Oggetto del Consiglio n. 139 del 7 ottobre 1955 - Verbale

OGGETTO N. 139/55 - PROPOSTA DI CONFERMA, CON MODIFICAZIONI, DELLA DELIBERAZIONE CONSILIARE 7-4-1954, N. 42, CONCERNENTE LA PROROGA DELLA CONCESSIONE ALLA SOCIETÀ SITAV, DI ST. VINCENT, PER L'ESERCIZIO DELLA CASA DA GIOCO.

Il Presidente della Giunta, BONDAZ, riferisce al Consiglio in merito alla seguente relazione concernente la proposta di conferma, con modificazioni, dei provvedimenti approvati con la deliberazione consiliare 7 aprile 1954, n. 42, relativa alla proroga della concessione alla Società SITAV, di St. Vincent, per l'esercizio della Casa da Gioco, relazione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:

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Allo scopo di ovviare ad inconvenienti vari e ai danni finanziari derivanti dalla insufficienza dei locali da gioco, presso la Casa da Gioco di St. Vincent, la Giunta regionale, in seguito a trattative intercorse con la Società SITAV, concessionaria della Casa da Gioco, sottopose all'esame del Consiglio proposte di massima, esaminate dal Consiglio nell'adunanza del 29 luglio 1953, concernenti la costruzione di nuovi locali in proprietà regionale e la proroga per anni cinque della concessione alla Società SITAV.

In tale adunanza il Consiglio, ritenuta la necessità di una sollecita soluzione del problema della costruzione di nuovi locali per l'esercizio della Casa da Gioco, deliberava (oggetto n. 55) quanto segue:

1) - di non ritenere opportuno di prendere in considerazione soluzioni parziali e provvisorie del problema dei nuovi locali per l'esercizio della Casa da Gioco di St. Vincent, dovendo l'Amministrazione regionale addivenire ad una soluzione di carattere definitivo di tale problema, che consenta alla Regione di disporre di locali di sua proprietà, adeguati alle necessità della Casa da Gioco;

2) - di approvare, in via di larga massima, le proposte già deliberate dalla Giunta regionale e comunicate alla Società SITAV concernenti l'impegno, da parte della predetta Società, di costruire a sue spese, per conto e in proprietà della Regione, su terreno da cedersi gratuitamente e preventivamente in proprietà alla Regione, un nuovo stabile avente locali ed arredamento idonei nonché capienza almeno doppia rispetto a quella dei locali attualmente adibiti a Casa da Gioco dell'Hôtel Billia, oltre a saloni di rappresentanza (per manifestazioni, ricevimenti, spettacoli, concerti, ecc.), con sufficiente attigua area di terreno per parco-giardino e parcheggio macchine;

3) - di approvare, altresì, in via di larga massima, che la Società SITAV concorra alla sistemazione definitiva e decorosa della "Fons Salutis" mediante la costruzione di nuovi locali e con criteri adeguati alle moderne concezioni in materia termale;

4) - di approvare, in via di larga massima, la concessione alla Società SITAV , quale contropartita per gli oneri che la Società stessa dovrebbe assumere ai sensi dei precedenti numeri, della proroga per un periodo inferiore a dieci anni (periodo da determinarsi in seguito dal Consiglio regionale) della vigente concessione per l'esercizio della Casa da Gioco di St. Vincent, concessione la cui scadenza è prevista per la fine del mese di marzo 1957;

5) - di incaricare la Giunta di continuare a perfezionare le trattative in corso con la predetta Società SITAV e di sottoporre proposte concrete e dettagliate all'esame e all'approvazione del Consiglio regionale.

In seguito a laboriose trattative intercorse fra la Presidenza della Giunta regionale e la Società SITAV, la Giunta, con deliberazioni n. 59, in data 20 gennaio 1954, e n. 133, in data 3 febbraio 1954, stabiliva di proporre al Consiglio regionale l'approvazione della proroga a favore della Società SITAV, per anni nove a decorrere dal 1° aprile 1957, della concessione dell'esercizio della Casa da Gioco di St. Vincent, alle condizioni precisate nella deliberazione numero 133, nonché ad altre condizioni e clausole da deliberarsi, in seguito, dalla Giunta per l'approvazione di un nuovo atto aggiuntivo di concessione.

Secondo gli accordi intercorsi, la Società SITAV avrebbe dovuto, fra altro, cedere in proprietà alla Regione una superficie di terreno di circa metri quadrati 7.000 e costruirvi uno stabile avente locali idonei, convenientemente arredati con materiale di proprietà della Società stessa, saloni di rappresentanza, servizi, parco-giardino e parcheggio.

Inoltre, la Società SITAV avrebbe dovuto provvedere alla sistemazione definitiva dei locali della Fons Salutis, assumendo a suo carico una quota di spese fino ad un massimo di lire 30.000.000.

La Società SITAV avrebbe assunto tali oneri quale contropartita per la proroga novennale della concessione dell'esercizio della Casa da Gioco e per alcune modifiche migliorative del capitolato regolante le condizioni e gli oneri di esercizio della Casa da Gioco (vedansi deliberazioni di Giunta n. 59, del 20 gennaio 1954, e n. 133, del 3 febbraio 1954, inserite nella allegata deliberazione consiliare n. 42, in data 7 aprile 1954).

Il Consiglio regionale, al quale la Giunta sottopose, per l'approvazione, le proposte conclusive risultanti dalle trattative intercorse con la Società SITAV, esaminò gli atti e le proposte stesse nell'adunanza del 7 aprile 1954 e, ritenuta la necessità della sollecita costruzione di nuovi locali di proprietà regionale per l'esercizio della Casa da Gioco, nonché della sistemazione della Fons Salutis, deliberava di approvare la proroga a favore della Società SITAV di St. Vincent, per il periodo di anni nove, a decorrere dal 1° aprile 1957, della concessione dell'esercizio della Casa da Gioco di St. Vincent alle condizioni proposte dalla Giunta e previste nella deliberazione di Giunta n. 133, in data 3 febbraio 1954, nonché alle altre condizioni e clausole da deliberarsi dalla Giunta per l'approvazione di un nuovo atto aggiuntivo di concessione.

La menzionata deliberazione consiliare 7 aprile 1954, n. 42, non è ancora stata restituita alla Regione munita del visto della Commissione di Coordinamento e non ha, pertanto, avuto sino ad ora alcun seguito di esecuzione.

La nuova Amministrazione regionale, preoccupandosi di addivenire ad una sollecita definizione dell'importante problema, nell'interesse della Regione, sia per assicurare l'incremento dei gettiti annui della Casa da Gioco mediante la costruzione di nuovi locali, sia per addivenire alla costruzione di nuovi locali di proprietà regionale prima della scadenza dell'attuale concessione per l'esercizio della Casa da Gioco, dopo aver esaminato ponderatamente ogni migliore e sollecita possibilità di soluzione della questione, per molti lati delicata e complessa, decise di riprendere le trattative con la Società SITAV, allo scopo di definire e di precisare meglio i termini e le condizioni degli accordi formanti oggetto delle sopra menzionate deliberazioni consiliari e di Giunta.

In seguito ad ulteriori e laboriose trattative svolte con i rappresentanti della Società SITAV, la Giunta ha stabilito di proporre al Consiglio regionale di deliberare quanto in appresso:

1) - confermare la deliberazione del Consiglio regionale in data 7 aprile 1954, n. 42, salve le precisazioni e le modificazioni seguenti:

a) i terreni necessari per la nuova costruzione che la SITAV dovrà cedere o far cedere gratuitamente ed immediatamente alla Regione, a semplice richiesta di questa ultima, sono come infra indicati (F. XXIX):

Terreni interessati dal nuovo fabbricato:

Numero

di

mappa

197

-

Superficie

mq.

1.660

"

"

"

198

-

"

"

576

"

"

"

562

-

"

"

110

Cappella S. Rocco

(A)

-

"

"

141

Numero

di

mappa

190

-

"

"

437

"

"

"

dal

119

compreso al 131 compreso

-

"

"

1.150

Numero

di

mappa

559

-

"

"

15

"

"

"

-

-

"

"

80

"

"

"

195

-

"

"

356

"

"

"

196

-

"

"

1.130

"

"

"

132

-

"

"

262

"

"

"

117

-

"

"

1.598

"

"

"

191

-

"

"

157

"

"

"

118

-

"

"

9

mq.

7.681

Terreni interessati dalla strada di accesso:

Numero

di

mappa

186

-

quota superficie

mq.

50

"

"

"

609

-

intero

"

266

"

"

"

189

-

quota superficie

"

120

"

"

"

185

-

"

50

mq.

486

Terreni destinati a parcheggio:

Numeri di mappa 202-204-690-629-689

-

quota superficie

mq.

1.500

E così per complessivi

mq.

9.667

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Di tali terreni, gli appezzamenti o quote di essi distinti in catasto al F. XXIX n. 202-204 e 629 sono già compresi nell'elenco terreni di cui alla delibera del Consiglio regionale n. 42, del 7-4-1954.

b) La Società concessionaria SITAV dovrà provvedere a costruire entro il 31-12-1956, a totali sue spese, per conto ed in proprietà della Regione, sui terreni di cui al precedente capoverso n. 1, previamente e gratuitamente ceduti in proprietà alla Regione, un nuovo stabile sede della Casa da Gioco avente locali idonei e convenientemente arredati, saloni di rappresentanza, servizi, parco-giardino, parcheggio ecc. ecc., come da progetto elaborato dall'Ing. Gaspare Pestalozza, di Torino, di intesa con la Giunta regionale e con la Società SITAV. L'arredamento e l'attrezzatura rimarranno, nella parte mobile, di proprietà della Società SITAV.

2) - Delegare alla Giunta regionale l'adozione di ogni provvedimento deliberativo per l'esecuzione della deliberazione consiliare in data 7 aprile 1954, n. 42, e della presente deliberazione.

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NOTA: Si allega copia della deliberazione consiliare in data 7 aprile 1954, n. 42, con inserite le copie delle deliberazioni di Giunta in data 20-1-1954, n. 59, e in data 3-2-1954, n. 133.

Si allega, altresì, la planimetria dei terreni da cedersi alla Regione.

Il progetto del nuovo fabbricato, il plastico e gli elaborati saranno trasferiti nella sala delle adunanze consiliari ed illustrati al Consiglio.

