Oggetto del Consiglio n. 49 del 5 aprile 1956 - Verbale
OGGETTO N. 49/56 - APPROVAZIONE DI UN SECONDO PROGRAMMA DI LAVORI DI PUBBLICA UTILITÀ DA ESEGUIRE IN VALLE D'AOSTA - DELEGA ALLA GIUNTA.
L'Assessore ai Lavori Pubblici, VESAN, riferisce al Consiglio in merito alla seguente relazione, concernente un secondo programma di lavori di pubblica utilità, da eseguire in Valle di Aosta, relazione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:
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Nell'adunanza straordinaria del 15 marzo 1956, il Consiglio regionale ha approvato l'esecuzione di lavori stradali straordinari per il completamento delle opere di sistemazione, allargamento, miglioria di tracciato e pavimentazione bitumata di importanti strade di interesse regionale di fondo Valle (Aymavilles-Cogne; Pont St. Martin-Gressoney; Verrès-Champoluc; Châtillon-Breuil; Aosta-Pila; La Palud-Planpincieux), per un ammontare di spese previsto in complessive Lire 1.300.000.000.
Sono in corso gli appalti per il sollecito inizio di tali importanti lavori, destinati a completare la sistemazione e la bitumatura delle strade stesse, nell'interesse della viabilità in Valle d'Aosta.
Nell'attuale sessione ordinaria primaverile del Consiglio regionale, la Giunta propone di approvare la esecuzione di un secondo programma di lavori di pubblica utilità costituito da:
1) opere stradali, scuole, opere igieniche, arginature, per un importo di spesa complessiva prevista in Lire 126.800.000, di cui Lire 14.000.000 conservata tra i residui 1955;
2) contributi vari di integrazione a favore di Comuni ed Enti per l'esecuzione di lavori pubblici da finanziare ai sensi della legge 3 agosto 1949, n. 589 (Legge Tupini), per un importo complessivo di spesa a carico regionale di Lire 107.800.000;
3) opere di cui ad apposite separate proposte iscritte all'ordine del giorno dell'adunanza odierna e, cioè:
a) costruzione di una prima parte del progettato nuovo stabile sede dell'Istituto tecnico regionale e delle Scuole di avviamento professionale di Aosta, per un importo di spesa di lire 168 milioni;
b) costruzione del secondo tronco della nuova Via Festaz in Aosta (tratto dal Palazzo Augusta Praetoria al Viale dei Partigiani), per un importo di spesa di lire 100.000.000, di cui lire 35.000.000 conservate tra i residui 1955;
c) concessione di contributi ai Comuni per la costruzione di acquedotti comunali e frazionali per un importo di spesa di lire 30 milioni;
d) costruzione di una prima parte dei Magazzini generali in Aosta per un importo di spesa di Lire 50.000.000.
4) opere di cui ad apposite separate proposte, iscritte all'ordine del giorno di una prossima adunanza consiliare e, cioè:
a) concessione di contributi per la costruzione di nuove linee elettriche e telefoniche di allacciamento di località ancora isolate;
b) costruzione di una centrale del latte con caseificio e impianto frigorifero in Aosta e costruzione di un caseificio con annesso magazzino in Valtournanche.
Viene, altresì proposto nella adunanza odierna, di bandire un concorso per la progettazione dei lavori di costruzione di uno stabile sede della Amministrazione regionale, opera di cui si prevede l'appalto di una prima parte entro la fine del corrente anno.
Per quanto riguarda le opere previste ai capoversi n. 3 e n. 4, si fa riferimento alle apposite separate proposte all'ordine del giorno della sessione.
Per quanto riguarda le opere previste ai capoversi n. 1 e n. 2, si fa presente quanto segue:
Alcuni Comuni hanno da tempo sollecitato il finanziamento e la esecuzione, da parte della Regione, di alcuni lavori di pubblica utilità di notevole interesse; altri Comuni hanno richiesto la concessione di contributi straordinari regionali per la esecuzione di opere pubbliche al cui finanziamento i Comuni stessi possono provvedere solo in parte.
Per la esecuzione di altre importanti opere pubbliche è stata richiesta la concessione dei contributi statali previsti dalla legge 3-8-1949, n. 589 (Legge Tupini), e successive modificazioni, nonché la concessione di contributi regionali di integrazione in misura corrispondente alla differenza tra l'importo di spesa prevista nei progetti delle singole opere ed il finanziamento statale capitalizzato, per cui l'Amministrazione regionale, come in passato, dovrebbe approvare le spese per la concessione di tali contributi regionali non appena siano assicurati i necessari finanziamenti statali nonché i mutui presso la Cassa DD. PP. o altri Istituti di credito.
Premesso quanto sopra, si propone che il Consiglio regionale
Deliberi
1) di approvare, in via di massima, il programma di lavori e di spese di cui ai sottoriportati elenchi A e B, concernenti lavori di pubblica utilità aventi particolare importanza e urgenza per complessive Lire 234 milioni 600 mila, di cui Lire 14.000.000 conservate a residui e lire 220.600.000 da finanziare sul bilancio di previsione dell'esercizio 1956;
2) di stabilire che la Giunta regionale, anche nei casi in cui il programma indicato nel sottoriportato elenco A) preveda la concessione di contributi regionali, possa deliberare l'eventuale esecuzione diretta dei lavori a cura della Regione, con finanziamento di spese a carico regionale nei limiti previsti per i singoli contributi;
3) di delegare alla Giunta regionale l'adozione di ogni successivo provvedimento deliberativo di esecuzione per l'attuazione del programma dei lavori pubblici compresi negli elenchi sottoriportati, per il finanziamento delle spese, anche mediante eventuali storni di fondi o modificazioni di bilancio in sede di assestamento di bilancio, per l'approvazione dei progetti, per l'appalto e l'aggiudicazione dei lavori, per la concessione dei contributi ai Comuni, nonché per la liquidazione delle relative spese.
ELENCO A)
PROGRAMMA DI OPERE PUBBLICHE DA ESEGUIRSI NEL 1956
Comune |
DENOMINAZIONE DELL'OPERA |
Importo progetto |
Contributo Ammin. Valle |
Strade |
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Ayas |
Costruzione 2° tronco strada Antagnod-Bisous |
30.000.000 |
16.000.000(1) |
Avise |
Costruzione 1° tronco strada di allacciamento alla Frazione Plan-Cré |
20.000.000 |
10.000.000 |
Brusson |
Sistemazione strada interna del Capoluogo |
4.600.000 |
2.300.000 |
Roisan |
Completamento tronco strada allacciamento Capoluogo |
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8.000.000 |
Gressan |
Sistemazione e pavimentazione strada Ponte Suaz-Gressan |
40.000.000 |
(1° tronco) 10.000.000(2) |
Morgex |
Migliorie del tracciato della strada Morgex Arpy in corrispondenza dei tornanti |
1.500.000 |
1.500.000 |
Perloz |
Strada di allacciamento alla frazione Tour d'Hereraz |
5.300.000 |
3.000.000 |
Pont Bozet |
Sistemazione della strada dalla regionale al Capoluogo |
8.600.000 |
8.000.000 |
Pontey |
Strada di allacciamento alla frazione Semon |
8.000.000 |
2.000.000 |
S. Christophe |
Strada di allacciamento alla frazione Banière |
10.000.000 |
6.000,000 |
Fénis |
Costruzione 2° tronco della strada St. Marcel-Fénis |
10.000.000 |
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(1) di cui L. 8.000.000 conservati fra i residui passivi 1955.
