Oggetto del Consiglio n. 256 del 30 ottobre 1967 - Resoconto
OGGETTO N. 256/67 - Acquisto di demolendo fabbricato e di antistante appezzamento di terreno siti in Aosta, via Antica Zecca e de Tollen.- Approvazione, finanziamento e impegno di spesa.- Delega alla Giunta. (Rinvio)
Balestri (P.S.I.) - Portiamo all'approvazione del Consiglio la conclusione delle trattative che abbiamo avuto con la Signora Gay Maria Livia, vedova Ventilatrici, per l'acquisto del fabbricato e annesso terreno della superficie di mq. 857, siti in Aosta, Via Antica Zecca e Via de Tollen, iscritti al catasto terreni.
L'acquisto del fabbricato è stato raccomandato dalla Sovraintendenza regionale alle Antichità e Belle Arti come la prevista demolizione del fabbricato stesso ai fini della valorizzazione del complesso storico ambientale costituito dal Teatro Romano e dalla Tour Fromage e dello stabile denominato Antica Zecca.
Il prezzo, di 31.500.000, è stato ritenuto congruo dal competente Ufficio regionale. Si erano dimenticati di mettere la relazione di stima del costo; corrisponde ai prezzi sinora corrisposti per l'acquisto, da parte della Regione, di analoghi fabbricati, terreni, destinati alla demolizione, alla valorizzazione archeologica, in zone parzialmente vincolate, lungo le mura romane o nelle adiacenze di altri monumenti romani medioevali della città di Aosta.
Da notare la stipulazione dell'atto notarile di compravendita: "Siano consegnati disponibili, utilizzabili e liberi, cioè da persone e da cose, nonché da gravami e oneri a favore sia della venditrice che di terzi".
Fosson (U.V.) - Io devo ancora una volta disapprovare il comportamento dell'Assessore Balestri in questi acquisti di terreni o di case da demolire, perché questa è una mancanza di riguardo verso i Consiglieri perché si fa distribuire oggi la perizia, in data, che porta la data del 18 ottobre del 1966, poi... Io volevo chiedere appunto, prima cosa, che ci fosse una perizia, perché è inutile parlare di acquisti quando si mette due cantinati, uno scantinato, un bagno, una camera, così, perché può essere in un fabbricato di lusso, come può essere di una catapecchia. Sarebbe necessario sapere, siccome è un terreno che è in gran parte vincolato, sapere qual è la parte vincolata, qual è la parte libera perché questo, eventualmente, conta.
Quindi, dopo la relazione del Dr. Balestri, uno dovrebbe oggi parlare con cognizione di causa in base alla perizia. Io, certamente, la perizia non l'ho potuta leggere, perché Lei l'ha fatta distribuire in questo momento; quindi lascio da parte un momento questo, perché, altrimenti, dovrei chiedere la sospensione dell'argomento per poter leggerla e poter intervenire con cognizione di causa, e rimango a quelle che possono essere le conoscenze personali del luogo e rimango a quello che è stato l'allegato.
Ora, io sono perfettamente, e penso i miei amici lo stesso, perfettamente d'accordo di acquistare questo terreno e questo fabbricato per le ragioni che sono state suggerite dal Sovraintendente e per continuare quella che è stata un'impostazione che dura da parecchi anni.
Però, dico subito, che la cifra che si propone è una cifra esagerata, perché a un certo momento converrebbe avere delle catapecchie, converrebbe avere dei terreni vincolati, portarli, venire dall'Assessore al Turismo, chiedere di acquistarli perché, effettivamente, uno farebbe più affari che avere dei fabbricati in buono stato oppure dei terreni di maggior valore.
Ora, questa cifra di 31.500.000 è esagerata. Io mi apprestavo a dire e a lamentarmi appunto che non c'era la perizia, e la perizia è stata distribuita adesso; per discuterla bisognerà avere almeno il tempo di leggerla e vedere come è stata fatta. Quindi stavo dicendo che ogni allegato, quando si propone questi acquisti, dovrebbe avere la perizia allegata, non al momento della discussione, ma quando vengono gli allegati, tanto più che questa perizia, eventualmente, è fatta dal 1966 e quindi bisognava accorgersi prima che non era allegata. Quindi, io adesso non posso entrare in una valutazione della perizia, dico soltanto che il prezzo in questo caso è esagerato.
Desidererei sapere e vedere se c'è sulla perizia quanti sono i metri vincolati, qual è il prezzo a metro cubo di quel fabbricato e via dicendo.
Balestri (P.S.I.) - Effettivamente non si spiega perché la perizia risale a parecchio tempo fa, quindi non si spiega come sia stata trascurata nel mandarla con gli allegati. Purtroppo non ne ho colpa io perché la perizia era stata mandata avanti e non è stata allegata.
Quando io me ne sono accorto ho fatto fare delle copie e, quindi, è una svista che è stata, è inutile, avvocato Caveri, guardi, fra i documenti era stata consegnata anche la perizia, la perizia purtroppo poi mi sono accorto che non era stata inviata. Per questo ho provveduto a farne fare delle copie che potevo mandare anche prima, ma d'altra parte, non si spiegava poi di mandare così a parte...mi sono accorto quando subito ho avuto gli allegati del Consiglio, ed è un anno che si discute di questa faccenda; è un anno, dal prezzo iniziale di 40 milioni, dai, dai, anche lasciando parecchi mesi lì a trascurare la cosa, siamo arrivati a questo prezzo. Io non sono all'altezza di capire il prezzo alto e il prezzo basso; è il prezzo minimo che abbiamo ottenuto e che mi sembra corrisponda abbastanza, vicini alla perizia, insomma, almeno quel 10% che si calcola che nelle perizie si possa. Riteniamo e c'è da parte della Sovraintendenza molta premura perché riteniamo che questo stabile sia di importanza per gli scavi che stanno conducendo lì nell'area; sta al Consiglio decidere.
Andrione (U.V.) - Je viens de lire rapidement cette expertise et je remarque qu'on compte 200 mq. je pense, de logement, 244 mq. à 95.000 lire le mètre carré, or c'est pratiquement, c'est 110.000 lires de prix de vente de logement construit neuf, ici derrière. Or, ici on fait ce calcul, on dit comme il pourrait construire environ ce nombre de mètre cubes, nous leur comptons tant de mètres cubes; en réalité ici, ici on achète un espoir, et puis il faudrait déduire les frais de construction; par conséquent il semble que ces 95.000 lire au mètre carré soient quand même payés d'une façon absolument excessive, et c'est le gros de la dépense parce que cela donne 23.245.000 lires, première chose.
Deuxième chose: évidemment, moi, pour ce que je connais le plan d'aménagement de la ville d'Aoste je pense qu'on a compté vraiment tout ce que théoriquement ces personnes pourraient construire, parce que, en réalité, ce terrain se trouve vraiment tout près des murs romains, et, par conséquent, entre une limitation et l'autre, permission de la Surintendence, etc... ce sont des terrains qui n'ont pas la valeur commerciale que pourraient avoir des terrains libres.
