Oggetto del Consiglio n. 290 del 30 novembre 1970 - Resoconto
OGGETTO N. 290/70 - Pacchi Natalizi. (Ritiro di Mozione - Approvazione di ordine del giorno)
Montesano (P.S.D.I.) - Chi illustra la mozione?
E allora mi sembra che l'Assessore Milanesio che ha fatto giungere una lettera ai proponenti e, per conoscenza, al Presidente del Consiglio, debba parlare in merito a questa mozione.
Invito quindi l'Assessore Milanesio a rispondere alle proponenti.
Milanesio (P.S.I.) - Non ho copia della lettera che comunque ho inviato alle proponenti, per quanto riguarda la mozione relativa ai pacchi natalizi.
Con soddisfazione della Giunta, la Commissione Sanità aveva invitato a sospendere le ormai abitudinarie manifestazioni che si svolgevano per quanto riguarda il Natale, ciò vale a dire la consegna di quei pacchi, di quei generi di conforto, che avevano lasciato molto perplessi i cittadini e l'opinione pubblica, tenuto conto che questo tipo di assistenza assumeva una forma abbastanza, direi, plateale e paternalistica. Quindi, la Giunta aveva accolto l'invito della Commissione di non continuare su quella strada e va da sé che, per quanto riguarda l'Assessorato al Turismo che, insieme alla SITAV, svolgeva analoga manifestazione, per quello che mi riguarda, ho ritenuto di dover aderire immediatamente all'invito e ho mandato le lettere alla SITAV, nelle quali chiedevo di sospendere questa forma di assistenza e di tenere a disposizione quel fondo per le necessità che la Regione gli avrebbe successivamente segnalato.
Io credo di avere risposto alle proponenti e non avrei, per il momento, nulla da aggiungere.
Pollicini (D.P) - Propongo, a nome della maggioranza, un ordine del giorno del seguente tenore:
"Il Consiglio regionale nella sua riunione del 30 novembre,
preso atto dell'abolizione e della erogazione dei pacchi di Natale, quale forma di assistenza anacronistica e superata dai tempi;
dà mandato alla Giunta di devolvere l'importo che, normalmente, viene destinato alla confezione dei pacchi natalizi, agli ECA comunali e ai casi di particolare bisogno".
Fosson (U.V.) - Sì, d'accordo sull'ordine del giorno presentato dal Consigliere Pollicini. Bisognerà solo, come raccomandazione, approfondire la questione degli ECA, perché non so se conviene metterlo direttamente e specificare questo degli ECA, o lasciare la libertà alla Commissione, eventualmente, di vedere come distribuire questi aiuti.
Solo perché il Consiglio regionale potrebbe vedere quale possibilità abbia, attraverso i suoi organi, di vedere la destinazione che l'ECA darà a questi fondi.
Quindi, d'accordo sui principi, sulla questione che bisogna che la SITAV continui a dare questa somma e mantenendola come devoluzione per un principio di assistenza, ma vedere se specificando direttamente nell'ordine del giorno degli ECA, se conviene dirlo o non dirlo questo.
Però resta intenso che, se non lo diciamo, dovremo dare lo stesso il mandato alla Commissione Sanità di vedere la destinazione di queste somme.
Quindi, per questione di principio, siamo perfettamente d'accordo.
Bancod (U.V.) - ...che ci sono diversi pareri fra i Comuni per questa distribuzione di pacchi, però, secondo me, come è stato deciso di abolire questa distribuzione, bisognerebbe, come è giusto, vedere di utilizzare questi fondi come è stato detto attraverso gli ECA, bisogna però tener conto che non tutti gli ECA dei Comuni della Valle sono uguali.
Perché ci sono certi Comuni che hanno più necessità di altri. Secondo me bisognerebbe prendere l'esempio della suddivisione che fa il B.I.M. sui Comuni bisognosi, meno bisognosi, prendendo questa ripartizione e vedere un po' questo sistema per distribuire queste somme.
Pedrini (P.L.I.) - Io desidererei sapere se corrisponde al vero la voce che è circolata nei corridoi che quest'anno ai dipendenti del Consiglio regionale, ai figli dei dipendenti non viene dato alcun pacco. Vorrei soltanto sapere se questa notizia corrisponde al vero o no.
