Oggetto del Consiglio n. 297 del 30 novembre 1970 - Resoconto
OGGETTO N. 297/70 - Acquisto di beni immobili di proprietà del Geom. Luigi Amedeo Marcoz, siti nei Comuni di Quart e St. Christophe. Delega alla Giunta.
Chantel (P.S.I.) - Dalla relazione e dall'allegata planimetria credo che il Consiglio abbia potuto rendersi conto del terreno di cui propongo l'acquisto da parte dell'Amministrazione regionale.
Questo terreno è stato proposto per una cessione. Sia dalle perizie fatte, sia dal prezzo complessivo, sia per la visione diretta del terreno, un solo appezzamento è oltre 20-25 mila mq. Quasi un piano, vero, ha anche una fontana. È già progettata una strada da parte dell'Amministrazione regionale, non da adesso, ma da prima. Credo debba essere acquistato sia che esso possa poi servire per la realizzazione di opere ospitaliere e, anche se sembra che la questione che riguarda i malati di mente, con i futuri progetti governativi dovrebbe essere di competenza dello Stato, noi, in questo campo, abbiamo un'autonomia e mi sembra che il solo fatto verrà riportato a 235 milioni di aumento diretto porta la cifra attuale delle spese per questi malati di mente largamente oltre al mezzo miliardo all'anno.
E, naturalmente, senza un recupero, con lo svantaggio di averli lontani dalla Valle d'Aosta, e creando, quindi, una difficoltà. Che questo terreno poi serva sia per la realizzazione di opere ospitaliere sia, in parte, per vivai sperimentali od altro, secondo le zone e gli appezzamenti, sia poi che serva per altre ragioni, ritengo che l'Amministrazione lo debba affittare.
Montesano (P.S.D.I.) - La parola al Vice-Presidente Fosson.
Fosson (U.V.) - Due parole soltanto su questo argomento, dicevo, scherzando prima con l'Assessore, che avrei preso la parola per fargli opposizione, invece la prendo per congratularmi con lui e con la Giunta, che ha deciso l'acquisto di questo appezzamento sia perché è un appezzamento cospicuo a un prezzo che dovrebbe essere indicativo per molti altri acquisti.
Quindi, vorrei solo fare due raccomandazioni nello stesso tempo, siccome si è parlato di opere ospitaliere. Non entriamo in discussione, non ho nessuna intenzione di entrare in quella discussione, però vorrei ricordare ancora una volta alla Giunta il problema che sta a cuore moltissimo al nostro Gruppo dell'Union Valdôtaine che, ogni volta, ogni anno, quando abbiamo approvato il bilancio, o anche quando non l'abbiamo approvato, abbiamo indicato come una questione da risolversi con molta urgenza. Ed è quella di poter fare un Istituto, un Orfanotrofio in maniera da evitare che tutti gli orfani della Valle d'Aosta vadano a finire in Istituti fuori della Valle. Quindi, questa riteniamo che sia una delle opere essenziali con quelle altre che bisogna fare. Vorrei raccomandare alla Giunta, non dico di farlo in questa sede, ma prima di dare qualsiasi destinazione anche a questo terreno di tenere presente questo problema che dovrà essere risolto con urgenza perché è giusto che noi pensiamo ai vecchi, è giusto che pensiamo ai malati, ma è giusto che pensiamo anche a questi giovani orfani che subiscono un trauma quando devono lasciare anche i parenti, perché non possono andare a trovarli perché uno è ad Alessandria, uno a Casale, l'altro a Pinerolo, l'altro a Novara, questa è la prima raccomandazione.
La seconda raccomandazione, credo che anche su questo, la Giunta possa essere d'accordo su questa raccomandazione che faccio, - è che, se si presenteranno altre occasioni come questa, noi dobbiamo continuare su questa strada: fare magari una strada in meno, ma fissare questi terreni, fin che siamo in tempo, a dei prezzi che sono convenienti, perché l'Amministrazione regionale potrà fare e progettare delle opere di una certa importanza solo se avrà a disposizione dei terreni in località che si prestano per la realizzazione di queste opere.
Queste erano le due raccomandazioni che volevo fare con le felicitazioni per l'acquisto di questo terreno.
