Oggetto del Consiglio n. 120 del 23 giugno 1955 - Verbale

OGGETTO N. 120/55 - AUMENTO DEL LIMITE MASSIMO DI SPESA DI COMPETENZA DELLA GIUNTA PER LE MATERIE ED I PROVVEDIMENTI PREVISTI AI CAPOVERSI N. 5 E N. 13 DEL REGOLAMENTO DELLE ATTRIBUZIONI E COMPETENZE DELLA GIUNTA.

L'Assessore alle Finanze, BIONAZ, rammenta che il limite massimo di spesa di competenza della Giunta in determinate materie, secondo il vigente regolamento delle attribuzioni degli organi regionali approvato nel luglio 1949, è di L. 1.000.000 (un milione).

Osserva che tale limite di spesa si è dimostrato troppo basso in relazione al diminuito valore della moneta dal 1949 ad oggi, per cui la Giunta si trova spesso nella necessità di dover ricorrere all'adozione di deliberazioni d'urgenza per l'approvazione di spese indifferibili che superano di poco il milione di lire.

Fa presente che è norma di buona amministrazione di limitare al minimo indispensabile le deliberazioni d'urgenza ed assicura che la Giunta regionale si atterrà sempre, per quanto possibile, a tale norma.

Rileva che è, però, necessario che il limite di spesa di competenza della Giunta sia aumentato in misura adeguata, onde evitare alla Giunta di dover ricorrere a deliberazioni d'urgenza, che devono essere successivamente ratificate dal Consiglio.

Comunica che la Giunta, pur non ponendo una questione di principio sulla proposta, chiede che il Consiglio decida in merito all'opportunità dell'aumento del menzionato limite di spesa di competenza della Giunta stessa.

Il Consigliere SAVIOZ premette di non essere a conoscenza del provvedimento assunto dal precedente Consiglio in merito alla richiesta di aumento del limite massimo di spesa di competenza della Giunta.

Osserva che la competenza della Giunta ad assumere deliberazioni in via d'urgenza salvo ratifica del Consiglio, in casi di comprovata effettiva urgenza, è sancita dalla legge comunale e provinciale.

Rileva che, aumentando il limite massimo di spesa di competenza della Giunta, i provvedimenti che la stessa oggi può assumere in via d'urgenza, con i poteri del Consiglio, non verrebbero più assunti d'urgenza né trasmessi al Consiglio per la ratifica, in quanto rientrerebbero nelle normali competenze della Giunta. Fa presente che il Consiglio non verrebbe più edotto delle decisioni che la Giunta assume attualmente in via d'urgenza.

Il Presidente della Giunta precisa che non si tratta di deliberazioni assunte dalla Giunta in via d'urgenza e che non verrebbero più sottoposte alla ratifica del Consiglio, perché si tratta di elevare il limite di spese di competenza della Giunta, per cui i provvedimenti che la Giunta adotterebbe, entro il nuovo limite di spesa, rientrerebbero nella sua normale competenza.

Rammenta che, con provvedimento consiliare n. 89, del 28-7-1949, è stato approvato il regolamento delle attribuzioni e delle competenze del Consiglio della Giunta, del Presidente del Consiglio e del Presidente della Giunta.

Fa presente che in detto regolamento è stabilito che, per determinate materie, la Giunta non può deliberare per una spesa eccedente l'importo di Lire un milione.

Ricorda che l'Assessore Bionaz ha testé prospettato l'opportunità di elevare detto limite di spesa, lasciando libero il Consiglio di decidere sia in merito a tale proposta che in merito all'entità dell'aumento del limite di spesa.

Precisa che l'Assessore Bionaz ha ricordato che qualora si elevasse il limite di spesa di competenza della Giunta, questa avrebbe una maggiore autonomia di azione e conseguentemente si asterrebbe, per quanto possibile, dall'adottare deliberazioni in via d'urgenza, ricorrendovi soltanto nei casi di effettiva necessità e di particolare urgenza.

Ritiene che tale modo di agire sia amministrativamente più corretto e rileva che, d'altra parte, il limite di spesa di lire un milione è attualmente alquanto esiguo in rapporto all'entità degli importi dei lavori che vengono eseguiti dall'Amministrazione regionale, il che obbliga la Giunta a ricorrere spesso all'assunzione di provvedimenti in via d'urgenza.

Il Consigliere NICCO Giulio dichiara che la questione sollevata dai Consiglieri della sinistra è una questione di principio e non di persone.

Rammenta che nel passato Consiglio, allorquando si discusse sulla proposta di aumento del limite massimo di spesa di competenza della Giunta, i Consiglieri della sinistra si erano dichiarati nettamente contrari alla proposta e fa presente che il loro punto di vista è stato condiviso, in ultima analisi, dal Consiglio, che era allora presieduto dall'attuale Presidente della Giunta.

