Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 272 del 14 novembre 1970 - Resoconto

OGGETTO N. 272/70 - Concessione di un contributo alla Cooperativa Produttori Latte e Fontina della Valle d'Aosta per l'attuazione di un programma di attività pubblicitarie in favore del formaggio Fontina per l'anno 1970.

Maquignaz (D.P.) - È questo uno degli interventi finanziari della Regione a favore della Cooperativa Produttori Latte Fontina, dico uno degli interventi perché sono tre abitualmente, c'è la fideiussione, l'intervento-contributo sugli interessi passivi per le anticipazioni e il contributo sulle spese per la pubblicità.

L'azione pubblicitaria, mi pare che non sia superfluo ripeterlo, diventa oggi una necessità e nessun organismo riesce ad affermarsi sul mercato senza una appropriata pubblicità.

Il programma che era stato presentato dalla Cooperativa comprendeva 14 milioni per la partecipazione alle Fiere; 3 milioni per la proiezione di una pellicola cinematografica; 1 milione per spese di ricevimento salumieri; 3 milioni per l'assunzione a termine di dimostratrici; 3 milioni per la realizzazione e l'affissione di manifesti ecc.; 2 milioni per l'effettuazione di pubblicità sui giornali; 1 milione per la concessione di un incentivo di vendita ai piazzisti, per un totale di 27 milioni.

L'Amministrazione regionale aveva esaminato, anzi l'Assessorato in particolare, aveva esaminato questo programma e l'aveva ridotto a 22 milioni; aveva ridotto sia l'assunzione a termine di dimostratrici da 3 a 2 e sia la realizzazione e affissione di locandine e pubblicità sui giornali da 5 a 2 e aveva soppresso l'ultima voce: la concessione di un incentivo di vendita ai piazzisti. Su questi 22 milioni il contributo che oggi si propone all'approvazione del Consiglio è di 17 milioni. Direi, vorrei solo aggiungere che la Cooperativa raccoglie il 70% della produzione della fontina circa della Valle però della valorizzazione del prodotto effettuata da parte della Cooperativa penso che usufruiscano anche quelli che non sono aderenti alla Cooperativa; quindi direi che questa azione pubblicitaria indirettamente va a favore di tutti gli agricoltori che si dedicano alla lavorazione del formaggio fontina; quindi non avrei altro da aggiungere se non ribadire che questo contributo è analogo a quello proposto l'anno scorso, vorrei dire solo questo: che c'è un altro provvedimento della Cooperativa, un'altra proposta, un'altra richiesta che era stata portata in Giunta contemporaneamente a quella della pubblicità, vale a dire il contributo sugli interessi passivi e solo che la Giunta ha ritenuto opportuno di approfondire maggiormente questo secondo provvedimento in quanto che si trattava di stabilire quali erano gli interessi passivi corrispondenti alle anticipazioni rispetto a quelli che invece si riferiscono alle spese di gestione normali.

Manganoni (P.C.I.) - Io non voglio entrare nel merito di questo argomento che è già stato dibattuto abbastanza, comunque è sempre bene che se ne parli ancora.

Volevo trattare di un altro argomento strettamente connesso a questo, cioè Cooperativa, consorzio fontina, latticini, ecc. Ieri si era parlato, ed era un'interpellanza, io non ho potuto intervenire, del Consorzio del Caseificio di Villeneuve, non ieri ma avanti ieri si era accennato di questo; io vorrei solo chiedere ed ottenere una risposta dall'Assessore: è stato formato il Consorzio di questo Caseificio? Esiste il Consorzio...

Maquignaz (D.P.) - ...da due anni.

Fosson (U.V.) - Je voudrais faire seulement deux petites observations sur ce qu'on dit. Avant tout je voudrais faire une recommandation à l'Assesseur à l'Agriculture, c'est-à-dire de présenter tous ensemble les dispositions qu'on porte au Conseil soit pour la question des intérêts à la Coopératives soit pour les dépenses de publicité, de façon qu'on ait une vision globale et qu'on parle une fois seule des problèmes de la Coopérative Fontine et qu'on n'ait pas toutes les fois à faire des observations et des fois plus se rappeler de ce qu'on fait avant. Ceci première observation.

