Oggetto del Consiglio n. 143 del 7 ottobre 1955 - Verbale

OGGETTO N. 143/55 - ISTITUZIONE DI CORSI DI LINGUA FRANCESE NEI COMUNI DELLA REGIONE PER L'ANNO SCOLASTICO 1955-1956 - DELEGA ALLA GIUNTA.

L'Assessore alla Pubblica Istruzione, BERTHET, riferisce al Consiglio in merito alla seguente deliberazione di Giunta n. 1875, in data 14 settembre 1955, concernente la proposta di istituzione di corsi di lingua francese nei Comuni della Regione per l'anno scolastico 1955-1956, deliberazione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:

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L'Assessore alla Pubblica Istruzione, Dr. BERTHET, richiama la deliberazione di Giunta n. 2532, del 22 dicembre 1954, concernente l'istituzione, per il decorso anno scolastico 1954-1955, di 35 Corsi di lingua francese per adulti nei Comuni della Regione, allo scopo di favorire il completamento dell'istruzione elementare e l'orientamento degli adulti e dei giovani, di età superiore ai 12 anni, nella conoscenza della lingua francese.

Propone di sottoporre all'approvazione del Consiglio l'istituzione di altrettanti Corsi nei Comuni della Regione per l'anno scolastico 1955-1956 ed il finanziamento della spesa relativa di lire 4.550.000.

Dopo breve discussione;

LA GIUNTA

prende atto di quanto sopra riferito dall'Assessore Dr. Berthet e, ritenuto necessario di provvedere all'istituzione dei suddetti corsi popolari di lingua francese, concorda, unanime, di proporre al Consiglio regionale:

1) di approvare l'istituzione di 35 Corsi di lingua francese in Comuni vari della Regione per l'anno scolastico 1955-1956;

2) di approvare la relativa spesa, prevista in lire 4.550.000 (quattro milioni cinquecento cinquanta mila), da finanziare con imputazione all'articolo 73 H del bilancio corrente esercizio finanziario, che presenta la necessaria disponibilità: "Spese per il funzionamento delle Scuole per adulti istituite a mente dell'articolo 87 del regolamento approvato con R. D. 5-2-1928, n. 577", ed al corrispondente articolo del bilancio per l'esercizio finanziario 1956;

3) di delegare alla Giunta regionale l'adozione dei provvedimenti di approvazione e di liquidazione delle spese relative ai corsi di cui sopra.

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L'Assessore BERTHET comunica che i corsi di lingua francese di cui la Giunta propone l'istituzione in Comuni vari della Regione per l'anno scolastico 1955-1956 sono 35 e comportano una spesa di complessive lire 4.550.000.

Fa presente che i corsi di cui si tratta sono stati già istituiti negli anni passati con spese a carico dell'Amministrazione regionale.

Su richiesta del Consigliere LAURENT, fa presente che nei Comuni di Gressoney St. Jean e di Gressoney La Trinité saranno nuovamente istituiti i corsi di lingua tedesca per l'anno scolastico 1955-1956, sempre che vi sia un numero sufficiente di iscritti per l'apertura dei corsi.

Il Consigliere NICCO Anselmo dichiara di concordare sulla proposta di istituzione dei 35 corsi di lingua francese in Comuni vari della Regione, pur essendo del parere che tali corsi non diano risultati molto soddisfacenti, perché i frequentanti sono generalmente persone adulte e, cioè, persone che si recano ai corsi dopo una giornata di lavoro e quindi non possono dare l'applicazione necessaria per il buon esito dei corsi.

Ritiene più opportuno curare bene l'insegnamento della lingua francese nelle Scuole elementari e, a tale scopo, raccomanda all'Assessore alla Pubblica Istruzione di voler disporre, mediante ispezioni frequenti, nelle varie Scuole elementari della Valle, controlli severi per accertare se l'insegnamento della lingua francese sia fatto regolarmente.

Comunica di essere a conoscenza che l'insegnamento della lingua francese lascia molto a desiderare da parte di alcuni insegnanti e che vi sono Insegnanti che non solo non vogliono saperne della lingua francese, ma la sabotano.

L'Assessore BERTHET dichiara che non gli risulta che vi siano Insegnanti i quali sabotino l'insegnamento della lingua francese nelle Scuole elementari.

Informa che, ultimamente, la Giunta ha stabilito di approvare l'istituzione di un posto di Ispettrice di lingua francese, la quale avrà l'incarico specifico di eseguire ispezioni nelle Scuole elementari della Valle di Aosta, al fine di accertare se l'insegnamento della lingua francese sia impartito regolarmente in tutte le Scuole della Valle.

Il Consigliere NICCO Anselmo dichiara di prendere atto della comunicazione dell'Assessore Berthet, concernente l'istituzione di un posto di Ispettrice per la lingua francese.