(2) di cui L. 6.000.000 conservati fra i residui passivi 1955.
Comune |
DENOMINAZIONE DELL'OPERA |
Importo progetto |
Contributo Ammin.Valle |
Edifici Scolastici |
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Aosta |
Edificio scolastico alla Frazione Excenex |
15.000.000 |
10.000.000 |
Charvensod |
Edificio scolastico alla Frazione Felinaz |
15.000.000 |
10.000.000 |
Courmayeur |
Asilo del Capoluogo |
20.000.000 |
12.000.000 |
Opere igieniche |
|
|
|
Issogne |
Sistemazione del Cimitero della Frazione Fleuran |
2.000.000 |
2.000.000 |
Pollein |
Sistemazione del Cimitero del Capoluogo |
3.900.000 |
1.500.000 |
Pré St. Didier |
Fognatura del Capoluogo |
14.000.000 |
7.000.000 |
Villeneuve |
Fognatura del Capoluogo |
9.000.000 |
6.000.000 |
Arginature |
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Antey St André |
Consolidamento zona in frana alla Frazione Fiernaz |
4.000.000 |
1.500.000 |
RIEPILOGO CONTRIBUTO AMMINISTRAZIONE VALLE
- Opere stradali |
L. 76.800.000 di cui L. 14.000.000 a residui 1955. |
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- Edifici scolastici |
" 32.000.000 |
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- Opere igieniche |
" 16.500.000 |
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- Arginature |
" 1.500.000 |
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L. 126.800.000 |
di cui L. 14.000.000 a residui 1955. |
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ELENCO B)
OPERE PUBBLICHE DA ESEGUIRSI NELL'ANNO 1956 CON I BENEFICI DELLA LEGGE 3-8-1949, N. 589 (LEGGE TUPINI)
Comune |
DENOMINAZIONE DELL'OPERA |
Importo presunto del progetto |
Contributo previsto a carico della Regione |
Opere stradali |
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Doues |
Allacciamento alle frazioni alte |
60.000.000 |
20.400.000 |
Emarèse |
Allacciamento alla frazione Eresa |
30.000.000 |
10.200.000 |
Torgnon |
Allacciamento alle frazioni Chatel-Septumian |
30.000.000 |
10.200.000'. |
Aymavilles |
Allacciamento alla frazione Ozein |
50.000.000 |
17.000.000 |
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Opere igieniche |
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57.800.000 |
Verrès |
Costruzione Dispensario Antitubercolare |
25.000.000 (x) |
16.000.000 |
Gressoney |
Costruzione acquedotto di Bielciuken |
8.000.000 |
3.000.000 |
Valtournanche |
Costruzione acquedotto del Breuil |
27.000.000 |
9.000.000 |
Arnaz |
Costruzione del Cimitero del Capoluogo |
9.000.000 |
3.000.000 |
31.000.000 |
|||
Opere scolastiche |
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Chambave |
Costruzione edificio scolastico del Capoluogo |
25.000.000 |
9.000.000 |
Valtournanche |
Costruzione edificio scolastico del Capoluogo |
28.000.000 |
10.000.000 |
|
|
|
19.000.000 |
RIEPILOGO
- Opere stradali |
L. 57.800.000 |
- Opere igieniche |
" 31.000.000 |
- Opere scolastiche |
" 19.000.000 |
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L. 107.800.000 |
(x) da finanziare in parte, per L. 9.450.000, con mutuo.
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L'Assessore VESAN rammenta che il Consiglio regionale ha già approvato, nella adunanza del 15-3-1956, un primo programma di lavori di pubblica utilità concernente la esecuzione di lavori stradali straordinari per il completamento delle opere di sistemazione, di allargamento, miglioria di tracciato e di pavimentazione e bitumatura delle principali strade regionali di fondo valle.
Rileva che oggi viene sottoposto all'esame e all'approvazione del Consiglio un secondo programma di lavori di pubblica utilità da eseguire in Valle d'Aosta, programma che consta di un elenco A e di un elenco B.
L'Assessore Vesan illustra ampiamente le proposte per i lavori inclusi nei due predetti elenchi.
Osserva che l'elaborazione di un programma di lavori di pubblica utilità non è cosa facile come potrebbe apparire a prima vista, perché numerose sono le richieste che pervengono dai vari Comuni della Valle e molte sono le pressioni per ottenere che sia data la priorità ai lavori richiesti.
Osserva che un amministratore oculato deve essere aderente alla realtà e che, quindi, per elaborare un programma di lavori di pubblica utilità deve sapere dove poter attingere i fondi occorrenti per finanziare le opere inserite nel programma.
Informa che è suo intendimento di sottoporre ancora al Consiglio, nel corrente anno, un altro programma di lavori, in relazione ai fondi di cui potrà disporre.
Conclude, riservandosi di rispondere e di fornire chiarimenti ai Consiglieri che formuleranno osservazioni o rilievi in merito al programma di lavori di cui si tratta.
Il Consigliere NICCO Giulio dichiara quanto segue:
"Signor Presidente della Giunta, Signori Assessori e Consiglieri,
Si continua a portare in Consiglio, in mancanza del piano generale da noi più volte richiesto e da voi della Giunta sempre respinto con delle scuse puerili, il solito programmino di lavoro a spizzico, intoccabile perché predisposto dall'Assessore ai LL. PP. coi criteri che in appresso esamineremo, programmino accettato dalla Giunta ed avallato dai Consiglieri della maggioranza forse senza nemmeno aprir bocca. E delle nostre osservazioni e proposte, anche se giuste e sensate, l'Assessore e la Giunta se ne fanno un baffo. A tanto vogliono ridurre la funzione dell'attuale Consiglio, ma sarà sempre nostro compito difenderne la serietà e la funzione. Né maggior voce e peso hanno in capitolo le amministrazioni periferiche, ai cui amministratori è riservato solo il compito di venire periodicamente ad Aosta dall'Assessore o dal Presidente della Giunta a sollecitare, raccomandarsi e pregare per ottenere che una qualche opera venga portata in programma. Forse... e senza forse, valgono di più le raccomandazioni dei gros bonnets e dei Sigg. Parroci.
