Oggetto del Consiglio n. 311 del 20 novembre 1967 - Resoconto
OGGETTO N. 311/67 - (Varia) - Questione verbali e allegati.
Fosson (U.V.) - Prima di passare all'esame degli altri punti dell'ordine del giorno, io vorrei di nuovo fare un'osservazione e l'osservazione si riferisce, prima di tutto, alla questione verbali, di cui avevamo già parlato la settimana scorsa e di cui abbiamo parlato prima. Noi siamo fermi coi verbali al 1° maggio, alla prima parte della discussione del bilancio 1967, la prima cosa che io vorrei ricordare nuovamente, perché facciamo riferimento a dei verbali e dovremmo aver la possibilità di verificare quello che è stato detto in sedute precedenti.
Io non faccio la ricerca che era stata fatta dalla vostra parte quando sedevamo sui banchi della Giunta, dove si pretendeva e si era preteso sui verbali del Consiglio che si dovessero avere una settimana, al massimo quindici giorni prima di quando c'era la seduta del Consiglio.
Da quando c'era stata la seduta del Consiglio, dal primo marzo a venire alla fine novembre, a volte a metà novembre, noi abbiamo circa sette-otto mesi, sono sette-otto mesi che siamo scoperti completamente di verbali. Ora, io capisco il lavoro che può avere la Presidenza del Consiglio per la stesura di questi verbali, posso giustificare anche certi ritardi di un certo numero di giorni, ma non è assolutamente scusabile, non è assolutamente ammissibile un ritardo di sette mesi nei verbali perché almeno quei verbali di marzo, aprile e maggio avrebbero dovuto essere distribuiti.
Questo per quanto concerne i verbali, ma c'è un'altra osservazione, e anche questa è già una protesta, è un'osservazione che è stata fatta ripetutamente da noi alla Presidenza del Consiglio, ed è quella degli allegati.
Avevamo avuto assicurazione dal Presidente del Consiglio, non più tardi mi sembra di un mese fa, che non avrebbe più mandato un ordine del giorno se non era corredato da tutti gli allegati. Cosa abbiamo ricevuto noi in questi giorni? Abbiamo ricevuto un misero ordine del giorno, con gli allegati, una parte di questi allegati ci sono arrivati tre giorni dopo la prima convocazione del Consiglio e a tutt'oggi noi abbiamo e siamo, e per otto punti che sono all'ordine del giorno, non abbiamo ancora gli allegati. Ora se si trattasse di fonti di Amministrazione, potremmo giustificare anche questo e potremmo dire va bene, ce le date all'ultimo momento, è capitato sempre che in due settimane ci date un allegato all'ultimo momento e se non ha una grande importanza che questo allegato non va meditato, che questo allegato non va approfondito, siamo qui anche per accettarlo e per discuterlo, fra i punti che noi dobbiamo esaminare e per cui non abbiamo avuto gli allegati.
Ci sono dei punti che sono di capitale importanza, sono molto importanti, abbiamo il punto 12: disegno di legge regionale relativo alla dichiarazione di zona particolare importanza turistica della zona di Pila, nel Comune di Gressan, che ha l'approvazione del relativo piano regolatore urbanistico e paesaggistico; si è parlato di questo in tutti i giornali da anni, ci sono state delle polemiche, deformando i fatti in tutte le maniere e praticamente noi qui dovremmo discutere di questo problema - vedi allegati, vedi planimetria che saranno messi a parte - a tutt'oggi queste planimetrie non le abbiamo avute e quindi, primo punto!
C'è un disegno di legge regionale recante modificazione alla vigente pianta organica dei servizi e del personale dell'Amministrazione regionale, vedi allegati che saranno trasmessi a parte.
Prima il numero 12, adesso il numero 14 e anche questo, non abbiamo nessun allegato, è una questione che ha fatto parte, anche questo, di diverse polemiche fra maggioranza e minoranza, è una questione molto importante per tutti i dipendenti della Regione e praticamente non abbiamo gli allegati.
Andiamo al punto 16: norme regolamentari sull'ordinamento dei servizi di controllo regionale sulla gestione appaltata della Casa da Gioco di St. Vincent e sullo stato giuridico ed economico del personale regionale addetto ai servizi stessi, vedi allegati che saranno trasmessi a parte, non li abbiamo ancora ricevuti.
Punto 18: disegno di legge regionale recante modifiche alla vigente tabella organica dei servizi e del personale del laboratorio regionale di Igiene e Profilassi e gli allegati che saranno trasmessi a parte.
Punto 20: Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta, designazione di membri supplenti, niente allegati; vedi allegati che saranno trasmessi a parte, niente.
Punto 23: disegno di legge regionale recante modificazioni alle vigenti norme regionali in materia di provvidenze per la ripresa dell'industria edilizia nel settore dell'edilizia economica e popolare: vedi allegati che saranno trasmessi a parte e anche questo non l'abbiamo.
Punto 27: disegno di legge regionale recante provvedimenti intesi a promuovere la sistemazione degli edifici rurali di interesse ambientale e la loro destinazione a scopi di attività turistica. Vedi allegati che saranno trasmessi a parte, non li abbiamo.
Punto 29: programma di opere e di impianti sportivi da realizzare in Valle d'Aosta, ne abbiamo parlato otto mesi fa, quando parlavamo del bilancio 1967. Abbiamo fatto una polemica col Dr. Balestri, ha detto "questo piano è pronto, lo avrete al più presto". Ne abbiamo fatto un'altra polemica quando abbiamo discusso del bilancio del '68, abbiamo riparlato di questo piano degli impianti sportivi, è stato dichiarato che era tutto pronto, che l'avremmo avuto, abbiamo la convocazione del Consiglio.
Cercate l'ordine del giorno, gli allegati non li abbiamo, quindi sono otto punti che hanno fatto oggetto di diverse discussioni già in questo Consiglio, discussioni per ottenere dei dati, per avere delle cose, per cui non abbiamo gli allegati, quindi, io desidero a nome del nostro gruppo e non so se posso parlare anche a nome dell'altro gruppo, elevare una viva protesta su questo punto.
Ancora una volta mi permetto di elevare, perché su queste cose, su queste cose specifiche, su questo procedere, su questo procedimento, da parte della Presidenza del Consiglio, abbiamo avuto più volte occasione di fare le nostre lagnanze, e avevamo avuto l'assicurazione dal Prof. Montesano che senz'altro lui avrebbe preso l'impegno di non mandare una convocazione ai Consiglieri se non era corredata da tutti gli allegati.
Questo mi sembra che era un sistema che Lei aveva preso e che vediamo che non è mantenuto; quindi dobbiamo fare rilevare questo e intanto che faccio rilevare, devo anche far rilevare un'altra cosa: noi abbiamo fatto una serie di sedute, la settimana prima e era logico, noi potevano capire la necessità urgente di vedere il bilancio per diverse ragioni, quindi non facciamo obiezioni su questo, non facciamo obiezioni neanche se dobbiamo fermarci qui qualche giorno, adesso, se dobbiamo esaminare un ordine del giorno abbastanza pesante. L'osservazione che facciamo in questo caso e che mi permetto di fare, non so fino a che punto, a titolo, parlando per i nostri gruppi o a titolo personale e che, portando, così all'ultimo momento un sacco di questioni di molta importanza, che si dovrebbero discutere in questa settimana senza aver avuto gli allegati, senza aver potuto approfondire questi problemi, noi certamente non facciamo e non lavoriamo nell'interesse della Regione perché i casi sono due: o noi pensiamo di dover passare tutta questa roba così senza approfondire i vari problemi e potremmo, in un certo momento, passare qualche cosa, per cui dovremmo poi sentirci in futuro, perché ritengo che sia compito di ogni consigliere dare il suo contributo votando a favore o discutendo e votando contrario certe deliberazioni, ma con piena cognizione di causa, sapendo quello che si deve decidere, perché altrimenti non si fa un buon lavoro.
Ora, siccome qui si sosterrà anche un'altra tesi che avevamo sentito ventilare e per cui noi avevamo chiesto spiegazioni a voi, perché a un certo momento si è detto, noi dobbiamo fare tutto questo perché entro il 2 novembre il Consiglio scade, noi riteniamo che non si debba fare questo lavoro accelerato senza aver meditato su questi problemi e siccome le elezioni d'autunno non le avete volute, non le avete volute e quindi avete dato assicurazione che si faranno al mese d'aprile, il Consiglio ha piena potestà di andare avanti nei suoi lavori fino a quando non siano indette le elezioni e siccome voi vi siete riallacciati a dei precedenti di una delibera per la questione di interpretazione del Regolamento mi permetto di sottolineare che in tutte legislature, il Consiglio ha sempre funzionato fino a quando siano state indette le elezioni. Quindi noi riteniamo che per le ragioni che ho detto prima dei verbali, degli allegati, di questa omissione di tutte le leggi che si vogliono far passare così, tambur battente, in questa giornata del Consiglio regionale che si possa benissimo avere tutti gli elementi, discutere con calma, non le discuteremo. Quello che non discuteremo questa settimana, lo discuteremo in altre sedute del Consiglio dove avremo tutto il tempo di lavorare effettivamente e esprimendo dei giudizi che siano considerati in base agli elementi che dobbiamo, non che possiamo, è dovere vostro di darci il tempo perché noi si possa portare il nostro contributo.
Casetta (P.C.I.) - Io non ripeto le cose che ha già detto il Consigliere Fosson, io sono veramente indignato di questo modo di agire, perché a parte i verbali, che sono documentazione necessaria al lavoro del Consigliere, anche per andarci a vedere le "bucce" di certi discorsi, bisogna che la Presidenza del Consiglio tenga conto che in questo Consiglio non siamo tutti laureati e molti di noi non hanno dimestichezza con le leggi, coi decreti e coi regolamenti, vi sono qui operai che lavorano otto ore al giorno e che si trovano a casa al sabato sera, per la riunione del lunedì, dei pacchi così di allegati, che sono difficili allo studio, che sono difficili anche a prenderne la mano e credo però che questi Consiglieri abbiano tutti il senso di responsabilità per venire qui in Consiglio a discutere preparati.
Cosa volete pretendere da questi Consiglieri? Che non dormano la notte? Che vengano qui il lunedì mattino, dopo essersi discusso addirittura la legge urbanistica e siano pronti e preparati a farlo e volete che avallino tutto quello che voi avete deciso, Signori della Giunta? Perché questo è il discorso.
Se mettete i Consiglieri nelle condizioni di non potersi preparare, di non poter studiare, questo è un metodo che non si può accettare, i Consiglieri hanno bisogno di discutere, di riflettere e di portare qui il loro contributo. Credo che vi renderete conto della responsabilità che vi state assumendo in questo senso perché questo è un non permettere ai Consiglieri di assolvere al loro mandato. Questo sì che è impedimento, Avv. Bionaz, perché nella realtà è così la cosa.
