage, soit les pertes, même si elles sont réduites, et nous voudrions que cette commission examine s'il y a une relation entre le niveau des eaux dans le barrage et les pertes en dessous. Je ne répète pas ce qui Fosson a dit et qui est déjà dit dans la relation pour ce qui concerne les éboulements. Troisième chose, s'il est possible de faire une série de paliers et d'établir, selon les paliers, si le barrage est valable et ne pas le remplir totalement sans que personne ne puisse être déclaré responsable de ce qui va arriver.

Bionaz (D.C.) - Tout ce que je peux dire c'est que je poserai la question comme vous me l'avez posée à la Commission; voilà, à la Commission, sans autre.

Marcoz (U.V.) - Abbiamo sentito, dalla relazione del Presidente, che si procede a questo invaso e funzionano numerosissimi strumenti che tengono la diga sotto controllo; di questo, intanto questo è vero, è la dimostrazione che non ci sono calcoli che permettono di dire, a priori, senza l'esperimento di un invaso che produca la spinta, non ci sono calcoli sufficienti da poter stabilire a priori che una diga è sicura e che può essere collaudata. Questa è la logica, è vero.

Noi, che ci fossero degli strumenti che controllano e tengono sotto controllo questa diga, ce lo eravamo immaginati, perché se no si sarebbe veramente verificato, se non ci fossero questi strumenti, quel fenomeno a cui aveva alluso Germano, che l'esperimento è fatto, è vero, proprio sulla nostra pelle, saremmo le cavie, perché, poi, dice, si tenta e poi si parte, parte ed è finita; quindi questa prima parte ce l'eravamo immaginata.

Poi è stato aggiunto questo: "In caso che gli strumenti stiano per segnalare un allarme, allora si vuota immediatamente la diga". Vorrei chiedere un po', è vero, fino a prova contraria, come si fa a vuotare immediatamente una diga, è vero, una diga di 70, di 80, di 100 milioni di metri cubi, è vero. Questa è una cosa che, fino a quando non me se ne darà la dimostrazione, io dico che non è possibile, e, se anche fosse possibile, produrrebbe già un disastro di per sé vuotare immediatamente tutta la diga, è vero; questo è ovvio.

Certamente, quando si parla di questi problemi da parte di profani, c'è sempre un po' l'aria di dire: "Voi siete dei presuntuosi, che non capite niente in materia di tecnica"; e a me, per esempio, un ingegnere, parlando della diga di Place, di Valgrisanche e di Beauregard, diceva: "Io andrei tranquillo, col mio letto, a dormire ai piedi di quella diga"; sì, i piedi di quella diga, come diga in sé stessa, chiunque di noi andrebbe a dormire, perché sappiamo che l'Ing. Gentile, che ha lavorato un po' in tutto il mondo, è stato anche nell'Unione Sovietica, ha fatto dighe, progettate, costruite un po' ovunque, è capacissimo di fare delle dighe solidissime. Ma la questione è quell'altra, la questione è la vecchia cosa di Archimede, è vero: datemi un punto di appoggio e io vi solleverò il mondo: "Da ubi consistam terram..."; ma, se la diga è solidissima in sé, ma poggia su una spalla che non dà, è vero, sufficienti garanzie, naturalmente non c'è più solidità di diga che tenga; quindi, io dico, si abbia cura anche di quell'altro dato che il Presidente deve assumere ulteriori informazioni, si abbia cura un po' di rassicurarsi anche in ordine a quelle che siano le modalità di svuotamento, tanto perché lo sappiamo, e poi si tengano effettivamente sotto controllo quelle pendici, ma non soltanto ai fini del materiale che potrebbe precipitare, come già è precipitato, come è precipitato al Vajont, producendo quella tracimazione che è stata tragica, che qui, come dice Fosson, potrebbe essere anche meno tragica, ma si sorveglino quelle pendici, anzi, ai fini, a quell'altro fine della solidità dell'appoggio, perché questo è un altro punto, un altro punto di debolezza, è vero, perché di quelle spalle, non tutte e due sono di uguale solidità. Ci sono delle perdite e le perdite, sotto una massa così imponente, sotto una pressione così imponente, le perdite che potrebbero verificarsi, è vero, con un crescendo di cui, è vero, non siamo in grado di prevedere, è vero, diciamo, lo sviluppo.

