Oggetto del Consiglio n. 147 del 7 ottobre 1955 - Verbale

OGGETTO N. 147/55 - ESECUZIONE DI OPERE PARAVALANGHE IN LOCALITÀ BELLEFACE, DEL COMUNE DI AYAS, A PROTEZIONE DELL'ABITATO DI CHAMPOLUC - DELEGA ALLA GIUNTA.

L'Assessore all'Agricoltura e Foreste, ARBANEY, riferisce al Consiglio sulla seguente relazione concernente la proposta per l'approvazione, in via di massima, dell'esecuzione dei lavori occorrenti per il completamento delle opere paravalanghe già eseguite in località Belleface a protezione dell'abitato di Champoluc, in Comune di Ayas, relazione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri:

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In seguito ad istanza del Consiglio di Amministrazione della Consorteria Magneaz-Champoluc-Rovinal, di Ayas, il Servizio forestale regionale aveva compilato un progetto per opere paravalanghe da eseguire a protezione dell'abitato di Champoluc, progetto che prevedeva la costruzione di piazzuole in località Belleface.

L'esecuzione di un primo lotto di lavori, per l'importo di lire 7.500.000, fu approvata dal Consiglio regionale, con deliberazione n. 160, del 20-12-1950, e la Giunta regionale, con deliberazione n. 1260, in data 11-7-1951, autorizzò l'Ispettorato Forestale ad eseguire i lavori in economia diretta.

I lavori del primo lotto furono iniziati nel luglio del 1951 con mezzi d'opera e manovalanza della Ditta Chasseur Eugenio, di Champoluc (Ayas).

Il secondo lotto di lavori, previsti nel progetto in data 17-9-1952, ed ammontante a lire 22.959.496, fu approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 97, in data 3-10-1952, e l'esecuzione dei lavori fu affidata a trattativa privata all'Impresa Chasseur Eugenio, di Champoluc (Ayas).

I lavori eseguiti hanno dato ottimi risultati, in specie nel passato inverno, che è stato particolarmente nevoso.

Dalle osservazioni periodiche eseguite durante l'innevamento della pendice e dai rilievi eseguiti è risultato che per l'ultimazione dei lavori è necessaria l'esecuzione di ulteriori lavori per un ammontare di spesa previsto in lire 6.000.000 circa.

Quanto sopra premesso, si propone che il Consiglio regionale,

Deliberi

1) di approvare, in via di massima, l'esecuzione dei lavori occorrenti per il completamento delle opere paravalanghe già eseguite in località Belleface, a protezione dell'abitato di Champoluc, in Comune di Ayas, per un importo massimo di spesa previsto in Lire 6.000.000 (sei milioni);

2) di approvare e di impegnare la relativa spesa di lire sei milioni, da imputarsi all'articolo 48 del bilancio per il corrente esercizio finanziario, che presenta la necessaria disponibilità: "Spese per sgombro e arginatura frane e valanghe";

3) di delegare e di demandare alla Giunta regionale l'adozione dei provvedimenti deliberativi di esecuzione della presente deliberazione.

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L'Assessore ARBANEY illustra brevemente la proposta e informa che le opere già eseguite sono state fatte a regola d'arte ed hanno dato buoni risultati, tanto è vero che, nell'inverno scorso, nonostante la caduta di neve abbastanza abbondante, non vi è stata alcuna valanga nella località Belleface, in cui sono state eseguite opere paravalanghe, che consistono in piazzuole inclinate verso monte e su diverse linee intercalate atte a fermare la neve e a impedire la formazione e la caduta di valanghe.

Informa che molti Comuni, avendo constatato l'efficacia delle opere paravalanghe, hanno chiesto all'Amministrazione regionale l'esecuzione di analoghe opere nel loro territorio, per proteggere gli abitati soggetti alla caduta di valanghe.

Comunica che il servizio forestale regionale sta già esaminando il problema per vari Comuni ed ha già iniziato lo studio di progetti delle opere paravalanghe necessarie.

Il Consigliere SAVIOZ dichiara di concordare pienamente sull'esecuzione dei lavori proposti ed osserva che il problema del pericolo della caduta di valanghe riguarda non soltanto la Valle di Ayas, ma tutte le vallate laterali, dove quasi ogni anno cadono valanghe portando il lutto in qualche famiglia e notevoli danni materiali.