Germano (P.C.I.) - Volevo allargare un po' questo discorso e farlo come pregiudiziale all'inizio della discussione dell'ordine del giorno, perché abbiamo l'ineffabile "Gazzetta del Popolo" che in due numeri successivi chiama questa "l'ultima seduta del Consiglio" e compatite anche un po' quei poveri Consiglieri che vengono in sostituzione, perché staranno qui soltanto quei due o tre giorni, no? Io so che non è così, però è una voce che si ripete e sulla questione della potestà legislativa noi non abbiamo ancora sentito un'opinione chiara da parte della Presidenza.
Cosa che io ritengo che dobbiamo sentire prima di iniziare l'ordine del giorno. Qual è la realtà di fatto? La realtà di fatto è che in quest'ultima settimana abbiamo avuto tutti una serie di riunioni per rivedere le questioni del personale, affannose, una dopo l'altra, e il risultato qual è stato? Il risultato è che i punti che sono all'ordine del giorno non sono stati risolti, la questione dei laboratori non è stata risolta, la questione dei dipendenti di Chamois non è stata risolta, la questione dei dipendenti di St. Vincent non è stata risolta.
Abbiamo trentadue casi di ricorsi, casi che sono già stati messi assieme, di ricorsi per l'applicazione del regolamento organico che la Giunta alla fine non ha accettato di rivederli.
Quindi abbiamo una situazione di fatto che vede, io credo, sia noi che voi consenzienti nel risolverli, però ci vuole il tempo necessario e il tempo necessario ce l'abbiamo, si tratta solo di superare la questione della potestà legislativa che scade il 25 novembre.
Ora, io l'avevo già fatto presente ad Assessori in Commissione, i quali mi hanno detto che l'avrebbero portato in Giunta, ma non sappiamo il risultato di questo. Ora la costituzione dice all'articolo 61: "le elezioni della nuova Camera hanno luogo entro i settanta giorni dalla fine del precedente", per le nostre invece 70-65 giorni, la prima riunione ha luogo non oltre il ventesimo giorno delle elezioni come la nostra, non oltre il trentesimo giorno e dice "finché non siano riunite le nuove camere sono prorogati i poteri delle precedenti", quindi c'è la prorogatio nella potestà legislativa e c'è per la Camera dei Deputati, e qui non credo che nessuno venga a sostenermi che noi non siamo un organo costituzionale come la Camera dei deputati, quella brutta sentenza di Genova l'ha dimostrato ampiamente. Siamo come la Camera dei deputati, quindi abbiamo, per analogia, la stessa procedura, gli stessi poteri della Camera dei Deputati, e i precedenti, quali sono i precedenti? Per esempio, noi siamo scaduti, cioè il Consiglio eletto il 9.12.1954 è scaduto il 9.12.1958 e le elezioni sono state fatte il 17.6.1959, cioè pressappoco 6-7 mesi dopo.
In quel periodo noi abbiamo, al 10 marzo '59, fatto la legge n. 1, poi abbiamo fatto le leggi n. 2, 3 e 4. Abbiamo fatto quattro leggi in quel periodo in cui dovrebbe, secondo certe teorie, essere scaduta la potestà legislativa; leggi approvate che sono contenute nel nostro Codice.
L'unico precedente negativo qual è? È che nella legislatura 1959-1963 è stata fatta una legge sulle guide ed è stata respinta dal Coordinamento in data 28.8.1963, i due o tre giorni perché arrivasse e che fosse esaminata, le elezioni erano il 27 ottobre, andavamo, eravamo nei 45 giorni, non si è ritenuto di riunire il Consiglio per questo, ma cosa dice questa lettera? "Restituisco il disegno di legge in oggetto distinto in quanto la deliberazione consiliare n. 135 in data 25 ecc. è radicalmente nulla e priva di ogni effetto giuridico, perché, invero nel periodo intercorrente tra la scadenza del quadriennio del Consiglio regionale e l'insediamento del nuovo Consiglio, il predetto organo è totalmente carente di potestà legislativa".
Dimostrazione: nessuna, perché? Per quale motivo, per quale legge, per quale considerazione? Niente, dice, reputo, lui ritiene, il Prefetto Presidente Querci ritiene doveroso avvertire che il Governo della Repubblica si opporrà a qualsiasi iniziativa regionale in contrasto con l'indirizzo anzi annunciato senza nessuna dimostrazione.
Allora io dico, qui bisogna che ci pronunciamo su questo, bisogna che ci pronunciamo per una questione di diritto del Consiglio, il Consiglio deve mantenere, come la Camera, tutti i suoi poteri fino a che non sarà insediato un altro: prima questione. Seconda questione: fare una situazione di fatto, abbiamo tutta una serie di questioni riguardanti il personale che, ripeto, sia voi che noi diciamo almeno a parole di voler risolvere, e allora le possiamo risolvere tutte assieme con una preparazione come deve essere fatta.
Una questione di 8, 10, 15, 20 giorni, successivi Consigli li possiamo anche fare, uno di seguito all'altro, ma risolviamo questi problemi che sono da risolvere nell'interesse del personale e nell'interesse della Regione, e riaffermiamo il principio che il nostro Consiglio è un Consiglio valido fino a quando non sia sostituito da un altro, mantiene tutti i suoi poteri come li mantengono la Camera e il Senato.
Manganoni (P.C.I.) - Io, a quanto ha detto Casetta, voglio aggiungere questo: faccio il caso mio personale, che è il caso di buona parte dei Consiglieri, devo lavorare otto ore al giorno che poi tra l'andata e il ritorno sono dieci e anche undici.
Quand'è che noi Consiglieri, che dobbiamo prestare la nostra opera non solo in Consiglio ma nel lavoro quotidiano, quand'è che noi possiamo vedere questi allegati? La sera dopo cena? Ora, dodici giorni per un malloppo del genere, sarebbero già pochi, perché non è detto che tutte le sere, dalle nove a mezzanotte, si possa rivederci questo malloppo, no, vi sono anche altri impegni, poi bisogna anche dormire.
Ora, se io dico dieci giorni per questo malloppo, perché dal giorno normale allora no, in questo caso sì, ora qui si tratta non di deliberare così di normale amministrazione, no, qui si tratta di leggi in buona parte, si tratta di leggi, perché, ci vuole il tempo per esaminarle, ma io vado oltre, a questi allegati, vi è l'acquisto degli immobili da parte della Regione. Se un Consigliere vuole sapere quello che vota qui, dovrebbe addirittura andare a vedere questi immobili, perché quando io voto l'acquisto di un terreno a Gimillan, io per lo meno dovrei sapere dov'è Gimillan e dov'è quel terreno, perché se io non so né dov'è Gimillan, né dov'è quel terreno, voto che cosa? Cioè voto senza sapere quello che voto e quindi maggior tempo necessario ancora per approfondire e per esaminare questi allegati.
Ora, noi naturalmente dovremmo venire qui preparati perché venerdì sera ci arriva una parte degli allegati, una parte degli allegati non sono arrivati oggi, ma quando ce li vediamo noi? Io mi chiedo, noi quando ce li vediamo, perché naturalmente il Consiglio finisce alle sette, alle otto, prima che si è a casa sono le otto e mezzo, uno arriva a casa stanco, almeno per certi Consiglieri, quelli che intervengono, che seguono la discussione e sanno quello che dicono e che approvano in Consiglio, no? E allora noi quando arriviamo a casa dopo le nove, stanchi, ecc. dovremmo ancora vederci questi allegati, ma Presidente, mi dica quando ce li vediamo e adesso se le sedute continuano a catena oggi, domani, dopodomani, una parte di questi allegati, saranno oggi, non so domani, no tra tre o quattro giorni, mi dica quando noi ce li vediamo, quando?
Non andiamo a dormire la sera, di notte, poi la mattina veniamo qui, dormiamo qui, no? Ora vede questo non è serio, io non ripeto quanto ha già detto Fosson, quanto hanno già detto Fosson, Casetta, Germano, però io posso capire che per certi Consiglieri sia sufficiente consegnare l'ordine del giorno quando entrano in Consiglio, perché noi vediamo ci sono dei Consiglieri la cui funzione esclusiva in questo Consiglio è quella di alzare la mano. Ora io mi riferivo lì alla palude: no, no, non ho visto, guardava e non sapevo a chi alludeva, allora ho voluto precisare che mi riferisco ai Consiglieri della palude, il cui unico compito è quello di alzare la mano quando naturalmente i Presidenti lo dicono. Ecco noi, non vogliamo recitare la parte della palude, noi non vogliamo recitare la parte della palude, noi vogliamo sapere quello che approviamo, quello che discutiamo, vogliamo apportare il nostro contributo che per voi è negativo ma a noi importa poco il vostro giudizio su quanto stiamo facendo, però come si può, per esempio, io mi rivolgo a Lei, e Lei mi deve rispondere, io gli allegati che riceverò stasera o domani e che discuterò dopo domani, quando me li vedo?
Caveri (U.V.) - Je ne parlerai plus de la question des annexes, parce qu'il est assez évident que c'est scandaleux que sur huit arguments, un plus important que l'autre, nous sommes arrivés aujourd'hui au Conseil sans avoir eu l'honneur de recevoir un morceau de papier, et alors plusieurs Conseillers ont parlé de cet argument et je n'en parlerai plus, mais pour mon compte, je ne sais pas s'il n'est pas plus grave de faire des verbaux du Conseil, nous savons très bien que le retard dans la rédaction des verbaux dépend aussi, et nous voulons donner acte à la Junte actuelle que les causes de ce retard ne sont pas seulement imputables à la Junte, quelle que soit, il y a des causes objectives et nous ne voulons pas les dire, parce que du reste vous les savez bien vous aussi quelles sont ces causes, comme les savons nous.
Mais, cependant, permettez-moi que je vous dise que j'ai le doute qu'il y ait un peu de votre part un quelque chose malicieux de ne pas donner ces verbaux parce que ce n'est pas possible qu'à partir du mois de mars vous soyez trouvés dans l'impossibilité de donner d'autres verbaux et je pense que peut-être, je veux dire peut-être, parce que je ne veux pas vraiment vous accuser d'une manière, disons de ces mauvaises intentions, mais j'ai le doute que vous ayez peut-être le dessin malicieux de pas nous fournir les verbaux, parce que évidemment, sans les verbaux, c'est un peu, pour nous, de faire l'opposition, parce que si nous pouvions disposer de tous les verbaux, évidemment nous aurions tout un matériel basé sur nos déclarations, sur vos déclarations de manière que, peut-être, si vraiment ce genre d'opposition que vous craignez, et alors c'est un motif de plus pour lequel vous ne donnez pas les verbaux.
Je ne dis pas temps et lieu parce que c'est depuis le mois de mars et nous sommes aujourd'hui au mois de novembre, de manière que c'est une forme de négligence qui dépasse vraiment toutes les limites.