Cosa era successo nel Vajont? Erano tutti tranquilli perché la montagna slittava di qualche millimetro, o di un centimetro in un lungo lasso di tempo, e questo aveva dato una grande tranquillità ai nostri ingegneri, ma nessuno ha avuto l'acume di pensare che quello slittamento, è vero, da un centimetro, è vero, in quel lasso di tempo, avrebbe potuto diventare totale, repentino così come è diventato. Ecco i fenomeni che si verificano dal punto di vista geologico.

Quindi, non è il problema soltanto della solidità della diga, diciamo, dello sbarramento in sé stesso, dove, naturalmente, si porta su tanta sabbia e tanto cemento da renderlo solido, poi sappiamo ci sono le dighe a gravità, ci sono le dighe a peso, che tutto contribuisce a renderle solide, però, tutto è subordinato a quello che sia, diciamo, la resistenza, la solidità del punto di appoggio, e quindi noi diciamo: il controllo venga effettuato anche con quell'altra finalità di vedere se si verificano delle modificazioni, è vero, in quella parte, diciamo, di appoggio, in quello sperone dove la diga appoggia, è vero, per vedere che le perdite siano sempre molto contenute. Il controllo, in queste cose, non è mai troppo; noi lasciamo ai giornali, i quali fanno dell'ironia in queste cose, ma, dopo il Vajont, non c'è più nessuno che ha fatto dell'ironia, è vero, anche la nostra Gazzetta del Popolo, che faceva l'ironia su certe interpellanze, dopo, è vero, che si è verificato il disastro del Vajont, non ha più fatto delle ironie e non è veramente il caso di farle, perché, signori miei, immaginate 100.000 mc di acqua, che qui è incombente sulla Valle d'Aosta, da Bionaz per arrivare in città impiega un lasso di tempo di cui non abbiamo nemmeno idea e l'altezza che raggiungerebbe qui nel fondo Valle, la diga del Beauregard è già un conto, ma quella di Bionaz se dovesse mai, Dio non voglia, perché la Valle d'Aosta sarebbe cancellata, è vero, la configurazione geografica della Valle, sarebbe addirittura cancellata.

Bionaz (D.C.) - Non vorrei che fosse sfuggito quello che è stato fatto dalla Commissione. Dunque, io, scusate, ma io vi rileggo tutto il verbale.

"Il Presidente, Avv. Bionaz, ringrazia gli intervenuti e li invita a esaminare i problemi concernenti la stabilità della diga di Place Moulin per prendere gli accordi necessari sul programma da seguire per effettuare i controlli. Il Prof. Elter ritiene che la Commissione non debba intervenire prima che la Commissione Ministeriale abbia provveduto al collaudo delle opere, collaudo in corso in questi giorni; solo dopo i geologi potranno effettuare un sopralluogo e poi riferire alla Commissione. Ritiene che sarebbe opportuno che lui provvedesse in un primo sopralluogo, insieme al Prof. Barbi, che oggi è assente.

L'ing. Acuti concorda con il Prof. Elter sull'opportunità che la Commissione regionale non compia alcun intervento prima del collaudo dell'opera. Ritiene che la Commissione dovrebbe avere a disposizione la più ampia documentazione tecnica sulla diga; rileva, inoltre, che a suo parere il compito della Commissione sarebbe quello di rilevare eventuali fatti nuovi che dovessero sopravvenire dopo il collaudo.

Il Prof. Luria ritiene che al momento attuale sarebbe opportuno per un controllo dal punto di vista idrologico, in quanto in questo momento si ha il massimo invaso. Il Dr. Canuti propone controlli continui da parte dei Direttori del Laboratori regionali di Igiene e Profilassi - che avevano preso in esame anche il fatto dell'ittiologia.