Troisième chose: nous achetons pour démolir, et c'est toujours la même histoire. Maintenant je suis très favorable à ce qu'on système cette zone, mais, en réalité, ici on fait, comme d'habitude on fait des affaires sur la peau de la Région. Et je crois que le rapport entre mètre carré et mètre cube qu'on pourrait construire n'encouragerait certainement pas un entrepreneur d'Aoste à acheter cette maison et à y construire; par conséquent, sans vouloir rien retarder, mais nous demandons que l'expertise, qui nous parait vraiment exagérée... Moi j'avais, je l'ai simplement lue maintenant, mais c'est une expertise que, si par exemple avait été portée en Junte, quand nous étions nous à la Junte, on aurait protesté 95.000 lires le mètre carré, une hypothèse de construction, quand cela coute 110.000 lires le mètre carré construit et fini; mai en tous cas, mettons même moins, mais ici 95.000 lires, et il n'y a même pas eu les frais de construction.
Manganoni (P.C.I.) - Dunque, oltre ad associarmi alla protesta di Fosson che viene distribuito adesso, io ho dato un'occhiata qui, però, non è che ho potuto avere un'idea chiara, perché ci vorrebbe il suo tempo. Però cosa ho constatato, pregherei di seguirmi, dice, a pagina due: "il piano regolatore della città prevede sul terreno in oggetto la costruzione di una via pubblica e zone verdi per la rimanente". Quindi è terreno non fabbricabile, primo; secondo luogo, via pubblica, quindi terreno espropriabile, no? Difatti, lo dice dopo, per l'orto ritiene necessario seguire i criteri indicati dalla legge sull'espropriazione dei beni per pubblica utilità, e, cioè, valutare gli immobili come in una libera compravendita, "come... (legge...)", ma no? Se è sulla legge sull'espropriazione, come regge questa frase? Osservate bene: per l'orto ritiene necessario seguire i criteri indicati dalla legge sull'espropriazione dei beni per pubblica utilità, no? E cioè valutare gli immobili come una libera compravendita, ma, se è pubblica utilità, non è più libera compravendita, no? Balestri, sì o no? Sì, ma è inutile che discutiamo così... si fanno dei ragionamenti, ti pongono delle domande, tu guardi così... cosa ne dici di questa frase qui?
Balestri (P.S.I.) - ... se mi danno una notizia urgente anche di vederla...
Manganoni (P.C.I.) - Ma dillo, allora; allora, ripeto "per l'orto" e io pregherei di seguire questo perché qui, o io non capisco niente o qui ci sono dei controsensi che non reggono. Per l'orto, Colombo, tu che te ne intendi di espropri, vuoi seguire anche tu e consigliare il tuo collega, scusami, tu te ne intendi di espropri, allora, segui e poi dai dei consigli al collega.
Per l'orto "ritiene necessario seguire i criteri indicati dalla legge sull'espropriazione dei beni per pubblica utilità e cioè valutare gli immobili come in una libera compravendita;" ma qui la fanno a pugni, se è pubblica utilità, non è libera compravendita, sì o no? E qui nessuno risponde.
Balestri (P.S.I.) - Va bene, dici che è un assurdo, è inutile che lo domandi a me, è il parere del perito; io non vado mica a influenzare il perito. I periti dichiarano quello che ritengono giusto di dire, che sia giusto o sbagliato; il Consiglio deciderà.
Manganoni (P.C.I.) - Permetti, Balestri. A me quando il perito mi portava delle perizie, io guardavo, se c'erano sopra delle assurdità come questa dicevo: ma oh! Sì che le rifaceva di corsa! Perché questa è una cosa che non regge.
Balestri (P.S.I.) - ... un altro criterio, cioè che siano liberi.
Manganoni (P.C.I.) - Ma scusami un po'. Ma se domani un perito ti scrive che in mezzo alla strada bisogna piantare tre pioppi e tu gli dici: no, perché, se no, non passano più le macchine. Diavolo, dirai mica: il perito è libero di dire; di dire, sì finché dice le cose logiche, ma quando dice delle assurdità come queste, dice "soggetto alla pubblica utilità, all'esproprio" e quindi bisogna trattare come in una libera compravendita. Va bene allora ammettiamo...
Colombo (P.S.I.) - ... qui ci vuole "non", e...
Manganoni (P.C.I.) - "e non valutare gli immobili come in una libera compravendita", penso io. Va bene? Mettiamoci noi quel "non", anziché, cioè, mettere "non valutare", io immagino, no? Anzi, qui c'è l'ingegner Benzo, che almeno di espropri, gli altri membri della Giunta non dicono niente, forse ne saprà qualche cosa. A ogni modo, chiuso quello, veniamo sotto.
Cosa dice all'ultimo comma della stessa pagina? Osservate bene: la superficie di alloggi, che l'impresa concede normalmente ai proprietari del fondo si aggira sul 20% della superficie utile del piano di fabbricato; ma questo in terreni fabbricabili non in terreni vincolati e non fabbricabili e destinati ad arterie stradali e zona verde, sì o no? Allora, come la mettiamo? Questa perizia, se si fanno delle affermazioni che una smentisce l'altra nella stessa pagina, come la mettiamo? Lui sopra lo dice questo: zona verde, pubblica utilità, e fin lì sta bene; poi dopo dice "no", come in una libera compravendita, e dice sotto: "le imprese concedono, ecc...".
Ma le imprese concedono nelle zone non vincolate, cioè dove l'impresa, dove c'è una vecchia catapecchia, demolisce, e, anche se non c'è niente, solo il terreno, e dice "ti do il 20%"; ma in questo caso, no, perché in questo caso nessuna impresa può farlo perché non può fabbricare, prima cosa.
Seconda cosa: qui dice, parla di prezzi, di applicare l'unico prezzo; poi dice, al primo punto "orto", mq. 244 di alloggio, ma l'orto è tutto un alloggio o un orto, o è compreso l'alloggio? Come lo spieghiamo qui? Vedete, al punto primo c'è scritto "orto" e poi dice mq. 244,69 di alloggio; allora, questo orto è tutto un alloggio? Qui non si risponde neanche qui; d'accordo, Balestri, ma io non me la piglio con te, cioè me la piglio con te perché di fronte a una perizia così, non è serio portare una perizia così. Si chiama quel perito, gli si dice, datti all'agricoltura, o se no, fai delle perizie che siano delle perizie. Maquignaz, che è geometra, che cosa ne dice? Queste cose le saprà, se ne accorge del controsenso di questa perizia? Regge questa perizia? Scusi, Lei la farebbe una perizia del genere? Allora, diavolo, abbiamo dei tecnici della Regione che ti presentano delle perizie così, che io ho fatto 20 anni il meccanico, scusate, queste cose, un cieco le vede.
