Oggetto del Consiglio n. 134 del 7 ottobre 1955 - Verbale

OGGETTO N. 134/55 - DIPENDENTI REGIONALI - COSTITUZIONE DELLA COMMISSIONE INTERNA - RICHIESTA DI INFORMAZIONI. (INTERPELLANZA DEI CONSIGLIERI REGIONALI SIGNORI BARONE LUIGI, MANGANONI CLAUDIO E BENETTI ALFONSO)

Il Presidente, PAREYSON, dichiara aperta la discussione sulla seguente interpellanza dei Consiglieri regionali Signori Barone Luigi, Manganoni Claudio e Benetti Alfonso, concernente l'oggetto: "Dipendenti regionali - Costituzione della Commissione interna - Richiesta di informazioni", interpellanza trasmessa in copia ai Signori Consiglieri, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:

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"Al Presidente del Consiglio Regionale

AOSTA

Prego la S. V. di voler portare sull'ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio la seguente interpellanza:

Per sapere se il Presidente della Giunta è a conoscenza dei motivi per cui fra i dipendenti della Regione non esiste la Commissione Interna.

Se il Presidente della Giunta è disposto a favorire la costituzione di detta Commissione Interna, concedendo i locali per le riunioni, mettendo a disposizione dei dipendenti il necessario per le elezioni, ecc...., ed a riconoscerne le funzioni.

Aosta, li 13-7-1955.

Ossequi.

F.ti: Barone Luigi, Manganoni Claudio, Benetti Alfonso"

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Il Consigliere BARONE premette di ritenere che il Presidente della Giunta sia edotto dei motivi per i quali i dipendenti dell'Amministrazione regionale non hanno una Commissione interna ed esprime parere che tali motivi debbano essere di una certa gravità.

Dichiara di essere, però, convinto che il Presidente della Giunta sia conscio della alta importanza della Commissione interna e che darà senz'altro il suo appoggio per la costituzione di una Commissione interna fra i dipendenti regionali e per rimuovere le eventuali cause che ne impediscano la costituzione.

Ritiene di non errare nell'affermare che l'istituzione di una Commissione interna è il presupposto indispensabile per il buon funzionamento di una Amministrazione.

Osserva che, nel caso specifico dei dipendenti dell'Amministrazione regionale, la Commissione interna darebbe indubbiamene valido aiuto al Presidente della Giunta, alla Giunta ed al Consiglio per chiarire certe situazioni di particolare delicatezza.

Conclude, esprimendo l'avviso che il Presidente della Giunta non possa che compiacersi del fatto che, con l'interpellanza in esame, gli sia stato offerto lo spunto di trattare il problema della Commissione interna e si dichiara sicuro che non mancherà di dare il suo autorevole appoggio per giungere al più presto ad una favorevole soluzione del problema.

Il Presidente della Giunta, BONDAZ, in risposta all'interpellanza di cui si tratta, riferisce quanto segue:

"Dichiaro subito che non sono a conoscenza, né lo potrei essere, delle ragioni per le quali i dipendenti dell'Amministrazione regionale non hanno una Commissione interna. Nessuno mi ha mai messo al corrente di quelle ragioni, che, a detta del Consigliere Barone, sarebbero estremamente gravi.

che si accenna ad una Commissione interna nel regolamento organico dei servizi e del personale del 1946 e che se ne accenna pure nel regolamento organico del 1950, che è oggi allo studio dell'apposita Commissione nominata dal Consiglio. Debbo, però, dichiarare che il problema delle Commissioni interne, per quanto riguarda le pubbliche Amministrazioni, non è ancora stato risolto legislativamente.

Sino ad oggi la collaborazione individuale od associata del personale che è alle dipendenze di pubbliche Amministrazioni ha avuto soltanto delle manifestazioni eccezionali e limitate e questo, appunto, perché non vi è una disposizione legislativa che sancisca un diritto in questo senso.

Manca, quindi, un riconoscimento legislativo e, non essendovi tale riconoscimento, naturalmente manca, altresì, una norma legislativa che statuisca circa i compiti e le competenze attribuite alle Commissioni interne e circa le delimitazioni di tali competenze.

Evidentemente il legislatore ha tenuto conto del fatto che il fondamento giuridico della Commissione interna di una Amministrazione pubblica, di un Ente pubblico, è molto diverso da quello della Commissione interna di una azienda privata. Perché questa diversità? Perché nelle aziende private il substrato del rapporto di lavoro, cioè i fini, le necessità e le intenzioni del datore di lavoro, sono basati sul criterio del profitto e della speculazione, ciò che non si verifica in una Amministrazione pubblica, in un Ente pubblico.

Personalmente, sono dell'avviso che l'Amministrazione regionale debba consentire i contatti con i propri dipendenti per ascoltarne i desiderata. Si tratta, in definitiva, di conciliare le finalità dell'Ente con i desideri legittimi dei suoi dipendenti.

Ho approfondito la questione esaminando anche il punto di vista della disciplina ed, effettivamente, devo concludere nel senso che già ho ricordato testè al Consiglio, perché tutte le riviste, anche le più importanti, che trattano di questo argomento, affermano tutte che non vi è stato sino ad oggi un riconoscimento legislativo delle Commissioni interne presso gli Enti pubblici. Questo, però, non significa che non si possa esaminare il problema ed io dichiaro che, se i dipendenti dell'Amministrazione regionale lo richiederanno, la Giunta esaminerà benevolmente e a fondo il problema della costituzione della Commissione interna, come pure la questione delle attribuzioni e delle delimitazioni delle competenze della Commissione stessa. Infatti, io ritengo che si possa e si debba iniziare questa opera di collaborazione che, se intesa nei suoi giusti limiti, non può che apportare benefici risultati sia per i dipendenti che per la pubblica Amministrazione".

Il Consigliere MANGANONI riconosce che è esatta l'affermazione, fatta dal Presidente della Giunta, che non vi sono disposizioni legislative che sanciscano il riconoscimento delle Commissioni interne per i dipendenti delle Amministrazioni pubbliche.

Lamenta, in proposito, che, purtroppo, nella Repubblica Italiana, sono ancora in vigore quasi tutte le leggi emanate durante il regime fascista, che era ben lungi dall'essere favorevole al riconoscimento delle Commissioni interne.

Rammenta che è sopravvenuto, però, il 25 aprile del 1945, che, con la liberazione della popolazione dal regime fascista, ha apportato un soffio di rinnovamento della democrazia che, però, non ha avuto ancora un efficace riflesso sulla maggior parte delle leggi attualmente in vigore in Italia.

Esprime parere che la Valle d'Aosta, essendo una Regione autonoma, potrebbe e dovrebbe mettersi all'avanguardia in questo campo, perché il riconoscimento delle Commissioni interne è un atto di democrazia.

Prende atto, comunque, della comunicazione, fatta dal Presidente della Giunta, che la Giunta è disposta ad esaminare benevolmente la possibilità di addivenire alla costituzione della Commissione interna, qualora i dipendenti dell'Amministrazione regionale ne facciano richiesta.

Il Consiglio prende atto.

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