Oggetto del Consiglio n. 318 del 20 novembre 1967 - Resoconto
OGGETTO N. 318/67 - Disegno di legge regionale recante: "Provvedimenti di variazione al Bilancio di previsione della Regione Autonoma della Valle d'Aosta per l'anno finanziario 1967".
Bordon (D.C.) - Io ho poco da aggiungere perché l'allegato è sufficientemente chiaro. Ad ogni modo, come è accaduto da sempre, all'inizio dell'anno amministrativo, si stabiliscono, si prevedono determinate entrate e determinate uscite che poi attraverso l'anno possono subire anche delle variazioni. Così è accaduto anche quest'anno, a distanza di sette, otto o nove mesi. I vari Assessorati hanno visto quali erano gli articoli sui quali probabilmente era necessario risparmiare e aggiungere e queste sono le variazioni che sono state apportate.
Quindi a me sembra strano di dovermi dilungare, perché tutt'al più sarò qui pronto a rispondere per quello che saprò alle richieste che mi verranno rivolte.
Germano (P.C.I.) - Io volevo chiedere all'Assessore se di queste variazioni di bilancio se ne è tenuto conto nell'elaborazione del bilancio preventivo che abbiamo votato la settimana scorsa. Cioè in genere il bilancio preventivo si fa sulla base di quello che è il supposto consuntivo dell'anno prima, supposto perché si va fino alla fine dell'anno, non è che può saperlo con esattezza, no, ma pressappoco.
Bordon (D.C.) - Naturalmente per la gran parte, la maggior parte di queste voci si è tenuto conto nel bilancio di previsione, ma in tante no, perché per esempio in alcune ci sono delle spese che non si ripeteranno l'anno venturo, e per cui non potevamo tenerne conto quest'anno.
Manganoni (P.C.I.) - Io volevo chiedere, qui come lo discutiamo? Ci sono diverse osservazioni da fare, su diverse voci. Ora...
Montesano (P.S.D.I.) - Lei le può fare, diciamo così, in via generale, poi riprenderle quando leggiamo gli articoli.
Manganoni (P.C.I.) - Va bene.
Montesano (P.S.D.I.) - Leggere gli articoli con tutte queste cifre, io credo che i Consiglieri avrebbero più comodo indicare a sé stessi, per fare la discussione, le voci su cui vogliono delle spiegazioni.
Manganoni (P.C.I.) - Va bene, d'accordo, se leggete gli articoli, allora io le farò di volta in volta.
Montesano (P.S.D.I.) - ...dobbiamo votare, quindi prima delle votazioni ogni Consigliere ha il diritto di prendere la parola su quell'articolo. Si passa alla votazione articolo per articolo, di cui si dà lettura.
Art. 1 - In aumento - Capitolo 49: 119.000.000 - Capitolo 109: 3.000.000 - Totale: 122.000.000
Il Consiglio approva (presenti 28, favorevoli 28)
Art. 2 - Capitolo 93: 10.000.000
Il Consiglio approva con 28 voti.
Art. 3 - In diminuzione - Capitolo 8: 300.000.000 - Capitolo 12: 6.000.000 - Capitolo 14: 2.000.000
Germano (P.C.I.) - Qui abbiamo una riduzione di due milioni, e abbiamo avuto nel bilancio preventivo un aumento di sei; allora se spendiamo meno, com'è?
Bordon (D.C.) - Vorrei fare notare questo, sempre collegandolo col '68 questo aumento? (Germano: ...sì, cioè nel '67 noi riduciamo) ...Queste variazioni che avvengono qui come sono sempre avvenute si riferiscono al '67, io posso però rispondere su questo del '68, perché se voi ben ricorderete qui, a un certo momento, si è previsto anche l'assunzione di un determinato numero di persone per rivedere gli archivi o per rivedere le anagrafi di quei segretari non segretari, ecc., ma questo per il '68, quindi in questo caso posso rispondere per combinazione, ma per un altro forse non lo so. Qui la prova è solo questa: che, per l'anno 1967, in questo capitolo si erano previsti due milioni di spesa in più che invece non ci sono e non si hanno.
Capitolo 15 - in diminuzione: 11 milioni
Germano (P.C.I.) - Qui siamo a stipendi, retribuzioni ed altri assegni fissi al personale dell'Assessorato alle Finanze. Quindi dovrebbe essere una cosa abbastanza stabilizzata.
Facciamo qui una riduzione di 11 milioni e nel preventivo del '68 abbiamo aumentato di tre.
Bordon (D.C.) - Qui per esempio - adesso vorrei essere più preciso, voce per voce non sarà facile - ma per esempio per l'anno 1967 a un certo momento sono mancati tre ragionieri alle Finanze che sono poi entrati con concorso adesso, fatto ultimamente.
Per il '67 si è avuta questa diminuzione, ma per il 1968, entrando in vigore il nuovo organico, pensa un po' come andrà su e tu lo sai.
Capitolo 17 in diminuzione: 1 milione e mezzo - Capitolo 18 in diminuzione: 2 milioni - Capitolo 20 in diminuzione: 500.000
Germano (P.C.I.) - Sembra una cosa da poco, ma su una cifra di dieci milioni noi togliamo 500.000 lire, quindi 9.500.000 per indennità e rimborso spese di trasferte per missioni compiute dagli autisti e dal personale addetto al servizio automezzi; poi là aumentiamo di cinque, cioè facciamo 1/3 in più. Anche qui sono aumentati gli autisti per il '68?
Bordon (D.C.) - Io chiedo scusa, l'ho detto prima, non si può collegare questa modifica con il '68, perché qui noi, ad un certo momento, all'inizio dell'anno 1967 per questa voce qui, al capitolo 20, si è prevista una certa somma per pagare queste indennità di trasferta. Quindi per quest'anno c'è questa riduzione di 500.000 perché non ci sono spese; ora che cosa mi viene da dire? Giusta quella osservazione che mi vieni a fare tu; per l'anno venturo invece prevediamo un aumento, ma l'aumento sarà previsto perché probabilmente attraverso l'organico anche in questo, queste trasferte o qualche cosa si prevede un aumento. Ma io sul '67 parlo delle variazioni che ci sono, per quelle del '68 ne parlerò poi allora, non posso parlarne oggi.
Noi abbiamo previsto nel '68 questo aumento; se gli uffici contabili hanno previsto questo aumento è perché avevano dei dati per prevederlo.
Germano (P.C.I.) - Per altre voci è una cosa comprensibile, ha detto per esempio prima, negli stipendi, che c'erano tre ragionieri in meno; hanno dato il concorso, adesso ci sono tre ragionieri in più; è evidente che qui van via. Qui non sono stipendi, qui sono indennità e rimborsi spese di trasferta per missioni compiute dagli autisti e dal personale addetto al servizio automezzi; sono dieci milioni all'anno.
Quest'anno constatiamo - e facciamo la variazione in bilancio - che abbiamo speso cinquecentomila lire in meno, quindi 9.500.000 soltanto, per l'anno '68 mettiamo quindici milioni.
Allora io non dico che questo deve essere contenuto nella variazione al bilancio, io dico: come abbiamo fatto per il bilancio 1968 a prevedere un aumento di un terzo?
Bordon (D.C.) - Io vorrei rispondere brevemente, perché poi per soddisfazione di Germano fornirò lo stesso questi dati.
Io ripeto che in questo momento non sto a discutere degli stanziamenti del '68, il bilancio di previsione del '68 è già passato. Io in questo momento sto discutendo delle variazioni del bilancio del '67 e per il '67, ripeto, in questo capitolo si è visto che ci sono cinquecentomila lire di troppo. Per il bilancio del '68 che è già stato discusso, già approvato, non approvato, per queste soddisfazioni che è giusto che un Consigliere abbia, io gliele darò; ma in questo momento io non discuto dei capitoli del bilancio del '68, discuto di quelli del '67.
Capitolo 21: 25.000.000 - Capitolo 24: 2.000.000 - Capitolo 29: 3.000.000 - Capitolo 30: 1.000.000
Germano (P.C.I.) - Qui abbiamo un'altra delle piaghe, perché stipendi e retribuzioni ed altri assegni fissi al personale di controllo della Casa da gioco di St. Vincent, avevamo lamentato la moltiplicazione dei pani e dei pesci che sono avvenuti in questo settore. Troviamo che vi è una riduzione di un milione nell'anno '67, però troviamo per il '68 un aumento di dieci, e allora qui sono altri quattro o cinque che devono entrare. È così?
Bordon (D.C.) - Questo è facile da rispondere, pur collegandolo al '68. Lo sappiamo che c'è in previsione l'aumento per l'organico, l'aumento non di numero, ma di retribuzione, c'è un organico nuovo allo studio per il Casinò di St. Vincent. Verrà discusso qui, perché questo organico, chi lo dovrà portare, chi ne avrà la competenza, glielo discuterà. Io finanziariamente le dico che mi è stato detto: "è allo studio l'organico del Casinò, dei nostri controllori a St. Vincent", e la finanziaria ha dovuto prevedere anche un aumento, perché probabilmente o di numero o di retribuzione c'è un aumento.
Capitolo 32: 14.000.000
Germano (P.C.I.) - Qui facciamo 14 milioni in meno, però nel '68 ne abbiamo messo uno in più; qui non è più l'organico, qui indennità e compensi straordinari del personale sempre della Casa da gioco di St. Vincent.
Capitolo 39: 10.187.500 - Capitolo 55: 6.000.000 - Capitolo 62: 2.000.000
Germano (P.C.I.) - ...un rilievo. Io ho guardato tutti questi che seguono che sono dell'agricoltura. Qui si è tenuto conto, non esattamente, non al millesimo, però noi abbiamo le riduzioni in quello del '68. Qui si è tenuto conto.
Capitolo 88: 1.000.000 - Capitolo 102: 4.000.000 - Capitolo 112: 40.000.000
Germano (P.C.I.) - Acquisto di beni patrimoniali.
Maquignaz (D.C.) - Vi sono state trattative per questi acquisti di beni patrimoniali che poi non si sono fatti, perché non si è riusciti a farli e si sono risparmiati quei 40 milioni.
Lei nel '68 troverà che c'è lo stanziamento... (Germano: ...ci sono di nuovo tutti). Ecco, quindi non potevo tenerli lì a non far niente.
Capitolo 123: 3.000.000 - Capitolo 163: 18.000.000 - Capitolo 164: 5.000.000 - Capitolo 171: 4.000.000 - Capitolo 183: 1.000.000 - Capitolo 185: 7.000.000
Maquignaz (D.C.) - ...cioè si diminuisce il 185 che è per le spese per manutenzione e si aumenta invece il 170 che sono per le spese del personale; quindi c'è solo una modificazione lì, si diminuisce il cap. 185 e lo si porta al cap. 170; qui è spese per fitto e manutenzione di vivai; 170 invece per le spese per il personale addetto ai vivai; qui c'è solo uno spostamento.
Germano (P.C.I.) - Non si riducono i vivai?
Maquignaz (D.C.) - No, si riducono le spese del capitolo 185 per il fitto e la manutenzione e lo si porta invece in aumento al capitolo 170 che è per le spese per il personale addetto ai vivai. E questo si è già previsto anche nel bilancio del '68.
Capitolo 200: 8.000.000 - Capitolo 204:2.500.000
Manganoni (P.C.I.) - Il 204, costruzione e sistemazione fabbricati destinati all'ampliamento dell'impianto ittiogenico di Morgex.
Avevamo dieci milioni, dunque ne abbiamo avanzati 2 milioni e mezzo, che non dico ne dovevamo spendere meno, no, però vorrei solo chiedere questo: cosa stiamo facendo come lavori, come ampliamento in questo stabilimento ittiogenico? Perché ci sono sul bilancio del '68, mi pare, altri dieci milioni; qui dieci milioni, ma insomma, questo ampliamento quando è che finisce? Quando è che finiscono questi lavori, in cosa consistono e quando prevediamo di finirli? Perché sul bilancio ci sono dieci milioni e dieci milioni, non finiscono mai questi ampliamenti?
Maquignaz (D.C.) - Cosa si è fatto quest'anno è semplice; abbiamo sistemato tutti i vecchi serramenti che non erano più idonei, si è sistemata l'opera di presa della sorgente che non era più adatta e poi si sono aggiunte due altre vasche perché non erano più sufficienti quelle attuali. E lì anzi non è finito, in quanto che hanno intenzione di costruire due altre vasche per i pesci.
Manganoni (P.C.I.) - Dunque, due altre vasche, però io penso dieci milioni all'anno, no! Non penso che con tanti milioni costruite le vasche, perché poi io le ho viste, è un buco: uno.
In secondo luogo, dice: abbiamo sistemato i vecchi serramenti. Anche qui, per sistemare i vecchi serramenti sono sette o otto milioni che abbiamo speso. Ma io faccio un'altra considerazione: quell'edificio è recente, cosa avrà? Dieci-dodici anni? E dobbiamo già cambiare i serramenti?
Io non ne faccio una colpa a lei, non è mica lei che l'ha costruito, ma mi sembra che un edificio, dopo dieci o dodici anni, noi dobbiamo sostituire, riparare i serramenti, è chiaro che è stato costruito con poca serietà. Perché, se in tutte le case, ogni dieci o dodici anni dovessero sostituire i serramenti, io mi chiedo dove andiamo a finire, no?
Capitolo 215: 2.000.000 - Capitolo 217: 7.000.000
Manganoni (P.C.I.) - Capitolo 215: contributi per pagamento di interessi su mutui e prestiti di esercizio. No, non è questo.
Capitolo 217 - non hai letto il 217 ma sono tutti e due collegati - lavori di ripristino delle opere di irrigazione e di altre opere danneggiate da alluvioni, valanghe e frane, ecc. e Capitolo 219 grosso modo è il medesimo: alluvioni e valanghe.
Ora avevamo quindici milioni per ogni capitolo sul bilancio, ne risparmiamo sette al capitolo 217, quindi vuol dire che ne abbiamo spesi solo tre sul 217 e ne risparmiamo due, vuol dire che ne abbiamo spesi solo otto sul 219.
Ebbene io qui vi dirò: noi su questi capitoli non dovremmo risparmiare, dobbiamo spenderli bene, questo non spendere tanto per spendere, no; ma con tutte le opere che noi abbiamo in questa Valle d'Aosta, tra torrenti, frane, basta andare dalla parte di Pila, per esempio, e guardare le frane che ci sono dalla parte sopra St. Nicolas, St. Pierre, tutto in quella zona lì, per rendersi conto... è vero che lì stanno eseguendo attualmente dei lavori, di questo ne do atto, però noi quelle cifre, che non erano già rilevanti, noi dovevamo spenderle, spenderle bene e fare queste opere perché ne abbiamo necessità.
Quindi, adesso non le abbiamo spese, però la raccomandazione che io faccio a Maquignaz, è questa, che in avvenire questo non avvenga più, perché quelle opere bisogna farle, tenuto anche conto di un fatto, che in alcune zone, particolarmente nella bassa Valle e nelle zone esposte a mezzogiorno, all'"adret", dove si può lavorare anche, se non al mese di gennaio, magari, no, nei mesi invernali magari si può lavorare, noi otterremmo il doppio scopo. Facciamo delle opere di riparazione, fermiamo le frane, tutto quel po' po' di guai che ci sono su queste nostre montagne, e in secondo luogo, se si tratta di opere nel fondo valle, cioè a un'altitudine non troppo elevata, si può anche lavorare d'inverno, nei mesi freddi ed allora otteniamo un altro scopo che è uno scopo sociale cioè di dare lavoro ai disoccupati nel periodo invernale.
Germano (P.C.I.) - Sul 215 io volevo chiedere: qui vi è una diminuzione e nel preventivo .... tenuto conto perché la riduzione è ancora più grande. Io volevo chiedere: ma non c'è nell'applicazione di questo qualche difetto che ostacola, insomma dare un aiuto alle aziende contadine; vediamo che le aziende contadine non lo chiedono. Mi pare un po' una cosa strana che non lo chiedono; c'è qualche motivo, qualche difficoltà nel chiedere queste cose che orienta i contadini a fare altre cose, a non chiedere questi prestiti di esercizio? Perché hanno un indubbio vantaggio, eppure si riduce; volevo chiedere un po' come era questa questione.
Maquignaz (D.C.) - Dunque, il Consigliere Manganoni, diceva sul capitolo 217; ma qui guardi che è segnalato "spese e contributi per lavori di ripristino delle opere di irrigazione e di altre opere danneggiate da alluvioni, valanghe e frane"; ogni anno noi mettiamo in bilancio una cifra, ma evidentemente quello dipende dagli anni. Quest'anno fortunatamente non abbiamo avuto delle alluvioni e solo in tal caso possiamo intervenire con questi fondi, perciò se non abbiamo delle alluvioni, se non abbiamo delle richieste noi non possiamo spenderli.