Colombo (P.S.I.) - Sì, ma guarda, Manganoni, scusa, qui... da criticare questa perizia come è stata fatta, però a me pare che qui fa tutta un'ipotesi per determinare il valore. È pacifico che non si tratta di un calcolo fatta sulla situazione di fatto, lo fa per un valore, calcolato, perché lì, c'è il vincolo e compagnia bella. Mi pare che...
Manganoni (P.C.I.) - Insomma, tutte le deduzioni sono in contrasto con le affermazioni di principio; ma poi qui, dove dice "orto" e poi sono dei metri quadri di alloggio, allora io non capisco, orto o alloggio?
Germano (P.C.I.) - Verrebbero tanto di alloggio, ma quello non potrà mai avvenire.
Colombo (P.S.I.) - Cioè, tu interpreti, scusa, Manganoni, cioè tu interpreti che questo sia un calcolo fatto sulla situazione di fatto, invece no, è stato un calcolo su quello che potrebbe essere il valore agli effetti fabbricabili.
Manganoni (P.C.I.) - Sì, Colombo, ma tutto questo calcolo, se non è fabbricabile il terreno, allora, tutta questa perizia cade, non regge perché lui all'inizio fa un'affermazione di principio: terreno vincolato, non fabbricabile, destinato dal piano regolatore a una via pubblica e a una zona verde, no? D'accordo. Poi lui, dopo aver fatto questa esatta premessa, ne tira fuori tutta una deduzione, come se questo terreno fosse fabbricabile, perché lui dice: "nell'orto si possono fare 244 metri di alloggi, a 95.000 lire a metro". Ma, un momento, innanzitutto 95.000 lire al metro, noi sappiamo che dei bei alloggi, anche in centro, si trovano a 80, 85.000, e non a 95.000, primo; secondo, quali alloggi, se non si può costruire, lì? Se non si può costruire, è inutile che tu valuti l'edificio che potresti costruire se fosse zona libera e allora, chiuso, ma una zona vincolata, perché, osservate bene, oltre a tutto questo, capirete che non sta in piedi, che non sta in piedi. C'è un'altra questione qui, molto grave, che se noi dei terreni soggetti a vincolo per la costruzione di una via pubblica, zona verde, li paghiamo a questi prezzi, se noi dobbiamo domani costruire una strada o un edificio, o una zona verde o che so io, non potremo dire: "Noi vi paghiamo il prezzo di esproprio, ecc.." perché quelli dicono: "Ma come? Ma allora qui ci sono due pesi e due misure? A questo signore li avete pagati a quei prezzi, considerandolo zona non vincolata". Perché da tutte le deduzioni si parte dal principio, cioè si smentiscono le affermazioni dall'inizio, che qui si può costruire e allora gli altri, perché gli altri non potrebbero fare l'esproprio? Ma....
Balestri (P.S.I.) - Vorrei dirti due parole; ci si chiarisce subito. Qui è stata fatta una valutazione come se fossero fabbricabili, questo è chiarito; ad un certo momento, questo criterio, fino a oggi, è sempre andato avanti così, sia per i parcheggi, sia per gli acquisti di queste zone archeologiche, perché, no, no lascia Germano, e vedrai; mi dispiace che non ci sia Savioz, se no, ti direbbe che questo è il criterio adottato. Se si vuole cambiare il criterio, il Consiglio fa tanto presto a dire. È stato sempre fatto in questo sistema qui, come no? È questione di vedere, di rendersi conto, ... di questo puoi stare sicuro... Permettimi una cosa di dirti, che ci sono altri terreni che si stanno trattando e sollecitati anche da voi, non faccio nomi e si trovano in questa situazione con questi prezzi qui. Anzi, non siamo arrivati ancora alla definizione, in questo il divario fra le perizie e le richieste sono ancora talmente forti che non ci comportano a fare questo. Questa è la verità.
Manganoni (P.C.I.) - Dunque, posso proseguire? Nel passato, quando si acquistavano queste vecchie catapecchie da demolire, e qui si tratta di vecchie catapecchie, perché a parte che la relazione poteva essere un po' più precisa, però, però, dicendo, i pavimenti in legno sono coperti da linoleum, cosa significa? Che è un pavimento in legno che, se non si mette il linoleum, non si cammina, quindi è una vecchia baracca, una vecchia catapecchia. Io non so dov'è, a parte che qui in quella zona sono tutte vecchie catapecchie, ma capisci molto bene che, se c'è un pavimento in legno, che devi coprirlo col linoleum, vuole dire che quello è un pavimento che è tutto scassato, tutto sconnesso, perché se si ha un pavimento in legno passabile, non si mette il linoleum sopra.
Balestri (P.S.I.) - Un anno fa mi recai a vedere, ma forse è l'unica casa fra tutte quelle adiacenti che stiamo trattando che è ancora quella abitabile e ancora in buone condizioni.
Manganoni (P.C.I.) - Ad ogni modo, nel passato, io mi ricordo la passata Giunta, quando l'Assessorato al Turismo, quando Savioz ci portava delle perizie per l'acquisto di queste case, si valutava al metro cubo, adesso non mi ricordo a quale prezzo, ad ogni modo si può vedere, no, si diceva, ci sono delle vecchie catapecchie, si valuta tanto al metro cubo, adesso il prezzo però non me lo ricordo. Erano dei prezzi naturalmente bassi, dei prezzi che si riferivano al valore di quelle catapecchie; quindi, praticamente, sono delle case il cui valore è minimo, poi rimarrebbe il suolo. Se fosse fabbricabile, sì, allora, c'è un valore, perché noi sappiamo i prezzi dei terreni fabbricabili, ma quelli non fabbricabili, perché si deve costruire una strada, si deve costruire una zona verde, e allora perché noi partiamo da questi criteri qui di valutazione, non va. Io sono assolutamente contrario a questo: primo, perché noi stiamo buttando dei soldi della Regione dalla finestra, e non è così che noi dobbiamo impostare il problema perché, creando di questi precedenti, in avvenire abbiamo voglia, in avvenire serviranno ad altri per attaccarsi dicendo: "Ma oh, e qui, e questo qua, allora questo è figlio della gallina bianca, questo che avete caricato di soldi, e allora, dateli anche a me, non consideratemi come figlia della gallina nera". Quindi, è una questione pericolosissima, perché non si faranno più degli espropri e si pagheranno tutti a prezzo pieno, e, allora, io sono contrario, perché qui i prezzi sono troppo elevati, primo. In secondo luogo, Balestri, ma chi fa queste perizie, abbi pazienza, date un'occhiata, fatele vedere, non è che io voglia, non crediate che io qui voglia fare delle differenze, ecc... ma fatele vedere all'Ufficio tecnico, queste perizie. Se tu, Balestri, dici: "Io le presento come me lo dà il tecnico" e poi dopo fai di queste belle figure qui, dalle a chi se ne intende e non è che io voglia sopravvalutare nessuno, ma fatele passare all'Ufficio tecnico, dove vi diranno loro stessi che queste cose non reggono, non sono delle perizie da fare queste!
