Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 274 del 30 ottobre 1967 - Resoconto

OGGETTO N. 274/67 - Proposta di modificazioni alle tabelle delle carriere e dei ruoli del personale regionale addetto ai Servizi Agrari e ai Servizi Forestali. (Rinvio di mozione alla Commissione)

Chamonin (U.V.) - Non mi dilungherò sull'illustrazione della mozione perché mi pare che siamo stati anche abbastanza chiari nella prima parte. Volevo soltanto informare il Consiglio di questo: che nella formulazione del dispositivo di delibera, cioè, dove è riportato a pagina due, c'è una specie di specchio, noi abbiamo forse fatto un errore di natura tecnica, come impostazione, un errore di formulazione più macchinoso, così come proposto; sembrerebbe anche, ad un certo punto, che si debbano creare addirittura dei nuovi posti in organico. Invece è semplicemente un adeguamento che noi chiediamo, una ristrutturazione dell'organico così come stabilito per questo Assessorato e, precisamente, e, precisamente, e pregherei quindi il Consiglio di non voler tener conto di quest'ultima parte, ma di voler sostituire in questo modo, cioè riportando l'organico così come stabilito, con queste variazioni: ai servizi agrari, noi vediamo in organico, in fondo ai servizi agrari, un primo geometra, tre geometri; noi proponevamo due primi geometri, due geometri, perché sono sempre quattro i posti, ma strutturati diversamente.

Servizi zootecnici e caseari, rimanevano inalterati - pagina 70 dell'organico - ripeto, Assessore Maquignaz magari, i servizi agrari in fondo ci sono 1, 3 geometri; proponevamo due primi geometri, due geometri; sono sempre quattro posti di geometri, ma strutturati in altro modo.

Servizi zootecnici e caseari rimanevano inalterati, servizi forestali, invece, avevamo in organico 3 geometri, di cui un primo geometra e due geometri; noi proporremmo, invece, due primi geometri e un geometra, e avevamo, in fondo, tra primo applicato e applicati, un primo applicato e tre applicati, cioè quattro persone per questo servizio, che noi proporremmo di strutturare in questo modo: un segretario di concetto, di categoria B2, 2 primi applicati, due di categoria C1 e un applicato di categoria C2.

All'Ufficio copia, dove c'era una dattilografa applicata, una stenodattilografa e cinque dattilografe, noi proponevamo due dattilografe applicate, una stenodattilografa e quattro dattilografe.

Quindi, niente di straordinario, di trascendentale; ci sembrava, in questo modo, di essere più aderenti a quelli che sono attualmente i servizi così come attualmente funzionanti.

Altro non avrei da dire, potrei dare una copia di questa...

Marcoz (U.V.) - Io faccio solo due brevissime osservazioni; una che penso che questo problema non possa essere esaminato soltanto per un Assessorato, e mi riferisco a tutto quello di cui abbiamo già parlato qui nei precedenti Consigli, dove chiedevamo che fosse nominata questa Commissione per studiare eventuali modifiche, miglioramenti, aggiornamenti di questi ruoli; la seconda è un'osservazione di questo genere, anche molto breve, che una volta si diceva che i cittadini devono servire le cariche, ho la vaga impressione che si tenda ad un metodo in cui le cariche devono servire per i cittadini e non dico di più.

Maquignaz (D.C.) - Io dico che concordo su buona parte, sulle proposte presentate in questa mozione; però, naturalmente, vedo che nell'ultima parte, nel deliberato, si dice di "portare al prossimo Consiglio delle proposte concrete". Quindi, invece, noi, nel prossimo Consiglio siamo nell'impossibilità di poterle portare in quanto che il Consiglio è già stato convocato, abbiamo già ricevuto la convocazione per il 7. Nel frattempo io penso che si possa appunto portarlo in Commissione ed esaminarlo più approfonditamente.

Fosson (U.V.) - Le parole lapidarie del collega Marcoz hanno detto più di quanto si può dire attraverso un lungo discorso.

Però, qui, prima di tutto bisogna riesaminare tutti i casi e non solo per un Assessorato. Ora, se noi ci addentriamo in una discussione adesso, possiamo discutere per lunghe ore, perché praticamente, nella questione organico si è fatto un qualche cosa che non andava, perché, prima di tutto, in tutti gli Assessorati, in molti Assessorati, si è esagerato, proprio per fare piacere e per mettere tutti i generali e non avere più la truppa dietro.