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Estratto della deliberazione del Consiglio regionale in data 7-4-1954

OGGETTO N. 42 - Casa da Gioco di St. Vincent - Proroga della concessione alla Società SITAV per l'esercizio dei giochi - Costruzione di nuovi locali per la Casa da Gioco e sistemazione della "Fons Salutis" - Delega alla Giunta.

L'Assessore alle Finanze, Ing. FRESIA, riferisce al Consiglio in merito alle trattative svolte con la Società SITAV, concessionaria della Casa da Gioco di St. Vincent, in esecuzione della deliberazione consiliare n. 55, in data 29-7-1953, ai fini della proroga della concessione per l'esercizio dei giochi, della costruzione di nuovi locali, di proprietà regionale, da adibirsi a Casa da Gioco, nonché ai fini della sistemazione della "Fons Salutis" di St. Vincent.

Richiama l'attenzione del Consiglio sulla deliberazione consiliare n. 55, in data 29 luglio 1953, nonché sulle seguenti deliberazioni di Giunta n. 59, in data 20 gennaio 1954, e n. 133, in data 3 febbraio 1954, trasmesse in copia ai Signori Consiglieri, unitamente agli altri allegati all'ordine del giorno dell'adunanza:

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Verbale dell'adunanza del Consiglio regionale delli 29-7-1953

ESTRATTO DI DELIBERAZIONE

... Omissis ...

OGGETTO N. 55 - Casa da Gioco di St. Vincent - Trattative con la Società concessionaria SITAV per costruzione di nuovi locali, per sistemazione della "Fons Salutis" e per proroga della concessione di esercizio dei giochi.

L'Assessore alle Finanze, Ing. FRESIA, riferisce al Consiglio in merito alle trattative in corso con la Società SITAV, concessionaria della Casa da Gioco di St. Vincent, per la costruzione di nuovi locali, per la sistemazione della "Fons Salutis" e per la proroga della concessione di esercizio dei giochi.

...Omissis...

IL CONSIGLIO

ritenuta la necessità della sollecita soluzione del problema della costruzione dei nuovi locali per l'esercizio della Casa da Gioco di Saint Vincent;

preso atto delle proposte di massima approvate dalla Giunta con deliberazione numero 954, in data 13 maggio 1953;

vista la lettera n. 2281, in data 21 giugno 1953, della Società SITAV, di St. Vincent;

ritenuto che mancano attualmente gli elementi e gli atti che consentano al Consiglio di adottare, nell'adunanza odierna, una decisione definitiva e impegnativa in merito alla importante questione di cui si tratta;

ad unanimità di voti (Consiglieri presenti, votanti e favorevoli numero 27);

Delibera

1) - di non ritenere opportuno di prendere in considerazione soluzioni parziali e provvisorie del problema dei nuovi locali per l'esercizio della Casa da Gioco di Saint Vincent, dovendo l'Amministrazione regionale addivenire ad una soluzione di carattere definitivo di tale problema, che consenta alla Regione di disporre di locali di sua proprietà adeguati alle necessità della Casa da Gioco;

2) - di approvare, in via di larga massima, le proposte già deliberate dalla Giunta regionale e comunicate alla Società SITAV, concernenti l'impegno, da parte della predetta Società, di costruire a sue spese, per conto e in proprietà della Regione, su terreno da cedersi gratuitamente e preventivamente in proprietà della Regione, un nuovo stabile avente locali ed arredamenti idonei, nonché capienza almeno doppia rispetto a quella dei locali attualmente adibiti a Casa da Gioco nell'Hôtel Billia, oltre a saloni di rappresentanza (per manifestazioni, ricevimenti, spettacoli, concerti, ecc.), con sufficiente attigua area di terreno per parco - giardino e parcheggio macchine, il tutto secondo progetto esecutivo dettagliato da sottoporsi all'approvazione del Consiglio regionale;

3) - di approvare, altresì, in via di larga massima, che la Società SITAV concorra alla sistemazione definitiva e decorosa della "Fons Salutis" mediante la costruzione di nuovi locali e con criteri adeguati alle moderne concessioni in materia termale e secondo progetto esecutivo da approvarsi dal Consiglio regionale e dal Comune di Saint Vincent;

4) - di approvare, in via di larga massima, la concessione alla Società SITAV, quale contropartita per gli oneri che la Società stessa dovrebbe assumere ai sensi dei precedenti numeri, della proroga per un periodo inferiore a dieci anni (periodo da determinarsi in seguito dal Consiglio regionale) della vigente concessione per l'esercizio della Casa da Gioco di St. Vincent, concessione la cui scadenza è prevista per la fine del mese di marzo 1957;

5) - di incaricare la Giunta di continuare a perfezionare le trattative in corso con la predetta Società SITAV e di sottoporre proposte concrete e dettagliate all'esame e all'approvazione del Consiglio regionale.

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Estratto di deliberazione della Giunta regionale del 20-1-1954

... Omissis ...

OGGETTO N. 59 - Casa da Gioco di St. Vincent - Trattative con la Società SITAV per proroga della concessione di esercizio dei giochi per costruzione di nuovi locali e per sistemazione della Fons Salutis.

Il Presidente, Avv. CAVERI, propone che la Giunta continui l'esame delle varie questioni attinenti alle trattative con la Società SITAV di St. Vincent per la costruzione di nuovi locali come sede della Casa da Gioco, per la sistemazione della "Fons Salutis" e per la proroga della concessione di esercizio dei giochi.

L'Assessore alle Finanze, Ing. FRESIA, rammenta che la Giunta, nella adunanza del 13 c. m., ha concordato in via di massima sui seguenti punti essenziali:

- proroga del contratto: per un massimo di anni 9;

- premi di incremento progressivo: aumento del 20% dei premi attuali, con partenza però da un miliardo e 300 milioni (anziché da un miliardo) e sino ad un massimo di due miliardi e trecento milioni di gettito, con applicazione, oltre tale limite, della quota fissa del 10%;

- rimborso di spese alla SITAV in caso di anticipata chiusura della Casa da Gioco:

rimborso parziale (anziché totale) delle spese effettivamente sostenute sino alla data di inizio dei giochi nei nuovi locali (in base ad una quota di rimborso da ridursi del 10% all'anno a decorrere da tale data e sino allo scadere del contratto in vigore, e del 30% all'anno, successivamente);

- lavori di costruzione di nuovi locali: ultimazione entro il termine del 31 dicembre 1956.

L'Assessore Ing. FRESIA riferisce, inoltre, che la Società SITAV, su richiesta dell'Amministrazione regionale, ha fatto pervenire una relazione descrittiva delle opere concernenti la progettata nuova Casa da Gioco di St. Vincent, relazione di cui viene data lettura.

Segue discussione, nel corso della quale viene rilevata la necessità che l'installazione di un impianto di condizionamento dell'aria nei nuovi progettati locali sia posta come condizione essenziale.

Su invito del Presidente, Avv. CAVERI, intervengono quindi all'adunanza il Gr. Uff. Rivella Francesco, Amministratore della Società SITAV, e il Col. Gastaldi Francesco, Commissario regionale presso la Casa da Gioco di St. Vincent.

L'Assessore Ing. FRESIA illustra brevemente al Gr. Uff. Rivella le condizioni che l'Amministrazione intende stabilire per la proroga della concessione di esercizio dei giochi alla Società SITAV, nonché per la costruzione di nuovi locali in St. Vincent come sede della Casa da Gioco.

Per quanto si riferisce, in particolare, all'attrezzatura di nuovi costruendi locali, l'Assessore Ing. Fresia richiama l'attenzione del Gr. Uff. Rivella sul fatto che la Giunta intende stabilire come condizione essenziale l'installazione di un impianto di condizionamento dell'aria, atto a mantenere le condizioni di temperatura, umidità e circolazione dell'aria costanti sia nella stagione invernale che in quella estiva e che deve, pertanto, essere rimossa ogni riserva formulata in proposito dalla Società SITAV.

Il Gr. Uff. Rivella dichiara di concordare in via di massima sulle condizioni stabilite dalla Giunta, eccezione fatta per quanto si riferisce ai premi di incremento progressivo, che chiede siano mantenuti almeno nella misura attuale a partire dalla somma di un miliardo, con eventuale applicazione dell'aumento del 20% solo a decorrere dal miliardo e trecento milioni.

Segue breve ulteriore discussione, al termine della quale, allontanatisi dalla sala dell'adunanza il Gr. Uff. Rivella e il Col. Gastaldi,

LA GIUNTA

prende atto ed approva, in via di massima, come da relazione sottoriportata, la descrizione delle opere e dei lavori di costruzione del nuovo stabile da adibirsi a sede della Casa da Gioco di St. Vincent, nonchè dei relativi impianti, rinviando a successiva adunanza l'ulteriore esame della questione per quanto si riferisce alle varie altre condizioni da stabilirsi per la proroga della concessione alla Società SITAV per l'esercizio dei giochi:

NUOVA CASA DA GIOCO DI ST. VINCENT

- descrizione delle opere -

STRUTTURE:

Fondazioni in calcestruzzo non armato, ossatura portante in cemento armato; solai misti in laterizi e calcestruzzo armato. Chiusure esterne in muratura di mattoni semipieni o forati con camere d'aria. Divisori interni in mattoni forati; soffittature in tavelloni forati.

Il terrazzo di copertura del fabbricato, oltre al solaio con camera di aria incorporata, sarà ricoperto da idoneo manto impermeabile con savrastante lastronatura in cemento.

PAVIMENTI:

Sale da gioco: palchetti in rovere di slavonia, posati a riquadri con fascia perimetrale.

Taverna e servizi taverna: pavimento in linoleum. Ingressi, disimpegni, hall e bar: pavimento in scaglie di marmo alla veneziana, lucidati a piombo o in marmettoni da cm. 40x 40.

Servizi: pavimento in tesserine cm. 2 x 2 di grés porcellanate, colore avorio o simile.

Uffici: palchetto in rovere nazionale a spina di pesce.

Spogliatoi, magazzini, ecc.: pavimento in marmettoni di graniglia a semina varia.

Gradini in marmo colorato con sottogradi pure in marmo.

INTONACI E RIVESTIMENTI:

Intonaco interno sia ai soffitti che alle pareti eseguiti a scagliola su sottofondo di malta di calce, tinteggiato a tempera a colori lievi.

Intonaco esterno in granulati di marmo tipo Fulgete o simili.

Rivestimento esterno del piano terreno e dei pilastri dei piani superiori in travertino romano chiaro spessore cm. 2, a lastre regolari lucidate.