Il Presidente della Giunta, BONDAZ, prega il Consigliere Nicco Anselmo, - il quale le ha accennato ad inconvenienti che si verificano in alcune Scuole elementari -, e gli altri Consiglieri regionali, che siano a conoscenza di fatti del genere, di far pervenire segnalazioni e notizie al riguardo all'Assessorato all'Istruzione Pubblica.

Informa che prossimamente potrà essere istituito un corpo di Ispettori incaricati di effettuare ispezioni non soltanto nelle Scuole elementari ma anche in tutte le altre Scuole di qualsiasi ordine e grado della Valle d'Aosta.

Precisa che con l'istituzione del predetto corpo di Ispettori si avrà la garanzia che le Scuole diano i frutti che devono dare e si potrà, alla fine dell'anno scolastico, qualificare meglio gli insegnanti classificandoli secondo una graduatoria che corrisponda effettivamente ai meriti (competenza e diligenza) di ciascuno degli Insegnanti, e non avvenga più, quindi che si giunga alla fine dell'anno scolastico senza poter valutare gli insegnanti.

Ribadisce che, per varie ragioni, è necessario che tutti i Consiglieri collaborino con la Giunta e, in particolare, con l'Assessorato alla Pubblica Istruzione, fornendo le notizie che credano di dover riferire affinché si possa, mediante opportune ispezioni, eliminare tempestivamente gli eventuali inconvenienti che si riscontrassero ed ottenere, così, che tutte le Scuole funzionino regolarmente.

Comunica che, anche per quanto riguarda la qualificazione dei Segretari comunali, occorre fare ispezioni, che sono state già disposte dalla Presidenza della Giunta, perché attualmente i Segretari comunali sono quasi tutti classificati con la qualifica di ottimo, mentre è indispensabile che si addivenga ad una discriminazione, - che può farsi soltanto con ispezioni -, affinché i Segretari abbiano la qualifica che veramente meritano.

Le Conseiller Madame PERRUCHON communique de vouloir faire une remarque à propos de l'enseignement de la langue française.

Elle déclare que, à son avis, le système d'enseignement est un peu surpassé, parce qu'on se limite à faire apprendre des règles par cœur aux élèves et l'on cause trop peu en français.

Elle estime qu'il faudrait changer de méthode et que, pour joindre le but, ce serait nécessaire qu'un Inspecteur ou une Inspectrice fasse des inspections régulières dans toutes les écoles de la Vallée.

Elle souhaite que l'Assesseur Berthet s'intéresse lui-même aussi de la question, s'agissant d'éliminer une lacune, en tant que les élèves connaissent les règles mais ils ne savent pas causer en français.

Monsieur le Président de la Junte, BONDAZ, déclare de partager entièrement le point de vue du Conseiller Madame Perruchon veuve Chanoux à ce propos et il estime que les leçons que l'on donnera dans les 35 cours de langue française devraient consister essentiellement en des conversations entre les Enseignants et les élèves, plutôt que dans l'enseignement continuel des règles.

Il souligne que c'est la méthode de conversation que les élèves ne connaissent pas et que pour apprendre et parler couramment la langue française il faut que les élèves fassent beaucoup de conversation en français.

Il Consigliere DIEMOZ chiede se non si possa esaminare la possibilità di insegnare, oltre al francese, anche l'inglese e il tedesco in Valle d'Aosta, sull'esempio di quanto viene praticato a Torino, ove vi sono diversi Istituti, governativi e privati, in cui si tengono corsi di lingua francese, inglese e tedesca.

Ritiene che l'insegnamento contemporaneo delle tre lingue menzionate sarebbe di grandissimo beneficio per i giovani della Valle d'Aosta e, in particolare, per i giovani che frequentano la Scuola alberghiera.

L'Assessore BERTHET, pur prendendo atto della proposta del Consigliere Diémoz, informa che i corsi di lingua tedesca e di lingua inglese istituiti due anni or sono, in Aosta, non hanno dato buoni risultati, specie dal punto di vista della frequenza, perché i giovani, col sopraggiungere della primavera e per varie ragioni, hanno disertato i corsi.

Per quanto concerne i corsi di lingua francese, comunica che il Ministero della Pubblica Istruzione, previ accordi presi con l'Ambasciata francese in Roma, ha messo a disposizione della Regione Valle d'Aosta due Professori francesi, i quali seguiranno gli Insegnanti della Regione nel loro lavoro, al fine di modificare e rendere più didattico e più moderno il metodo di insegnamento.

Esprime la certezza che, con l'aiuto e la collaborazione dei predetti due Insegnanti francesi, che sono specializzati nel campo pedagogico, i risultati dei corsi di lingua francese saranno senz'altro superiori rispetto agli anni passati.