Per quanto concerne l'Assessorato all'agricoltura, il sottoscritto ha avuto occasione ben tre volte di parlare in quella Commissione del personale che c'era prima, dire con quella poca esperienza che poteva avere, quale era la sistemazione da dare, ma proprio perché si è cambiata l'Amministrazione e bisognava fare qualche cosa di diverso, si è voluto sovvertire tutto quello che si era pensato prima, che si era detto prima, e allora è venuto fuori che bisognava mettere un dirigente amministrativo, e questo l'abbiamo visto l'altro giorno, quando è stato portato qui che adesso anche i membri della Giunta sono dell'avviso che non bisogna metterlo; era chiaro, non voglio dilungarmi, su questo punto.

Si era pensato e si erano visti gli inconvenienti che c'erano in questo Assessorato per il dualismo che esisteva tra i servizi forestali e i servizi agrari, quindi, a un certo momento, pur lasciando specificatamente le funzioni agrarie ad una data categoria e quella forestale agli specialisti, agli ispettori forestali, si era pensato di creare un ufficio tecnico al servizio delle due branche, questo ritenendo di far fare un'economia alla Regione in quanto si verificava il caso che, magari a due giorni di distanza, partiva un geometra della Forestale per andare a vedere un lavoro a Champorcher, e, due giorni dopo, partiva uno dei servizi agrari per andare a vedere un lavoro che interessava la branca dell'agricoltura, ora, in certi casi era necessario che i due geometri andassero separatamente, ma in molti casi, quando si trattava di fare un sopralluogo, geometra era uno, geometra era l'altro, tranquillamente si poteva dare quelle due pratiche allo stesso geometra, e questo costituiva un risparmio di tempo, un risparmio di spesa.

Ma di tutto questo c'è stato qualcuno che prendendo così il nuovo assessore appena venuto, gliel'ha raccontata, ha detto che tutto questo non funzionava e qualcuno forse aveva i suoi interessi personali per spingere in questo senso e questo, a un certo punto, con minor anzianità nell'Assessorato si è messo a posto, perché praticamente è passato geometra di prima, quegli altri, invece, che erano più anziani, perché seguivano certe altre attività, sono stati allo stesso punto.

Qui non si tratta di dire di uno o dell'altro, perché qui si è fatto questo, io ritengo che si è fatto molto male, molto male e oggi ci sono di nuovo i compartimenti stagni, quello che bisognava assolutamente eliminare, bisognava assolutamente eliminare.

Almeno questa è l'esperienza che il sottoscritto ha vissuto per diversi anni.

Ora, è giusto che bisogna dare di nuovo la possibilità a qualcuno che da questo ha avuto il danno di essere messo a posto, ma, e questa richiesta viene fuori da quello che si è fatto in certi altri assessorati, dove effettivamente, volendo mettere, fare una suddivisione di diversi uffici si è detto: questo è il capo di quell'ufficio, questo è il capo di quell'altro ufficio, quello è il capo di quell'altro ufficio, magari è lui solo nell'Ufficio, ma questo per poter dare la categoria superiore.

Queste cose qui, state tranquilli, che già quando discutevamo dell'organico nella nostra Giunta c'era da parte di alcuni assessorati e di alcuni assessori, la tendenza di accogliere tutte le richieste e di largheggiare e la tendenza da parte di alcuni altri, che ritengo fosse stata quella giusta, cioè, di dire, cominciamo a non fare tutti generali, diamo questi posti, maggiori posti di responsabilità e quelli più in alto a chi dimostra di avere le capacità e quindi in questo senso.

Ora, di tutto questo non si è tenuto conto in certi assessorati che già largheggiavano forse prima, si è largheggiato lo stesso e si è andati su quella china e questo ha portato che quegli altri che stanno in quegli assessorati, vogliono anche loro essere a posto, proprio per quello che è il confronto, perché molta gente, specialmente dei dipendenti, non è che si lamenti della sua posizione, in quanto la propria posizione, ma si lamenta, e molte volte a ragione, quando vede che un altro dipendente, che dovrebbe essere sullo stesso suo piano, o che ha minore anzianità perché il regolamento è passato in un certo senso piuttosto che in un altro, gli dà la possibilità di avere una posizione che quell'altro non può avere e quindi crea quell'ingiustizia, crea una situazione di confronti che sono sempre odiose, che sono quelle che portano il turbamento, specialmente nei dipendenti.