Benzo (D.P.) - Corrisponde al vero, perché è stata deliberata dalla Commissione Sanità e deliberata, successivamente, dalla Giunta.
Pedrini (P.L.I.) - Mi pare... io ho degli operai, come penso molti di noi possano avere degli operai.
Ora dico, proprio lasciare, qua non è un provvedimento che va contro gli interessi, o contro un provvedimento che lede degli interessi dei dipendenti della Regione.
Qua si tratta di figli. Diamo un po' meno, diamo un po' di più, io penso che non si possa togliere così, di colpo, una cosa che veniva data ai bambini dei nostri dipendenti.
Facciamo qualcosa di meno, fate qualcosa di meno, ma non si possono lasciare dei bambini che aspettavano un qualcosa del genere.
Non facciamo delle grandi cifre, facciamo una testimonianza. Io penso che, in fondo, questa gente, diciamo bene o male, va bene perché ogni completo ha il suo bene o il suo male, ma bene o male lavora. Io penso che qualche cosetta si potrebbe dare, perché moralmente non sia un affronto, ma sia un qualcosa che dia un riconoscimento attraverso i bambini ai nostri dipendenti.
Questa è una proposta che io faccio e che auguro la Giunta possa fare sua.
Manganoni (P.C.I.) - Sulla questione dell'abolizione dei pacchi, io sono pienamente d'accordo, perché questo è una forma paternalistica ed anche umiliante.
E si era accennato agli operai, ecc. anche se questa non è competenza della Regione, io sono del parere che i datori di lavoro, anziché dare alla fine del mese quel pacchetto sotto quella forma, ripeto, paternalistica ed umiliante diano ai lavoratori quello che i lavoratori devono avere, che hanno il diritto di avere. Poi, queste forme di assistenza è tempo di abolirle in tutti i campi, in tutti gli Enti, nelle fabbriche. Quindi io, su questo, sono pienamente d'accordo con la Giunta, vorrei però fare una raccomandazione alla Giunta, queste cifre saranno devolute agli ECA comunali, bene, qui bisogna vedere il criterio che si adotterà perché le forme di assistenza che oggi avvengono in Valle d'Aosta, si presentano un po' in questo modo: particolarmente in Aosta città ci sono i professionisti della mendicità che vanno agli ECA comunali, all'Ufficio Assistenza della Regione e poi non so quali altri, e vivono a scrocco. Noi abbiamo invece dei casi veramente bisognosi, direi addirittura pietosi, nei nostri villaggi di montagna, nelle nostre frazioni di montagna, ma siccome quelli non hanno - io direi il pelo sulla coscienza, non so come lo possiamo chiamare - la sfacciataggine di andare a piangere dappertutto perché hanno ancora dignità, la dignità propria dei montanari, a quelli non gli si dà niente, innanzi tutto perché non si conoscono i casi, gli interessati non presentano le domande, non vanno a piangere, ed allora, di fatto, questa assistenza avviene in modo discriminatorio, magari involontariamente.
Abbiamo dei Comuni che si interessano, nei quali gli ECA funzionano, allora s'interessano, vedono i casi pietosi, ecc. abbiamo invece degli altri Comuni - e qui non voglio dare delle colpe a nessuno, però la situazione è quella -, in cui o gli ECA non funzionano o funzionano, ma a prescindere dagli ECA, ci sono ancora delle persone con quella mentalità, che la famiglia bisognosa è quella che, come una volta, non aveva il pane. Oggi no, oggi la famiglia bisognosa non è quella che non ha il pane, può avere il pane per sfamarsi, però si trova in condizioni di effettivo bisogno di essere assistita. Quindi la raccomandazione che io faccio è tenete conto di questa situazione, perché è chiaro - non è solo da adesso, ma da sempre, sempre è avvenuto così -, si è sempre criticata questa forma di assistenza, né prima né adesso, non è di facile soluzione, ma comunque è un problema che dovrebbe essere affrontato.