Chamonin (U.V.) - Io volevo fare una precisazione che è doverosa fare, cioè, vorrei anche chiarire una cosa che, effettivamente, se su quel terreno, dico, se su quel terreno si potesse costruire e non fosse vincolato, così come asserisce il primo capoverso della valutazione, allora, effettivamente, il geometra avrebbe seguito una strada giusta perché non si può fare diversamente che stimare il cosiddetto valore di trasformazione, e, stimando questo valore di trasformazione, bisogna effettivamente, anche se di fatto è di pubblica utilità, valutare quel terreno, cioè non ci vuole quel "non" famoso, ma bisogna valutarlo, dice la legge, valutarlo al prezzo di comune contrattazione, cioè al prezzo venale in comune commercio. Questa, non è legge di Napoli questa, è la legge sull'occupazione pura e semplice. L'unica cosa che sarebbe opinabile, sempre in questo caso, l'unica cosa che è opinabile ed è puramente soggettiva e varia da perito a perito, è la percentuale da attribuire all'eventuale cubatura ammessa e costruibile, cioè di poter valutare quanto effettivamente l'impresa potrebbe dare, se il 20%, il 18%, il 15% o il 22%? Ed è il prezzo medio al metro quadrato, quindi l'unica cosa opinabile in questa cosa sarebbero questi due termini. Se, invece, il piano regolatore, effettivamente, prevede sul terreno in oggetto la costruzione di una via pubblica e zone verdi per la parte rimanente, evidentemente la perizia avrebbe dovuto essere impostata soltanto sul valore dell'orto e del fabbricato come valore di demolizione. Questo, effettivamente, avrebbe dovuto essere fatto in questo modo; se, d'altronde, ci dice l'Assessore Balestri, si è sempre seguito questo criterio, se la Regione ritiene di dover spendere questi soldi per fare questo, allora l'impostazione è diversa, il discorso è diverso. Indubbiamente, come validità di stima, se è valido il primo capoverso, non è più giusto stimare così come è stato fatto.
Montesano (P.S.D.I.) - ... tu vuoi chiarire i punti intervento per intervento, allora, se permettete do la parola all'Assessore Balestri.
Balestri (P.S.I.) - Volevo rispondere a Chamonin che condivido in pieno il suo intervento e la premessa è quella che noi siamo andati avanti sempre su questo criterio, anch'io condivido la prima impostazione. Sui prezzi dei fabbricati esistenti, le 7.500, non mi sembra, e qualcuno qui è presente per potervelo confermare, che abbiamo pagato anche molto di più; noi abbiamo pagato anche 8.500, 9.000 lire al metro cubo, e questo te ne ricorderai bene, Manganoni.
La valutazione è sedime, sul terreno in cui è previsto questo, si deve valutare in questo senso o no? Però, io, ripeto, in questa aula, che i criteri che sono andati avanti fino a oggi sono sempre stati questi, e faccio presente al Consiglio una semplice cosa, che, se domani noi... e allora bisognerebbe poi per parcheggi, per tutto, adoperare sempre gli stessi criteri, mentre se oggi o domani noi vogliamo arrivare all'esproprio di queste zone qui, non so quando si realizzeranno. Questa non è una buona ragione, intendiamoci, perché, oggi o domani, per un'economia si può anche aspettare, si può anche dire, aspettiamo quando sarà il momento, ma le valutazioni che sono sempre state fatte sono queste.
Fosson (U.V.) - Il Consigliere Chamonin mi ha preceduto su alcune osservazioni che volevo fare in base alla perizia. Io sono dell'avviso che come Amministrazione, noi non dobbiamo sfruttare i singoli, perché è logico che dove ci sono le zone vincolate e che vanno a beneficio di tutti, è logico che non si debba prendere proprio con un valore bassissimo. Però, a parte il fatto che in questa zona tutto è vincolato, perché, io non capisco neanche bene questa perizia, perché alla pagina 2 si dice: "il piano regolatore della città di Aosta prevede sul terreno in oggetto la costruzione di una via pubblica e zone verdi per la parte rimanente".
Poi, sotto, si dice: "Per il piano in questione il piano regolatore...", no, "la Sovraintendenza per i monumenti premette eventuali nuove costruzioni oltre la linea di rispetto di metri 15 dalle mura romane". O è tutto vincolato dal piano regolatore per strada e zona verde, o, ad un certo momento, permette la costruzione a distanza di 15 metri, prima cosa che bisognerebbe sapere con precisione.
Ma, lasciamo perdere un momento questo.
Il criterio di una certa valutazione di tutto il terreno che noi vogliamo espropriare, giusto; però, passare a questi eccessi, non siamo più d'accordo, perché, anche in altre zone, dove si attua il piano regolatore di Aosta, si arriva a fare degli espropri, li ha fatti il Comune, li ha fatti l'Amministrazione regionale, quei terreni hanno avuto un beneficio passando la strada e quindi hanno ricavato un certo quid di aumento nella zona che hanno costruito, ma le zone che sono state espropriate e lo guardiamo per via Festaz, lo guardiamo per altre strade, non è stata una valutazione appieno, come se fosse stato tutto terreno costruibile, perché, sia per la via Festaz, sia per le altre vie che sono state fatte ad Aosta, eventualmente si sono pagati la parte che era espropriata, dove c'era ancora la possibilità di costituzione, sono stati pagati sulle 3000, 4000, 5000 lire al metro quadrato.
Quindi, ammesso e non concesso, perché è assolutamente, qui è tutta zona vincolata, però, la questione dei 15 metri, quella è tassativa; quindi, volendo fare ancora una parte, vedere quello che fosse possibile sul resto, automaticamente la valutazione complessiva scende. Io non discuto sulla questione del fabbricato, del fabbricato si può dire è in miglior stato, in minor buon stato ma su queste valutazioni di tanto al metro cubo non c'è da scappare e questa è quella parte che eventualmente uno deve contrattare e con uno si potrà ottenere qualche cosa di più, con un altro qualche cosa di meno, ma non è lì l'indecenza, perché quando si hanno 500 lire o 1000 lire più al metro cubo per il fabbricato da demolire, questo non incide gran che, perché noi vediamo che, pagando 7500 al metro cubo un fabbricato da demolire, porta una cifra di 4.000.000 e qualche cosa e si valuta anche il sedime, a 8000 lire al metro quadrato e, quindi, sono altre 500 e tante mila lire, sono 4.500.000. Su questo non voglio neanche entrare in discussione: questo è stato il criterio, sempre seguito, anche per le altre, dove entrava la questione contrattuale, e, quindi, più o meno in buono stato, più o meno la necessità di acquistare da parte della Regione, si è pagato qualche cosa di più o qualche cosa di meno, ma questo si è seguito un certo criterio.
