Oggetto del Consiglio n. 133 del 7 ottobre 1955 - Verbale

OGGETTO N. 133/55 - PROVVEDIMENTI ATTI A MIGLIORARE I SERVIZI POSTALI NEI COMUNI DELLA VALLE D'AOSTA. (INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE REGIONALE NICCO GIULIO)

Il Presidente, PAREYSON, dichiara aperta la discussione sulla seguente interrogazione presentata dal Consigliere Nicco Giulio, concernente l'oggetto: "Provvedimenti atti a migliorare i servizi postali nei Comuni della Valle d'Aosta", interrogazione di cui e stata trasmessa copia ai Signori Consiglieri, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:

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Châtillon, 8 settembre 1955.

Al PRESIDENTE del Consiglio

della Regione Autonoma Valle d'Aosta

AOSTA

PregoLa voler far inserire all'ordine del giorno della prossima sessione del Consiglio la seguente interrogazione rivolta all'Assessore al Turismo:

"Interrogo l'Assessore al Turismo per sapere se non ritenga opportuno esaminare e proporre provvedimenti atti a migliorare i servizi postali in tutti i Comuni della Valle che oggigiorno, con l'importanza sempre maggiore delle diverse attività in Valle e soprattutto del Turismo, non rispondono più alle esigenze delle nostre popolazioni".

Ossequi e distinti saluti.

F.to NICCO Giulio

(Consigliere regionale)"

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L'Assessore BORDON premette che, in Valle d'Aosta, come è stato giustamente rilevato dal Consigliere Nicco Giulio, il servizio postale ha effettivamente una importanza grandissima, sia dal lato turistico che dal lato commerciale, e osserva che tale problema deve essere esaminato sotto due aspetti: generale e particolare.

Passando, quindi, a parlare dell'aspetto generale del problema, dichiara essere pubblico e notorio che, in genere, azienda statale è sinonimo di lentezza, di burocrazia, di ritardi, che sono vizi congeniti dell'Amministrazione burocratica statale, difficilmente eliminabili per vari motivi.

Fa presente, ad esempio, che il disagio riscontrato nel servizio postale è legato e connesso al funzionamento dei servizi di comunicazione e che, pertanto, parlando degli inconvenienti che si verificano nel servizio postale si dovrebbe anche parlare dei servizi di comunicazioni che, oggigiorno, non riescono ad adeguarsi alle attuali esigenze del progresso.

Dichiara che, in linea di massima, non è però vero che il servizio postale non risponda a tutte le esigenze odierne: osserva, piuttosto, che il servizio postale ha i suoi difetti, come ne hanno altri servizi statali, per il fatto che il progresso e le necessità della vita moderna avanzano con passo molto più veloce di quanto facciano i vari servizi statali per adeguarsi alle aumentate necessità della vita moderna.

Comunica che le eventuali proposte che venissero sottoposte al Ministero delle Comunicazioni nell'intento di migliorare, in linea generale, il servizio postale, non approderebbero a risultati soddisfacenti. Ammette che si potrebbe benissimo chiedere al predetto Ministero una maggior celerità nelle comunicazioni, l'aumento del personale addetto alla distribuzione della posta ed altre cose ancora; ma osserva che il funzionamento di tali servizi ha migliorato, nel passato, molto lentamente e continuerà a migliorare in avvenire, ma occorre tempo.

Per quanto riguarda il secondo punto e, cioè, l'aspetto particolare del problema nei riflessi della Valle d'Aosta, rileva che già sono stati presi in esame e risolti vari casi che erano stati prospettati dalla Amministrazione regionale.

Osserva, per inciso, che, presso la Direzione delle Poste di Aosta, non esiste l'Ufficio "Economato e Ispezione", per cui gli eventuali reclami concernenti lacune o disservizi nell'Amministrazione delle Poste devono essere indirizzati alla Direzione delle Poste di Torino.

Fa presente che, fin dal mese di luglio u.s., il Presidente della Giunta, in seguito a reclami pervenutigli circa lamentati inconvenienti vari, fra cui la consegna ritardata della corrispondenza nei Comuni di Ollomont, Valpelline, Ayas, Champoluc, si è rivolto alla Direzione delle Poste di Torino ottenendo provvedimenti intesi ad ovviare agli inconvenienti lamentati.

Comunica di essersi pure personalmente interessato dei vari reclami pervenuti all'Assessorato al Turismo, cercando di definire le pratiche relative nel minor tempo possibile.

Per quanto riguarda le lamentele concernenti i ritardi nella distribuzione della corrispondenza, dovuti ad insufficienza di personale, informa che ha cercato di supplire alle esigenze dei centri turistici di maggiore importanza, quali Courmayeur, Saint Vincent ed altri, intervenendo, tramite le Aziende autonome locali di soggiorno, per l'assunzione provvisoria in servizio di persone incaricate di aiutare gli Uffici postali nel disbrigo del servizio di distribuzione e di consegna della corrispondenza.

Rileva che i servizi postali hanno, naturalmente, determinate esigenze ed osserva che alcune Amministrazioni comunali sono, purtroppo, restie a fornire i locali occorrenti per il funzionamento dell'Ufficio postale. Cita il caso del Comune di Gressoney La Trinité, che, necessitando di un locale per l'installazione del telefono pubblico, ha tolto un vano all'Ufficio postale, per cui la sede di tale Ufficio è ora ridotta ad un unico locale, in cui il titolare deve, altresì, cucinare e consumare i suoi pasti.

