Oggetto del Consiglio n. 310 del 20 novembre 1967 - Resoconto
OGGETTO N. 310/67 - Giuramento del Consigliere regionale Sig. Borbey Cesare.
Germano (P.C.I.) - Noi contestiamo questa procedura, contestiamo anche che il Presidente del Consiglio abbia messo nell'ordine del giorno il giuramento. È una discussione...però il nostro Regolamento dice all'art. 4: "I Consiglieri che non sono presenti e i Consiglieri eletti per sostituzione (come è il caso nostro) prestano giuramento allo stesso modo nella successiva adunanza del Consiglio, ovvero alla prima adunanza alla quale partecipano". Quindi è alla successiva adunanza, questi Consiglieri che noi oggi abbiamo convalidato, non sono stati invitati a questa adunanza, quindi non possono partecipare; e il Regolamento è molto chiaro.
Montesano (P.S.D.I.) - Posso risponderle io, l'articolo 4 presume l'assenza del Consigliere, lo presume sia in sede di prima convocazione del Consiglio e sia in sede di sostituzione. Quindi il principio per cui il Consigliere, diciamo così si trovi nell'impossibilità di giurare è determinata dalla sua assenza.
Ma io non vedo come un Consigliere, un eletto che sia stato convalidato dal Consiglio, cioè abbia perfezionato tutto quello che è la procedura al di fuori di sé stesso, per fare parte di questo consesso non debba esprimere quello che dipende soltanto dalla sua volontà che è quella del giuramento. Questo è il mio concetto che vi ho espresso in tante occasioni in questo Consiglio e che è stato accolto, mi pare c'era anche il Consigliere Germano, proprio in un caso in cui il Presidente Marcoz invitò, se lei ricorda, bene, invitò accogliendo questa mia tesi, invitò il Consigliere in sostituzione del Consigliere dimissionario Bonichon, il qui presente Consigliere Cusumano. Nella stessa seduta in cui il Consiglio perfezionò la convalida fu invitato al giuramento e il giuramento si fece.
Ma a mio giudizio, a parte questo precedente che poi non fa parte di un'altra legislatura, è di questa legislatura, a parte questo precedente che, di cui io non sono l'autore ma è autore il mio predecessore Presidente Marcoz, io resto sempre per convincimento personale che il Consigliere il quale venga convalidato dal Consiglio può esprimere questa sua volontà e questo suo giuramento sempre che sia presente, perché l'articolo 4 considera che il Consigliere non sia presente, però, il Consigliere non presente non può esprimere il suo giuramento ma siccome in sostituzione del Consigliere dimissionario qui si fa parte, diciamo così, attiva nel far presentare i Consiglieri sono i Movimenti, sono i Partiti politici.
Allora è dipendente dalla volontà del Consigliere di giurare o non in questa seduta, ma noi non possiamo impedire il perfezionamento della figura da Consigliere che soltanto compiuto col Giuramento perché non ne avremmo la facoltà in quanto ché il Consiglio ha convalidato questo Consigliere ed è una espressione personale quella del giuramento, che il Consigliere convalidato può fare da questo momento, cioè da questo momento il Consiglio ha convalidato la sua elezione.
