Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 255 del 30 ottobre 1967 - Resoconto

OGGETTO N. 255/67 - Concessione di un contributo all'Istituto Autonomo per le Case Popolari della Valle d'Aosta nelle spese di acquisto di aree di terreno occorrenti per la realizzazione di un programma di nuove case popolari. (Rinvio)

Bionaz (D.C.) - Io non ho nulla da aggiungere a quello che già è contenuto nella relazione. Evidentemente questa concessione si fa con riserva che vengano destinati, che vengano riservati all'Amministrazione regionale un congruo numero di alloggi, che, almeno, almeno non inferiore a 10, a disposizione dell'Amministrazione.

Manganoni (P.C.I.) - Allora, sarebbe bene aggiungerlo qui, che almeno dieci alloggi, aggiungendolo, così, non ci sono discussioni, nella delibera, al punto 1, 2, 3, magari al punto 4, che dieci alloggi vengono riservati all'Amministrazione regionale, uno. Poi, volevo, un'altra questione. Qui dice: "in località St. Martin de Corléans, in Comune di Aosta, dove ce ne sono altri in costruzione", in che zona si trova questa?

Bionaz (D.C.) - Corso Battaglione Aosta...

Manganoni (P.C.I.) - Poi dice "acquisto di terreno occorrente... di cui 30 milioni per un solo lotto", noi con questi dieci milioni che diamo, il Consiglio, il Consiglio di Amministrazione delle case popolari ne acquista solo 30 milioni o acquista tutto?

Bionaz (D.C.) - Acquista per tutto, per tutto l'insieme.

Manganoni (P.C.I.) - No, ma io pongo questa domanda perché quando poi arriva il secondo lotto per acquistare il rimanente ritornano alla carica.

Bionaz (D.C.) - Adesso non potrei giurarlo, ma è per tutto, per tutto il programma, qui hanno già il finanziamento.

Manganoni (P.C.I.) - Va bene, adesso una considerazione... ma, e nelle zone d'Italia dove non c'è la Regione autonoma, dove attingono i fondi questi Istituti delle Case Popolari? È una domanda così che io mi pongo.

Fosson (U.V.) - Anch'io avrei voluto sapere con maggiore precisione qual è la zona che si acquista, perché sarebbe stato bene chiedere all'Istituto Case Popolari che allegasse una piccola planimetria, in maniera che evitavamo di fare queste domande, perché Corso Battaglione Aosta, ha detto l'Avvocato Bionaz, ma in Corso Battaglione Aosta mi sembra che non ci sia più niente, probabilmente non sarà in corso Battaglione Aosta, sarà sulla, su quella diagonale, non so.

Bionaz (D.C.) - Guardi, esattamente, se non sbaglio, alla proprietà Jaccod.

Fosson (U.V.) - Ah, otre la ferrovia, oltre la centrale del latte, allora, però sul Corso Battaglione Aosta.

Bionaz (D.C.) - Mi sembra che sia sul Corso Battaglione Aosta... mi sembra che sia la proprietà Jaccod.

Fosson (U.V.) - Quindi è un po' fuori da quelle che sono le case popolari adesso. Via Piccolo San Bernardo credo che sia già, credo, ma ad ogni modo... Dicevo, adesso, una volta avuto il chiarimento, basta, però, se l'Istituto Case Popolari mettesse, appena, appena, una, un estratto della mappa del terreno, in maniera che uno evita di fare queste domande e ha subito...