Mais, il me semble que soit pour la question des annexes, soit pour la question des verbaux, soit pour une autre question et la manière de procéder à l'Administration régionale, de procéder aux travaux de la Junte et du Conseil, il me semble qu'il y a une autre chose qui doit être dite et c'est que cette Junte a procédé comme un cheval, un cheval qui, engagé dans une course, excusez-moi la locution qui n'est pas parfaitement française, je ne sais pas si c'est du piémontais ou si c'est une langue vulgaire internationale, mais ici c'est une espèce, c'est un cheval, dirai-je, qui a battu "la fiacca" pendant dix-huit mois et qui espérait dans le renvoi des élections, puis semblait que quelqu'un des vôtres, nous a dit que vous avez reçu le douche froide quand vous avez été à Rome, parce que quelqu'un vous a dit, et bien oui, vous pouvez renvoyer les élections de l'automne au printemps, mais au printemps il faut les faire ces élections, parce que alors il commence à devenir un problème un peu grave à ne pas faire les élections.
Alors voilà, vous vous êtes trouvés acculés devant cette éventualité et nous espérons que cette éventualité ne soit pas seulement une éventualité mais que ce soit une réalité, nous ne voudrions pas qu'au dernier moment il y ait peut-être une anticipation des élections politiques! "Ah, nous voulions, nous avons décidé de faire les élections au printemps, et maintenant etc, etc.".
Moi, je n'affirme pas qu'il devra arriver cela, mais, en tout cas vous vous êtes trouvés après avoir un peu battu "la fiacca" disons, dans ce travail administratif et puis vous vous êtes trouvés acculés devant cette échéance, mais en relation à cette théorie que le Conseiller Germano a combattu il y a un moment et pour laquelle je me regarde de retourner, pour le moment je n'en parle pas, c'est-à-dire de la possibilité pour le Conseil régional de faire les lois régionales, jusqu'à ce qu'il n'y aura pas un décret qui fixera les élections.
Voilà que dans cette situation vous vous êtes trouvés acculés et alors voilà pourquoi vous nous serrez ces 34 ou 35 ou combien ils sont, 35 points, un après l'autre sans une préparation, sans nous donner les annexes, sans nous donner les verbaux, sans nous donner la possibilité de discuter de ces problèmes qui sont un plus grave que l'autre, comme nous verrons plus tard dans la discussion, dans les différents points de l'ordre du jour. Et voilà pourquoi vous nous servez ces (?) de la sorte et comme ça nous verrons le Conseil régional passer des lois régionales, approuver des délibérations très graves, en grande vitesse, sans permettre même aux Conseiller régionaux de réfléchir un moment sur les points plus graves...
Bionaz (D.C.) - Non ho bisogno di prendere la difesa della Presidenza del Consiglio per quanto riguarda i verbali, però vorrei soltanto richiamare la vostra attenzione sul fatto che quest'anno si sono già fatte 27 sedute del Consiglio regionale, 27, quando negli anni precedenti non si era mai superato otto o dieci sedute, mai, mai.
Ora, rendetevi conto, siete stati anche voi, qui in Giunta, avete occupato i posti della Presidenza del Consiglio, ma sapete bene cosa si può fare, non so io, quando qualche cosa è naturalmente impossibile da compiere, una comprensione su questo dovrebbe essere facile e anzi doverosa, ma cosa pretendete che possiamo fare noi? Dei miracoli? I miracoli li esigete da noi, ma non possiamo mica fare dei miracoli noi.
Noi non lavoriamo otto, dieci ore al giorno o anche quindici? Ma abbiate pazienza, questa è la verità, perché anche se non lavoriamo magari in uno stabilimento e lavoriamo qui... (voce) ...ah, be grazie, scusate, Germano si preoccupa della Gazzetta del Popolo, tutto quello che dice la Gazzetta del Popolo è, diremo per lui, oggetto da incubo, la Gazzetta del Popolo la valorizza talmente, Lei la valorizza talmente la Gazzetta del Popolo. Io se fossi quel giornalista sarei lusingato, glielo assicuro, sarei lusingato io, ma un giudizio tale da parte vostra, vuol dire che quel Germano raggiunge sempre lo scopo, ma sinceramente, io che non ho dei rapporti particolari, anzi ne ho pochissimi coi giornalisti, perché non ho molto tempo da dedicare loro, ma le assicuro che d'ora in poi mi farò più sollecito e proprio la Gazzetta del Popolo che voglio insomma strumentalizzare perché è quello che raggiunge sempre lo scopo di mettere in imbarazzo, che Germano sogna anche di notte, la Gazzetta del Popolo ci dice questo, questa è l'impostazione, il Consiglio farà così, non potrà più procedere e Germano naturalmente non dorme più.
Lei deve venire qui a votare un po', diremo, il fatto delle sue ansie, d'accordo, ma insomma, non vuol dare un po' troppo peso a quello che c'è scritto sui giornali, diamine! Ma anche noi leggiamo sui vostri giornali delle cose che non ci fanno piacere, quando le leggiamo, ma non è un incubo, Le assicuro, non è che io ne faccia proprio un processo di quello che sta scritto sui vostri giornali, ha capito?
Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Germano ha parlato Lei, ma lasci parlare!
Bionaz (D.C.) - Ma scusi, ma naturale, Lei viene qui parla un'ora della Gazzetta del Popolo, ma la Gazzetta del Popolo non è mica il regolamento, la Gazzetta del Popolo... (voce) ...ma abbia pazienza, scusi, non è mica il Codice della Valle d'Aosta, la Gazzetta del Popolo, abbia pazienza... (Montesano: ...ma lasci parlare ....) ...il maestro Germano, qui parla dell'articolo 61 della Costituzione, si è vero l'articolo 61 della Costituzione dice esattamente quello che Lei ha letto, ma io purtroppo qui, debbo invocare anch'io i precedenti, Lei dice ci sono i precedenti della prorogatio, sì ci sono precedenti, e sono esatti quelli che Lei ha citato, anzi io ne conoscevo uno solo, lei ne ha citato un altro sulla legge delle guide, io ho una lettera del 14 agosto 1965 che riguarda la conferma dell'approvazione del disegno di legge regionale n. 17, approvato il 15 giugno 1963 dal Consiglio e recante norme per l'assistenza invalidi a favore degli invalidi irrecuperabili, nullità e mancanza di ogni effetto giuridico del provvedimento consiliare n. 151, restituisco l'atto deliberativo consiliare n. 151 in data 27 luglio u.s. relativo all'oggetto sopra distinto, ecco, dice pressappoco quello che ha detto Lei anche se è cambiato da questa lettera a quell'altra.
(Voce) ...no, ho detto è esatto, va bene. Perché a questa lettera non si è risposto? Perché non si è contestato la validità di questa lettera? Scusatemi, questo io vi chiedo, perché il Presidente Marcoz non ha risposto a questa lettera e non ha contestato la validità insomma di quest'argomentazione e si è lasciata la cosa, così, come se vi fosse un assenso a quello che veniva contestato dal Presidente della Commissione di Coordinamento, io questo chiedo, non è stata ripresentata la legge e si è lasciato perdere.
Questo mi preoccupa, Consigliere Germano, ecco perché, malgrado che noi avremmo anche preferito, insomma, diluire un po' questo ordine del giorno, ecco perché noi abbiamo dovuto per precauzione, io non mi invoco, io non ho nessun bisogno di dire che questo sia Vangelo, assolutamente, ma mi preoccupo e se effettivamente questa impostazione fosse quella degli Organi Costituzionali, mi dica un po', non vogliamo mica farci bocciare le leggi, ma... (voce) ...ma non esca dall'argomento, scusi, e allora davanti ad una precisa, diciamo, messa in allarme, che è avvenuta il 14 agosto 1963 e c'eravate voi qui, voi, c'era il Presidente Marcoz.
Alla quale messa in allarme nessuno ha protestato, nessuno ha detto niente, ma insomma io ho la preoccupazione di non presentare, dopo il 25, dei provvedimenti che potrebbero essere bocciati, io non sostengo mica che non ci sia questa facoltà e che non ci sia la prorogatio, per quanto il nostro Statuto non lo dica, un detto latino dice: ubi lex voluit dixit, ubi noluit tacuit, c'è il silenzio... (voce) ...Ma anche lui ha parlato in latino, ha parlato della prorogatio, ma effettivamente si potrebbe invocare l'analogia con l'articolo 61 della Costituzione, mi sembrerebbe anche possibile, corretto, io non sono un profondo conoscitore del diritto costituzionale, ma mi sembrerebbe di sì.
Quello che mi stupisce è che da quando sono state presentate al Presidente dell'allora Giunta regionale queste difficoltà e queste affermazioni categoriche, tutti zitti, nessuno ha detto niente e adesso ci vengono a rimproverare che noi avremmo l'intenzione di mettere in dubbio il funzionamento del Consiglio dopo la sua normale scadenza.
Ecco, questa è la vostra condotta, quando vi trovate di fronte a una certa difficoltà, niente, non si fa nulla, e poi si pretende dagli altri che facciano tutto daccapo e che ad un dato momento adottino delle soluzioni che potrebbero anche essere corrette sì, ma potrebbero anche essere messe in discussione, questo io vi volevo dire, e io non ho mica detto nulla sulla convocazione prossima del Consiglio, non mi sembra che abbiamo preso ancora delle decisioni, ma indubbiamente mi preoccuperò prima, naturalmente, di prendere delle decisioni, di sentire che cosa ne avverrà delle nostre deliberazioni. Cosa servirebbe convocare il Consiglio e prendere delle deliberazioni o degli atti legislativi che poi venissero bocciati proprio in ragione di questo preciso avvertimento contro il quale nulla è stato detto e nessuna obiezione è stata fatta.
Solo questo volevo dire.
Perciò, non mi sembra che sia giustificata la nostra preoccupazione in linea prudenziale, ripeto, di mandare avanti quei provvedimenti urgenti ed abbiamo ancora tutta questa settimana per lavorare, per mandare avanti tutti quei provvedimenti che noi riteniamo urgenti e che potrebbero anche non poter più essere assunti dopo il 25 di questo mese.
Allora Signor Manganoni, volevo dire che Lei non dice delle cose esatte quando dice che noi non abbiamo detto che il vostro contributo è negativo, non l'abbiamo detto e non l'abbiamo neanche pensato, voglio solo puntualizzare questo, e all'Avv. Caveri vorrei dire che lui parla di dessin malicieux de ne pas donner les verbaux, mi rincresce, ma perché malicieux di non dare i verbali? (voce) ...mais non, Mr. Caveri il a bien mis en doute n'est-ce-pas un certain point interrogatif sur le dessin malicieux, mais non il n'y a rien de malicieux en tout ceci, il y a absolument rien de malicieux, et souvent on n'a pas du tout battu la fiacca. Et vous êtes les premiers à vous en apercevoir parce que pour vous soumettre un ordre du jour, que nous vous soumettons et que je connais on a même pu vous donner les annexes, ça démontre que effectivement ni nous avons ni nous voulons résoudre des problèmes car nous les approfondis, et surtout nous n'avons sûrement pas battu "la fiacca"; ça c'est sûr. Et dans votre intime je crois que vous êtes convaincus de ce que je vous dis.
