Oggetto del Consiglio n. 94 del 10 luglio 1957 - Verbale

OGGETTO N. 94/57 - NUOVO BANDO DI CONCORSO PER LO STUDIO DI UN PROGETTO DI MASSIMA DEL PALAZZO DELLA REGIONE. DELEGA ALLA GIUNTA.

Il Presidente, PAREYSON, riferisce al Consiglio in merito alla seguente relazione della Commissione consiliare nominata dal Consiglio con deliberazione n. 78, in data 29 maggio 1957, relazione concernente elementi orientativi suggeriti dalla predetta Commissione consiliare per lo studio di un progetto di massima del costruendo palazzo della Regione:

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La Commissione consiliare nominata con deliberazione del Consiglio regionale in data 29 maggio 1957 e costituita dai seguenti membri:

1°) Geom. PAREYSON Enrico - Presidente del Consiglio regionale;

2°) Ing. PASQUALI Augusto - Vice Presidente del Consiglio regionale;

3°) Geom. VESAN Luigi - Assessore ai Lavori Pubblici;

4°) Geom. BIONAZ Ferdinando - Assessore alle Finanze;

5°) Geom. LAURENT Giuseppe - Consigliere regionale;

6°) Geom. NICCO Giulio - Consigliere regionale;

7°) Sig. SAVIOZ Fabiano - Consigliere regionale;

riunitasi in quattro adunanze e precisamente in data 8 giugno, 12 giugno, 27 giugno e 6 luglio corrente anno, si pregia sottoporre all'esame ed all'approvazione del Consiglio regionale la proposta sotto indicata.

Concordando con quanto già dichiaralo dalla Commissione giudicatrice dei progetti, la Commissione consiliare riconferma che nessuno dei progetti presentali ha i requisiti richiesti e, pur apprezzando i pregi ed il valore dei primi tre classificali, ritiene che anche questi non corrispondono esaurientemente alle esigenze volute.

Previo approfondito esame del problema, la Commissione propone pertanto di indire un concorso di II° grado ad inviti, fornendo nel nuovo bando alcuni elementi e dati a titolo orientativo per lo studio di un nuovo progetto e che in appresso, sommariamente, si elencano:

1°) Disposizione della pianta a forma di "L" con corpo principale di maggiore altezza a nord da destinarsi ad uffici ed ala a levante per saloni e locali di rappresentanza (Sala consiliare, Uffici Presidenza Consiglio, ecc).

2°) Cubatura complessiva compresa tra i 35 ed i 40 mila metri cubi.

3°) Ampio porticato lungo il perimetro interno del fabbricato con colonne in pietra.

4°) Rivestimenti esterni con pietra locale.

5°) Manto e copertura del tetto in ardesie naturali inchiodate.

6°) Area antistante all'edificio da destinarsi a giardino recinto.

7°) Ingresso ai locali sotterranei da prevedersi nella facciata nord.

8°) Superficie del Salone del Consiglio compresa tra i 150 e 200 metri quadrati, con ingressi separati per Consiglieri, Stampa e Pubblico.

9°) Indicare il numero dei locali per ciascun servizio riducendo il primo elenco in base alle effettive occorrenze.

10°) Alloggio di n. 7-8 camere in luogo dell'alloggio di rappresentanza prescritto nel primo bando.

Al Concorso la Commissione propone di invitare i tecnici autori dei primi tre progetti classificati, nonché l'Architetto Stevenin Giustino di Milano, il cui progetto già prevede la disposizione della pianta ad "L", ed infine altri due o tre architetti di maggiore fiducia dell'Amministrazione.

In fede.

Li 8 luglio 1957.

LA COMMISSIONE

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Il Consiglio regionale con deliberazione n. 78, in data 29 maggio 1957, preso atto dell'esito del concorso per il progetto di massima del palazzo della Regione, ha nominato una Commissione consiliare con l'incarico di esaminare i lavori della Commissione giudicatrice dei progetti e di sottoporre al Consiglio proposte concrete per l'allestimento di un progetto esecutivo dell'opera.

La Commissione si è riunita in quattro adunanze al termine delle quali, vagliate e discusse tutte le varie soluzioni possibili, è addivenuta alla allegata proposta che sottopone alla approvazione de! Consiglio regionale.