Osserva che è alquanto strano che si faccia simile proposta in questo periodo, in cui le disponibilità di bilancio sono inferiori a quelle degli anni scorsi, anche se si potrebbe eccepire che le disponibilità allora non erano effettive ma erano soltanto sulla carta.

Ritiene che, d'altra parte, anche aumentando il limite di spesa di competenza della Giunta, questa adotterà egualmente provvedimenti in via d'urgenza, con i poteri del Consiglio.

Dichiara che i Consiglieri del gruppo della sinistra, per tale ragione, sono anche oggi contrari ad aumentare il limite massimo di spesa di competenza della Giunta, tanto più che il Consiglio è sempre stato assai largo e comprensivo in sede di ratifica delle deliberazioni assunte in via d'urgenza dalla Giunta e lo sarà anche per l'avvenire.

Segue breve discussione fra il Presidente della Giunta, BONDAZ i Consiglieri MANGANONI e NICCO Giulio, i quali infine ricordano che già tre anni or sono il Consiglio aveva discusso sulla proposta fatta dalla Giunta di aumentare il limite di spesa di competenza della stessa e ribadiscono che i Consiglieri della sinistra non sono favorevoli all'aumento del limite massimo di spesa di competenza della Giunta.

Il Presidente della Giunta, BONDAZ, comunica che la Giunta, nel prospettare l'opportunità dell'aumento del limite di spesa di competenza della Giunta, non pone una questione di fiducia, ma ritiene che tale suo modo di agire sia amministrativamente più corretto che non la via suggerita dal Consigliere Nicco Giulio, il quale ha addotto, fra l'altro, a motivazione del punto di vista contrario dei Consiglieri della minoranza, che il Consiglio, come è sempre stato comprensivo per il passato, in sede di ratifica dei provvedimenti assunti in via d'urgenza, lo sarà anche per l'avvenire.

Fa presente che tale modo di agire significherebbe, in pratica, l'esautoramento del Consiglio perché, obbiettivamente, nel passato si è esagerato nell'assumere deliberazioni in via d'urgenza.

Osserva che, se il Consiglio ritenesse di aumentare in misura adeguata il limite massimo di spesa di competenza della Giunta, il Consiglio potrebbe fare alla Giunta un ragionamento di questo genere: "abbiamo aumentato adeguatamente il limite di spesa di competenza della Giunta, ma non intendiamo più che vengano adottate deliberazioni con i poteri del Consiglio regionale, a meno che l'urgenza della deliberazione sia effettivamente comprovata".

Rileva che trattasi veramente di correttezza amministrativa e precisa che è per tale ragione che la Giunta ha ritenuto opportuno di sottoporre la questione all'esame del Consiglio, in quanto l'attuale limite massimo di spesa è troppo esiguo, per i motivi già illustrati.

Sottolinea, d'altra parte, che detto limite di spesa si riferisce soltanto ai provvedimenti di cui al n. 5 - Voce "Competenze della Giunta" - del "Regolamento delle attribuzioni e delle competenze del Consiglio, del Presidente del Consiglio, della Giunta e del Presidente della Giunta", in cui è detto che spetta, altresì alla Giunta di provvedere "alla costruzione ed alla sistemazione di strade, di opere idroelettriche e di altri lavori di pubblico interesse regionale di importo non superiore a lire 1 milione, di competenza della Giunta, nei limiti degli stanziamenti di bilancio".

Riferisce che molte volte la Giunta, in sede deliberante, si trova di fronte a difficoltà di ordine amministrativo derivanti dal fatto che gli importi di spese dei lavori da eseguire superano di poco il milione, il che obbliga la Giunta, allorquando il provvedimento ha carattere di urgenza, ad adottare una deliberazione con i poteri del Consiglio.

Osserva che è soltanto questo il motivo che ha indotto la Giunta a sottoporre la questione all'esame del Consiglio.

Sia ben chiaro, però, egli dice, che il Consiglio è libero di pronunciarsi in favore del sistema che ritiene preferibile, scegliendo fra il sistema sino ad oggi seguito, che a parere nostro non è corretto e l'adeguatamento del limite massimo di spesa di competenza della Giunta, in base alle attuali necessità, fermo restando il principio che la Giunta dovrà assumere i provvedimenti d'urgenza soltanto in casi di assoluta necessità.

Il Consigliere SAVIOZ comunica di aver preso atto dei chiarimenti forniti dal Presidente della Giunta e, quale ex Amministratore del Comune di Aosta, osserva che si rende perfettamente conto delle difficoltà in cui viene a trovarsi alcune volte la Giunta per il fatto che determinati problemi si presentano improvvisamente e devono essere risolti con urgenza.

Dichiara, tuttavia, di non approvare che la Giunta possa adottare, ad un certo punto, delle deliberazioni che non vengano sottoposte alla ratifica del Consiglio, come per il passato.

Rileva infatti che, se il limite massimo di spesa di competenza della Giunta viene elevato da L. 1 milione a L. X milioni, le deliberazioni della Giunta sino a X milioni non saranno più soggette alla ratifica del Consiglio: dichiara di non concordare su questo punto.

