Oggetto del Consiglio n. 142 del 7 ottobre 1955 - Verbale

OGGETTO N. 142/55 - ISTITUZIONE DI CORSI POPOLARI PER L'ANNO SCOLASTICO 1955-1956 DELEGA ALLA GIUNTA.

L'Assessore alla Pubblica Istruzione, BERTHET, riferisce al Consiglio in merito alla seguente deliberazione di Giunta n. 1874, in data 14 settembre 1955, concernente la proposta di "Istituzione di corsi popolari per l'anno scolastico 1955-1956", deliberazione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:

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L'Assessore alla Pubblica Istruzione, Dr. BERTHET, riferisce alla Giunta che il Ministero della Pubblica Istruzione, contrariamente a quanto avveniva negli anni precedenti, non ha concesso l'istituzione di Corsi popolari a suo carico nella Regione Valle d'Aosta, per l'anno scolastico 1955-1956.

Fa presente l'opportunità e la necessità che i corsi suddetti siano istituiti con spese a totale carico della Regione.

Riferisce che la spesa prevista per ogni Corso popolare è di lire 150.000 e propone di sottoporre all'approvazione del Consiglio l'istituzione di n. 25 Corsi popolari, a totale carico dell'Amministrazione regionale, e il finanziamento della relativa spesa complessiva di lire 3.750.000.

Dopo breve discussione;

LA GIUNTA

prende atto di quanto sopra riferito dall'Assessore Dr. Berthet e, ritenuto indispensabile e conveniente l'istituzione dei Corsi popolari di cui si tratta, concorda, unanime, di proporre al Consiglio regionale:

1) di approvare l'istituzione e l'apertura, con spese a carico dell'Amministrazione regionale, di n. 25 Corsi popolari per l'anno scolastico 1955-1956;

2) di approvare la spesa di lire 3.750.000 (tre milioni settecento cinquanta mila) da finanziare con imputazione all'articolo 73 H del bilancio corrente esercizio: "Spese per il funzionamento delle Scuole e dei Corsi per adulti istituiti a mente dell'articolo 87 del Regolamento approvato con R. D. 5-2-1928, n. 577" e al corrispondente articolo del bilancio per l'esercizio finanziario 1956;

3) di delegare alla Giunta regionale l'adozione dei provvedimenti di approvazione e di liquidazione delle spese relative ai Corsi di cui sopra.

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L'Assessore BERTHET riferisce che il Ministero della Pubblica Istruzione ha seguito più rigidamente, quest'anno, l'indice percentuale di analfabeti in campo nazionale e, pertanto, contrariamente a quanto praticato negli anni passati, non ha concesso alcun fondo per l'istituzione di Corsi popolari per il territorio della Valle d'Aosta per l'anno scolastico 1955-1956.

Ritiene che, pur essendo bassissimo l'indice percentuale di analfabeti in Valle d'Aosta (elementi locali 0,7%, elementi forestieri 2,15%), sia opportuno istituire i predetti Corsi popolari anche per l'anno scolastico 1955-1956, tanto più che sono già pervenute diverse richieste da parte delle Direzioni didattiche.

Comunica che i Corsi popolari si dividono nei seguenti tre gruppi:

- 1° gruppo: per gli analfabeti;

- 2° gruppo: per coloro che non hanno adempiuto agli obblighi scolastici elementari;

- 3° gruppo: per coloro che, pur avendo adempiuto agli obblighi scolastici elementari, intendono completare la loro istruzione elementare.

Fa presente che la spesa prevista per ogni Corso popolare, la cui durata media è di mesi sei, si aggira sulle 150.000 lire; per cui, calcolando in 25 i Corsi popolari da istituire, la spesa complessiva ammonta a lire 3.750.000.

Il Consigliere BARMASSE fa presente che, nel prossimo anno, funzioneranno in alcuni Comuni anche le classi 6.a, 7.a e 8.a; chiede per quali ragioni lo Stato ha soppresso i Corsi popolari nel territorio della Valle d'Aosta.

L'Assessore BERTHET precisa che le ragioni della non concessione di fondi da parte dello Stato per l'istituzione e il funzionamento di Corsi popolari per l'anno scolastico 1955-1956 in Valle d'Aosta sono evidenti, se si considera che la percentuale di analfabetismo in Valle d'Aosta è soltanto del 0,7% fra gli elementi locali e del 2,15% fra gli elementi forestieri e che in alcuni Comuni della Valle d'Aosta sono state pure istituite le classi elementari 6.a, 7.a e 8.a, mentre, invece, in alcune vaste zone del meridione d'Italia l'analfabetismo raggiunge ancora forti percentuali in rapporto al numero degli abitanti.

Su richiesta del Consigliere BARMASSE, precisa ancora che i Corsi popolari hanno un determinato programma, per lo svolgimento del quale devono essere fatte 12 ore di insegnamento alla settimana e, precisamente, 2 ore ogni giorno se i giorni di insegnamento sono sei, oppure due ore e mezza se i giorni di insegnamento sono cinque.