Caveri (U.V.) - Anche noi siamo della stessa opinione espressa dal Consigliere Germano e non abbiamo aspettato questa seduta per essere di tale opinione. Noi ribadiamo evidentemente su quanto dice il terz'ultimo comma dell'art. 4: "I Consiglieri che non sono presenti, i Consiglieri eletti per sostituzione prestano giuramento nello stesso modo nella successiva adunanza del Consiglio ovvero alla prima adunanza alla quale partecipano"; ma potevano partecipare i Consiglieri Vallino e Dayné per due ragioni: prima di tutto perché non erano stati convocati e d'altra parte non potevano essere convocati perché il Consigliere Dayné non poteva sapere che il Consigliere Mathamel avrebbe rinunciato a questa carica di Consigliere regionale. Comunque per noi il problema si risolve facilmente perché i nostri Consiglieri Vallino e Dayné non sono presenti e quindi giureranno alla prossima adunanza e quindi la nostra opinione sarà, diciamo in certo qual senso concretata. È un dato di fatto per cui per noi questa questione è evidente e chiara, e secondo noi la nostra interpretazione dell'art. 4 del Regolamento del Consiglio è esatta. Comunque viene a essere poi superata dagli eventi perché la prossima seduta i Consiglieri Vallino e Dayné si presenteranno e presteranno giuramento
Montesano (P.S.D.I.) - Non si presenteranno perché anche la Presidenza del Consiglio ha il dovere di comunicare questa convalida. Ma io ritorno a dire e vi do l'esempio che vi ho dato di cui io conservo le deliberazioni qui in cui il Consigliere... (voce: ...è una cosa particolare) ...no, lasciamo stare che è una cosa particolare, non ci sono eccezioni perché una tesi deve essere sostenuta per quella che è, cioè a dire per validità di questa tesi non può essere applicata in un caso particolare che lei dice, Germano, in un altro caso no. Come dico, forse la spiegazione che ha dato il Consigliere Caveri è forse più adeguata perché dice questi Signori non sanno se sono convalidati o no e quindi non si presentano. D'altra parte la Presidenza non può invitarli perché non sono Consiglieri, cosa che io farò oggi per i Consiglieri che non sono presenti qui. Ma soltanto in questo spirito si può pensare che il giuramento sia fatto nella seduta successiva, ma se un Consigliere convalidato il quale può essere lì nel pubblico viene a essere convalidato, e desidera, anzi può pretendere di prestare giuramento, io non lo posso impedire anzi devo invitarlo, voi tenete la vostra tesi, noi teniamo la nostra, almeno io, e andiamo avanti così poi cercheremo di chiarire in sede di riforma di Regolamento questo punto che è interpretato in modo diverso e quindi vedremo poi di chiarire in seguito. Per adesso andiamo avanti così, scusi Consigliere Andrione, c'è prima il Presidente Bionaz che ha chiesto la parola, al quale io chiedo scusa se sono intervenuto un'altra volta.
Bionaz (D.C.) - A me sembra che sia talmente chiara la dizione dell'articolo 4 che non ci siano discussioni da fare. La presenza nell'adunanza del Consigliere sanno tutti della presenza, perché non è il fatto.... d'accordo e quindi alla prima adunanza alla quale partecipa perché lui potrebbe essere invitato a non venire.
Qual è la prima adunanza alla quale partecipa? A quella alla quale partecipa dopo la convalida. E siccome questa è un'adunanza nella quale la convalida è già avvenuta lui ha pieno diritto di prestare giuramento. Pieno diritto, a parte tutto, Consigliere Germano c'è una pratica che è già adottata qui, anche proprio in questa legislatura, per cui non mi sembra che possa essere messa in dubbio la versione e l'interpretazione che il Presidente del Consiglio ha dato all'articolo 4.
Andrione (U.V.) - Le ultime cose dette dal Professore Montesano mi trovano concorde in questo senso, che è evidente che ognuno rimarrà nella sua opinione e caso mai bisognerà modificare il Regolamento. Comunque in qualsiasi maniera e quale sia la scusa che si voglia trovare non si può superare la lettera che dice "prestano giuramento nello stesso modo nella successiva adunanza del Consiglio. Ovvero alla prima adunanza alla quale partecipano", perché può darsi che l'adunanza successiva del Consiglio questo Consigliere non si presenta e quindi l'"ovvero" si riferisce a quella successiva adunanza alla quale i Consiglieri hanno partecipato. Per noi la lettera del Regolamento è chiara, si può modificare, si può cambiare questo Regolamento però non possiamo cambiare l'interpretazione e non vale allegare fatti avvenuti.
Il Regolamento dice questo, insomma per noi è talmente chiaro che mi sembra quasi inutile continuare a discutere.
Germano (P.C.I.) - È inutile nascondersi dietro un cappello, questa discussione non si fa per i Consiglieri che in questo momento o un altro momento verrebbero qui. Si fa per quello che avete interpretato voi nel passato, ma è chiaro che avete interpretato in modo non giusto. Perché il Regolamento dice in questo modo, dice perché al Consiglio partecipano coloro che sono invitati, e perché non si è visto il Consigliere che verrà convalidato dopo, perché non si sa se sarà convalidato, ci deve essere prima l'atto della convalida e poi lo invitano. Quindi c'è poco da fare e la lettera e il buon senso perché il caso di Mathamel che rinuncia è subito una cosa che fa succedere, possono essere 4 o 5 che rinunciano, può anche non rinunciare e avere dei motivi di ineligibilità che il Consiglio rileva e che il Consiglio non approva la convalida. E va a quello dopo. Quindi la lettera e il termine della questione sono molto chiare, siccome però non è che possiamo convincere voi perché avete quella posizione lì, io desidero soltanto che sia messo a verbale chiaramente la nostra posizione contraria a questa interpretazione del Regolamento che secondo noi è una violazione del Regolamento, nello spirito e nella lettera.