Riferisce, a questo proposito, che il Consiglio comunale di Aosta, allorquando egli era Sindaco ha constatato, ad un dato momento, 1950 o 1951, che era necessario lasciare maggiore libertà d'azione alla Giunta ed ha adottato una deliberazione in tale senso. Fa presente che detta deliberazione non è stata vistata dall'autorità tutoria, la quale ha rilevato che, secondo la Legge comunale e provinciale, non era possibile che la Giunta comunale assumesse taluni provvedimenti senza che i provvedimenti stessi venissero sottoposti alla ratifica del Consiglio.

Dà atto che la attuale Giunta regionale ha adottato soltanto un numero limitato di provvedimenti in via d'urgenza, limitandosi ai casi strettamente indispensabili ed osserva che, d'altra parte, il Presidente della Giunta regionale e la Giunta regionale stessa hanno la possibilità di richiedere la convocazione del Consiglio ogni qualvolta lo ritengano necessario per la trattazione di problemi urgenti.

Fa presente che i Consiglieri regionali devono essere al corrente dei provvedimenti adottati dalla Giunta, onde essere in grado di poter fornire chiarimenti su determinate deliberazioni della Giunta ogni qualvolta ne vengono richiesti dalla popolazione.

Informa che i Consiglieri del suo gruppo, che già facevano parte del Consiglio precedente, gli hanno riferito un fatto increscioso e, cioè, che la Giunta aveva trovato la possibilità di eludere lo scoglio del limite di spesa assumendo ripetutamente varie deliberazioni per gli stessi lavori. Precisa che, dicendo questo, non intende affatto affermare che la Giunta attuale seguirà tale sistema.

Riconosce la necessità che la Giunta abbia una certa libertà d'azione, ma esprime parere che le deliberazioni della Giunta, oltre ad un certo limite di spesa, debbano essere sottoposte alla ratifica del Consiglio.

Conclude, dichiarando che il giorno in cui le deliberazioni della Giunta, eccedenti una determinata spesa, non venissero sottoposte alla ratifica del Consiglio, egli si sentirebbe menomato nelle sue funzioni di Consigliere regionale.

Il Consigliere CHABOD Renato, premesso di non voler fare una questione di cifre, ma una questione di competenza di materia, osserva che su questo punto la legge comunale e provinciale non deve essere richiamata in quanto non fa riferimento alla Regione, ma soltanto alle Provincie ed ai Comuni.

Precisa che la Regione autonoma della Valle d'Aosta è sorta in forza dell'articolo 116 della Costituzione e pone in rilievo che, ai sensi dell'articolo 32 dello Statuto regionale ("Il Presidente della Giunta regionale, la Giunta e gli Assessori che la compongono sono organi esecutivi della Regione") sembrerebbe che i tre menzionati organi dovrebbero soltanto dare esecuzione alle deliberazioni del Consiglio. Rileva che l'articolo 36 dello Statuto stabilisce invece, che la Giunta regionale in caso di necessità e di urgenza, può prendere deliberazioni di competenza del Consiglio e, a questo proposito, dichiara di essere pienamente d'accordo con il Presidente della Giunta, il quale ha dichiarato che le deliberazioni d'urgenza devono essere limitate ed adottate soltanto nei casi strettamente indispensabili.

Rammenta che il precedente Consiglio regionale ha approvato, con deliberazione n. 89 del 28-7-1949, un regolamento delle attribuzioni e delle competenze del Consiglio, del Presidente del Consiglio, della Giunta e del Presidente della Giunta, ma fa presente che, in merito a tale regolamento deve fare alcune riserve per ragioni di materia che sono basate sulla legge 10 febbraio 1953 n. 62 (costituzione e funzionamento degli organi regionali), legge che non è ancora stata applicata, perché a tutto oggi le Regioni, ad eccezione delle quattro Regioni a Statuto speciale non sono ancora state costituite.

Dichiara che, in forza di un principio generale, le disposizioni di tale legge debbono essere applicate ogni qualvolta si constatano delle lacune negli Statuti e, quindi, anche nello Statuto speciale della Regione Valle d'Aosta.

Pone in rilievo che nella predetta legge, se la memoria non gli falla, le attribuzioni di competenza della Giunta sono più ristrette e limitate di quelle previste dal regolamento approvato dal Consiglio nella seduta del 28 luglio 1949, di cui due attribuzioni di competenza particolarmente lo preoccupano, non già per questione di persona, ma per questione di principio e, precisamente, la competenza di cui ai n. 13 e 14:

"- 13) alla concessione di sussidi facoltativi e straordinari, di importo non superiore a lire un milione, da erogarsi, nei limiti di bilancio, in materia di opere e di lavori di pubblica utilità, di assistenza e beneficenza, di istruzione, di agricoltura e foreste, di artigianato locale, di commercio, di turismo, ed in genere, in materia di iniziative interessanti servizi di interesse pubblico locale;

- 14) alla nomina del personale di ruolo di grado inferiore al quinto, alla assunzione del personale provvisorio e avventizio dell'Amministrazione regionale di grado inferiore al terzo, non avente funzioni direttive, ed alla adozione nei suoi confronti, di ogni altro provvedimento amministrativo e disciplinare previsto dalle leggi e dai regolamenti, ad eccezione della censura, che rientra nella competenza del Presidente della Giunta".