Precisa che si rende, quindi, indispensabile ed urgente di studiare e predisporre un piano completo delle opere paravalanghe da eseguire nei vari Comuni della Valle, a protezione degli abitati.

Richiama quanto già ebbe a dire, in sede di discussione del bilancio preventivo della Regione per l'esercizio finanziario 1955, circa l'opportunità dell'accensione di un mutuo passivo a lunga scadenza per un ammontare sufficiente a finanziare, in tutto o in parte, le opere di pubblica utilità la cui esecuzione è di maggior necessità e di interesse vitale per la popolazione di montagna, quale è quella della Valle d'Aosta.

Pone in rilievo che l'esecuzione delle opere paravalanghe, nelle zone montane situate al di sotto dei duemila metri, si concreta, in molti casi, in rimboschimenti e nella costruzione di muriccioli per il sostegno delle piazzuole antivalanghe.

Ritiene, per le ragioni anzidette, che sia opportuno economizzare, per quanto possibile, sui vari articoli di spesa del bilancio, per poter disporre dei fondi necessari per l'esecuzione, razionale e graduale, di opere paravalanghe nelle località più minacciate.

Conclude, ribadendo la necessità che, da parte degli uffici competenti, sia predisposto un piano completo ed organico delle opere paravalanghe interessanti i vari Comuni della Valle d'Aosta, da sottoporre all'esame ed all'approvazione del Consiglio, anche agli effetti di conoscere l'importo della somma occorrente per il finanziamento del piano stesso.

Le Conseiller Madame PERRUCHON veuve CHANOUX déclare de partager le point de vue du Conseiller Monsieur Savioz en tant qu'elle connaît tout particulièrement les vallées de Valsavaranche et de Cogne et sait que certaines zones de ces vallées sont ravagées par des avalanches presque toutes les années.

Elle estime que l'on doit prendre les mesures de précaution nécessaires afin d'éviter, en premier lieu, des dommages et, ensuite, des dépenses pour le déblayage des avalanches.

Il Consigliere CHABOD Renato dichiara di essere pienamente d'accordo sull'esecuzione delle opere paravalanghe proposte dalla Giunta, nonché sull'opportunità dello studio e dell'elaborazione di un piano completo ed organico delle opere paravalanghe da eseguire in vari Comuni della d'Aosta.

Osserva che, per predisporre il suddetto piano, è necessario fare preventivamente il censimento delle valanghe che cadono annualmente o periodicamente in Valle di Aosta, limitando però il censimento alle valanghe "tradizionali", che costituiscono un pericolo incombente per gli abitanti e per la viabilità su determinate strade.

Ritiene che il censimento delle valanghe potrebbe essere eseguito a cura dello stesso servizio forestale regionale, con la collaborazione eventuale dei Comuni interessati, e che, a censimento ultimato, potrebbe essere predisposto un piano generale ed organico delle opere paravalanghe da eseguire e da finanziare, eventualmente, con i fondi della legge 27-12-1953, n. 959.

Precisa che trattasi di un suo punto di vista personale basato sulla considerazione che i lavori delle opere paravalanghe hanno lo scopo di proteggere gli abitati e consistono molte volte in rimboschimenti, per cui, a lungo andare, servono anche a convogliare un maggior quantitativo di acque nei bacini idroelettrici.

Rammenta che l'Assessore Arbaney ha comunicato che vi sono parecchi altri Comuni che hanno chiesto l'esecuzione di opere paravalanghe ed osserva che tale fatto gli fa sorgere il dubbio che abbiano la precedenza, nell'esecuzione dei lavori, quei Comuni che sono più solleciti ad inoltrare domanda all'Amministrazione regionale.

Fa presente che, con l'elaborazione e l'approvazione di un piano organico completo, il servizio forestale regionale potrebbe, per l'esecuzione dei lavori, dare la priorità alle opere paravalanghe di più urgente necessità e ai Comuni in cui la caduta di valanghe costituisce un grave pericolo per l'incolumità della popolazione.

Il Consigliere NICCO Giulio, premesso che concorda pienamente su quanto detto dai Consiglieri che hanno preso la parola sull'argomento in discussione, dichiara che intende richiamare la particolare attenzione del Consiglio sulla zona del Breuil, ove le vittime per cadute di valanghe, anche abbastanza recenti, sono state numerose.