Dirò di più. Ad arte si è diffusa la voce che le sollecitazioni e raccomandazioni dei Consiglieri della minoranza sono controproducenti.
Non starò a ripetere quanto più volte abbiamo avuto occasione di dire e proporre sui principi che dovrebbero presiedere per l'impostazione di un serio piano, sulla necessità di convocazioni periodiche di fondo valle dei Signori Sindaci e Assessori dei Comuni. Parole al vento. Mi limiterò ad esaminare molto succintamente i due elenchi di lavoro allegati ed i criteri che a nostro parere li hanno dettati.
Nell'elenco A sono comprese, per la maggior parte, opere stradali certamente necessarie, ma restano escluse, caso strano, tronchi di strada forse più importanti ma di Comuni non troppo graditi amministrati dalle sinistre. Fa eccezione Gressan e vedremo il perché.
Riesce poi incomprensibile il criterio seguito per il loro finanziamento. Per talune opere resta completamente a carico della Valle, per altri parte anche a carico dei Comuni (così almeno sembra). Viene però naturale chiederci: come faranno taluni Comuni a pagare la quota a loro carico, salvo quelli che hanno accettato già di contribuire?
Prendiamo il caso di Pontey. Su 8.000.000 di progetto, la Valle si accolla solo due milioni (e gli altri sei? forse autorizzando il Comune a fare un taglio di bosco e depauperare ulteriormente il patrimonio boschivo?).
Gressan (guarda il caso) ha la fortuna di avere un Consigliere regionale D.C., ed allora si porta in programma il 1° tronco per 10 milioni, dei quali 6 già stanziati tra i residui passivi, mentre il progetto contempla quaranta milioni. Certo che, se l'Amministrazione comunale fosse stata di diverso colore, anziché solo un contentino per il Consigliere regionale, si sarebbe fatto uno sforzo maggiore. Due soli Comuni sono benedetti tra i benedetti, perché si assegna loro un contributo anche se non vi è progetto, mentre la strada della Collina di St. Marcel, - che secondo l'Assessore non è delle più urgenti e per la quale da più di sette anni esiste un regolare progetto, debitamente approvato, che dovrebbe collegare importanti e popolose frazioni ed il santuario più importante della Valle al Capoluogo -, viene volutamente, con la V maiuscola, dimenticata. E perché? Non val la pena di dirlo. Ed oggi chiederemo, con un voto esplicito del Consiglio, se si intende o no portare in programma, anzi dare inizio, anche a quest'opera. E perché si sono dimenticati e sono sempre in alto mare il Cimitero di Derby? e quello di Brissogne? per quali ragioni? E perché non sono nemmeno compresi nel quadro B, ossia sulla Legge Tupini? Mi si dirà che le pratiche sono a Roma. Ed io vi dico sin d'ora che l'inclusione delle opere per il piano Tupini viene trattata tra il Genio Civile e la Amministrazione regionale, ed allora è chiaro che ci troviamo di fronte ad un sistematico boicottaggio di tutte le iniziative predisposte dai Comuni di sinistra.
Chissà poi perché il Comune di Châtillon, che ha la fortuna... o sfortuna di avere l'Assessore ai LL. PP., un attivo Consigliere D.C., oltre al sottoscritto, viene completamente dimenticato? Il perché è sempre ugualmente chiaro. Si cambi l'Amministrazione.
E veniamo all'elenco B. Qui si ripete la solita solfa. Dei Comuni non graditi fa eccezione Verrès, perché la costruzione del Consorzio Antitubercolare è una opera di carattere regionale e grazie anche all'interessamento del Prof. Maschio.
È quindi evidente che tanto l'attuale programma come quello che verrà elaborato e presentato nella sessione autunnale hanno un solo fine: quello del ricatto elettorale. Così facendo otterrete anche qualche meschino successo elettorale, ma non dimenticatevi che sarete severamente giudicati dall'opinione pubblica cosciente e col tempo otterrete i frutti che meritate. Non dimenticatevi mai che i denari appartengono al pubblico e vanno amministrati con giustizia ed equità.
Sono spiacente, personalmente, anche perché non è nelle mie abitudini dire queste cose agli Assessori del passato Consiglio, coi quali ho collaborato in passato e, francamente, mi aspettavo da parte dei nuovi Assessori una ventata vivificatrice, una più onesta e originale impostazione dei problemi nostri, volti al progresso della nostra Valle, e non un ritorno a metodi e sistemi ormai sorpassati, atti solo a creare del grave malcontento tra le nostre popolazioni.
Vorrei che quanto ho sopra detto trovi una smentita nei fatti... e non solo nelle parole e troverete allora in noi dei collaboratori sinceri ed onesti.
E vengo alla conclusione. Pur dissentendo completamente il nostro gruppo sull'impostazione del programma che è stato portato alla nostra approvazione, daremo ugualmente il nostro voto favorevole nella convinzione che vorrete una buona volta cambiare strada".
Il Consigliere NICCO Anselmo dichiara quanto segue:
"Esaminando questo programma di lavori pubblici, non ho visto la fognatura del capoluogo del Comune di Donnaz, opera che era stata già approvata, in data 21-9-1954, dal precedente Consiglio.
L'Assessore di allora, Geom. Valleise, aveva avvisato il Comune che poteva dare inizio ai lavori. La Giunta attuale ha fatto, invece, sospendere i lavori adducendo che non vi erano fondi e che il lavoro sarebbe stato eseguito l'anno successivo. Ora, a quanto pare, i fondi sono finalmente arrivati e l'Assessore Vesan mi aveva promesso, anzi assicurato, di inserire la fognatura del capoluogo di Donnaz in questo programma di lavori.
Vedo ora, in questo programma, la fognatura del Comune di Pré St. Didier, per un ammontare di spesa di L. 14 milioni (contributo della Valle 7 milioni), la fognatura del capoluogo di Villeneuve, per un ammontare di spesa di L. 9 milioni (contributo regionale L. 6 milioni).
Non vedo, invece, la fognatura del capoluogo del Comune di Donnaz, la cui spesa, in base al progetto, è di sole L. 3.300.000, che non è una grande spesa e che, comunque, è una spesa sempre molto inferiore alle sopraccennate spese per i Comuni di Pré St. Didier e di Villeneuve.