Le pareti dei servizi saranno rivestite con tesserine di mosaico vetroso cm. 4 x 4 - colori normali.

Le pareti delle sale da gioco saranno rivestite con pannelli di legno con zoccolo e cornice superiore.

Le pareti del vano scala e della hall saranno rivestite con lastre di marmo colorato spessore cm. 2.

Negli altri locali zoccolino in legno o in marmo a seconda dei pavimenti.

INFISSI:

Infissi per finestre e vetrate interne in profilati speciali tipo serramenti, con vetri semidoppi o stampati.

Porte interne in rovere a pannelli massicci o a vetri, lucidate al naturale.

Le finestre del piano terreno saranno munite di inferriate in ferro lavorato. Le altre aperture esterne saranno munite di serrande avvolgibili in lamiera di acciaio.

Portoni in ferro ripiegabili con raccoglimento laterale e finestrelle per vetri per la stazione dei pullman.

Tutte le finestre saranno munite all'interno di tende alla veneziana in lamelle di alluminio.

IMPIANTI:

Impianto elettrico con condutture incassate nelle murature. Tutti i locali saranno convenientemente illuminati con luci diffuse indirette, a mezzo di lampade fluorescenti a tinte calde e lampadari a luce normale non fluorescente.

Impianto di emergenza per l'energia elettrica entrante automaticamente in funzione quando viene a mancare l'energia elettrica fornita dall'esterno.

N. 2 impianti di ascensori raggruppati in batteria e adatti per un servizio intenso. Portata per ogni impianto n. 6 persone.

Impianto idraulico per la distribuzione dell'acqua calda e fredda agli apparecchi sanitari, ai banchi dei bar ed ai servizi della taverna in tubi Mannesmann incassati nelle murature. Nei servizi per il pubblico saranno installati: lavabi in porcellana vetrificata con rubinetteria cromata; vasi per gabinetti all'inglese in porcellana dura con cacciata a flussometro.

Impianto di ventilazione con i più moderni e razionali sistemi.

Installazione di un impianto di condizionamento dell'aria, atto a mantenere le condizioni di temperatura, umidità e circolazione dell'aria costanti, sia nella stagione invernale che in quella estiva.

Oltre all'impianto di telefoni per i servizi della Casa da Gioco, sono previste sufficienti cabine telefoniche per il pubblico, distribuite nei vari piani del fabbricato.

SISTEMAZIONE ESTERNA:

L'area esterna verrà convenientemente sistemata a giardino, eseguendo i necessari movimenti di terra, spianamenti, costipazioni, costruzioni di muri di sostegno in pietra a faccia vista, formazione di viali ed aiuole con messa di dimora di piante, panchine ed illuminazione.

I bar saranno forniti di banchi e retro-banchi. I locali verranno convenientemente arredati con tende, tappeti, guide per scale, ecc.. Nei locali di attesa del pubblico sono previste alcune vetrinette per esposizioni.

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NOTA: Il progetto del nuovo fabbricato, gli elaborati e il plastico di insieme sono in visione nella sala di adunanza della Giunta regionale e saranno trasferiti e illustrati in sede di adunanza del Consiglio regionale.

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Estratto di deliberazione di Giunta in data 3 febbraio 1954

... Omissis ...

OGGETTO N. 133 - Casa da Gioco di St. Vincent - Proroga della concessione alla Società SITAV di esercizio dei giochi - Costruzione di nuovi locali e sistemazione della Fons Salutis.

Il Presidente, Avv. CAVERI, continua l'esame delle varie questioni attinenti alle trattative con la Società SITAV di St. Vincent per la costruzione di nuovi locali come sede della Casa da Gioco, per la sistemazione della "Fons Salutis" e per la proroga della concessione di esercizio dei giochi.

Ritiene che, dopo l'ampio ed esauriente esame della pratica fatto nelle precedenti adunanze di Giunta in data 8, 13, 20 e 27 Gennaio c. a., si possa oggi addivenire ad una decisione circa le proposte da sottoporsi al Consiglio regionale, per le decisioni di competenza, previa definizione dell'unica questione rimasta in sospeso: quella relativa alle percentuali da stabilirsi per il rimborso di spese alla SITAV da parte della Regione in caso di anticipata chiusura della Casa da Gioco.

L'Assessore Ing. FRESIA osserva, in proposito, che sarebbe anzitutto opportuno stabilire percentuali scalari riferite ai periodi annui contrattuali (dal 1° aprile al 31 marzo) anziché all'anno solare.

Fa quindi presente che tali percentuali scalari potrebbero essere fissate nelle seguenti misure:

90% (novanta per cento) in caso di chiusura entro il 31 marzo 1957;

80% (ottanta per cento) in caso di chiusura entro il 31 marzo 1958;

60% (sessanta per cento) in caso di chiusura entro il 31 marzo 1959;

30% (trenta per cento) in caso di chiusura entro il 31 marzo 1960.

Segue breve discussione, al termine della quale;

LA GIUNTA

richiamata la deliberazione consiliare numero 55, in data 29 luglio 1953;

esaminate le proposte formulate dalla Giunta e le varie controproposte formulate dalla Società SITAV nel corso delle laboriose trattative concernenti la proroga della vigente concessione per l'esercizio della Casa da Gioco di St. Vincent e la costruzione in proprietà della Regione di nuovi locali per l'esercizio della Casa stessa, nonché la sistemazione definitiva della Fons Salutis di St. Vincent;

ad unanimità di voti;

Delibera

di proporre al Consiglio regionale l'approvazione della proroga a favore della Società SITAV di St. Vincent per il periodo di anni 9, a decorrere dal 1° aprile 1957, della concessione dell'esercizio della Casa da Gioco di St. Vincent alle condizioni sottoriportate, nonché alle altre condizioni e clausole da deliberarsi dalla Giunta per l'approvazione di un nuovo atto aggiuntivo di concessione:

la concessione si intende rinnovata per il predetto periodo di anni 9 (dal 1° aprile 1957 al 31 marzo 1966) alle condizioni e clausole di capitolato stabilite nell'atto in data 1° giugno 1946, n. 786 rep., registrato in Aosta il 18 giugno 1946 al n. 4071 Vol. 96 e con i successivi atti aggiuntivi e modificativi in data 3 agosto 1949, n. 893 rep., registrato in Aosta il 22 agosto 1949, n. 169, Vol. 201, e in data 12 ottobre 1951, n. 1104 rep., registrato in Aosta il 2 novembre 1951, numero 256, Vol. 106, con le seguenti aggiunte e modifiche:

1) - l'atto aggiuntivo 12 ottobre 1951, numero 1104 di rep. - scadente il 31-3-1955 -viene prorogato sino al 31 marzo 1966, salvo le modificazioni ed aggiunte del presente nuovo atto aggiuntivo;

2) - i premi di incremento progressivo (a titolo di rimborso forfaitario di spese), da conteggiarsi su ogni unità di 100 milioni di incasso, a' sensi dell'articolo 3 del citato atto 12 ottobre 1951, n. 1104, sono aumentati del 10% per il periodo di proroga della concessione, a decorrere dalla data in cui avranno inizio i giochi in nuovi locali (anche provvisori);

3) - la Società concessionaria SITAV, oltre agli obblighi ed oneri previsti dai capitolati vigenti, dovrà provvedere a costruire un nuovo stabile in St. Vincent, a totale sue spese, per conto e in proprietà della Regione, su terreno da cedersi gratuitamente in proprietà alla Regione.

Detto stabile dovrà avere locali idonei, convenientemente arredati (con materiali di proprietà della Società SITAV), saloni di rappresentanza, servizi, parco-giardino e parcheggio, come da progetto esecutivo già sottoposto all'approvazione della Giunta regionale, la quale potrà apportare al progetto stesso eventuali lievi modifiche non sostanziali nel corso della esecuzione dei lavori.

Per la descrizione delle opere e dei lavori di costruzione del nuovo stabile e dei relativi impianti, si fa riferimento alla deliberazione della Giunta regionale in data 20 gennaio 1954, n. 59;

4) - il nuovo fabbricato dovrà essere ultimato improrogabilmente entro il 31 dicembre 1956, data nella quale tutti i locali dovranno essere resi abitabili e idonei agli usi per i quali sono costruiti;

5) - la Società SITAV - a richiesta della Giunta regionale - dovrà garantire, già per il mese di agosto 1954, la ultimazione e l'apertura di nuovi locali da gioco di capienza almeno uguale a quella delle attuali sale da gioco o, in via subordinata, a costruire a proprie spese nuovi locali provvisori adiacenti all'Albergo Billia, secondo soluzione di decoro da approvarsi preventivamente dalla Giunta regionale;

6) - i terreni da cedersi alla Regione per la costruzione del nuovo stabile e per la formazione di parco giardino e di parcheggio, a cura e spese della SITAV, consistono nei seguenti appezzamenti aventi la complessiva superficie di mq. 7.018 circa, come da planimetria allegata:

Foglio e numeri di mappa

Sup. e mq. circa(S.V.C.)

F. XXIX -

n. 204

849

n. 629

1.047

n. 203 a)

1.105

n. 202

350

n. 594

=

298

n. 648

n. 631

805

n. 632

734

n. 203 b)

129

n. 207

321

n. 208

115

n. 209

100

n. 58

720

n. 51-52

415

resid.

30

Totale mq circa (S V. C.)

7.018

7) - in caso di eventuale chiusura della Casa da Gioco entro il 31 marzo 1960 la Regione rimborserà alla Società SITAV le spese effettivamente sostenute dalla SITAV sino alla data di chiusura della Casa da Gioco per la costruzione della nuova Casa da Gioco e per l'acquisto di terreno ceduto alla Regione (lavori edilizi principali, impianti, terreni, lavori e opere di sistemazione) secondo le seguenti percentuali di rimborso a carico regionale:

- in caso di chiusura entro il 31 marzo 1957 - 90%;

- in caso di chiusura entro il 31 marzo 1958 - 80%;

- in caso di chiusura entro il 31 marzo 1959 - 60%;

- in caso di chiusura entro il 31 marzo 1960 - 30%;

- in caso di chiusura dopo il 31 marzo 1960, la Regione non dovrà corrispondere alla SITAV alcuna somma a titolo di quota di rimborso spese.