Invece sul capitolo 223, dove abbiamo invece 100 milioni per le opere di arginatura, ecc., qui invece sono solo per le opere danneggiate da frane e da alluvioni. Noi naturalmente andiamo avanti un po' in base a quelle che sono le domande dei privati. Però se un anno ci sono molte alluvioni, non sarebbero nemmeno sufficienti quei fondi.
Quest'anno invece non abbiamo avuto delle richieste.
Per di più questi fondi ci servono per integrare quei capitoli dove siamo già usciti perché abbiamo speso tutto.
Ora, arrivati al mese di novembre, io penso che delle alluvioni, delle valanghe non ce ne saranno più, fino alla primavera, e perciò noi possiamo togliere questi fondi e rimpinguare quei capitoli dove invece abbiamo speso tutto.
Per quanto riguarda invece l'osservazione fatta dal Consigliere Germano, noi lì non abbiamo effettivamente delle richieste. Perché? Perché lì è questione un po' di garanzia, e noi sappiamo che i nostri agricoltori non sono molto propensi quando si deve parlare di ipoteca, di garanzia; preferiscono perciò i contributi in conto capitale.
Quindi noi cerchiamo di fare opera di persuasione, ma se non abbiamo anche lì delle richieste, non possiamo fare diversamente.
Manganoni (P.C.I.) - Se questi fondi li destinate ad altri capitoli dell'agricoltura dove siamo deficienti, va bene, può essere una giustificazione, però guardi Maquignaz, se noi non abbiamo delle alluvioni, fortunatamente auguriamocene che non ce siano più, che non vengano mai alluvioni; qui parla anche di frane, valanghe, auguriamoci anche di non avere delle frane, però anche se noi questi fondi li destiniamo per riparare o per prevenire, frane avvenute, non nelle alluvioni di quest'anno, ma nelle alluvioni passate o anche per fatti non connessi alle alluvioni no, abbiamo tanti terreni sconnessi che minacciano ecc. Quindi volendo... sì ma qui dice le altre opere danneggiate, va bene, ma noi facciamo e non diremo mica che è dell'alluvione del '57, si dice dell'alluvione che poi non è del '67 sarà quella del '57. Si tratta di trovare la formula per giustificare perché questo è connesso col piano verde, mi pare, e poi a Roma quelli del Piano Verde non vengono a vedere se quella frana o quell'alluvione, cioè quel danno che noi ripariamo o che noi preveniamo per evitare un altro danno, si riferisce all'alluvione recente di quest'anno che non ne abbiamo avuto, quella degli anni scorsi.
Cioè l'importante è fare questi lavori.
Maquignaz (D.C.) - ... perché forse non ci siamo capiti, questi sono per la sistemazione e messa a coltura dei terreni danneggiati, non sono per prevenire le frane. Il primo capitolo invece è per il ripristino delle opere irrigue danneggiate.
Quindi non possiamo intervenire per quelle opere lì, invece abbiamo il capitolo 223, quello effettivamente è per le opere di prevenzione, per le opere di arginatura ecc.
Qui invece noi interveniamo solo per la rimessa in coltura dei terreni danneggiati.
Manganoni (P.C.I.) - ...e di altre opere danneggiate dalle alluvioni, il capitolo 117...
Maquignaz (D.C.) - ...ma sempre danneggiate, per la rimessa in coltura...
Manganoni (P.C.I.) - ...rimessa in coltura, non parla di frane o valanghe, qualsiasi lavoro, qualsiasi danno, qualsiasi opera che facciamo per prevenire o per riparare i danni, per prevenirli, possiamo farli entrare qui.
Capitolo 270: 4 milioni - Capitolo 285: 5 milioni - Capitolo 313: 1 milione - Capitolo 318: 10 milioni
Germano (P.C.I.) - Su tutte e tre le questioni, tanto quello che diceva stamattina Colombo, i soldi per le fognature sono stati spesi in più, non è vero perché qui ne abbiamo, e sono contributi questi.
Ad ogni modo io volevo segnalare una situazione e vorrei che Colombo proprio la tenesse presente, io sono stato in villaggi di Montjovet per riunioni o per altre cose, vi è un paese intero lì, che una situazione veramente terribile per l'acqua.
Nei periodi di secca, parecchi, vi sottopongo questo caso, sono mille e più abitanti, nei periodi di secca hanno pochi litri di acqua al giorno. L'Amministrazione comunale ha impostato sei, sette anni fa, la questione dell'acquedotto alla legge Tupini. La cosa è andata avanti alla lunga, come normalmente vanno queste cose, il fatto è che da sei, sette anni questo problema non si risolve e sono 32 milioni, 32 milioni che possono anche, mi diceva il Sindaco, fatte dalla Regione, arrivare a 30 milioni.
Ora nel futuro piano di opere pubbliche è necessario che si risolva questo problema perché sono importanti tutti i lavori, tutto è necessario, ma io credo che non occorra spendere tante parole per dire che questo è uno dei problemi di fondo, di vita, della nostra popolazione.
E quindi che ne teniamo conto veramente perché se non si può fare la legge Tupini, la strada per la Clavalité può anche aspettare, ma l'acqua alla gente, l'acqua alla gente bisogna darla. La legge Tupini chiediamola per cose che non abbiamo.
Sì l'hanno detto anche a me, c'è l'impegno per un primo tronco e poi prima che vengano gli impegni per completare l'opera passano altri cinque o sei, sette anni.
E non è un problema secondario, è un problema di acqua, di acqua e diamo 100 milioni alla Società funivie per fare una funivia nuova che bisogna fare, che è importante, ma non si può lasciare la gente senza acqua.
Questo è un problema che bisogna modificare; la legge Tupini deve diventare un'opera nostra perché non possiamo concepire che nel '67, mentre si andrà sulla luna, ci sia gente in Valle d'Aosta che non possa lavarsi, che non possa bere, che non possa lavare i bambini e tutte queste cose.
Colombo (P.S.I.) - Io conosco molto bene il problema che ha sollevato il Consigliere Germano ed è un problema che naturalmente risulta così come è stato detto in questo Consiglio.
Però lì, per essere più chiari, non è neanche il problema della legge Tupini, lì ci troviamo davanti al fatto che per questo acquedotto c'è già l'impegno da parte dello Stato.
Se non si è fatto ancora niente, Germano, è perché manca ancora il progetto, questa purtroppo è la situazione di fatto che abbiamo, sì, sì, ti posso dire di essere intervenuto personalmente nei confronti del progettista, perché non ha portato a termine il progetto secondo quelle che sono state le richieste del Genio Civile.
Adesso a me risulta, ecco, adesso a me risulta che il progetto è stato presentato al Genio Civile. Ecco io mi auguro che il problema vada avanti velocemente però terrò senz'altro conto anche dell'esigenza di vedere un po' qualche cosa.
Voglio aggiungere che, purtroppo per gli acquedotti, questa è una realtà drammatica che noi abbiamo ad Aosta, non c'è soltanto il problema di Montjovet, purtroppo abbiamo molti comuni che si trovano in questa disgraziata situazione e vedremo appunto nel corso del prossimo anno di fare tutto il possibile per poterli affrontare, per poterli portare a soluzione.
La mia previsione dell'anno scorso era stata fatta anche abbondantemente proprio per andare incontro a queste esigenze, purtroppo problemi inerenti alle sorgenti, problemi inerenti alle progettazioni non mi hanno dato la possibilità di soddisfare certe esigenze che sono state manifestate da parte dei Comuni.
C'è da tenere presente anche questo, che fare un preventivo sugli acquedotti non è cosa molto facile, perché quando si pensa di essere a posto possono sempre sorgere problemi che sono i problemi relativi alla potabilità dell'acqua, alle sorgenti, alle progettazioni e via dicendo.
Comunque vedremo, in questa situazione di difficoltà, di andare incontro naturalmente a questo problema che ritengo anch'io primario per quanto concerne gli interventi dell'Assessorato ai Lavori Pubblici.
Germano (P.C.I.) - Io farei solo questa raccomandazione, cioè che per questi problemi, che sono di salute pubblica e che sono immediati, non usiamo la legge Tupini perché sappiamo tutti per esperienza come avviene, come avvengono le cose, se vogliamo tardare una cosa passiamo per quella strada lì.
Questi sono problemi, direi di carattere di fondo, e allora questi affrontiamoli con la Regione. Io non discuto che in certi casi non ci siano sorgenti, esami e progetti e tutte queste cose. Questo è un caso dove per fortuna queste cose sono a posto e allora affrontiamole subito.
Capitolo 324: 50 milioni
Manganoni (P.C.I.) - Io, per non prendere la parola due volte, a quello degli acquedotti, la raccomandazione che faccio a Colombo è questa: sia a Montjovet, sia a Pollein, per la costruzione dei due acquedotti, i fondi della legge Tupini non sono sufficienti anche perché stanziati anni addietro tra svalutazione e quello che ne consegue.
Questi due comuni, per portare a termine l'acquedotto, hanno bisogno, oltre al nostro intervento normale della quota comune che facciamo di una quota in più dovuto non al Comune, dovuto al fatto che con lo stanziamento di cinque anni fa, se quello stanziamento era sufficiente oggi non lo era, non solo ma il progetto oggi ha dovuto essere ritoccato per lo sviluppo industriale dell'edilizia, ecc.
E allora io dico d'intervenire per questa quota di fondi mancanti per questi due Comuni, di cui conosco il problema, e se ve ne sono altri, anche per gli altri.
Articolo 324, noi qui avanziamo 50 milioni, cioè non abbiamo speso 50 milioni per opere stradali eseguite a carico della Regione. Ora, vedi Colombo, a me questo stupisce.
Quando io ero lì mancavano sempre, perché li spendevamo, li spendevamo, a parte che, tenuto conto di un fatto che le opere che sono già state costruite non sono più da costruire, questo teniamolo presente. E no, tu non lo tieni presente molte volte questo, ecco.
Ora in sede di discussione di piano dei lavori pubblici del '67, io avevo detto, i fondi stanziati per la strada dei Salassi, io avevo sollevato diversi problemi, di diverse strade, mi limito a questo, no, per non tirare per le lunghe, sono insufficienti, pertanto, anziché, mi pare una trentina di milioni o 40 che abbiamo destinato l'anno scorso destiniamone di più, sennò questa strada non finisce più.
Quei dodici chilometri circa, circa sei o sette sono fatti e gli altri bisogna accelerare.
Colombo mi ha risposto "questione di fondi", è una risposta naturale perché dice "ho questo e devo stare in questo". Allora cosa succede adesso che avanziamo 50 milioni? Vedi Colombo, qui c'è scritto in diminuzione, quindi bisogna toglierli perché li abbiamo avanzati, se li togliamo, sennò non potremo toglierli no?
Allora perché non abbiamo stanziato, non dico tutti i cinquanta ma almeno una parte di questi 50, per costruirne un altro tronco, per esempio di quella strada o di un'altra, ma io adesso mi limitavo a parlare di questa. Questa è una domanda che ti pongo.
Poi per non prendere altre volte ancora la parola, quello seguente, 327, no, no, 325, "Spese per costruzione di opere stradali e altre opere a mezzo dei cantieri di lavoro", qui avanziamo sei milioni, non è una cifra rilevante.
Però tu sai benissimo che come cantiere di lavoro l'Assessorato non può sempre accogliere tutte le richieste dei Comuni. Noi sappiamo che lo scopo dei cantieri è duplice, non solo eseguire le opere, ma dare del lavoro ai disoccupati nel periodo invernale, quindi qui c'è un carattere sociale, uno scopo sociale. Naturalmente nelle zone dove si lavora d'inverno, non come a Valsavaranche per esempio.
Ora con sei milioni si può fare un cantiere di lavoro, il costo di un cantiere di lavoro che può occupare pressappoco per tre mesi d'inverno o meno, ad ogni modo, nella stagione in cui ci sono i disoccupati, una quindicina di operai; e noi con questi sei milioni potevamo dare lavoro a una quindicina di operai, per esempio, per novembre, dicembre, febbraio e marzo. Pertanto mi dispiace vedere che questi soldi sono avanzati e non li abbiamo spesi, sempre per spenderli bene; e quando noi spendiamo i soldi per i cantieri di lavoro, noi li spendiamo bene, sorvegliandoli, facendo in modo che le opere vengano eseguite a regola d'arte, perché diamo del lavoro a chi ha bisogno di lavorare, ai disoccupati.
E questa è una questione sociale che noi dobbiamo esaminare! Vedevamo questi giorni, abbiamo sentito alla radio, sui giornali, l'alto reddito della Regione Valle d'Aosta, che pare, non so se mi sbaglio, sia in testo alle regioni italiane, come aumento di reddito. Però il reddito si basa sulle statistiche, cioè la storia del pollo: lei ne mangia uno, io non ne mangio nessuno, però sulle statistiche ne mangiamo metà per uno. Questi disoccupati che ci sono specialmente nel periodo invernale, nella stagione morta, quando i cantieri edili sono chiusi, è aumentato il reddito di questi poveretti? Ed allora noi non dobbiamo guardare solamente alle statistiche, perché le statistiche sappiamo a che cosa servono, ma anzi le statistiche dobbiamo esaminarle con del criterio, con del buonsenso.
Ed allora l'aumento del reddito ai disoccupati, cioè il reddito ai disoccupati certamente non è aumentato. Però noi dobbiamo fare in modo di dare almeno a questi disoccupati il necessario, cioè l'occupazione nei periodi in cui sono disoccupati, cioè nel periodo della stagione morta.
E colgo l'occasione, perché siamo in argomento, per chiedere a Colombo quando intende aprire i cantieri. Siamo a fine novembre e di cantieri scuola, a quanto mi risulta, in Valle, ce ne sono quanti aperti? Quattro. Sono pochi Colombo, sono pochi, perché i disoccupati ci sono adesso, perché poi in aprile si aprono i cantieri e naturalmente gli operai vanno a lavorare, riprende l'edilizia e l'operaio guadagna di più che nei cantieri scuola. Pertanto bisogna aprirli, in novembre bisognerebbe aprirli possibilmente tutti, quindi quattro, Colombo, sono pochi, bisogna accelerare l'apertura di questi cantieri e adesso per i primi di dicembre aprirli tutti e dare lavoro ai disoccupati.
Capitolo 327: ripristino di opere danneggiate da frane, alluvioni ed altre calamità, avanziamo tre milioni; questo vale, non ripeto, quanto ho detto a Maquignaz. È la stessa raccomandazione che voglio fare a Colombo.
Capitolo 339: spese e contributi ad enti per la costruzione di edifici pubblici. E qui avanziamo tredici milioni. Ma vedi, Colombo, quando noi abbiamo discusso del piano di lavori noi l'avevamo detto "spese e contributi", non solo contributi. Quelli sopra delle fognature erano contributi; qui invece sono spese e contributi, quindi finché sono contributi ti capisco, perché se il Comune non esegue quell'opera non gli puoi dare il contributo e quindi io sulla questione degli acquedotti e delle fognature non ho sollevato, perché sapevo cosa mi rispondevi: il Comune non ha eseguito le opere e non ha richiesto i soldi, naturalmente.
Mentre invece qui c'è anche spese, quindi poteva l'Assessorato spendere direttamente, tredici milioni: noi l'avevamo detto quando discutevamo di questo lungo elenco... (Colombo: ...non è quello) ...Come non è quello? Quello del '67, "spese e contributi per la costruzione di edifici pubblici" e noi abbiamo - non ho qui il piano di lavori - nella voce "edifici pubblici", sul piano di lavoro dell'anno scorso ce n'erano i 3/4 che non avevano né il progetto, e quindi né terreno, né disponibilità dei terreni. E allora noi ti avevamo detto, Colombo, bada ... (voce di Colombo).
Colombo (P.S.I.) - ...sono 500 milioni per scuole, edifici pubblici e compagnia bella, è il 304... (Manganoni: ...sono quei 360 milioni che io ti dicevo stamattina) ...è il 304, è il 304 il capitolo... (Manganoni: ...339). No, sono spese e contributi ad enti, cioè sono le piccole manutenzioni che noi facciamo ai Municipi... (Manganoni: ...un momento, legge regionale, qui è la legge Tupini, anche) ...No, è la nostra, che diamo il contributo nella misura del 70%, oppure...
Manganoni (P.C.I.) - Ad ogni modo, io chiederei quali edifici non sono stati costruiti, perché se era prevista questa cifra, abbiamo risparmiato tredici milioni, vuol dire che non abbiamo dato i contributi per tredici milioni. No? (Voce di Colombo) ...D'accordo, questo è contributo; tu mi dici che questi sono i contributi, e allora i contributi erano destinati per alcune opere, sì o no? Erano destinati per alcune opere? I Comuni non le hanno eseguite, non gli avete dato i contributi, no? E allora io dico: quale di queste opere non è stata eseguita?