Ho già fatto osservare, in altre occasioni, a questo Consiglio, che la fognatura del capoluogo del Comune di Donnaz è molto urgente, per le seguenti ragioni:
1) serve come fognatura, perché quella attuale, oltre ad essere insufficiente, è rotta e lascia passare l'acqua, che invade le cantine;
2) quando piove, l'acqua fuoriesce dalla fognatura, allagando non soltanto le cantine ma anche le botteghe e gli alloggi a pianterreno, perché il tubo di scarico non è sufficiente a lasciare defluire l'acqua proveniente dalla montagna;
3) vi è il progetto, non meno importante, dell'irrigazione di 25 ettari di terreni coltivati a prato e campo, di cui l'Assessore Arbaney deve essere a conoscenza. Un tempo l'acqua per l'irrigazione dei predetti terreni veniva derivata dalla Dora, senza limite di quantità; poi, quando la Ditta Cravetto costruì una centrale elettrica nella frazione Grand Vert e prelevò tutta l'acqua della Dora, concesse al Consorzio la derivazione di 30 litri di acqua al minuto secondo, - quantità insufficiente -, dato che per irrigare la superficie predetta di terreni occorrerebbero almeno 50 litri d'acqua al minuto secondo -, quantità di acqua che la Ditta Cravetto si era impegnata di incanalare fino alla presa del canale del Consorzio dei proprietari dei suddetti terreni.
La Ditta Cravetto, per risparmiare sulla spesa e previo accordo con l'allora Podestà di Donnaz, anziché costruire una tubazione nella quale convogliare i 30 litri d'acqua al m. s. fino alla presa del canale, - convogliò le acque nella fognatura comunale.
Succede così che i 30 litri di acqua, che già sono insufficienti per l'irrigazione, passando nel tratto della fognatura, che, come già detto, è rotta e non sufficientemente capace, si disperdono in parte, con grave danno per i proprietari dei terreni che si disputano la poca acqua per l'irrigazione dei terreni stessi".
Rammenta, quindi, che la Regione ha speso centinaia di milioni per la costruzione e sistemazione di canali di irrigazione e per impianti di irrigazione a pioggia e, tenuto conto che la fognatura di Donnaz risponde ad un doppio scopo, - di fognatura vera e propria e di canale di irrigazione, ed interessa, quindi, sia l'Assessorato ai Lavori Pubblici che l'Assessorato all'Agricoltura -, chiede all'Assessore Vesan e alla Giunta di voler spiegare le ragioni per le quali l'opera non sia stata inclusa nel programma ora in esame.
Il Consigliere MANGANONI premette che il Consigliere Nicco Giulio ha già illustrato assai bene i criteri che hanno ispirato l'Assessore ai Lavori Pubblici nell'elaborazione del programma di lavori di cui si tratta e dichiara che desidera ugualmente esporre alcune sue considerazioni in merito a detto programma.
Rammenta, anzitutto, che l'Assessore Vesan ha affermato che nel programma sono state incluse le opere più necessarie e più urgenti. Rileva, in proposito, che gli abitanti del capoluogo di Champdepraz ed i frazionisti di Viering bevono dell'acqua che quando piove diventa giallognola e che, quindi, non può essere considerata potabile, come del resto è stato accertato dall'Ufficio regionale di igiene.
Chiede all'Assessore Vesan se gli acquedotti del capoluogo di Champdepraz e della frazione Viering, dato il pericolo di infezione che incombe sulla popolazione, non rivestano carattere di urgenza tale da essere inclusi nel programma di lavori in esame.
Informa di aver poi constatato, in materia di viabilità, che sono stati previsti allacciamenti stradali per frazioni che hanno pochi abitanti e che sono situate vicino a strade carrozzabili, mentre, per contro, sono state ignorate completamente alcune zone di Comuni che hanno numerose frazioni con 300-400 abitanti, i quali devono percorrere oltre un'ora di pessime mulattiere per recarsi al fondo valle ed al capoluogo del Comune.
Cita, ad esempio, la zona della collina di St. Pierre, nelle cui frazioni vivono ben 95 famiglie.
Osserva, in proposito, che molto spesso, in occasione di riunioni e conferenze, si lamenta lo spopolamento della montagna e si fa appello ai sentimenti ed all'attaccamento tradizionale dei valdostani alla loro terra per invitarli a non abbandonare i villaggi ove sono nati e ove hanno vissuto i loro progenitori.
Tutte belle parole -, egli dice, - ma se si vuole che quei poveri contadini non abbandonino le loro case bisogna venire loro incontro, cercando di migliorare il loro tenore di vita e costruendo strade affinché abbiano la possibilità di trasportare al capoluogo i loro prodotti senza dover percorrere più di un'ora di mulattiera.
Cita ancora le frazioni di Chézallet e di Sarre e il Comune di Brissogne.
Lamenta che non si sia seguito il criterio, stabilito dal precedente Consiglio, di allacciare anzitutto i capoluoghi di Comuni, eventualmente assumendo a carico regionale le spese occorrenti per l'esecuzione dei lavori stradali aventi carattere di urgenza, anche se per tali lavori fossero stati richiesti i benefici della legge Tupini.
Passando, quindi, all'esame del programma di lavori, rileva che, per quanto riguardo il Comune di Brusson, si è prevista la sistemazione della strada interna del capoluogo, per un ammontare di spesa di Lire 4.600.000, di cui Lire 2.300.000 a carico dell'Amministrazione regionale. Dichiara di essere d'accordo su tale lavoro, ma invita l'Assessore a non dimenticare che le frazioni di Staod, Grana e Fenille, di tale Comune, che hanno oltre 300 abitanti, sono tuttora sprovviste di strada carrozzabile, per cui prima di eseguire l'opera iscritta in programma si dovrebbe collegare dette frazioni al capoluogo di Brusson.
Rileva poi che è stata inclusa nel programma la proposta di costruzione del secondo tronco della strada di St. Marcel-Fénis.
Riconosce che tale strada va terminata, ma fa presente che tanto gli abitanti di Fénis come quelli di St. Marcel sono già collegati alla strada statale con una strada carrozzabile, mentre, per contro, la collina di St. Marcel non è ancora stata collegata al capoluogo. Ritiene più opportuno che i 10 milioni stanziati per l'ultimazione della strada St. Marcel-Fénis siano destinati alla costruzione almeno di un primo tronco della strada della collina di St. Marcel, di modo che la popolazione di tale zona abbia la sensazione di non essere dimenticata dalla Regione.
Circa l'inclusione in programma dei lavori di sistemazione e pavimentazione della strada Pont Suaz-Gressan, per un importo di spesa di Lire 40 milioni e di cui si prepone la costruzione del 1° tronco mediante la concessione di un contributo regionale di Lire 10 milioni, ricorda che in una precedente seduta il Consiglio aveva approvato lo stanziamento di Lire 6.000.000, tanto per la strada di Pollein quanto per la strada di Gressan, per lavori che dovevano essere eseguiti in primavera ma che non sono stati eseguiti.