Montesano (P.S.D.I) - Chi chiede la parola? Consigliere Tonino.
Tonino (P.S.I.U.P.) - Anch'io ammiro la celerità con cui l'Assessore alle Finanze ha provveduto per la disponibilità di questi terreni.
Vorrei solo fare notare all'Assessore Chantel che questo Consiglio regionale - non mi ricordo bene la data, ma tre o quattro mesi addietro - ha approvato all'unanimità una mozione che richiedeva, in base al piano di opere ospedaliere, la costruzione di un ospedale civile in bassa Valle o di una astanteria. Ho visto anche pubblicato sul vostro giornale "Le Progrès" che si prevede, appunto, una astanteria nella bassa Valle.
Ora, la domanda che vorrei fare è questa: non pensa che sarebbe tempo di vedere l'acquisto di terreni per quest'opera?
Montesano (P.S.D.I.) - Altri interventi? Allora la parola all'Assessore alle Finanze. No, al Presidente della Giunta.
Dujany (D.P.) - Mi pare che questo provvedimento portato all'approvazione del Consiglio sia conseguente ad una impostazione del bilancio di quest'anno: una delle, direi, poche e timide scelte fatte in occasione dell'approvazione del bilancio.
E l'osservazione fatta dal Consigliere Fosson, indirettamente anche dal Consigliere Tonino che dice: "Questa è la strada positiva se vogliamo salvare qualcosa di verde in Valle d'Aosta in mezzo a questo sviluppo edilizio che qualche volta rischia di sommergerci".
Direi però che queste iniziative non dovrebbero essere prese anche dai Comuni e dagli Enti e dalle Associazioni pubbliche, o Enti morali, e in modo che tutti insieme, Enti morali ed Enti pubblici, si persuadano della necessità di avere un piccolo patrimonio, piccolo o grande o il più ampio possibile, patrimonio di verde o, perlomeno, un patrimonio di terre, in modo da poter realizzare, nel proprio ambito, quelle opere che sono nell'interesse collettivo.
Noi vediamo - e tutti quelli che hanno avuto responsabilità di governo lo sanno perfettamente - quanto è difficile oggi realizzare qualunque opera di interesse collettivo per mancanza di aree.
Gli Enti pubblici nuotano continuamente nella difficoltà di poter utilizzare delle aree.
Quindi, sarebbe augurabile che tutti gli Enti pubblici perseguano questa strada dell'acquisizione dei terreni, quando questi si presentano a dei prezzi, così, di libera concorrenza e di libero mercato e i Comuni stessi o gli Enti non sono pressati da necessità immediate. Bisogna però persuadere questi Comuni che vedano i loro problemi con una certa prospettiva e si persuadano che è meglio spendere, forse, ad un certo momento, i dieci o i quindici milioni in meno per la costruzione di una strada o di qualche altra attività che sembra immediatamente preminente lasciando perdere altre occasioni che possono essere di estrema utilità per il suo sviluppo futuro.
Savioz (P.C.I.) - Io approfitterei del fatto che il Presidente della Giunta ha parlato di zone verdi, di salvare il verde, per pregarlo di vedere un momento se non sia il caso, e questo non c'entra con l'ordine del giorno che abbiamo votato. Se non si può fermare la mano sacrilega del Direttivo della Strada statale 26, dove per l'allargamento stanno facendo tabula rasa di tutte le piante, non solo in quel di Aosta, e si può capire che certe devono cadere, ma addirittura nel tratto da Chambave a Châtillon, hanno tagliato facendo tabula rasa, tutte le piante che c'erano lungo la strada e lungo le piccole anse che si chiamano piazzuole per deposito di materiale, dove la gente poteva godere di un po' d'ombra. Non c'è più niente, stanno rasando al suolo piante che per crescere hanno impiegato decine di anni. Ci troviamo difronte a dei tronchi sanissimi, quindi non possono neanche venirmi a raccontare che li hanno dovuti tagliare perché pericolanti, e qui è una cosa che, veramente, urta la sensibilità di chiunque abbia ancora un po' di sensibilità per le cose belle.