Quello su cui non sono d'accordo è quello che dice il Dr. Balestri, che si sia sempre seguito il criterio, nelle zone vincolate, di valutare tutto come se fosse fabbricabile, a parte le eccezioni fatte dal Consigliere Chamonin, sulla questione del 20% e sulla questione del prezzo di lire 95.000 lire al metro quadro, l'ha già detto lui e io lo condivido, ma sul resto, quando Lei parla dei parcheggi, parla dei parcheggi lì nella zona, ad esempio di quelli forse a cui, penso, Lei ha voluto fare allusione, dove si è arrivati anche a dei prezzi più forti; ma lì la zona vincolata non c'era, lì, praticamente, è tutto costruibile, è tutto costruibile. Quindi, praticamente, in quella zona delle porte pretorie, il terreno che c'è lungo le mura romane, quello è entrato in quella valutazione dei corpi di fabbricato, ma su quello che era il terreno era diverso.
Ora, qui siamo, con un quantitativo di terreni piccolo, che è completamente vincolato; io dico, non dobbiamo iugulare questa gente, siamo d'accordo di farlo per le ragioni sollevate anche raccomandate dalla sovraintendenza, però non arriviamo a questi eccessi, perché questo è proprio buttare via i soldi.
Quindi, su questo punto qui, sulla parte del fabbricato esistente, è inutile, non è la questione di dare le 500 o le 1000 lire al metro cubo, più o meno, quello non ha un'incidenza, ma l'incidenza forte è quella del terreno.
Ora, dato che tutto è vincolato, non siamo qui per iugulare i proprietari, dobbiamo anche pagare con una certa larghezza, ma non con questa larghezza, perché questo è eccesso di grandezza, e creiamo un precedente che è molto pericoloso.
Germano (P.C.I.) - Io credo, anzi, voglio sperare, che il Consiglio assolva proprio a questa funzione e allo sviluppo di una dialettica intensa fra i diversi gruppi, fra maggioranza e opposizione, e dalla discussione franca e sincera che ne viene fuori, tenendo sempre presente l'interesse della Regione, vengano fuori le decisioni più giuste.
Io voglio essere sincero con voi. Noi abbiamo esaminato questo provvedimento, come ci era stato mandato, ed eravamo dell'opinione di votare a favore; abbiamo notato il solito difetto, è un difetto che si ripete parecchie volte, ed è dell'Assessore Balestri, di non istruire la pratica completamente, però, abbiamo detto: "chiederemo la perizia, esamineremo, se il prezzo è equo". Siamo d'accordo. Questa era la nostra impostazione quando siamo venuti qui; però, se guardiamo questa perizia, il discorso diventa diverso e io mi auguro che voi lo ascoltiate, ma lo ascoltiate sinceramente. Ora c'è la contraddizione di fondo, rilevata da tutti: qui abbiamo un terreno che è vincolato. È vincolato e gli uffici, questa è la prima osservazione, gli uffici nostri, non gli uffici, o il geometra incaricato dalla proprietaria, gli uffici nostri fanno una perizia dicendoci che il terreno è vincolato, come se il terreno non fosse vincolato. Qui c'è il primo dato di fatto che, veramente, non può stare in piedi; non si può dire che si sia fatto sempre così, perché non è vero, non c'è nessun caso di acquisto di terreni vincolati, come se non fossero vincolati: c'è il caso di certe agevolazioni, a cui ha accennato anche Fosson, perché il vincolo, in generale, colpisce il privato, quindi si cerca di tenerne conto, ma non certamente, in questo modo.
Ma se la regione si mette a pagare i terreni vincolati, al prezzo degli altri terreni del mercato comune, noi avremo una fila di proprietari che vengono a vendere alla Regione, se paghiamo 33.000 lire, come viene pressappoco il prezzo, il terreno, di terreni vincolati, diamo un colpo a tutto il mercato delle aree, e, siccome è un mercato già alto, lo facciamo diventare ancora più altro. Quindi con quale compito la Regione si assume questa responsabilità? È una cosa che deve fare riflettere, e poi la cosa ancora che mi dà l'ultimo tocco è che facendo questa perizia, con questa contraddizione, gonfiandolo, perché, Chamonin l'ha detto, non sempre si dà il 20%, si dà anche il 16, il 18, il 17 sul terreno, e non sempre si valuta il prezzo dell'alloggio 95.000, perché il prezzo degli alloggi qui, che sono più in centro di là, sono 80 al massimo 85, qui, 95. Ma, dopo aver gonfiato tutte queste cose, cosa ne viene fuori? Che ai 29 milioni con cui si conclude la perizia, noi gliene diamo 31.500.000, ancora un milione e mezzo in più. Scusatemi, questo non si può accettare! 2.500.000 in più. È evidente che questo non è giusto; io vi inviterei proprio a tener conto di queste cose e a ritirare questa delibera e vedere se è possibile impostarla in un modo diverso. È chiaro che, se i proprietari non vogliono sentire ragione, si deve arrivare all'esproprio e l'esproprio non è poi quella cosa che dura 20 anni, è una cosa che si fa anche rapidamente, basta impostarla subito. È certo, però, che se questa delibera viene approvata noi diamo un danno al mercato dei terreni e diamo un danno in che senso? Nel senso che tendiamo a farlo diventare ancora più elevato di quello che è, la speculazione sulle aree diventa ancora più grande.
Quindi l'invito che io faccio è di rivedere queste cose qui.
Manganoni (P.C.I.) - Ha detto, Chamonin, se è giusto il primo capoverso; io penso di sì. Quindi, dice che il piano regolatore prevede una strada, una zona verde. Io penso che il piano regolatore, non so, sia quello che è, e allora, se è così, cade tutto il resto.
Ora, si è detto, se la Regione vuole spendere quei soldi d'accordo. Allora, se la Regione vuole dare 30 milioni, vuole anche darne 50, se vuole darli; però la Regione, chi è? La Regione siamo anche noi; siamo anche noi amministratori della Regione, anzi, siamo noi amministratori della Regione, e io, come amministratore della Regione, francamente non me la sento di tirare fuori, non tiro fuori di tasca mia, ma è denaro pubblico, tirare fuori 31 milioni per questo terreno. Ora, per la questione dei parcheggi, e Balestri, naturalmente, non c'è, non sono tutti terreni vincolati per i parcheggi, ce ne sono molti non vincolati, ed è questo su cui io insisto, teniamo conto di questo fatto: un terreno vincolato ha un valore, un terreno non vincolato ne ha un altro. Io mi associo, approvo anche la tesi di Fosson che dice:"quelli che hanno i terreni vincolati, non bisogna proprio buttarli per terra". D'accordo, però c'è una via di mezzo, perché, se allora quei terreni vincolati hanno lo stesso valore degli altri, allora questo criterio vale per tutti i terreni vincolati nella città di Aosta e nella Valle d'Aosta. Qui io pongo il problema: perché se la Regione parte dal presupposto di pagare tutti i terreni vincolati, non solo questi, tutti, perché non dobbiamo fare due pesi e due misure in Valle d'Aosta, allo stesso prezzo dei terreni liberi, e allora, diciamocelo chiaro, in modo che lo sappiano tutti, ma non a qualcuno sì e ad altri, no.