Montesano (P.S.D.I.) - Permetti che risponda un po', allora parla il Presidente della Giunta, poi rispondo io.
Bionaz (D.C.) - La convalida è avvenuta, dunque questa è la prima adunanza alla quale partecipano, ma anche se tutti fossero stati presenti, tutti quelli che in ipotesi avrebbero dovuto succedere ecc.., ammesso il caso di rinuncia, ammesso il caso di ineleggibilità, evidentemente, siccome non erano convalidati non avrebbero dovuto avere la possibilità di prestare giuramento, ma siccome la convalida è avvenuta e già si è stabilito questa prassi, non posso capire come ci si comporti alla lettera quando la lettera dice veramente, esattamente il contrario.
Montesano (P.S.D.I.) - Bisogna che chiarisca questo per quello che riguarda la mia tesi, l'ho ripetuto un momento fa, a parte quello che dice Germano che la sua interpretazione, è vero la fa mettere a verbale come desidero che sia messa a verbale anche questa mia dichiarazione, che l'ultimo atto per il perfezionamento del Consigliere Regionale è il giuramento, il quale giuramento è un'espressione della volontà individuale, non della volontà consiliare, la quale si è espressa di già con la convalida. Quindi esorbita da qualsiasi volontà del Consiglio ma rientra esclusivamente nella volontà dell'individuo.
Per queste ragioni l'individuo che è presente dopo la convalida può avere, anzi ha il diritto, di prestare giuramento. Questo è quello che io desidero mettere a verbale. Naturalmente le tesi sono diverse e ognuno rimane nel suo ambito, vedremo di chiarire in seguito, questo punto interpretato in modo diverso e strumentalmente e allora andremo a chiarire definitivamente questo fatto. Ma quello che io intendo dire è che il Consigliere convalidato ha il diritto di insediarsi immediatamente con il giuramento.
Fosson (U.V.) - Non ho nessuna pretesa di convincervi diversamente perché tanto l'ha già detto chi mi ha preceduto che qui ci si riferisce ai fatti avvenuti e quindi ognuno è fermo nelle tesi sostenute allora, però noi effettivamente dobbiamo ribadire su questo punto, voi deciderete quello che volete tanto non è questo che importa enormemente oggi nella situazione attuale, però in base al Regolamento e rifacendosi al momento in cui è stato fatto il Regolamento che noi abbiamo ben presente, perché l'abbiamo fatto in un certo periodo e abbiamo discusso articolo per articolo. Questo era chiaro per le ragioni già esposte da altri che specialmente per le sostituzioni, quindi per quelli che erano assenti alla prima adunanza quando si convocava il Consiglio come primo Consiglio, quando tutti si doveva, tutti dovevano fare il giuramento, resta l'assenza, quindi al primo Consiglio successivo, per le sostituzioni, siccome bisogna prendere atto prima di tutto delle dimissioni e poi della convalida, il Consigliere deve essere invitato, anche per una questione di forma, perché non è logico che il Consigliere si vada a chiamarlo fuori dall'aula e gli si dica "adesso ti abbiamo convalidato, vieni perché c'è qualche Consigliere che potrebbe anche dire no"; io non vengo e non partecipo alla seduta del Consiglio fin quando non sono regolarmente convocato e fin quando non ho avuto una lettera firmata dal Presidente del Consiglio che mi dice che sono stato convalidato.
Questo mi sembra anche... (voci) ...ma c'entra, per una questione di principio, allora facciamo stare qui i Consiglieri dietro la porta e diciamo "adesso vieni".
(Bionaz: se gli fa piacere il Consigliere entra...) ...Ma se gli fa piacere, mi sembra che questo non sia una prassi che si debba seguire... (Bionaz: ...ma no, ma no, va fuori dal seminato...)