Esprime parere che le disposizioni di cui sopra diano una potestà eccessiva alla Giunta, potestà che potrebbe essere giustificata in determinati casi, allorquando vi sia la fiducia e il controllo; si dichiara d'avviso che sia necessario un controllo reciproco.

Rileva che il n. 14 dà la potestà alla Giunta regionale di provvedere "alla nomina del personale di ruolo di grado inferiore al quinto, alla assunzione del personale provvisorio ed avventizio dell'Amministrazione regionale ecc".

Ritiene che i poteri concessi alla Giunta con la disposizione del suddetto n. 14 contrastino con quelli attribuiti alla Giunta dalla menzionata legge n. 62 del 1953.

Comunica di ricordarsi soltanto vagamente delle disposizioni di tale legge ma di avere, però, presente che in essa i compiti della Giunta sono ben delimitati. Dichiara di essere, per 'altro, dell'avviso che, una volta ben delimitati i poteri della Giunta, non debba essere posto alcun limite di spesa per l'esercizio di tali poteri.

Ritiene che il regolamento delle attribuzioni e delle competenze dei vari organi regionali approvato dal Consiglio nel 1949, - che poteva andare bene allora, essendovi soltanto lo Statuto regionale -, debba ora essere aggiornato perché alcune sue norme sono, a parer suo, contrastanti con i principi che reggono la Regione sanciti dalla legge 10 febbraio 1953, n. 62.

Chiede, quindi, alla Giunta di voler riesaminare la questione e di sottoporla all'esame del Consiglio in una prossima adunanza. Pone in rilievo che la legge predetta non pone limiti di spese nelle materie di competenza della Giunta; dichiara di essere, però, dell'avviso che i provvedimenti di nomina del personale, per una questione di principio, non debbano essere lasciati alla competenza della Giunta, ma debbono essere riservati alla competenza del Consiglio.

Conclude, insistendo per l'accoglimento della sua richiesta e ribadendo la necessità che il riesame del problema del regolamento delle competenze degli organi regionali sia fatta in una prossima seduta prendendo come base la legge 10 febbraio 1953, n. 62, sull'ordinamento delle Regioni.

Il Presidente della Giunta, BONDAZ, premesso che, in linea strettamente giuridica, potrebbe concordare con il Consigliere Chabod Renato circa l'applicabilità della legge sulle Regioni del 1953, pone in rilievo che, da un esame delle disposizioni della legge stessa, risulta che la situazione è esattamente l'inversa di quella che è stata prospettata dal predetto Consigliere.

Passa, quindi, ad esaminare gli articoli della legge n. 62, del 1953 relativa alle attribuzioni del Consiglio regionale (articolo 22) e della Giunta regionale (articolo 31) e dà lettura dei sottoriportati articoli stessi, sottolineando che qualora il regolamento delle attribuzioni e delle competenze degli organi regionali venisse aggiornato in base alle disposizioni della citata legge n. 62, le attribuzioni di competenza della Giunta, anzichè essere diminuite, verrebbero di molto aumentate:

"Articolo 22 - Attribuzioni del Consiglio regionale.

Il Consiglio regionale esercita le potestà legislative e regolamentari attribuite alla Regione e le altre funzioni conferitegli dalla Costituzione e dalle leggi.

Spetta al Consiglio regionale:

1°) la formulazione di proposte di legge al Parlamento, nonché dei pareri di cui agli articoli 132 e 133 della Costituzione;

2°) - l'approvazione del bilancio preventivo, dei relativi storni di fondi da un capitolo all'altro e del conto consuntivo;

3°) - la deliberazione dei tributi regionali;

4°) - l'ordinamento degli uffici e dei servizi regionali;

5)° - l'istituzione di Enti amministrativi dipendenti dalla Regione;

6)° - l'approvazione dei piani generali concernenti l'esecuzione di opere pubbliche e la organizzazione di servizi pubblici di interesse della Regione e dei finanziamenti relativi;

7)° - la nomina di Commissioni e di Membri di Commissioni devoluta per legge della Repubblica alla Regione;

8)° - ogni altra deliberazione per la quale la legge richieda l'approvazione del Consiglio e che sia rimessa al voto del Consiglio medesimo dalla Giunta;

A richiesta del Governo, il Consiglio esprime inoltre parere su questioni di interesse generale, che abbiano particolare riflesso nella Regione".

"Articolo 31 - Attribuzioni della Giunta regionale.

La Giunta regionale è l'organo esecutivo della Regione.