Germano (P.C.I.) - Io volevo vedere, un po' una questione di principio, perché il provvedimento non mi pare giusto, come questione di principio. L'Istituto Autonomo delle Case Popolari ha una sua autonomia, un suo bilancio, un suo piano, piano che si concretizza sulla base del suo bilancio. Deve fare i compiti per cui ha i fondi. La Regione, dal canto suo, ha le sue iniziative, i suoi compiti, le sue funzioni, i suoi piani; non capisco come la Regione debba provvedere per l'Istituto Autonomo delle Case Popolari. Se la regione vuole fare delle case popolari, può farlo; se vuole fare la legge, come abbiamo fatto per le Case, può farlo. Ma è compito e funzione della Regione, compito dell'Istituto Autonomo delle Case Popolari è di svolgere i suoi piani. Non so, per assurdo, dico, domani le Ferrovie dello Stato, che è un'azienda autonoma, in Valle d'Aosta ha un deficit e si rivolge alla Regione e dice: "Datemi 50 milioni quest'anno perché abbiamo questo deficit"; le Ferrovie dello Stato hanno il loro compito, la loro autonomia, le loro funzioni. Non capisco come la Regione debba provvedere a queste cose, mentre, invece, la regione deve svolgere le sue iniziative, in questo campo. Quindi io vorrei un chiarimento su questo, se è giusto che le aziende che hanno una loro funzione, un loro bilancio, un loro compito, aziende dello Stato devono rivolgersi alla Regione per questo. Mi pare una posizione strana, perché quei soldi, che noi stralciamo dall'impegno per i nostri compiti, sono soldi di meno che utilizziamo, oltre poi al fatto che è già stato osservato: la cosa viene presentata poi con estrema imprecisione senza sapere il posto, senza sapere cosa ne ha in cambio la Regione, soprattutto senza sapere, non sapendo il posto, se s'inquadra questo nel piano regolatore di Aosta. No, che non lo facciamo noi, ma noi diamo i soldi per farlo, abbiamo il minimo diritto di sapere dove si fa. Io mi ricordo che la Regione ha approvato per il quartiere Dora 100 milioni, non in contributi, ha fatto le spese per l'urbanizzazione primaria. Però si sapeva dove era, si è anche discusso pro e contro il posto, e si è dato un giudizio, giusto o sbagliato che sia stato, si è fatto. Qui, invece, ci troviamo in località St. Martin de Corléans e mi pare che sia non molto, forse le precisazioni fatte possono servire a esprimere un giudizio, io non saprei neanche esprimerlo adesso, così, però è chiaro che bisognava saperlo prima, avere un quadretto della zona, sapendo la località dove si ha intenzione di fare questo. Ma quello che è interessante è sapere come impostazione di principio se siamo per aiutare gli istituti, le aziende. La Cogne, domani, per le sue difficoltà di bilancio, è azienda dello Stato, è una cosa che sul piano economico interessa, si rivolge alla Regione per avere una fideiussione, un aiuto finanziario, o che so io, e che atteggiamento assumiamo; se lo assumiamo per le case popolari, dobbiamo assumerlo per qualsiasi azienda di stato, ma mi pare che andiamo al di fuori di quelli che sono i nostri compiti e le nostre funzioni.

Marcoz (U.V.) - Volevo chiedere qual era il prezzo, se risulta alla Presidenza della Giunta, a cui vengono pagati questi terreni, e volevo fare quell'accenno, ribadire quell'accenno, che, effettivamente, la zona in cui sorgono questi terreni, insomma, è di capitale importanza, perché io ricordo che abbiamo dovuto sudare, come si suol dire, molte camicie, per ottenere i fondi, per procurarsi i fondi delle spese di urbanizzazione, è vero, laggiù nel villaggio Dora, che ammontavano esattamente a quei 100 milioni. È vero, ce lo ricordiamo tutti, abbiamo dovuto poi chiedere un successivo intervento, mi pare di 50 milioni, da parte dello Stato, o li ha trovati, non so, è vero, l'Istituto delle Case Popolari in qualche modo, ma certo che fare un edificio, un grandissimo edificio nella zona in cui non ci siano ancora, diciamo, le opere igieniche allo scopo, comporterà, potrebbe comportare domani delle ulteriori spese per le quali si rivolgeranno al Comune di Aosta, il quale Comune di Aosta, essendo povero, si rivolge alla Regione e quindi è sempre, è vero, la stessa fonte che deve trovare i fondi. Quindi questo, effettivamente, è molto interessante conoscere almeno in quella zona, dato questo contributo, non andremo incontro ad ulteriori spese.