Deuxième observation: nous sommes parfaitement d'accord que "la pubblicità è l'anima del commercio" et nous ne sommes pas contre la question de la publicité, tout de même je veux faire aussi ici une recommandation, nous avons parlé dans autres occasions aussi au sein de la Commission de l'Agriculture, mais ici nous sommes dans le moment d'examiner la délibération pour donner ces fonds pour la publicité à la Coopérative et il est bien qu'on le dise aussi au Conseil directement, et il faudrait dire un peu à la Coopérative qui fasse celle publicité qui peut rendre, et peut-être d'étudier, il y a peut-être d'autres possibilités de faire une certaine publicité qui serait même plus intéressante; au lieu il y a des voix en cette publicité qui soient pas, qui ne devraient pas être prise en considération. L'Assesseur a dit que la Coopérative avait présenté un programme pour 27 millions et que l'Assessorat a approuvé un programme de 22 millions, et je ne veux pas entrer maintenant dans la participation aux différentes expositions, là il y a des expositions qui est bien de participer et des expositions qui peut-être il est mieux de ne pas participer ceci je ne veux pas entrer dans ces détails parce que il faut voir et aussi participer à une exposition en croyant qui donne de bons fruits et après l'exposition ne donne pas de bons fruits; question de la projection de films, cela je pense qu'il soit une question positive, j'avais certains doutes sur la question de la réception des salumieri, les charcutiers, mais l'année passée quand j'ai fait l'observation sur ce point on m'a dit que au lieu cette réunion de charcutier donne de bons résultats, ce n'est qu'un million.

Une chose que je ne comprends pas et je veux le souligner c'est "l'assunzione a termine di dimostratrici da collocarsi nei vari negozi di vendita del nostro prodotto nelle maggiori città d'Italia", parce que je pense ou qu'on met des dimostratrici qui ont une attraction physique et on met là des choses en bikini et alors il peut avoir une signification de vendre la fontine! Mais sans quoi je ne comprends pas quels résultats peuvent donner les dimostratrici quand, pratiquement, on est dans un commerce et il y aura les gens qui doivent s'intéresser de ces ventes, ce sont les commerçants qui vendent la fontine, et je ne vois pas, vraiment pas, cette question des dimostratrici.

Et alors maintenant on donne 17 millions sur ces 22 millions, mais tout de même on approuve et il me déplait de voir cette voix qui a été approuvé dans les 22 millions total de la question de la Coopérative.

Je voudrais faire une autre recommandation; c'est une recommandation que nous avons fait bien de fois, et c'est que la meilleure propagande qu'on peut faire pour la fontine qui devrait être faite dans nos différents ristoranti de la Vallée, parce que bien de fois vraiment dans nos restaurants nous ne trouvons pas de la fontine bonne, parce que ou qu'on trouve de la fontine d'écart ou qu'on trouve la fontine d'imitation, ce qui est encore plus grave, parce que les touristes pensent de manger de la fontine vraiment ici en Vallée d'Aoste. Ils demandent de la fontine, le produit typique parce qu'ils ont suivi une certaine propagande, et - ceci je ne veux pas généraliser, parce que il y a des restaurateurs qui donnent de la bonne fontine - mais bien de fois il sera arrivé à bien de vous, comme il est arrivé à moi-même, de manger de la fontine vraiment la pire fontine qu'on pouvait vraiment manger dans certains restaurants. Et alors cela c'est la propagande négative et inutile que nous nous faisons, une grande propagande pour vendre la fontine en dehors de la Vallée d'Aoste quand nous ne la vendons pas, ici en Vallée d'Aoste et alors il faudrait aussi en ce sens voir. Ici il y a toujours l'éternel problème qu'il faut parler et il faut insister, comme nous avons un pouvoir de contrôle sur le Consortium des producteurs de fontine, nous devons insister que le Consortium Producteurs de Fontine qui maintenant a les fonds nécessaires pour faire cette action de surveillance sur la question de la fontine marquée, qui fasse cette surveillance dans les commerces hors de la Vallée d'Aoste, de façon que la propagande qui fait la Coopérative fontine soit appuyés par une action faite par le Consortium des Producteurs de Fontine qui a par loi la tutelle sur le marque de la fontine.