Constata che, mentre per la strada di Gressan si prevede in programma una spesa di lire 40 milioni e si propone la concessione di un contributo di Lire 10 milioni, altrettanto non si è fatto per la strada di Pollein, ciò che invece sarebbe doveroso fare per un senso di equità e di giustizia. Ritiene che il Comune di Gressan sia stato favorito in confronto a quello di Pollein forse perché ha un Consigliere regionale, mentre Pollein non ne ha. Sottolinea che queste considerazioni stanno a dimostrare i criteri ai quali si è attenuto l'Assessore ai Lavori Pubblici nella elaborazione del programma in questione.
Dichiara che non bisogna eseguire i lavori di pubblica utilità per accontentare determinate clientele a fini di carattere elettoralistico, ma amministrare la cosa pubblica con senso di giustizia e di equità.
Osserva poi che al capoverso 2) della proposta di deliberato si propone che la Giunta regionale: "possa deliberare la eventuale esecuzione diretta dei lavori a cura della Regione, con finanziamento di spese a carico regionale nei limiti previsti per i singoli contributi".
Chiede all'Assessore Vesan di volere precisare a quale criterio la Giunta si atterrà per stabilire se e quali lavori finanziati parzialmente con contributi regionali debbano essere o no eseguiti direttamente dalla Regione, anziché dai Comuni interessati.
Informa, quindi, che alcuni anni fa il Consiglio regionale ebbe a stanziare la somma di Lire 4.000.000 per il finanziamento di lavori di arginatura della Dora in territorio di Issogne, demandando al Comune l'incarico di eseguire i predetti lavori in economia diretta.
Comunica che non soltanto i lavori furono eseguiti a regola d'arte, e cioè molto bene, come fu riconosciuto dallo stesso Assessore ai Lavori Pubblici di allora, Geom. Bionaz, ma che il Comune, oltre ad aver dato lavoro a tutti i disoccupati locali facendo eseguire turni di sei ore giornaliere risparmiò sulla spesa e con la somma economizzata (500-600 mila lire) acquistò due argani con la relativa attrezzatura, che rimasero di proprietà del Comune e che dovevano servire per l'esecuzione di altri analoghi lavori di pubblica utilità.
Lamenta che l'Amministrazione regionale abbia ritirato i predetti argani, asserendo che erano di sua proprietà, perché acquistati con fondi forniti dalla Regione per la esecuzione dei menzionati lavori di arginatura di Issogne.
Lamenta pure il fatto che l'Amministrazione regionale, anziché affidare, come per il passato, l'esecuzione dei lavori di arginatura ai Comuni delle zone interessate, abbia quest'anno fatto eseguire direttamente i lavori affidandone la direzione e la assistenza a persone inesperte, ignorando del tutto i Comuni interessati.
Il Consigliere CHABOD Renato dichiara di essere d'accordo sulla sostanza di quanto hanno esposto i colleghi che hanno preso la parola prima di lui sul programma che è stato sottoposto all'approvazione del Consiglio.
Rileva che al capoverso 1) della proposta di deliberato si dice: "di approvare, in via di massima, il programma di lavori e di spese di cui ai sottoriportati elenchi A) e B)...".
Chiede se la dizione "in via di massima" voglia significare che la Giunta abbia la possibilità di cambiare il programma, sostituendo alcune delle opere elencate con altre opere di suo gradimento. Fa presente che, se così fosse, la Giunta potrebbe benissimo accettare l'inserimento nel programma di cui si tratta delle opere segnalate dal Consigliere Nicco Anselmo e dal Consigliere Manganoni.
L'Assessore VESAN premette che era da prevedersi che da parte di alcuni Consiglieri venissero formulati rilievi in merito al programma di lavori in esame, perché è umano e logico che ogni Consigliere cerchi di prospettare al Consiglio l'urgente necessità e, quindi, la priorità delle opere che interessano i Comuni delle loro zone.
In riferimento ai rilievi fatti da vari Consiglieri, precisa anzitutto che è stato il Comune stesso di Pontey a comunicare che per il finanziamento della strada di Semon era sufficiente un contributo regionale di Lire 2.000.000, in quanto alla differenza di Lire 6.000.000 era in grado di provvedere il Comune.
Per quanto riguarda la strada Pont Suaz-Gressan, comunica che nessuna agevolazione o preferenza è stata fatta al Comune di Gressan per tale strada in confronto al Comune di Pollein per la strada Pont Suaz-Pollein.
Informa che i lavori di sistemazione della strada di Pollein, già appaltati nel decorso autunno ma per varie ragioni non ancora iniziati, saranno quanto prima iniziati, mentre i lavori di sistemazione e di pavimentazione del primo tronco della strada di Gressan saranno appaltati a giorni ed avranno inizio non appena le condizioni stagionali lo permetteranno.
Osserva che la causa del ritardo nell'esecuzione dei lavori di questa seconda strada è da attribuirsi proprio al Comune di Gressan, che ha trasmesso con notevole ritardo il progetto dei lavori, progetto che, inoltre, è stato fatto con criteri di previsione di eccessiva larghezza in quanto, anziché prevedere una strada di sei metri di larghezza, prevedeva una strada di ben sette metri di larghezza, il che è assurdo, anche perché i tratti di strada sistemati in precedenza hanno una sezione di sei metri e non di sette.
Per quanto concerne il Comune di St. Marcel, ricorda che, per la costruzione della strada di allacciamento della collina al capoluogo, sono stati da tempo richiesti i benefici della legge Tupini e vi è da sperare che il finanziamento richiesto sarà concesso presto.
Rileva poi che proprio il Consigliere Manganoni ebbe a dichiarare, in precedente seduta, che i lavori di completamento della strada St. Marcel-Fénis dovevano avere la precedenza in confronto ad altre nuove strade, perché solo se portata a termine tale strada poteva essere utile alla viabilità locale.
In merito al rilievo del Consigliere Nicco Anselmo, concernente la non inclusione in programma della menzionata fognatura del capoluogo di Donnaz, informa che è stato segnalato ultimamente alla Amministrazione regionale che era più urgente la sistemazione dell'acquedotto comunale, perché la popolazione mancava di acqua potabile.
Precisa che, dovendosi dare la precedenza all'acquedotto del capoluogo, non si è potuto inserire nel programma odierno anche la fognatura di Donnaz, ma assicura che tale opera sarà tenuta nella massima evidenza.
L'Assessore ARBANEY dichiara che la manutenzione della predetta fognatura, - quale canale adibito anche al trasporto della acqua verso i terreni irrigandi -, dovrebbe essere o a carico della Ditta Cravetto, che ha convogliato l'acqua irrigua nella fognatura, in luogo di costruire un canale irriguo, oppure a carico del Comune che ha autorizzato la Ditta Cravetto a immettere l'acqua irrigua nella fognatura comunale.