Manganoni (P.C.I.) - Riallacciandomi a quanto detto dal Consigliere Tonino, io voglio fare una considerazione: dunque, innanzitutto, d'accordo per l'acquisto di questo terreno, però la considerazione che faccio io è questa: da Montjovet a Pont-St-Martin, comprese le Valli laterali, quanti mq. di terreno ha comperato la Regione?
Nessuno, neanche uno. I terreni che noi acquistiamo, li acquistiamo da St. Vincent a Courmayeur. Bene. Facciamo bene ad acquistare questi terreni e qui io mi voglio riallacciare ad una decisione del 1950, quando abbiamo acquistato i famosi terreni di Tubère e in Consiglio ci sono state delle critiche: ma come immobilizzare 20-30 milioni, allora, con tutte le necessità, ecc.?
Poi cosa è successo? Che quei terreni sono stati utilissimi alla Regione e ne avessimo acquistati di più specialmente a quel prezzo di allora, che adesso quel prezzo si è moltiplicato per venti o per trenta. Quindi bene, però, - tenuto conto di questi fattori, non so, dei parchi, dei piazzali -, l'acquisto di terreni in previsione di costruzioni di opere a carattere pubblico, anche regionale, ecc., dobbiamo prevederlo anche da Montjovet in giù e non solo da Montjovet a Courmayeur. Quindi io mi associo alla constatazione del Consigliere Tonino e, senza con questo voler mettere in croce nessuno, io inviterei la Giunta a tenere presente questo fatto, non dimentichiamo che in quelle zone ci sono ventiduemila abitanti, e quindi un quarto della popolazione della Valle, e sono anche le zone più povere, tra l'altro.
Il Presidente della Giunta diceva che le iniziative di acquisti di terreno, li prendono anche i Comuni, gli Enti, ecc. ma, Presidente Dujany, chi paga? I Comuni possono prendere tutte le iniziative che vogliamo, possono darsi da fare per trovare delle aree, ecc. ma i Comuni non possono far fronte alla spesa. Allora, se il Presidente della Giunta ci assicura che interverrà, finanziariamente, come l'Amministrazione regionale interviene per tutti quei terreni che abbiamo comperato da St. Vincent in su, benissimo... beh, qui, non siamo più... non è più un ragionamento serio, perché noi sappiamo che i Comuni devono già fare dei salti per far fronte alle spese ordinarie, e certamente non possono disporre di milioni, di dozzine di milioni per acquistare delle aree.
Allora, io vorrei, mi scusi Presidente, fare questa precisazione: nel senso che la Regione interviene finanziariamente, ma non solo con un contributo, chiaro? Perché se l'acquisto è di un milione, la Regione può dire: io do un tot, ma quando si tratterà di spendere 20-30 milioni, per l'acquisto di aree, e lì bisogna che la Regione intervenga per la spesa totale.
Dujany (D.P.) - Vorrei rispondere brevemente per quanto riguarda il taglio delle piante fatto dall'ANAS. L'ANAS aveva chiesto l'autorizzazione di tagliare un certo numero di piante. È stato fatto un sopralluogo da parte degli Uffici Forestali, i quali hanno dichiarato che queste piante hanno un certo invecchiamento, come al solito, per cui era opportuno tagliarle, almeno nella loro maggioranza.
Comunque, si è concessa questa autorizzazione limitatamente alle piante necessarie per permettere la circolazione e si è invitato l'ANAS a provvedere, immediatamente, a ripiantare altre piante nuove.
Per quanto riguarda le aree, vorrei dire al Consigliere Manganoni, l'indirizzo deve essere quello dell'acquisto di aree. Cioè, prima di pensare in quale modo i Comuni possono pagare i loro terreni, bisogna incominciare a far sì che i Comuni acquisiscano quella mentalità, che i nostri Comuni, in genere si preoccupano soprattutto della strada, ecc. di quelle cose immediatamente necessarie e non hanno il più delle volte questa visione di prospettiva.
Quindi, direi, incominciamo a far penetrare nella mente degli amministratori questa opportunità.
Per quanto riguarda poi il pagamento vuol dire che nel piano dei lavori invece di chiedere contributi per fare una strada chiederanno i contributi per l'acquisto dei terreni.
Direi che il problema finanziario è successivo ad una certa volontà di far qualcosa.