Ora, se si deve vedere qualche cosa in questo senso, io non voglio neanche entrare adesso nei particolari di questo, perché è ancora tutto cambiato, tutto quello che era stato presentato nella mozione, mi dico, attenzione, se si deve, noi abbiamo chiesto prima che bisogna cercare di eleminare gli inconvenienti che sono sorti con l'applicazione di questo regolamento, su questa linea siamo perfettamente d'accordo, si veda e si prenda in esame, però si guardi tutto, e, purtroppo, ci saranno certe situazioni che sono state, oramai, sono sancite che probabilmente non dovevano essere viste come sono state viste, in base a quel regolamento e queste sono quelle che creano quelle disparità e quelle ingiustizie. Quindi, vedere tutto quello che c'è da vedere, in maniera che si veda, se c'è da rivedere qualche cosa, si veda in tutto l'organico e si dia di nuovo almeno un aspetto, si ricrei quella posizione di giustizia che ogni dipendente ha il diritto di richiedere.

Andrione (U.V.) - Je précise que je parle à titre purement personnel. Ici nous assistons à un phénomène qui ressemble étrangement à la sicilianisation de la Vallée d'Aoste. Nous sommes arrivés à un point où, si nous continuons comme cela, un jour, qui n'est pas tellement lointain, le budget de l'Administration régionale ira pour payer le personnel; un point c'est tout. C'est-à-dire, nous serons devenus ce que nous avons toujours critiqué dans l'Etat centralisé, une bureaucratie; je répète, je parle à titre purement personnel.

Je sais, il y a des cas d'injustice, mais, quand on fait une plante organique du personnel, il faut avoir le courage et la force de dire que l'on fait quelque chose qui doit durer au moins vingt ans. Il ne faut pas découper un manteau sur les personnes qui sont en ce moment dans une place, dans une autre. Malheureusement, moi, je ne veux pas reprendre le discours que j'ai fait plusieurs fois, malheureusement nous savons tous que si le patron de l'Administration régionale était un industriel privé, un de ces chevaliers du Travail auquel Monsieur Merzagora parle, nous savons très bien qu'ici le personnel diminuerait du 30 et 35% et il n'y aurait pas des différences dans la rente, en terme de travail. Et alors, moi je dis, quand même, faisons attention, parce que nous sommes en train de réduire l'institut de l'autonomie, vraiment à la dernière expression, nous sommes en train de nous transformer dans un institut qui n'a plus aucune signification; nous sommes des distributeurs de places et chacun se forge son petit nid, plus ou moins douillet, à l'intérieur du système, presque comme des souris dans le fromage et puis personne ne peut pas les toucher parce qu'il y a le très fin rôle, rôle des administrateurs, etc... des employés et alors c'est fini, et quand on est de rôle on a le droit de ne plus travailler.

Eh bien, Monsieur Maquignaz a fait une proposition d'en parler dans une commission; moi, je voudrais prier Monsieur Maquignaz, à titre purement personnel, parce que je n'ai aucun intérêt en matière, de faire résistance, dans la mesure du possible, parce que ici qu'est-ce qu'il arrive? Quand vous faites une place, là c'est tout un jeu, parce que, entre autre, remarquez, dans aucune industrie privée il y a quatorze qualité.

A1, A2, A3, A4, A5, A6, B3...C3... parce que cela c'est simplement une multiplication faite pour faire payer un peu plus l'administration régionale, c'est une multiplication de fonctions et d'espace faite pour faire dépenser de l'argent.

Et alors, moi je vous prie simplement, dans la mesure du possible, de faire résistance, parce que ici nous allons ridiculiser l'institut de l'autonomie; quand vous prenez les grands journaux nationaux, je ne voudrais pas que Monsieur Bionaz me réponde comme une fois il a répondu à Monsieur Caveri: "Lei conosce Panfilo Gentile"; non, hein, je parle de Monsieur Gorresio, su La Stampa: "impopolari le regioni"; mais écoutez, nous, qui sommes régionalistes, qui ne parlons que de cela, est- ce qu'il n'y a pas quelque chose de vrai? Quand on sait qu'un Assesseur régional sicilien arrive à avoir quelque chose comme 60 secrétaires; nous nous ne sommes pas encore à ce point et nous vous remercions dans la mesure où vous résistez; quand même, je dis, en matière de organico: prudence.