Savioz (P.C.I.) - Io vorrei soltanto ribadire due concetti che già avevo sollevato in altra occasione quando si è discusso di fontina e cioè questo: la prima è quella a cui aveva già accennato Fosson della falsa fontina che viene messa in commercio e che purtroppo noi comperiamo, delle volte la comperiamo noi stessi nei vari negozi di Aosta; chiedi della fontina e uno non sta a specificare "io voglio la fontina valdostana", entra dentro e talmente abituati a chiedere fontina "mi dia due etti di fontina", e poi quando sei a casa ti accorgi che la fontina che ha comperato la moglie nel negozio non è fontina... (Voce) ...lo so, però la denuncia fatta dal privato, prima di tutto come bisogna fare? In secondo luogo che valore ha? Il valore di una denuncia fatta da un cittadino qualsiasi, io non so quale valore possa avere, e poi chi è quel cittadino che va a prendersi la briga di fare una denuncia, prima di tutto a chi? E poi con quali conseguenze? Tra l'altro. Ad ogni modo, io penso invece che sarei di questo parere: di spendere sì per una certa pubblicità, però di non esagerare nella pubblicità ma di vedere di spendere il più possibile per i controlli, perché i controlli effettivamente non ci sono, perché se ci fossero i controlli fatti come devono essere fatti non succederebbero queste cose almeno nella nostra Regione.

È triste che nel cuore della Valle d'Aosta un cittadino va a comperare della fontina e gli viene propinato del formaggio fatto magari a Ivrea o nel Canavesano in genere, oppure addirittura viene dall'estero in certi casi; quindi la prima cosa. La seconda questione: è vero o non è vero che le richieste di fontina sono superiori a quelle che il mercato può dare? Perché a me risulterebbe che richieste di fontina della Valle d'Aosta sono state non evase perché mancava la produzione, perché mancava il prodotto o meglio perché mancava quel determinato prodotto, determinata classificazione, preciso anche questo. Allora se queste cose esistono io penso che anche per invogliare i produttori a provvedere alla confezione della fontina in modo migliore di quello che avviene, perché dalle statistiche che abbiamo avuto, non in questo Consiglio ma in altro Consiglio, si era constatato che purtroppo la qualità andava deteriorandosi e cioè c'era molta produzione di secondo e terzo ordine mentre mancava la produzione di primo ordine e mi ricordo che in quella discussione era stata avanzata anche l'idea di aumentare il contributo per quanto concerne la fontina di prima classe.

Quindi io ho questi due problemi, mi limito a questi due problemi che mi stanno a cuore in quanto che ritengo che non c'è niente di più contrario al prodotto che si lancia con la propaganda che poi invece di fatto si ha in mano un prodotto che è ben diverso da quello che è stato propagandato.

Freppaz (U.V.) - Au début de juillet - je ne me rappelle pas bien la date - le Conseil régional approuvait une motion pour une partie de producteurs de lait, motion qui a été approuvée à l'unanimité. Les conditions que le problème soit soumis à l'étude de la Commission du Conseil de l'Agriculture pour la formation d'un règlement nécessaire à la préparation et à la formation d'un plan de légalité entre producteurs de lait: pour le moment rien de tout cela a été fait. Nous sommes favorables d'encourager la production de fromage fontine et cela nous l'avons déjà dit mais en considération que la Coopérative Lait et Fontine soutenue et encouragée continuellement avec l'argent du public elle devrait - selon moi - partager son intéressement en faveur de tous les contribuables producteurs de lait.