Colombo (P.S.I.) - Io voglio rammentare al Consigliere Manganoni che il nostro programma di lavori, che naturalmente ha per scopo "spese per opere stradali a carico della Regione", cioè il 324, il nostro programma, nella elencazione delle opere che si intendono eseguire nel corso dell'anno, è sempre maggiorato per lo meno del 25 o del 30%, in rapporto a quelli che sono naturalmente i finanziamenti. Voglio anche rammentare che il nostro finanziamento in questo capitolo era di un miliardo 780 milioni; quindi una cifra per lo meno doppia di quelle che sono state stanziate nei precedenti bilanci.
Quindi, tenendo conto dell'elencazione superiore del 30-35%, è pacifico che noi non siamo neanche riusciti a soddisfare tutte le richieste che sono state presentate dai Comuni. Noi al momento attuale abbiamo ancora dei progetti già approvati da parte dei Comuni, con relativa disponibilità dei terreni e non siamo in grado di poterli approvare, perché non abbiamo più finanziamenti.
Mi dice il Consigliere Manganoni; ma perché allora si riduce di 50 milioni il finanziamento del capitolo 324? Forse qui così non ha osservato, il Consigliere Manganoni, che se qui noi abbiamo per la verità una riduzione di 50 milioni del capitolo 324, quando noi passiamo all'analisi dei capitoli in aumento, noi abbiamo dei capitoli che abbiamo aumentato per una cifra superiore a quelle che sono le riduzioni apportate. È pacifico che se ci fossero state le disponibilità di bilancio per poter impinguare il capitolo che abbiamo messo in aumento attraverso altre entrate, tutti sarebbero stati soddisfatti e contenti. Purtroppo la Finanza ci ha detto: bisogna che fai un accertamento di bilancio tenendo conto nell'ambito dell'Assessorato di fare il pareggio.
E questa è stata l'operazione che siamo stati obbligati a fare, quindi nessuna riduzione in questo campo, perché abbiamo dovuto utilizzare questi soldi per pareggiare altre uscite, che purtroppo sono risultate insufficienti.
Sulla questione dei cantieri di lavoro, io concordo benissimo su quello che è l'aspetto sociale dei cantieri di lavoro.
Anche qui voglio ricordare che dei 20-22 cantieri di lavoro che noi avevamo nel passato, siamo passati a 30 cantieri di lavoro. E il risparmio, qui, di sei milioni, nei cantieri di lavoro, è dovuto perché, come voi tutti sapete, i cantieri di lavoro vengono naturalmente preventivamente autorizzati da parte del Ministero del Lavoro.
Erano stati autorizzati per tutte le località che noi abbiamo richiesto, compreso per il Comune di Donnaz; al Comune di Donnaz non abbiamo potuto aprire il cantiere di lavoro perché purtroppo, per le opere che erano state autorizzate, sono venuti a mancare i terreni.
Ecco il perché, diciamo così, di questo avanzo di sei milioni del capitolo "cantieri di lavoro".
Voglio aggiungere che per quanto concerne l'apertura dei cantieri, io sono d'accordo sulla necessità di accelerare un po' questo problema. Noi abbiamo incominciato a vedere nei Comuni che maggiormente necessitano di questo intervento di carattere regionale. Non dimentichiamo che quest'anno, per nostra fortuna, la stagione è stata buona.
Quindi possiamo dire che fino ad oggi ci sono tutti i cantieri di lavoro edili in funzione; c'è anche l'intervento dell'autostrada, il quale ha assorbito una certa disoccupazione, che noi avevamo nella bassa Valle. Comunque, sarà nostra premura, appena naturalmente troveremo le possibilità, diciamo, determinate dalla disoccupazione, di aprire anche questi cantieri.
Io vorrei segnalare che in alcuni Comuni, dove ho proposto la possibilità di poter aprire questi cantieri, mi hanno detto: guarda che in questo momento non abbiamo ancora una squadra di disoccupati, per poterlo fare. Quindi sto seguendo questo problema molto vicino, ma è pacifico che sin quando i lavoratori possono guadagnare le cinquemila lire nell'azienda privata, è meglio che si guadagnino le cinque mila lire che non le duemiladuecento previste da parte nostra.
Sulla questione capitolo 339: qui si tratta appunto di una errata interpretazione del Consigliere Manganoni, perché gli edifici scolastici noi ce l'abbiamo al capitolo 304; qui si tratta di spese e di contributi. Quindi nelle richieste pervenute dai Comuni, abbiamo avuto delle richieste inferiori a quella che è stata la nostra previsione. Siamo intervenuti anche direttamente in alcune cose, però io ritengo che trattandosi di piccoli interventi, è bene che queste cose vengano fatte da parte del Comune attraverso, naturalmente, appalti propri, controllati da parte dell'Amministrazione regionale, in maniera da non intervenire in tutte le piccole cose che naturalmente si rendono necessarie, soprattutto nel campo degli edifici pubblici.
Manganoni (P.C.I.) - La risposta di Colombo non è completamente soddisfacente, perché dice "noi abbiamo delle richieste", parlando del capitolo 324 "costruzione di opere stradali" dei Comuni e non possiamo far fronte a tutte le richieste. Ma io questo lo so; io se avevo citato la strada dei Salassi, era precisamente una strada dove c'erano progetti e terreni; quindi lì non c'era il problema che manca questo, manca quello, lì c'era tutto... (voce di Colombo) ...D'accordo appunto.
Allora questi cinquanta milioni si potevano spendere, però mi dici tu, già, ma noi abbiamo dovuto toglierli di qua per metterli in altri capitoli deficitari. Beh, questa è una giustificazione che io non ammetto.
Quando il Consiglio regionale ha approvato il bilancio, con quello stanziamento sulla voce 324, e quando il Consiglio regionale ha approvato il piano di lavori, intendeva destinare questi fondi a questo capitolo.
Ora, voi venite meno alle decisioni del Consiglio di allora, togliete questi 50 milioni dal capitolo 324 - me lo hai detto tu - e li destinate ad altri capitoli deficitari. Ma questa non è la volontà del Consiglio, perché la volontà del Consiglio, quando ha votato questo capitolo, era quella che la cifra stanziata su questo capitolo andasse per le opere stradali. Voi li destinerete, non so, ad altri, non so a quali capitoli li hai destinati, ma altri capitoli prevedranno la costruzione di altre opere; ma il Consiglio ha votato così quando ha approvato questo bilancio, il bilancio del '67. Allora qui conferma quanto io ho sempre sostenuto, che i soldi mancano. E allora quando mancano si tolgono da altre parti, si tamponano i buchi; questa è la situazione.
Sui cantieri di lavoro, vedi Colombo, non ci sono solamente gli operai dei cantieri edili che chiudono, perché quelli in alta montagna chiudono - qua nel fondo valle per adesso no. Noi, nei cantieri di lavoro, abbiamo anche una buona parte di agricoltori, di contadini. Tutti gli "arpians" e sono alcune migliaia, che d'estate vanno in montagna - settemila, non so, so che sono tanti - quelli che vanno a fare gli arpians in montagna, in genere, è perché hanno poca terra laggiù. Ad ogni modo, quando scendono, il mese di settembre, ottobre, non è che ci sia molto lavoro in campagna. Oggi, in campagna di lavoro ce n'è poco, perché non è d'inverno che si lavora la campagna. E allora dove vanno? Per non starsene seduti nella stalla, naturalmente vanno a lavorare nei cantieri... (voce di Colombo) ...È un po' più difficile, perché c'è anche gente che nel campo dell'edilizia non ha nessuna qualifica. Allora buona parte di questi dove avevano i cantieri prima? Una buona parte degli operai che lavorano in cantieri non erano operai che lavoravano nel resto dell'anno nei cantieri edili, una parte lavora in campagna, d'inverno non hanno niente da fare, sappiamo come è misero il bilancio oggi di una famiglia contadina ed allora per arrotondarlo giustamente andavano a lavorare nei cantieri scuola.
Quindi io non ne faccio una tragedia, non insisto, non ti tratto male, però ti dico: vedi di accelerare l'apertura di questi cantieri dove ci sono questi disoccupati.
Capitolo 347: 10.000.000 - Capitolo 354: 70.000.000 - Capitolo 358: 5.000.000 - Capitolo 359: 10.000.000 - Capitolo 375: 1.000.000 - Capitolo 381: 1.000.000 - Capitolo 395: 3.000.000 - Capitolo 402 : 15.000.000 - Capitolo 411: 4.000.000 - Capitolo 417: 10.000.000 - Capitolo 422: 2.000.000 - Capitolo 433: 7.000.000 - Capitolo 440: 1.800.000 - (fino al capitolo 457) - Capitolo 466: 11.900.000
Germano (P.C.I.) - Vorrei chiedere all'Assessore a quanto ammonta adesso questo capitolo, cioè quanto diamo noi...
Mappelli (D.C.) - Questo è il capitolo di quei 90 milioni che noi diamo come partita di giro alla Coltivatori Diretti, cioè è un anticipo che noi facciamo alla Coltivatori Diretti, che un domani dovrebbero di nuovo essere integrati quando prenderanno i soldi dal Ministero (Cassa Mutua Coltivatori Diretti)... (voce di Germano) ...No, non è partita di giro, noi anticipiamo alla Coltivatori Diretti... (voce di Germano) ...sì, quest'anno, perché è la Giunta che ha la delega. E allora la Giunta ha dato un anticipo di circa 78 milioni, e allora ci avanzano questi 11 milioni, non so poi perché questi 900 mila, questo non lo saprei dire.
Capitolo 468: 700.000 (fino al capitolo 511) - Capitolo 519: 64.000.000
Fosson (U.V.) - Volevo un chiarimento su questa riduzione dei 120 milioni, questa diminuzione di 64 milioni, che è una riduzione notevole rispetto a quanto abbiamo approvato nel bilancio del '67 e praticamente viene riportato come in aumento a 65 milioni in una voce sola da un'altra parte, al capitolo 501 che vediamo poi dopo. Vorrei qualche chiarimento, perché...
Balestri (P.S.I.) - Purtroppo come sapete, per gli acquisti di immobili ci sono state delle trattative non definite e i prezzi che ci hanno portato all'acquisto. Avevamo bisogno di un assestamento interno di bilancio dell'Assessorato e l'abbiamo prelevato qui, riproponendoci, col nuovo stanziamento, di poter fare anche quegli acquisti che non abbiamo potuto fare ora.
Fosson (U.V.) - D'accordo che non si sia potuto fare degli acquisti qui, ma sono andati a finire tutti in una voce. Avrei voluto per evitare di parlarne dopo, ne riparleremo dopo, c'è stata l'interrogazione dopo, ma volevo sapere perché erano andati a finire tutti in una voce.
(fino al capitolo 537 senza discussione)
In aumento - Capitolo 3: 3.000.000
Germano (P.C.I.) - Volevo chiedere che cosa era questa voce, perché in aumento, a pagina 7, capitolo 3 "indennità e rimborso spese di trasporto ai Consiglieri regionali". Avevamo 7 milioni, viene portato a dieci milioni; io non ho mai avuto un rimborso spese di trasporto da parte di questa Amministrazione, di altre amministrazioni; chi è che prende questi dieci milioni?
Bordon (D.C.) - Avessi saputo le preparavo l'elenco, perché non potevo presumerlo. Ad ogni modo io mi riservo di farglielo avere perché se la contabilità richiede tre milioni è perché è insufficiente, lì ci sarà tutta una distinta.
Germano (P.C.I.) - Così a occhio, chi è che si fa fare il rimborso spese? Non lo so, Consiglieri regionali, la Giunta, gli Assessori? Capisco, il Consigliere regionale...
Bordon (D.C.) - Ad ogni modo lei vedrà, io mi riservo di presentargliele anche domani, perché non potevo mica sapere questo.
Ad ogni modo indennità e rimborso spese di trasporto ai Consiglieri regionali, si vede che era insufficiente lo stanziamento; d'altronde lei è il revisore dei Conti, lo vedrà poi nel conto consuntivo. Ma io mi riservo di farglielo avere, perché lì ci saranno le distinte, quindi c'è poco da dire. Domani mattina glielo porto.
Germano (P.C.I.) - Sì, sono d'accordo, aspetto domani mattina, ma vorrei sapere se è un diritto mio, per esempio, di Consigliere di farmi rimborsare spese di trasporto. Chiedo di sapere che cos'è, perché non ho mai saputo... (Bordon: ...io glielo dirò).
Capitolo 13: 16.000.000
Manganoni (P.C.I.) - Io qui non so se rientrano le spese di trasferta degli Assessori... (Bordon:...al personale della Segreteria Generale e del Gabinetto della Presidenza della Giunta, quindi non c'è niente da dire) ...Quindi non c'entra la Giunta, è solo la Presidenza qui... (Bordon: ...qui non c'entra neanche la Presidenza, è solo al personale della Segreteria Generale).
Fosson (U.V.) - Io ho letto bene, e appunto perché ho letto bene chiederei il motivo perché da centomilioni che erano previsti in bilancio c'è un aumento di sedicimilioni su questa voce "stipendi e retribuzioni e altri assegni fissi al personale della Segreteria Generale e del Gabinetto". Da che cosa è dato questo aumento di sedici milioni su questa voce?
Capitolo 16: 19.500.000 - Capitolo 23: 18.000.000
Fosson (U.V.) - Capitolo 16: "paghe e retribuzioni ed altri assegni fissi al personale addetto alla custodia e alla manutenzione di beni immobili della Regione": da 56 milioni c'è un aumento di 19.500.000. Qui vorrei fare un discorso generale, cioè richiedere informazioni generali su due o tre capitoli, cioè i capitoli 16, 42 e 113, anche per altri articoli, ma mi riservo di farlo dopo, perché questi sono attinenti.
Ci sono degli aumenti cospicui; il Cap. 16 parla di paghe e retribuzioni ed altri assegni fissi al personale addetto alla custodia e alla manutenzione di beni immobili della Regione: il Cap. 42: spese per l'amministrazione e la manutenzione dei beni patrimoniali dove c'è un raddoppio di spesa; il Cap. 113: spese per lavori di sistemazione e di manutenzione straordinaria degli immobili di proprietà ed alle aree attigue agli stabili di proprietà regionale.
Ma particolarmente su questo, delle retribuzioni ed altri assegni fissi al personale addetto alla custodia e alla manutenzione.
Bordon (D.C.) - Io chiedo scusa per il Cap. 113, ho fatto prendere i dati e ve li darò, per il Cap. 16 e il Cap. 42: qui anche voglio dirlo con precisione, perché qui ho un appunto, "carico del personale", si vede che il personale è aumentato e io vi dirò il perché.
Per quanto riguarda il Cap. 42, chiederemo i dieci milioni che sono qui segnati, e per il Cap. 113 invece si tratta della caldaia della SITAV che si è comperata e che, essendo una cosa infissa, l'ha portata in Giunta, se non sbaglio l'Assessore al Turismo, quindi una caldaia che si è comperata per la SITAV, Casinò di St. Vincent, in quanto che era necessario avere quella.
Cominciamo con il Cap. 113: trattasi dell'impianto di riscaldamento del Casinò che va rifatto; è una caldaia che è stata portata in Giunta, tu dovresti ricordartelo, perché io non lo posso ricordare.
Balestri (P.S.I.) - Precisamente è stato questo: dopo un certo numero di anni si è visto la regolamentazione, quelle che erano le clausole di affitto, per la parte manutenzione straordinaria spetta alla Regione. Quindi c'era la necessità di cambiare una caldaia e una caldaia che è stata cambiata già con la previsione dell'ampliamento, quindi è stata... Per la parte ordinaria, invece, la spesa rientra a carico della SITAV. Quindi questa spesa rientra nel cambiamento di caldaie, che sono già approntate per quello che riguarda lo sviluppo e l'ampliamento del Casinò. E si è fatto questo perché le caldaie hanno un certo numero di anni, e ormai non sopportavano più il carico, ma erano già ferme.
Fosson (U.V.) - Ad ogni modo io desidero solo, tanto non posso fare una discussione in merito a... desidero solo sapere se i 16 milioni sono esclusivamente dovuti alla caldaia.
Balestri (P.S.I.) - C'erano anche altre manutenzioni, però il prezzo della caldaia non si ricorda esattamente.
Fosson (U.V.) - Sì, perché questo, io sono stato zitto fino adesso, non ho chiesto delle informazioni, ma certamente chiedendo delle informazioni su questi aumenti, e specialmente dove gli aumenti sono cospicui rispetto a quello che abbiamo approvato come bilancio, dovremmo almeno sapere a che cosa è dovuto.
Io dico subito che la risposta data, che i quindici milioni sono dovuti alla caldaia, mi permetto di dire che non è una risposta che può essere accettata, perché quindici milioni per una caldaia non ci saranno, o che è qualche altro lavoro e allora voi dovete esserne al corrente e dovete poterci illuminare su questo punto, ma non che sia la caldaia.