Monsieur Dujany faisait partie de cette commission et je crois que nous étions à deux, je lui donne acte, pour faire résistance, pour chercher à ne pas répéter, mais quand même à un moment donné il semblait que, non pas la queue de la sirène ou du serpent de mers du Vaisseau célèbre de Wagner, mais quand même c'était une queue sans fin, une chose extraordinaire; et, même s'il y a au fond une question de justice, moi je me répète: faisons attention à ce que déjà Fosson a dit et que Monsieur Marcoz a dit avant, ne pas faire tous des généraux, parce que quand même il faudra qu'il y ait, à un moment donné, une troupe à commander, et, quand vous aurez déclaré que tout le monde a des gallons, il faudra de nouveau embaucher du monde pour qu'il y ait quelqu'un qui fasse les fonctions du caporale. C'est comme dans l'armée de Courteline, à un moment donné, tout le monde était arrivé au capitaine, il fallait prendre des nouvelles recrues et dire, vous vous soldat, caporal, etc... C'est un jeu qui n'a pas de fin; faisons attention. Ecoutez, je vous répète, au point de vue de l'autonomie, nous avons fait quelques discussions dans une autre séance, où il s'agissait d'un problème plus grave, mais quand même, je dis: faisons attention, parce que le personnel de l'administration reste, les Juntes passent; un jour ou l'autre, demain, après-demain, l'autre encore, mais quand même le ton d'une administration est donné par la bureaucratie, et, si nous n'avons pas tous ensemble, si nous n'avons pas la force de tenir cette bureaucratie, un jour les gens qui seront assis sur ces fauteuils seront simplement des signataires de mandats, qui seront déjà établis à l'avance, parce que on n'aura qu'à payer.

Germano (P.C.I.) - Io ho dato atto parecchie volte all'Assessore Maquignaz della sua preparazione e anche della sua franchezza e anche della sua sollecitudine nel rispondere. Però, questa volta, gli devo dare atto che la sua risposta non è franca e sincera, è una risposta diplomatica che nasconde quello che pensa, nasconde quello che pensa, perché, quando mi dice: "Siamo nell'impossibilità di portare delle proposte concrete", dice una cosa giusta, dice una cosa giusta; lui ha una sua opinione, è che non conviene guardare un settore solo, altrimenti si provoca tutta una reazione a catena, come già è stato preannunciato. Quindi, se vogliamo essere franchi e sinceri anche in questo, dobbiamo dire come stanno le cose; le cose stanno che tre mesi fa abbiamo presentato una mozione per formare una commissione che rivedesse quelle che potevano essere le cose che non andavano bene nell'applicazione dell'organico; siamo stati tutti d'accordo, i gruppi hanno designato i membri di questa Commissione, però questa Commissione non si riunisce. Allora è evidente che mancano le proposte concrete, è evidente, e questa mozione andrà a finire nel nulla se non abbiamo le idee chiare su quello che faremo da adesso in avanti e anche qui, la risposta di questa mattina del Presidente della Giunta ci ha lasciati un po' lì, quando dice: "il Consiglio scade il 25 novembre". Cosa significa questo? Che dal 25 novembre in avanti il Consiglio non si riunisce più, oppure che, se vi è un prolungamento della vita - che noi non riteniamo giusto - ma se c'è un prolungamento della vita, il Consiglio si riunisce ancora; se il Consiglio si riunisce ancora, allora vi è ancora la possibilità di fare delle proposte concrete che comprendono anche tutto il resto; se il Consiglio scade il 25 novembre, per dare una risposta franca e sincera, bisogna dire: signori miei, non ce la facciamo più, perché non ce la facciamo più; quindi bisognerebbe, secondo me, che il Presidente della Giunta dicesse questo, una posizione chiara, di modo che i gruppi sappiano anche quale atteggiamento assumere, cosa intende, per quello che ha detto questa mattina: il Consiglio scade il 25 novembre. Che il Consiglio si riunisce ancora, o il Consiglio si riunisce fino al 25 novembre e poi, come ho sentito dire, è la Giunta che fa l'ordinaria amministrazione fino alle elezioni, senza alcun controllo? Bisogna che lo sappiamo, onestamente, questo, ad ogni modo, per sapersi anche regolare sulle cose da presentare, sulle proposte da portare avanti o no?

Maquignaz (D.C.) - Dunque, il Consigliere Fosson dice che abbiamo fatto molto male a sopprimere l'Ufficio tecnico; è una cosa che abbiamo veramente esaminato anche noi, però, è chiaro, che i due servizi hanno delle funzioni molto diverse, per cui non era facile creare quell'ufficio che riunisse tutti i tecnici dell'Assessorato, perché noi sappiamo che i giovani che si occupano dei servizi forestali, si occupano dei lavori di arginature, frane e dei cantieri di lavoro, quindi non è un lavoro uguale a quello dei geometri invece che prestano servizio presso il servizio agrario.