Caveri (U.V.) - Nous de l'Union Valdôtaine nous ne sommes pas contraires à ce que la Vallée alloue une somme pour les maisons populaires; cependant nous demanderions des éclaircissements parce que cette zone de St. Martin de Corléans est particulièrement délicate d'un point de vue d'urbanisme et de protection de paysage, parce que, si vous vous situez dans la place, dans la petite place qui est située devant, c'est-à-dire au sud, au midi de l'église de St. Martin de Corléans, et vous regardez en direction du château de Mont Fleury, de la Villa de Mont Fleury, vous voyez que c'est la plus belle vue qui puisse y être de la Villa de Mont Fleury, parce que la région à l'ouest de la Villa de Mont Fleury, a été déjà assez assassinée parce que on a permis de faire des baraques d'aucune valeur esthétique et la plus belle vue aujourd'hui de Mont Fleuri n'est pas de la route nationale, pour les raisons que j'ai déjà dites, mais c'est de la place qui est située au midi de l'Eglise de St. Martin de Corléans et alors nous voudrions être sûrs. Avant tout d'une chose, que ces maisons populaires ne viennent pas à être construites dans ce qu'on pourrait appeler, en italien on l'appelle "il cannocchiale", à travers lequel on peut voir la villa de Mont Fleury, à partir de la place devant l'église de St. Martin de Corléans.

D'autre part nous voudrions savoir exactement où ces maisons populaires doivent être construites, parce que nous ne voudrions pas que les volumes de ces maisons populaires portent perte à la perspective à partir de la route nationale, à la Ville de Mont Fleury. Voilà quelles sont nos préoccupations; et alors, dans l'attente des réponses du Président de la Junte ou des Assesseurs compétents, nous disons: une autre fois, que dorénavant, quand on présente ces propositions au Conseil régional il faudrait, comme l'on dit déjà d'autres Conseillers, qui m'ont précédé, il faudrait quand même porter une annexe, joindre une annexe où il y ait le dessin, quelque chose que l'on puisse comprendre où on veut bâtir ces immeubles, et d'autre part, bien que la chose ne soit pas vraiment directement liée à la question, je veux recommander au Président de la Junte, à toute la Junte et en particulier à l'Assesseur au Tourisme, qui a la responsabilité de la défense du paysage et des choses de valeur artistique, de considérer avec grand soin cette zone de Mont Fleury et que ce ne serait pas mal de faire un plan de protection de cette villa en modifiant, s'il est nécessaire, le plan régulateur de la ville d'Aoste. Je dis modifier le plan régulateur de la ville d'Aoste, dans le cas que le plan régulateur de la ville d'Aoste ne prévoie pas cette défense, chose que je ne connais pas à la perfection et de manière, je dis: "Modifier le plan régulateur", dans le cas que le plan régulateur ne prévoit pas tout ce qu'il faut prévoir pour la défense de cet endroit qui est unique à Aoste parce que c'est un endroit très joli et de grande valeur esthétique et les choses belles doivent être défendues, et, parce que je disais l'autre jour qu'en Vallée d'Aoste, on n'a pas fait d'autre que de faire des laideurs. L'autre jour je retournais de France, je retournais de Chamonix et la première chose que j'ai vue, le premier salut du Pays m'a été donné par cette horrible construction de l'Esso, qui est vraiment quelque chose d'épouvantable; sur l'autre versant du Mont Blanc on ne voit aucune construction laide comme celle-là. Nous voulons vraiment avoir le pompom des choses vilaines, elle est vilaine l'Eglise d'Entrèves, et elle est horrible la construction de l'Esso, vraiment c'est le premier billet de visite que le touriste trouve quand il arrive en Vallée d'Aoste.

Berthet (D.C.) - Intanto, al Consigliere Germano vorrei ricordare che l'Istituto delle Case Popolari non è un'azienda di Stato; poi la controparte di questi 10 milioni è la disponibilità di 10 alloggi, io ho detto "almeno 10 alloggi". L'istituto Case Popolari è un Istituto autonomo, che ha dei piani di finanziamento, non è, no, mi scusi, non è, Lei ha fatto l'esempio delle ferrovie dello Stato, e poi, come diceva Bordon, chiediamo che ci diano una locomotiva, scusi, l'Istituto delle Case Popolari ci domanda questo contributo, ma noi abbiamo la contropartita, cioè la disponibilità di 10 alloggi, da parte dell'Amministrazione regionale. Le difficoltà, che l'Istituto incontra per acquisire i terreni, sono quelle che impediscono di poter mettere in atto il programma di costruzioni che già è finanziato; ecco perché noialtri accediamo a queste richieste: perché hanno un programma per la costruzione di 102 alloggi, però si trovano in difficoltà per acquisire i terreni perché, non hanno le disponibilità. Si vede che ci sono dei piani anche per l'acquisto dei terreni e per l'acquisto di questi terreni l'Istituto popolare trova delle difficoltà e domanda un contributo alla Regione, mettendo, però, a disposizione un congruo numero di alloggi. Questa è la ragione per cui noialtri siamo invogliati come già nel passato e per la verità quando sono stati promessi la disponibilità degli alloggi, questo è stato mantenuto e noi abbiamo potuto venire incontro alla necessità dei dipendenti nostri o di persone che si trovano nelle condizioni proprio di dover ricorrere a degli alloggi a basso costo di affitto.