La determinazione delle spese da ammettersi a conteggio ai fini del parziale rimborso secondo le percentuali suddette sarà fatta da un collegio di tre arbitri, dei quali i primo nominato dalla Regione, il secondo dalla Soc. SITAV ed il terzo di comune accordo fra le due parti, presa visione delle contabilità e note di spesa;

8) - la Società SITAV dovrà provvedere alla sistemazione definitiva dei locali della Fons Salutis, mediante la costruzione di nuovi locali e la sistemazione dei vecchi locali secondo criteri adeguati alla moderna concezione in materia termale, su progetto esecutivo da approvarsi preventivamente dalla Regione e dal Comune di St. Vincent. Le relative spese saranno ripartite in parti uguali fra il Comune di Saint Vincent, la Regione Valle di Aosta e la concessionaria Società SITAV, la quale ultima concorrerà nelle spese stesse fino ad una quota massima a suo carico di lire 30 milioni.

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... Omissis ...

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, constatato che nessun altro Consigliere intende chiedere chiarimenti e formulare osservazioni, pone ai voti, per alzata di mano, le proposte formulate dalla Giunta e di cui alla deliberazione di Giunta n. 133, in data 3 febbraio 1954.

IL CONSIGLIO

richiamata la deliberazione consiliare numero 55, in data 29 luglio 1953;

vedute le proposte risultanti nelle deliberazioni della Giunta regionale n. 59, in data 20 gennaio 1954, e n. 133, in data 3 febbraio 1954;

ritenuta la necessità della sollecita costruzione di nuovi locali - di proprietà regionale - per l'esercizio della Casa da Gioco, nonché della sistemazione della "Fons Salutis", nell'interesse della Regione e del Comune di St. Vincent;

ad unanimità di voti (Consiglieri presenti e votanti n. 32);

Delibera

di approvare la proroga a favore della Società SITAV, di St. Vincent, per il periodo di anni nove, a decorrere dal 1° aprile 1957, della concessione per l'esercizio della Casa da Gioco di St. Vincent alle condizioni proposte dalla Giunta e previste nella deliberazione della Giunta n. 133, in data 3 febbraio 1954, nonché alle altre condizioni e clausole da deliberarsi dalla Giunta per l'approvazione di un nuovo atto aggiuntivo di concessione.

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Il Presidente della Giunta, BONDAZ, premette che la questione in esame è senza dubbio fra le più delicate e le più importanti sulle quali il Consiglio debba pronunciarsi.

Informa che, già sin dai primi mesi dell'anno 1955, la Giunta regionale ha preso in esame il problema che, per la sua importanza, come tutti i Consiglieri sanno, dal punto di vista finanziario si pone allo stesso livello del problema del riparto.

Comunica che le trattative con la Società SITAV furono iniziate nel mese di marzo di quest'anno, dopo che la Giunta aveva approfondito lo studio sull'antefatto e sulle decisioni del precedente Consiglio.

Osserva che la questione non è nuova per i Consiglieri che facevano parte del precedente Consiglio.

Precisa che, come ha cercato di ricordare sinteticamente nella relazione che ha inviato ai Signori Consiglieri, la Giunta ha preso in esame tutta la questione, per vedere quale doveva essere l'orientamento da assumere e per portare completamente istruito il problema al Consiglio.

Riferisce che, nei mesi di gennaio, febbraio e nella prima metà del mese di marzo, la Giunta era venuta nella determinazione, dopo avere attentamente ponderato su ogni lato della questione, di proporre, in linea di massima, di dare esecuzione alla deliberazione n. 42, in data 7 aprile 1954, assunta dal precedente Consiglio.

In linea di massima, egli dichiara, perché concordavamo e concordiamo sugli intenti e sullo scopo che il precedente Consiglio voleva raggiungere attraverso la menzionata deliberazione. Lo scopo preminente era, egli aggiunge, di non arrivare alla fine della concessione, oggi in atto con la Società SITAV, senza avere la possibilità di una certa libertà di azione e indipendenza, specialmente per quanto riguarda i locali.

Informa che la Giunta si trovò d'accordo su tale principio ed esaminò nei dettagli la deliberazione del 7-4-1954, n. 42, che fa riferimento a deliberazioni di Giunta assunte in data precedente.

Osserva che fu, così, rilevato che mancava uno sviluppo esecutivo analitico del progetto del costruendo fabbricato, sviluppo che era indispensabile eseguire, specialmente dal punto di vista tecnico, anche per poter portare al Consiglio il problema approfondito e definito in ogni elemento.

Comunica che si iniziarono, quindi, trattative con la Società SITAV, trattative che ebbero alterne vicende, per la delicatezza del problema e per le numerose, seppure umane, interferenze di interessi, che ogni tanto cercavano di protrarre la definizione di questo problema, che, per la Regione, è della massima urgenza.

Debbo però obiettivamente ed onestamente dichiarare, egli precisa, che ho trovato nei dirigenti della Società SITAV quella buona volontà che è necessaria, anzi indispensabile, per addivenire ad un accordo che è stato effettivamente raggiunto, come si può desumere dal referto, nei termini della decisione che la Giunta propone al Consiglio e che concerne la conferma della precedente deliberazione consiliare n. 42, in data 7 aprile 1954, salvo le precisazioni e le modificazioni indicate alle lettere a) e b) del n. 1 della proposta di deliberato di cui alla relazione stessa e che ho ritenuto opportuno di sottoporre all'approvazione del Consiglio, anche se rientranti nella fase esecutiva.

Pone in rilievo che la prima precisazione, la cui importanza ritiene non sfugga ai Consiglieri, riguarda la entità del fabbricato che si deve costruire. Riferisce che, come risulta dai calcoli che sono stati fatti, la nuova costruzione, - che comprenderà non solamente la Casa da Gioco propriamente detta, ma anche tutti i locali di rappresentanza che furono enumerati, se non tassativamente, per lo meno indicativamente, nelle precedenti decisioni del Consiglio -, avrà la capienza di 28.200 metri cubi.

Dichiara di voler fare una piccola parentesi per ricordare al Consiglio che il problema in discussione è un argomento quanto mai delicato e che, pertanto, bisogna logicamente preoccuparsi delle molte ripercussioni che avrà, specialmente fuori della Valle d'Aosta. Osserva che, per tale ragione, farà una relazione forzatamente sintetica, limitandosi ad esporre quanto è strettamente indispensabile per mettere il Consiglio a conoscenza degli elementi necessari, affinché abbia la possibilità di decidere con conoscenza e con cognizione di causa.

Precisa che la seconda questione riguardava, invece, il progetto esecutivo analitico dell'opera, che non risultava predisposto. Informa che la Giunta, d'intesa con la Società SITAV, diede incarico ad un Architetto di chiara fama, quale è l'architetto Gaspare Pestalozza, di Torino, di redigere, sulla base degli accordi intervenuti, un progetto esecutivo dell'opera, progetto che fu fatto, in base al bozzetto che è stato messo a disposizione dei Signori Consiglieri in uno degli uffici della Presidenza del Consiglio, unitamente a 12 tavole che illustrano il bozzetto. Pur ammettendo che in materia architettonica tutto è opinabile, osserva che il bozzetto dà una idea precisa di come risulterà, nelle sue linee generali, il nuovo fabbricato del Casinò.

Comunica che la terza questione, assai importante e che è stata già trattata dal precedente Consiglio, come risulta dalla deliberazione consiliare in data 7-4-1954, n. 42, riguarda i terreni.

Rammenta che la menzionata deliberazione consiliare stabiliva che la SITAV avrebbe dovuto cedere preventivamente e gratuitamente alla Regione una superficie di terreni di complessivi mq. 7.018 e, precisamente, gli appezzamenti di terreno di cui ai numeri catastali indicati nella deliberazione di Giunta n. 133, del 3 febbraio 1954, che, come risulta dal foglio di mappa inviato ai Signori Consiglieri, sono tutti situati al di sopra della Via Giovanni Ioris.

Ritiene che tutti i Consiglieri conoscano la zona in questione e che non sia, quindi, il caso di dare ulteriori chiarimenti circa la ubicazione dei terreni predetti. Pone in rilievo che, essendo detti terreni situati troppo in alto, si venne nella determinazione di cercarne più in basso e di accettare quindi, fra i terreni descritti nella menzionata deliberazione di Giunta, soltanto quelli distinti coi numeri catastali 204, 689, 202, 629, 690, tratteggiati in rosso sul foglio di mappa, adiacenti al lato nord della Via Ioris, e che dovrebbero servire ad uso dei posteggi, che sono indispensabili per la Casa da Gioco.

Informa che la Società SITAV, in seguito a trattative intercorse con i proprietari dei nuovi terreni e, fra altro, col proprietario stesso dell'albergo Billia, si è impegnata di cedere gratuitamente e preventivamente, in sostituzione degli altri terreni, tutti i terreni che sono tratteggiati in rosso nell'estratto di foglio di mappa, situati al di sotto della via Giovanni Ioris e confinanti a sud colla via Guglielmo Marconi (Fo. XXIX - n. 197, 198, 562 A, 190, 119 al 131 compreso, 559, 195, 196, 132, 117, 191, 118, 186 (parte), 609, 189, 185).

Precisa che dei numeri 186, 609, 189, 185 e 190 viene ceduta soltanto una parte limitata alla striscia di terreno occorrente per la costruzione di una delle strade di accesso al nuovo fabbricato dalla via G. Marconi; l'altra strada di accesso dalla stessa via G. Marconi alla Casa da Gioco salirà dal mappale n. 117.

Sottolinea che i terreni descritti nella menzionata deliberazione di Giunta n. 133, del 3-2-1954, che dovevano essere ceduti alla Regione, comprendevano una superficie di complessivi mq. 7.018, mentre, invece, i nuovi terreni che la SITAV si impegna ora di cedere alla Regione, preventivamente e gratuitamente, hanno la superficie di circa 9.677 mq., superficie ritenuta assolutamente indispensabile, tenuto conto delle maggiori esigenze odierne della viabilità e delle varie necessità della Casa da Gioco e delle sue pertinenze.

Dichiara di essere a disposizione dei Signori Consiglieri per i chiarimenti e le delucidazioni che intendessero richiedere.

Comunica di dover ancora riferire al Consiglio su un fatto nuovo accaduto ieri e che dimostra la veridicità di quanto ha menzionato, cioè l'esistenza di interferenze di interessati nel problema in discussione.

Dichiara che il fatto nuovo, che porta a conoscenza del Consiglio, consiste nel ricorso inoltrato alla Giunta Giurisdizionale Amministrativa della Valle d'Aosta dall'Ing. Dino Lora Totino, di Torino, notificato in data di ieri, col quale si chiede l'annullamento della deliberazione consiliare n. 42, in data 7-4-1954.