Quindi, in questo senso, io volevo proprio fare un invito alle Amministrazioni comunali, oltre che alle altre Amministrazioni pubbliche, affinché il loro sguardo fosse indirizzato in questo senso, nello stesso modo come noi ci stiamo orientando in questo senso.
Savioz (P.C.I.) - Io ringrazio il Presidente della Giunta per il chiarimento che ha dato in merito al taglio delle piante sulla Strada Statale 26, però sono in grado, Signor Presidente, - perché mi sono fermato almeno trenta volte a partire da Châtillon fino ad Aosta -, e ne posso confermare e provare che il 60% delle piante che hanno tagliato, erano delle piante sanissime, e hanno approfittato di questo permesso per fare tabula rasa di tutto, anche nelle piazzuole, dove le piante si trovano a cinque metri di distanza dall'asse stradale e quindi, non provocano nessun impedimento di alcun genere.
Hanno tagliato anche quelle piante, in quel di Chambave hanno tagliato persino le piccole piante di ciliegie. Insomma, è una cosa che mi urta veramente in un modo tremendo, quindi, io raccomanderei proprio che, prima di dare dei permessi, - sono stati chiesti altre volte i permessi da parte dell'ANAS - e mi ricordo i famosi permessi che sono stati chiesti per anni e anni consecutivi di tagliare determinate piante qui in Aosta. Non l'abbiamo mai concesso, mai dato, perché, se è vero che le piante sono decrepite, sono decrepite soltanto in parte, e non tutte. Non è giusto il principio di tagliare delle bellissime piante per tagliare delle pianticelle: ci vogliono quarant'anni per fare una pianta.
Non è onesto - lo dico per principio e per esperienza - perché ad ogni piè sospinto avevamo delle richieste dell'ANAS di tagliare delle piante, perché, secondo loro, sono le piante che vanno contro gli automobilisti... questo è il principio dell'ANAS: fare tabula rasa di tutto, le maledette piante si muovono, vanno addosso agli automobilisti, secondo loro, mentre, secondo noi, è vero il contrario.
Quindi le piante che è necessario tagliare, va bene, si tagliano, ma non si abusi di questo modo -, guardate cosa è successo lì davanti al rettilineo che c'è qui a St. Christophe, dove c'è l'Impresa Sogno -, c'erano dei pioppi meravigliosi: li hanno abbattuti tutti, a partire da Sogno fino al campo d'aviazione. E non ce n'era nemmeno uno malato, erano tutte piante sanissime, eppure sono state abbattute tutte, e poi non vi sto a fare la storia di tutto... vi ripeto ho fatto tre volte il giro con la macchina e per rendermi conto prima di intervenire: volevo fare anche un'interrogazione, ma approfitto dell'argomento per dirlo.
Io non ne faccio un'accusa, non vi faccio mica delle accuse, però la realtà triste e dolorosa è che l'ANAS ha fatto uno scempio delle piante in Valle d'Aosta.
Maquignaz (D.P.) - ...Presidente della Giunta, vorrei solo aggiungere una cosa: cioè che era stata concessa una autorizzazione all'ANAS a tagliare solo le piante pericolanti, quindi non tutte.
Quando ci siamo accorti che facevano tabula rasa di tutte le piante c'è stato un altro sopralluogo; questo sopralluogo è avvenuto il giorno 26 novembre, vi hanno partecipato funzionari dell'ANAS, un esperto dell'Istituto... patologico delle piante di Torino, il titolare della ditta che, attualmente, sta tagliando le piante tra Aosta e St. Vincent, e il Dott. Busanelli dell'Assessorato all'Agricoltura.
Ora, lì si è constatato che il trenta per cento delle piante tagliate erano piante sane. Quindi, l'hanno riconosciuto che sono piante sane e, difatti, nella relazione si dice che, in linea di larga massima, si può affermare che quasi tutte le piante tagliate e ancora da tagliare sono fisiologicamente pronte alla maturità, per cui si può esprimere un parere favorevole alla loro eliminazione, in quanto che il taglio di piante alternate... piante giovani da mettere di nuovo con quelle piante adulte cresciute, anche esteticamente non farebbe una bella figura; è meglio forse abbattere tutto il filare, e provvedere immediatamente alla sostituzione con le piante nuove.