E guardate, a proposito di nuovo della prorogatio, siccome qui c'è una questione che riguarda il personale e voi avete assistito e molti di voi hanno partecipato alle riunioni della Commissione appositamente come... (voci) ...no, scusate la Commissione quella che era stata nominata, molti dei Consiglieri, se questa Commissione vuole fare ancora qualche cosa in questi giorni, abbiamo 5 o 6 giorni di tempo, lo faccia, ma insomma mi sembra che sia un provvedimento, e mi preoccupo sempre sotto quel profilo, che su questo provvedimento bisognerebbe assumere delle decisioni. Ora se venissero poste in discussione o non si potessero poi tradurre in atti deliberativi o legislativi, evidentemente non sarebbe una cosa utile, sarebbe una cosa da evitare. Anche per questo io inviterei a prendere in considerazione l'utilità e la necessità di procedere spediti all'esame degli oggetti all'ordine del giorno perché insomma in questa settimana dovremo risolvere questi problemi sotto il profilo, vi assicuro e vi ripeto, sotto il profilo prudenziale della validità di quelli che possono essere i nostri lavori.
Montesano (P.S.D.I.) - Permette Consigliere Andrione che io dia per favore una breve risposta, per quello che mi riguarda, quale Presidente del Consiglio ad alcuni colleghi che sono intervenuti e hanno sollecitato da me una risposta. Prima di tutto io devo ringraziare di vero cuore il Consigliere Fosson per il ripetuto rilievo del mancato invio dei verbali. Il primo a lagnarsi di questo è il Presidente del Consiglio, però è ingeneroso, ingeneroso da parte mia andare a ritrovare le ragioni per cui questi verbali non vengono trasmessi, i quali verbali devono essere redatti, devono essere corretti, devono essere perfezionati dagli impiegati della Presidenza del Consiglio e dalla Segreteria della Giunta. Ora dice, ma perché succede questo, succede questo in dipendenza del lavoro che si è accumulato in seno a questi uffici proprio in ragione della martellante convocazione del Consiglio regionale, il quale oggi, come ha ricordato il Presidente Bionaz è arrivato alla 28^ adunanza. Ora sapete tutto, perché non siete mica arrivati ieri, sapete che cosa significa riunire il Consiglio, che cosa significa concludere un Consiglio e quindi si arriva nell'impossibilità, già ben constatata da parte delle persone che sono deputate a questo lavoro, a non poterla fare.
Quindi io la ringrazio proprio di questo appunto che è stato rifatto, io ho anche, diciamo così, l'ultima volta ho anche sollecitato un po' l'attenzione del Consiglio su questo fatto che è grave quello di non avere i verbali del Consiglio e l'ho sollecitato proprio per riformare la Presidenza del Consiglio per quello che riguarda questo settore che è quello della redazione dei verbali. La Presidenza del Consiglio, a mio avviso, per poter ovviare questo inconveniente, che è un inconveniente grave dal quale però non si può uscire se non in un dato modo, sollecitavo appunto al Consiglio che si facesse un voto nella prossima legislatura, oggi non abbiamo più il tempo di farlo, di creare un ufficio verbali, un ufficio verbali che vi lavorasse a sé stante e non avesse dipendenza da altri impiegati, i quali purtroppo sono chiamati da altre esigenze a dover badare a cose più pressanti che sono la convocazione del Consiglio, le conclusioni del Consiglio che si fa. Questo per quello che riguarda i verbali, lo ringrazio un po' meno per quello che riguarda gli allegati, è vero che io non avevo questo impegno, farò il possibile, farò il possibile per portare gli allegati, ma voi sapete benissimo anche qui quale ingranaggio si muove quando la Presidenza del Consiglio deve raccogliere questi documenti per l'ordine del giorno, si muove un ingranaggio che passa per gli Assessorati, che passa per la Giunta e viene alla Presidenza del Consiglio.
Naturalmente questo che è stato rilevato oggi è dipendente sì da questo ingranaggio che si muove ma è dipendente anche dalla pressione che è determinata dalle così dette scadenze, scadenze che sono discutibili, appunto sentivo oggi e ne ho parlato anche in privato con qualche Consigliere della maggioranza, dell'opposizione, su questa scadenza nostra che ha una scadenza dal punto di vista legislativo, normativo oppure una scadenza, cioè dal punto di vista deliberativo oppure una scadenza anche dal punto di vista normativo.
Io sono molto perplesso in questo campo qui, naturalmente la Presidenza del Consiglio non propone leggi, chi propone leggi è il Consigliere, la Giunta e il popolo valdostano.
Sono tre i soggetti della proposta delle leggi, nessuno impedisce a questi tre soggetti di proporre delle leggi che la Presidenza del Consiglio accoglie e porta in Consiglio.
E poi ci sono difficoltà da parte dell'interpretazione delle leggi, da parte della Commissione di Coordinamento, dunque nella discussione sull'interpretazione del disposto legislativo costituzionale, quella è una cosa che non riguarda il Presidente del Consiglio. Però ho notato ancora questa mattina questa perplessità da parte di quelli che sono intervenuti sulla chiarezza di questo punto, che adesso naturalmente non è stato neanche delucidata, appunto allora, nel 1963, quando la Commissione di Coordinamento diceva proprio in un modo anche pesante all'ultimo capoverso, diceva, "faccio inoltre presente che il Governo della Repubblica si opporrà a qualsiasi iniziativa regionale in contrasto con l'indirizzo anzi annunciato".
Non condivido affatto questo punto però naturalmente nelle carte del Presidente del Consiglio, della Presidenza del Consiglio non abbiamo trovato nessuna computazione a questa lettera qui, che sarebbe stata utilissima, utilissima in questa discussione che facciamo per il proseguimento dei nostri lavori, quindi io non so cosa dire, perché il Consiglio dopo il 25 è idoneo a fare delle leggi o non è idoneo? Potrà fare, poi seguiranno il corso che seguiranno, io non posso preannunciare, perché non è di mia competenza, la fine che faranno queste leggi, per lo meno saranno oggetto di discussione e convocazione da parte del Consiglio e la Commissione di Coordinamento.
Per quello che riguarda gli allegati, scusi Consigliere Fosson, io le do in parte ragione, per esempio la questione di Pila, quello che lei ha detto l'ho fatto presente io perché non ci fossero questi allegati, allegati che erano essenziali per l'esame della legge. Ebbene qui vi devo dire che mi è stato fatto presente questo, cioè a dire ci sono degli allegati così grossi, mi pare che siano un metro e venti per 70, che non si è trovato in Valle d'Aosta chi facesse delle riproduzioni, anche gli uffici mi hanno detto questo, doveva arrivare una macchina quattro giorni fa che facesse queste riproduzioni. In tutta Aosta, nella Presidenza della Giunta, negli uffici, non è stata trovata una macchina per fare queste riproduzioni. Questo è uno dei punti, gli altri punti sono che gli allegati dovevano a loro volta essere trasmessi alla Presidenza del Consiglio dopo che le Commissioni le avessero esaminate. Comunque è una settimana di Consiglio di carattere eccezionale perché si è concentrato in questi giorni, che si susseguono uno all'altro, un lavoro effettivamente pesante, pesante non soltanto per i Consiglieri che ricevono gli allegati, ma pesante per tutti, per chi ha dovuto preparare questo Consiglio, per chi ha dovuto coordinarlo e perciò io prego i Signori Consiglieri che hanno dal loro punto di vista fatto queste osservazioni di rendersi conto di queste difficoltà e di tener per esatto quello che vi ho detto con la massima libertà senza riserve mentali e senza, l'unico appunto che volevo fare al Consigliere Caveri quando dice "qui mi sembra che si batta la fiacca".
Quella è un po'... l'ha detto così....
Caveri (U.V.) - ...mi riferivo alla Giunta non a lei!
Montesano (P.S.D.I.) - Perché noi, come dico, una delle cose che, diciamo così, la Presidenza del Consiglio non può accogliere è proprio questa, perché una ragione per cui Fosson si lamenta del mancato invio dei verbali è determinato proprio da questo lavoro pesante che non ricade proprio su di me direttamente, ricade sugli uffici, sui rappresentanti burocratici della Presidenza del Consiglio. Ecco io ho finito e richiamo, mi pare alla mia memoria, la parola richiesta dal Consigliere Fosson e dal Consigliere Caveri.
Caveri (U.V.) - Mes collègues me permettent de répondre tout de suite pour un petit fait personnel à Monsieur Montesano, je lui assure que la flèche que j'ai envoyée n'était pas pour lui, peut-être qu'il a vu passer cette flèche très proche, alors il a dit que c'était pour lui, non, c'était pour les Messieurs de la Junte, voilà! (voci)
Benzo (D.C.) - ...non la accettiamo come sinonimo di lavoro per noi la sua "fiacca".
Caveri (U.V.) - Alors je réponds à Monsieur Benzo qui m'a interrompu, je dirais que Monsieur Benzo est comme Tecoppa, qui a été condamné par le Tribunal, a demandé la parole et puis a dit "non accetto".
Fosson (U.V.) - Io non vorrei ritornare su tutti i punti che abbiamo già parlato, di cui ho già parlato prima, lei ha detto è ingeneroso da parte mia andare a vedere le ragioni del mancato invio dei verbali. Sì, ingeneroso da parte sua, sì, noi possiamo capire anche certe cose, l'avevamo dato in parte come scontato, però resta il fatto che dal 1° marzo a venire, a fine novembre sono passati tanti mesi e se possiamo capire in parte, giustificare in parte il ritardo, non possiamo giustificarlo fino a questo punto, quindi resta valida, pur prendendo buone alcune sue giustificazioni, resta valida l'osservazione che abbiamo fatto perché effettivamente si è passato ogni limite in questo senso. Lei dice, mi ha ringraziato per la questione dei verbali e mi ringrazia un po' meno per l'osservazione fatta in merito agli allegati e dice, io non ho preso un vero e proprio impegno, ma ho detto che avremmo cercato di ovviare a questo inconveniente. Guardi Prof. Montesano che se noi avessimo il verbale di quella, e io la memoria l'ho abbastanza buona, lei ha proprio detto, in questa occasione... (Montesano: lei mi ha tradito allora!) ...non voglio qui aprire una polemica ma lo vedremo dai verbali, lei ha detto: "io accetto questa vostra osservazione, ripetutamente ho fatto presente alla Giunta questo inconveniente e prendo l'impegno che non manderò più un ordine del giorno se non ci sono tutti gli allegati". Quindi chiudo, non voglio aprire una polemica su questo ma guardi che è proprio così, le sue affermazioni allora erano queste.