Pone in rilievo che in detto ricorso, fatto a notevole distanza di tempo, si sostiene che la menzionata deliberazione consiliare n. 42 dovrebbe essere annullata per violazione di legge, per eccesso di potere, per la contraddizione che esisterebbe fra la parte motiva e la parte dispositiva, per aver dato "assorbente rilievo ad inconferenti elementi di carattere strettamente personale ed assolutamente estranei ad una materia nella quale si sarebbe dovuto essenzialmente dare rilievo ad elementi di carattere economico".

Comunica che, in seguito a tale fatto nuovo, egli chiede al Consiglio, ad abbondanza, l'autorizzazione per resistere in giudizio, in ogni grado, contro il menzionato ricorso presentato dall'Ing. Dino Lora Totino, di Torino, alla Giunta Giurisdizionale Amministrativa della Valle d'Aosta.

Continuando, quindi, nella sua esposizione, riferisce sull'opportunità di apportare una piccola modificazione alla bozza di deliberato contenuta nella relazione trasmessa ai Signori Consiglieri, nonché di inserire la seguente considerazione nelle premesse del deliberato stesso:

"sentita la relazione del Presidente della Giunta;

- considerata la necessità di addivenire alla sollecita e migliore definizione dell'importante problema in esame e alla costruzione di nuovi locali di proprietà regionale per l'esercizio della Casa da Gioco, prima della ormai prossima scadenza dell'attuale concessione;

- esaminato il problema nei suoi vari aspetti e considerato che tra le varie possibili soluzioni risulta più conveniente e di evidente necessità per la Regione la soluzione proposta dalla Giunta per la conclusione delle trattative di cui alle premesse, con la Società SITAV, mediante proroga dell'attuale concessione alla Società concessionaria SITAV di St. Vincent, anche in considerazione delle particolari circostanze connesse con l'approssimarsi della scadenza della vigente concessione;

- considerato che, anche per le speciali circostanze inerenti alla natura del servizio in concessione, la trattativa privata con la Società SITAV per la proroga della concessione, alle condizioni di cui alle premesse, è da ritenersi senz'altro economicamente conveniente per la Regione;

- richiamate le precedenti deliberazioni consiliari n. 55, in data 29 luglio 1953, e n. 42, in data 7 aprile 1954;

Delibera

- di confermare quanto già approvato con la deliberazione consiliare n. 42, in data 7 aprile 1954, salve le precisazioni e le modificazioni seguenti: (omissis) - (quelle indicate nei nn. 1 e 2 della proposta di deliberazione)".

Ritiene che il Consiglio sia d'accordo sulle proposte della Giunta, che, egli osserva, sono di indubbio vantaggio, sia per quanto riguarda la ubicazione del fabbricato che si intende costruire, sia per quanto riguarda la entità dei terreni che vengono ceduti gratuitamente alla Regione e sia ancora per la determinazione analitica del progetto esecutivo.

Comunica che, non appena la deliberazione odierna del Consiglio otterrà il visto della Commissione di Coordinamento, - visto che non è ancora stato apposto alla precedente deliberazione consiliare n. 42, in data 7 aprile 1954 -, si potrà dare inizio ai lavori, che possono essere eseguiti anche durante la stagione autunnale e che verranno proseguiti alacremente, in modo che entro la fine del mese di marzo 1957, termine di scadenza della vigente concessione alla Società SITAV, tutto sia ultimato e sistemato per il funzionamento dei giochi nei nuovi locali.

Osserva che è, però, necessario che il Consiglio regionale, come già lo scorso anno, dia delega alla Giunta regionale per l'adozione di ogni provvedimento deliberativo di esecuzione della deliberazione consiliare n. 42, in data 7-4-1954, e della presente deliberazione, anche per quanto riguarda la stipulazione del nuovo atto aggiuntivo, i cui estremi sono già indicati nella menzionata deliberazione consiliare del 7-4-1954.

Conclude, dichiarando che, in sintesi ed in definitiva, il parere della Giunta si conclude nella proposta fatta al Consiglio di dare esecuzione ai precedenti accordi, salvo le precisazioni di ordine tecnico in merito alla ubicazione e alla superficie dei terreni che comportano indubbiamente un notevole vantaggio per la Regione.

Il Vice Presidente, PASQUALI, esprime l'avviso che il Consiglio non possa che congratularsi con la Giunta per aver saputo condurre a buon punto le trattative per la definizione dell'annosa questione della proroga della concessione per l'esercizio della Casa da Gioco di St. Vincent, e specialmente il problema della costruzione di un nuovo fabbricato da adibire a Casa da Gioco.

Ritiene che, conseguentemente, il Consiglio non possa che concordare, unanime, sulle proposte formulate dalla Giunta, salvo fare una raccomandazione, di carattere puramente marginale, in rapporto alla superficie di terreni destinati a parcheggio ed alla larghezza delle costruende strade di accesso al nuovo fabbricato.

Osserva che il plastico (bozzetto), di cui i Consiglieri hanno preso visione, mette in evidenza, a suo giudizio, che nella prima stesura del progetto non si è tenuto forse abbastanza conto del rapidissimo progressivo moltiplicarsi degli automezzi.

Prospetta l'ipotesi che arrivino contemporaneamente alla Casa da Gioco una ventina di pullman e che vi siano decine di macchine in movimento, il che potrebbe portare inconvenienti per la circolazione degli automezzi.

Raccomanda, quindi, che nella stesura del progetto definitivo esecutivo si lascino meno spazi verdi e più spazi per il parcheggio di automezzi.

Il Consigliere CHABOD Renato dichiara di concordare, in via di larga massima, sulle proposte della Giunta, che, egli osserva, sono pure di larga massima.

Comunica che intende, però, avere alcune precisazioni e fare una osservazione in merito alle suddette proposte.

Rileva che le precisazioni che intende avere dalla Giunta hanno, a suo giudizio, un carattere di attualità, in quanto in altre precedenti adunanze i Consiglieri hanno sentito dire, come ad esempio a proposito della questione del regolamento organico, che la Commissione di Coordinamento aveva fatto determinati rilievi; ritiene pertanto opportuno rimuovere gli eventuali ostacoli, trattando previamente con la Commissione di Coordinamento onde venire in Consiglio con un testo di regolamento organico sul quale vi sia già il consenso della Commissione di Coordinamento.

Ritiene che la precedente deliberazione consiliare n. 42, in data 7-4-1954, sia stata inviata tempestivamente alla Commissione di Coordinamento per il controllo di legittimità, ma constata che detta deliberazione non è stata restituita alla Regione munita del visto di legittimità, come è stato confermato dal Presidente della Giunta.

Se vi è stata una sostanziale opposizione, egli osserva, è sicuro il Consiglio che la Commissione di Coordinamento apporrà subito il visto di legittimità sulla nuova deliberazione consiliare o si dovrà aspettare di nuovo un anno e mezzo?

Chiede se la Commissione di Coordinamento si sia limitata a tacere, oppure se abbia fatto delle riserve od obiezioni.

Rileva che, nella sostanza, la proposta fatta oggi dalla Giunta ripete quella fatta dal Presidente della Giunta nell'adunanza del 7-4-1954, sia pure con dei ritocchi, delle precisazioni, delle modificazioni e delle aggiunte.

Sottolinea che, in particolare, nell'adunanza odierna i Consiglieri hanno preso atto che vi è una maggiore superficie di terreno, cosa sulla quale essi concordano pienamente, come pure sulla opportunità di costruire il nuovo fabbricato più in basso, nei pressi della via Circonvallazione e di fianco all'Hôtel Billia.

Comunica che essi sono pure d'accordo anche sulla soluzione prospettata per il parcheggio e per le strade di accesso alla nuova Casa da Gioco.

Ritornando alla precedente deliberazione consiliare n. 42, del 7-4-1954, dichiara che, a suo modesto avviso, non è pensabile che la Commissione di Coordinamento non abbia vistato detta deliberazione unicamente per ragioni di ubicazione del costruendo fabbricato e per la questione dei terreni.

Osserva che su tale punto desidera avere una precisazione dal Presidente della Giunta.

Dopo aver comunicato che intende ora fare una seconda osservazione in ordine alla proposta della Giunta, dichiara di aver preso atto del ricorso, che non sa se sia ancora tempestivo, presentato, dall'Ing. Dino Lora Totino, avverso la deliberazione consiliare n. 42, del 7-4-1954.

Fa presente che detto ricorso conferma quanto è stato detto circa la interferenza da parte di terzi interessati, i quali, presentando il ricorso, si sono avvalsi di un loro diritto.

Rammenta che il Presidente della Giunta ha ora, molto opportunamente, suggerito uno schema-formula di deliberazione che dovrebbe essere approvato dal Consiglio e con il quale si ribadiscono la necessità, la convenienza e le altre ragioni che inducono l'Amministrazione regionale a scegliere il sistema della trattativa privata per la proroga della concessione per l'esercizio della Casa da Gioco di St. Vincent.

Osserva, in proposito, che l'Amministrazione regionale non va confusa con le Amministrazioni comunali, le quali, per poter adire a trattativa privata, devono preventivamente chiedere ed ottenere l'autorizzazione prefettizia.

Precisa, quindi, che l'Amministrazione regionale ha potestà di concedere a trattativa privata, anziché con altro sistema, la proroga della concessione di cui si tratta.

Esprime parere che, per tale motivo e per ragioni di maggior chiarezza, pur richiamandosi, agli effetti della continuità, alla precedente deliberazione consiliare, sia meglio fare una deliberazione ex-novo e, conseguentemente, un contratto ex-novo con la Società concessionaria, anziché parlare di contratto aggiuntivo, sia perché trattasi di un patto nuovo, sia perché al primo contratto sono già state apportate modificazioni con l'atto aggiuntivo del 12-10-1951, numero 1104 di rep.

Precisa che la necessità di addivenire ad una deliberazione di nuova concessione dell'esercizio della Casa da Gioco alla Società SITAV risulta evidente anche e soprattutto tenendo conto della recente impugnativa alla quale è stato accennato in precedenza.

Sottolinea che il Consiglio potrebbe benissimo, - per le ragioni illustrate dal Presidente della Giunta e per questioni di sostanza, perché in effetti viene apportata qualche modifica alla precedente deliberazione consiliare del 7-4-1954 -, fare una nuova concessione, con una nuova deliberazione.