Il Prof. Elter, in base alla sua conoscenza sulla zona, ritiene che la stabilità della diga" - e quindi deve riferirsi anche agli appoggi, evidentemente - "non possa dar adito a preoccupazioni". Lui l'ha detto chiaramente, lui l'ha detto questo: "Non possono dare adito a preoccupazione". Lui si preoccupa di quell'altro fenomeno, difatti, voleva, intendeva venire qui col Prof. Barbi, noi l'abbiamo pregato di farlo al più presto, per esaminare l'insieme della conca, proprio delle pendici rocciose che incombono sul lago, e questo, perché loro sugli appoggi, sulla solidità degli appoggi, non hanno preoccupazioni, non hanno dubbi. Evidentemente, recandosi sul posto, potranno vedere se questi dubbi sono più o meno, diremo, fondati, cioè, se questi dubbi che loro non hanno, possono essere convalidati anche da un sopralluogo, perché lui non sa se il Barbi conosce questa zona, ritiene di sì, ritiene di sì, comunque, dice: "Io glielo porterò e penso di poterlo portare ancora prima della fine dell'autunno".

Germano (P.C.I.) - Credo che abbia fatto bene l'avvocato Bionaz a leggerci tutto, così abbiamo ancora capito meglio.

Dunque, nella nostra Commissione, chiamiamola così, la Commissione regionale, si dice: "non si ritiene di fare un esame prima del collaudo in corso"; ma allora, dimentichiamo come si comporta la Commissione di collaudo; a parte che l'ha esaminato facendo la prova dei 105 milioni di metri cubi, e con quelle argomentazioni circa lo svaso che è inutile qui illustrare... l'avvocato Marcoz ha illustrato benissimo, non è possibile lo svaso di una mole di 105 milioni, senza provocare un grosso disastro; oppure si fa a 50 cm. per volta, ma quando c'è la diga che salta non si va a 50 cm. per volta.

Dunque, questa Commissione collaudo, non ha collaudato, e dalla relazione che ha letto prima l'avvocato Bionaz, diceva che continuerà gli esperimenti il prossimo anno. Ora, se la Commissione collaudo non ha collaudato, è perché non ha gli elementi per poter dire questo e ritiene di fare l'anno prossimo nuovi esperimenti prima di emettere il collaudo. Quindi, questa minaccia, senza fare il collaudo, ma questa minaccia resta sulle nostre spalle e allora penso che sia molto opportuna la nostra mozione e penso che, come è stato fatto adesso con la riunione, la Commissione regionale debba continuare, e con celerità, questi lavori, perché vi è il problema della diga che non si ritiene ancora valida neanche dalla Commissione collaudo governativa, perché non l'ha approvata, vuole ancora fare esperimenti il prossimo anno. C'è il problema, individuato già da Elter, che dice: "Bisogna controllare la natura del terreno circostante, perché bisogna controllare per vedere com'è, e allora è più che mai necessario che questa Commissione faccia questo lavoro e, se sarà necessario, se la nostra Commissione regionale valuterà se ci sono dei pericoli non è il caso di aspettare un altro anno, per un altro esperimento, bisogna subito che la Commissione, il Presidente della Giunta la porti qui in Consiglio, in modo che si faccia tutti assieme un passo presso l'ENEL per ottenere la riduzione che la Commissione riterrà opportuno di proporre per garantirsi da qualsiasi pericolo.

E quando dico queste cose, lo dico perché bisogna che sentiamo anche noi una responsabilità. Ormai è provato, nel Vajont, erano state fatte segnalazioni; i giornali avevano pubblicato che vi erano pericoli, ma la Commissione collaudo governativa ha continuato a non emettere il suo collaudo e il disastro è avvenuto. Ora, bisogna che noi ci sentiamo maggiormente responsabili di questo. Mi auguro che non capiti mai, che non succeda mai, però, dobbiamo sentirci responsabili perché non è bene che si facciano esperimenti sulla pelle della Valle d'Aosta; è bene essere coperti anche con il senso di responsabilità di aver fatto tutto il possibile per garantire alle nostre popolazioni che questo pericolo non avvenga, non avvenga.

Perciò, io dico, la mozione l'abbiamo presentata; abbiamo avuto una prima parte delle informazioni; la Commissione regionale si è riunita, ha assunto determinati impegni. Noi invitiamo la Giunta a continuare in questo lavoro e a informare il Consiglio, con celerità, non appena la Commissione regionale ha dati di fatto più concreti, in modo che si veda se è opportuno o meno fare eventuali passi verso l'ENEL. Può darsi che la Commissione regionale ci dica prima di quella di collaudo: "le cose vanno tutte bene". E allora nessuno si augura più di noi che questo avvenga; però facciamolo rapidamente, in modo da essere garantiti, e in modo che sia garantita la popolazione.