Inoltre, c'è un altro motivo; in questo Ufficio tecnico, c'era un solo B1, cioè la carriera non era più aperta perché era preclusa a questa sola persona che occupava quel posto; quindi anche con questa considerazione noi abbiamo ritenuto di dover scindere i due servizi.

Lei parla addirittura di compartimenti stagni. A me risulta, invece, che l'Assessorato all'agricoltura, cioè i dipendenti, lavorano e l'ammontare delle spese ce lo dimostrano.

Al Consigliere Germano, invece, vorrei dire: io non è che sia stato ambiguo, come potevo in questo momento dare una risposta, impegnarmi, quando ci arriva un'altra proposta diversa da quella che era stata presentata con la mozione? Quindi, effettivamente, io... Comunque è una cosa che va riesaminata, e, quindi, io ritenevo opportuno, proprio per questo, di portarla alla Commissione che è stata già nominata dalla Giunta.

Chamonin (U.V.) - Abbiamo sentito delle grossissime parole, sicilianizzazione, ridurre l'istituto dell'autonomia all'estremo, ridicolizzarla... Notre intention n'était certainement pas celle en présentant cette motion de "sapper" les institutions légalement constituées; non, non, nous n'avions pas l'intention de faire comme Sanson dans le temple des Filistei, in mezzo alle colonne, è vero, no, non vogliamo fare crollare assolutamente niente, non bisogna fare le cose neanche molto più grosse di quello che sono, molto più grosse di quelle che sono.

Per conto nostro era una situazione anormale, macroscopica che bisogna in qualche modo mettere a posto. Se avete un altro sistema di sanare questa situazione, ditelo, senza per questo, noi non abbiamo nessuna intenzione di fare crollare l'istituto autonomistico presentando una mozione del genere. Intendiamoci bene, non bisogna neanche fare le cose più grosse di quelle che sono. Oggi parlate di Commissione; benissimo. Quali assicurazioni ci date, però, che questa Commissione prenderà in esame questo problema in tempo utile? Se ci date queste assicurazioni noi siamo perfettamente a posto e perfettamente tranquilli, non chiediamo mica altro. D'altronde, noi abbiamo detto: "di sottoporre all'esame e all'approvazione del Consiglio stesso, nella prima adunanza successiva all'odierna seduta". Abbiamo mica detto di votarlo in questa seduta, però dateci delle assicurazioni in quel senso e noi siamo ben tranquilli.