Questo era un po' il concetto che era stato espresso in quella riunione, in quel sopralluogo. Evidentemente questo è un sopralluogo avvenuto il 26 novembre, noi ne abbiamo ancora discutere il Giunta, avevo, per combinazione, questa relazione sottomano.
Caveri (U.V.) - Sì, ma scusi, Assessore, chi ha firmato un documento simile?
Maquignaz (D.P.) - No, queste sono le considerazioni.
Caveri (U.V.) - Sì, ma quel verbale da chi è firmato?
Maquignaz (D.P.) - Questo qui è un rapporto che mi ha fatto il funzionario dell'Assessorato che ha partecipato al sopralluogo.
Caveri (U.V.) - Ma come si chiama?
Maquignaz (D.P.) - Dott. Busanelli. Ma lui non esprime questi concetti, lui riassume quello che è stato detto in quella riunione.
Caveri (U.V.) - Se partiamo dal principio di tagliare tutte le piante mature, cari miei, facciamo dei macelli in Valle d'Aosta.
Maquignaz (D.P.) - Vorrei solo finire. Dunque io dicevo che, per combinazione, avevo questa relazione di quanto è avvenuto e di quanto si era discusso in quel sopralluogo.
Evidentemente, questa relazione è stata consegnata a me, perché io ne discutessi, la portassi in Giunta. Quindi, alla prima Giunta noi esamineremo questo problema, però, siccome l'avevo sottomano, ho voluto precisare che non si tratta di piante marce, si tratta, per un buon 30% di piante che sono sane, però l'osservazione che è stata fatta è quella che vorrebbero tagliarne una sì e una no, secondo lo stato in cui si trovano, ed era stata avanzata l'idea di tagliare completamente il filare e ripiantare a nuovo.
Come ripeto non sono osservazioni nostre.
Montesano (P.S.D.I) - La parola al Consigliere Savioz.
Savioz (P.C.I.) - Vedete, io non voglio mica accusarvi di niente, per carità, e non voglio neanche responsabilizzarvi al punto di dirvi la colpa è vostra, neanche questo, però l'errore che commettono sempre alcuni tecnici dell'Amministrazione regionale, è che si viene dire "bisogna tagliare tutte le piante perché ce n'è qualcuna che non è a posto" oppure "se non le tagliamo tutte, non si può piantare". La gente nasce e muore, ci sono gli adulti, i piccoli, ecc. tutti i boschi di questo mondo hanno delle pianticelle che nascono e delle altre che vanno in decrepitezza e delle altre che sono tagliate. Questa è la barbara situazione di quei maledetti tecnici che non capiscono un acca di quello che può essere la cultura e di quello che può essere il bello di una situazione in una Regione.
Bisogna proprio - permettetelo che ve lo dica - lì bastava che ci fosse un rappresentante dell'Antichità e Belle Arti quello scempio non si sarebbe fatto.
L'abbiamo impedito altre volte, ma, Signori, prima di dare dei permessi di quel genere lì, pensateci un momento, perché la gente abusa, hanno abusato della vostra onestà, ma quelli sono dei disonesti, gente da mettere in galera, perché non è mica giusto che, ad un certo momento, si faccia tabula rasa come è stata fatta in tutta la Regione. Ma, andate a vedere lungo la strada, delle piante meravigliose, io vi cito soltanto le piante che ci sono di fronte a St. Marcel, pioppi sanissimi, uno dopo l'altro, li hanno tagliati tutti.
Non ce n'è rimasto nemmeno uno, e non è vero che non si possa lasciare qualche pianta adulta, e mettere delle altre piccole per rimpiazzare le malate. Ma diamine, questo è possibilissimo, anche la tecnica seguita in tutti gli angoli della terra, ma qui è inutile, io lo so per esperienza, ripeto, l'ANAS, se noi lasciamo fare all'ANAS, taglia tutto, avevamo incominciato a tagliare i bellissimi platani che ci sono nella pianura piemontese, lo sapete molto bene, che avevano cercato di fare tabula rasa di tutto, del patrimonio boschivo, altrettanto avevano cercato di fare in Francia, anche lì ci sono dei tecnici che non capiscono niente, in fatto di silvicoltura, e vogliono solo tagliare le piante, perché, ripeto, secondo loro, le piante vanno addosso agli automobilisti. Insomma, non è mica giusto, noi non dobbiamo permettere questo, adesso è inutile che voi ne discutiate in Giunta, perché ormai è tagliato tutto, però serve questo per il futuro. Per il futuro, non fidatevi più di nessuno e pensateci voi di persona, Presidente e Giunta completa, se è necessario, ma non fidatevi dei tecnici in questi casi.