Manganoni (P.C.I.) - Qui vale l'osservazione che io ho fatto per i serramenti dello stabilimento ittico di Morgex. Quanti anni ha questa caldaia, da quanti anni è in funzione? Come dal '42? Questo è dell'edificio nuovo del Casinò, saranno 12 anni, 14 che hanno costruito l'edificio, non di più! (Balestri: ...nel '57). Nel '57, sono dieci anni! Dopo dieci anni noi dobbiamo cambiare una caldaia che dieci anni fa, almeno, doveva essere nuova. Io mi dico, nelle case ogni dieci anni, se fosse in casa tua... se ogni dieci anni cambiassi la caldaia, staresti fresco! Se ogni dieci anni bisogna cambiare una caldaia per il riscaldamento centrale, io mi chiedo dove si va a finire! La caldaia deve durare più di dieci anni ed allora non sarebbe male indagare e vedere chi l'ha installata, quale casa l'ha fornita e richiamare la casa dicendo: ma, come mai dopo dieci anni, dobbiamo sostituire questa caldaia nuova? Non solo! E tenerlo presente per le future forniture alla Regione, per edifici pubblici, scolastici, ecc. quella casa escluderla, perché una casa che ti fornisce una caldaia che dopo dieci anni bisogna sostituire, io chiedo dove è la serietà e le garanzie che dà questa casa.
Andrione (U.V.) - Mi permetterei di fare una domanda all'Assessore Balestri: può darsi che io sia in errore, ma non so se fosse compito nostro, perché se io non vado errato, nella convenzione del 12 luglio del '65, con il Casinò, sono previsti quei 100 milioni a carico della SITAV, ivi compreso l'impianto di riscaldamento. Ora se noi facciamo a spese della Regione - è vero che poi può darsi che i 100 milioni vengano spesi differentemente - ma io mi chiedo se è di nostra competenza? Perché se noi facciamo un impianto di riscaldamento in previsione di un ampliamento che il contratto mette a carico della SITAV, cento milioni possono essere impiegati differentemente, però noi possiamo cominciare dal principio di fare dei lavori che non sono di nostra competenza. Io non so se mi sono spiegato bene, vorrei una spiegazione qui sopra.
Balestri (P.S.I.) - Guardi, ora ho mandato a prendere la delibera, così ci sono tutti i dati. Quello che le posso rispondere con esattezza è questo: che prima di concedere questo e portare in Giunta questo, ho fatto consultare quelli che erano gli obblighi e i doveri, diciamo, del concordato di quelle che erano le quote stabilite di affitto, ecc. sia dagli organi legali, sia da parte della Segreteria è stato detto che toccava a noi pagare quella che era la manutenzione straordinaria.
Andrione (U.V.) - Ma questione straordinaria per quanto riguarda il vecchio edificio, io su questo concordo con lei. Quello che mi sembra non esatto è l'ampliamento in previsione... (Balestri: ...mi permetta.... difatti una quota l'abbiamo pagata noi, quella che è in previsione dell'ampliamento l'ha pagata la SITAV) ...Sono soddisfatto!
Chamonin (U.V.) - Io vorrei raccomandare una cosa: in questi casi, in cui entra l'obbligatorietà della Regione per il mantenimento dei suoi stabili, cioè la questione della manutenzione straordinaria, però, proprio nel caso specifico, bisognerebbe obbligare anche l'affittuario praticamente, ad adoperare anche nafte che non provochino di questi guai qua, perché è notorio - e in Aosta se ne sono cambiate parecchie di caldaie, anche delle migliori marche, che hanno fatto sì e no dieci anni - perché effettivamente si sono bruciate delle nafte molto solforose e gli elementi erano totalmente mangiati. Ora è ben vero che tocca a noi la manutenzione straordinaria, ma siccome il funzionamento è naturalmente a carico del locatario, il gestore che la fa, bisognerebbe che il gestore adoperasse delle nafte, in questo caso, che non provocassero di questi guai qui, perché se no, fatalmente adoperando le nafte abituali, ogni dieci anni noi dovremo cambiare delle caldaie. Sono capitati parecchi casi di questo genere qui; caldaie delle migliori marche, che dopo dieci-dodici anni erano totalmente mangiate. Quindi bisognerebbe veramente che adoperassero del materiale di combustione decente.
Bordon (D.C.) - Vorrei solo rispondere a una richiesta, perché adesso posso farlo; per il Consigliere Germano, il capitolo 3 riguarda le trasferte dei Consiglieri, degli amministratori e degli Assessori, e mentre nel '65 c'era "trasferte e viaggi a Roma", come dite voi, ecc. perché è forse questo che volevate farci dire, al Cap. 3 quello che chiedeva Germano. Nel 1965 avevamo 6.700.000, nel 1967 avevamo messo 7 milioni e non sono sufficienti, quindi abbiamo tirato giù il totale e si prevede che manchino questi tre milioni che probabilmente forse non si spenderanno tutti, ma se ce ne saranno, quindi ci saranno un paio di milioni in più.
Per il Cap. 13 di Fosson, io avevo scritto qui, Cap. 13, è vero Fosson? "Stipendi, retribuzioni e altri assegni fissi": se non sbaglio anche al Cap. 16 che super giù era la stessa storia, io avevo scritto qui brevemente "carico del personale", cioè l'ufficio personale ha trasmesso alla Finanziaria una richiesta di aumento in questi capitoli che naturalmente è in base al personale della Regione che è aumentato in quest'anno.
Per quanto riguarda il Cap. 42, "spese per l'amministrazione e la manutenzione", mi suggeriva adesso, perché io non lo posso ricordare, si sono fatti dei lavori per la biblioteca, si sono sistemati dei locali diversi, quindi mancano questi dieci milioni.
Per il Cap. 113 penso che Balestri vi abbia già detto lui super giù, ma è una quota di questa nostra caldaia; però se è necessario io vi porto la delibera, perché sarebbe la nostra quota, mi sembra che ammontava a sedici o diciassette milioni, io non me lo ricordo a memoria, forse Balestri se li ricorda lui.
Balestri (P.S.I.) - Dunque qui si tratta non di una caldaia, ma di quattro caldaie, compreso il montaggio, fornitura di tre bruciatori, opere murarie, spese di consulenza, ecc. La cifra totale è di 17 milioni, per cui si ritiene che il 55% è la quota dovuta dalla Regione, sono 9.460.000 per l'esattezza.
Mentre gli altri 7 milioni come quota necessaria per il potenziamento e quindi rientra nella parte...
Quindi da parte nostra del vecchio è 9 milioni da sostituire: il resto rientra nel carico dell'ampliamento.
Fosson (U.V.) - Allora ritorno un attimo alle risposte che mi ha dato l'Assessore Bordon, "Stipendi e retribuzioni e altri assegni fissi al personale della Segreteria Generale e del Gabinetto della Presidenza della Giunta", questo è dovuto a un aumento del personale, praticamente desideravo solo sapere da che cosa è determinato, cioè se è aumento di personale o se non è aumento di personale, mi si dica perché.
Bordon (D.C.) - Aumento di personale e adeguamenti di stipendi.
Fosson (U.V.) - Ora, per il capitolo 13, c'è un aumento di 16 milioni sui centomilioni stanziati. Invece sul capitolo 16 c'è un aumento di circa venti milioni su 56 milioni stanziati in bilancio. Ora anche qui io ritengo che sia dovuto ad aumento di personale, ma quale tipo di personale è stato aumentato, qui, in questo capitolo? (Bordon:...aumento di operai, come qualifica).
Per la custodia non c'è aumento, no? Per la custodia non c'è aumento, perché eventualmente i custodi e via dicendo sono tutti in organico, e allora non c'è un aumento. E allora per la manutenzione in genere, abbiamo altri capitoli, anch'io vorrei sapere un po' in dettaglio questo.
Bordon (D.C.) - Io sono lieto di poterle fornire il dettaglio, glielo darò domani mattina Consigliere Fosson, perché qui non capivo quello che diceva Germano, qui si tratta di paghe, retribuzione ed altri assegni fissi al personale addetto alla custodia e alla manutenzione dei beni immobili della Regione.
Quindi qui ci suggeriva il ragioniere capo che neanche lui ricorda i particolari perché non può, vedremo, visto che vi interessa, si tratta di assunzioni di operai, di personale che è stato assunto, che è qui in aumento per la manutenzione dei beni patrimoniali della Regione, io mi permetterò di portarvi la relazione domani mattina, perché stasera non posso darvela.
Germano (P.C.I.) - Qui votiamo una legge, ci sono le modificazioni, variazioni al bilancio, chiediamo la spiegazione del perché: ve la diamo poi domani mattina. Ma come ve la diamo domani mattina? Dobbiamo votarlo adesso, non domani mattina! Allora rimandiamo a domani mattina la votazione della legge.
Bordon (D.C.) - Presidente del Consiglio, qui si ripete la storia che già abbiamo avuto per il bilancio, per la quale siamo corazzati ampiamente. Arrivati a un certo momento, noi diciamo che c'è un aumento di questa spesa, giustissimo, il Consigliere ha bisogno di sapere che cosa sia. Ma voi capite perfettamente che non c'è barba di ragioniere capo, di Assessore che possa individuare quali sono gli articoli che desiderano avere proprio nei dettagli, perché bisognerebbe portare qui la contabilità di tutta l'Amministrazione regionale.
Ora, se crede il Consigliere Germano, se crede di non votare questo articolo, io potrei dirgli non voti, ma d'altronde chiedo che dovremmo pur avere la contabilità per avere questi 19 milioni e mezzo per sapere se sono in più. Glieli posso dare adesso, immediatamente, vogliamo sospendere la seduta per avere questi dati? Ditemelo, io faccio quello che volete.
Germano (P.C.I.) - Il problema non è come lo pone Bordon: il problema è che qui si portano delle variazioni di bilancio dove si dice: noi diminuiamo queste voci, perché ne avanziamo, aumentiamo queste, perché abbiamo speso in più. Lui mi dice: io fornirò i dati domani mattina; ma no, quando è stato preparato questo elaborato, è stato preparato in base a dei dati; non è stato preparato così perché a uno è saltata...
Bordon (D.C.) - Ci sono stati dati dall'ufficio personale, e che certamente non se li sarà sognati, e avrà detto: queste sono le necessità; appunto, ma io come faccio a sapere, a dirvi quanti operai sono, se lo avessi saputo ve lo potrei dire.
Caveri (U.V.) - Io non ho ancora preso la parola su questo argomento perché c'erano tanti oratori che avevano approfondito questo problema, ma mi sembra, a proposito di quanto dice il Sig. Bordon, che ogni Consigliere ha il diritto di avere tutte le spiegazioni possibili immaginabili su tutti questi capitoli variati.
Ora se né l'Assessore, né il suo collaboratore sono in grado di fornire questi dati, non si può dire, come dice Bordon, aspettate domani mattina, che domani vi dò i dati, no. Noi abbiamo il diritto di avere i dati prima di votare, prima di determinarci in senso positivo o negativo, perché altrimenti cosa stiamo a fare qua a discutere di queste variazioni!
Quindi io propongo, allora, visto che l'Assessore non è in grado di fornire questi dati, siccome c'è un altro argomento successivo all'ordine del giorno, possiamo passare, oppure possiamo finire l'esame delle variazioni di bilancio e rimandare a domani la votazione, quando l'Assessore crederà di darci questi dati, e intanto possiamo passare, dopo l'esame delle variazioni di bilancio, possiamo passare al n. 9 dell'ordine del giorno.
Ma come si fa a dire, come dice Bordon, ve li dò domani mattina, intanto votate, intanto siete liberi di votare contro. Ma no, non è che noi vogliamo votare contro a priori, noi vogliamo liberamente determinarci pro o contro le proposte di variazione, ma prima di determinarci abbiamo bisogno di avere i dati dall'Assessore Bordon.
Manganoni (P.C.I.) - Per la questione delle caldaie, cosa succede? La SITAV usa della nafta scadente solforosa, pare, che costa meno dell'altra, deteriora le caldaie e noi paghiamo le caldaie. Ed allora io inviterei a fargli un discorsetto alla SITAV dicendo: non tirare sulla qualità della nafta, ed economizzare sulla qualità della nafta, che noi paghiamo le caldaie. Adopera nafta di qualità anche se costa di più e noi non dovremmo sempre sostituire le caldaie ogni dieci anni. Prima cosa.
Articolo 3: quando io ho chiesto, discutendo dell'articolo seguente, dell'articolo 13, se rientravano le trasferte della Giunta, Bordon mi ha detto: leggi! Poi cosa dice adesso: che nell'articolo 3 rientrano indennità e rimborso spese anche della Giunta.
Qui io ho letto e c'era: indennità e rimborso spese di trasporto dei Consiglieri regionali e non parlava della Giunta. Allora io dico Bordon: anziché dire a me "leggi", tu dovresti dire a te stesso: "siamo chiari in quello che scriviamo qui", perché i Consiglieri non possono indovinare quello che c'è nella mente e nella testa del Consigliere Bordon, anche se è corazzato, dice lui (è tutto una corazza, quindi...).
Ora, su questo rimborso spese, anche della Giunta, io vorrei raccomandare un po' di economie; viaggiamo meno nelle cascate del Niagara, viaggiamo meno nei cinque Continenti ed allora riusciamo ad economizzare qualche cosa. E qui mi devo felicitare con l'Assessore Colombo; diceva la voce pubblica: Colombo va in Giappone, a vedere come si asfaltano le strade. Io ho detto no, Colombo sa come si asfaltano le strade.
Ad ogni modo io sono stato a quanto hanno detto, e hanno aggiunto: sarà accompagnato dal tecnico dell'Assessorato, dall'Ingegnere capo.
Ora io sono d'accordo che i tecnici partecipino a quelle riunioni di tecnici ed è giusto. Io quando ero lì, quante volte ho preso una parte dei dipendenti dell'Assessorato, i tecnici e ho detto: usciamo dalla Valle d'Aosta, vediamo cosa fanno fuori, perché se noi rimaniamo sempre rinchiusi qui non andiamo avanti; se non andiamo a vedere cosa fanno fuori, lavoreremo meglio qui. Difatti, abbiamo fatto un viaggio sull'autostrada del Sole e abbiamo visto come si fanno i tappeti e abbiamo adottato quel sistema qui in Valle d'Aosta, che è ancora seguito oggi, che va bene, ed è dovuto ad un sopralluogo, ad uno studio fatto fuori.
Senonché cosa è successo? Che - io non voglio fare il maligno - l'Assessore Colombo è rimasto ad Aosta; soldi risparmiati. Però dopo tutti questi impegni naturalmente l'Ingegnere capo, che già c'era stata la promessa se non altro, dice: va bene, tu andrai a Tokio, verrai con me ecc. anche all'Ingegnere capo niente, si tagliano i viveri, il quale ha creduto bene di andare per conto suo, a spese sue e dice: "va beh! e se la Giunta non avrà quelle centinaia di mila lire da rimborsarmi per questo viaggio che io ho fatto per migliorare le mie cognizioni tecniche, ecc." - e questo è lodevole quando un tecnico parte con quei principi - "e va beh, le pagherò io".
Io non so se se le è pagate lui, pare così: sono però del parere che se la Giunta ha detto: "tu andrai", se c'erano delle ragioni per dire all'Assessore: "rimani" - queste ragioni non c'erano, che era un amministratore, un politico, non c'erano per un tecnico. E quindi direi: rivedete un po' la questione.
Però devo fare una constatazione su questo: che la SAV, cioè Società Autostrade Valdostane, sono molto meno tirchi, e lì hanno mandato e il Presidente dell'Autostrada - è vero Pedrini - ed altri non so quanti, ma io penso che siano andati a spese della SAV, cioè a spese della Regione, perché poi chi è che faccia fuori i soldi alla SAV, e a tutte queste Società di autostrade, di funivie che ci sono qui in Valle d'Aosta, è sempre la Regione che dà la fideiussione, che caccia fuori i soldi, che sottoscrive e le centinaia di milioni vanno.
Ora, io mi dico, io raccomando una certa economia ... un momento, forse si trattava di vedere come erano le autostrade giapponesi, ma loro le costruiscono sul mare per collegare le isole, ma qui noi non abbiamo il mare, non abbiamo le isole in Valle d'Aosta, ed allora le autostrade costruite sul mare non ci interessano, francamente: poi tutt'al più questo poteva interessare ai tecnici dell'autostrada.
Ad ogni modo io direi: come in questo caso la Giunta ha dimostrato buon senso dicendo: "economizziamo quei fondi di Colombo" - quindi tu Colombo te ne stai bravo, qui - io direi che queste raccomandazioni si facciano anche alla SAV, cioè alla Società dell'Autostrada, perché lì, sotto un'altra forma, perché noi viviamo in un altro mondo, ma i soldi che si spendono sono sempre i soldi della Regione, sono sempre i soldi nostri.
Andrione (U.V.) - Je dois dire que la variation de Manganoni enlève un peu d'actualité à ce que je voulais dire ...
Montesano (P.S.D.I.) - ...lasciate parlare!