Ora vorrei rispondere brevissimamente all'osservazione che è stata fatta invece dall'Avv. Bionaz. Citando la lettera del 14/8/1963 della Commissione di Coordinamento dice "il Presidente Marcoz non ha risposto niente", io devo richiamare l'attenzione sia della Giunta, sia del Presidente del Consiglio, sia di tutti i Consiglieri che quella lettera era del 14/8/1963, 14 agosto. Praticamente sappiamo che il mese di agosto gli uffici sono in gran parte chiusi. Eventualmente per rettificare e rispondere a quella lettera era necessario fare una riunione di Consiglio nei primissimi giorni di settembre, perché mi sembra il 10 settembre o che, sono state indette le nuove elezioni regionali. Quindi la data del Consiglio era fissata, probabilmente il Presidente del Consiglio ha detto, è inutile che andiamo a fare tutta questa questione adesso perché tanto è questione di 10 giorni prima o dieci giorni dopo.
La situazione è diversa in questo momento perché se le elezioni avranno luogo, e io voglio sperare, non voglio mettere la punta di malignità che è stata messa dall'Avv. Caveri, ma credo fermamente, voglio credere, voglio credere fermamente che le elezioni si facciano al principio di aprile, ciò che comporterebbe che le elezioni non saranno indette fino al mese di febbraio, per arrivare al mese di febbraio abbiamo ancora due mesi e mezzo, tre mesi circa buoni di lavoro.
Quindi la situazione è molto diversa di avere dieci giorni davanti o avere tre mesi.
Quindi rifacendomi ai precedenti che ho già segnalato prima, cioè delle altre volte che il Consiglio è sempre andato avanti, ha fatto anche delle leggi che sono state regolarmente approvate fin quando non sono state indette, non c'è stato il decreto di indizione delle elezioni, io dico, dobbiamo fermarci su questo punto. Quindi prendendo l'accordo di essere prudenti, ma questo è un punto che eventualmente va chiarito, per noi credo non ci siano dubbi perché poi quelle lettere del Comitato di Coordinamento non si basano su nessuna questione giuridica perché, come abbiamo sentito, si reputa e naturalmente è il Presidente della Commissione di Coordinamento che lo diceva e quindi io ritengo che noi abbiamo il tempo, il tempo di vedere tutto quello che è necessario fare con una maggiore calma, in modo di prendere delle decisioni che siano responsabili e che non siano prese sotto, così in fretta, senza aver approfondito il problema come abbiamo già detto prima.
Quindi per conto mio ribadisco le osservazioni che ho fatto prima, e mi sembra che salvo quella piccola differenza che è stata notata e che ho voluto rilevare da parte del Prof. Montesano, sono state accolte ma che praticamente bisogna trovare la soluzione e bisognerebbe vedere di fare le cose con maggiore calma, avendo il tempo a disposizione, per non prendere delle decisioni avventate.
Andrione (U.V.) - Je voudrais très, très brièvement reprendre quelques points de ce qui viens d'être dit. Monsieur Montesano a justement souligné le fait que cette année nous avons eu une série de Conseils très nombreux et très longs. Cependant moi je ne sais pas si pour des motivations du travail ou quoi, au moins 20 réunions du Conseil ont eu lieu après le 1er mars, c'est-à-dire que ce Conseil là aurait pu être .... tandis que nous avons l'impression que tout le travail est arrêté, parce que évidemment il y a plus de travail qu'autre fois, il faudra peut-être étudier le système, nous savons. Je me souviens que quand il y avait le Président Marcoz, la Junte Marcoz, nous avions accumulé un certain retard dans les procès-verbaux et nous avons transféré des employés pour pouvoir reprendre un rythme différent au commencement de la Junte Caveri.
Mais l'important c'est qu'il y ait une certaine suite dans ces procès-verbaux. Or, si vingt Conseils ont eu lieu après le premier du mois de mars, celui du mois de mars au moins pourrait être prêt et c'est un procès-verbal fondamental parce qu'il y a le budget de prévision de la Région pour l'année 1967.
À mon sens, la question qu'il y a plus grave, parce que je comprends évidemment le travail que vous pouvez avoir, c'est la question des annexes pas seulement pour les raisons qu'on a expliqué maintenant, mais si, par hasard, une décision de Junte a été prise trop rapidement, et on n'a pas approfondi le problème, quand on arrive au Conseil, on assiste à des spectacles déplorables, comme celui auquel on a assisté il y a quelque temps, où un Assesseur pressé de questions disait: "je ne sais pas".
Or, il y a de choses que nous ne pouvons pas admettre vraiment pour la bonne conduite du Conseil.
À Monsieur Bionaz je vais reprendre la discussion sur la question de la compétence législative du Conseil.
Moi, je comprends les raisons de prudence qui peuvent vous pousser à être pressés dans la présentation de cet ordre du jour, mais je vous pose simplement une question: l'expérience démontre que en général la Commission de Coordination, quand il s'agit de problèmes de plante du personnel, di "organico", envoie une lettre où elle demande des explications, parce que nous faisons le cas très simple: pour la Maternité il s'agit de 105 articles de loi qui engagent quand même à l'examen assez approfondi et tout le reste, l'expérience passée, du reste la plante que vous avez faite on a demandé des explications.
Or, si nous partons déjà du principe qu'après le 25, à cause de cette lettre de Querci, je ne répète pas les explications de Monsieur Fosson, nous ne sommes plus compétents, nous donnons des idées, nous nous mettons dans une position de faiblesse, c'est-à-dire, nous sommes nous pratiquement que nous suggérons à la Commission de Coordination de dire que nous ne sommes pas compétents. Ce que je demanderai, et puis, je suis d'accord avec vous, mais ce que je vous demanderai ce serait que le Conseil déclare que sa compétence en base, en analogie des lois, en base à la Constitution, en base au bon sens, sa compétence dure jusqu'à ce moment que le Président de la Junte n'a signé le décret de convocation des comices. À ce moment-là, seule la Junte est compétente pour l'administration ordinaire, oui, les 45 jours de convocation des comices. C'est sur ce point que nous devons nous battre et sur ce point nous devons être d'accord.
Encore une remarque: du temps de Monsieur Querci, et cela je m'en souviens très bien, quand nous devions acheter un petit lopin de terre, on faisait une délibération du Conseil; aujourd'hui, pour n'importe quoi il faut faire une loi.
Or, on ne peut pas penser que pendant une période assez longue le Conseil régional n'aurait même pas le pouvoir d'acheter un morceau de terre. On arrive à des absurdités telles, avec cette interprétation, pour laquelle pratiquement la Vallée d'Aoste n'aurait plus de Conseil régional, n'aurait plus le pouvoir de s'administrer. C'est pour ces raisons que moi je me permets de, d'accord avec vous pour des raisons de prudence, mais je suggérais que le Conseil régional prenne en ce sens une décision et qu'il déclare que sa compétence dure, en analogie à l'article 61 de la Constitution, jusqu'à ce que les comices ne sont pas convoqués.
Casetta (P.C.I.) - Brevemente, l'Avv. Bionaz dice che sono state fatte 27 sedute di Consiglio quest'anno e dobbiamo tenere conto di questo. Vede avv. Bionaz se era per lei, di sedute del Consiglio avremmo fatto quella primaverile e quella autunnale perché le sedute di Consiglio le abbiamo sempre richieste noi, la convocazione, non lei, non la Giunta.
Della maggioranza per lo meno l'abbiamo richiesta noi... (voce) ... l'abbiamo richiesta noi e poi è inutile che lei adesso assuma quell'atteggiamento patetico sulle questioni del personale perché voi siete stati due mesi per nominare la Commissione e poi altri due mesi per convocarla. Quindi non è Casetta che vuole i miracoli, Presidente della Giunta, è lei che vuole i miracoli adesso, che in cinque giorni si passi tutto quel po' po' di roba. Questo è il discorso serio, quattro mesi sono volati via per niente, adesso in una settimana si dovrebbe fare tutto. Questo è un discorso che interessa i dipendenti e questa è la realtà delle cose. Non m'interessa proprio se lei lavora quindici ore o si diverte quindici ore al giorno, lei deve solo rispondere per i suoi atti che compie qui come Amministratore regionale.
Interessa però al sottoscritto, io ribadisco che gli operai, la gente che lavora, non può in due giorni venire qui preparata su degli argomenti così importanti, sono argomenti che richiedono molto tempo per essere studiati, per essere valutati e quegli allegati e quei provvedimenti che voi proponete in questo Consiglio, dico, sono due chili di roba, bisogna essere dei cervelli elettronici, io non lo so se lei è così, per noi è difficile dare dei giudizi e dare delle valutazioni, dare delle valutazioni su queste cose.
Ma l'altra questione che poi, dice il Presidente Montesano, vede Presidente, lei ha lamentato già 7-8 mesi fa la carenza dei suoi Uffici per la redazione dei verbali. Io non accusavo lei degli allegati, lo facevo presente a lei, però per quanto riguarda la redazione dei verbali, quei provvedimenti si potevano prendere anche prima, 7-8 mesi fa quando già abbiamo discusso della mancanza dei verbali.
Vede Colombo, ad esempio, non è che ci abbia riflettuto su molto quando gli sono serviti dei galoppini elettorali, li ha assunti anche Balestri. Adesso che lei mi dica che non può assumerli...
Montesano (P.S.D.I.) - Per i verbali vanno centrati in una persona per la revisione, è qui il punto. Sarebbe molto facile mettere lì quattro persone di aiuto ma non vale, bisogna riformare quella, io francamente, per la prossima legislatura, chi ci sarà dovrà interessarsi di questa cosa qui, oggi siamo a quel punto e vedremo di mandare avanti le cose come si può!
Germano (P.C.I.) - Io non voglio fare delle polemiche, soprattutto di carattere personale, perché questo è uno dei difetti insuperabili dell'Avv. Bionaz, questo glielo lasciamo a lui. Io non ho mai fatto dell'ironia Avv. Bionaz se lei è un Avvocato buono o cattivo, non ho mai appellato l'Avvocato con ironia e quindi lei non lo faccia nei confronti della mia abilitazione magistrale, non ho mai chiesto a nessuno che mi chiami maestro, non mi chiami neanche lei, non sono cose... (voce di Bionaz) ...non ho capito la sua finezza, la sua sottigliezza. Ad ogni modo lasciamo stare la polemica, qui non si è contestata la tesi, si è detto perplesso il Presidente Montesano, si è detto così, incerto lei, mi informerò prima, quindi la tesi non è stata contestata. Si è usato lo stesso sistema che usa sempre Avv. Bionaz, invece di dire decidiamo, sosteniamo o non sosteniamo questa tesi, va a ricercare perché non l'avete fatto voi in quell'occasione. Lasciamo stare in quell'occasione che era un'occasione tutta diversa, ma insomma glielo abbiamo detto con parole molto semplici, gli abbiamo detto, quelle lettere sono arrivate qui, quella che ha citato lei il 14 agosto, quella che ho citato io il 28 agosto. C'era già stata la riunione di tutti i Partiti che avevano fissato al 27 ottobre le elezioni. A quei tempi eravamo sicuri che quando si fissavano le elezioni, si facevano. Cose che adesso non siamo ancora sicuri, sinceramente senza avere né incubi né sogni, non siamo sicuri. Non c'erano situazioni di fatto come ci sono adesso. È inutile che lei dica "si riunisca la Commissione in questi giorni e veda di finire", ma gliel'ho detto prima nell'esposizione, dei lavoratori non abbiamo ancora le proposte, di Chamois non abbiamo ancora le proposte, di Saint-Vincent non abbiamo ancora le proposte, delle modifiche dell'Organico abbiamo le proposte, le abbiamo guardate per due giorni, siamo stati d'accordo di proporre determinate soluzioni e la Giunta dice "prima di toccare la questione normativa andiamo cauti, vediamo bene, ecc.". Il che vuol dire che non si farà niente, non si farà niente.