Caveri (U.V.) - Io vorrei chiedere all'Assessore all'Agricoltura se è disposto a darmi una copia di quel verbale, perché in quel verbale ci sono scritte delle cose gravi, io non riesco a capire come si possano fare delle affermazioni di questo genere.
L'Ispettore Capo Forestale di Aosta, della Regione, mi ha prestato in lettura un bellissimo libro sulle scienze forestali, ma io dico questi Ispettori leggessero questi libri per poi trarne le opportune conclusioni, perché, guardate, le teorie annunciate in quel verbale sono l'opposto di quello che insegna oggi la scienza forestale. Non facciamo più sentire che, dopo aver tagliato le piante grandi, si piantano le piccole: quella è la battuta della rivista "Aosta" quando è stato fatto, per iniziativa del padre di Ottoz, la Genepy. Contro il Colonnello Gaio che aveva tagliato anche lui tutte le piante della Città di Aosta, e allora, sulla scena, c'era un personaggio che si era camuffato da Colonnello Gaio e chiedeva ad un altro personaggio: "perché l'eve taià le piante, per piantene d'autre pi citte", queste sono le teorie che sentiamo dire nel Consiglio regionale, quando protestiamo.
Guardate, io non vorrei più sentire dire nell'aula del Consiglio regionale che bisogna tagliare le piante mature, perché allora vi dico una cosa. Allora, andate al Castello Ottoz che è circondato da un bellissimo parco e guardate quante sono le piante mature; se tagliate le piante mature del Castello Ottoz, non rimane più una pianta, se voi andate al Castello Gamba di Châtillon, dove c'è un bel parco ma meno bello di quello del Castello Ottoz, voi vedrete quante sono le piante ma allora andate a tagliare anche quelle piante.
Quindi, io dico che gli Ispettori forestali tirino fuori delle storie di questo genere, e, ad un certo momento, viene voglia di dire come quella maestra ha detto a quell'alunno "si metta a sedere e basta così". Mi sento bollire il sangue a sentire delle cose di questo genere.
Bordon (D.C.) - Io sarò brevissimo perché siamo già andati un po' fuori dal seminato...
Montesano (P.S.D.I.) - Qui, io vorrei proprio dire che stiamo parlando dell'oggetto dell'acquisto dei terreni; i responsabili sono...
Bordon (D.C.) - Io, l'aiuto subito, Signor Presidente del Consiglio, premetto che siamo un po' fuori del seminato, però ci sono delle affermazioni che, qualche volta, rendono un po' perplessi, perché, ad un certo momento, sembrerebbe che l'ANAS avesse chiesto a voi l'autorizzazione; io non so se vi ha chiesto l'autorizzazione.
Ho sentito il Presidente della Giunta Dujany che dice che la Sovraintendenza o non so chi aveva detto: "guardate quelle frane", il buon Maquignaz è venuto fuori e ha fatto quasi lo stesso discorso, mandatela in Commissione.
La verità è un'altra io penso e aggiungo... la verità è che, a un certo momento, è caduto uno di questi enormi pioppi al bivio di Villair, e, disgraziatamente, è andata a finire su una macchina, ha schiacciato, scusatemi l'espressione - un povero diavolo che si trovava lì e ci ha lasciato la pelle.
Questa è la partenza di tutta questa discussione, che cosa ha fatto l'ANAS?
L'ANAS, invece di fare la selezione di cui parlava Maquignaz, non ha fatto nessuna selezione, perché si chiede sempre, si dice sempre, vogliamo abbattere quelle che sono ammalate, cioè quelle che sono marce, ma poi, in verità, hanno cominciato il taglio qui alle porte di Aosta e mi dice Savioz, io non lo sapevo, sono già a Chambave. È indubbio che fino a Nus sono già arrivati.