Andrione (U.V.) - Je voulais faire remarquer à Monsieur Bordon, simplement cette question; au chapitre 16 - 19.500.000; il est vrai ce que Monsieur Bordon dit que ceci vient probablement du bureau du personnel, mais il est tout aussi vrai que les mandats passent toujours à travers l'Assessorat aux Finances.
Or, si par exemple nous demandons des explications à l'Assessorat de l'Instruction Publique, nous pouvons penser que cela est passé à l'Assessorat aux Finances et par conséquent que l'Assesseur est à même ou devrait être à même de répondre. Nous ne pouvons pas nous arrêter devant des barrières, on dit ces compétences du bureau du personnel, par conséquent nous ne répondons pas, nous répondons après.
Et alors je crois que la chose n'est pas difficile, parce que du reste Monsieur Bordon a anticipé une réponse même si télégraphique, en disant, si j'ai bien compris, ouvriers, non? Tu as dit comme cela. Et alors peut-être qu'on pourrait être un peu moins squelettique sur cette réponse et nous donner satisfaction à propos du chapitre 16.
Bordon (D.C.) - Alors, je réponds tout de suite à Monsieur Andrione, pour lui dire que naturellement il ne s'agit pas de signature de mandat. Quand on veut faire une discussion, et c'est logique qu'on le fasse, comme tu l'as fait toi maintenant, pour une nécessité, pour une... c'est facile de la faire... Qu'est-ce que se vérifie? À un certain moment le bureau du personnel il fait, il tire ses "totali" et qu'est-ce qu'il vient dehors? Il en vient dehors que lui manque, à un certain moment, une certaine somme. Alors moi je ne peux pas aller examiner personne par personne, ouvrier ou pas ouvrier, ça c'est la requête que fait le bureau; mais ça ne me tracasse pas du tout, c'est juste que vous le demandiez, mais d'ailleurs, l'unique chose que je demandais au Président du Conseil c'est que vous ne prétendiez pas que je vous réponde tout de suite, parce que vous contrôlez que ci dedans nous avons un certain numéro d'articles, de "capitoli", mais moi je dois savoir par force sur quel vous pensez vous arrêter, sur quel vous pouvez avoir les détails, parce que sur beaucoup vous n'avez pas répondu, vous n'avez pas besoin de détails.
Alors je répète, e questo lo dico al Signor Presidente del Consiglio, per l'andamento, perché il resto non serve, il viaggio a Tokio, sappiamo perché vengono fuori quelle discussioni, chi li fa ha solo da rispondere, perché credo che di viaggi se ne siano sempre fatti con questa Amministrazione, con la precedente Amministrazione, ma questo non mi interessa.
Io prego solo il Presidente del Consiglio di una cosa: io non vorrei che fosse sospeso questo, vorrei che si andasse fino alla fine...
Montesano (P.S.D.I.) - A proposito di questo, io devo dire che la sospensiva può essere richiesta da qualsiasi Consigliere: però, scusami, Bordon, la sospensiva deve essere accolta dal Consiglio; mi pare che sia l'articolo 63: "la questione sospensiva per rinvio della discussione..." è stata richiesta dal Consigliere Caveri - (voce di Germano). Ma scusi Germano, mi lasci dire, lei non ha chiesto niente, ha chiesto il Consigliere Caveri di rimandare a domani la discussione, ecc. (voce di Caveri) ...Va bene allora se lei non l'ha richiesta, non dò questa spiegazione.
Bordon (D.C.) - Allora io dicevo, Signor Presidente del Consiglio, io chiederei che non venga rinviato a domani mattina questa discussione perché ci siamo fermati sull'articolo 16, perché domani mattina, avendo i dati che l'ufficio mi ha fornito e che noi porteremo nei loro dettagli, quando gireremo la pagina potrebbe darsi benissimo che a un certo momento, che al capitolo 170 ci si faccia la stessa osservazione, ci si chieda qualche cosa nel dettaglio che naturalmente la contabilità esiste presso gli uffici che non si può portare qui.
Quindi io chiedo e pregherei di voler andare avanti nella discussione, noi ci riserviamo di dare questi dati che sono richiesti, ma se è possibile stasera, io, oltre al capitolo 16, io probabilmente avrò altri capitoli e ve li porterò tutti quanti. Non va bene?
Caveri (U.V.) - Je dois préciser que j'ai proposé qu'on continue la discussion, et que pendant qu'on continue la discussion que Monsieur l'Assesseur Bordon veuille nous fournir ces données qu'il n'a pas encore et que puis, en tout cas, on suspende la votation, mais pas la discussion. Alors ma requête ne rentre pas dans l'article 63 du Règlement, parce que l'article 63 du Règlement dit: "la questione sospensiva per il rinvio della discussione", mais je n'ai pas demandé du tout la suspension de la discussion, j'ai demandé que la discussion procède en avant, au-delà de cet article, qui a déterminé une demande d'explication de la part des Conseillers, mais on demande évidemment qu'avant de voter on lise ces données ou bien on nous donne une copie de ces données.
Montesano (P.S.D.I.) - Mi permetto, Consigliere Caveri, di non essere d'accordo con lei, perché il fatto stesso di rimandare la votazione per ricevere dagli interroganti una risposta a quei dati che sono stati richiesti; naturalmente proprio per procedura e per natura delle cose, riallacciamo una discussione. Non è il fatto di trasmettere semplicemente ai Consiglieri dei dati, e tutto finisce lì, no, si trasmettono ai Consiglieri dei dati quando riaccendono una discussione; questo è il mio concetto. Il concetto è che si riaccendono delle discussioni, quindi c'è la sospensiva della discussione. Comunque andiamo avanti, poi vedremo il Consiglio cosa decide per questa ragione qui.
Germano (P.C.I.) - Vede Presidente, io alcune volte le ho dato atto che lei ha fatto certi sforzi, però adesso non le posso dare atto di questo suo intervento come uno sforzo per andare avanti bene.
Io le ricordo - ma credo se lo ricordi bene anche lei - che il Consigliere Dujany, allora Consigliere, si è tenuto per un giorno sulle variazioni di bilancio, per un giorno, ed era nei suoi diritti. Ha chiesto spiegazioni per ogni capitolo e ha contestato queste spiegazioni, non solo lui, ma lui proprio la grande maggioranza delle questioni.
Ora noi abbiamo dato la dimostrazione di non volere fare una cosa del genere; non so, credo che siano una sessantina di capitoli che abbiamo già passato, abbiamo chiesto di otto-dieci capitoli. Però lei, invece di indirizzarci verso di noi a dire: ma, avete chiesto la sospensiva, non la sospensiva, dica all'Assessore alle Finanze... (Montesano: il quale si oppone) ...dica delle variazioni di bilancio, le propone sulla base di certe proposte documentate. Quando dice: "diminuisco di dieci milioni questa voce" è perché in questa voce sono restati dieci milioni, non sono stati spesi. Quando dice: "aumento questa altra voce di dieci milioni", è perché ci sono maggiori richieste che sono sopravvenuti fatti nuovi. Noi chiediamo queste cose all'Assessore alle Finanze, non di più.
Quando l'Assessore alla Finanze non ce le dà, non possiamo andare avanti nella discussione della legge, altrimenti aspettiamo, se no cosa facciamo? (Voce di Bordon) ...Non vogliamo stare tutta la serata su questa questione, vogliamo solo avere spiegazioni che riteniamo di dover avere. Tutto lì.
Caveri (U.V.) - Mi sarà consentito di rispondere al Presidente del Consiglio, alle ultime battute del Presidente del Consiglio. E cioè io non so se i miei colleghi dell'Union Valdôtaine e se i Consiglieri del gruppo Comunista siano d'accordo, ma io per conto mio, personalmente, sarei di questa opinione e cioè io sarei anche disposto, se l'Assessore Bordon ci fornisse i famosi dati - e non ripeto più su che cosa, perché oramai li sappiamo tutti a memoria - io mi posso anche impegnare a non più discutere su questi dati, ma di fare semmai, a proposito di questi dati che l'Assessore Bordon oggi non è in grado di darci, di fare una dichiarazione di voto. Quindi io con questo non chiedo la sospensione della discussione. Siamo d'accordo, Prof. Montesano?
Montesano (P.S.D.I.) - ...d'accordo.
Fosson (U.V.) - Capitolo 33: perché c'è ancora il 23 da leggere, perché io avevo raggruppato un po' il 23 da leggere....
Capitolo 23: 18.000.000
Capitolo 33: 3.500.000
Fosson (U.V.) - Qui vorrei chiedere un po' come mai da otto milioni che erano stati stanziati in bilancio aumentiamo per gli stipendi, retribuzioni, e altri assegni fissi al personale addetto agli uffici distaccati di Roma, aumentiamo di tre milioni e mezzo, per il '67; abbiamo gli aumenti del '68 per quelli del '68, abbiamo avuto le spiegazioni quando abbiamo discusso del bilancio, ma come mai qui c'è un aumento di tre milioni e mezzo?
Andrione (U.V.) - Je voulais faire seulement une remarque qui voudrais être un peu plaisante: autrefois, dans la carrière diplomatique, ne pouvaient entrer que des gens qui avaient beaucoup d'argent, parce que on savait que les ambassadeurs devaient payer certains frais de leur représentation avec leurs poches. Ici je crois que le système pour notre petite Vallée, ceux qui arrivent dans les grands états, qu'ont choisi les ambassadeurs riches, parce que quand il faut faire la réception, c'est l'ambassadeur qui paie de sa poche, la petite Vallée d'Aoste fait le contraire, et paye des frais qui sont effectivement, la note, comme on dit, quand arrive le quart d'heure de Rabelais, c'est une note qui est assez salée.
Manganoni (P.C.I.) - Certo che questa nostra ambasciata a Roma ci costa cara; non solo c'era già una cifra rilevante sul bilancio, ma qui se ne aggiungono addirittura altri tre milioni e cinquecentomila.
Ora io avevo chiesto, in sede di discussione di bilancio, quale è lo stipendio di questi nostri ambasciatori e in che cosa consistono le loro trasferte, io ho chiesto se gli pagavamo le trasferte anche quando andavano su quei colli, che io non mi ricordavo il nome, erano i Parioli, se gli pagavamo le trasferte anche quando andavano lì, perché sono delle cifre che anche un ambasciatore di uno Stato non spende tanto, altro che la Valle d'Aosta con una ambasciata a Roma.
Allora io ribadisco, non chiedo se non mi si può rispondere adesso, non importa, però che mi si faccia avere l'elenco dei dipendenti, il costo del dipendente della Regione e quindi lo stipendio che percepisce, poi tutte le conseguenze, tutti i contributi, e poi in che cosa consistono queste trasferte, perché se sono a Roma, si devono trasferire dove? A far che cosa? Ci sarà l'ambasciatore e anche tutte le ambasciatrici devono trasferirsi ad Aosta. Non dimentichiamo che certe ambasciatrici - e mi si è detto che erano carine, io non ho avuto il piacere di vederle - hanno già soggiornato otto giorni in Valle d'Aosta con tanto di autista e di macchine della Valle, a disposizione. Io, le ragioni per cui queste ambasciatrici che sono a Roma sono venute a villeggiare in Valle d'Aosta, non le ho capite; naturalmente con soggiorno all'albergo Europe, mi pare, o che so io.
Allora io vi chiedo che mi si dia un resoconto di questo; non potete darmelo adesso? Datemelo in seguito, datemelo per iscritto, ma sappiamo dove vanno a finire questi soldi.
Balestri (P.S.I.) - Così si finisce con le carine, non carine, perché qui a forza di scherzare si va nel ridicolo, poi, a un certo momento, e addirittura non mi meraviglierei che faceste ancora degli apprezzamenti... (Manganoni: ...un complimento) ...lascia perdere. Tutti i complimenti hanno un certo limite di decenza, a un certo momento... (voce di Manganoni).
In ogni modo questa sul personale di Roma, personale addetto all'ufficio di rappresentanza, se volete prendere appunto, così vedrete. Ramera Sergio...
Montesano (P.S.D.I.) - ...non dir niente, il personale, direttore, vice-direttore...
Balestri (P.S.I.) - ...Direttore: stipendio mensile: 200.000; impiegato autista: stipendio mensile netto: 145.000; dattilografa (sono due, quelle a mezza giornata): 50.000 a mezzo servizio; ufficio personale addetto all'ufficio di propaganda turistica: interprete: 105.000; interprete: 135.000; consulente: compenso 100.000. Questi sono gli stipendi, compresa anche la tredicesima, l'indennità invernale, ecc. tutto complessivo.
Manganoni (P.C.I.) - Volevo solo dire questo: io avevo chiesto non solo lo stipendio netto, ma tutto quel che ne segue; Balestri, me lo manderai, non te lo richiedo adesso, no, perché non puoi sapere quanto si paga di contributo, di indennità di licenziamento, ecc. (voce di Balestri) ...Ma scusami un po', prima tu mi avevi detto "impara a leggere", io ti avevo detto "impara a scrivere", adesso ti dico "impara ad ascoltare".
Io avevo chiesto quanto percepisce ognuno di questi dipendenti: stipendio - che ci ha detto adesso Balestri - ma oltre a questo, per la Valle ci sono gli altri oneri, di assicurazione, di contributi, tutto quel che ne segue. Allora, quanto costa in totale alla Regione ogni dipendente? Non solo lo stipendio netto. Poi noi qui abbiamo due interpreti; ma i Romani non capiscono l'italiano? Questi cosa interpretano dall'italiano al romanesco? Roma non è mica Tokio.
Balestri (P.S.I.) - Ci sono anche molti stranieri, guarda; in ogni modo sono in grado anche di darti le cifre lorde se vuoi.
Direttore: 226.950 più tredicesima, lordo. Impiegato autista: 170.000, 170.522 più tredicesima. Dattilografa e dattilografa a mezzo servizio: 57.035 più tredicesima. Le due interpreti sono 157.000 più tredicesima. Consulente: è un compenso, quindi rimane fisso 100.000.
Manganoni (P.C.I.) - ...e le trasferte?
Balestri (P.S.I.) - Per me trasferte non ne hanno nessuno.
Fosson (U.V.) - Solo a titolo di chiarimento, quei dati che sono stati dati adesso, sono dati precisi? Ma allora non corrispondono con quelli che lei ci ha dato prima. Cioè i netti sono quelli - solo a titolo così - che ha dato prima, questi sono quelli lordi ed è però esclusa la tredicesima mensilità. Lei la prima volta, quando ha dato i netti, ha detto inclusa la tredicesima mensilità, è un particolare, ha detto inclusa; invece è esclusa; adesso è esclusa. Solo a titolo di ...
Andrione (U.V.) - Une déclaration de principe très courte.
Je crois que six personnes à notre bureau de Rome c'est vraiment excessif, parce ce quand même je ne sais pas quel genre de travail on demande, mais il y a des bureaux d'agence de tourisme qui fonctionnent avec deux personnes. Ici nous avons deux interprètes, un employé chauffeur, une dactylo, un "consulente" et un directeur. Nous arrivons à la beauté de six personnes que je crois il y a des ambassades à Rome qui n'ont pas un personnel si nombreux. Oui d'accord, mais quand même en comptant demi-journée on arriverait à sept... un directeur, un employé chauffeur, deux dactylos à demi-journée, deux interprètes, puis le consulent, sept. Je dis c'est seulement une question de principe, moi je ne prends plus la parole ci-dessus. Une recommandation, si possible, à la Junte: n'exagérons pas, parce que vraiment c'est exagéré; pour les besoins de la Vallée d'Aoste, sept personnes pour le bureau à Rome - d'accord qu'il y a un demi-service, disons six personnes - c'est excessif.
Capitolo 37: 2.500.000 (fino al capitolo 74) - Capitolo 94: 22.500.000
Manganoni (P.C.I.) - Capitolo 94: "Spese per la compartecipazione del Comune di St. Vincent sui proventi della Casa da gioco": 22.500.000.
Questo io penso si riferisca alla legge che avevamo approvato tempo fa. Ora, mi pare che noi eravamo contrari a quella legge, perché non era giusto dare a St. Vincent, che pigliava già 150 milioni all'anno, mentre tutti gli altri Comuni non pigliano un becco d'un quattrino, aggiungerne altri 22 e portarli a 170 o 175. Non solo, ma - e questo a me è sfuggito approvando la legge - questa legge ha un effetto retroattivo. Allora, perché noi glielo versiamo già per il '67, cioè noi approviamo la legge nel novembre del '67 e versiamo loro un contributo per tutto l'anno del '67. Ripeto, questo mi era sfuggito allora, se no lo avrei già fatto osservare. Oltre alla questione di principio che noi su questo non siamo d'accordo.
Quindi io su questo capitolo 94 non sono d'accordo, cioè in coerenza alla posizione che abbiamo preso quando si è votata la legge.