Ma lei avrà la sua tesi e noi sosteniamo la nostra, perché fuori dal seminato può andare benissimo lei, fuori dal seminato può essere benissimo lei, perché io non ho detto che lei è fuori dal seminato, io ho detto che lei sostiene una tesi perché vuol sostenerla a priori quella tesi, per giustificare certe posizioni prese in passato. Ora io parto da quello che è il Regolamento e da quello che è stato lo spirito di quando è stato fatto il Regolamento. O si cambia e si dice chiaramente come avvengono, come avviene eventualmente il giuramento e allora sparirebbero certe cose che abbiamo qui sopra, su questo articolo. Fin quando il Regolamento è questo, io ritengo che la nostra tesi sia la giusta e quindi diciamo che sia messo a verbale che noi riteniamo che il giuramento deve essere fatto nella seduta successiva.
Manganoni (P.C.I.) - Io voglio aggiungere questo, si dice che il Consigliere è presente nell'aula, ma se quel Consigliere è presente nell'aula bisogna che ci sia qualcuno che l'ha avvertito no? E no! Presidente....
Montesano (P.S.D.I.) - Nella tribuna ho detto io, cioè nel pubblico può essere presente.
Manganoni (P.C.I.) - Va bene d'accordo, ma non è ...nella tribuna del pubblico o fuori dietro la porta del corridoio, no, cosa succede, bisogna che qualcuno l'abbia avvertito precedentemente perché lui quel giorno sia lì. Chi l'ha avvertito? Il Presidente del Consiglio, no?
Montesano (P.S.D.I.) - No, il proprio Partito, il proprio Movimento dico io.
Manganoni (P.C.I.) - Allora, ma qui c'entra anche la questione di prestigio della persona del Consigliere, il Consigliere lo avvertono, gli dicono "tu vieni e poi stai lì dietro la porta, come fanno i cagnolini quando si chiudono fuori, vieni e stai lì, quando noi avremo discusso, ti chiamiamo e tu entri", io dico anche il prestigio, prescindiamo dalla persona, il prestigio del Consigliere... (voce) ...ma lascia perdere, la gente in tribuna viene per ascoltare non per venirsi a sedere qui, lo sanno, no. Perché quei Consiglieri forse non sono mai andati in tribuna, sono venuti oggi perché qualche loro amico ecc. gli hanno fatto la telefonata, li ha avvertiti.
Ora secondo me un Consigliere deve venire qui a sedere su questi banchi quando richiede un giudizio ufficiale dal Presidente del Consiglio il quale dice "la S.V. in base alle decisioni del Consiglio ecc. ecc. è invitata a partecipare a questa seduta, pertanto è invitata a partecipare a questa seduta fin dalla data ..." fin da domani per esempio, se domani abbiamo un'altra seduta no, e nella seduta seguente.
Allora questo sì è un ingresso che si addice almeno ad un Consigliere che invitato ufficialmente entra, ma non deve entrare dalla porta di servizio perché sta fuori, aspetta che gli hanno telefonato senza arrivare qui con una lettera, con l'invito ufficiale a sedere su questi banchi. Io vi dico non è che noi dobbiamo gonfiarci perché uno è un Consigliere e deve essere di non toccare più per terra quando cammina. Però quel minimo di prestigio si addice ad un Consigliere regionale. Invece in questo modo noi lo umiliamo là dietro la porta, lo si chiama, lo si porta dentro, poi si dice no, vai ancora fuori, ma insomma questo si fanno ai cagnolini, "vai a cuccia e poi ritorna", non è serio per un Consigliere, io dico non è prestigio del Consiglio, ci rendiamo conto che ci rendiamo ridicoli noi e umiliamo quel Signore che è entrato e che poi adesso entrerà di nuovo e che va avanti e indietro?
Chabod che lo spinge, che lo tira per la giacca, ma insomma non so io dove arriviamo, arriviamo ai bisticci, non si è in una piola di campagna, dove si beve, dove si litiga, si spinge fuori uno dalla giacca, poi lo si tira dentro per la giacca di nuovo dalla porta.
Ma non è serio!