Esprime parere che le Amministrazioni comunali dovrebbero tenere in maggiore considerazione le necessità di determinati servizi pubblici.

Conclude, dichiarando che l'Amministrazione regionale si è interessata di tutte le lamentele pervenute, cercando di ottenere che, da parte di chi di competenza, si ovviasse agli inconvenienti oggetto delle lamentele.

Assicura che l'Amministrazione regionale si interesserà anche del problema prospettato dal Consigliere Nicco Giulio e cercherà di risolverlo, nel miglior modo possibile, accettando i suggerimenti dei Signori Consiglieri, sempre che comportino proposte attuabili.

Il Consigliere NICCO Giulio premette di non condividere il parere dell'Assessore Bordon, secondo il quale non è vero che il servizio postale non risponde a tutte le odierne esigenze. Afferma, quindi, di poter dichiarare, con tutta coscienza, che il servizio postale non risponde assolutamente alle attuali esigenze ed osserva che il disservizio è dovuto alla mentalità retrograda dei Dirigenti delle Poste e Telegrafi, che, a parer suo, è ancora alla metà del secolo scorso.

Insiste sul fatto che il servizio postale non è stato ancora adeguato alle aumentate necessità moderne.

Riferisce di essere venuto nella determinazione di rivolgere all'Assessore al Turismo l'interpellanza di cui sopra in seguito ad un fatto avvenuto nel Comune di Châtillon.

Informa che, essendo stato istituito un nuovo Ufficio postale a Pontey, la Direzione delle Poste assegnò a tale Ufficio, per la distribuzione e la consegna della corrispondenza a domicilio, il portalettere che in precedenza disimpegnava tale servizio nel sobborgo di Chameran, del Comune di Châtillon, che si trova sulla sponda destra del torrente Marmore, a circa 100 metri di distanza dall'Ufficio postale, che ha sede nel Borgo di Châtillon.

Fa presente che del servizio di distribuzione della corrispondenza nel sobborgo di Chameran è stato incaricato il portalettere che disimpegnava già tale servizio nel Borgo del predetto Comune, con la conseguenza che gli abitanti del sobborgo di Chameran ricevono la corrispondenza soltanto verso il tardo pomeriggio e, cioè, verso le ore 16, le 17, e anche le 18. Osserva che di ciò può fare fede l'Assessore Vesan, il quale, come lui, abita in detta borgata.

Riferisce che vi sono poi i cosiddetti servizi bisettimanali e trisettimanali di distribuzione e consegna della corrispondenza nelle frazioni.

Lamenta, a questo proposito, che è invalso l'uso, da parte dei portalettere incaricati di tali servizi, di consegnare la corrispondenza ai vicini di casa dei destinatari o ad altre persone della stessa frazione, i quali ripongono le lettere e le cartoline in tasca, ove spesso le dimenticano per uno o più giorni e, quando se ne accorgono, se troppo tempo non è ancora trascorso, consegnano la corrispondenza, mentre, in caso contrario, il più delle volte, la distruggono, di modo che la corrispondenza non arriva a destinazione.

Prende atto dell'interessamento svolto dall'Assessore al Turismo per assicurare la regolare distribuzione della corrispondenza nei Comuni turistici più importanti, ma ritiene che l'interessamento dell'Assessore al Turismo debba essere rivolto non soltanto ai Comuni prettamente turistici, ma anche a tutti gli altri Comuni della Valle d'Aosta.

Esprime la sua meraviglia per il fatto che il Sindaco del Comune di Gressoney-La Trinité, che è un centro di villeggiatura molto importante, non senta il dovere, quale capo dell'Amministrazione comunale, di lasciare all'Ufficio postale i locali che sono necessari per il servizio postale.

Ritornando sulla questione dei servizi bisettimanali e trisettimanali di consegna della corrispondenza, esprime parere che si dovrebbe pretendere che, quanto meno, la consegna della corrispondenza sia fatta direttamente dal portalettere al destinatario. Aggiunge che sarebbe assai augurabile che la consegna della corrispondenza avvenisse giornalmente anche nelle frazioni.

Informa che gli abitanti delle frazioni del Comune di Châtillon, che contano circa mille abitanti, ricevono la corrispondenza, sì e no, due volte alla settimana, seppure la ricevono, del che può dare atto il Consigliere Dujany.

Concorda con l'Assessore Bordon che non sia cosa tanto facile ottenere miglioramenti generali nel servizio postale da parte dell'Amministrazione delle Poste.

Osserva, però, che il servizio postale ha assunto, oggigiorno, notevole importanza, perché è intimamente legato alle diverse attività della Valle d'Aosta e cioè all'Industria, al Commercio e al Turismo, nonché all'attività dei privati.

Ritiene che si dovrebbe cercare di integrare la misera paga che l'Amministrazione delle Poste corrisponde ai portalettere, in modo da poter pretendere dagli stessi un servizio più accurato.

È cosa bella e simpatica - egli dichiara - la consegna dei premi di fedeltà alla montagna ai nostri portalettere, ma, permettete che ve lo dica, i premi di fedeltà alla montagna non risolvono il problema della vita di questi commoventi paria che vivono in condizioni economiche miserrime.

Quindi - egli prosegue - formulo la raccomandazione, - e chiedo che non rimanga sempre tale ma che si traduca in realtà -, che si vada incontro a questa benemerita categoria dei nostri portalettere, affinché si possa pretendere ed ottenere dagli stessi un miglioramento del servizio di distribuzione e di consegna della corrispondenza, nell'interesse generale.

Il Consiglio prende atto.

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