Ma c'è di più ed è solo questo che mi permetto di aggiungere ma Consigliere Savioz, e penso che nessuno lo possa sapere, perché nella zona di Nus ci siamo noi, e c'è un certo numero di proprietari che hanno i terreni che si affacciano sulla strada. Ebbene, noi siamo già stati invitati dai cantonieri, siamo già stati avvisati che avremmo ricevuto un ordine di abbattere le piante delle nostre proprietà che non sono sul terreno dell'ANAS ma che sono vicine, perché non c'è la distanza prescritta, Signor Geometra, perché credo che l'ANAS possa pretendere questo.
Naturalmente, noi non abbiamo potuto resistere e, per adesso, abbiamo risposto una cosa semplicissima; se dobbiamo tagliarle, tagliatele, perché immaginatevi, lì c'è ancora la linea telegrafica, e noi, dovendo abbattere queste piante, se, per disgrazia, ne svirgoliamo una, paghiamo anche i danni alle reti telefoniche-telegrafiche. Stanno cercando di tagliare non solo le piante dell'ANAS, ma anche quelle private. Ora, se si ha da intervenire lì, perché se no è inutile, - se non si è potuto fare niente, e io penso che voi mi diate conferma di non aver potuto fare niente -, perché, se fossero intervenuti, saremmo caduti tutti nel ridicolo, in quanto che vi dico che non ne hanno saltata una. Le hanno tagliate tutte dalla prima all'ultima, lasciando delle ceppaie che sono lì, visibili a tutti quanti, e potete vedere quante ce ne sono di marce e quante di sane... è inutile far finta di avere voce in capitolo, quando questa voce in capitolo non ce l'abbiamo.
Montesano (P.S.D.I.) - Io dico che siamo fuori dall'argomento, un attimo Consigliere Manganoni, mi lasci avvertire il Consiglio, almeno questo dovere lo devo avere, siamo fuori dell'argomento.
Io non faccio un appunto a Lei, caro Signor Manganoni, io avverto il Consiglio che siamo fuori argomento.
Adesso parli.
Manganoni (P.C.I.) - Siccome Lei aveva già detto al Consigliere Bordon, - io avevo capito che l'aveva detto al Consigliere Bordon, e se mi avesse lasciato parlare il tempo che ha impiegato Lei a ripetere questo -, io avrei finito il mio intervento.
Fatta questa premessa, bisogna distinguere fra piante mature e piante in lieve deperimento. Basta vedere i ceppi di alcuni pioppi col midollo nero però erano pochi, gli altri non erano in via di deperimento secondo la mentalità dell'ANAS.
Nel 1962-1963 è pervenuta una circolare dell'ANAS all'Assessorato dei Lavori Pubblici, con la quale circolare si invitava ad abbattere le piante che si trovavano lungo le strade regionali, al che l'Assessore ai Lavori Pubblici ha scritto sopra alla pratica: "Dottor Doveri, questi sono dei barbari, metta a dimora delle piante su tutte le strade regionali dove ancora mancano".
Dujany (D.P.) - Vorrei chiedere di ritornare sull'oggetto della discussione, riservandomi di portare ad una prossima riunione del Consiglio tutta la documentazione dei rapporti intervenuti fra Regione e ANAS su questo problema.
Tonino (P.S.I.U.P.) - Io...
Dujany (D.P.) - Quanto diceva il Consigliere Bordon è vero; e cioè, dopo un nostro telegramma di sospendere immediatamente, adesso mi pare di ricordare, ma mi riservavo di portare questo argomento con una documentazione più chiara e più aperta.
Dopo il nostro intervento di sospendere immediatamente questo taglio di piante, che cosa ha fatto l'ANAS? L'ANAS in questo momento, inviando lettere a moltissimi privati perché procedano al taglio delle piante.
Quindi, direi, il problema deve essere visto nel suo insieme in una discussione.