Montesano (P.S.D.I.) - Oh! Consigliere Manganoni, lei ha voluto mettere una nota di colore in questa discussione è vero, ha fatto un po', così, vagato da una parte e dall'altra, però qui siamo su una discussione di un argomento di cui è investito in pieno la responsabilità del Presidente del Consiglio e allora io sono costretto a richiedere che sia messo a verbale quanto è stato deliberato nella seduta del 7 aprile 1965, Presidente Marcoz e presenti i Consiglieri che oggi sostengono quella tesi. Nela stessa seduta sono state accettate le dimissioni del Consigliere Bonichon, è stato convalidato il Consigliere Cusumano e subito dopo, non uso l'espressione usata dal Consigliere Manganoni ma leggo la delibera:
"Il Presidente Marcoz comunica che ai sensi dell'art. 23 dello Statuto Speciale per la Regione Autonoma della Valle d'Aosta - cioè quello che avete letto - e dell'art. 4 del Regolamento interno del Consiglio - che è stato letto a parecchie riprese - il Consigliere regionale Signor Cusumano Dr. Epifanio deve prestare giuramento di essere fedele alla Repubblica e di esercitare il suo ufficio al solo scopo del bene inseparabile dello Stato e della Regione Autonoma della Valle d'Aosta. Invita quindi il Consigliere Dr. Cusumano a giurare - e dà lettura a voce alta ecc.". Quindi questo è un dato di fatto.
Io oltre che per le ragioni anzidette, anche perché confortato da questa deliberazione assunta in Consiglio dal Presidente Marcoz e dai Consiglieri che oggi siedono qui perché si tratta di questa legislatura, io invito i Consiglieri Borbey, Vallino e Dayné ad entrare, se ci sono qui nella tribuna, a entrare nella sala del Consiglio.
Germano (P.C.I.) - Riteniamo questo una violazione...
Montesano (P.S.D.I.) - L'ho fatto mettere a verbale...
Germano (P.C.I.) - ...un suo potere anche farsi appoggiare da un voto del Consiglio, se non lo ritiene, di assumersi lui, va bene...
Montesano (P.S.D.I.) - No, mi assumo io in pieno la responsabilità di questo, non c'è bisogno di voto del Consiglio per questo.
(Voce di Germano in lontananza)
Montesano (P.S.D.I.) - Allora c'è qualcuno di questi Consiglieri convalidati? E allora, mi hanno detto che Dayné e Vallino non ci sono e pure rientrano in quest'aula vero, perché sono dei vecchi Consiglieri che per parecchi anni sono stati qui, nostri colleghi. Allora Signor Borbey Cesare, prenda posto a un seggio del Consiglio e sappia che il Consiglio ha convalidato la sua nomina a Consigliere regionale. Lei dovrebbe prestare giuramento dietro alla formula che io leggerò e alla quale Lei deve rispondere: "Lo giuro".
"Giuro di essere fedele alla Repubblica e di esercitare il mio ufficio al solo scopo del bene inseparabile dello Stato e della Regione Autonoma della Valle d'Aosta". Dica lo giuro.
Borbey (D.C.) - Lo giuro.
Montesano (P.S.D.I.) - S'accomodi.
Io desidero, a nome di tutto il Consiglio, rivolgere un saluto di benvenuto al Consigliere Borbey e auspichiamo che Egli dia la sua opera, a questo Consiglio, nel campo della sua attività e nelle discussioni che avverranno nel Consiglio stesso. Dò il mio benvenuto e Le auguro buon lavoro.
Manganoni (P.C.I.) - Io voglio dire questo al Consigliere Borbey, non ho avuto occasione di dirlo prima, che il suo ingresso oggi nel Consiglio avrebbe dovuto avere una forma più solenne, lei avrebbe dovuto entrare con l'invito ufficiale, con una convocazione e una nomina ufficiale da parte del Presidente del Consiglio, così non è avvenuto.
Lei oggi, noi l'abbiamo notato, è entrato, ha posato la giacca, è uscito, cioè è stata una scena mortificante.
Le chiedo scusa a nome del Consiglio e sebbene noi sediamo su banchi diversi, rappresentiamo ideologia e magari anche interessi diversi, io le dò il benvenuto, ribadisco le scuse che le ho fatto prima e a nome del gruppo comunista le dò il benvenuto.