Ciò premesso, si propone che il Consiglio regionale

Deliberi

1°) di approvare la relazione della Commissione consiliare riportata nelle premesse;

2°) di delegare e demandare alla Giunta regionale ogni provvedimento relativo all'approvazione del proposto nuovo bando di concorso per lo studio di un progetto di massima del palazzo della Regione sulla base degli elementi orientativi suggeriti dalla predetta Commissiove consiliare.

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Il Consigliere CHABOD Renato richiama l'attenzione del Consiglio sugli elementi orientativi che la Commissione consiliare suggerisce per lo studio di un nuovo progetto di massima del costruendo palazzo della Regione, con particolare riguardo alla voce n. 4°) "Rivestimenti esterni con pietra locale".

Osserva che tale dizione è alquanto generica e potrebbe indurre gli architetti progettisti a prevedere il rivestimento delle murature esterne del fabbricato con sottili lastre di pietra locale, mentre, invece, è opportuno che gli architetti sappiano che le murature esterne dovrebbero essere fatte con pietra locale. Propone pertanto che la voce n. 4°) (sopprimendo la parola "rivestimenti") sia modificata in "esterni in pietra locale".

In merito alla proposta segue discussione, alla quale prendono parte, oltre al Consigliere CHABOD Renato, il Presidente PAREYSON, il Presidente della Giunta, BONDAZ, il Vice Presidente del Consiglio, PASQUALI, gli Assessori BIONAZ e MASCHIO ed il Consigliere NICCO Giulio.

Al termine della discussione, il Consiglio concorda sulla variante proposta dal Consigliere CHABOD Renato alla voce n. 4°) ("esterni con pietra locale").

Monsieur le Conseilier FERREIN recommande que les plantes qu'il y a sur l'emplacement où l'on devrait construire le nouveau palais de la Région soient sauvegardées.

Il Presidente, PAREYSON, osserva che si tratta di sette od otto ippocastani di nessun valore estetico e informa che della questione si è parlato in sede di Commissione ed è stato osservato che sarebbe più opportuno fare una nuova alberatura di piante di altre essenze.

Fa presente che, comunque, la conservazione o meno degli ippocastani di cui si tratta dipenderà dalla forma del costruendo palazzo secondo il progetto che sarà approvato dal Consiglio.

Si fa menzione che prendono, altresì, parte alla discussione l'Assessore BIONAZ, il Presidente della Giunta, BONDAZ, ed i Consiglieri CHABOD Renato e NICCO Giulio.

Circa la superficie del salone del Consiglio che, secondo la Commissione consiliare, dovrebbe essere compresa tra i 150 e 200 metri quadrati, con ingressi separati per i Consiglieri, per la Stampa e per il Pubblico, il Consigliere CHABOD Renato ritiene che debba essere lasciata una maggior possibilità di spazio agli architetti progettisti del nuovo palazzo della Regione. Propone quindi che tale superficie massima sia aumentata da 200 a 250 metri quadrati.

In merito segue breve discussione, alla quale prendono parte il Presidente della Giunta, BONDAZ, gli Assessori MASCHIO e BIONAZ, i Consiglieri CHABOD Renato e NICCO Giulio. Al termine della discussione il Consiglio, unanime, concorda sulla proposta che la superficie del salone debba essere contenuta fra un minimo di 150 metri quadrati e un massimo di 250 metri quadrati.

Il Consigliere CHABOD Renato osserva che la relazione della Commissione conclude con la proposta di invitare a prendere parte al nuovo concorso per lo studio di un progetto di massima del costruendo palazzo della Regione i tecnici autori dei primi tre progetti classificati nel precedente concorso, nonché l'Architetto Stevenin Giustino, di Milano, ed infine "altri due o tre Architetti di maggior fiducia dell'Amministrazione".

Dichiara di concordare sulla proposta della Commissione consiliare e di ritenere opportuno che siano precisati dal Consiglio, seduta stante, i nominativi dei due o tre altri Architetti che dovrebbero essere invitati a partecipare al nuovo concorso.

L'Assessore BIONAZ esprime parere che il Consiglio potrebbe demandare alla Giunta l'incarico di designare gli Architetti che debbono prendere parte al nuovo concorso, oltre agli autori dei tre primi progetti classificati ed all'Architetto Stevenin Giustino di Milano, il cui progetto già prevede la disposizione della pianta ad "L".

Il Consigliere NICCO Giulio informa che in seduta di Commissione era stato accennato, in via di massima, agli Architetti Gaspare Pestalozza, di Milano, e Carlo Mollino, di Torino.