Il Consigliere NICCO Anselmo osserva che il Comune di Donnaz non si trova nella possibilità di assumere a carico l'onere di cui si tratta e che, d'altra parte, non è giusto che i proprietari di terreni subiscano le conseguenze di uno sbaglio commesso, a suo tempo, dal Podestà del Comune in accordo con la Ditta Cravetto.
L'Assessore VESAN, riferendosi al rilievo circa la mancata inclusione in programma dell'acquedotto della frazione Viering, di Champdepraz, osserva che il programma degli acquedotti costituisce un oggetto a parte, iscritto al numero 9 dell'ordine del giorno (concessione di contributo ai Comuni per la costruzione di acquedotti comunali e frazionali).
Informa, comunque, che tutte le richieste di acquedotti, debitamente documentate e corredate dei progetti, inoltrate alla Regione dai Comuni, sono state iscritte negli appositi programmi, per cui, se l'acquedotto di Viering non risulta incluso nel programma di cui all'oggetto n. 9 dell'ordine del giorno, ciò significa che nessuna richiesta documentata è pervenuta per tale acquedotto dal Comune di Champdepraz.
Per quanto riguarda l'allacciamento stradale del capoluogo di Brissogne, comunica che vi sono due progetti di lavoro impostati sulla Legge Tupini e per i quali si è già avuta dal Ministero dei Lavori Pubblici formale promessa di finanziamento.
Riferisce che la pratica per il collegamento stradale del capoluogo di Brissogne ha subito ritardi, perché l'Amministrazione comunale di Brissogne ha tenuto per più di sei mesi in sospeso il progetto dell'opera che dal Ministero dei Lavori Pubblici era stato rinviato alla predetta Amministrazione con invito ad apportare alcune modifiche.
Comunica che anche la pratica relativa al cimitero di Brissogne è rimasta in sospeso, poiché l'Ufficio del Genio Civile è in attesa, da più di sei mesi, che il Comune restituisca, aggiornato in base ai suggerimenti dati, il progetto dei lavori, rinviato al Comune per le modifiche del caso.
Informa che proprio in data di oggi ha firmato una lettera di sollecito al Sindaco di Brissogne, pregandolo di interessarsi per il sollecito invio del progetto di cui si tratta all'Ufficio del Genio Civile.
Per guanto riguarda il Comune di Brusson, informa che la sistemazione della strada interna del capoluogo è stata inclusa nel programma proprio su richiesta esplicita del Comune, che ha presentato all'Amministrazione regionale un regolare progetto, chiedendo un contributo regionale pari al 50% della spesa, asserendo che alla rimanente spesa avrebbe potuto provvedere con i suoi mezzi.
Circa l'allacciamento stradale delle frazioni isolate di Brusson, alle quali ha accennato il Consigliere Manganoni, osserva che a tutt'oggi nessuna richiesta in tale senso è pervenuta all'Amministrazione regionale da parte del Comune.
Per quanto riguarda i lavori di arginatura della Dora ad Issogne, informa che, mentre negli anni scorsi i lavori sono stati eseguiti in economia diretta dal Comune, la Amministrazione regionale, trattandosi di fondi erogati dalla Regione, ha pensato bene di fare eseguire i lavori sotto la diretta assistenza e sorveglianza di personale di fiducia dell'Amministrazione regionale e sotto il controllo dell'Ufficio del Genio Civile e dell'Ufficio regionale del Lavoro.
Circa la questione degli argani alla quale ha accennato il Consigliere Manganoni, informa che nell'inverno del 1954 il Comune di Issogne, con fondi che l'Amministrazione regionale aveva messo a sua disposizione (Lire 4 milioni) per l'esecuzione dei lavori di arginatura della Dora, oltre ad eseguire i predetti lavori ha acquistato materiale vario, fra cui due argani a motore per traino e sollevamento.
Fa presente che, in seguito, pervenne all'Amministrazione regionale una deliberazione assunta dalla Giunta municipale di Issogne, in data 30-12-1955, con la quale la predetta Giunta deliberava in via di urgenza, salvo ratifica da parte del Consiglio comunale, di richiedere all'autorità tutoria la autorizzazione di vendere, a trattativa privata, un argano di proprietà del Comune, per un prezzo non inferiore al valore della stima effettuata da un perito ma che corrispondeva a meno della metà del prezzo di acquisto.
Comunica che la Giunta regionale, esaminata la deliberazione di cui si tratta in sede di tutela, non approvò la deliberazione e fu risposto al Sindaco del Comune di Issogne che la Giunta regionale non autorizzava la vendita del predetto argano, perché era stato acquistato con i fondi della Regione per i lavori in questione, per cui la Regione aveva diritto di disporne per utilizzarlo nei cantieri di lavoro istituiti dalla Regione a sollievo della disoccupazione.
Ritiene che, agendo come si è agito, non si è fatto, né più né meno, che gli interessi dell'Amministrazione regionale.
Circa i chiarimenti richiesti dal Consigliere Chabod Renato a proposito delle parole "in via di massima", inserite nel capoverso 1°) della proposta di deliberazione, rileva che si tratta di una dizione che è stata già inserita in passato, negli analoghi provvedimenti deliberativi per l'approvazione di programmi di lavori e che andrebbe forse posposta, dopo le parole "il programma di lavori è", in quanto va riferita non già agli elenchi di lavori, ma bensì alle spese relative ai lavori.
Il Consigliere CHABOD Renato dichiara di essere soddisfatto dei chiarimenti avuti per quanto riguarda le menzionate parole "in via di massima", inserite nel primo capoverso della proposta di deliberazione, ma di non essere, invece, rimasto soddisfatto per le risposte dell'Assessore riguardanti altri rilievi da lui formulati.
Accenna, in primo luogo, al problema di fondo sollevato dal Consigliere Nicco Giulio, il quale si era lamentato del fatto che, anche oggi, come già altre volte, sia stato sottoposto alla approvazione del Consiglio un programmino di lavori, anziché un piano generale di lavori di pubblica utilità.
Ammette che i lavori compresi nel programma siano utili e necessari, per cui anche oggi i Consiglieri della sinistra, dopo aver fatto i loro rilievi e sollevato le loro obbiezioni, finiranno per approvare il programma dei lavori, come in passato.
Rileva, però, che, se la Giunta proponesse al Consiglio un piano generale di lavori di pubblica utilità, il Consiglio, dopo aver discusso circa l'ordine di precedenza da darsi alle varie opere, approverebbe tale piano generale di lavori in modo che i programmi di lavori che verrebbero in seguito sottoposti all'approvazione del Consiglio sarebbero compilati in base alla graduatoria stabilita nel piano di lavori e verrebbero così evitate tante inutili discussioni.