Ritiene che la procedura da lui suggerita gioverebbe all'Amministrazione regionale, anche nei confronti della Commissione di Coordinamento, in quanto la situazione lasciata dall'Amministrazione precedente, pur essendo mantenuta, verrebbe modificata e completata in seguito ad un fatto nuovo, che consiglierebbe un atto ex-novo e, cioè, un contratto nuovo e completo con la Società concessionaria.

Comunica che desidera di prendere visione del contratto stipulato con la Società SITAV, perché, nello schema di deliberato sottoposto all'approvazione del Consiglio, vi sono richiami a precedenti deliberazioni consiliari e della Giunta e si fanno precisazioni, aggiunte e varianti.

Dichiara di non essere riuscito a capire, ad esempio, quale sia, nel caso in esame, la contropartita stabilita per la Società SITAV. Ritiene, d'altra parte, che la contropartita non possa consistere soltanto nella proroga della concessione, a favore della Società stessa, dell'esercizio della Casa da Gioco per altri dieci anni.

Rileva che, nella deliberazione di Giunta n. 133, in data 3-2-1954, si parla ad un certo punto di "premio di incremento progressivo (a titolo di rimborso forfaitario di spese) da conteggiarsi su ogni unità di cento milioni".

Osserva che sarebbe opportuno formulare un articolo in cui si precisi ben chiaramente la questione.

Conclude, facendo viva raccomandazione, per le ragioni esposte e ribadite, che la Giunta predisponga un nuovo testo di contratto, da stipularsi fra la Regione e la Società concessionaria, previa approvazione da parte del Consiglio regionale.

Quanto all'architettura del costruendo fabbricato, rileva che le opinioni possono essere disparate, ma osserva che il Consiglio non è chiamato ora a decidere sulla architettura del nuovo fabbricato.

Il Consigliere MANGANONI dichiara di essere pienamente d'accordo sulla opportunità di opporsi al ricorso presentato dall'Ing. Dino Lora Totino, perché l'accettazione di tale ricorso significherebbe rinviare per molto tempo la costruzione del nuovo edificio da adibire a sede della Casa da Gioco.

Rileva che la costruzione del nuovo edificio, che sarà di proprietà dell'Amministrazione regionale e che, quindi, si concreta in un aumento di capitale redditizio per la Regione, darà lavoro ai disoccupati della zona.

Dichiara, d'altra parte, di avere poca stima per i finanzieri-speculatori che accumulano denaro a scapito dei lavoratori.

Osserva che nella categoria degli speculatori rientra pure la Società SITAV, ma dichiara di dovere, però, dare atto che detta Società, negli otto anni in cui ha gestito la Casa da Gioco, ha gestito bene la Casa da Gioco, pure facendo naturalmente il suo interesse, il che è logico.

Ritiene che l'Amministrazione regionale non possa lamentarsi della gestione della Società SITAV, in quanto gli introiti della Regione sui proventi della Casa da Gioco sono assai rilevanti ed è grazie a tali introiti che l'Amministrazione regionale ha potuto finanziare e fare eseguire opere pubbliche.

Fa presente, quindi, che bisogna ben riflettere prima di accordare la concessione dell'esercizio della Casa da Gioco ad altre Società, perché si potrebbe cambiare in peggio.

Pertanto, pur ripetendo le considerazioni già espresse a chiarimento della sua opinione verso i gestori, in genere, di Case da Gioco, siano essi rappresentati dalla Società SITAV, dall'Ing. Lora Totino o da altre persone, dichiara che, avendo detta Società gestito abbastanza bene la Casa da Gioco di St. Vincent, è più opportuno che l'Amministrazione regionale approvi la proroga della concessione per l'esercizio della Casa da Gioco di St. Vincent a favore della predetta Società.

Per quanto riguarda il costruendo fabbricato, osserva che non è suo intendimento di entrare nei dettagli tecnici del progetto, perché avrebbe dovuto esaminare prima attentamente il plastico e recarsi sul posto ove deve sorgere il fabbricato, per poter studiare bene il problema nel suo complesso e nei dettagli.

Precisa che intende, però, ribadire le dichiarazioni già fatte nella adunanza consiliare del 7-4-1954, allorquando è stata assunta la più volte menzionata deliberazione n. 42.

Sottolinea che il suo punto di vista non è cambiato da allora ad oggi e osserva che non è certamente edificante il fatto che una Regione autonoma, quale è la Valle d'Aosta, debba far fronte alle sue necessità finanziarie con i proventi di una Casa da Gioco e, precisamente, di quella Casa da Gioco che l'On.le Scelba, in una discussione alla Camera dei Deputati, ha definito "la bisca della Valle d'Aosta".

Rileva che l'Amministrazione regionale dovrebbe poter far fronte ai propri impegni finanziari con i denari che lo Stato dovrebbe darle, per ripartizione delle entrate erariali, ma che non le dà, e impiegare per altri scopi e per lavori straordinari i proventi della Casa da Gioco.

Constata che purtroppo, invece, il bilancio regionale è ancora basato essenzialmente sui proventi della Casa da Gioco di St. Vincent, di modo che, egli osserva, se tali fondi venissero a mancare, l'autonomia cesserebbe, in quanto diverrebbe una parola priva di significato, perché l'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta ha funzionato sino ad oggi con gli introiti della Casa da Gioco.

Rileva che qualcuno potrebbe eccepire che il "denaro non ha odore", - ripetendo quanto ebbe a dire un imperatore romano -, ma dichiara che, pur non condividendo tale parere, per ragioni di necessità e di forza maggiore, ci si deve rassegnare a vivere con i proventi di una Casa da Gioco.

Precisa quindi che, come già nella seduta del 7-4-1954, anche oggi darà il suo voto favorevole per la proroga della concessione per l'esercizio della Casa da Gioco di St. Vincent a favore della Società SITAV di St. Vincent, alle condizioni proposte dalla Giunta.

Osserva che la sua decisione di votare favorevolmente è basata anche sul fatto che il costruendo edificio sarà di proprietà della Regione e sulla considerazione che gli introiti della Casa da Gioco serviranno, se non tutti, almeno in gran parte, per la esecuzione di lavori pubblici (strade, edifici scolastici, ponti e altre opere di pubblica utilità), assicurando lavoro anche ai disoccupati. Osserva che queste sono le ragioni per le quali egli è sempre stato favorevole alla Casa da Gioco.

Informa che, dato che si sta parlando della Casa da Gioco, intende richiamare l'attenzione del Consiglio sui criteri con i quali vengono effettuate le assunzioni di personale presso la Casa da Gioco di St. Vincent, criteri che, egli dice, si limita a definire discutibili, per non usare altri termini.

Riconosce che l'attuale Amministrazione regionale non è responsabile dell'odierno stato di cose, ma ritiene necessario prospettare alla Giunta l'opportunità della nomina di una Commissione consiliare incaricata di esaminare e di valutare attentamente tutte le domande di coloro che chiedono di essere assunti presso la Casa da Gioco di St. Vincent, al fine di dare la precedenza, a parità di merito (competenza, presenza, ecc.), a coloro che hanno più bisogno di un lavoro per provvedere al sostentamento proprio e a quello della famiglia.

Informa che vi è pure la questione della assunzione di partigiani e di partigiani mutilati e comunica, in proposito, di aver conferito più volte con i dirigenti della Società SITAV e di aver ricordato agli stessi, anche a nome dell'A.N.P.I., che la Casa da Gioco di St. Vincent ha potuto divenire realtà anche grazie alla lotta di liberazione in Valle di Aosta e a coloro che vi hanno preso parte e, in particolare, grazie a coloro che dalla lotta di liberazione sono usciti minorati fisicamente.

Fa presente di aver quindi sostenuto, presso i dirigenti della Società SITAV, che i partigiani mutilati e tutti i partigiani in genere sono meritevoli di un particolare riconoscimento.

Comunica che gli è sempre stato risposto con delle belle parole, molto educatamente, ciò di cui dà atto, ma che, agli effetti pratici, non ha mai ottenuto nulla, perché la SITAV continua ad assumere personale a suo insindacabile giudizio, non curandosi dei disoccupati che abbisognano di lavoro per sfamarsi.

Ammette che un partigiano mutilato non possa essere assegnato a posti di croupier o ad altri incarichi di responsabilità, ma osserva che potrebbe, però, essere impiegato come custode, portiere, ecc.

Comunica che una ultima questione, sulla quale intende richiamare la attenzione del Consiglio, concerne le manifestazioni che vengono effettuate in St. Vincent, ogni anno, a cura della Società SITAV e con il concorso finanziario della Regione.

Rammenta che una volta i Consiglieri regionali erano regolarmente invitati a presenziare a dette manifestazioni, ma rileva che, da un po' di tempo, gli inviti sono limitati alle manifestazioni di poca importanza.

Informa di aver già sollevato la questione in una precedente adunanza di Consiglio e che fino da allora l'Assessore al Turismo gli aveva dato assicurazione che si sarebbe interessato presso la Società SITAV affinché gli inviti venissero diramati ai Consiglieri per tutte le manifestazioni.

Lamenta che la promessa non è stata mantenuta ed insiste, per una ragione di principio, affinché la sua richiesta sia accolta.

Prega l'Assessore Bordon di voler dare disposizioni in merito.

Il Consigliere NICCO Giulio dichiara, anzitutto, di concordare su quanto hanno detto i Consiglieri Chabod Renato e Manganoni e anche su quanto ha detto il Vice Presidente, Pasquali, in merito all'ampliamento di parcheggi e di strade di accesso alla Casa da Gioco.

Comunica quindi che, dall'esame della planimetria (estratto del foglio n. 29 del catasto di St. Vincent) trasmessa ai Consiglieri, si rilevano a sud-est dei mappali colorati in rosso, che dovrebbero essere ceduti in proprietà alla Regione dalla Società SITAV, alcuni appezzamenti di terreno non contrassegnati in rosso, ma che, a parer suo, dovrebbero pure essere ceduti alla Regione in quanto fanno parte, in certo qual modo, del complesso dei terreni sui quali dovrà sorgere la nuova Casa da Gioco.

In merito chiede precisazioni al Presidente della Giunta.

Per quanto riguarda il menzionato ricorso dell'Ing. Lora Totino, - che afferma di conoscere molto bene, perché è stato il costruttore del grattacielo esistente a Cervinia -, dichiara che, pur non concordando su tutto quanto ebbe a dire il Consigliere Manganoni, ritiene che sarebbe dannosissimo per la Regione soprassedere a ogni decisione in merito al problema in discussione per trattare con il predetto Ing. Lora Totino.