Fosson (U.V) - Io ribadisco l'affermazione dei compartimenti stagni, ma vorrei sottolineare al geometra Maquignaz, io non ho detto e non voglio, e non lo posso dire, che non lavorino i dipendenti dell'Assessorato all'agricoltura. Guardi, quei pochi che non lavorano, li conosce anche Lei, li conosce anche Lei quei pochi che non lavorano, come conosciamo quei pochi che non lavorano, anche in altri assessorati. Questi sono ben individuati, quindi, però, però riaffermo la questione dei compartimenti stagni e che ci siano. E che c'erano i compartimenti stagni, voglio portarvi un piccolo esempio: prima di tutto, quando eravamo nel vecchio Palazzo, l'agricoltura era ad un piano, e l'Ispettorato forestale al piano superiore. Neanche facevano gli stessi orari, alle volte, va bene? E ad un certo momento, cosa che per me mi si sono drizzati i capelli, ad un certo funzionario dell'Ispettorato agrario, a cui ho chiesto notizie di fondi dello Stato che dovevano essere spesi per la questione delle sistemazioni idraulico-forestali, ha avuto il coraggio di dirmi, questo funzionario dell'Ispettorato, che era lui responsabile di fronte allo Stato per questi fondi e che, quindi, quelli, siccome lui era un funzionario delegato e aveva l'intestazione anche di questi fondi in banca, non aveva da rendere conto né all'Assessore, ne all'Amministrazione regionale. Lascio a voi, non faccio altri commenti, ma lascio a voi pesare l'enormità di questa affermazione. Allora gli ho ricordato, ricordato semplicemente che il decreto del 1946 aveva abrogato tout court sia l'Ispettorato agrario sia l'Ispettorato forestale, come la Camera di Commercio. Però, questo, non è 15 anni fa, parlo di una questione di alcuni anni fa, di alcuni anni fa, e questa questione andava avanti, si è rimediato perché i fondi sono stati intestati all'Amministrazione regionale, e via dicendo, e quindi si è riportato questo spirito, chi lo sa da come veniva questo spirito. Ora, compartimenti stagni, compartimenti stagni, io non dico che non bisogna, ad un certo momento, dare un incarico anche fisso, e noi stessi, avendo fatto, avendo creato l'ufficio tecnico abbiamo lasciato questi geometri che si occupassero della parte agraria e certi altri che si occupassero della parte forestale, però, dicevamo, non deve esserci più un compartimento stagno, perché? Perché quando si faceva la revisione dei prezzi, ad esempio, dei vari progetti, portati, noi abbiamo insistito, e voi avete approvato lo stesso adesso, che si armonizzi la questione degli interventi regionali con quelli del piano verde. Ma, se noi facciamo una revisione di prezzi in Valle d'Aosta, dove tutte, tutti i comuni sono dichiarati montani e se si vede un fabbricato che sia costruito in un villaggio a Valtournanche, o quello che sia l'alpeggio in un altro posto, il prezzo del materiale sarà lo stesso, varierà solo la questione dei trasporti. Quindi, bisogna ad un certo momento che questo sia seguito con lo stesso criterio. Ora, lo stesso criterio non veniva seguito, perché? Perché i dipendenti forestali si attenevano a quelle che erano le circolari del Ministero, dove dicevano non si può dare più di tanto al metro cubo a questo, per questo altro, anche se i prezzi erano completamente sfasati, ed io mi sono permesso di dire, di superare questa questione e di dire, appunto attraverso l'Ufficio tecnico, si tenga una stessa, il prezzario e tutto questo, si tenga uno stesso criterio. Varierà la distanza, varieranno le spese di trasporto, ma si tenga sulla stessa base. Quindi, queste cose proprio avvenivano prima perché c'erano questi compartimenti stagni. Forse sono andati avanti, oggi saranno di nuovo divisi, si consulteranno, questo io non lo so, non lo so cosa faranno, ma ad ogni modo, io non ho detto con questo che non lavorano i dipendenti dell'Assessorato all'agricoltura, ho solo detto che c'erano dei compartimenti stagni, che noi abbiamo cercato di eleminare nell'interesse del buon funzionamento della Regione, che oggi, con la divisione, di nuovo, con l'eliminazione dell'Ufficio tecnico si ricreeranno fatalmente. Non so se si sono già creati, ma si ricreeranno fatalmente. La questione di dire, ad un certo momento, che l'Ufficio tecnico aveva un solo geometra B1, si poteva benissimo, all'Ufficio tecnico facevano capo tanti geometri, si poteva dare l'incarico di capo ufficio tecnico ad un altro geometra, e mantenere, come quello che era almeno allora nelle nostre intenzioni, mantenere una scala di altri due geometri, uno per l'agricoltura, e uno per le cose forestali, con un grado superiore, e quegli altri, invece, che fossero all'ultimo grado della scala, in maniera che c'era la possibilità, se non altro di mettere il geometra capo ufficio tecnico, metterlo al di sopra anche di quello che era B1. Si poteva fare questo, paragonandolo a qualcun altro, in maniera di dare la possibilità a due almeno di essere B1. Ma per questo c'era un certo criterio, un certo criterio che poteva essere visto bene.

Oggi le richieste che vengono fatte e che sono, il malcontento che è giustificato, ed è quello che un po' forse ha determinato questa mozione, è dato da quel fatto che ho già detto prima che, invece, eliminando l'Ufficio tecnico è passato un solo geometra di quelli che erano più o meno alla pari, e ha potuto passare ad una data categoria, e gli altri sono rimasti lì. Questi si ritengono danneggiati nell'ambito dell'assessorato, e guardano a quello che è stato fatto in certi altri assessorati, dove si è largheggiato, e non sto a ripetere, guardando quello che si è fatto in certi altri assessorati. Sì, pensano di essere stati doppiamente danneggiati.

Ora eventualmente, bisogna vedere il tutto. Io non dico delle questioni, non faccio dei drammi su questo, però, come i dipendenti, la prima cosa a cui tengo, tengo a precisarlo, molte volte non è la questione dello stipendio che percepiscono quanto il confronto con altri e il confronto, alle volte, quando questi altri hanno ottenuto, diversamente da loro, delle posizioni di privilegio, e allora, immediatamente uno si trova scontento e desidera essere messo a posto come l'altro. Ma, se ci sono delle ingiustizie in un senso, non si può neanche, ad un certo momento, portare tutti come dicevamo prima, ad essere generali, bisogna però esaminare tutto insieme, per non creare, per non eliminare alcune disparità, alcune ingiustizie, e crearne di nuove. Quindi, noi siamo stati i primi a presentare questa mozione, per la cosa in generale, di vedere quelli che c'erano, quelli che erano stati danneggiati. Quindi si vede, in questo senso, di poter mettere le cose a posto.