Andrione (U.V.) - Semplicemente per dissentire dal Consigliere Pedrini in questo senso, mi sembra che, forse, sarebbe possibile aumentare i fondi in dotazione al Presidente della Giunta per la beneficienza straordinaria e non ripetere quella forma di Befana dei bambini, che in realtà aveva assunto degli aspetti che erano un po' esagerati. La Befana dei bambini costava alla Regione, credo, - ne aveva parlato il Consigliere Pedrini - costava abbastanza perché veniva a costare 12-15 milioni di lire con un'utilità minima, perché in realtà i bambini, come sanno tutti, giocano con qualsiasi cosa. Si andavano a comprare dei giocattoli, più o meno costosi, che andavano a finire semplicemente nel dimenticatoio; non duravano neanche un'ora e, in realtà, era una forma di sperpero. Vediamo piuttosto di aiutare quelli che... ci sono tanti di quei casi, lo sappiamo tutti, che possono essere aiutati. In questi casi lasciamo che pensino le famiglie a fare i regali ai bambini e non mettiamoci lì con il pacchettino a distribuire due cioccolatini che fanno male ai denti ai bambini... che due ore dopo...
Pollicini (D.P.) - ...alle perplessità espresse da alcuni componenti il Consiglio, io modificherei l'ordine del giorno come segue, cioè nel dispositivo "dà mandato alla Giunta di devolvere l'importo che normalmente viene destinato alla confezione dei pacchi natalizi, nei casi di particolare bisogno, enti o singole persone, demandando le modalità di assegnazione alla Commissione Regionale Permanente per l'Assistenza e Sanità".
Fosson (U.V.) - Consigliere Pollicini, dobbiamo solo specificare nel deliberato, a meno che ci sia nella premessa - io non l'ho sentito adesso - che i fondi che la SITAV destinava a questo, perché quello ha lo spirito che noi avevamo, era di sopprimere questo, ma la parte che la SITAV interveniva per questo, dare la possibilità alla Giunta, attraverso la Commissione Sanità, che fossero devoluti sempre per lo stesso scopo con le modalità che sono precisate, quindi bisognerebbe specificare che si tratta dei fondi della SITAV.
Montesano (P.S.D.I.) - Nessun altro chiede la parola?
La parola al Presidente della Giunta.
Dujany (D.P.) - Mi pare che possiamo accogliere l'ordine del giorno presentato dal Consigliere Pollicini con la precisazione fatta dal Consigliere Fosson, cioè che la Giunta sia delegata, attraverso la collaborazione della Commissione alla Sanità, di suddividere attraverso gli ECA comunali l'importo proveniente dalla SITAV a questa finalità.
Eventualmente l'Assessorato regionale alla Sanità ed Assistenza potrà intervenire in caso di particolare bisogno in relazione naturalmente alle informazioni che può avere negli uffici?
Per quanto riguarda invece il personale della Regione abbia ritenuto - la Giunta ha ritenuto - di accogliere l'osservazione fatta dalla Commissione consiliare alla Sanità come già è stato detto e stiamo studiando una forma sostitutiva di quel sistema paternalistico e talvolta umiliante.
Il sistema dovrebbe essere... si cerca ancora nel dettaglio, ma grosso modo dovrebbe essere un incontro fra amministratori e personale regionale e le loro famiglie in occasione della Befana; i ragazzi potranno essere intrattenuti in uno spettacolo, e le famiglie potranno avere questo contatto con gli amministratori e dovrà essere un contatto molto più aperto e molto più leale in un ambiente di natura di spirito natalizio.
Montesano (P.S.D.I.) - Nessun altro chiede la parola? Allora si passa alla votazione della mozione.
Mappelli (D.C.) - Io, era per la dichiarazione di voto.
Montesano (P.S.D.I.) - Va beh, allora Consigliere Savioz.
Savioz (P.C.I.) - Io, francamente, sulla proposta fatta dal Presidente della Giunta di questo incontro sono contrario per una semplice ragione, che costituisce sempre un qualche cosa che poi gli altri non hanno e che crea del malumore. Lasciamo stare tranquilla a casa la gente per le loro festività natalizie e non ne parliamo più, chiuso, finito per sempre... (voce).
I contatti ci sono sempre, per altre ragioni più semplici e molto più importanti. Ma è tutto bello Signorina, ma se è tutto bello, allora lasciamo stare come prima, invece si incomincia a fare delle particolarità perché uno dipende dalla Regione, no, noi che amministriamo il denaro pubblico di tutti e qui... o per tutti o per nessuno.
Io sono per questa regola qui, è la regola più saggia perché è quella che vi mette con le spalle al muro e non c'è nessuno che può dirvi niente.