Io vi cito il caso: a Saint Martin de Corléans hanno fatto una strada, hanno fatto l'esproprio, hanno portato via tutto il terreno di un piccoletto, di un piccolo proprietario, perché la strada è passata in mezzo, è rimasto un piccolo margine che non serve a niente, da una parte e dall'altra. Gli hanno fatto l'esproprio e gli hanno dato 800 lire al metro; quindi non è che abbiamo valorizzato la rimanenza del terreno, anzi, la rimanenza del terreno gli ha danneggiato il terreno che rimane perché non si può più fabbricare, sono due strisce, e gli hanno dato alcuni anni fa, osservate, io allora ero lì ai lavori pubblici, 800 lire al metro; ma, perché noi creiamo delle sperequazioni di questo genere, non vi parlo di tutta la via Festaz, dell'esproprio che hanno fatto per tutta la via Festaz, c'era ancora l'Assessore Vesan, noi poi abbiamo liquidato gli espropri, ma, se avessimo pagato dei prezzi del genere, noi avremmo tirato fuori dei miliardi per la via Festaz. Invece, hanno fatto l'esproprio, hanno pagato ciò che il perito nominato dal Tribunale ha stabilito e hanno pagato qualche decina di milioni di esproprio. Ma, allora, io dico, non dobbiamo seguire due pesi e due misure, per gli uni sì e per gli altri no? Allora, dice Balestri, il criterio che avete seguito prima della valutazione dei fabbricati l'abbiamo anche seguito noi, cioè 7500 lire al metro cubo, ma voi, da 7500 lire al metro cubo, che fa 4-4.500.000, questa è una delle voci, poi c'è n'è un'altra, quella famosa dell'alloggio a 95.000 lire al mq. che fa 23 milioni. È lì che noi non vi seguiamo; voi avete seguito in parte il criterio seguito dalla precedente, e lì sta bene, ma a quello poi avete aggiunto questi 23 milioni, e lì, no, non si facevano quelle cose prima, non si è mai fatto in questo modo prima. Quindi, se voi vi astenete a quei principi di prima, noi siamo d'accordo, ma non così.
Ora, o così o non si può fare. Non è vero, Balestri?
Bionaz (D.C.) - Come avete fatto a giungere ai 36 milioni per i parcheggi della Cattedrale? 33.000 lire al metro, solo questo.
Manganoni (P.C.I.) - Rispondo subito. Io sulla questione dei parcheggi non mi trovo in condizione di rispondere, perché non me la ricordo; questo non lo so. Innanzitutto, la questione dei parcheggi, io, non l'ho trattata; allora, io qui non posso rispondere, perché non conosco a fondo quel problema, lo conosco molto superficialmente ed è inutile che io citi dei dati quando non sono esatti. Quindi lì io non glielo posso dire questo; d'altronde, si vedranno le pratiche e i dati li sapranno; io questo non lo so. Ora, perché o così, o non si può fare nulla? No, facciamo l'esproprio, almeno per quanto concerne la via pubblica, prevista nel piano regolatore, che lì dovrebbe essere che dalle prigioni viene giù, mi pare, quella strada che viene giù, e allora, lì, a parte che io credo si possa fare anche per le zone verdi, perché, guarda Balestri, io ho trattato per quei terreni, non qui ad Aosta, perché non era mio compito, io ho trattato per i terreni quando si facevano le strade regionali e dove facevano gli esosi come questi, e chiedevano la luna. Però, quando a questi signori, io facevo questo discorsetto: "Badate, la Regione vi offre questo, ma non lo offre così, lo offre in base a perizie fatte", con un'altra serietà, però, non come queste, "fatte dall'Ufficio tecnico, se voi volete accettare, va bene, noi vi paghiamo, appena facciamo la strada, appena occupiamo il terreno" perché si possa misurare esattamente, più o meno perché alle volte se ne prendono 20, 30 cm in più, "noi vi paghiamo subito, se voi non accettate", non erano dei prezzi da strozzini, perché non è che le faccio io le perizie, sono i tecnici dell'Assessorato ai lavori a fare queste valorizzazioni, facevano delle perizie serie, non come queste, "se voi non accettate, noi ricorriamo alla legge n.... ecc.", cioè alla pubblica utilità, ciò che vuole dire, farete, prenderete quanto dirà l'Ufficio tecnico, poi i soldi versati alla Cassa Depositi e prestiti, non sappiamo quando li prenderete. Quando si facevano loro questi ragionamenti, credimi, i proprietari esosi, mica tutti, perché molta gente ragiona, dice, va bene, vada così, ma di esosi se ne trovano dappertutto, pochi, ma qualcuno si trova quando si fa quel ragionamento, in genere, non dico tutti, ma in genere venivano a più miti consigli. Ora, se a questi signori, che io non ho il piacere di conoscere, poi anche se li conoscessi è una questione di giustizia, una questione di equità, si fa questo discorso, e dopo che si è fatto questo discorso si iniziano le pratiche di pubblica utilità, vedi che questi 30-31 milioni scendono molto.
Ora, questo ragionamento che io ho fatto non era mio compito farlo, perché questo la Giunta lo sa molto bene, gli Assessori lo sanno molto bene che esistono queste possibilità, fortunatamente per l'Amministrazione regionale, perché se no non si costruirebbe più niente in Italia se non ci fossero questi sistemi, questi sistemi che, osservi, per gli esosi, per quelli che chiedono la luna, per quelli che vogliono speculare sul denaro pubblico, che vogliono speculare sull'Amministrazione regionale, dice: "eh, eh, denaro pubblico; non tirano mica fuori di tasca loro", e allora "alé, tanto lo Consiglio Valle nat de so"; questo è un ragionamento che sento da molti, quindi, concludendo, concludendo, io non sono assolutamente d'accordo su questo. Sono d'accordo che si comperi, è vero, però, a un prezzo ragionevole, anche per il pericolosissimo precedente che noi creiamo, perché in avvenire noi non compreremo più niente, se non a dei prezzi esagerati come questi, perché come questo sarà un atto pubblico che fa fede, chiunque potrà dire: "a quelli sì, e a noi no".
Fosson (U.V.) - Io non sono al corrente dei dettagli sul parcheggio della Cattedrale ma vorrei rispondere alla domanda che è stata posta dall'avvocato Bionaz. Perché lì siete arrivati eventualmente a 36.000 lire al metro quadro e qui fare una questione per questo; semplicissima la ragione: anche lì c'è qualche parte vincolata, qualche parte, ma lì c'era un piano di fabbricazione e, se si voleva fare un parcheggio, bisognava arrivare a stabilire qualche cosa, perché una volta che erano fatti i fabbricati il parcheggio non si faceva più. Prima.
Qui, noi siamo perfettamente d'accordo di acquistare per valorizzare questa zona, però, in questa zona, questi 857 metri quadrati di orto, non si fabbrica, perché non si può fabbricare, a meno che non si voglia derogare al piano regolatore, o si voglia permettere di addossare dei fabbricati alle mura romane. Per il resto, per il fabbricato esistente, mi sembra che anche se si può ritenere che sia un po' alto, siamo d'accordo, quindi, la differenza è solo questa.