Il Consigliere MANGANONI rammenta che nelle Scuole elementari della Valle d'Aosta erano stati, negli anni scorsi, adottati, quali libri di testo, i "Chez nous", "Mon vocabulaire", "Mon cinquième livre", ecc.

Comunica che quest'anno, secondo quanto gli è stato riferito, alcuni maestri avrebbero adottato come libri di testo dei libri ordinati all'estero e fatti spedire dalla Svizzera, libri che costano circa il doppio degli altri (dalle 800 alle 900 lire anziché dalle 400 alle 500 lire).

Chiede all'Assessore alla Pubblica Istruzione se ciò corrisponda al vero.

L'Assessore BERTHET informa che, in materia di libri di testo scolastici, gli Insegnanti hanno piena libertà di scelta e che, quindi, l'apposita Commissione didattica non fa che deliberare l'adozione dei libri di testo che essi prescelgono.

Rileva che può darsi benissimo che alcuni Insegnanti, essendosi recati in Svizzera e in Francia, abbiano trovato che determinati libri di testo di lingua francese, a loro parere, corrispondano alle esigenze locali della Valle d'Aosta e ne abbiano chiesto ed ottenuto l'adozione da parte della Commissione didattica.

Fa presente di non essere a conoscenza del fatto specifico al quale ha accennato il Consigliere Manganoni e, cioè, che siano stati adottati, in alcune Scuole elementari, libri di testo acquistati in Svizzera, al prezzo di lire 800-900.

Osserva che sta di fatto, però, che, mentre i libri di testo scolastici in Francia vengono ceduti a un prezzo che corrisponde, su per giù, al prezzo praticato in Valle di Aosta, i libri di testo provenienti dalla Svizzera costano evidentemente molto di più che in Valle d'Aosta, per ragioni di cambio e, cioè, per il maggior valore della moneta svizzera in confronto a quella italiana.

Il Presidente della Giunta, BONDAZ, pone in rilievo di essere stato sorpreso della affermazione dell'Assessore Berthet che gli Insegnanti abbiano piena libertà di scelta per quanto concerne i libri di testo scolastici.

Chiede all'Assessore se non gli risulti pervenuta alla Sovrintendenza regionale agli Studi una disposizione ministeriale nella quale si dice che, per l'anno in corso, devono essere mantenuti i libri di testo adottati nello scorso anno.

Precisa di aver fatto tale domanda perché gli è stata riferita una notizia, che si augura non risulti vera, e cioè che nella stessa classe, suddivisa in due sezioni (A e B), sarebbero stati adottati differenti libri di testo.

Ritiene che ciò non debba assolutamente accadere, perché occorre, nel limite del possibile, andare incontro alle necessità degli alunni e delle loro famiglie.

Osserva che non è giusto, infatti, salvo che vi siano motivate ragioni particolari, che un Insegnante cambi ogni anno i libri di testo, in quanto ciò obbliga le famiglie degli alunni a sostenere spese non indifferenti per l'acquisto dei libri nuovi.

Rammenta che nei tempi passati, cioè nel periodo in cui frequentava egli stesso gli studi, la maggior parte degli studenti studiava su libri che comperava di seconda mano e con minore spesa, libri che talvolta contenevano anche utili annotazioni dello studente che se ne era servito in precedenza.

Conclude, pregando l'Assessore Berthet di volergli dare le delucidazioni richieste.

Il Consigliere MANGANONI esprime il dubbio che possano esservi Insegnanti i quali percepiscono determinati premi o percentuali sul costo dei libri e che, per tale ragione, siano invogliati a cambiare ogni anno i libri di testo.

Invita l'Assessore Berthet a vigilare attentamente affinché fatti del genere, che sarebbero assai gravi, non abbiano a verificarsi.

Il Consigliere DUGUET osserva che, se gli Insegnanti non cambiassero ogni anno i libri di testo, i Patronati scolastici potrebbero estendere l'assistenza ad un maggior numero di bambini, in quanto avrebbero la possibilità di passare i libri di testo di una determinata classe agli alunni bisognosi che frequenteranno la stessa classe l'anno successivo.

Il Consigliere CHABOD Renato, prendendo lo spunto dal fatto che l'argomento in discussione riguarda l'insegnamento e il perfezionamento della lingua francese mediante appositi corsi da istituirsi in vari Comuni della Regione, esprime parere che i Consiglieri regionali dovrebbero per primi dare buon esempio, stabilendo di parlare in lingua francese per tutta una determinata seduta.