La zona, avvocato Marcoz, la zona dove dovrebbero sorgere, come dico, non giuro neanche, mi sembra che sia quella ma, mi hanno detto dove è già stato acquistato un terreno, dal Sig. Jaccod, cioè dal Sig. Jaccod, sono terreni della moglie, Rivolin, ed è prima di Mont Fleury; è appena passato il cavalcavia... insomma, nelle immediate vicinanze della Centrale del Latte. Ora, quella è una zona già urbanizzata, c'è già tutto: fogne, acquedotto, fornitura di energia elettrica, è già urbanizzata quella zona. E poi, io penso che, se hanno avuto l'autorizzazione a costruire, l'avranno avuta dal Comune, rispettando il piano regolatore, questo almeno non è un compito che incombe alla Giunta di dover verificare questo perché effettivamente se il Comune gli darà la licenza di costruire è perché si saranno adeguati a quelle che sono le esigenze del piano regolatore.

È esatto quello che dice il Consigliere Caveri sulla necessità di rispettare quella zona, questo è esatto, ma non mi sembra che la costruzione debba essere nella direttrice della Villa di Mont Fleury; non mi sembra, comunque, insomma, questa è certamente una cosa che va esaminata e alla quale bisogna mettere qualche attenzione, questo sono d'accordo con Lei. Insomma, a me sembra che non possiamo dire di no a questa richiesta, tanto più che il finanziamento per la costruzione degli alloggi, di questi, di questo corpo di 120 alloggi, c'è già e ritardare questa costruzione mi sembra che sia una deprecabile perdita di tempo.

È una trattativa che si era già svolta mi pare due anni fa perché lì hanno già un primo lotto di case in costruzione c'è già, non lo conosco...

Marcoz (U.V.) - (in lontananza... non si capisce)

Bionaz (D.C.) - Immagino, avvocato Marcoz, immagino che in quella zona i prezzi saranno, avranno certamente un valore piuttosto elevato. Io sono d'accordo che questa riserva faccia corpo della delibera evidentemente.

Caveri (U.V.) - Donc, Monsieur Bionaz a reconnu en partie le fondement de ce que j'ai dit et je le remercie pour cette reconnaissance. Mais, cependant, je ne suis pas tout-à-fait satisfait de ce qu'il a dit, parce que Monsieur Bionaz a dit: "la zone est déjà urbanisée", beh, elle est déjà urbanisée en partie, et alors je voudrais savoir ceci: donc, il résulterait, en base à ce qu'a dit Monsieur Bionaz, que ces maisons populaires devraient être construites sur les terrains, si j'ai bien compris, qui sont près de la maison, ancienne maison Peila, qui a été successivement héritée par les Rivolin et qui, aujourd'hui, je ne sais pas à qui appartient cette maison. Mais, alors, à part les personnes qui sont propriétaires, cela ne m'intéresse vraiment pas, je voudrais savoir, est-ce qu'on prévoit la démolition de la maison Peila, et la construction de grands immeubles dans cette zone-là, ou non? Parce que, vous dites que vous ne savez pas; or, c'est, justement, cela que nous devrions savoir, voyez-vous, parce que si les constructions des maisons populaires ne sont pas de grand volume, elles pourraient aussi ne pas porter perte à la région de Mont Fleury, mais si on prévoit la démolition de la maison Peila-Rivolin-Jaccod et à la place de cette maison on nous fait des phalanstères de maisons populaires, alors voilà que la zone de Mont Fleury reste endommagée, n'est-ce-pas? Alors, nous voudrions avoir des éclaircissements; on dit qu'on retarde, mais, en réalité, on ne retarde pas beaucoup si le Président de la Junte demande au Président des Maisons populaires des éclaircissements à cet égard. Et je fais une dernière recommandation à la Junte: il faudrait que la Junte achète les terrains qui sont le long du cannocchiale, qui part de la Place de l'Eglise de St. Martin de Corléans, jusque à la route nationale, parce que c'est le seul système pour empêcher qu'on y bâtisse dessus en ruinant une de ces belles perspectives de la Ville d'Aoste.

