Oggetto del Consiglio n. 275 del 7 novembre 1967 - Resoconto
OGGETTO N. 275/67 - Istituzione di una sezione del Liceo scientifico di Aosta in uno dei due Comuni di Châtillon o di Saint-Vincent. Istituzione di cattedre di tedesco. (Interrogazione)
Dujany (D.C.) - In merito all'interpellanza presentata dal Consigliere Cusumano vorrei dare alcuni chiarimenti.
La popolazione scolastica del Liceo scientifico di Aosta del corrente anno scolastico ammonta a 161 alunni, ripartiti in otto classi. Si ritiene che per i prossimi quattro o cinque anni si avrà un incremento medio di una trentina di unità, e che, data l'attuale consistenza numerica delle seconde, complessivamente 34 alunni, si avranno le due sezioni ad organico completo soltanto a partire dal 1971, 1972.
Si presume peraltro che si verificherà contemporaneamente una leggera flessione del numero degli alunni del Ginnasio e del Liceo classico, in media da 12 a 15 unità all'anno; attualmente il Ginnasio Liceo funziona con due sezioni complete, con un totale di 188 alunni, tenuto conto della consistenza numerica delle singole classi e in particolare del quarto anno di ginnasio, complessivamente 37 alunni, è probabile che si verifichi, già a partire dal prossimo anno scolastico, una contrazione del numero delle classi rispetto a quello attuale.
Si ritiene pertanto che con i lavori di ampliamento, in via di ultimazione (costruzione di sei aule), non vi saranno problemi di disponibilità di locali per i prossimi anni.
Si osserva inoltre che degli 84 alunni iscritti quest'anno alla prima Liceo scientifico soltanto cinque provengono dalla zona di Châtillon e St. Vincent; il problema della costruzione, dell'istituzione di un Liceo in quella zona potrà essere preso in esame fra qualche tempo, in relazione sia al maggior numero degli alunni che la zona potrebbe servire sia in relazione alla disponibilità di locali idonei.
Per quanto riguarda la eventuale introduzione dell'insegnamento di una seconda lingua straniera nel Liceo scientifico di Aosta, si osserva che se ne potrà prospettare eventualmente l'attuazione nei prossimi anni, ammesso che a quella scadenza il numero degli alunni della scuola sia tale da garantire il funzionamento, in via continua, di tre sezioni complete.
Come è stato sopra accennato, la situazione attuale lascia supporre che si raggiungeranno le due sezioni complete soltanto fra tre o quattro anni; occorre aggiungere che le tre prime classi attuali, che accolgono complessivamente 84 alunni, si ridurranno sicuramente a due classi prima di giungere all'ultimo anno del corso; soltanto quando le prime classi raggiungeranno il numero complessivo di 100, 130 alunni, si potrà prevedere il completamento di una terza sezione nei successivi quattro anni in corso, salvo che si possa addivenire alla possibilità dell'istituzione di una terza lingua straniera facoltativa, e sostitutiva della seconda lingua già esistente, cioè rendere alternativamente possibile ai ragazzi l'apprendimento di una seconda lingua straniera: inglese o tedesco.
Cusumano (P.L.I.) - Io ritengo che, indipendentemente da quello che ha detto l'Assessore, sia sempre bene pensare ad istituire un liceo anche nella zona di St. Vincent-Châtillon, in quanto, se adesso c'è solamente un numero, diciamo, piuttosto scarso di allievi in quella zona, indubbiamente è anche dovuto alla mancanza di una scuola locale, perché probabilmente se in loco ci fosse un liceo avremmo indubbiamente più allievi che frequenterebbero questa scuola, mentre molti devono pensare di recarsi fino ad Aosta, ed allora magari scelgono altri corsi di studio.
Circa la questione delle due lingue, io penso che sia senza altro il caso di pensare anche questo, perché oggi c'è molta gente che si sposta da una città all'altra, perciò c'è magari della gente che ha fatto tedesco, poniamo, a Torino, Milano, e viene in Valle d'Aosta e dovrebbe avere la possibilità di poter seguire anche questa lingua, dove ha già la difficoltà di dover studiare obbligatoriamente il francese, se invece qui trova solo l'inglese e là ha studiato il tedesco, deve addirittura poi impararne due: perciò io penso che sia sempre opportuno dare agli allievi la possibilità di scegliere fra una di queste tre lingue, diciamo; una anzi, non è possibile scegliere perché questa è già d'obbligo.
Perciò mi ritengo parzialmente soddisfatto da quanto detto dall'Assessore.