Tonino (P.S.I.U.P.) - Grosso modo vorrei dire le medesime cose che ha detto il Consigliere Freppaz, non entro nel merito di questo problema, si sa che la propaganda è l'anima del commercio; ciò nonostante io continuo a rendere atto che i provvedimenti a favore dell'agricoltura e, in questo caso specifico, dei prodotti zootecnici continua ad andare a senso unico.

Ha già detto Freppaz, la mozione presentata dal Consigliere Freppaz e dal Consigliere Andrione, avevano domandato alla Commissione Agricoltura perché studiasse questo problema e adesso siamo ancora in attesa che questa Commissione venga convocata per studiare a fondo questo problema anche per gli altri produttori di latte della Valle.

Ramera (D.C.) - Dunque sono d'accordo in gran parte con gli interventi dei Consiglieri Fosson e Savioz; tuttavia giudico insufficiente la cifra, quando si pensi che per la pubblicità vengono spesi, diciamo pubblicità veramente diretta, 2 milioni, quando si pensa che una pagina di un grande quotidiano costa 1 milione.

Ora spendere 22 milioni in pubblicità sta bene, quando basterebbero, ho già detto un anno fa, devo averlo scritto almeno 7-8 anni fa, basterebbero 4 o 5 trasmissioni televisive per fare conoscere a tutti gli italiani qual è il marchio della fontina, perché chiunque di noi in varie località d'Italia si è sentito chiedere da turisti di altre Regioni qual è effettivamente il marchio della fontina perché non ne capiscono niente, perché non c'è una tutela di questo nostro marchio...come? (Voce) ...non ci guadagno niente perché è la Sipra che ha la pubblicità; ma comunque penso che oggi sia la televisione il miglior sistema per fare conoscere un prodotto, perché sono milioni di persone che seguono il carosello e ad un certo momento almeno conoscono qual è il marchio, perché mi dice adesso il Consigliere Chamonin a Nizza viene venduta una fontina "Aosta", immaginiamo fontina "Aosta". Io sono andato in un albergo di Roma e lo stesso giorno arrivava il Presidente della Regione di allora e mi portano una fontina che era "Varinella" e me la propongono come fontina della Valle d'Aosta, ma io dico guardate che se al Presidente della Regione, che verrà a cenare stasera, gli portate questa "Varinella" credo che possa intervenire.

Ora, ci dovrebbe essere un controllo maggiore e sta bene, ma la distribuzione di questi fondi per la pubblicità dovrebbero essere fatti con i tempi attuali e non ancora con i tempi oramai superati.

Quindi si preghi questa Cooperativa, questo Consorzio Produttori, che noi aiutiamo ben volentieri, che si adeguasse ai tempi per fare una pubblicità moderna.

Maquignaz (D.P.) - Mi rendo conto che l'osservazione fatta in primo luogo dal Consigliere Fosson è esatta, cioè presentare una sola volta tutti i provvedimenti e fare una volta sola queste discussioni che se no si ripetono ogni volta.

Dico solo, avevo già premesso, che volevamo portare insieme due provvedimenti, uno è stato fermato per approfondirlo di più; però ritengo che per il futuro sia proprio opportuno seguire questa raccomandazione e presentare tutto insieme.

Circa la pubblicità, diceva il Consigliere Fosson che bisogna fare una pubblicità più efficiente, cioè farla nel modo migliore, io direi che è un po' difficile per noi entrare nel merito della questione perché la Cooperativa segue un po' quella che le rende di più, cioè la più diretta interessata, tanto è vero che il primo anno avevano portato la quota per la visita dei salumieri a 3 milioni e che loro stessi l'hanno ridotta di un milione quest'anno perché forse si erano fatti delle illusioni e poi hanno capito che non rende come speravano.