Il Presidente della Giunta, BONDAZ, prende favorevole atto della segnalazione fatta dal Consigliere NICCO Giulio, rilevando che gli Architetti da invitare al concorso sarebbero così in numero di sei e, precisamente, gli Architetti autori dei primi tre progetti classificati nel precedente concorso (Alessandro Trompetto, Eduardo Vittoria e Augusto Saltarelli), l'Architetto Stevenin Giustino e gli Architetti Gaspare Pestalozza e Carlo Mollino.

Invita i Signori Consiglieri a segnalare i nominativi di altri Architetti di provata capacità.

Segue breve discussione, alla quale prendono parte l'Assessore BIONAZ, i Consiglieri CHABOD Renato e NICCO Giulio, il Presidente, PAREYSON, ed il Vice Presidente, PASQUALI, il quale osserva che potrebbe darsi che non tutti gli Architetti segnalati intendano prendere parte al concorso, per cui sarebbe opportuno di chiedere preventivamente agli interessati se intendano, o meno, di partecipare al concorso, in caso di invito.

Il Presidente della Giunta, BONDAZ, e l'Assessore BIONAZ concordano con il Vice Presidente, PASQUALI, proponendo che il Consiglio demandi alla Giunta la designazione di due altri Architetti di maggior fiducia dell'Amministrazione, da invitare a partecipare al concorso.

Il Consigliere CHABOD Renato propone che il Consiglio stabilisca che, in caso di mancata accettazione a partecipare al concorso da parte di uno o più dei sei Architetti sopra nominati, la Giunta potrà provvedere alla sostituzione con altro o con altri Architetti di fiducia dell'Amministrazione.

Il Presidente, PAREYSON, invita il Consiglio a votare, per alzata di mano, per l'approvazione delle proposte di cui alla relazione soprariportata della Commissione consiliare, con le modifiche, apportate in sede di discussione, ai criteri orientativi di cui ai nn. 4) e 8), nonché per l'approvazione delle proposte conclusive formulate dal Presidente della Giunta, Bondaz, dall'Assessore Bionaz e dal Consigliere Chabod Renato.

IL CONSIGLIO

ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti e votanti: ventisei);

Delibera

1°) di approvare la relazione della Commissione consiliare riportata nelle premesse;

2°) di delegare e di demandare alla Giunta regionale ogni provvedimento relativo alla approvazione ed emanazione di un nuovo concorso per lo studio di un progetto di massima del costruendo palazzo della Regione, progetto da compilarsi sulla base dei seguenti elementi orientativi:

a) Disposizione della pianta a forma di "L" con corpo principale di maggiore altezza a nord da destinarsi ad uffici, ed ala a levante per saloni e locali di rappresentanza (Sala consiliare, Uffici Presidenza Consiglio, ecc...).

b) Cubatura complessiva compresa tra i 35 e i 40 mila metri cubi.

c) Ampio porticato lungo il perimetro interno del fabbricato con colonne in pietra.

d) Esterni in pietra locale.

e) Manto e copertura del tetto in ardesie naturali inchiodate.

f) Area antistante all'edificio da destinarsi a giardino recinto.

g) Ingresso ai locali sotterranei da prevedersi nella facciata Nord.

h) Superficie del Salone del Consiglio compresa tra i 150 e 250 metri quadrati, con ingressi separati per Consiglieri, Stampa e Pubblico.

i) Indicare il numero dei locali per ciascun Servizio riducendo il primo elenco in base alle effettive occorrenze.

l) Alloggio di n. 7-8 camere in luogo dell'alloggio di rappresentanza prescritto nel primo bando.

3°) di stabilire che a partecipare al sopramenzionato concorso siano invitati i tecnici autori dei primi tre progetti classificati nel precedente concorso (Alessandro Trompetto; Eduardo Vittoria; Augusto Saltarelli), l'Architetto Stevenin Giustino, di Milano, il cui progetto già prevede la disposizione della pianta ad "L", nonché gli Architetti Gaspare Pestalozza, di Milano, e Carlo Mollino, di Torino, ed, infine, altri due Architetti di maggiore fiducia dell'Amministrazione e da designare dalla Giunta;

4°) di stabilire che, in caso di mancata accettazione a partecipare al concorso da parte di uno o più dei sei Architetti sopranominati, sarà in facoltà della Giunta di provvedere alla sostituzione con altro o con altri Architetti di fiducia della Amministrazione.

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