Infatti, i Consiglieri avrebbero la garanzia che, ad un dato momento, verrebbero inserite in programma, in base alla graduatoria del predetto piano di lavori, quelle opere che interessano i Comuni delle rispettive zone.
Rammenta che all'inizio della presente legislatura, ai Consiglieri di sinistra che chiedevano un piano generale di lavori, fu risposto dalla Giunta di pazientare un poco, perché la nuova Amministrazione era in fase di assestamento ed era necessario attendere che venisse risolto il problema finanziario.
Osserva che un anno e mezzo è già passato e che il problema finanziario è stato risolto, per cui sarebbe ora che il piano generale di lavori più volte sollecitato venisse finalmente presentato al Consiglio.
Aggiunge che, se vi fosse un piano generale di lavori, qualsiasi eventuale insinuazione sulla parzialità dell'Assessorato ai Lavori Pubblici verrebbe logicamente a cadere, in quanto, come già detto, i programmi sarebbero impostati in base al piano generale di lavori.
Concorda con il Consigliere Manganoni sulla opportunità di seguire il principio di collegare i capoluoghi dei Comuni prima di collegare le frazioni.
Conclude, dichiarando che darà il suo voto favorevole perché il programma di lavori comprende delle opere di pubblica utilità che sono tutte utili e necessarie, ribadendo, però, le considerazioni già esposte.
Il Consigliere MANGANONI, premesso che siede sui banchi del Consiglio da oltre dieci anni, dichiara che mai nel passato si è notata tanta parzialità nell'elaborazione dei programmi di lavori pubblici come avviene attualmente.
Osserva che la Regione deve venire in aiuto a tutti i Comuni, anche per quanto riguarda la impostazione e la documentazione delle pratiche per la progettazione e la esecuzione di lavori pubblici.
Per quanto riguarda i lavori di arginatura della Dora a Issogne, eseguiti in passato dal Comune a sollievo della disoccupazione invernale e con buoni risultati, osserva che non vi è ragione alcuna di non affidare anche quest'anno la gestione dei lavori al Comune.
Conclude, dichiarando di concordare su quanto detto dai colleghi della sinistra in merito alla necessità di un piano generale di lavori di pubblica utilità e chiedendo all'Assessore Vesan precisazioni circa la data di inizio dei lavori compresi nel programma.
L'Assessore BIONAZ comunica che i rilievi formulati dal Consigliere Nicco Giulio, concernenti la necessità di un piano generale di lavori di pubblica utilità, non costituiscono una novità, perché vengono ripetuti e ribaditi ogni qualvolta la Giunta sottopone all'esame del Consiglio un programma di lavori di pubblica utilità.
Circa l'accusa di parzialità in favore di Comuni le cui Amministrazioni sono dello stesso colore politico della maggioranza consiliare, accusa che dichiara infondata, rammenta che proprio nella stessa aula consiliare i Consiglieri rivolgevano un tempo all'Assessore ai Lavori Pubblici l'accusa di trascurare proprio i Comuni che erano della stessa tendenza della maggioranza consiliare, dicendo: "Bastione conquistato, bastione abbandonato".
Rammenta che è stato già detto e ripetuto in precedenti adunanze che è molto difficile elaborare un piano generale di lavori, anche per il fatto che i lavori non vengono finanziati soltanto dall'Amministrazione regionale, ma anche dallo Stato mediante le agevolazioni varie previste da leggi speciali.
Circa il rilievo concernente il principio, stabilito dal precedente Consiglio, di collegare anzitutto i capoluoghi prima di collegare le frazioni, afferma che tale principio è sempre stato seguito non soltanto dalla precedente ma anche dall'attuale Amministrazione, tanto è vero che, essendosi constatata la non convenienza di allacciare al fondo Valle il Comune di Chamois con una strada, si è provveduto a costruire una funivia per il collegamento del Comune predetto.
Osserva che di tutti i capoluoghi dei Comuni della Valle rimane soltanto più da collegare quello del Comune di Brissogne, che, d'altra parte, è stato uno dei primi che siano stati presi in esame.
Rammenta che il progetto della costruenda strada di allacciamento del Comune di Brissogne è impostato sulla legge Tupini e che si è già avuta la promessa di finanziamento da parte del Ministro dei Lavori Pubblici, per cui è certo che il lavoro si farà e non è, quindi, opportuno costruire detta strada con fondi regionali, rinunciando ai già promessi fondi statali.
Così pure afferma per quanto riguarda la costruenda strada della collina di St. Marcel, per la quale non vi è ancora la promessa di finanziamento statale ai sensi della legge Tupini, ma si spera di poterla ottenere quanto prima, per cui non è ora opportuno che la Regione finanzi le spese per la costruzione della strada con fondi propri.
Conclude, ripetendo che i programmi di lavori di pubblica utilità, prima di essere portati in Consiglio, vengono sempre esaminati e discussi con la massima obiettività e serenità sia dall'Assessore ai Lavori Pubblici che dalla Giunta.
Il Consigliere SAVIOZ chiede all'Assessore Vesan di voler precisare quando potranno avere i lavori inclusi nel programma.
L'Assessore VESAN premette che ad alcuni rilievi fatti dai Consiglieri della sinistra ha già risposto in parte l'Assessore Bionaz e comunica che intende fare, dal canto suo, qualche altra precisazione in merito a tali rilievi.
Osserva che, secondo quanto stabilito dal Comune di Issogne con deliberazione in data 19-1-1956, la Regione, per poter impiegare nel cantiere scuola di Favà uno dei due più sopra citati argani, dovrebbe pagare al predetto Comune un canone di affitto di circa Lire 15.000 per un argano che è stato acquistato con i fondi regionali.
Informa che l'Amministrazione regionale ha ritenuto più opportuno di gestire direttamente i 5 cantieri di lavoro istituiti nella corrente stagione invernale nei Comuni di Arnaz, Donnaz, Verrès, Issogne e Montjovet, non già perché non avesse fiducia nelle Amministrazioni comunali, ma perché ha ritenuto più conveniente gestire direttamente i singoli cantieri di lavoro.
Comunica che, in base alle risultanze dei consuntivi delle spese sostenute a tutt'oggi per tali cantieri, risulta che con la stessa spesa dell'anno scorso si è potuto eseguire una maggiore quantità di lavori.
Circa l'inizio dei lavori inclusi nel programma, comunica che l'Amministrazione regionale provvederà all'appalto dei lavori quanto prima e che le opere saranno iniziate al più presto possibile, appena le condizioni stagionali lo permetteranno.