Tonino (P.S.I.U.P.) - Io rimango in argomento, però debbo notare che ho rivolto una domanda e non mi è stato risposto. Su quanto è stato detto dal Presidente della Giunta, per interessare i Comuni all'acquisto di queste aree, io le posso dire che vedrà quante domande dei Comuni le perverranno, perché i Comuni della bassa Valle si trovano senza piazze, senza posteggi, senza verde, hanno dei posti meravigliosi per fare delle colonie, ma, per quanto riguarda invece gli acquisti dei terreni per le opere ospedaliere, non è il Comune che deve provvedere ma l'autorità sanitaria che deve ancora porre la candidatura, quale il... dovranno sorgere queste opere ospedaliere.
Faccio notare che ci sono dei terreni che potrebbero essere adibiti per questi meravigliosi... che corrono il rischio di andare a finire nelle mani dei privati.
Poi rimarremo senza dei terreni proprio...
Montesano (P.S.D.I.) - Darei prima la parola al Consigliere Chamonin.
Chamonin (M.A.V.) - Vorrei pregare l'Assessore Chantel di valutare la possibilità se i prezzi saranno congrui e non eccessivi, di vedere la possibilità di chiudere un po' meglio la zona interessata, in modo che il terreno sia effettivamente più disimpegnato. Ci sono infatti delle grosse rientranze che impedirebbero, notevolmente, uno sfruttamento decente di quest'area che è già sufficientemente ampia, però ha inserimenti di queste sacche interne che ne impedirebbero un corretto sfruttamento.
Fosson (U.V.) - Volevo solo dichiarare che prendo atto di quello che ha detto il Presidente della Giunta e che ne discuteremo in un'altra adunanza in cui faremo una discussione lunga sul taglio delle piante. Prendo atto anche che è stato fatto un telegramma all'ANAS di sospendere il taglio però, se le cose stanno come è stato denunciato qui, pregherei solo la Giunta che, nell'attesa di discutere il problema nei suoi dettagli in Consiglio, prenda tutti i provvedimenti, in maniera da far sospendere il taglio perché, altrimenti, noi rischieremmo, effettivamente, di discutere di tutto il problema quando sia tutto tagliato e sappiamo quale è l'orientamento dell'ANAS. Non aggiungo altro, ma volevo fare questa osservazione.
Chantel (P.S.I.) - Vede Consigliere Tonino, la questione della dislocazione degli ospedali, delle infermerie, ecc. riguarda la programmazione e la Commissione ospitaliera, la quale sta lavorando, e, naturalmente, dovrà dare questa definizione, ed è logico che, avendo una definizione, quando sarà decisa la località, allora, uno si darà da fare, non è che posso comprarlo indifferentemente a destra e a sinistra.
Per quello che ha detto il Consigliere Chamonin, ho già visto che c'erano dei prezzi stracciati ecc. e già in Giunta si era ventilata la possibilità o di completare gli acquisti se i prezzi saranno prezzi accettabili, e alla peggio, eventualmente, fare qualche permuta. Cioè permutare i pezzi di terreno, specialmente a destra della mappa, che sono più lontani; permutarli con terreni più vicini, se non ci sarà possibilità di acquisto, in modo da ottenerne uno unico omogeneo.
Tonino (P.S.I.U.P.) - Io ho posto la domanda a Lei, comunque non ho nessuna difficoltà a porre la domanda all'Assessorato della Sanità per chiedere quando si prevede di decidere su quale Comune devono sorgere queste opere ospedaliere.
Montesano (P.S.D.I.) - Assessore alla Sanità. Siamo sempre fuori argomento, Consigliere Tonino, perché altrimenti, su un argomento possiamo divagare; non è possibile una cosa del genere. Si capisce, io devo avere l'aiuto del Consiglio su questo: l'Assessore non dovrebbe rispondere a questo, perché fuori argomento. Se gli Assessori, invece, rispondono, naturalmente, danno l'avvio ad un dialogo quindi gli Assessori si rifiutino di rispondere.
Mi dispiace di essere così energetico questa volta però, - ma niente affatto, caro Consigliere Tonino, ho avvisato anche il Consigliere Manganoni che eravamo fuori argomento -, e io chiedo l'aiuto della Giunta che non risponda agli argomenti che sono fuori argomento, che non rientrano nell'oggetto.
Io ho fiducia negli Assessori e nei Consiglieri.
Andiamo avanti. Allora si mette ai voti l'oggetto n. 11.
Chi è favorevole alzi la mano. Contrari? Astenuti?
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 12.