Capitolo 96: 21.000.000
Manganoni (P.C.I.) - E qui, non per riaprire della polemica sulle anticipazioni di cassa, però dice il capitolo "Interessi passivi - tributi e diritti accessori su mutui e su anticipazioni di cassa". Ora, e qui ci va di mezzo di nuovo la sincerità dell'Assessore Bordon: quando noi dicevamo, in sede di discussione di bilancio, voi non avete i soldi - parlo di liquidi, non di bilancio, parlo di cassa - ed allora dovete farvi anticipare fondi dalle banche. Mi si è detto di no, si è arrampicato non so dove per dimostrare che quanto noi sostenevamo non corrispondeva al vero; ora, per l'ennesima volta le cifre, i dati forniti da voi confermano che avevamo ragione noi: 21.000.000 di interessi passivi "tributi e diritti su mutui e anticipazioni di cassa".
Ora, se questi fondi da voi tanto decantati vi arrivassero da Roma, anziché dagli interessi passivi, dovreste mettere nelle entrate gli interessi attivi, cioè gli interessi che voi ricavereste da questi miliardi che avanziamo a Roma, che Roma non ci dà, non ci manda - parlo di cassa e non parlo di bilancio, ripeto - perché Bordon lui è abile a confondere questione bilancio con questione cassa, e quindi voi dovete ricorrere alle anticipazioni di cassa. Non solo, ma i fondi previsti nel bilancio che ora non mi ricordo, 96, sull'articolo 96 "Interessi passivi, tributi su mutui e anticipazioni di cassa" che erano già 376 milioni, non bastano, ma dovete aggiungerne altri 21. Mi dirà Bordon che queste non sono solamente sulle anticipazioni di cassa - io lo so, d'altronde qui l'hai scritto chiaro - ma ci sono anche le anticipazioni di cassa.
Germano (P.C.I.) - Io voglio chiedere dei 397 milioni complessivi, quanto per restituzione di mutui e quanto per anticipazioni di cassa.
Bordon (D.C.) - ... per interessi passivi sulle anticipazioni e il resto per i mutui.
Capitolo 100: 30.000.000
Germano (P.C.I.) - Volevo solo chiedere una spiegazione di questo aumento del capitolo 100.
Bordon (D.C.) - Sono sgravi che si sono fatti tutti gli anni attraverso l'ufficio imposte per ricorsi che hanno presentato i contribuenti e che avendo dovuto l'ufficio imposte accettare, sono dovute essere rimborsate queste somme; quindi a noi compete questo.
Germano (P.C.I.) - ...sono in aumento...
Bordon (D.C.) - E allora bisogna fare di nuovo tutta la storia, perché tanto voi lo sapete già come si risolve questo, ma probabilmente per avere altre delucidazioni.
A un certo momento ci sono dei ricorsi che vengono presentati. A un certo punto, sulle quote fisse, siccome sono le rimanenze che si devono dare, è una quota del vecchio che ci viene versato adesso attraverso le quote fisse. Gli sgravi di tutti gli anni, io l'ho detto prima, non posso rispondere altro, saranno più alti o più bassi secondo le annate, ma io non posso rispondere altro che questo.
Capitolo 113: 15.000.000
Capitolo 160: 3.187.500
Fosson (U.V.) - Qui abbiamo un aumento, desideravo solo sapere da che cosa era dato questo aumento su questo capitolo, perché qui abbiamo una quota fissa ogni anno da versare e quindi non so ....
Andrione (U.V.) - Io vorrei chiedere, dato che si tratta di aumento, dei nostri capitoli, mi chiedo se non c'è un errore e non si debba dire "annualità dovuta dal Tesoro", perché se noi dobbiamo qualche cosa al "Tesoro" è in uscita.
Bordon (D.C.) - ...d'être suffisamment clair parce que ce n'est pas toujours facile.
A un certo momento, quando noi abbiamo dovuto sottoscrivere quel miliardo per il Traforo del Monte Bianco, se non sbaglio, lo Stato conteggiò, a carico nostro, una quota di 3 milioni e qualche cosa, per cui noi oggi come oggi, ci troviamo con una partita di giro zoppa, per cui per compensare quei tre milioni - perché non ci rimborsò poi il miliardo lo Stato, ma 997 milioni - per coprire questa differenza noi abbiamo dovuto iscrivere questo in partita di giro.
... e non li abbiamo avuti da nessuno, è proprio denaro nostro, entrate effettive, per poter pareggiare con la partita di giro e togliercela, perché se no non si potrebbe continuare così.
Fosson (U.V.) - Chiedo scusa perché su questo punto desidererei proprio avere un ragguaglio più chiaro. Noi, in base alla convenzione fatta, ogni anno dovevamo versare allo Stato circa 100 milioni - adesso qui la quota, ad esempio, sul bilancio del '67, era 99 milioni e rotti. Non capisco, non ho capito, confesso, non ho capito, ed è per questo che volevo solo chiedere, è una cosa di tre milioni, ma desideravo sapere per quale causa dobbiamo versare questi tre milioni in più.
Bordon (D.C.) - ...non c'entrano le annualità con questo ...cosa è successo? Noi dovevamo avere un miliardo dallo Stato e lo Stato ha dato a noi soltanto 997 milioni, cioè la differenza fra il miliardo e questi tre milioni che ci sono qui. Quindi noi dallo Stato, quando abbiamo dovuto sottoscrivere questo miliardo, non abbiamo avuto il miliardo intero, abbiamo avuto 996 milioni e fischia, cioè questa differenza qui.
Dovendo fare l'atto con la Banca d'Italia, noi di tasca nostra, Regione, abbiamo dovuto tirar fuori questi 3 milioni e rotti perché così abbiamo raggiunto questo miliardo. Quindi questi tre milioni sono stati presi da un fondo di una partita di giro per noi. Oggi come oggi, per sanare questa partita di giro, noi dobbiamo figurare di avere in entrata tre milioni per pareggiare questa partita.
Capitolo 166: 800.000
Capitolo 169: 20.000.000
Fosson (U.V.) - Vorrei chiedere come mai c'è questo aumento sul '67, di venti milioni...
Maquignaz (D.C.) - Il nuovo organico che è allo studio... questo aumento è per far fronte ai maggiori oneri derivanti dal nuovo regolamento organico per il personale che abbiamo adesso all'ordine del giorno, siccome la decorrenza è dal 1° gennaio 1967.
Capitolo 170: 5.000.000 (fino al capitolo 196 senza discussione) - Capitolo 212: 50.000
Fosson (U.V.) - Anche qui vorrei una spiegazione, come mai su 250 milioni che c'è in bilancio c'è un aumento di 50.000 lire; da che cosa è dato questo aumento.
Maquignaz (D.C.) - Qui siamo usciti di 50.000 lire; allora in fase di accertamento si cerca di integrare questa differenza.
Capitolo 213: 3.950.000 - Capitolo 214: 4.500.000
Manganoni (P.C.I.) - E qui io vi pregherei di non dirmi che è un pallino mio, perché io su questo capitolo sono sempre intervenuto, salvo nella discussione dell'ultimo bilancio, perché forse in quel momento ero assente, se no sarei intervenuto anche allora. Qui l'aumento è poco: Capitolo 214 "Spese e contributi per l'attuazione della legge regionale sullo sviluppo della viabilità rurale". Bisogna incrementare la costruzione delle strade rurali, perché noi, se non acceleriamo la costruzione di queste strade, avremo presto delle intere zone montane abbandonate. Avremo parte degli alpeggi abbandonati ed osservate che alpeggi, terreni, ecc. se si abbandonano per alcuni anni, vi crescono i rovi, vi crescono i cespugli, non si ritorna più, non si lavorano più quei terreni.
Io vi cito un esempio: l'Alpe di Viù; l'Alpe di Viù quest'anno non hanno caricato, all'Alpe di Viù non è andato il bestiame, sì, sì, me lo ha detto l'interessato, il quale mi ha detto questo: le case, le baite sono in rovina, ma non solo a Viù, le baite degli alpeggi buona parte sono in rovina, salvo quelle che hanno ricostruito adesso.
Come si fa a ricostruire oggi le baite, che poi non si tratta di una, perché i mayen sono diversi, ed allora oggi che i muli sono scomparsi ed anche se ci fossero, i trasporti a dorso di mulo costerebbero un'enormità - se non c'è la strada non si ricostruiscono le baite e se non si ricostruiscono le baite non si può andare su con il bestiame.
Ed allora bisogna che l'Assessore all'Agricoltura si trovi in condizioni di accogliere tutte le richieste, corredate da una costituzione del Consorzio, corredate da domande, ecc. ma possa accettarle tutte quelle che gli vengono inoltrate. Noi dobbiamo mettere l'Assessore all'Agricoltura in queste condizioni.
Ora io non so se con l'aumento di questi miseri quattro milioni e mezzo, tenuto conto anche del costo di queste strade, l'Assessore all'Agricoltura può farvi fronte.
Vi ripeto, questo volevo dirlo sul bilancio del '68, ma non ero presente, quindi vi ribadisco questo. Ed allora l'Assessore all'Agricoltura, con questo misero, miserabile aumento di 4 milioni e mezzo, può far fronte a tutte le richieste? Non potrà far fronte a tutte le richieste. Intendiamoci bene, io voglio anche precisare una cosa: ci sono delle richieste che forse giustamente vanno respinte, perché io so di certi casi dove solamente per ripicche di alcuni proprietari, cioè costruire due strade parallele perché quei due o tre o dieci proprietari non andavano d'accordo, e allora dice: "me dze vuei lo men tzemin, vuei pa me servi de ton tzemin"; ma in quel caso fa bene l'Assessore a respingere e a non sovvenzionare quelle strade costruite per capriccio. Ma le strade che l'Assessorato all'Agricoltura giudica utili e necessarie, bisogna che si trovi in queste condizioni, di sovvenzionare tutti; perché è inutile che noi qui cianciamo "l'agricoltura, l'agricoltura" ed oggi l'unico, non unico, ma uno dei pochi capitoli che forse non è sufficiente per far fronte alle richieste - parlo dell'Assessorato all'Agricoltura - è precisamente questo.
Questa oggi è la base, non dico per lo sviluppo dell'agricoltura, per evitare l'abbandono di parte delle nostre zone montane. Ed allora, a mio parere, questo è poco. Se l'Assessore mi assicura, con questa modesta cifra di quattro milioni, di poter far fronte a tutte le richieste, allora io mi arrendo, dico: va bene. Se non vi può far fronte, allora dico: dategliene di più.
Maquignaz (D.C.) - Io sono d'accordo che questo aumento è misero però teniamo presente che nel nuovo bilancio del '68, noi abbiamo previsto in questo capitolo 100 milioni in più. Prima ce n'erano 75, l'abbiamo portato a 175. Inoltre abbiamo anche i fondi, quest'anno, del piano verde, cosa che non abbiamo avuto nel corso del '67, invece adesso abbiamo anche i fondi del piano verde, art. 16 e art. 17, per cui abbiamo una certa disponibilità di fondi; cosa, come ripeto, che non abbiamo avuto in questo esercizio.
Qui si trattava semplicemente di venire incontro a quelle deficienze dove eravamo usciti dal capitolo. Quindi questo non è che si venga incontro; noi adesso abbiamo i fondi del piano verde, questo è solo per impegnare il capitolo. Però nel '68 si è previsto quell'aumento di 100 milioni.
Manganoni (P.C.I.) - Sa cosa doveva fare lei? Lei doveva uscire di più di quattro milioni, doveva uscire di cento milioni, poi si trovavano per...
Maquignaz (D.C.) - ...adesso abbiamo i fondi del piano verde...
Capitolo 216: 500.000 - Capitolo 220: 100.000
Fosson (U.V.) - Il Cap. 220: penso che la mia domanda sia quasi inutile perché credo che anche qui le centomila lire sono dovute al supero del lavoro.
Capitolo dal n. 272 al n. 314 senza discussione - Capitolo 323: 35.000.000
Fosson (U.V.) - Qui è un po' quel capitolo che avevo detto prima, che c'erano i 64 milioni di riduzione su una voce e ci sono 65... no, no, chiedo scusa, perché non è quello, è un altro.
Un altro rilievo che volevo fare ed è che avevamo 80 milioni su questa voce per il '67 e aumentiamo di 35 milioni, "spese per studi di progettazione e per compensi a tecnici estranei all'Amministrazione per perizie, direzione e contabilizzazione di lavori a carico della Regione". Ora da cosa viene questa spesa molto superiore a quella prevista? Probabilmente da quei progetti che noi stiamo eseguendo a carico dell'Amministrazione regionale per l'Anas e via dicendo, no? Almeno...
Colombo (P.S.I.) - La maggiore spesa è dovuta al fatto che quest'anno, con un maggior finanziamento, abbiamo appaltato un maggior numero di opere. Quindi abbiamo naturalmente a carico un maggior numero di assistenti per il controllo dei lavori e poi giovano anche le spese di progettazione per quanto riguarda l'allargamento della strada regionale Corbet-Antagnod, quella da Hône a Champorcher, quella di St. Pierre-St. Nicolas, quella da Moron al Colle di Joux e poi i due progetti delle gallerie paravalanghe della strada di Cogne che rientrano nell'ultima citazione che è stata fatta dal Consigliere Fosson.
Capitolo dal n. 326 al n. 394 senza discussione - Capitolo 396: 35.000.000
Germano (P.C.I.) - Volevo chiedere a Dujany se faceva un po' un'illustrazione, qui, dei 24.000.000.
Dujany (D.C.) - In votazione del bilancio di previsione mi si era detto che la cifra era troppo bassa ed effettivamente è stato così. Questo è dovuto all'acquisto di stampati di alcune raccolte, cioè alla stampa di alcuni libri interessanti la storia e i costumi della Valle d'Aosta, fornitura di libri per la biblioteca regionale, acquisto di documenti antichi e di raccolti vari di giornali vecchi per l'archivio storico e la biblioteca regionale.
Capitolo dal n. 397 al n. 408 senza discussione - Capitolo 412: 5.000.000
Germano (P.C.I.) - Volevo chiedere come sono stati assegnati questi contributi, perché questo aumento? A chi? Non so, perché mi sa che non si segua più la procedura che si seguiva prima.
Dujany (D.C.) - È in relazione a un allegato che c'è all'ordine del giorno del Consiglio.
Capitolo dal n. 425 al n. 473 senza discussione - Capitolo 481: 30.000.000
Germano (P.C.I.) - Questa è la cosa più paradossale che ci possa essere. Noi abbiamo fatto una discussione in un bilancio, perché un compito d'istituto era trasformato, da quattro milioni si era portato a 50 milioni per "spese e contributi per costruzione e restauro di chiese, ecc." e adesso i 50 milioni diventano 80, venti volte tanto e non è compito d'istituto. Chiedere una spiegazione su questo diventa una cosa difficile, chiedere cosa abbia fatto con questi 80 milioni il socialista Assessore Balestri, non riesco a capacitarmi, ecco. Forse qui c'è la spiegazione per cui nel bilancio preventivo del '68 abbiamo avuto quel tentativo di spostamento, non lo so, ma certo che da 4 milioni a 80 milioni, andando a compiti non di istituto, non è modo saggio di amministrare, questo è certo. Però vorrei sapere dove sono stati spesi questi 80 milioni.
Manganoni (P.C.I.) - Sullo stesso argomento. Io, a quanto ha detto Germano, voglio aggiungere questo: e questi 30 milioni perché non li date a Maquignaz per le strade rurali, per le strade poderali? Perché... (voce di Balestri) ...ma riferendomi all'intervento precedente... Allora io vorrei riferirmi al Presidente della programmazione quando parlava sempre delle spese produttive, "dobbiamo destinare i fondi alle spese produttive" e adesso, zitto, muto come ... non fa più la differenza fra le spese produttive e quelle non produttive. Allora io vorrei porti, Lustrissy, questa domanda: fra il capitolo, che abbiamo trattato precedentemente, delle strade poderali ed interpoderali, 214, e il capitolo 481, che è quello delle Chiese, quali dei due capitoli rientra nelle spese produttive? Quelle sulle quali tu insistevi "spese produttive"; quale dei due capitoli rientra nelle spese produttive? ...secondo le concezioni, ma qui... ed allora quando tuonavi contro di noi, io non chiedo che tu tuoni oggi anche contro i tuoi, ma magari in separata sede, in un orecchio, diglielo.
Quindi, qui noi abbiamo già detto allora: 50 milioni è esagerato per un compito che non riguarda la Regione; qui ne aggiungiamo altri trenta e quando si tratta di opere indispensabili, urgenti, lì non ci sono i soldi. Vedremo, faremo, studieremo su un altro piano... ci si risponde così. Qui non ci si risponde così, qui si trovano i trenta milioni.
Io non sono d'accordo su questo.
Bionaz (D.C.) - Io capisco l'esigenza che voi avete di discutere e di mettere naturalmente in discussione, in dubbio l'utilità di questo aumento. In fondo sono convinto che siete tutti d'accordo che questo stanziamento è utile, perché tutte queste spese sono unicamente dovute a degli impianti di riscaldamento, nella grande maggioranza, impianti di riscaldamento delle Chiese. Sono piovute delle domande, le dico almeno una settantina, non esagero, una settantina.