Ora quello che vogliamo noi è questo: che ci sia un impegno, quello che diceva il Consigliere Andrione, di tutto il Consiglio, la nostra potestà legislativa continua, continua, se c'è un impegno di tutto il Consiglio in questo senso, noi possiamo fare tutte le cose, potremo in queste sedute del Consiglio esaminare le cose che sono pronte e sulle quali siamo d'accordo e vedere di approvarle. Possiamo prevedere una settimana, due settimane di riunioni accelerate delle Commissioni che regolino tutte queste cose e riportarle in Consiglio, c'è il problema "e se poi non ce le approvano?", va bene, resiste tutto il Consiglio, se non altro sarà un impegno morale che per qualsiasi Consiglio che venga, queste cose qui sono state fatte, si è insistito, poi soprattutto si difende un diritto del nostro Consiglio, di non decadere lasciando il vuoto, ma decadere quando viene sostituito da un altro Consiglio come fa giustamente la Camera.
Allora è questo, non vogliamo né perdere tempo né fare della demagogia, né niente, né fare delle polemiche perché se dovessimo rispondere a tutte le cose che sono venute fuori abbiamo un'ora e poi un altro replica un'altra ora e andiamo avanti all'infinito.
Però una decisone del Consiglio in questo senso ci vuole, e che sia chiaro che non andiamo a ricercare cos'è venuto due anni fa, abbiamo i precedenti positivi, abbiamo approvato quattro leggi, sono state approvate dal Coordinamento, è un diritto che ci è stato riconosciuto, abbiamo quel precedente negativo, superiamolo tutti insieme, superiamolo tutti assieme.
Quindi è questo che io vorrei senza perdere altro tempo, una risposta chiara in questa materia.
Manganoni (P.C.I.) - Vorrei sapere tre cose solamente: io avevo posto al Presidente questa domanda: "come farò io ad esaminarmi gli allegati che lei mi trasmetterà questa sera o domani e che discuteremo forse domani?", "dove io troverò il tempo per esaminarli e per studiarmeli", io avevo posto chiara la domanda, lei mi dia questa risposta, primo.
Secondo, Bionaz ha detto non è vero che voi affermate che il nostro contributo è negativo, è vero che voi non avete mai affermato, però voi avete sempre dimostrato di non apprezzarlo, nella giusta misura, il nostro contributo.
Terzo, dice il Presidente, questo si verificava già quando c'era Marcoz e quando c'era Fillietroz, cioè una carenza di personale nella stesura dei verbali. Ora io le propongo un'altra soluzione, io sono preoccupato di questo e le vengo in aiuto. L'Amministrazione regionale ha assunto in questi ultimi tempi un buon numero di galoppini elettorali, i quali percorrono la Valle tessendo gli elogi dei rispettivi Assessori, Colombo mi guardava, se non proprio Colombo, in particolare Balestri, naturalmente cercando già di accalappiarsi i voti e possibilmente di fare dei tesserati. Ora, siccome noi questa attività non la giudichiamo indispensabile per l'Amministrazione regionale, allora io consiglierei, anziché assumere un gran numero di questi galoppini, cioè lei mi potrà dire io non posso mica prendere questi galoppini che mi vengano a fare i verbali perché non ce la fanno, lei ha ragione ed allora io le do un altro consiglio, anziché assumere questi galoppini, la cui capacità si riduce solamente a questo, e cioè a percorrere la Valle e dire "il mio Assessore Balestri è tanto bravo, votate per lui e prendete la tessera del P.S.I.", e così per Colombo e tanti altri, e allora lei ne assuma meno, assuma gente capace e gli faccia fare i verbali. Vede che la soluzione è semplice, è molto semplice, se lei attua questa soluzione, lei potrà fare redigere i verbali in un tempo minore ed inviarli ai Consiglieri.
Caveri (U.V.) - Je parlerai très court de deux questions, une l'appelons la mineure et l'autre majeure.
Notre Dr. Montesano a parlé d'une impossibilité de distribuer l'annexe concernant le projet de Pila, impossibilité qui aurait été déterminée à son tour par le fait que à Aoste il n'y a pas une machine capable de faire les copies d'une chorographie de, vous avez dit, d'un mètre et vingt et soixante-dix. Je pense que vous voulez dire 0,70. Je pense que cette chorographie ne sera pas longue 70 mètres évidemment. Et alors j'affirme et je ne crois pas de pouvoir être démenti qu'une chrographie, un dessin d'un mètre et vingt multiplié 0,70, des documents de ce genre peuvent être fait tranquillement à Aoste, à pas même 80 mètre de distance d'ici il y a quelqu'un qui fait les copies photostatiques et des documents, et moi pour mon compte j'en ai fait faire plusieurs de ces copies, j'ai fait faire des copies a ce même magasin ici en face et vraiment du projet de Pila, qui avait été fait par l'architecte Chapy, à un certain moment j'avais besoin de faire des copies, moi ici je n'ai pas porté les dossiers de Pila parce que je ne prévoyais pas qu'on discute ce matin de ce grave problème, mais je vous ferai voir cet après dîner ici, au plus tard demain ou après demain, je vous ferai voir des copies qui ont été imprimées par Monsieur Catani exactement, copies très claires... (Montesano: ...sono arrivate adesso) ... va bene se sono arrivate, non m'interessa niente che siano arrivate adesso, io sto dicendo che ho fatto fare delle copie del progetto Chapy, delle fotocopie che sono più o meno delle dimensioni del documento che lei mi sventola e che avrei gradito che mi fosse sventolato un po' prima e vi farò vedere quelle copie che sono perfette e non c'era nessuna necessità di una macchina speciale perché il Signor Catani mi ha fatto le copie del progetto del Signor Chapy, io preferirei farvi vedere questi documenti. Ve li farò vedere quando discuteremo della Pila perché allora arriverò con i miei fascicoli e vi farò vedere le copie perfette di quel progetto originale.
Ceci c'est une question je ne dis pas mineure, mineure en rapport à l'autre question dont je vous parlais. Mais ce n'est pas une petite question celle-ci, mais comment on doit aborder le problème si grave et si important comme le problème de Pila, et je n'ajoute rien de plus et on n'a pas encore donné la chorographie, on n'a pas encore donné une copie.
Maintenant je veux parler d'une autre question, c'est-à-dire de la question de la prorogation législative du Conseil. Tout le monde ici a parlé de la lettre de Monsieur Querci, lettre du mois d'août du 1963. Je ne parle pas de la petite polémique, mais pourquoi la Junte Marcoz n'a pas répondu ect., Monsieur Fosson qui faisait partie de la Junte Marcoz expliquait d'une façon très claire les motifs; c'est-à-dire que cette lettre est arrivée au mois d'août, qu'au mois d'août on a fait la réunion des représentants des différents partis. Cette réunion avait été convoqué par le Président Marcoz, dans cette réunion on a fixé la date du 27 o 28 octobre pour faire les élections régionales de telle sorte que... au mois de septembre, a dit Fosson qu'il y avait d'autres évènements qui devaient se dérouler de manière que la réponse à la lettre de Monsieur Querci avait été dépassée par les évènements. Alors ceci c'est de la petite polémique à laquelle a répondu d'une manière complètement exécutive Monsieur Fosson.
Mais, comme ont déclaré d'autres Conseillers régionaux, ce Monsieur Querci, qui a été le plus féroce de tous les Présidents des Commissions de Coordinamento qui ont défilé à Aoste, est-ce que dans sa lettre il a cité un texte législatif? Monsieur Querci dans sa lettre a dit "reputo", mais ce n'est pas sérieux, un fonctionnaire, un Président d'une Commission de Coordination qui dit "reputo che" c'est-à-dire j'estime qu'il n'y a pas la prorogation législative mais il n'a pas dit en base à quel texte législatif. Or, la Région est entre, le Conseil régional est entre le Conseil communal d'un côté et la Chambre des Députés de l'autre, c'est une espèce de "quid medium", or, nous ne savons pas et tous ceux qui ici ont été des administrateurs communaux savent très bien que jusqu'à ce qu'il n'y a pas le décret qui fixe les élections, les Conseils communaux continuent tranquillement. Le Conseil communal du temps des administrations Dolchi, s'il y avait des retards, disons dans le fait de fixer les élections, et le Conseil d'Aoste comme les Conseils communaux de toute la Vallée d'Aoste, comme les Conseils communaux de toute l'Italie, ils continuaient à faire leur travail dans la plénitude de leur pouvoir. Ils ne faisaient pas des lois, parce-que faire des lois n'est pas des compétences des Conseils communaux. Le Conseiller Germano a cité l'article 61 de la Constitution de la République et d'autre part nous avons vu dans ces dernières vingt années que toutes les fois qu'il y avait des retards, qu'il y avait une espèce de prorogation du mandat législatif, parce que le Président de la République il n'avait pas encore fixé les élections, la Chambre des Députés et le Sénat ont continué tranquillement leur pouvoir législatif. Et alors, en base à quoi on ne pourrait pas, en base à quelle loi il n'y aurait pas la prorogation législative? Voilà c'est cela la question que nous posons à vous et que nous posons à nous-mêmes et nous nous sommes de la théorie, de l'opinion que nous pouvons tranquillement continuer à faire des lois législatives même après la fin du mandat du Conseil régional, voilà!
Bionaz (D.C.) - A me sembra che sia molto facile scaricare una responsabilità, come quella che si è assunta la passata Giunta, di non avere espresso neppure con una lettera il dissenso da queste impostazioni, dicendo che i fatti hanno superato la questione. Ma come i fatti? Non hanno superato niente i fatti! Il semplice accordo tra i Partiti non superava nulla, non superava assolutamente nulla e non è ammissibile un'impostazione del genere, assolutamente non è ammissibile!
Prima di tutto perché per fare una lettera, anche se sia il 14 di agosto, uno fa una lettera precisa di contestazione di questa impostazione, mi sembra che non c'era bisogno che il personale di tutta la Regione lavorasse. Sappiamo che era il 14 agosto, d'accordo; secondo: queste stesse due leggi, che non sono state vistate, non sono state mai più ripresentate, né allora né dopo quando il nuovo Consiglio si è radunato, niente, non si è più fatto niente. Cioè si è detto "amen, alleluia" a tutto quello che aveva scritto qui il Prefetto Querci. E poi adesso si dice, il Prefetto Querci era il più accanito dei Presidenti della Commissione di Coordinamento. Ma è lui che deve vistare le leggi! Per quello parla in prima persona e non cita le leggi, lui le deve vistare, naturalmente parla in prima persona, però nella seconda parte di questa lettera che cosa ha detto: "faccio inoltre presente che il Governo della Repubblica si opporrà a qualsiasi iniziativa regionale in contrasto con il diritto antiannunciato". Ora naturalmente, e poi noi questo lo sappiamo, non è che il Presidente della Commissione di Coordinamento quando si tratta di queste cose non vada a consultarsi con il Governo. Io credo che consulterà il Governo, è questo che io penso, non ho nessun elemento per poterlo dire, ma evidentemente una contestazione a questa cosa doveva essere fatto!