Bionaz (D.C.) - Io penso che si può tranquillizzare i presentatori della mozione in questo senso: è chiaro che alcuni ritocchi bisogna esaminarli anche per altri parti dell'organico e non solo questo. Pensiamo che l'unica soluzione, quella più aderente alla realtà, sia quella di sottoporre alla commissione, che già è stata nominata, questo e quelle altre modifiche che la Giunta ritiene di dover presentare, perché vengano esaminate tutte assieme e facciano l'oggetto di un esame poi, da parte del Consiglio, come ritocco al regolamento attuale.

Il Consigliere Germano vuole sapere cosa succederà dopo il 25 novembre; ma voi il Consiglio lo volevate già fare scadere il 27 di ottobre, dunque, abbiamo già quasi un mese in più di vita, Germano, è vero, sì o no?

Ora, per quanto riguarda... (voce di Germano) ...sempre della stessa opinione, benissimo, anch'io non ho cambiato la mia intendiamoci. Il Consiglio scade il 25 di novembre, e non il 27 di ottobre, sia chiaro.

Per quanto riguarda l'attività legislativa, io non rivelerò niente, perché il Presidente Marcoz può dirmi che già in allora era stato affacciato il dubbio che si potesse ancora legiferare dopo la scadenza del Consiglio. Io mi limito semplicemente a questo e vorrei, naturalmente per quello che riguardano i provvedimenti legislativi del Consiglio, almeno quelli che riteniamo siano urgenti, quelli che devono essere, fare l'oggetto di un più attento, più sollecito esame della Giunta, fossero evidentemente portati a termine entro il 25 novembre.

Per quanto riguarda poi l'attività del Consiglio, l'altra attività del Consiglio, su questo non tocca a me pronunciarmi. Lo vedremo dopo la scadenza del Consiglio.

Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Germano, io volevo intervenire, Lei domanda al Presidente della Giunta, il Consiglio cosa farà, ma non è il Presidente della Giunta che dispone del Consiglio, può richiedere, semmai, al Presidente del Consiglio, quello che riterrà opportuno di chiedere ma è il Presidente del Consiglio che può dare una risposta a questo.

Naturalmente, su questa risposta, io mi riservo poi di mettere al corrente... no, per quella ragione che mi devo mettere al corrente di quello che può fare il Consiglio, di quello che non può fare, dopo la scadenza. Permettete che io possa dire che io oggi non sono al corrente di quelle che sono effettivamente le mansioni che il Consiglio può svolgere. Forse il Presidente Marcoz può dirci qualche cosa, alla scadenza del Consiglio, quali provvedimenti, di ordinaria amministrazione, il Consiglio può prendere mentre non può prendere altri provvedimenti di carattere legislativo. È così, Consigliere Marcoz?

Comunque, avremo dei Consigli prossimi e si chiarirà anche questo punto.

Marcoz (U.V.) - Io direi questo: è giusto sotto un certo aspetto, quando il Presidente della Giunta dice: "ma, volevate farlo scadere prima, ora c'è un mese di più". Ma si nasconde che se volevano farlo scadere prima era per arrivare a delle elezioni, mentre adesso c'è una carenza, una vacanza, diciamo, di amministrazione, di sei, di sette, di otto, chissà quale sarà questa vacanza. Ora, io penso che di fronte ad una vacanza così lunga, se l'amministrazione ha una continuità, forse bisognerebbe risolverlo in senso positivo, nel senso che il Consiglio possa ancora funzionare perché, di fronte ad una vacanza breve, di un mese, due o tre, si potrebbe anche dire: "beh, la Giunta porta innanzi il peso dell'amministrazione", ma di fronte alla vacanza lunga dell'organo principale, io penso che forse si debba optare per una soluzione, perché adesso, facciamo il caso limite, se ci fosse un motivo per cui si va avanti un altro anno, volete andare avanti un altro anno, solo con la Giunta, senza il Consiglio, mi sembra che basterebbe pensare a questa ipotesi di caso limite per dire che la tesi dovrebbe essere quella che, di fronte ad una vacanza lunga gli organi, per la continuità che l'amministrazione deve avere, per questo principio generale della continuità dell'amministrazione, bisognerebbe ancora farlo funzionare. Io personalmente penso così.