Ora quando vi rendete conto che tutte le nostre Chiese sono sprovviste di impianto di riscaldamento, e c'è ancora della gente che va in Chiesa, specialmente la gente attempata; Manganoni, io un giorno ho visto che tu eri a Brissogne davanti al piazzale che eri andato per un funerale; a un certo momento hai detto "no" qualcuno ti ha detto "beh, andiamo dentro, almeno, non stiamo qui a gelare". Tu hai detto "andiamo dentro, ma lì fa ancora più freddo che fuori". Ecco, proprio così. Ad ogni modo questa è una battuta che magari non ti ricordi neanche più. La verità è questa: che tutte queste spese, noi le abbiamo volute affrontare in corpo, tutte queste, ma evidentemente mancavano i fondi, perché? Ve l'ho già detto l'altro giorno, sono troppo pochi, perché? Perché abbiamo affrontato la spesa di Champoluc, che da sola ha assorbito 13 milioni e mezzo, quella di Courmayeur che ne ha assorbiti mi pare cinque, quella di St. Denis che ne ha assorbiti quattro. E sono già tredici e cinque diciotto, e quattro ventidue.
Ecco perché e venuta mancare la possibilità di spezzettare questi piccoli contributi, che poi si distribuiscono nella misura del 15-20%, al massimo del 25%.
Guardate la verità è tutta qui e questo è un contributo che si dà non ai parroci, si dà questi contributi alla popolazione, la popolazione che usufruisce se la Chiesa è calda. E capita anche questo: voi assistete - lo dicevo adesso a Manganoni - solitamente quando ci sono i funerali. Ma vedete quando arrivano da Trois Villes, vengono al funerale alla Chiesa di Quart - perché quella è la parrocchia - si rende conto quando arrivano giù con la bara sulle spalle cosa succede? Sono tutti sudati fradici, entrano in una Chiesa ghiacciata. Questo succede.
Ora, diamine, che mettiate poi in dubbio questa necessità, perché dentro voi stessi sapete che è necessario, non è che questo sia denaro sprecato, è proprio per aiutare, per venire incontro a questi parroci che si danno da fare, perché sono tutti pieni zeppi di debiti, non sanno dove mettere le mani.
Evidentemente ricorrono alla Regione, perché? Perché la Regione ha questa sensibilità e l'avete avuta anche voi. Forse noi abbiamo fatto qualche cosa di più, ma l'avete avuta anche voi, questa sensibilità. Ora perché noi siamo qui, cerchiamo di fare qualche cosa magari di un po' più consistente, questo non mette in dubbio la bontà dell'impostazione, io sono convinto che su questo siete convinti, ma non lo volete neanche dire. Ecco la verità.
Germano (P.C.I.) - Sia ben chiaro che io non sono contro il riscaldamento delle chiese, anche se non ci vado; c'è altra gente che ci va, non ha mica nessuna importanza. Però sia ben chiaro che oggi abbiamo parlato di Comuni e Colombo mi ha detto, molti dove non c'è ancora insufficienza d'acqua, dove non ci sono le fognature, dove non ci sono i servizi essenziali alla gente per vivere. E allora noi dobbiamo in un anno risolvere tutto il problema del riscaldamento delle Chiese e lasciare in piedi queste cose? (voce di Bionaz) ...Ha detto 70 domande, ha elencato dove ci sono 22 milioni, ce ne sono 80 stanziati... Non siamo affatto d'accordo con questa impostazione; questa impostazione è sbagliata, perché io sono d'accordo di pensare al superfluo, o a quello in più, ma quando abbiamo le cose essenziali. Ora, non ci sono ancora le cose essenziali dappertutto.
Lei ha fatto una grande discussione per una strada che congiunge una frazione o un villaggio; quando non sapeva più cosa dire, ha detto che non c'erano i fondi. E cosa che non è poi risultata vera, ma si trattava di passare da sei a dodici milioni... (Bionaz: ...perché non erano stati stanziati i fondi) ...Sì, ma qui in bilancio di stanziati ce n'erano 50, e adesso sono 80...
Queste sono le impostazioni, Colombo, che vi portano a questi livelli qui, questi sono i livelli, che dove la gente ha bisogno di acqua, non ce l'ha, però facciamo tutti i riscaldamenti delle Chiese.
Capitolo dal n. 487 al n. 497 senza discussione - Capitolo 501: 65.000.000
Germano (P.C.I.) - Vorrei un resoconto di questo, perché questa voce qui è veramente... Comprende anche le spese dei suoi viaggi, questo? No? Sono ancora in un altro capitolo... ah! Sono in questo... 501: "Spese di pubblicità e propaganda turistica" 180 milioni; a questi aggiungiamo altri 65 milioni. Pensate quali cifre, con tutte le considerazioni che ha fatto prima, che non sto qui a ripetere, perché sarebbe inutile. È un'impostazione saggia questa? 245 milioni per la pubblicità, quando abbiamo la situazione in Valle che è quella che è?
Manganoni (P.C.I.) - A questi 65, bisogna aggiungere i 180 che erano in bilancio... (Montesano: ...l'hanno già detto) ...Io stavo scrivendo non ho sentito.
Balestri (P.S.I.) - Qui c'erano 180 milioni e anzi ho cercato di fare una certa economia nel limite del possibile. Questi 65 milioni in più sono dovuti all'iniziativa della realizzazione di una serie di documentari sulla Valle d'Aosta ed è stata vista nel quadro dell'esigenza di presentare la Regione con le sue bellezze naturali, panoramiche, geografiche, con le sue valli, le sue attrezzature turistiche, le sue ricettività alberghiere e il tipo e il contenuto del suo folklore.
Quindi è una spesa una tantum. Lo scopo era ed è quello di inserire la Regione nei grandi itinerari del turismo invernale e internazionale. È evidente che solo la strumento cinematografico poteva consentire il raggiungimento di questo scopo.
Ciò premesso, semmai, c'era da vedere se era preferibile realizzare uno o due films o se invece non era consigliabile di affrontare con decisione il progetto per la realizzazione di una completa serie di documentari, che permettessero di toccare ogni aspetto ed ogni angolo della vita della Regione, impegnando così il nostro bilancio, ma promuovendo una iniziativa moderne efficacissima.
La Giunta in questa discussione ha optato per questa seconda soluzione... cinque documentari, cinque.
Purtroppo non è stato solo il numero dei documentari, perché a un certo momento si è vista la necessità, era logico, delle quattro lingue: italiano, francese, inglese e tedesco. Non è stato solo quello, perché oltre, diciamo questi cinque documentari girati - e mi auguro che presto lì vedrete anche voi, veramente vi accorgerete che sono ad alto livello - girati a 35 mm. per le richieste avute da molti paesi e per le necessità che hanno di girare in molti circoli o che, quindi con dei macchinari a 16 mm. c'è stata la trasformazione anche dai 35 ai 16 mm.
Quindi abbiamo una serie molto documentata e molto valida su tutti gli aspetti della Regione. È una spesa una tantum, che non era nemmeno prevista nel bilancio e quindi a un certo momento si è presa questa decisione: ecco perché questo capitolo è andato fuori.
Fosson (U.V.) - Io, oramai la spiegazione è stata data perché avevo fatto l'osservazione prima, l'avevo collegato con i 64 milioni in diminuzione all'altra voce: però dico, in queste cose bisognerebbe, se vogliamo parlare un po' di programmazione o che, bisognerebbe effettivamente stare un po' a quello che viene approvato nel bilancio, perché altrimenti noi ci troveremo sempre a discutere di cifre, che quando abbiamo portato in bilancio si dà una certa giustificazione, e poi a un certo momento ci troviamo con degli spostamenti. Ora quello che è, i normali spostamenti dovuti ci sono sempre stati e ci saranno sempre, per quelle che sono le modifiche e assestamento di bilancio. Però queste voci particolari, queste effettivamente dovrebbero far parte di un certo programma, perché non si può passare dai 180 milioni, aumentare di 65 milioni e dire: "abbiamo fatto, non era previsto, e abbiamo fatto dei documentari", perché questo, almeno, come raccomandazione, bisognerebbe evitarlo.
Manganoni (P.C.I.) - Vedi, Balestri, io ho avuto occasione, quando ero in Giunta, di andare a Roma e ho parlato con un altro papavero socialista, il quale poi mi ha presentato un tale e mi dice: "vedi questo" - adesso non so come lo ha qualificato, uno del cinema, uno di quelli che fanno i films, non me ne intendo bene - "è disoccupato e bisogna dargli una mano". E io gli ho detto: "io costruisco le fognature, le strade, io non c'entro con la questione dei films...", non ho detto quello, l'ho pensato solamente.
Ora questo fatto dei documentari mi richiama alla memoria quanto mi è stato detto da un altro papavero socialista di Roma. Ed allora non vorrei pensare che questi documentari si fanno per dare del lavoro, quindi per dare dei soldi a...ben, noi ci comprendiamo, no?
Ora, anche qui vale quanto abbiamo detto prima, per gli acquedotti ecc. non ci sono i soldi, però qui 65 milioni si trovano. In più, io voglio fare quest'altra raccomandazione, anche se le raccomandazioni non servono a niente, che ho già avuto occasione di fare altre volte: noi spendiamo cifre enormi, centinaia di milioni all'anno per fare della pubblicità sulla Valle d'Aosta. Scriviamo dappertutto "venite a visitare la Valle d'Aosta" su tutti i giornali del mondo, i documentari che fa fare Balestri; poi i turisti vengono in Valle d'Aosta. Forse vengono anche senza leggere sui giornali "visitate la Valle d'Aosta", che ci costa fior di milioni, ad ogni modo i turisti vengono, anche perché ci sono i due trafori, ecc.
Poi cosa succede a molti turisti? Succede questo fatto che io vi cito: non molto tempo fa ho incontrato una signora, cioè voglio essere più preciso, sono andato in un alberghetto in alta montagna nel periodo estivo e quando io sono entrato, l'albergatore che mi conosceva mi dice "oh buongiorno Assessore, come va, come sta?". Una signora che era seduta al tavolino, dopo che io ho parlato col proprietario, va anche lei a parlare con il proprietario. Poi si avvicina con un'aggressività tutta femminile e mi dice: "Ah! Lei è un amministratore della Regione. Belle cose!", adesso io non mi ricordo i termini che ha usato.
La sostanza è questa:" io sono un inviato di una rivista "Epoca"", non so cosa diavolo, coi rotocalchi, "è da otto giorni che sono in Valle d'Aosta" e innanzitutto mi citava come era stata trattata, mi citava il fatto che era andata in un posto a prendere il biglietto per il pullman, aveva chiesto delle informazioni, dice: "quello lì, mi ha detto, se vuole il biglietto va bene" e gli ha sbattuto lo sportello in faccia.
Quindi questo è il sistema di trattare il turista.
Secondo - perché questa aveva girato altri centri turistici, non solo la Valle d'Aosta - dice: "sono andata nei bar", ha preso il liquore o l'accidenti che so io, dice: "dei prezzi esosi". Con questo io non metto tutti gli esercizi pubblici sullo stesso piano, sia chiaro. Ad ogni modo dopo tutta quella sfuriata, io ho cercato di calmarla, ho detto: "ma no, Signora, questo sono dei casi singoli, lei non deve generalizzare...". Ad ogni modo era un po' più calma.
Ora, io vi ho citato questo fatto per dirvi l'opinione di molti turistici che vengono in Valle d'Aosta. Potrei citare un'infinità di fatti, ma non voglio far perdere del tempo.
E allora cosa devi fare Balestri? Secondo me, invece di spendere centinaia di milioni per questa pubblicità, spendiamone pure, ma delle cifre ragionevoli e dedichiamo un po' più di attenzione per controllare quelli esosi, sia albergatori che esercizi pubblici, ripeto alcuni e particolarmente in quelle zone: Breuil, Courmayeur, principalmente, che fanno scappare i turisti col loro sistema, perché li strozzano. A me risulta questo.
Recentemente, nell'altra estate, sono andato in una zona - che non era né Courmayeur, né Breuil, era una zona molto meno importante - una comitiva di otto, mi pare, hanno preso il tè, 450 lire ogni tè. Allora questi pochi esosi - non aggiungo altri aggettivi - annullano completamente l'azione prodotta da questa pubblicità, perché quei tali, quando ritornano al loro paese, sia in Francia, sia a Torino, sia in America, hai voglia la pubblicità che ti fanno sulla Valle d'Aosta! Cioè ne fanno molta più loro di pubblicità negativa, citando dati, che non questa pubblicità che tu stai facendo sui giornali e sui documentari.
Allora qual è la raccomandazione che io ti faccio? Non è mica la prima volta, l'ho detto tante volte in Consiglio ed anche in altra sede: necessita un controllo ... certo non può andare Balestri, perché quando arriva Balestri quelli non gli fanno mica pagare 450 lire il tè, anzi diranno: "oh, Signor Assessore, per carità"... (voce di Balestri) ...No, ma questo mica solamente a te, questo lo fanno. Ma bisogna mandare persone non conosciute che vadano come turisti e quando trovano uno di quegli esosi che li prende per il collo, a quelli si dovrebbe chiudere l'esercizio almeno per quindici giorni, con tanto di papiro sopra con scritto: "chiuso perché si faceva pagare il tè 450 lire l'uno".
E sia chiaro, questa non è una battaglia che io voglio fare contro gli esercizi pubblici, no! Perché io vi dò atto che vi sono degli albergatori, vi sono dei bar onesti, vi sono invece - e per nostra fortuna sono una minoranza - dei disonesti, che sono quelli che danneggiano il turismo in Valle d'Aosta, perché quando si esce dalla Valle d'Aosta...
Voi parlate in genere coi turisti, cosa vi dicono? In Valle d'Aosta sono degli strozzini, ma in Valle d'Aosta sono dei ladri. Io capisco che quelli generalizzano, perché ne basta uno ladro per qualificare ladri tutti i valdostani. Io ho degli amici che venivano in Valle d'Aosta, non ci vengono più, vanno in Trentino Alto Adige, e perché? Perché là c'è un trattamento migliore e ci sono dei prezzi più ragionevoli.
Ora io vi dico: l'azione da svolgere è questa, se vogliamo sviluppare il turismo, perché fin quando noi non eliminiamo questa piaga, abbiamo voglia di scrivere su tutti i giornali "Visitate la Valle d'Aosta" e poi vengono qui e li strozzano, e poi quando ritornano al loro paese fanno quella bella pubblicità, che è legittima; il loro risentimento è legittimo. Cosa dobbiamo fare noi? Noi dobbiamo stroncare questo sistema di pelare il turista. Dice: tanto passa solamente adesso, poi non lo vedo più, quindi dai!
Non è così che bisogna fare. E allora l'azione da svolgere da parte dell'Assessorato del Turismo è quella: azione di moralizzazione nei confronti di quei pochi - che ripeto non sono tanti, per fortuna - disonesti, se no questi sono dei milioni buttati dalla finestra.
Germano (P.C.I.) - Ecco vedete, questo è il metodo che avete voi di amministrare. Decidete di spendere 75 milioni per cinque documentari, senza che il Consiglio lo sappia, senza mai portare in Consiglio questa questione. Abbiamo fatto, si diceva stamattina, 28 Consigli, uno ogni venti-quindici giorni, si decide di spendere 75 milioni senza che né noi né voi lo sappiate.
Questo è il vostro metodo di amministrare. E si vede subito: 65 milioni, cinque documentari, fa tredici milioni per documentario. Il prezzo corrente dei documentari - e trovate registi a iose che ve ne parlano - vanno da uno e mezzo a tre e mezzo, quattro al massimo, uno e mezzo a quattro al massimo. Questo è il prezzo corrente dei documentari. (Voce di Balestri)
Se voi andate, avete la santa pazienza di andare a rivedere all'Assessorato al Turismo, qualche documentario è stato fatto; andate a vedere i prezzi: non ne trovate nessuno di tredici milioni. Ma vediamo ancora di più. Ci avete detto che avete scelto, in base a quali condizioni? Ma è in circolazione questo documentario? Non va in circolazione? Avete fatto delle offerte a diversi e avete scelto la migliore? Non c'è nessuno che sa niente di questo! La Giunta ha ritenuto di fare così, 65 milioni.
Ora il potere della Giunta non è questo, questo è stravolgere quello che è il potere della Giunta, queste sono cose che devono essere discusse dal Consiglio.
E questo è il vostro metodo di amministrare!
E mi stupisco che almeno da quella parte là qualcuno dovrebbe far sentire anche la sua voce, se non vuol farlo qui la faccia sentire in altra sede, ma non è così che si amministra, non è così.