Essa provvede alla esecuzione delle leggi e delle deliberazioni del Consiglio.

Amministra il patrimonio della Regione, controlla la gestione dei servizi pubblici regionali affidati ad aziende speciali.

Predispone il bilancio preventivo e presenta annualmente il conto consuntivo.

Inoltre delibera per le seguenti materie, nei limiti e nei modi fissati dalle leggi e dallo Statuto regionale.

1°) - storno dei fondi da un articolo all'altro di uno stesso capitolo del bilancio;

2°) - progetti dei lavori nei limiti dei piani di cui all'articolo 22;

3°) - contratti della Regione;

4°) - liti attive e passive, salvo quanto disposto dall'articolo 25, "rinunzie e transazioni".

Rileva che il capoverso n. 5 dell'articolo fa anche riferimento allo Statuto regionale, il che significa che la legge sulla costituzione e sul funzionamento degli organi regionali si riconduce agli Statuti particolari di ogni Regione e quindi, anche allo Statuto particolare della Valle d'Aosta.

Comunica che il successivo articolo 32 concerne le deliberazioni d'urgenza assunte dalla Giunta regionale con i poteri del Consiglio regionale.

Rammenta che al Consiglio è stato proposto di decidere se ritenga o non che il limite di spesa di competenza della Giunta sia aumentato in relazione alle necessità attuali.

Ricorda che è stato chiarito come, in questo primo periodo di esperienza, la nuova Giunta ha constatato la necessità per il normale andamento dei servizi e per maggior correttezza amministrativa, - in ispecie per quanto riguarda l'Assessorato ai Lavori Pubblici -, che il limite di spesa di competenza della Giunta sia aumentato allo scopo di evitare di dover assumere deliberazioni d'urgenza.

Rileva che il Consiglio, se non condivide il parere della Giunta, è libero di mantenere quale limite di spesa l'importo di lire 1 milione, già fissato nel 1949 dal precedente Consiglio regionale, in sede di approvazione del regolamento delle attribuzioni e delle competenze; ma osserva che, in tal caso, il Consiglio non avrà ragione di lamentarsi, in futuro, se constaterà che le deliberazioni assunte in via d'urgenza sono in numero eccessivo.

Il Consigliere MANGANONI osserva, per quanto concerne le deliberazioni d'urgenza, che l'articolo 36, secondo comma dello Statuto regionale, stabilisce che dette deliberazioni devono essere presentate al Consiglio nella prima seduta successiva per la loro ratifica. Fa presente che durante la passata Amministrazione le deliberazioni assunte dalla Giunta in via d'urgenza venivano sottoposte all'approvazione del Consiglio con molto ritardo, dopo 2 o 3 sedute, il che significa che tra l'adozione del provvedimento d'urgenza e la sua ratifica da parte del Consiglio passavano alcuni mesi.

Raccomanda che le deliberazioni assunte in via d'urgenza dalla Giunta, nei casi strettamente indispensabili, siano sempre sottoposte alla ratifica del Consiglio alla prima adunanza consiliare successiva alla loro adozione.

Dà atto che il Consiglio viene convocato assai frequentemente (una volta al mese o al massimo una volta ogni due mesi) e si dichiara certo che, continuando con tale sistema, le deliberazioni assunte in via d'urgenza dalla Giunta non saranno molte, per cui non ritiene vi sia ragione che possa ora giustificare l'aumento del limite massimo di spesa di competenza della Giunta.

Il Consigliere CHABOD Renato, richiamandosi alla proposta da lui fatta in precedenza, chiede che il Presidente della Giunta dichiari se sia o non suo intendimento di revisionare e di aggiornare il regolamento delle attribuzioni e delle competenze degli organi dell'Amministrazione regionale.

Segue breve discussione fra il Consigliere CHABOD Renato e il Presidente della Giunta, BONDAZ, il quale rammenta che anche i Consiglieri della minoranza hanno la possibilità, in base al regolamento interno del Consiglio, di assumere l'iniziativa per l'aggiornamento del regolamento delle attribuzioni e delle competenze, presentando una mozione in tal senso.

Fa presente che è intendimento della Giunta di riesaminare il menzionato regolamento delle attribuzioni e delle competenze alla luce della legge 10 febbraio 1953 n. 62, ma osserva che la Giunta non può, per ora, fare alcuna precisazione al riguardo, perché non ha ancora esaminato tale questione.

Il Consigliere CHABOD Renato prende atto della risposta del Presidente della Giunta e propone che, per il momento, il Consiglio non apporti alcuna modificazione al regolamento delle attribuzioni e delle competenze degli organi regionali, di modo che la Giunta stessa sia stimolata ad affrontare, con una certa sollecitudine, il riesame del predetto regolamento, sulla base della legge n. 62 del 1953, e a sottoporre proposte all'esame del Consiglio.