Sulla questione invece delle dimostratrici noi ne abbiamo discusso con la Cooperativa, loro mi dicono che questo dà degli ottimi risultati, non tanto per vendere ma per fare conoscere qual è la vera fontina, cioè queste dimostratrici che si presentano nei vari negozi, città di Milano, Torino, Genova, dove sono i grossi centri, vanno col costume della Valle d'Aosta, distribuiscono dei volantini dove si chiarisce bene qual è la vera fontina, quindi è una azione diretta e istruisce un po' il consumatore sulla differenza che c'è tra la fontina della Valle d'Aosta, quella che è la vera fontina. Perciò non direi, tanto è vero che noi l'abbiamo ridotto un po' come nostro programma, però non direi che dobbiamo sopprimerlo perché loro ritengono che sia molto utile proprio per istruire il consumatore.

Per quanto riguarda invece il problema di fondo, naturalmente rimane quello di salvaguardare la vendita della fontina e questa, ritorno nel discorso, qui è una azione che deve fare il Consorzio, soprattutto il Consorzio Produttori Latte e Fontina, non la Cooperativa; la Cooperativa ha il compito di conservare e di commercializzare il prodotto invece il Consorzio ha la delega ministeriale proprio per la tutela di questo prodotto; quindi ne abbiamo parlato ultimamente in Giunta e siamo d'accordo di trovarci, di convocare gli Amministratori del Consorzio e fare una discussione proprio per vedere quali sono gli inconvenienti che vengono lamentati in questo settore e cercare di porvi rimedio, questo è uno dei problemi principali.

Un problema che non vedo qui in Valle è che qui in Valle tutti più o meno conoscono qual è la vera fontina mentre invece è un problema che si sente molto fuori della Valle perché pochi sanno che la fontina deve avere il marchio. In Valle d'Aosta è opportuno secondo me, fare solo un po' di azione di informazione, di istruire il consumatore e l'azione repressiva qui no, perché la conoscono, più o meno tutti sanno; fuori invece è difficile perché la Valle d'Aosta la conoscono solo di nome e quindi non sanno naturalmente quale è il prodotto fontina.

Quindi sono d'accordo con Savioz quando dice: pubblicità sì ma fare anche dei controlli, però, come ripeto, questi controlli noi li dobbiamo fare tramite il Consorzio che ha questa delega ministeriale.

Per quanto riguarda invece il Consigliere Freppaz e il Consigliere Tonino sono ritornati sulla mozione approvata dal Consiglio dove si era demandato lo studio di questo problema alla Commissione dell'Agricoltura.

Noi come Assessorato abbiamo reperito i dati che sono necessari per fare questa discussione e quindi io invito il Presidente della Commissione, appena possibile, di riunirci e di esaminare questo problema invitando, come si era d'accordo, il Consigliere Freppaz.

Il Consigliere Ramera diceva: secondo me è troppo poco per la pubblicità sui giornali 2 milioni; tengo a precisare che innanzitutto c'è la questione delle disponibilità di bilancio, noi abbiamo ancora un altro provvedimento da portare a favore della Cooperativa che è il contributo sugli interessi passivi e dobbiamo regolarci un po' con le disponibilità che abbiamo. Però non è che la Cooperativa non possa fare di più di quello che noi approviamo, noi diamo un contributo, diamo delle indicazioni sul tipo di pubblicità che a noi sembra la più adatta, però, come dicevo prima secondo me, non è che possiamo entrare nel merito; quindi deve avere una certa libertà di azione la Cooperativa in questo campo e le nostre sono delle raccomandazioni ma non possiamo andare oltre, quindi 17 milioni li utilizziamo naturalmente soprattutto per la partecipazione alle mostre, la parte mancante la Cooperativa lo farà ma a sue spese; quindi mi pare che questo sia chiaro che noi non vogliamo limitare la pubblicità, noi consigliamo e non riteniamo opportuno di approvare agli effetti del contributo, se però la Cooperativa se lo paga lo può fare, e tutto è regolato naturalmente dalla disponibilità di bilancio.

Mi pare che non ci sia altro da rispondere comunque eventualmente sono qui a disposizione.

Montesano (P.S.D.I.) - Si mette ai voti la delibera di cui all'oggetto n. 11, chi approva alzi la mano. Contrari? Astenuti? Il Consiglio approva.