Balestri (P.S.I.) - Prima di tutto risponderò dal lato generale a Manganoni, che condivido le sue preoccupazioni che ci sono stati degli incresciosi incidenti, dei prezzi o che; che a lui risulta l'Assessorato ha preso anche delle decisioni, della declassificazione degli alberghi... (Manganoni: ...chiusura) ...Allora ci devono essere gli estremi di pubblica sicurezza e, a un certo momento gli ispettori dell'Assessorato viaggiano molto e ci risulta che in questi ultimi tempi ne sono stati pizzicati abbastanza; questo è un certo controllo che si sta facendo.
In secondo luogo, voglio rispondere anche sulle linee generali: io condivido, per esempio, che oggi o domani ci possano essere delle linee di informazioni, come può essere la pubblicazione sui giornali, che oggi sono superate. Ecco perché a un certo momento si è fatta anche questa considerazione di films; effettivamente oggi mandare i films su tanti circuiti, anche all'estero, tanti posti... alle due ho avuto notizia che alla manifestazione di sports invernali a Montréal è stato - e vi porterò i resoconti dei giornali - un successo per la Valle d'Aosta che voi non avete nemmeno idea. Vi porterò i resoconti dei giornali.
E non solo, ma questo ci ha permesso una cosa, di espanderci, e anche abbastanza economicamente, su campi internazionali, perché oggi abbiamo l'Alitalia che ci offre biglietti per andare a fare delle manifestazioni, completamente gratuiti, e ce li offre anche per gruppi folkloristici, venti-trenta biglietti, a seconda di quanti ne abbiamo bisogno per andare a fare delle manifestazioni. Questo rientra tutto in un quadro.
Quindi se è una spesa una tantum, a un certo momento si poteva discutere se era il caso di farla così però vi sto dicendo e vi darò le prove del successo che stanno ottenendo all'estero.
Quindi a un certo momento questa spesa ci permetterà, negli anni futuri, forse di risparmiare molte altre spese di inserzioni, che per me oggi diventa una propaganda un po' superata.
La compagnia che è stata scelta dopo trattative, è la Trans World Films Società per Azioni, Società Italiana di Roma. Io ti provo a dimostrarmi che ci sia un socialista dentro quello. In quel momento lì ti farò ammenda di questo, però vai piano coi piccoli lanci, perché possono avere anche un certo effetto, ma si sgonfiano subito.
A Germano cosa gli posso dire? È stata una valutazione, l'ho detto prima, si poteva farne anche di più o di meno; non è che la valutazione che dai tu, dei tre-quattro milioni, no. (Voce di Germano) ...Per me è una deliberazione di Giunta... (Germano: ...ma di 65 milioni?) ...Beh, ci può essere quell'aspetto lì.
(Discussione generale)
Fosson (U.V.) - Ah, ci si ravvede, ci sono due pesi e due misure, questo è un fatto. D'altra parte vogliamo mettere in evidenza questi due pesi e due misure, perché quando si trattava di portare da uno e mezzo a tre, si è fatto lo scandalo; adesso per i 65 milioni praticamente si dice: competenza di Giunta... (Balestri: ...ma noi eravamo d'accordo)
Balestri (P.S.I.) - In ogni modo, effettivamente, non è che noi qui, se ci fossero stati dei vecchi documentari, ancora all'altezza della situazione moderna o che, avremmo soprasseduto a questo.
Effettivamente i documentari che l'Assessorato ha ormai in minima parte, sono superati, già fatti ormai da un certo numero di anni.
Ma Germano io ti ho detto prima che sono stati girati tutti in 35, a colori, 4 lingue e poi ridotti a 16 in tutte le 4 lingue; fai i conti precisi e poi vedrai che...
Capitolo 502: 6.000.000 - Capitolo 505: 8.000.000
Casetta (P.C.I.) - Io non avevo ancora preso la parola su queste questioni, ma su questo capitolo vedo un aumento di otto milioni "spese per la gestione e manutenzione di aree verdi e del giardino dei ragazzi di Aosta". Visto che l'Assessore Balestri è uno, permettetemi una nota, così allegra, distensiva, l'Assessore Balestri è uno che i milioni... lirette svalutate... 65 milioni per documentari, otto milioni per la manutenzione delle aree verdi. Io capisco la ragione di questo, quando penso che per la manutenzione delle aiuole dietro al Teatro Romano ho visto degli operai tagliare l'erba con le forbici da sarto. Ora la nota umoristica è che quando arrivavano in fondo all'aiuola, era ora di ricominciare daccapo, che l'erba era di nuovo cresciuta.
Io vorrei solo raccomandare a Balestri che con questi 8 milioni comprasse almeno dei forbicioni, lunghi, perché veramente l'erba è così... Ma questo, veramente, se io avessi avuto la cinepresa quel giorno, lo avrei fatto io il cortometraggio, a meno prezzo di quello che hai pagato tu; ma per poi farlo vedere in questa sala, perché veramente è una cosa che ci rende ridicoli.
Balestri (P.S.I.) - Ti ringrazio per l'informazione, ma l'aumento di questo è dovuto principalmente per l'area verde di St. Pierre. Questo si riferisce quasi unicamente a St. Pierre.
Capitolo 510: 5.000.000 - Capitolo 513: 2.000.000 - Capitolo 533: 14.000.000
Per un totale di lire 690.787.500
Bordon (D.C.) - Io vorrei rispondere, visto che ho i dati, almeno ritengo che siano sufficienti, a quanto era rimasto in sospeso.
Se non sbaglio era rimasto in sospeso il capitolo 3, "indennità e rimborso spese di trasferte ai Consiglieri regionali".
Innanzi tutto mi permetto di ricordare che se si prendesse anche un bilancio di previsione, un qualsiasi bilancio precedente, del '65, la dizione è sempre la medesima, è sempre "indennità e rimborso spese di trasferte ai Consiglieri regionali" allora come adesso. Quindi in questa voce, ovviamente, ci sono sempre gli stessi tipi di spesa. Vengono quindi pagati in questo articolo le spese di trasferte, le spese di viaggi: generalmente si fanno queste spese per i viaggi a Roma, ma anche per altri viaggi, degli amministratori, dei Consiglieri, dei funzionari, che naturalmente, partendo con noi, viaggiano con noi ecc. Quindi le spese che gravano su questo capitolo sono sempre le medesime e sono quelle che vi ho illustrato brevemente.
Se si volesse ancora vedere un'altra voce che ritengo di poter dare, perché forse è questo che desidera il Consigliere Germano, nel 1965 su questo capitolo si sono spesi 6 milioni e 236 mila lire; nel 1966 sono stati spesi 10.728.000; nel 1967 se ne sono già spesi 6.780.000 e si prevedeva di arrivare su per giù alla stessa cifra, quindi sei più tre nove, essendo ormai alla fine dell'anno e questa era la previsione che è stata fatta.
Su quello che può essere la spesa maggiore o minore, io non entro in merito perché non è il caso per me di dare ulteriori spiegazioni, mi sembra. Ad ogni modo, se fosse necessario, avere altri dati, io mi permetto di ricordare al Consigliere Germano, che ben conosce la strada dell'Assessorato alle Finanze, che gli uffici sono a sua disposizione: tutti i dati che sono lì sono a sua disposizione, quindi io non altro da aggiungere.
Se non sbaglio per il Consigliere Fosson o Caveri o tutt'e due che sia, se non sbaglio rimaneva in discussione l'articolo 16, se non sbaglio. Allora per l'articolo 16 avevamo "paghe e retribuzioni ed altri assegni fissi al personale addetto alla custodia e alla manutenzione di beni immobili della Regione". Lì erano 19.500.000 e mi permetto di ripetere ancora una volta, già allora vi avevo detto, è il carico del personale e che è stato spostato qui. Giustamente mi si dice: noi vogliamo i particolari di questo. E i particolari fattimi pervenire dall'ufficio sono questi.
Con l'applicazione del nuovo organico, due inservienti e quattro uscieri, che precedentemente erano pagati sui capitoli delle divisioni, presso le quali prestavano servizio, sono stati trasferiti nel servizio custodia. Quindi qui ne incominciamo ad avere sei. Poi ci sono state quattro nuove assunzioni, uno è il Sig. Bogoni, l'altro il Sig. Montesello, che è stato assunto in sostituzione del padre defunto; l'altro il Sig. Ottenga Piergiorgio, che è stato assunto in sostituzione del padre già funzionario... (Montesano: i nomi per favore) ...va bene i nomi... (Montesano: ...raccomando sempre di...) ...insomma sono stati assunti quattro uscieri, per cui... (Montesano: ...è una regola per tutti) ...quindi adesso non arrabbiamoci sui nomi o no, perché se non vogliamo solo proprio litigare sempre, quindi lasciamo stare; io ho fatto male... (voce di Caveri) Va bene, io ho fatto male a dirli, adesso li ho detti...
Montesano (P.S.D.I.) - ...per favore Bordon lasciamo parlare, perché il Consigliere Caveri si rivolge a me.
Io ho pregato i diversi Consiglieri in queste cose qui di dire tutto quello che vogliono, ma non fare dei nomi.
Non è mica necessario che si sappia chi è l'usciere.
Bordon (D.C.) - Allora io chiedo scusa... (voci confuse) ...chiedo scusa per aver citato i nomi, io insomma li stavo leggendo qui, quindi in aggiunta a quei sei sarebbero stati assunti altri 4 uscieri, quindi fanno dieci. Per cui questo aumento è dovuto a questo che vi ho letto.
Fosson (U.V.) - Io volevo solo un chiarimento. Quattro uscieri sono passati dalle...
Bordon (D.C.) - Due inservienti e quattro uscieri, che precedentemente erano pagati sui capitoli delle divisioni presso le quali prestavano servizio, sono stati trasferiti nel servizio custodia.
Fosson (U.V.) - Ma fanno sempre lo stesso servizio nelle divisioni...
Bordon (D.C.) - ...Nelle divisioni, soltanto che prima venivano pagati attraverso i bilanci delle divisioni, perché noi sappiamo che per esempio l'Assessorato al Turismo ha un certo ammontare di personale, all'Istruzione Pubblica lo stesso...
Questi erano pagati su quel bilancio lì, dei vari Assessorati, delle varie divisioni. Invece adesso sono stati raggruppati, sono stati portati in questo. Quindi diminuirà là e aumenterà qui, con questa differenza, che poi con l'organico ci sarà quell'aumento che tutti sappiamo.
Fosson (U.V.) - D'accordo, adesso per la spiegazione della spesa può andar bene questo chiarimento. Però non capisco - e qui viene fuori un'altra richiesta - non capisco perché, se questa gente, questi che continuano a svolgere la loro mansione in certi Assessorati, debbano essere pagati in un'altra maniera e debbano essere pagati sulle cose di custodia, perché mi sembra che se abbiamo dei custodi, abbiamo, qui si parla di paghe, retribuzioni ed altri assegni fissi al personale addetto alla custodia e alla manutenzione, ora che si pagano su questa voce, su questo capitolo degli uscieri, mi sembra che sia una che va contro quello che è stato stabilito e contro l'organico, contro le stesse spese che vengono portate dai singoli Assessorati, mi sembra che sia un'enormità questa.
Bordon (D.C.) - Io chiedo scusa al Consigliere Fosson, perché ha già detto tutto lui. In questo momento sta parlando di una situazione finanziaria, vero, quindi io volevo giustificare questi 19 milioni e l'ho detto.
A parte questo, per una risposta così, da amministratore a amministratore, mi sembrava, dicevo adesso con i membri della commissione, qui dice che è l'applicazione del nuovo organico. Tanto per cominciare mi si dice che gli inservienti sono stati trasformati in uscieri, forse in questo nuovo organico li hanno messi tutti insieme e hanno spostato il carico del pagamento da queste varie divisioni a queste.
Quindi io di più non potrei dire su questo argomento.
Fosson (U.V.) - Io posso anche dare atto al Sig. Bordon che non possa dare altre spiegazioni, lui ha dato una spiegazione per giustificare l'aumento dei 19 milioni e mezzo e io posso prenderla anche come buona questa spiegazione contabile. Però non posso, desidererei assolutamente avere dei chiarimenti invece su quell'altra questione, perché mi sembra che sia stranissimo questo spostamento, esclusivamente per il pagamento.
Quando uno è usciere è usciere, se uno è custode è custode, e se uno è inserviente è inserviente; mi sembra che lì ci siano delle cose ben precise. Quando questi qui saranno messi a posto per l'organico, una cosa o l'altra, prenderanno i posti che devono prendere, ma per intanto questi spostamenti per il pagamento non dovrebbero sussistere, non dovrebbero esistere, almeno.
Andrione (U.V.) - Moi je ne parle pas sur ce chapitre, et je ne ferai pas de noms ni de questions personnelles. Je voudrais simplement prier Monsieur Bionaz, en tant que Président, et toute la Junte à propos du chapitre trois, c'est une petite recommandation: qu'il soit établi que quand quelqu'un représente le Conseil régional a le devoir de le représenter dans le sens que quand il représente le Conseil régional à l'étranger, il ne va pas simplement pour faire acte de présence. Il doit prendre la parole et faire ce qui est exigé de la part d'un administrateur qui représente le Conseil régional. Si tu veux un nom, à Montréal; mais je dis qu'il reste entendu et je ne fais pas d'allusions ou autre chose, je dis simplement que qui représente le Conseil régional a le devoir de le représenter comme un Conseil régional doit être représenté. Moi je ne fais pas de noms, je ne fais pas de questions personnelles, je ne veux pas les faires; cependant, Messieurs de la Junte, prenez acte de cette recommandation.
Bionaz (D.C.) - Ce n'est pas dit que toutes les fois qu'on représente le Conseil, il faut prendre la parole, n'est-ce pas? Des fois cela...
Andrione (U.V.) - ... nous avons été les seuls à ne pas être nommés par des journalistes sérieux comme Robert D... du "Monde"; moi je ne dis pas de plus, vous m'avez bien compris, je ne fais pas des questions personnelles!
Bionaz (D.C.) - Non, mais il est arrivé quelque fois, par exemple, moi je prends assez facilement la parole, j'ai pris assez souvent la parole, des fois ce n'est pas prévu, alors naturellement...
Andrione (U.V.) - Pas dans ce cas.
Montesano (P.S.D.I.) - Allora passiamo alla votazione dell'articolo 3. Chi è favorevole alzi la mano ... (voce di Germano) ...Ma la faccia dopo...
Germano (P.C.I.) - No, brevissimo, un minuto, cioè noi votiamo contro questo articolo perché non siamo d'accordo con l'impostazione dei capitoli 94, 481 e 501, cioè la questione di St. Vincent, la questione delle Chiese, la questione dei documentari cinematografici.
Balestri (P.S.I.) - Volevo solo fare una precisazione e dire al Consigliere Germano e a tutti che nella valutazione dei documentari sono dieci copie per ogni lingua, quindi sono 40 copie per ogni films. Quindi fai i conti e vedrai.
Montesano (P.S.D.I.) - Adesso la votazione è già in corso, quindi altre dichiarazioni di voto?
Allora chi è favorevole all'articolo 3 alzi la mano; contrari? Astenuti? Un momentino, ripetiamo perché vediamo se c'è qualcuno fuori che voglia venire a votare o rimane fuori.
Risultato della votazione: favorevoli diciotto, contrari dodici, il Consiglio approva.
Articolo 4 - Capitolo 226: 10.000.000
Montesano (P.S.D.I.) - Osservazioni? Chi è favorevole alzi la mano.
Contrari? Astenuti?
Risultato della votazione: favorevoli diciotto, astenuti dodici.
Articolo 5
Montesano (P.S.D.I.) - Favorevoli diciotto, astenuti dodici.
Il Consiglio approva.
Si passa alla votazione segreta della legge.
Andrione (U.V.) - Io volevo far notare che ho ricevuto alle sette meno tre minuti questa convocazione per domani mattina alle otto e trenta: "Commissione Consultiva di studio per la revisione di regolamenti organici speciali".
Ora io vado a casa e mi studio questa tabella per domani alle 8,30. Io non faccio parte della Commissione paritetica, Germano che ne fa parte ha ricevuto in più un'altra lettera con cui alle tre del pomeriggio è già convocata la Commissione paritetica. Io vorrei solo pregare personalmente il Prof. Montesano di non stupirsi se questa discussione avverrà in Consiglio, perché umanamente parlando io vado a casa - saranno le nove e un quarto - io questa tabella la posso guardare così, di corsa. Domani farò due osservazioni in Commissione e poi evidentemente quando se ne discute in Consiglio, discuterò in Consiglio, perché non è umanamente possibile. Noti che il carico per la Regione - ho fatto un calcolo adesso, quando sono uscito - il carico per la Regione supera i 15 milioni di lire all'anno. Quindi sono denari dei contribuenti, non sono questioni, così...
Montesano (P.S.D.I.) - Risultato della votazione: presenti trenta, votanti trenta, maggioranza sedici, favorevoli diciotto, contrari dodici.
Il Consiglio approva.
Ora credo che il Consiglio sia d'accordo per chiudere la seduta di questa sera e rimandarla domani alle 9,30.
---
La seduta è tolta alle ore 21,06.