Ad ogni modo, intendiamoci, fate poi come volete, non è che io mi...
Montesano (P.S.D.I.) - La parola al Consigliere Mappelli.
Mappelli (D.C.) - La mia è una dichiarazione di voto, a nome del gruppo della Democrazia Cristiana.
Montesano (P.S.D.I.) - Scusi Consigliere Mappelli, io intendevo soltanto precisare, domandando alle proponenti se la mozione è superata dalla presentazione dell'ordine del giorno, oppure no.
Quindi la mozione viene ritirata? E allora le dichiarazioni di voto dovranno essere fatte sull'ordine del giorno del Consigliere Pollicini.
Mappelli (D.C.) - Allora io faccio la dichiarazione di voto, perché prima Lei aveva detto: metto in votazione la mozione.
Noi, nei confronti di questo ordine del giorno, non possiamo che votare contro, perché? Primo - noi abbiamo sempre creduto e non lo dico soltanto io, lo dice anche la mozione del 2 febbraio 1970, dove dice che il Natale così come era non andava più bene, ma anche modificato -, ora è chiaro che se per modificare si toglie tutto, mi sembra che il problema non è che venga modificato, venga tolto, pertanto noi, - ed è quanto anche ho dichiarato in sede di Commissione Sanità -, noi avevamo fatto il possibile, se vi erano dei nuovi punti di vista o delle modifiche da fare, eravamo a disposizione per portarlo avanti. Presuntuosamente si riteneva che non era tanto facile, ora noi riteniamo che in Valle d'Aosta tante persone, tanti vecchi dei nostri villaggi, tanti bambini dei nostri villaggi siano contenti di vedere, fossero contenti di vedere, malgrado queste difficoltà... (voce di Caveri in lontananza)... Lei no, certo, Lei non è contento di vederli, i bambini e le persone anziane, - Mappelli un po' di più -, questo mi fa piacere; va tutto a mio vantaggio, continuo, - pertanto noi non possiamo che essere contrari anche al fatto di inviarli agli ECA perché, appunto, proprio, la Commissione aveva fatto una raccomandazione alla Presidenza della Commissione e anche all'Assessorato di riesaminare il problema dell'assistenza, perché così come sono oggi alcuni ECA non corrispondono a quelle che sono le necessità dei nostri Comuni e dei nostri... e questo era stato un problema sollevato sempre in Commissione Sanità. Pertanto abbiamo delle perplessità, anche così, in questo momento, su come vadano ridistribuiti questi soldi.
A parte poi il fatto, non mi pare che, quando mi viene a dire tutto superato, quando un bambino non ha niente, sapete cosa vuol dire non aver niente? Io ne ho conosciuti molto da vicino di quei bambini che non avevano niente a Natale, e ho conosciuto anche delle persone anziane che non avevano niente, nessuno di più di quanto voi crediate.
Ed è veramente una desolazione, una umiliazione, di fronte alla Società di trovarsi in queste condizioni, pertanto, sì, con tutti i difetti che io posso riconoscere al fatto del Natale che poteva anche avere ma non in quella misura che in certi momenti si credeva di voler dimostrare in questa sede, io qui parlo invece a nome del nostro gruppo, noi eravamo e siamo favorevoli al Natale del bambino in Valle d'Aosta, al Natale dei vecchi in Valle d'Aosta, con delle modifiche eventuali, ed è quello che noi aspettavamo da parte di chi proponeva la mozione presentata il 2 febbraio 1970.
Lei, Consigliere Caveri ha voglia di scherzare, perché si vede che ha sempre avuto lo stomaco pieno.
Pollicini (D.P.) - Volevo precisare il dispositivo dell'ordine del giorno per chiarire il significato che, probabilmente, non è che sia sfuggito; ma, probabilmente, non è esatto rispetto a quello che ha detto il Consigliere Fosson. Il dispositivo dice di dare mandato alla Giunta di devolvere l'importo che normalmente viene destinato alla confezione dei pacchi natalizi; s'intende devolvere e l'importo che normalmente la Giunta destinava a questo titolo e il pari importo che la SITAV destinava a questo titolo. Riferendomi a quello che ha detto il Consigliere Mappelli, giustamente preoccupato per i casi di particolare bisogno, mi pare che proprio in questa considerazione, sia centrato l'ordine del giorno quando dice che questi denari, questi fondi, vanno destinati, appunto, in casi di particolare bisogno siano essi enti, siano esse persone singole, proprio per evitare una distribuzione non equa, direi quasi una distribuzione aritmeticamente uguale, per chi ha bisogno e chi non ne ha, o chi ne ha molto meno, destinare e concentrare questi fondi, nei confronti di quegli enti e di quelle persone fisiche che sono nelle condizioni giustamente lamentate dal Consigliere Mappelli.