Rammenta la valanga del 1935, caduta all'imbocco del Breuil, che ha causato una diecina di vittime, e la valanga precipitata pochi anni or sono sul cantiere della S.I.P. e che ha fatto due vittime.

Precisa che questa seconda valanga ha anche minacciato l'intero abitato del Breuil, ed osserva, quindi, che non si può escludere che un giorno non possa cadere nuovamente investendo in pieno la zona in corrispondenza del piazzale del Breuil.

Fa presente che il pericolo della caduta di valanghe incute paura nei turisti ed ha quindi ripercussioni sfavorevoli sul turismo della Valle del Breuil.

Comunica che la paura della caduta di valanghe, per quanto riguarda la zona del Breuil, non è esagerata se si pensa che la valanga del 1935 è giunta quasi a dieci metri dall'albergo dei fratelli Bich, situato sulla strada di accesso al Breuil, e che detta valanga, nel suo risucchio, ha investito e trascinato fino al torrente, seppellendole nella neve, alcune persone che transitavano sulla predetta strada.

Rileva che, - dato il grande sviluppo edilizio della conca del Breuil e l'enorme numero di turisti chi vi affluiscono ogni anno, attrattivi dalla bellezza incantevole del sito -, è assolutamente indispensabile che, nell'elaborazione del prospettato piano generale organico delle opere paravalanghe da eseguire a protezione degli abitati, la conca del Breuil sia tenuta nella massima evidenza e sia classificata, se non la prima, almeno tra le prime zone che devono essere protette dalla caduta di valanghe.

Il Consigliere BARMASSE dichiara di associarsi a quanto detto dal Consigliere Nicco Giulio, perché nella zona del Breuil vi sono dei villaggi interi che si trovano sotto il pericolo incombente di valanghe e ciò per il fatto che non si è provveduto, a suo tempo, ad elaborare e ad approvare un piano regolatore edilizio per il Breuil, indicando le zone sicure e le zone considerate pericolose e non edificabili a causa della possibile caduta di valanghe.

Comunica che la mancanza del piano regolatore ha permesso il sorgere di una frazione in una località soggetta a valanghe, la cui popolazione, in quest'ultimo inverno, per timore che la frazione venisse investita da valanghe, lasciava le case e andava a pernottare in altra frazione.

Naturalmente, egli dice, non si può evitare, in detta zona, il pericolo della caduta di valanghe mediante costruzioni di opere paravalanghe, perché è impossibile fare opere paravalanghe adatte e resistenti sulla parete della "Grande Muraille", donde piombano quelle grandi masse di neve che provocano il forte spostamento d'aria che risucchia, assorbe e mette in movimento la neve del piano, facendola risalire sul versante opposto, donde in parte ricade in basso.

Informa che, in effetti, la valanga del 1935 ha asportato, nel suo risucchio, alcune persone che si trovavano a passare sulla strada del versante opposto, trascinandole in basso vicino al torrente.

Ritiene che, per eliminare il pericolo della caduta di valanghe dalla "Grande Muraille", l'unico mezzo sia quello di provocare la caduta della neve, mediante colpi di cannone antivalanghe, oppure di costruire una muraglia enorme, dell'altezza di dieci o dodici metri, a protezione dell'abitato.

Il Presidente, PAREYSON, pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione delle proposte della Giunta.

IL CONSIGLIO

preso atto di quanto riferito dall'Assessore all'Agricoltura e Foreste, Arbaney, e delle raccomandazioni formulate dai Consiglieri Signora Perruchon ved. Chanoux e Signori Nicco Giulio, Chabod Renato e Barmasse;

ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti e votanti numero trentadue);

Delibera

1) di approvare, in via di massima, l'esecuzione dei lavori occorrenti per il completamento delle opere paravalanghe già eseguite in località Belleface a protezione dell'abitato di Champoluc, in Comune di Ayas, per un importo massimo di spesa previsto in lire 6.000.000 (sei milioni);

2) di approvare e di impegnare la relativa spesa di lire sei milioni, da imputarsi all'articolo 48 del bilancio per il corrente esercizio finanziario, che presenta la necessaria disponibilità: "Spese per sgombro e arginatura frane e valanghe";

3) di delegare e di demandare alla Giunta regionale l'adozione dei provvedimenti deliberativi di esecuzione della presente deliberazione.

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