Bionaz (D.C.) - A me sembra, però, che il contenuto finale del suo discorso sia un po' diverso da quelle che sono le conclusioni della mozione, sia un po' diverso. Io La pregherei di precisare cosa intendete chiedere alla Giunta. Noi siamo tutti concordi con voi a chiedere all'ENEL e agli organi ministeriali tutte le rassicurazioni che voi ritenete di chiedere. Qui voi parlate di riduzione del livello delle acque; ora, questo non è quello che Lei ha detto in questo momento e noi chiediamo tutto quello che volete, cosa volete, evidentemente, i controlli che si fanno, io dico, bisogna ben che si facciano i controlli, perché, anche se non l'hanno ancora collaudata, appunto non l'avranno ancora collaudata perché ritengono che sia utile di controllarla ancora, che non cambia mica niente il fatto di collaudarla o non collaudarla, se la tengono in osservazione ancora un anno, con tutta questa strumentazione, fanno ben bene, secondo me, anzi, è una cosa utile, secondo me; ma non ho capito bene cosa si vuole chiedere che la Giunta faccia; questo non ho capito.

Fosson (U.V.) - Io non vorrei ripetere quello che ha detto Germano prima, però, vorrei rispondere a quello che ha chiesto adesso l'avvocato Bionaz. La mozione ritengo che possa andare bene, il chiarimento per quello che noi desideriamo. Non possiamo essere noi, non può essere la Giunta che chiede quale quantità di metri cubi bisogna invasare. Quindi io mi permetterei di riassumere in questo senso la mozione e che era questo: prima di tutto si chiedeva che fosse riunita la Commissione. Lei stesso ha detto che questa Commissione si è riunita, ha detto certe cose, ha detto, prima di pronunciarsi sulla questione del collaudo: "aspettiamo che facciano il collaudo gli altri". Però, lo stesso Prof. Elter ha detto che vorrebbe al più presto cominciare a prendere in esame quelle altre pendici, insieme al Prof. Barbi. Ora, quindi noi, quando diciamo di riunire la Commissione, lo diciamo per due cose: una per queste ragioni che la Commissione si è già riunita e si riunirà di nuovo, io volevo insistere perché possano già fare qualche cosa questo autunno, cioè possano già andare sul posto questo autunno, Lei stesso ha detto che Elter pensa di poter andare a fare un primo accesso questo autunno, perché è anche bene vedere queste cose nelle diverse stagioni, quindi su questo punto, è uno dei compiti della Commissione.

Il secondo compito, noi abbiamo sentito che la Commissione Ministeriale di collaudo ha detto di fare, dopo aver fatto quell'esperimento, ha detto di ridurre l'invaso con quelle qualità che sono state illustrate prima, fino ad arrivare ad un quantitativo di 75 milioni, in 75 milioni, in tanti giorni, con quegli svasi, perché non è possibile fare lo svaso di colpo, quindi con quella gradualità.

Però, questi 75 milioni, questo, sia per voi della Giunta, sia per tranquillità nostra del Consiglio, dovrebbe... non costa niente dire a quella Commissione, quella Commissione nominata dall'Amministrazione regionale, dire: "voi, indipendentemente da tutto quello che accerterete in relazione al collaudo, e il collaudo dovrà essere fatto per i 105 milioni di metri cubi, attualmente che non c'è un collaudo in atto e che un altro anno si dovranno ancora fare degli esperimenti, qual è la cifra, la Commissione Ministeriale ha detto che vuole ridurre fino a 75 milioni di metri cubi; ritenete che si possa accettare senza nessun pericolo questa riduzione?". Quando la Commissione nominata da noi abbia detto questo, mette le spalle al sicuro, voi della Giunta e noi siamo in parte soddisfatti, perché, cosa volete, non possiamo dire noi: va bene, 50 milioni di mc., va bene 90, va bene 70, se non altro non lo potrà dire con assoluta certezza neanche la Commissione nominata da noi, ma almeno è gente che è più pratica, è gente che si assume una certa responsabilità in questo senso; quindi, questo vorrebbe dire la mozione.