Bionaz (D.C.) - Io ho chiesto a Manganoni se sapeva indicarmi i criteri. Io non ho detto che fosse esagerato, i criteri in base ai quali si sono determinati le 36.000 lire al metro, perché anche lì, lo dice il Sig. Fosson, anche lì ci sono delle zone vincolate, indubbiamente. Di perizie su quell'area non ne abbiamo viste; sappiamo che si è dovuto pagare 36.000, 10.000 al mc. per la demolizione dei fabbricati esistenti, questo si sa ed è tutto quello che si sa. Ora criteri, nessuno, e allora è un po', diremo, ad nutum di chi si prende l'iniziativa anche di fissare queste valutazioni, perché nessuna perizia, lì; non abbiamo neanche il piacere di poter contraddire la perizia perché non esiste; non dico mica che sia esagerata, perché ammetto che sono delle zone ricercate, ecc... lì come per esempio quella di Via Plouves, però criteri anche lì nessuno. Ora questo non l'abbiamo fatto noi, non l'abbiamo fatto noi. Manganoni poi spezza una lancia a favore delle espropriazioni; va bene, fino a un certo punto però, perché c'è della gente che, insomma, non è che abbia la proprietà, qui è frazionata, non si può ricattare dicendo sì, la legge del 1965, però che ci sia un grande fondamento di onestà in questa procedura, mi pare che non è detto, e, anzi, debbo dire che anche la precedente Giunta su questo non ha dato luogo a dei rilievi, per quanto mi riguarda. Io so che, insomma, hanno pagato senza ricorrere alla procedura degli espropri per la verità.
Ora, è vero che qualcuno non resiste, diceva prendete ma c'è della gente che ha delle ragioni per resistere alle volte a una procedura di esproprio, ha delle buone ragioni. Ora, si deve adottare secondo me, qui, un criterio che è un po' di equità, un po' di equità, difatti, insomma, anche Fosson lo ha detto, insomma, non è che si debba approfittare della circostanza, perché lì deve passare una strada, che si devono fare gli espropri, ecc. ecc... Ma ci sono anche certe condizioni di cui bisogna tenere conto; io non m'inoltro in quella che è la critica su questa perizia e l'Assessore deve dire lui quello che ne pensa e quali sono le determinazioni che intende suggerire, ma, indubbiamente, il fatto che si minacci poi l'esproprio non mi sembra che sia una misura troppo simpatica, perché della gente che qualche volta ha soltanto quello e se lo vede portare via, naturalmente per delle considerazioni di superiori necessità, però, insomma, l'Amministrazione non è detto che debba attenersi a questi criteri, perché questi criteri, qualche volta, sono dei criteri, sì, che permettono l'esproprio, però sono dei criteri che ledono enormemente la giustizia e l'equità.
Balestri (P.S.I.) - Io vorrei fare solo una questione di ordine generale. Ad un certo momento non siamo messi davanti a determinate perizie per l'acquisto di determinati terreni o case, o per determinati scopi. Mi sembra, in linea generale, che le valutazioni siano fatte dal perito, che è un perito dell'Assessorato, e mi auguro, non voglio entrare in merito al contenuto di questa perizia per sapere le valutazioni, i punti e non punti che, alcuni, anch'io posso condividere, ma, ad un certo momento, io credo che l'ordine generale sulla valutazione dei prezzi o che, speriamo che questa stessa persona abbia un unico metro e che quindi abbia valutato secondo i metri con cui ha valutato anche precedentemente.
Posso rammentare al Consiglio che noi abbiamo ancora pendente e in trattativa una perizia, in cui c'è una presa d'atto della precedente Giunta, compreso il sottoscritto, che determinava l'acquisto di un immobile sito nelle vicinanze di questo, a determinati prezzi e che io sto ancora trattando perché la differenza fra la perizia e la richiesta è ancora al di sopra di quello che mi consente la possibilità di trattare. Quindi, io credo che le valutazioni siano state fatte, e che poi si dica obiettivamente: questo è caro, non è caro. Io non ne discuto, può anche essere caro, vogliamo arrivare agli espropri? Arriviamo agli espropri, ma ad un certo momento è inutile fare così quando fa comodo, e poi no quando fa comodo, perché non mi si venga a dire che fino ad ora non si è avuto questo sistema. Questa è una vera speculazione bassa, è una vera speculazione, perché finora, e voi lo sapete meglio di me, quando si parlava di espropri si era molto, molto resistenti, e non siamo mai addivenuti a quella cosa, oltre tanti ordini di carattere generale, di dire se si vuole sacrificare dei piccoli proprietari, di vedere poi, ecc. se vogliamo espropriarli, anche poi entrando nel merito dell'esproprio per vedere gli espropri a che punto portano, e non mi si venga a dire dei parcheggi, anche i parcheggi avevano le loro parti vincolate, ma si è ritenuto, per varie ragioni che io posso anche condividere, ecc. di trattare, di pagare determinati prezzi su cui non tutti erano d'accordo, potevi essere tu non d'accordo Manganoni, però, allora, non facevi tanto baccano e stavi zitto e condividevi questo.
Germano (P.C.I.) - A me pare che, se questo è l'orientamento dell'Assessore o della Giunta, noi possiamo essere d'accordo. Io volevo solo dire...
Balestri (P.S.I.) - La mia proposta è una cosa molto obiettiva, soggettiva, chiamala come vuoi, sono il Consiglio e la Giunta che devono prendere delle determinazioni in linea di principio, perché oggi o domani non voglio che si dica che io ho incominciato a fare degli espropri; se sono cose collettive, si deve decidere cosa si vuole fare.
Germano (P.C.I.) - Ma qual è la tua proposta?
Balestri (P.S.I.) - Aspetto una riposta da voi.
Germano (P.C.I.) - Noi delle proposte ne abbiamo fatte, noi delle proposte ne abbiamo fatte. Adesso non facciamo della polemica che può essere anche inutile. Il Presidente della Giunta ha detto delle cose che possono essere anche vere, e che abbiamo detto anche noi, abbiamo detto: "Non dobbiamo fare con tutti la questione del terreno vincolato, tenendo conto che ci sono quelli che hanno anche la ragione di resistere", l'abbiamo detto anche noi; bisogna tenere conto, non bisogna essere usurai nei confronti di questi; siamo d'accordo, d'accordo su questo, però la perizia cosa ci dice? Tutto questo terreno è vincolato, quindi la ragione di resistere da parte di questo, purtroppo, non poggia su niente. Abbiamo visto una perizia fatta dall'ufficio che è una perizia larga, larga e direi, impropria, perché non ha valutato questo terreno vincolato e poi l'ha alzato un po'. Può essere una cosa comprensibile, eravamo, d'accordo, se faceva così, ma ha fatto come se questo terreno fosse tutto costruibile. È questo che è esagerato, poi ho ancora detto, Balestri: la perizia, con tutto questo, porta a 29.000.000, in delibera abbiamo 31.500.000; questo non sarà più il perito che l'ha fatto, è evidente. Allora io direi, ritiriamola per adesso, trattiamo ancora con questa gente, troviamo il prezzo equo, sul quale noi siamo d'accordo, perché sull'operazione siamo d'accordo, non siamo contrari, ve l'ho detto prima, che noi siamo venuti in Consiglio per approvarla, però mancava questa perizia, volevamo sapere se il prezzo era equo o non era equo e ci siamo trovati di fronte a queste cose, per questo assumiamo queste posizioni. Perciò la proposta che io faccio, si ritiri, si tracci, su basi più reali, si tenga conto anche di non ammazzare questo proprietario, però ci si ponga nella condizione di non dare un cattivo esempio che sul mercato dei terreni di Aosta avrebbe un effetto negativo, perché alzerebbe tutti i prezzi, alzerebbe tutti i prezzi. Questa è la mia proposta e su questa proposta desideravo sentire...