Quindi, dicevo che la Regione non sottrae questa sua quota che mi pare sia di circa 15 milioni, e la devolve ad altre funzioni; la dà a questa funzione, ma distribuendola con maggior razionalità ed effettivamente guardando a quello che è la necessità reale dei casi veramente bisognosi, evitando gli abusi che purtroppo si sono largamente verificati in questo quadro della distribuzione del Natale.
Savioz (P.C.I.) - Una breve dichiarazione. Noi voteremo certamente a favore di questa risoluzione che è stata decisa, perché riteniamo che sia effettivamente sorpassato il periodo del pacco natalizio e di queste elemosine che vengono distribuite.
Il Natale del bambino era stato istituito dal sottoscritto assieme ai suoi collaboratori, dopo la Liberazione Nazionale, tenuto conto della particolare situazione di quel momento, poi con l'andare del tempo, con l'andare degli anni la situazione è venuta a cambiare e a sistemarsi in un certo modo la possibilità finanziaria delle famiglie, perciò riteniamo che sia superata questa... superata anche una ragione che purtroppo, come tutte le cose, con l'andare del tempo, diventano un po' serpi - perché modificate, vengono aggiustate, vengono, ecc. subiscono delle modificazioni.
Noi siamo sempre del parere che l'assistenza è un diritto del cittadino, e su questo punto siamo... l'assistenza non deve essere un'assistenza di carattere peloso, come succede nel nostro Paese, vi sono in giro troppi Enti di assistenza, troppa gente fa l'assistenza e lo sappiamo che quali fini e con quali risultati anche.
Non dimentichiamo l'ultima campagna elettorale, non dimentichiamo l'ultimo risultato elettorale.
Quindi, sarebbe ora che la Regione si preoccupasse di fare una legge e di stabilire un unico ente di assistenza regionale, e di togliere via tutte quelle assistenze di vario genere, di vario nome, di varie provenienze e di vari indirizzi politici e di credi religiosi.
Sarebbe ora di fare piazza pulita di tutti e sarebbe ora di interessare i nostri Sindaci, di interessare i nostri Comuni, interessare la Regione, costruire un Ente di assistenza che vada veramente incontro a chi ha bisogno e non si continui a dare un po' a tutti per accontentare tutti, perché poi nella scheda elettorale si ricordino di un determinato sistema elettoralistico e sappiano fare la croce dove deve essere fatta.
Questa è la soluzione a cui noi tendiamo. Bisogna togliere dalle mani degli speculatori politici la famosa assistenza che oggi non funziona.
Bisogna arrivare a dare al cittadino la certezza matematica di essere assistito nel bisogno, perché, purtroppo, succede ancora che c'è della gente veramente bisognosa di cure e di ricoveri e non li hanno, e gli Enti non hanno i fondi necessari per poterlo fare; non parliamo poi dei bilanci comunali che sono ridotti nelle condizioni in cui tutti sappiamo, e non parliamo della gente che purtroppo non ha la previdenza sociale e pertanto molte volte non possono curarsi, e non possono, non dico guarire, ma almeno alleviare le sofferenze.
Quindi noi votiamo a favore, ben contenti che si incominci a fare un primo passo e speriamo solo che questo sia un primo passo verso la definitiva risoluzione: la Valle ha tutto il potere per poterlo fare.
Fosson (U.V.) - Io non vorrei prolungare la discussione che è già stata abbastanza esauriente, però vorrei chiarire il malinteso che è sorto fra il Consigliere Pollicini e il sottoscritto, perché io posso anche accogliere l'ordine del giorno così come è stato redatto, con lo spirito che è stato specificato adesso, comprendendo anche la quota regionale se è per quest'anno, ma c'era un meccanismo che noi volevamo anche sopprimere, in questo, perché, questi fondi che andavano per questi pacchi natalizi, da parte delle Regione, venivano dall'Assessorato al Turismo.