Osserva che la scelta di una nuova area per la costruzione della Casa da Gioco comporterebbe un notevole ritardo alla soluzione del problema e ritiene che una nuova area sarebbe senz'altro meno adatta di quella costituita dagli appezzamenti di terreno descritti nella relazione in esame.

Auspica che i lavori per il costruendo fabbricato siano iniziati molto presto, in modo che vi sia lavoro per un buon numero di operai e possano essere portati a termine nel più breve tempo possibile per l'incremento dei giochi e degli introiti dal casinò e, conseguentemente, dei proventi della Regione.

Il Presidente della Giunta, BONDAZ, dichiara di voler rispondere brevemente alle osservazioni, interessanti, fatte dai vari Consiglieri.

Rispondendo al Consigliere Chabod Renato, - il quale si è preoccupato che la Commissione di Coordinamento non abbia restituito, munita di visto, la deliberazione consiliare n. 42, in data 7 aprile 1954 -, osserva che la Commissione di Coordinamento non ha restituito la citata deliberazione consiliare, ma non ha fatto alcuna osservazione in merito alla deliberazione stessa, per cui si potrebbe, volendo, sollevare la questione se la deliberazione di cui si tratta non sia da ritenersi esecutiva per decorrenza di termini.

Comunica che non è, però, il caso di sollevare tale questione, perché la Giunta è venuta nella decisione di sottoporre nuovamente il problema all'esame del Consiglio affinché il Consiglio stesso, assumendo una nuova deliberazione, confermi quanto già è stato approvato con la deliberazione del 7-4-1954, apportandovi, naturalmente, le modificazioni e precisazioni sostanziali proposte, che riguardano la superficie dei terreni e la cubatura del nuovo fabbricato.

Per quanto riguarda il sistema prescelto per la concessione, cioè la trattativa privata, rammenta che rientra nella facoltà discrezionale dell'Amministrazione regionale di accordare a trattativa privata la proroga della concessione per l'esercizio della Casa da Gioco, anziché mettere in appalto per gara-concorso la concessione stessa.

Informa che questa appunto è la tesi che egli sosterrà in contrasto con la tesi illustrata nel ricorso dell'Ing. Lora Totino che si riconduce, invece, all'articolo 267 della legge comunale e provinciale; rileva che coloro che hanno interesse a dimenticarsene, e ve ne sono molti, dimenticano sovente che la Regione non può e non deve essere considerata alla stessa stregua di un comune ente locale, ad esempio una Provincia o un Comune.

Sottolinea che la Valle d'Aosta è una Regione a statuto speciale, con fisionomia eminentemente politica, che ha riferimento con le leggi politiche, oltre che con le leggi amministrative; infatti la Regione ha la potestà di legiferare, il che dimostra in modo palese il carattere politico della Regione.

Pone in rilievo che la Regione ha la possibilità di provvedere a trattativa privata, ma osserva che anche se, in denegata ipotesi, si volesse seguire la tesi prospettata nel ricorso, si potrebbe sempre sostenere che, anche richiamandosi alle norme della legge comunale e provinciale, vi è la possibilità di provvedere con trattativa privata, perché proprio l'articolo 267 del Testo Unico per la Finanza locale, mentre prevede che, di regola, la concessione deve essere preceduta da asta pubblica prevede ancora che, tuttavia, quando circostanze speciali in rapporto alla natura dei servizi lo consiglino, si può consentire che i contratti seguano a licitazione o a trattativa privata.

Non vorrei, egli dichiara, dire molto di più, e voi ne comprendete di certo la ragione, e, precisamente, che mi riservo di dire qualcosa di più in sede di giudizio.

Dal poco che ho detto, egli aggiunge, comprenderete certamente quale è il mio pensiero e, cioè, che nel presente caso vi sono molte circostanze speciali in rapporto alla natura dei servizi, perché trattasi (nel caso lo si ritenesse, il che non è, un pubblico servizio), di servizio di particolare natura e non già di un comune servizio.

Il Consiglio, che è sovrano in materia, egli conclude, avrebbe, quindi, sempre la possibilità, in base al citato disposto del T.U. per la Finanza Locale, di decidere per la trattativa privata.

Rileva che, d'altra parte, non va dimenticato che il primo contratto di concessione, fatto nell'anno 1946, è stato stipulato proprio a trattativa privata con la Società SITAV, in persona dell'Ing. Lora Totino.

Pone in rilievo che la Regione non fa alto che prorogare la durata del precedente contratto e per tale ragione non concorda con il Consigliere Chabod Renato sulla Proposta di stipulare un contratto di concessione ex-novo.

Sottolinea che il contratto del 1946 è tuttora operante e che scadrà soltanto nel marzo del 1957 e fa presente che, a prescindere dalle considerazioni dettate dalla realtà dei fatti, è molto più conveniente per la Regione che il Consiglio decida di prorogare il contratto del 1946, sia pure, naturalmente, con determinate modificazioni.

Rammenta che il Consigliere Chabod Renato ha ancora accennato alla contropartita ed, a tale proposito, fa presente che per la Regione la contropartita è costituita dal complesso dei fabbricati che la Società SITAV si impegna di costruire in St. Vincent, a totale sue spese e per conto e in proprietà della Regione, su terreni da cedersi preventivamente e gratuitamente alla Regione stessa.

Precisa che la contropartita della Società SITAV è costituita dalla proroga, per altri nove anni, della attuale concessione per l'esercizio della Casa da Gioco, che scadrà nel marzo del 1957.

Rispondendo al Consigliere Manganoni, informa che il ricorso presentato dall'Ing. Lora Totino non sospende l'esecuzione della deliberazione consiliare n. 42, in data 7.4.1954.

Dopo aver rilevato che la sua risposta vale anche come precisazione in relazione al rilievo fatto dal Consigliere Nicco Giulio, dichiara che l'Amministrazione regionale non intende affatto soprassedere alla decisione sul problema in discussione per trattare con l'Ing. Lora Totino.

Precisa che il punto di vista e la Proposta della Giunta sono i seguenti: il Consiglio regionale decida di confermare quanto già approvato con la deliberazione consiliare n. 42, in data 7-4-1954, salvo le precisazioni e le modificazioni già illustrate, senza addivenire ad altre trattative con altre Società, perché nessun'altra trattativa potrebbe sfociare in un accordo più vantaggioso per la Regione della soluzione che è stata già concordata.

Fa presente al Consigliere Manganoni di essere alieno dallo scendere, durante la trattazione di problemi di natura squisitamente amministrativa, in digressioni di carattere politico e si riserva, quindi, di rispondere nel momento più opportuno agli accenni di carattere politico fatti dal Consigliere Manganoni.

Dà, comunque, assicurazione che la Giunta ha fatto e fa tutto il possibile per la sollecita definizione dei vari problemi ancora insoluti.

In merito al rilievo concernente l'assunzione in servizio di personale da parte della Società SITAV, osserva che l'assunzione di detto personale è subordinata soltanto al preventivo nulla osta dell'Amministrazione regionale, salvo nei casi eccezionali di assunzione di personale di particolare competenza e fiducia.

Rileva che il personale viene assunto direttamente dalla Società SITAV e che, quindi, l'Amministrazione regionale non può pretendere dalla predetta Società l'assunzione di determinate persone.

Fa presente che la procedura seguita è seguente: la Società SITAV comunica alla Presidenza della Giunta regionale i nominativi delle persone che intende assumere in servizio, per il rilascio del nulla osta da concedersi dalla Giunta, organo esecutivo.

Osserva che tale procedura riguarda, evidentemente, soltanto le assunzioni di personale da parte della SITAV e non già le assunzioni degli impiegati della Regione addetti presso la Casa da Gioco di St. Vincent.

Informa, a questo proposito, di aver già illustrato alla Società SITAV, come pure al Consiglio regionale, in una precedente adunanza, il proprio pensiero circa le assunzioni di personale da parte della Società SITAV e da parte dell'Amministrazione regionale, pensiero che può riassumersi nel concetto di aumentare le possibilità di assunzione di personale, al fine di dare maggiori possibilità di lavoro, ciò che ritiene possibile attraverso le decisioni che saranno adottate oggi dal Consiglio, sull'argomento in esame.

Precisa che la Giunta regionale è orientata in questo senso.

In merito al rilievo del Consigliere Manganoni concernente le manifestazioni svolte in St. Vincent con il concorso regionale, dichiara che tutti i Consiglieri hanno libero accesso ai locali della Casa da Gioco e negli altri luoghi ove si svolgono dette manifestazioni

Ritiene, comunque, doveroso che la Società SITAV mandi sempre ad ogni Consigliere regionale l'invito a partecipare alle manifestazioni di cui si tratta.

Ritornando, quindi, sulla questione in discussione e constatato che tutti i Consiglieri concordano, in sostanza, sulla soluzione proposta dalla Giunta, rinnova al Consiglio la preghiera di voler addivenire ad una decisione sulla base dello schema di deliberato di cui ha dato prima lettura e che, in confronto alla precedente deliberazione consiliare del 7-4-1954, contiene alcune precisazioni e modificazioni che la Giunta ritiene necessarie.

Su richiesta del Consigliere Manganoni, il Presidente della Giunta, Bondaz, dà nuovamente lettura dello schema di deliberato proposto dalla Giunta.

Il Consigliere CHABOD Renato rileva che il Presidente della Giunta non ha interpretato nel giusto senso le sue parole nel riferire al rapporto giuridico la dizione "contratto ex-novo", tanto è vero che il Presidente della Giunta aggiunge che non si intende costituire un nuovo rapporto giuridico, ma semplicemente prorogare quello già in atto.

Fa presente che sì potrebbe discutere lungamente sulla questione se una proroga non significhi un nuovo rapporto giuridico.

Pone in rilievo che egli non intende fare una tale discussione in quanto, nel parlare di contratto ex-novo, ha inteso riferirsi non già al contratto giuridico ma semplicemente al testo del contratto, nel senso che, invece di fare una serie di aggiunte, di codicilli e di modificazioni al vigente contratto, si potrebbe addivenire, fra le parti, alla redazione di un testo nuovo, sostitutivo dei precedenti.

Precisa che, in tal modo, il nuovo testo risulterebbe intelligibile e chiaro in quanto sarebbe un testo aggiornato e di facile comprensione, come si fa per l'elaborazione dei testi unici, senza contenere richiami a precedenti contratti e deliberazioni consiliari.