Il Consigliere DUGUET rammenta che il Consigliere Savioz ha riferito che nel 1951 e nel 1952, il Consiglio comunale di Aosta, con deliberazione rinviata senza approvazione dall'autorità tutoria, aveva approvato di lasciare maggiore libertà d'azione alla Giunta comunale, nell'intento di sveltire il funzionamento dei servizi comunali.

Esprime la sua meraviglia che il Consigliere Savioz, che allora era Sindaco del Comune di Aosta ed era favorevole alla predetta deliberazione, non sia oggi favorevole alla proposta di aumento del limite massimo di spesa di competenza della Giunta regionale.

Ritiene che la cosa sia tanto più strana in quanto l'importanza dei compiti della Giunta regionale è di molto superiore a quella dei compiti della Giunta e del Consiglio del Comune di Aosta.

Propone, quindi, che il limite massimo di spesa di competenza della Giunta sia stabilito in lire due milioni.

Il Consigliere SAVIOZ osserva di non aver affermato che non bisogna apportare alcun aumento al limite massimo di spesa di competenza della Giunta, ma di avere soltanto fatto presente che l'autorità tutoria, che non è evidentemente l'attuale, nella circostanza cui ha accennato, aveva rilevato che non era buona norma amministrativa adottare una deliberazione del genere che, fra altro, contrastava con la legge comunale e provinciale.

Il Presidente della Giunta, BONDAZ, rammenta che, come giustamente detto dal Consigliere Chabod Renato, la legge comunale e provinciale non può essere applicata nei confronti della Regione per quanto concerne la materia in esame, mentre è applicabile nei confronti dei Comuni.

Il Consigliere SAVIOZ, dichiarando che il suo ragionamento è basato sul buon senso, ritiene che se una cosa non è giusta né legittima per un Comune non può essere giusta né legittima per altri Enti pubblici di carattere squisitamente pubblico quale è la Regione.

Osserva, quindi, che si tratta di una questione di principio e che desidera quale Consigliere regionale essere informato di tutto quanto avviene nell'Amministrazione regionale per poter rispondere a chi gli può chiedere notizie circa i provvedimenti della Regione.

Dichiara che non solleverà obbiezioni circa le deliberazioni che la Giunta regionale assumerà in via d'urgenza nei casi di necessità e di urgenza.

Il Consigliere BERTHOD dichiara di essere del parere che la Giunta debba avere una maggiore libertà d'azione; propone, quindi, che il limite massimo di spesa di competenza della Giunta sia elevato da lire 1 milione a lire 2 milioni, come da proposta del Consigliere Duguet.

Il Presidente, PAREYSON invita il Consiglio a votare, per alzata di mano, sulla proposta fatta dai Consiglieri Duguet e Berthod.

Il Consigliere MANGANONI fa la seguente dichiarazione di voto:

"Io sono contrario a che il limite massimo di spesa di competenza della Giunta sia stabilito in lire due milioni perché, proseguendo in tal senso, si arriverà al punto che il Consiglio si riunirà soltanto più per approvare i bilanci preventivi ed i conti consuntivi, il che significa esautorare il Consiglio.

Infatti, al Consiglio rimarrebbe ben poco da fare, perché quasi tutti i provvedimenti sarebbero assunti dalla Giunta e questi provvedimenti non saranno neanche sottoposti alla ratifica del Consiglio, come avviene attualmente per le deliberazioni assunte in via d'urgenza dalla Giunta, il che dà la possibilità ai Signori Consiglieri di essere informati sui vari provvedimenti assunti dalla Giunta regionale (approvazione ed esecuzione di lavori, approvazione di spese per determinati scopi)".

Il Consigliere CHABOD Renato dichiara di votare contro la proposta dei Consiglieri Duguet e Berthod per le ragioni già esposte in precedenza ed anche perché non è stato precisato a quali delle competenze della Giunta previste nel Regolamento delle attribuzioni e delle competenze degli organi regionali si riferisca la suddetta proposta di aumento del limite massimo di spesa a lire due milioni.

Rammenta che il Presidente della Giunta aveva dato lettura delle disposizioni del capoverso n. 5 delle attribuzioni demandate alla Giunta regionale: dichiara che su tale punto potrebbe anche concordare, perché detta disposizione si riferisce alla esecuzione di lavori pubblici.

Dichiara, invece, che non può concordare per quanto concerne il capoverso n. 13 su cui ha richiamato egli stesso l'attenzione del Consiglio, perché quest'ultimo capoverso attribuisce alla Giunta ogni competenza circa la concessione di sussidi facoltativi e straordinari, competenza che è in contrasto con la legge 10 febbraio 1953 n. 62.

Dichiara, infine, che per le predette ragioni voterà contro la proposta dei Consiglieri Duguet e Berthod.

Le Conseiller Madame PERRUCHON Veuve CHANOUX déclare de voter contre la proposition des Conseillers Messieurs Duguet et Berthod pour les mêmes raisons qui ont été exposées par Monsieur le Conseiller Chabod René, dont elle partage pleinement le point de vue, en tant qu'elle est de l'avis que les attributions de compétence de la Junte sont excessives.