Osserva che si dovrebbe prescegliere una seduta che abbia all'ordine del giorno argomenti non pesanti, in quanto, per determinati argomenti di un certo peso, quali ad esempio un progetto di legge, uno schema di disciplinare, ecc., è bene che i Consiglieri possano parlare nella lingua nella quale hanno maggior facilità di esprimersi.

Il Consigliere FERREIN rammenta che, in una delle prime sedute tenute dal Consiglio regionale, era stato stabilito che i Consiglieri potessero esprimersi liberamente, oltre che in italiano e in francese, anche in dialetto valdostano (patois).

Il Consigliere NORAT suggerisce che il Consiglio potrebbe concordare, di volta in volta, l'argomento da trattare in lingua francese.

L'Assessore BERTHET risponde ai quesiti e rilievi formulati dal Presidente della Giunta, Bondaz, e dal Consigliere Manganoni, precisando, anzitutto, che in materia di libertà di scelta dei libri di testo scolastici vi è stato in passato anche un po' di confusione, poiché ogni Insegnante ha la facoltà di scegliere i libri di testo che preferisce, senza che nessuno possa interferire nella questione.

Ammette che da tale stato di cose abbiano potuto derivare vari abusi ed inconvenienti non lievi.

Informa che nell'Alto Adige il Provveditorato agli Studi (Scuola Alto Atesina) ha emanato norme per la regolamentazione di tale materia, norme che sono state, però, impugnate dalla categoria degli Insegnanti con ricorso al Consiglio di Stato e rileva che la vertenza non è ancora stata definita.

Comunica di avere allo studio un disegno di legge che sottoporrà, quanto prima, all'esame ed all'approvazione del Consiglio, disegno con il quale si prevede di istituire una Commissione tecnica regionale, composta di Insegnanti particolarmente competenti, incaricati di scegliere e valutare un determinato numero di libri di testo, da adottarsi per tutte le classi elementari nel territorio della Valle d'Aosta, per il periodo di tre anni; ad esempio: cinque libri di testo per ognuna delle classi elementari.

Riferisce anche che, dall'esame di una statistica fatta due anni or sono, ha rilevato che per la sola 1° classe elementare sono stati adottati quali libri di testo, nel territorio della Valle d'Aosta, ben 70 libri diversi.

Sottolinea che tale fatto porta, indubbiamente, ad inconvenienti gravi, se si pensa che nella nostra Regione vi sono anche molte famiglie che abitano per un certo periodo dell'anno in un determinato paese e per il rimanente periodo in un altro paese; cita, ad esempio, il caso di molte famiglie di Torgnon, che nella primavera si trasferiscono a Chambave.

Osserva che i bambini, che da Torgnon si spostano a Chambave, sono costretti ad acquistare prima i libri di testo adottati dalle scuole di Torgnon e poi i libri di testo adottati dalle scuole di Chambave, con sensibile aggravio di spesa per le loro famiglie.

Per quanto riguarda l'accenno fatto dal Consigliere Manganoni ad eventuali percentuali percepite sul costo dei libri da Insegnanti, osserva che trattasi di insinuazione di indubbia gravità.

Precisa di non essere a conoscenza di fatti del genere ed invita il Consigliere Manganoni e qualunque altro Consigliere che sia eventualmente edotto di gravi irregolarità del genere a segnalargliele fornendogli, possibilmente, elementi di prova.

Osserva che, in tal caso, interverrebbe immediatamente nei confronti dei trasgressori, perché la vendita di libri e di cancelleria da parte degli Insegnanti è tassativamente proibita.

Il Presidente, PAREYSON, pone ai voti, per alzata di mano, le proposte formulate dalla Giunta e di cui ai numeri 1, 2 e 3 della deliberazione di Giunta surriportata.

IL CONSIGLIO

preso atto di quanto riferito dall'Assessore alla Pubblica Istruzione;

ritenuta l'opportunità e la necessità della istituzione in Valle di Aosta di corsi di lingua francese per l'anno scolastico 1955-1956, in analogia a quanto già fatto negli scorsi anni;

ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti e votanti numero trentatre);

Delibera

1) di approvare l'istituzione di 35 Corsi di lingua francese in Comuni vari della Regione, per l'anno scolastico 1955-1956;

2) di approvare la relativa spesa, prevista in lire 4.550.000 (quattro milioni cinquecento cinquanta mila) da finanziare con imputazione all'articolo 73 H del bilancio corrente esercizio finanziario, che presenta la necessaria disponibilità: "Spese per il funzionamento delle Scuole per adulti istituite a mente dell'articolo 87 del regolamento approvato con R. D. 5-2-1928" ed al corrispondente articolo del bilancio per l'esercizio finanziario 1956;

3) di delegare alla Giunta regionale l'adozione dei provvedimenti di approvazione e di liquidazione delle spese relative ai Corsi di cui sopra.

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