Fillietroz (U.V.) - Io, mi ricordo quanto è avvenuto nel 1963. Nel 1963 il Presidente della Giunta che doveva indire le elezioni, effettivamente si scadeva, mi pare, il 18 giugno, o il 25, ha interpellato tutti i partiti dicendo: "Le elezioni scadrebbero in agosto, ai primi di agosto; siete d'accordo? Tutti d'accordo, rinviamo al 27 ottobre". Io mi ricordo che l'ultima seduta di Consiglio nella quale abbiamo anche modificato il regolamento agli effetti delle elezioni del Presidente del Consiglio, del Presidente della Giunta, dei due terzi effettivamente, perché poi con la legge proporzionale cambiava la situazione, si poteva arrivare in una situazione che non si poteva eleggere né il Presidente del Consiglio né il Presidente della Giunta, abbiamo fatto la riunione, l'ultima riunione del Consiglio il 9 settembre, e poi abbiamo fatto le elezioni il 27 ottobre. Quindi, i 45 giorni prima. Quindi, o il Consiglio continua fino a 45 giorni prima delle elezioni, o il Presidente della Giunta è tenuto ad indire le elezioni, una delle due soluzioni.

Montesano (P.S.D.I.) - Va bene, siamo usciti un po' fuori dall'argomento che ci interessava.

Fosson (U.V.) - Su questo argomento lei ha detto che...

Montesano (P.S.D.I.) - No, non prendiamo questo argomento, scusi... io ho voluto dare una risposta, perché se prendiamo questo argomento... l'abbiamo già... questa mattina, no, né all'ordine del giorno...

Fosson (U.V.) - Va ben, ne abbiamo parlato fino adesso...

Montesano (P.S.D.I.) - Non ne abbiamo parlato, scusi, Consigliere Fosson, non ne abbiamo parlato; io ho dato una brevissima risposta al Consigliere Germano, e basta, ma non è all'ordine del giorno; noi abbiamo una mozione che non ha niente a che fare con questo argomento qui... due parole, ma poi le due parole sono a catena.

Fosson (U.V.) - No, no, niente, se Lei me le lascia dire vede che non sono a catena. Lei ha detto che non era al Presidente della Giunta che Germano doveva rivolgersi per questo, ma era il Presidente del Consiglio; possiamo essere anche d'accordo; io chiedo soltanto, vede che sono brevissimo, chiedo soltanto che nella prossima riunione di Consiglio, in maniera che Lei abbia il tempo di vedere e tutto, ci dia una risposta su questo argomento.

Montesano (P.S.D.I.) - Senz'altro.

Fosson (U.V.) - Ecco, questo chiedo, quindi vede che non voglio allungare, non voglio fare una discussione...

Montesano (P.S.D.I.) - Allora ritorniamo a bomba, ritorniamo alla mozione, Consigliere Chamonin prende atto, e il Consigliere Albaney, prendono atto di quanto ha risposto il Presidente della Giunta, cioè di esaminare il problema nel suo insieme, come è d'altra parte giusto, è vero, e non di esaminarlo dal punto di vista settoriale, e quindi desidero da loro una risposta, per quello che riguarda il prosieguo che dobbiamo dare alla mozione.

Albaney (R.I.V.C.V.) - Stiamo fermi sulla mozione presentata. Abbiamo chiesto di sottoporre all'esame e all'approvazione del Consiglio stesso, nella prima adunanza successiva alla data dell'odierna seduta, ecc... Quindi, chiediamo soltanto che nella prossima seduta del Consiglio regionale vengano esaminate le variazioni che noi abbiamo proposto.

Montesano (P.S.D.I.) - Io devo dire questo.

Albaney (R.I.V.C.V.) - Cioè prima del 25.

Montesano (P.S.D.I.) - Va bene, alla prossima, al prossimo Consiglio utile.

Albaney (R.I.V.C.V.) - Prossimo Consiglio utile.

Montesano (P.S.D.I.) - Va bene...Presidente della Giunta, d'accordo?

Bionaz (D.C.) - Sì, l'ho detto chiaramente.

Albaney (R.I.V.C.V.) - Non l'avevo capito...repetita juvant...

Montesano (P.S.D.I.) - Allora la seduta è chiusa e fermo restando che il 6 non c'è Consiglio, io provvederò entro domani a fare giungere la comunicazione telegrafica.

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La seduta è tolta alle ore 20,27.