Adesso si dice: "voi dovere pronunciarvi che il Consiglio funziona ecc..", perché non l'avete fatto voi questo? Oggi avremmo già dei precedenti, avremmo già un'impostazione, avremmo già un'impostazione e sarebbe molto utile. Se si fosse ripresentata quella legge ecco che naturalmente non ci sarebbe stata questa presa di posizione, che io credo che ci mette veramente in un certo imbarazzo e crea una certa perplessità. Io non contesto la volontà, tutti i Consiglieri hanno la volontà di poter funzionare e di poter essere ancora in funzione dopo la scadenza, lo so anch'io questo, non è mica questo che io ho detto, io ho detto che allora non si è fatto nulla per contestare questa precisa impostazione. Non solo, prima i bilanci si sono sempre fatti con deliberazione, dal 1959 c'è voluta la legge, io capisco, sarà stato il Coordinamento che l'ha voluto fare, però soltanto quando ci siete arrivati voi c'è voluta la legge. Ora non potete venire ad accusare noi di essere troppo consenzienti a quelle che sono le richieste del Coordinamento, ci dovete dire "noi abbiamo rinunciato a queste prerogative", e questa è la verità documentata, documentata! Qui bastava che si facesse una precisa lettera di contestazione, questa impostazione non può essere accettata! Invocate tutto quello che invocate, tutti questi argomenti che sono stati portati oggi qui in discussione, l'art. 61 della Costituzione, tutto quello che volete, ma allora ci sarebbe già stato un precedente che oggi ci avrebbe consentito di muoverci con un po' più, diciamo, con un po' di agilità. Questo certamente, no, non si fa niente e si pretende che venga tutto fatto dall'attuale Giunta. Ma abbiate pazienza. Ma questo è un ragionamento un po' comodo e non ci si può mettere su questa strada e poi pensare "noi non abbiamo bisogno di preoccuparci di fare andare avanti questi provvedimenti tanto noi rimaniamo ancora in carica dopo". Se poi dopo non ci saremo più, non potremo più legiferare, ecco che tutto si arena, almeno di questi provvedimenti non se ne parlerà più. Perché? Perché non possiamo legiferare, d'accordo, ma Signori, io vi ho detto che prudenzialmente, prudenzialmente, ritenevo utile dare una certa penitenza ai lavori del Consiglio proprio in considerazione di questo pericolo che le leggi non siano rifatte. Proprio per questo, abbiamo una settimana, se abbiamo la volontà, non certo quella di oggi, sono le dodici e quindici, non abbiamo ancora affiorato l'oggetto 1 dell'ordine del giorno! Niente, sono le dodici e quindici e siamo persi qui in polemiche e a perdere del tempo inutilmente senza fare nulla!
Incominciamo a esaminare, a fare qualche cosa di serio, almeno su quegli argomenti di cui non potete lamentarvi, che non avete gli allegati. Andremo avanti con i lavori del Consiglio finché si potrà e questo non è mica un'affermazione per dire che noi non riteniamo validi ancora, successivamente al 25, i lavori, le deliberazioni del Consiglio, questo non lo dico e non lo penso, ma allora non abbiamo nessun motivo per perdere del tempo, per metterci in pericolo di non vedere approvate queste leggi semplicemente sotto il profilo che il Consiglio si dovrebbe pronunciare. Mi fa venire in mente quello che diceva un momento fa l'avv. Caveri, come Piercoppa, dice io non accetto, cioè del Consiglio dice "io sono validamente ancora investito nelle funzioni ancora dopo, e poi gli Organi Costituzionali diranno no, questo non vale anche perché nulla è stato fatto quando è stata contestata, nulla è stato fatto per contestare questa impostazione e allora naturalmente non succederà più nulla. Sarà colpa della Giunta Bionaz, dell'Amministrazione ecc., democristiani ecc., del Centro Sinistra".
Ma abbiate pazienza, qui non siamo per nulla conseguenti a quelle, se vogliamo raggiungere, a quelle che sono le nostre impostazioni, non siamo per nulla conseguenti. Io vorrei proprio richiamare ancora la vostra attenzione su questo. Guardate che corriamo il pericolo, io non so, scusate, se voi date tanta importanza o se non ne date per nulla e per niente a quello che sono gli argomenti portati all'ordine del giorno. Potreste anche dire "sono degli argomenti che non sono molto importanti e anche se non riusciamo a deliberarli a non decidere nulla in merito vuol dire che se ne parlerà fra qualche mese", io invece attribuisco molta importanza a quelli che sono i lavori riportati all'ordine del giorno e vi invito, ancora un'altra volta, sempre prudenzialmente ad agire con una certa speditezza nei lavori dello svolgimento dei lavori perché questo pericolo, questo pericolo incombente della riconosciuta non validità delle deliberazioni del Consiglio c'è e c'è anche particolarmente perché fino allora nulla è stato fatto per contestare, almeno in via pregiudiziale, per contestare quello che era stato affermato dal Presidente della Commissione di Coordinamento. Pensateci bene e penso che possiamo metterci al lavoro invece di perdere il nostro tempo in argomentazioni nelle quali poi non sappiamo perché sono altri a dover decidere. Non sappiamo quali saranno le decisioni perché chi deve decidere sono altri, e quando si trattava di stabilire esattamente chi avrebbe dovuto essere il protagonista diciamo di questa impostazione, nulla è stato fatto in merito. Io non voglio andare a dire "ben, non l'hanno fatto, hanno avuto le loro buone ragioni", io non discuto su questo, però allora non si venga adesso ad attribuire a noi il non far nulla e specialmente a darci dei consigli di resistere, di fare insomma i bulli, diciamo così, quando non sappiamo quali saranno le nostre decisioni. Io sono convinto che dobbiamo ritenerci ancora investiti, io sono convinto di questo, però non garantisco mica che questa mia impostazione possa essere accolta dagli organi costituzionali.
Montesano (P.S.D,I.) - Consigliere Fosson, la prego, brevissimamente, perché dobbiamo incominciare un po' i lavori... (voci) ...no, non è una cosa secondaria, però io la vedo senza costrutto.
Fosson (U.V.) - Non è senza costrutto, guardi che... (Montesano: ...senza conclusione...) ...no, si può arrivare anche a una conclusione, perché io prima di tutto dico: "qui non siamo per fare perdere tempo", perché allora tutte le volte che si affronta un problema che deve essere eventualmente discusso, tutte le volte allora siamo qui per fare perdere tempo. Io non mi sono permesso di fare nessuna polemica e non voglio fare polemiche, ma voglio ritornare un momento su questo punto, su questo punto perché la questione, e ricordo allora l'Avv. Bionaz che la riunione dei Partiti dove si è preso l'accordo nel '63 di fare le elezioni il 27, 28 ottobre, datava del mese di luglio. Quindi quando è arrivata questa lettera, posso anche accettare che si sarebbe dovuto rispondere a questa lettera, questa cosa però era effettivamente superata dagli avvenimenti perché si era certi che le elezioni avevano luogo il 27, il 28, il Decreto delle indizioni delle elezioni, adesso non mi ricordo che data è, ma è dei primi di settembre... (voci) ...no, un momento, un momento, questo si riferisce al '63, al '63!
Ma io voglio portare un altro esempio e siccome si è discusso di Presidenti del Coordinamento, si è discusso che non sappiamo quale atteggiamento potrebbe prendere il Governo su questo punto. Io voglio prima di tutto precisare che in quelle lettere, il Presidente della Commissione di Coordinamento esprimeva un suo giudizio, perché il Presidente anche se ha detto il Governo non permetterà, il Presidente del Comitato della Commissione di Coordinamento non ha altro potere che quello di segnalare al Governo l'impugnativa, la possibilità eventuale di impugnare una legge. Ma voglio portare a conforto della nostra tesi un altro precedente, siccome si parla molto di precedenti e i precedenti non sono solo quelli che sono a vantaggio di una tesi, ma sono eventualmente anche quegli altri, e siccome abbiamo un precedente che si ricollega a una decisione della Corte Costituzionale, forse ha più valore di tutti quegli altri che sono stati citati fino adesso. E allora li segnalerò e basta andare a vedere tutti i documenti, tutti i precedenti, nel 1954 il Consiglio regionale ha approvato una legge sui caseifici in Valle d'Aosta. Il Consiglio regionale aveva terminato il suo mandato nel 1953, ha continuato nel '54 perché non c'era la legge elettorale, non era ancora varata la legge elettorale, la nuova legge elettorale. Quindi nel '54 è stata varata una legge sui caseifici; legge che è stata impugnata davanti alla Corte Costituzionale. La Corte Costituzionale ha dato ragione alla Regione, non ha fatto nessuna obiezione che la legge era stata votata dopo la scadenza del mandato. Questa legge non è stata mai varata, e qui non voglio aprire il capitolo perché qui dovremmo fare veramente una grande polemica e una responsabilità a chi non ha poi varato questa legge perché siamo arrivati all'assurdo che la Regione ha resistito davanti alla Corte Costituzionale.
La Corte Costituzionale ha dato ragione alla Regione e l'Amministrazione che è venuta dopo non ha emanato la legge. Quando parliamo di omissione di atti d'ufficio, ad ogni modo questo non entra in questo momento e non voglio allungare la discussione. Però resta il precedente, non ricordo in quale mese del 1954 è stata approvata questa legge che è andata a finire alla Corte Costituzionale. La Corte Costituzionale l'ha approvata, le obiezioni non erano certamente quelle, ma ad ogni modo non ha fatto nessuna osservazione e sono state approvate diverse altre leggi normalmente emanate in quel periodo, come altre sono state emanate nel 1959.
Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Caveri, io ho da esprimere un mio concetto. Questo è un argomento che non è all'ordine del giorno, primo; l'abbiamo discusso, quindi è un primo punto che io voglio fare presente a tutti i Consiglieri, è un argomento non iscritto all'ordine del giorno. Hanno fatto la pregiudiziale, però la discussione è andata avanti dalle nove e trentaquattro alle 12 e 24. A questo punto io devo dire al Consiglio che chiudo la discussione perché l'ordine del giorno è ancora da affrontare. Sì, parlerà anche lei, però brevissimamente, e poi è chiusa la discussione.