Per quanto riguarda la questione della contropartita, dichiara di aver preso atto, con compiacimento, della risposta data dal Presidente della Giunta, Bondaz, che per la Società SITAV la contropartita è costituita dalla proroga della concessione per l'esercizio dei giochi per altri nove anni.

Aggiunge che la sua richiesta di precisazioni in merito era basata sul fatto che riteneva che la Società SITAV avesse qualche altro beneficio oltre agli utili normali attuali.

Per quanto riguarda la Regione, osserva che aveva capito perfettamente che la contropartita consiste nella proprietà del costruendo fabbricato come pure degli appezzamenti di terreno sui quali deve sorgere il nuovo fabbricato, con le relative pertinenze.

Conclude, facendo viva raccomandazione alla Giunta affinché, in luogo di stipulare un nuovo atto aggiuntivo al contratto vigente, si faccia un nuovo atto di concessione contenente tutte le clausole e condizioni e se ne trasmetta copia ai Signori Consiglieri, affinché gli stessi possano essere a conoscenza delle condizioni contrattuali stipulate tra la Regione e la Società SITAV.

Il Presidente della Giunta, BONDAZ, comunica che la giusta richiesta del Consigliere Chabod Renato è già contenuta nella deliberazione di Giunta n. 133, del 3-2-1954, che è a base della precedente deliberazione consiliare n. 42, del 7-4-1954.

Assicura che sarà redatto un nuovo testo di contratto di concessione.

Il Presidente, PAREYSON, informa che, se nessun altro Consigliere ha osservazioni da fare, porrà ai voti l'approvazione delle proposte fatte dalla Giunta.

Il Consigliere SAVIOZ chiede se, deliberando il Consiglio sull'argomento come da schema di deliberato proposto dalla Giunta, si intenda approvato anche il progetto del costruendo fabbricato.

Il Presidente della Giunta, BONDAZ, precisa che il Consiglio, nell'approvare la proposta della Giunta, approva anche il progetto di massima dell'opera, delegando alla Giunta ogni provvedimento deliberativo per l'esecuzione della deliberazione consiliare, in analogia a quanto praticato in sede di adozione della precedente deliberazione consiliare n. 42, in data 7-4-1954.

Il Consigliere SAVIOZ osserva che anche un montanaro, pur non essendo competente in materia di architettura, potrebbe alle volte dare utili suggerimenti in fatto di costruzioni nel territorio della Regione, ai fini del rispetto delle linee architettoniche locali.

Ritiene che sarebbe stato bene che i Consiglieri avessero avuto la possibilità di esaminare il progetto del costruendo fabbricato, onde poter fare i rilievi e i suggerimenti ritenuti opportuni.

Informa che, da un esame anche sommario del bozzetto-plastico del fabbricato, si nota subito che il tetto non è adatto alle condizioni climatiche della Valle d'Aosta.

Osserva che tale rilievo è stato fatto anche dal Consigliere Signora Perruchon Ved. Chanoux.

Vi è ancora un'altra osservazione, egli dice, e riguarda quella specie di "baldacchino" che si nota su un angolo della facciata principale della costruzione, e che potrà essere bellissimo, ma che colpisce immediatamente chi lo osserva e non si sa per quale ragione sia stato fatto.

Vi è inoltre, egli prosegue, un terrazzo coperto al piano rialzato che potrebbe andar bene per i mesi di maggio e giugno, ma non nei mesi di luglio e di agosto.

Fa presente che trattasi di osservazioni di poca importanza, che nulla hanno a che vedere con l'architettura vera e propria, ma che però riguardano questioni di grande importanza.

Il Presidente della Giunta, BONDAZ, riconosce che le osservazioni formulate dal Consigliere Savioz sono assai interessanti, ma fa presente che il bozzetto-plastico è stato predisposto dall'architetto e messo a disposizione dei Consiglieri appunto perché possano prenderne visione. Rileva che tale plastico dà soltanto un'idea approssimativa dell'architettura e che il progetto di massima è suscettibile delle modificazioni migliorative che si riterrà opportuno di apportarvi.

Dichiara di concordare su dette osservazioni anche perché trattasi di rilievi che ha già formulato egli stesso, come ad esempio, le osservazioni riguardanti quella specie di "baldacchino", di cui parla il Consigliere Savioz.

Riferisce sulle ragioni che hanno indotto l'architetto a prevedere la costruzione di tale corpo avanzato, precisando che, nelle intese intercorse fra l'Architetto e la Società SITAV, per quanto riguarda la funzionalità della Casa da Gioco, è stata fatta notare la necessità di mettere in un angolo un locale riservato per tavoli particolari, per cui è venuto fuori quel corpo avanzato.

Comunica che alla costruzione del fabbricato sovrintenderà l'Architetto progettista, il quale, naturalmente, sentirà i suggerimenti che qualsiasi degli Amministratori della Regione intenderà dargli, anche perché, in un complesso di costruzione di questo genere, potrebbero venire formulate osservazioni di notevole importanza; accenna, ad esempio, alla forma del tetto, che, per le sue particolari caratteristiche, è molto importante.

Rileva che, se il tetto non avesse tali caratteristiche, il fabbricato potrebbe sembrare un capannone, data la sua ampiezza e la sua larghezza.

Precisa che, comunque, il progetto può essere ritoccato in determinati particolari e che ritocchi potranno essere apportati anche in seno di esecuzione dei lavori.

Riferisce che il bozzetto-plastico è stato fatto soltanto per dare ai Consiglieri una idea dell'insieme architettonico del costruendo fabbricato.

Conclude, proponendo che il Consiglio approvi le proposte formulate dalla Giunta ed autorizzi, inoltre, la Giunta regionale ad adottare ogni provvedimento deliberativo necessario per resistere in giudizio; in ogni grado, contro il ricorso presentato dall'Ing. Dino Lora Totino.

Il Presidente, PAREYSON, pone ai voti, per alzata di mano, le proposte formulate dalla Giunta ed illustrate dal Presidente della Giunta.

IL CONSIGLIO

sentita la relazione del Presidente della Giunta;

considerata la necessità di addivenire alla sollecita e migliore definizione dell'importante problema in esame e alla costruzione di nuovi locali di proprietà regionale per l'esercizio della Casa da Gioco prima della ormai prossima scadenza dell'attuale concessione;

esaminato il problema nei suoi vari aspetti e considerato che tra le varie possibili soluzioni risulta più conveniente e di evidente necessità per la Regione la soluzione proposta dalla Giunta, per la conclusione delle trattative di cui alle premesse, con la Società SITAV, mediante proroga dell'attuale concessione, alla Società concessionaria SITAV, di St. Vincent, anche in considerazione delle particolari circostanze connesse con l'approssimarsi della scadenza della vigente concessione;

considerato che, anche per le speciali circostanze inerenti alla natura del servizio in concessione, la trattativa privata con la Società SITAV per la proroga della concessione, alle condizioni di cui alle premesse, è da ritenersi senz'altro economicamente conveniente per la Regione;

richiamate le precedenti deliberazioni consiliari n. 55, in data 29 luglio 1953, e n. 42, in data 7 aprile 1954;

ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti e votanti numero trentatre);

Delibera

1) di confermare quanto già approvato con la deliberazione consiliare n. 42, in data 7 aprile 1954, salve le precisazioni e le modificazioni seguenti:

a) i terreni necessari per la nuova costruzione che la Società SITAV dovrà cedere o far cedere gratuitamente ed immediatamente alla Regione, a semplice richiesta di quest'ultima, sono come infra indicati (F. XXIX):

Terreni interessati dal nuovo fabbricato:

Numero di mappa

197 -

Superficie

mq.

1.660

"

"

"

198 -

"

"

576

"

"

"

562 -

"

"

110

Cappella S. Rocco

(A) -

"

"

141

Numero di mappa

190 -

"

"

437

"

"

"

dal

119 -

"

"

1.150

compreso al 131 compreso

Numero di mappa

559 -

"

"

15

"

"

"

----

"

"

80

"

"

"

195 -

"

"

356

"

"

"

196 -

"

"

1.130

"

"

"

132 -

"

"

262

"

"

"

117 -

"

"

1.598

"

"

"

191 -

"

"

157

"

"

"

118 -

"

"

9

mq.

7.681

Terreni interessati dalla strada di accesso:

Numero di mappa

186 -

quota superficie

mq.

50

"

"

"

609 -

intero

"

266

"

"

"

189 -

quota superficie

"

120

"

"

"

185 -

"

50

mq.

486

Terreni destinati a parcheggio:

Numeri di mappa

202-204-690-629-689

quota superficie

mq.

1.500

e così per complessivi

"

9.667

Di tali terreni, gli appezzamenti o quote di essi distinti in catasto al F. XXIX n. 202, 204 e 629 sono già compresi nell'elenco terreni di cui alla delibera del Consiglio regionale n. 42, del 7-4-1954.

b) La Società concessionaria SITAV dovrà provvedere a costruire entro il 31-12-1956, a totali sue spese, per conto ed in proprietà della Regione, sui terreni di cui al precedente capoverso n. 1, previamente e gratuitamente ceduti in proprietà alla Regione, un nuovo stabile sede della Casa da Gioco avente locali idonei e convenientemente arredati, saloni di rappresentanza, servizi, parco-giardino, parcheggio, ecc. ecc., come da progetto elaborato dall'Ing. Gaspare Pestalozza, di Torino, di intesa con la Giunta regionale e con la Società SITAV. L'arredamento e l'attrezzatura rimarranno, nella pari e mobile, di proprietà della Società SITAV;

2) di delegare alla Giunta regionale l'adozione di ogni provvedimento deliberativo per l'esecuzione della deliberazione consiliare in data 7 aprile 1954, n. 42, e della presente deliberazione;

3) di delegare, altresì, alla Giunta regionale l'adozione di ogni provvedimento deliberativo necessario per resistere in giudizio, in ogni grado, contro il ricorso, notificato il 6 settembre 1955, presentato dal Dr. Dino Lora Totino, di Torino, alla Giunta Giurisdizionale Amministrativa della Valle di Aosta e tendente ad ottenere l'annullamento della deliberazione consiliare n. 42, in data 7 aprile 1954, di cui alle premesse.

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Si dà atto che l'adunanza viene sospesa alle ore dodici e rinviata alle ore quattordici e minuti trenta.

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