Balestri (P.S.I.) - Ti posso rispondere una cosa: è un anno che tratto questa pratica, con intervalli di mesi lunghissimi che ho lasciato lì apposta per cercare di decantare la cosa; per il tempo che mi rimane la possono ancora trattare, se poi si conclude, si conclude e se non si conclude... Io dico questo è il prezzo, se volete, e se non volete...
Manganoni (P.C.I.) - Faccio solo un confronto: un'ora fa abbiamo approvato l'acquisto di un terreno, non soggetto a vincoli, salvo un piccolo tratto lungo la ferrovia e l'abbiamo pagato 12.000 lire al mq., un'ora fa, terreno fabbricabile e non si trova ad Arpuilles, è lì. Ma noi cosa vi abbiamo detto? Vi abbiamo detto: sta bene. Non vi abbiamo fatta questa osservazione... Allora... (si sentono in lontananza le voci di Germano, Bionaz) ...effettivamente, diamo atto di questo, l'altro aveva accesso sulla strada, questo no, poi questo... e allora non ne abbiamo discusso perché effettivamente come prezzo poteva andare, terreno libero, non vincolato. Qui abbiamo un terreno vincolato, quindi non fabbricabile, il cui valore, se quello non lo vende alla Regione, praticamente si riconduce, non so, forse a 1000 lire al metro quadrato, se trova chi lo compera, per farsi magari un piazzale... con una catapecchia da demolire, e a questo gli diamo 30.000 lire al mq.? 33.000 lire al mq. Ma, Balestri, facciamo questi confronti, 12.000 per un terreno su cui puoi fabbricare, 12.000 al metro, qui, un terreno su cui non fabbrichi, perché è vincolato, qui 33.000 al metro. Ma queste sperequazioni saltano all'occhio di chiunque, diavolo; allora, vedi Balestri, tu dici qua oggi pianto baccano, quando ero in Giunta, anche se non ero d'accordo me ne stavo zitto, non erano dei prezzi del genere, siamo obiettivi, e dicevo sempre, tenete giù il prezzo, questo è vero, però, però, dei prezzi così, mai, perché fossimo venuti a dei prezzi così, io, credimi, in Giunta avrei detto "no", chiaro, non me ne stavo zitto, me ne stavo zitto quando i prezzi erano giù e io dicevo, ben, tiriamo ancora di più. Quindi, chiuso, io non faccio, concludo come ha concluso Germano, ma io vi dirò di più, per trattare tu adesso hai un altro argomento: "Io l'ho portato in Consiglio, il Consiglio ha detto che prezzi del genere non li approva. Quindi riflettete, perché se no il mandato del Consiglio, o vieni a prezzi..."; ma dico, questa può essere un'argomentazione, perché io capisco quando bisogna trattare col proprietario, perché dice: "Sei tu che non vuoi, sei tu che..."; quando invece l'Assessore dice: "Non sono io, è il Consiglio che me l'ha respinto questo"; e allora hai delle altre argomentazioni, ma puoi dire di più: "I Consiglieri hanno detto: o prezzi ragionevoli o esproprio". Quando si incomincia a fare dei ragionamenti così a certi proprietari esosi, se no non hanno limiti nelle richieste, ed allora forse ragionano.
Bionaz (D.C.) - (non si capisce) ...solo quello...
Manganoni (P.C.I.) - ... a questo prezzo, chi è il privato che gli dà 10 milioni, per la casa e il terreno? Con quella casa lì è una vecchia bicocca che adesso ci staranno dentro...
Balestri (P.S.I.) - No, no, queste sono cose non giuste. Vorrei chiarire anche un po' questo punto qui, se permettete. Ad un certo momento la differenza che si trova in queste questioni, caro Manganoni, è tutt'una; ci sono dei terreni che, per particolari motivi vengono offerti alla Regione, e offrono determinati prezzi; ci sono dei terreni, delle case ubicate in posizioni tali che la Regione va a ricercare e questa è la grande differenza. Io questo punto di vista non lo condivido; purtroppo la situazione è questa. Ecco come salgono certi prezzi, ecco come vengono certe volte delle valutazioni che forse non riteniamo nemmeno giuste; io non ho degli interessi particolari né niente, a un certo momento oggi, a questo punto qui, io desidero che siano fatti dei nuovi accertamenti, però, voglio anche mettere in chiaro che, se la cosa non si conclude, perché, come dico, siamo partiti da delle cifre, che ho dovuto lavorare un anno per arrivare a questo, se poi non si arriva e si perde del tempo, non si venga ad accusare il sottoscritto che certi lavori hanno un certo ritardo, ecco... chiaro. Vuol dire che io chiamerò abbastanza presto i proprietari e farò il ragionamento, ecc. Poi, oggi stesso, non è mica facile, Dujany! Ad un certo momento, poi, ci sarà anche un'altra risorsa, se volete faremo fare anche una valutazione, magari da altri tecnici.
Montesano (P.S.D.I.) - Mi sembra che si sia arrivati a una proposta dell'Assessore al Turismo, però io desidero, così, ravvisare un po' la prospettiva su questo argomento, che può essere discusso anche nel prossimo Consiglio, ritenendolo come sospeso, cioè a dire, nel prossimo Consiglio non c'è all'ordine del giorno però lo riportiamo, qualora l'Assessore abbia gli elementi idonei per poterlo discutere. D'accordo?
Bionaz (D.C.) - Io volevo riferire...
Montesano (P.S.D.I.) - ... dunque al n. 16.
Marcoz (U.V.) - Una pregiudiziale per quello che Lei deve riferire. L'Avvocato Caveri ha dovuto assentarsi improvvisamente; la pregava di aspettare che lui tornasse.
Bionaz (D.C.) - ... ho gli elementi anche sulla diga di Place Moulin. Va bene, va bene, d'accordo.
Montesano (P.S.D.I.) - Allora passiamo al n. 18, relatore l'Assessore alla Pubblica Istruzione.