Bionaz (D.C.) - Io penso che è appositamente per queste ragioni che la Commissione, la nostra Commissione si è riservata di avere a disposizione gli elementi della Commissione di collaudo; notare che il 16, questi elementi che io ho oggi, non li avevamo, perché era quel giorno stesso che la Commissione si era recata sul luogo. Ora vorrei che foste più precisi in questo senso; voi domandate "la réduction du niveau des eaux", fino a quale livello? Ecco, ma scusate, scusate, la Commissione appunto aspetta di avere questi elementi e non abbiamo ancora il verbale, intendiamoci, non l'abbiamo ancora. Queste sono le disposizioni emanate immediatamente, insomma, disposizioni che la Commissione ha emanato, ma non abbiamo ancora potuto trasmettere questi verbali alla nostra Commissione; questo il fatto.

La Commissione, appunto, aspetta di avere gli elementi di giudizio della Commissione di collaudo, che si è recata al 16, per poter vedere, per poter esaminare quali sono le sue determinazioni in ordine a elementi che avranno sulle determinazioni che sono state assunte dalla Commissione di collaudo.

Fosson (U.V.) - E quello che noi chiediamo nella nostra mozione non è che questo allora: non intendiamo dire noi a quale livello, diciamo, la Commissione, quindi diamo, diamo, attraverso questa mozione l'ulteriore mandato alla Giunta, si capisce non pretendiamo che la Giunta dica all'ENEL: "riducete a 50 milioni". La Commissione nominata dall'Amministrazione regionale prenderà in esame tutti quei fatti lì e gli darà il conforto di un suo parere e questo mi sembra che vada bene per voi e vada bene per il Consiglio. È questo il mandato che vorremmo dare, e, se non altro, noi abbiamo espresso una preoccupazione sulla quale domani si esprimerà qualcun altro dei tecnici in materia, dove potranno dire: "va bene, hanno fatto un esperimento fino a 105 milioni e adesso hanno deciso di ridurre l'invaso a 75", noi riteniamo che per intanto, in attesa di tutti gli altri accertamenti possa andare bene, punto e basta, non è altro; quindi, mi sembra che dalla discussione siamo stati d'accordo.

Bionaz (D.C.) - Sono d'accordo con voi di accettare le vostre indicazioni, d'accordissimo, evidentemente a ricezione avvenuta del verbale della Commissione di collaudo che noi trasmetteremo alla Commissione nostra, alla Commissione nostra, alla Commissione nominata dalla Regione, potremo avere quegli elementi che poi io comunicherò al Consiglio, e che adesso non ho.

Andrione (U.V.) - (non si capisce bene) ...Noi facciamo riferimento a scatola chiusa a quel verbale della Commissione di collaudo e preghiamo la Giunta di trasmettere alla nostra Commissione perché...

Bionaz (D.C.) - D'accordo, d'accordissimo... senz'altro.

Montesano (P.S.D.I.) - Dunque, la mozione va votata così come è stata presentata perché ho sentito dire che la riunione della Commissione mi pare sia stata già fatta. Quindi, bisogna defalcare quella frase, come volete? Sì, ma siccome dice: "Inviti la Giunta di riunire la Commissione"...

Fosson (U.V.) - Ancora un chiarimento. Io credevo di aver chiarito tutto questo; va bene, noi siamo lieti che la prima riunione della Commissione sia avvenuta in data 16. Ora, dalla bocca stessa del Presidente, questa Commissione non era al completo, non era al completo. Quindi siamo d'accordo, mi sembra che siamo d'accordo di sottomettere a questa Commissione quegli elementi che non aveva nell'altra riunione, cioè quello che ha deciso la Commissione Ministeriale. Quindi la questione della riunione della nostra Commissione per esaminare quegli elementi rimane. Adesso, che voi, come Commissione, vogliate dare incarico a due o tre della Commissione, invece che a tutta la Commissione, non cambia negli effetti, quindi mi pare che possa essere mantenuto. Mi sembra che abbiamo chiarito qual è lo scopo di questa...

Montesano (P.S.D.I.) - Allora, metto ai voti la mozione di cui all'oggetto n. 14: chi è favorevole alzi la mano. Contrari? Astenuti? Il Consiglio approva all'unanimità.