Oggetto del Consiglio n. 36 del 14 febbraio 1969 - Verbale
OGGETTO N. 36/69 - Stabilimento "Fera" di St. Vincent. Richiesta di informazioni. (Interpellanza)
Il Presidente MONTESANO dichiara aperta la discussione sulla seguente interpellanza presentata dal Consigliere Sig. Tonino Aldo, concernente "Stabilimento Fera di St. Vincent. Richiesta di informazioni", interpellanza trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:
Ill.mo Signor PRESIDENTE
del Consiglio Regionale
Valle d'Aosta
AOSTA
Il sottoscritto Consigliere regionale chiede a codesta Presidenza del Consiglio che venga portata in discussione, fra gli argomenti all'o.d.g. della prossima seduta consiliare, la seguente interpellanza.
Ringraziando distintamente saluta.
Aosta, li 29 gennaio 1969
F.to: Tonino Aldo
INTERPELLANZA
Il sottoscritto Consigliere del SIUP interpella il Presidente della Giunta regionale di Centro-Sinistra e l'Assessore all'Industria e Commercio per sapere:
a) quale iniziativa concreta sia stata presa per scongiurare, come più è stato richiesto dall'interpellante, la chiusura dello stabilimento industriale "Fera" di Saint-Vincent, per evitare che oltre 150 lavoratori fossero drammaticamente buttati sul lastrico;
b) quali passi sono stati contemporaneamente compiuti per assicurarsi che ai lavoratori occupati fosse garantito quanto di loro spettanza, senza che parte dei salari arretrati venga decurtata;
c) quale impegno politico sia stato assunto dalla Giunta e dall'Assessore affinché lo stabilimento di Saint-Vincent abbia ad assicurare una prospettiva occupazionale della zona per la numerosa popolazione giovanile priva di qualsiasi lavoro stabile e decoroso sul posto.
F.to: Tonino Aldo
L'Assessore all'Industria e Commercio, ALBANEY, dichiara che risponderà all'interpellanza presentata dal Consigliere Tonino, essendo assente il Presidente della Giunta.
Fa presente che il problema della "Fera" è stato più volte discusso in Consiglio regionale e, precisamente, in data 31 maggio 1965, 24 maggio 1967, 24 giugno 1967 e 29 luglio 1968.
Rammenta che, nell'adunanza consiliare del 29 luglio 1968, il Presidente della Giunta Regionale ha illustrato la situazione della Società Fera e l'interessamento svolto per l'utilizzazione dello stabilimento.
Fa presente che il complesso industriale Fera, dichiarato fallito il 6 febbraio 1965, dopo 8 mesi di amministrazione controllata, veniva nell'aprile del 1967 aggiudicato alla "Nuova Fera", Società appositamente costituita per partecipare all'asta pubblica promossa dall'Amministrazione fallimentare.
Riferisce che tutti i dipendenti (operai e impiegati) già in forza alla Fera sono stati assunti dalla nuova Società, che, dopo un breve periodo di attività, veniva dichiarata fallita il 17 maggio 1968 su richiesta di numerosi creditori.
Precisa che i crediti di lavoro, relativi al primo periodo di occupazione (vecchia Fera) sono già stati integralmente soddisfatti, mentre per quelli relativi al secondo periodo, cioè per quelli riferitisi alla gestione della "Nuova Fera" vi sono buone prospettive per la loro liquidazione entro un termine relativamente breve, dopo effettuato l'esperimento d'asta.
Per quanto concerne l'impegno politico cui fa cenno il Consigliere Tonino nella sua interpellanza, l'Assessore Albaney ritiene opportuno ricordare che, oltre all'azione illustrata dal Presidente della Giunta nella seduta consiliare del 28 luglio 1968, l'impegno politico è stato quello dell'approvazione della legge regionale n. 8 dell'11 marzo 1968, riguardante i provvedimenti a favore delle Imprese industriali per l'attuazione degli scopi relativi all'occupazione di mano d'opera valdostana.
Conclude che si farà tutto il possibile per favorire le zone depresse della Valle d'Aosta e, in merito, rammenta di avere proposto, nel dicembre 1968, vari interventi a favore di Imprese industriali, destinati a favorire l'assunzione di mano d'opera locale, interventi approvati dal Consiglio regionale.
Il Consigliere TONINO, preso atto delle dichiarazioni dell'Assessore Albaney, dichiara di non avere avuto sufficienti delucidazioni sull'argomento e giustifica tale carenza col fatto che è stato il Presidente della Giunta e non l'Assessore Albaney ad interessarsi del problema.
Fa presente che una soluzione al problema potrebbe essere quella prospettata circa sette mesi or sono dal Presidente della Giunta in risposta ad una sua interpellanza, cioè utilizzare lo Stabilimento Fera, quale fabbrica collaterale per la lavorazione dei prodotti Cogne.
In proposito chiede se vi siano stati dei contatti con la Società Nazionale Cogne per la soluzione del problema Fera.
Dichiara che 160 lavoratori devono ancora percepire le loro spettanze dalla Società "Nuova Fera" e che circa 20 soltanto sono stati assunti alla Nazionale Cogne.
Auspica che la questione sia ulteriormente studiata dalla Giunta per risolvere il problema della disoccupazione operaia e che ai lavoratori sia liquidata, al più presto, ogni loro spettanza.
Il Consiglio prende atto.