Il Consigliere BARMASSE ritiene che sia assai gravoso per un insegnante tenere due ore di lezione nei corsi popolari dopo l'orario normale di insegnamento nella sua scuola.

Esprime parere che, per alleviare la fatica degli insegnanti delle scuole elementari, i corsi popolari debbano essere tenuti da maestri in soprannumero ed appositamente incaricati di tale insegnamento.

L'Assessore BERTHET informa che, in campo nazionale, i corsi popolari sono istituiti, oltre che per scopi istruttivi, anche per alleviare la disoccupazione dei maestri.

Precisa, infatti, che gli insegnanti, che prestano servizio nelle scuole, non possono, in linea di massima, ottenere la nomina per l'insegnamento dei corsi popolari, ai quali vengono, quindi, preposti insegnanti (maestri e maestre) disoccupati.

Aggiunge che l'insegnamento nei corsi popolari viene computato e calcolato come servizio effettivo di classe.

Il Consigliere BARONE chiede se i corsi popolari vengono istituiti ogni anno, negli stessi Comuni o se si segua una specie di rotazione.

L'Assessore BERTHET informa che, ogni anno, mediante appositi manifesti affissi in tutti i Comuni, viene data notizia alla popolazione dell'istituzione di corsi popolari con invito a coloro che intendessero frequentare i corsi stessi a iscriversi presso le Direzioni didattiche di ogni circolo o presso il municipio o presso l'insegnante fiduciario del Comune.

Fa presente che, nei Comuni in cui gli iscritti per un determinato corso popolare raggiungono il numero di venti, viene istituito il corso, per cui possono essere istituiti corsi popolari per più anni di seguito negli stessi Comuni, a seconda delle domande di iscrizione e delle necessità locali.

Riferisce che la proposta di istituire 25 corsi popolari per l'anno scolastico 1955-1956 è basata sulle richieste di corsi popolari negli anni passati, corsi che non hanno mai superato complessivamente il numero di 25.

Rileva che, a seconda delle richieste pervenute alle Direzioni didattiche, in alcuni Comuni vengono istituiti corsi completi per varie materie (italiano, francese, matematica, storia e disegno) e in altri vengono, invece, istituiti corsi per una sola materia, ad esempio corsi di lingua francese.

Il Consigliere BARONE dichiara che il comportamento del Ministero della P.I. nei confronti della Valle d'Aosta, in tale materia, è alquanto inopportuno, tenuto conto che l'onere del pagamento degli assegni agli insegnanti di ogni ordine e grado, nel territorio della Valle d'Aosta, già grava totalmente a carico della Regione.

Ritiene che il negare alla Valle d'Aosta l'esigua somma di lire 3.750.000, necessaria per l'istituzione e il funzionamento dei corsi popolari, costituisca in certo qual modo un'offesa per la Valle d'Aosta, tanto più se si considera che il Governo centrale è già solito lesinare nel concedere alla Regione quanto le spetta di diritto.

L'Assessore BERTHET osserva che, oltre al Trentino-Alto Adige e alla Provincia di Sondrio, la Valle d'Aosta è la sola Regione in cui funzionino la 6.a, 7.a e 8.a classe elementare e che, essendo molto maggiori le necessità e l'analfabetismo nel meridione in confronto al settentrione, il Ministero della Pubblica Istruzione stanzia determinati fondi per il funzionamento dei corsi popolari e istituisce i corsi stessi nel sud, anziché in Valle d'Aosta e nel nord in genere.

Il Presidente, PAREYSON, pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione delle proposte fatte dalla Giunta e di cui ai numeri 1, 2 e 3 della deliberazione di Giunta surriportata.

IL CONSIGLIO

preso atto di quanto riferito dall'Assessore alla Pubblica Istruzione;

ritenuta l'opportunità della istituzione in Valle d'Aosta, a cura e spese della Regione, di corsi popolari per l'anno scolastico 1955-1956, in analogia a quanto già praticato negli scorsi anni a spese dello Stato;

ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti e votanti numero trentatre);

Delibera

1) di approvare l'istituzione e l'apertura, con spese a carico dell'Amministrazione regionale, di numero venticinque Corsi popolari per l'anno scolastico 1955-1956;

2) di approvare la spesa di lire 3.750.000 (tre milioni settecento cinquanta mila) da finanziare con imputazione all'articolo 73 H del bilancio corrente esercizio: "Spese per il funzionamento delle Scuole e dei Corsi per adulti istituiti a mente dell'articolo 87 del Regolamento approvato con R.D. 5-2- 1928, n. 577" e al corrispondente articolo del bilancio per l'esercizio finanziario 1956;

3) di delegare alla Giunta regionale l'adozione dei provvedimenti di approvazione e di liquidazione delle spese relative ai corsi di cui sopra.

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