Aggiunge che è necessario, però, che i Comuni si facciano parte diligente per completare i progetti e le documentazioni eventualmente mancanti per la occupazione dei terreni.
A questo punto, dopo aver chiesto di parlare per fatto personale, informa che sono stati pubblicati ultimamente, sul giornale locale "Le Travail", articoli, firmati con lo pseudonimo di "Jacques Bonhomme", in cui si taccia l'Assessore regionale ai Lavori Pubblici di favoritismo e di parzialità, rese possibili, secondo l'articolista, perché non è stato ancora predisposto ed approvato dal Consiglio un piano generale di lavori di pubblica utilità, per cui l'Assessore può impostare i programmi di lavori secondo le sue simpatie e preferenze.
Comunica che in detto articolo si insinua, inoltre, che l'opera dell'Assessore Vesan è negativa perché la Regione non ha mai eseguito così pochi lavori come nell' anno 1955.
Aggiunge che si fa pure colpa alla Giunta di aver dato in affitto all'Assessore Vesan un piccolo alloggio in un fabbricato destinato ad alloggi di dipendenti dell'Amministrazione regionale.
Dichiara che le accuse sono destituite di ogni fondamento e che, per quanto riguarda le accuse di parzialità e di favoritismo, si tratta di basse insinuazioni e di calunnie che non intaccano la sua onorabilità, perché è nota a tutti la sua dirittura morale e perché è noto che nell'amministrazione della cosa pubblica ha sempre agito secondo coscienza, predisponendo i programmi di lavori secondo le reali necessità, per cui non ha nulla da rimproverarsi e non teme il giudizio dell'opinione pubblica.
Dichiara che, a suo tempo, sarà dimostrata, in base alle cifre dei consuntivi, la mole di lavori eseguiti dall'attuale Amministrazione ed i molti milioni che si possono economizzare allorché i lavori sono eseguiti e controllati con serietà, competenza e comprovata esperienza.
Circa l'appunto rivolto alla Giunta per aver messo a sua disposizione un alloggio nella casa destinata ad alloggi dipendenti regionali, dichiara che non intende entrare, nei dettagli, ma soltanto precisare che trattasi di un alloggio, per il quale paga regolare affitto, alloggio che in precedenza era occupato da un ufficiale degli alpini al quale l'autorità militare ha dato in affitto altro alloggio.
Conclude, dichiarando che egli continua nel suo lavoro con serenità e senza deviazioni né tentennamenti, non curandosi di tali malianità che lasciano il tempo che trovano, essendo suo unico desiderio di rendersi utile al paese e di lavorare per il bene e il progresso della Valle d'Aosta, alla quale la Giunta ed il Consiglio dedicano con passione e disinteresse le loro migliori energie.
Il Presidente. PAREYSON osserva che l'Assessore Vesan non avrebbe dovuto dare tanto peso a polemiche giornalistiche fatte su un giornale locale, tanto più che tutti i Consiglieri hanno di lui la massima stima sia come privato cittadino che come amministratore pubblico.
Il Consigliere MANGANONI dichiara di aver preso atto della comunicazione dell'Assessore Vesan che i lavori inclusi nel programma in esame saranno iniziati al più presto. Rammenta, in proposito, che l'anno corso l'Assessore, rispondendo ad analoga domanda fatta da un Consigliere della minoranza, assicurò che i lavori sarebbero stati iniziati entro l'anno mentre invece i tre quarti di questi lavori sono ancora da iniziare alla data di oggi.
Sulla questione delle accuse fatte all'Assessore Vesan in articoli pubblicati su un giornale locale, osserva che l'Assessore Vesan è una personalità politica e che quindi non vi è da meravigliarsi che sia stato fatto oggetto di critiche da parte di un giornale. Rileva che l'Assessore Vesan, essendo stato attaccato da un giornale, ha la possibilità secondo l'usanza democratica di rispondere, per controbattere le accuse, direttamente all'autore dell'articolo, o servendosi a sua volta di un giornale.
Il Consigliere NICCO Anselmo ritornando sulla questione della fognatura del capoluogo di Donnaz ed a comprova dell'urgente necessità di tale opera, dà lettura di due lettere dell'Assessore Maschio, rispettivamente del 29-3-1957, prot. n. 747, e del 12-4-1957, prot. n. 906, nelle quali il predetto Assessore riconosce la necessità di tale opera ed assicura che non mancherà, in occasione di provvedimenti dell'Amministrazione in materia di ordine sanitario, di proporre la concessione di un contributo per il finanziamento dell'opera.
Rinnova, quindi, richiesta di inclusione della fognatura del capoluogo di Donnaz nel programma di lavori in esame.
Segue breve discussione, alla quale prendono parte, oltre al Consigliere NICCO Anselmo, i Consiglieri NICCO Giulio e MANGANONI, che appoggiano la richiesta del Consigliere Nicco Anselmo, e gli Assessori ARBANEY, BIONAZ e VESAN, il quale informa che l'opera di cui si tratta sarà inclusa nel prossimo programma che sarà elaborato e sottoposto all'approvazione del Consiglio.
Il Presidente, PAREYSON, pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione delle proposte formulate dalla Giunta e di cui ai capoversi 1, 2, 3 della relazione sopra riportata, con la sola variante concernente le parole "in via di massima", che vengono spostate ed inserite dopo le parole "di approvare il programma di lavori..." al primo capoverso della parte dispositiva della deliberazione.
Ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti e votanti: ventinove);
IL CONSIGLIO
delibera
1) di approvare il programma di lavori e, in via di massima, le spese di cui ai soprariportati elenchi A) e B), concernenti lavori di pubblica utilità aventi particolare importanza e urgenza, nonché contributi da concedere ai Comuni, per un importo di spesa di complessive Lire 234.600.000, di cui Lire 14.000.000 conservate a residui e Lire 220 milioni 600.000 da finanziare sul bilancio di previsione dell'esercizio 1956;
2) di stabilire che la Giunta regionale, anche nei casi in cui il programma indicato nel soprariportato elenco A) preveda la concessione di contributi regionali, possa deliberare l'eventuale esecuzione diretta dei lavori a cura della Regione, con finanziamento di spese a carico regionale nei limiti previsti per i singoli contributi;
3) di delegare alla Giunta regionale l'adozione di ogni successivo provvedimento deliberativo di esecuzione per l'attuazione del programma dei lavori pubblici compresi negli elenchi soprariportati, per il finanziamento delle spese, anche mediante eventuali storni di fondi e modificazioni di bilancio in sede di assestamento di bilancio, per l'approvazione dei progetti, per l'appalto e l'aggiudicazione dei lavori, per la concessione dei contributi ai Comuni, nonché per la liquidazione delle relative spese.
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