(voci) ...Cari Signori, se voi volete ancora discutere su questo argomento, la maggioranza e la minoranza lo dicano chiaro e tondo, io non mi prendo la responsabilità di mandare avanti i lavori del Consiglio in questo modo. Se la maggioranza e la minoranza sono d'accordo e vogliono discutere su questo argomento lo dicano pure, perché io non posso andare avanti in questo modo, sono tre ore che si discute su una pregiudiziale. Avv. Caveri.
Caveri (U.V.) - Je ne sais vraiment pas pourquoi Monsieur Montesano a toujours fait cette recommandation à être bref vraiment avant que je prenne la parole, parce que s'il y a un Conseiller régional qui n'est pas long et qui n'est pas prolixe c'est vraiment moi. Lei deve riconoscere che sono molto sintetico nel mio modo di esprimermi... (Montesano: ...no, non dicevo per lei Consigliere Caveri) ...Alors je serai très court comme il est de mon habitude de l'être, naturellement si l'on traite de problèmes importants alors on ne peut plus être court, mais ici je serai très court, bien que les problèmes dont nous discutons sont quand même importants. Alors avant tout je dois dire qu'il y a un progrès dans cette séance régionale et il y a un progrès de la part de Monsieur Bionaz, parce que c'est la première fois qu'il cite mes paroles en se démontrant convaincu. On voit que l'exemple de .... il n'y a plus, alors, il invoque à sa faveur, c'est un petit progrès, mais malheureusement Monsieur Bionaz il démontre encore une fois sa mentalité conformiste et il se croit tenu à faire l'éloge, l'apologie de Monsieur Querci, qui n'est pas digne d'aucun éloge, tant qu'il est vrai que le Gouvernement de Rome, je ne veux pas faire l'éloge au Gouvernement de Rome. Je cite un fait, tout le monde à Aoste et en Vallée d'Aoste sait qui c'est exactement le Gouvernement Central qui a mis les routes à Monsieur Querci, en suite à un rapport du Questeur Zeppetella, voilà. Ce Querci, vous vous dites "l'imbeccata", oui je retournerai tout de suite après su la question de "l'imbeccata", mais il y a un cas dans lequel Monsieur Querci il n'a pas écouté "l'imboccata" de la Présidence du Conseil des Ministres. La Présidence du Conseil des Ministres avait décidé de couper le livre à Monsieur Livio Bredy et, au lieu, Monsieur Querci a écrit une lettre, et moi j'ai lu cette lettre, à la Présidence du Conseil des Ministres, en disant que Monsieur Livio Bredy il exerçait une fonction politique anti Union et par conséquent il fallait lui donner encore de l'argent et, ensuite, à la recommandation de Monsieur Querci, Monsieur Brédy a reçu encore 350 mile lire, puis il y a eu Berthet qui lui a donné un chèque de 500 mile etc. etc. Laissons perdre à propos des "imbeccate". Pour une fois Monsieur Querci avait désobéi à la Présidence du Conseil des Ministres, tandis que pour une fois la Présidence du Conseil des Ministres avait fait une chose bien faite. Mais à propos de "l'imbeccata", Fosson a dit une chose très juste parce qu'il a rappelé quels sont les pouvoirs du Président de la Commission de Coordinamento et alors là-dessus je ne dis plus rien. Mais je me rattrape à ce qui a dit Monsieur Bionaz, il y a un moment, parce qu'il a dit Governo della Repubblica, d'accord, mais cependant le Gouvernement de la République doit nous dire en base à quelle loi il estime que le Conseil régional ne puisse plus faire des lois régionales. Parce que le Gouvernement de la République ne peut pas dire "sic volo, sic iubeo", le Gouvernement Central doit dire pour quelles raisons le Conseil régional ne peut pas faire des lois régionales et cela au Gouvernement ne l'a jamais demandé. Voilà!
Sur la polémique du mois d'août du '63 Fosson a été définitif de manière que je crois d'avoir rien à ajouter à ce qu'il a dit.
Monsieur Bionaz puis a dit un autre chose: "sono altri che devono decidere", oui, mais alors ayez au moins le courage de dire quelle est notre opinion comme Conseil régional, parce que autrement nous renonçons vraiment à nos fonctions. Ce n'est pas une position autonomiste, c'est de dire autant "il y a les autres qui doivent décider", alors nous, ici, qu'est-ce-que nous restons à faire? Ce n'est pas une position autonomiste!
Germano (P.C.I.) - Io ripeto ancora quello che abbiamo detto; cioè noi non abbiamo dato nessuna responsabilità a nessuno quindi non si tratta di scaricare nessuna responsabilità. Noi abbiamo letto sui giornali, abbiamo chiesto già qualche Consiglio fa questa questione, volevamo semplicemente una risposta chiara e non si riesce, non si riesce ad avere questo. Noi siamo preoccupati degli argomenti che dobbiamo discutere perché a parole diciamo tutti che vogliamo risolvere i problemi del personale, però non li possiamo risolvere se finiamo sabato, non li possiamo risolvere. Siamo preoccupati dei diritti del Consiglio, ecco quelli del personale perché non li possiamo risolvere, guardiamo l'ordine del giorno, al punto 14: "disegno di legge regionale recante modificazioni sulla vigente pianta organica dei servizi e del personale dell'Amministrazione regionale". Non c'è, non c'è! La Commissione le ha elaborate, la Giunta non le ha accettate per delle ragioni che possono avere anche una validità, perché le abbiamo fatte un po' rapidamente e abbiamo toccato delle parti normative che meritano un pensiero. Però allora, non lo vogliamo fare questo? E allora diciamolo! Non lo vogliamo fare! Ognuno si prenderà la sua responsabilità no? Quello dei forestali è pronto, questo si può fare, la Commissione l'ha visto, l'ha deliberato ecc. Ma allora decidiamo assieme, portiamo avanti tutte le cose sulle quali siamo d'accordo e prendiamoci assieme l'impegno di fare quelle che non potremo fare per sabato. Vi chiediamo, mi pare, una cosa molto onesta che non ha nessun ... è una cosa molto chiara. Quello di Saint-Vincent, che è più avanti, non c'è l'allegato perché non l'abbiamo fatto; quello dei lavoratori, non c'è l'allegato perché non l'abbiamo fatto. Non vogliamo farli e allora diciamolo, non mettiamolo per finta sull'ordine del giorno. La Giunta non vuole farli, ma se vogliamo farli dobbiamo prenderci quell'impegno e dobbiamo scaglionare queste cose in modo da approvare subito, rapidamente quelle sulle quali siamo tutti d'accordo e di cui c'è già stata un'elaborazione della Commissione e la cosa è già sta approfondita ed è già stata approvata da tutti. Impegniamoci a vedere le altre facendo un programma, un programma che possiamo concordare assieme o che potete concordare voi, che noi aspetteremo, ma che prevede, da una parte, la soluzione dei problemi e dall'altra prevede la riaffermazione dei diritti del Consiglio, che sono diritti del Consiglio. Quindi nessuna polemica, solo chiarezza su questo.
Bionaz (D.C.) - Fosson ha citato un'altra legge che è quella dei caseifici, benissimo! E perché non lo avete detto? Era un elemento di più, ma lei va in contraddizione con quella che è già stata una legge costituzionale, niente, solo questo io voglio dire, niente è stato fatto. Per quanto è il mio pensiero, il mio pensiero, che non ho la pretesa che sia quello del Consiglio, per quanto riguarda la prosecuzione dei lavori ancora dopo, ve l'ho già detto, però il mio richiamo qual è? Facciamo subito quello che potrebbe essere oggetto di una ripulsa proprio in ordine a queste considerazioni, e non perdiamo più tempo, questo è il mio pensiero e la mia esortazione se volete.
Montesano (P.S.D.I.) - Chiusa questa discussione si passa... (voci) ...come chiusa perché su una pregiudiziale devo continuare a discutere, è stato così esaminato ampiamente in tre ore... (voci in aula) ...no, un momento, l'ordine del giorno non può essere proposto perché non c'è all'ordine del giorno, proprio per questo. Questa è una questione di regolamento, no, no e no, mi dispiace Consigliere Germano non può essere proposto nessun ordine del giorno su questioni che non sono inserite nell'ordine del giorno e io questo ve lo premetto, dica Consigliere Fosson.
Fosson (U.V.) - Mi sembra che questo sia completamente in contrasto con quello che abbiamo sempre fatto perché abbiamo sempre presentato ordini del giorno che non erano - quanti ordini del giorno abbiamo presentato che non erano all'ordine del giorno del Consiglio?
Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Fosson abbia pazienza, mi lasci finire e poi le darò la parola. Il Consigliere Andrione ultimamente ha presentato un ordine del giorno agganciandosi a un disposto, a un punto dell'ordine del giorno e io non ho detto niente però non possiamo inventare un punto dell'ordine del giorno per creare un ordine del giorno del Consiglio.
Andrione (U.V.) - Mi permetta una precisazione...
Montesano (P.S.D.I.) - No, ma su questo sono irremovibile, potete dire quello che volete ma io non accetterò niente!
Andrione (U.V.) - Scusi, io volevo solo precisare questo, io mi sono agganciato all'ordine del giorno, a quel mio ordine del giorno, mi sono agganciato a un punto dell'ordine del giorno e l'avv. Bionaz mi ha fatto la domanda precisa "che cosa c'entra?", domanda che era pertinente e allora io ho spiegato perché. Però io mi permetto di ricordarle, non faccio nessuna polemica, mi permetto di ricordarle che ho sollevato lo stesso problema in relazione all'ordine del giorno presentato dal Consigliere Pedrini pochi minuti dopo, sulla guerra del Vietnam, che lei ha accolto... (Montesano: ...no, io non l'ho messo in votazione...) ...va bene, d'accordo, no, ma io ho fatto l'osservazione proprio a lei, ho detto "io non vorrei che le questioni dell'ordine del giorno venissero accettate o non accettate secondo le persone". Poi lei ha detto "questa questione la discuteremo in seguito" e l'ha rimandata all'ordine del giorno, la questione l'ha rimandata alla sera. Dopo di allora il Consigliere Pedrini è mancato e di conseguenza... (Montesano: ... non l'ho accolta) ... no, lei ha detto che sarà discussa alla sera.
Montesano (P.S.D.I.) - ...sì, ma io le dico, Consigliere Pedrini, è vero che io le ho detto per quell'ordine del giorno che lei ha presentato che non c'era all'ordine del giorno, e lei mi ha detto, ma anche il Consigliere Andrione non aveva nessun argomento su cui agganciarsi...
Pedrini (P.L.I.) - Ma per una volta tanto, Signor Presidente, che avevate trovato tutti all'unanimità, compresi gli unionisti e i comunisti, perché adesso dobbiamo ritornare su questo? Ci avevate lasciati soli, statevene buoni, ripigliate probabilmente questa nuova unità demosocialcomunista e andiamo magnificamente bene.
Montesano (P.S.D.I.) - Ma in ogni modo io chiarisco questo, non può essere presentato un ordine del giorno su un argomento che non è iscritto all'ordine del giorno.
Allora si passa all'esame dell'oggetto n. 2.