Elle exprime la crainte que, si la limite maximum de compétence de la Junte est encore augmentée, le Conseil n'aura plus rien à faire.

Il Consigliere NICCO Giulio esprime il suo stupore che la proposta di aumento del limite massimo di competenza della Giunta sia stata fatta proprio da due Consiglieri che fanno parte del Consiglio regionale soltanto dall'ultima legislatura. Sottolinea che l'accoglimento di una tale proposta significa esautorare completamente il Consiglio delle sue attribuzioni.

Rammenta che molte critiche sono state fatte circa l'operato del precedente Consiglio ma fa presente che, comunque, il vecchio Consiglio non aveva approvato la proposta di elevare il limite massimo di spesa di competenza della Giunta ed osserva che di ciò i Consiglieri attuali devono dare atto.

Constatata che, invece, due Consiglieri che non facevano parte del passato Consiglio hanno oggi proposto, con la massima disinvoltura, che il limite massimo di spesa di competenza della Giunta sia elevato da lire 1 milione a lire 2 milioni, il che significa lasciare mano libera alla Giunta ed esautorare totalmente il Consiglio. Invita i predetti due Consiglieri ad astenersi dal fare simili proposte, lasciando ai vecchi Consiglieri l'iniziativa, in quanto gli stessi hanno maggiore esperienza.

Il Consigliere SAVIOZ ritiene che il Presidente della Giunta si renda conto del fatto che il punto di vista dei Consiglieri della minoranza è diametralmente opposto a quello dei Consiglieri della maggioranza e fa appello al senso di giustizia e di equità che lo contraddistingue, e che è noto a tutti, affinché voglia evitare che il Consiglio arrivi, nell'adunanza odierna, ad una decisione che potrà essere favorevole alla proposta di aumento del limite massimo di competenza della Giunta ma che, in effetti, rappresenterà soltanto la volontà della maggioranza e non quella della minoranza, che ha dichiarato di essere contraria alla proposta.

L'Assessore BIONAZ chiarisce che la proposta di aumento del limite massimo di spesa di competenza della Giunta si riferisce ai capoversi n. 5 e n. 13 delle attribuzioni della Giunta regionale, secondo il regolamento delle attribuzioni e delle competenze degli organi regionali.

Il Consigliere CHABOD Renato rammenta di avere detto che, a suo avviso i provvedimenti di cui al capoverso n. 13 esulano dalle competenze della Giunta regionale.

Il Presidente della Giunta, BONDAZ, premette che non è il caso di insistere su delle questioni di principio che, in effetti non sussistono, in quanto la proposta formulata è stata suggerita esclusivamente da motivi di ordine pratico e non tende affatto ad esautorare il Consiglio, che, come tutti i Consiglieri hanno potuto rilevare, viene convocato di frequente.

Rileva che il Consigliere Nicco Giulio, quale ex Assessore regionale ai Lavori Pubblici, dovrebbe essere molto competente ad esprimere un giudizio sull'argomento in discussione, perché le maggiori difficoltà di ordine amministrativo che la Giunta regionale incontra sono proprio nel campo dell'Assessorato ai Lavori Pubblici, allorquando, ad esempio, trattasi di deliberare circa l'esecuzione di un determinato lavoro il cui importo di spesa supera di poche decine di migliaia di lire il limite massimo di spesa di competenza della Giunta.

Osserva che in tal caso, la Giunta è costretta o ad assumere un provvedimento di urgenza, salvo ratifica del Consiglio, oppure a portare la questione al Consiglio, il che si concreta in una perdita di tempo e nel ritardo nell'esecuzione dell'opera. Rammenta che la Regione non può essere messa sullo stesso piano degli Enti pubblici locali, in quanto lo Statuto regionale le assegna attribuzioni e competenze molto più importanti di quelle degli Enti locali, fra le quali tengono il primo posto le potestà legislative, primaria e secondaria, previste agli articoli 2 e 3 dello Statuto regionale.

Ribadisce quanto già detto e, cioè, che la Giunta non pone la questione di principio per l'aumento del limite massimo di spesa di competenza della Giunta stessa, ma ammonisce che il Consiglio non dovrà lamentarsi, in futuro, se gli verranno sottoposte per la ratifica deliberazioni assunte in via d'urgenza dalla Giunta con i poteri del Consiglio.

Ritiene che tra il Consiglio e la Giunta dovrebbe sussistere una mutua fiducia e comprensione ed osserva che, se al Consiglio sembra eccessivo aumentare a lire 2 milioni il limite massimo di spesa di competenza della Giunta, potrebbe essere trovata una via d'accordo sulla base di un milione e mezzo ma non su una cifra inferiore, perché, nella maggiore parte dei casi, la Giunta è costretta ad assumere deliberazioni d'urgenza proprio perché gli importi di spesa che deve approvare superano di poche diecine di migliaia di lire il limite massimo di spesa di sua competenza.