Ora, la questione, siccome l'assistenza viene da parte dell'Assessorato alla Sanità ed Assistenza, questo doveva essere devoluto tutto, questo era anche nel principio e nella base di chi aveva presentato la mozione, cioè di dire, cosa mettiamo una parte di assistenza da parte del Turismo, che si esplicava solo per questa parte dei pacchi natalizi? E allora si era detto: però non vogliamo rinunciare a quella parte che la SITAV ha sempre messo per questo, e vogliamo devolverla per l'assistenza, in maniera che non ci sia una perdita, se per quest'anno questi fondi che sono sul turismo, devono essere integrati con quelli della SITAV, va benissimo l'ordine del giorno comprensivo anche dei fondi regionali. Per il resto, per un altro anno, la questione dei fondi regionali l'Assessorato alla Sanità interviene già verso gli ECA, con il suo bilancio. Quindi sarà necessario, viste le necessità che hanno questi ECA, magari aumentare questa quota in maniera che ritenevo superfluo di dire che i fondi regionali, che andavano agli ECA, di ribadirli in un ordine del giorno, perché era già chiaro nella sua ... (voce). Ma ad ogni modo questo rientra già nella normale funzione dell'Assessorato alla Sanità, se per il fatto specifico di quest'anno 1970 noi aboliamo questi patti, l'Assessorato al Turismo ha ancora sui suoi fondi questi fondi, può andare benissimo l'ordine del giorno onnicomprensivo, ma lo spirito sarà poi quello di dire che, nel futuro, noi manteniamo i fondi della SITAV che vengono incorporati nella questione dell'Assessorato alla Sanità, di maniera che ci sia un unico Ente, un'unica Commissione che si occupa di questa cosa, senza avere delle intromissioni degli uni e degli altri, era questa la...
Montesano (P.S.D.I.) - Nessun altro chiede la parola? Assessore Benzo, per concludere.
Benzo (D.P.) - A me pare che gli interventi fatti dal Consigliere Savioz e dal Consigliere Fosson abbiano esattamente configurato il problema che oggi dibattiamo.
La Commissione Sanità e la Giunta che poi ha deliberato questa abolizione totale, non hanno fatto che rispondere a quanto era già stato richiesto dal Consigliere regionale, precedentemente.
Quello che come Giunta noi possiamo dire è che l'affermazione del Consigliere Savioz è la più pertinente di tutte, cioè noi dobbiamo fare veramente in modo di coordinare questo settore, affinché, anche in questo settore, dove noi purtroppo non abbiamo competenza primaria, ma soltanto secondaria, si possa trovare il modo di intervenire a beneficio dei pubblici cittadini, per casi di particolare bisogno, in modo organico, cercando proprio, - e questo è già stato da noi iniziato, in Commissione Sanità, e i Consiglieri presenti lo sanno -, proprio di vedere quali possono e vedono essere le modalità.
Ecco perché l'ordine del giorno presentato dal Consigliere Pollicini, mi pare, che esattamente configuri quanto da Lei richiesto.
Nello stesso tempo configura la volontà della Commissione Sanità di devolvere questi fondi, direi 50% che era devoluto dall'Assessorato al Turismo, ad integrazione del 50% della SITAV, proprio per questi casi di particolare bisogno.
Montesano (P.S.D.I.) - Allora ritirata la mozione si mette ai voti l'ordine del giorno. Consigliere Pedrini.
Pedrini (P.L.I.) - Da qui dipende il mio voto, che conterà poco, ma comunque, per la mia coscienza, conta molto. La proposta Dujany vive, perché se vive, io voto a favore, se non vive io voto contro. (voce: ...vive).
Montesano (P.S.D.I.) - Allora si mette ai voti l'ordine del giorno presentato dal Consigliere Pollicini, chi vota a favore alzi la mano. Contrari? Astenuti? Il Consiglio approva.
Si dovrebbe ora passare ai nuovi oggetti, facciamo le interpellanze, interrogazioni e interpellanze: sono due e allora io pregherei il Consigliere Caveri, siccome, la sua interrogazione...
E allora oggetto n. 7 del nuovo elenco.