Andrione (U.V.) - Je peux poser seulement une question? Les sept logements auxquels nous avions droit pour les anciennes contributions données à l'Institut des maisons populaires ont été consignés à la Junte?

Bionaz (D.C) - Oui, oui, les cinq logements ont été donnés.

Monsieur Caveri, écoutez, je ne suis pas à même de vous donner la réponse à la demande que vous m'avez faite, parce que je ne retiens pas, n'est-ce pas, qu'on démolisse la maison Garrel, c'est-à-dire la maison Peila, je ne pense pas qu'on la démolisse. Je suis aussi d'accord, n'est-ce pas, de prendre immédiatement, si c'est nécessaire, les renseignements que vous me demandez pour vous dire où c'est qu'on veut construire cette maison. Je suis d'accord, je le fais immédiatement, si vous permettez, et je vous donne la réponse immédiatement.

Caveri (U.V.) - Est-ce qu'on ne pourrait pas alors, seulement, renvoyer l'argument à la prochaine séance? C'est question de renvoyer au 7 ou 8 novembre, ce n'est pas...

Bionaz (D.C.) - Écoutez, Monsieur Caveri, ils n'attendent que cela pour donner, n'est-ce pas, pour acheminer la pratique...

Caveri (U.V.) - Je le sais, mais, si on commence à bâtir, alors on n'arrive plus à éviter les inconvénients...

Bionaz (D.C.) - Mais il y a quand même le plan régulateur que je pense soit respecté...

Andrione (U.V.) - Le problème est seulement celui-ci: si la maison vient construite dans le sens parallèle à la 26, à la Nationale, évidemment Mont Fleury reste bloqué par la maison; si, au contraire, la maison est construite dans le sens vertical, ou plus ou moins normal à la 26, alors dans ce cas de Mont Fleury, parce que le terrain se trouve vraiment sur cette perspective, parce que l'Eglise...

Bionaz (D.C.) - J'estime qu'il soit plus au levant.

Andrione (U.V.) - Oui, mais en effet, l'Eglise de la Rionda, l'Eglise de Saint Martin est beaucoup plus à levant que Mont Fleury. Écoutez, cette zone je la connais, écoutez, là je suis sûr de ce que je dis...

Caveri (U.V.) - J'insiste dans le sens, nous nous sommes prêts à voter à faveur de cette proposition pourvu que nous soyons sûrs qu'après les renseignements qu'aura pris Monsieur Bionaz, que nous soyons sûrs qu'il n'y a pas de désastres d'urbanisme, voilà, c'est simplement cela.

Bionaz (D.C.) - Écoutez, moi je le fais tout de suite, si vous le permettez, si vous passez à l'autre argument, moi je le fais tout de suite.

Caveri (U.V.) - Nous renvoyons aussi ceci à l'après dîner.

Bionaz (D.C.) - Non, vous discutez l'argument qui suit et moi je le fais tout de suite.

Caveri (U.V.) - Va bien, d'accord...

Montesano (P.S.D.I.) - Io volevo solamente richiamare l'attenzione...

Fosson (U.V.) - Je dis seulement pour participer, si nous le voyons après-midi et que Monsieur Bionaz demande des renseignements, il faudrait avoir seulement, comme cela, graphiquement la chose où il est.

Montesano (P.S.D.I.) - Siccome il punto 17 riguarda l'assessorato al turismo, noi intanto sospendiamo questa e lo riprenderemo dopo il punto 17 e, quindi, si passa ad esaminare appunto questo.