Dichiara che è soltanto questo il motivo che ha indotto la Giunta a sottoporre la questione al Consiglio e rileva che se i Consiglieri della minoranza desiderano insistere sulla questione di principio possono benissimo farlo, ma fa presente che, in tal caso, dovrebbero chiaramente dichiarare che non hanno fiducia nella Giunta.

Ribadisce che per la Regione il riferimento alla legge comunale e provinciale nella materia in esame è fuori luogo perché, nella questione in discussione, tale legge non può trovare applicazione.

Conclude, rilevando la necessità che la Giunta regionale abbia una certa libertà d'azione per poter amministrare "sollecitamente, come ad ogni piè sospinto voi doverosamente ricordate alla nostra attenzione", egli dice.

Il Consigliere NICCO Giulio dichiara di non essere contrario all'aumento del limite di competenza da lire 1 milione a lire 1.500.000 per il capoverso n. 5 delle attribuzioni demandate alla Giunta regionale. Precisa di aver protestato contro i Consiglieri Duguet e Berthod, perché il proporre di passare alla votazione per troncare la discussione è un modo di agire poco equo e poco simpatico nei confronti dei Consiglieri della minoranza.

Osserva che, infatti, il proporre di passare senz'altro ai voti non può essere interpretato che come una sfida ai Consiglieri della minoranza, nel senso che, questi essendo in numero esiguo, mentre la maggioranza conta ben 25 Consiglieri, la minoranza rimarrebbe sconfitta.

Comunica di concordare sull' invito del Presidente della Giunta di cercare una via di accordo, con comprensione reciproca.

Il Presidente, PAREYSON, invita il Consiglio a pronunciarsi sulla proposta fatta dal Presidente della Giunta (aumento del limite massimo di spesa a lire un milione e mezzo per le materie dei capoversi n. 5 e n. 13 del citato regolamento).

Il Presidente della Giunta, BONDAZ, comunica che la Giunta propone che il menzionato limite di spesa di competenza della Giunta sia aumentato da lire un milione a lire un milione e mezzo per le materie e per i provvedimenti previsti al capoverso n. 5 e al capoverso n. 13 delle attribuzioni demandate alla Giunta regionale, ai sensi del "Regolamento delle attribuzioni e delle competenze del Consiglio, del Presidente del Consiglio, della Giunta e del Presidente della Giunta", approvato con deliberazione consiliare n. 89 del 28 luglio 1949. Dà lettura delle disposizioni di cui si tratta, che sono del seguente tenore:

"N. 5) - alla costruzione e alla sistemazione di strade, di opere idrauliche e di altri lavori pubblici di interesse regionale di importo non superiore a lire un milione, di competenza della Giunta e nei limiti degli stanziamenti di bilancio".

"N. 13) - Alla concessione di sussidi facoltativi e straordinari, di importo non superiore a lire un milione, da erogarsi, nei limiti di bilancio, in materia di opere e di lavori di pubblica utilità, di assistenza e beneficenza, di istruzione, di agricoltura e foreste, di artigianato locale, di commercio, di turismo ed, in genere, in materia di iniziative interessanti servizi di interesse pubblico locale".

Il Consigliere NICCO Giulio propone che il limite di spesa di competenza della Giunta per i provvedimenti di cui al capoverso n. 13 sia mantenuto nell'importo di lire un milione.

Il Consigliere CHABOD Renato, concordando con il Consigliere Nicco Giulio, propone che siano fatte due distinte votazioni per l'aumento dei limite di spesa concernenti rispettivamente il capoverso n. 5 e il capoverso n. 13 del Regolamento delle attribuzioni di competenza della Giunta.

Il Presidente della Giunta concorda sulla proposta del Consigliere Chabod Renato.

Il Presidente PAREYSON, pone quindi ai voti, per alzata di mano, la proposta di aumento, da lire un milione a lire un milione e mezzo, del limite di spesa di competenza della Giunta per le materie e i provvedimenti di cui al capoverso n. 5 del menzionato regolamento delle attribuzioni di competenza della Giunta.

Procedutosi alla votazione, il Presidente accerta e comunica che il Consiglio, ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti e votanti trentuno), ha approvato la proposta di cui si tratta, a parziale modificazione della deliberazione consiliare n. 89, in data 28-7-1949.

Il Consiglio prende atto.

Il Presidente, PAREYSON, pone in votazione la proposta di aumento, da lire un milione a lire un milione e mezzo, del limite di spesa di competenza della Giunta per le materie e i provvedimenti di cui al capoverso n. 13 del menzionato regolamento delle attribuzioni della stessa.

Procedutosi alla votazione, accerta e comunica che il Consiglio a maggioranza di voti favorevoli (Consiglieri presenti e votanti numero trentuno, favorevoli numero ventitre, contrari numero otto), ha approvato la proposta di cui si tratta, a parziale modifica della deliberazione n. 89 in data 28-7-1949.

Il Consiglio prende atto.

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