Oggetto del Consiglio n. 6 del 6 aprile 1955 - Verbale
OGGETTO N. 6/55 - ADOZIONE DI MEZZI ATTI A PROVOCARE LA CADUTA TEMPESTIVA DI SLAVINE E VALANGHE IN LOCALITÀ ABITATE DI ALTA MONTAGNA. (INTERPELLANZA DEL CONSIGLIERE REGIONALE GEOM. NICCO GIULIO)
Il Presidente, PAREYSON, dichiara aperta la discussione sulla seguente interpellanza presentata dal Consigliere regionale NICCO Giulio, concernente l'oggetto "Adozione di mezzi atti a provocare la caduta tempestiva di slavine e valanghe in località abitate di alta montagna", interpellanza trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:
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Châtillon, li 20 gennaio 1955
Al PRESIDENTE del Consiglio regionale
PregoLa far inserire nella prossima seduta del Consiglio l'unita interpellanza all'Assessore ai LL. PP.:
All'ASSESSORE ai LL. PP. della Regione Autonoma Valle d'Aosta
Interpello l'Assessore ai LL.PP. per sapere se non ritenga opportuno studiare ed adottare sistemi e provvedimenti, già in uso in alcuni Cantoni della vicina Svizzera, per provocare, a mezzo di appositi lancia-bombe, tempestive slavine e valanghe in alcuni centri turistici ed abitati di alta montagna soggetti ad annuali e pericolose valanghe, soprattutto nelle annate di forti precipitazioni nevose.
Châtillon, 20-1-1955.
F.to: Giulio Nicco
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Il Consigliere NICCO Giulio comunica di avere richiamato l'attenzione del Consiglio sull'argomento di cui all'interpellanza soprattutto per quanto concerne la località del Breuil (Cervinia). Ricorda in proposito che in tale località, nel lontano inverno 1935-1936, è caduta una valanga che ha causato ben sette morti e informa che, questo inverno, poco è mancato che lo spartineve della Regione e gli uomini che vi erano addetti non fossero investiti da una valanga e rimanessero sepolti dalla neve, proprio nelle immediate vicinanze del Breuil.
Pone in rilievo che, per il Breuil, lo studio e la soluzione del problema sono di massima importanza, perché il Breuil, oltre al rilevante numero di 200 persone che vi abitano, è meta di numerose persone che vengono a godervi dei benefici che offre la montagna e delle possibilità sportive offerte dalla ben nota attrezzatura di tale località.
Ritiene che il problema debba essere affrontato seriamente e risolto tempestivamente prima che avvengano disastri.
Informa di essere a conoscenza che l'Assessore Vesan si è già interessato della questione e, poiché vi sono alcune zone in cui il problema è stato studiato a fondo, ritiene sia opportuno di avvalersi dell'esperienza altrui per adottare la soluzione più indicata.
Sottolinea i doveri e le responsabilità che incombono sugli Amministratori e che fanno loro obbligo di provvedere nel modo migliore affinché coloro che abitano in montagna e coloro che vi si recano per goderne i benefici non abbiano il timore di essere investiti e sepolti dalle valanghe.
L'Assessore ai Lavori Pubblici, VESAN, riferisce quanto segue:
"Per rispondere all'interpellanza del Consigliere NICCO Giulio, questo Assessorato si è interessato presso vari Uffici e si è appoggiato alla vicina Svizzera, anche dietro segnalazione fatta dall'interpellante.
I vari esperimenti fatti finora per provocare la caduta delle valanghe hanno dato esito infruttuoso. Recentemente sono stati interpellati l'Istituto Federale per lo Studio della neve e delle valanghe di Davos (Svizzera) e il Comando Militare Territoriale di Torino, onde conoscere se fossero in grado, per la loro esperienza, di indicarci quale mezzo di lancio sia più idoneo ed efficace per provocare tempestivamente la caduta di valanghe.
L'unica risposta affermativa è quella dell'Istituto Federale di Davos, che consiglia un tipo di mortaio, facilmente trasportabile, che ha dato soddisfacenti risultati, come risulta dalla seguente lettera:
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"RAPPORT sur l'essai d'un canon à avalanches.
L'essai officiel a eu lieu le 9 décembre 1954.
Etaient présents MM. Roch et Guinaud, constructeurs de l'appareil et, pour le chantier, MM. Hunerwadel, ingénieur de chantier, Fantoli et Muller, ingénieurs, Fardel, chef de chantier, Trollet et Damien Sierro, Chef et sous-chef du service avalanches.
Après que chacune des personnes ci-dessus ait fait personnellement un essai, les conclusions suivantes ont pu être tirées:
1) le maniement de l'appareil est très simple et sans danger;
2) la précision est bonne quoique le vent ait été ce jour-là extrèmement violent.
Quelques essais ultérieurs effectués par le service avalanches ont prouvé que cet appareil est à même de rendre de grands services en particulier en cas de tempête, ou même, une fois pointé, durant la nuit.
En conséquence, le service avalanches recommande vivement l'achat de l'appareil qui est d'ailleurs en notre possession depuis l'année dernière.
Le Chargeur, le 27-12-1954.
Signature: Trolliet guide
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1 - Mortier Avalanches.
Composé d'un tube en acier d'une résistance de 64 Kg. au cm2, de 82 cm. de longueur, renforcé à la base et à l'extrémité, muni d'une culasse spéciale en acier et soudé sur une plaque de base en forme, de 10 mm. d'épaisseur. Sur la partie supérieure du tube se trouve une bague coulissante, sur laquelle sont fixés 2 pieds téléscopiques en aluminium, articulés et munis d'une rondelle à la base pour faire appui dans la neige, permettant de placer le mortier dans n'importe quelle position de tir.
Livraison: un mortier dans un délai de 7 à 8 semaines à réception de la commande |
fr. 625 |
Accessoires: 1 rapporteur en métal pour répérer l'angle de tir |
fr. 13 |
1 brosse métallique pour le nettoyage intérieur du tube |
fr. 7" |
Il mortaio in questione ha le caratteristiche seguenti:
- gittata circa m. 600 (che, a mio parere, in alcune zone si dimostrerà insufficiente per la particolare configurazione della zona stessa, in quanto potrebbe costituire pericolo per i servienti).
- lunghezza della canna: cm. 82.
- proiettili: in materia plastica.
Il mortaio è di produzione della Ditta Georges Guinaud, di Ginevra, ed è ceduto, compresi gli accessori, a frs. 645 (esclusa la dogana).
In merito alle possibilità di prevenire la caduta di valanghe mediante l'adozione di provvedimenti atti allo scopo, ritengo opportuno di dare lettura della seguente relazione sul comportamento di opere paravalanghe durante la stagione invernale 1954-1955, redatto dall'Ispettorato Forestale regionale:
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"Il Corpo Forestale Valdostano è intervenuto con opere paravalanghe in tre località della Valle d'Aosta e precisamente in regione Lomatto Champsil (Torrente Abele) in Comune di Gressoney St. Jean, in regione Niel del Comune di Issime (ora Gaby) ed in regione Belleface in Comune di Ayas.
Nella costruzione delle opere paravalanghe suddette si sono seguiti criteri diversi.
Nel torrente Abele sono stati costruiti, nel 1949, dei muretti a secco di trattenuta e delle piazzole che in seguito sono state rimboschite.
In località Niel si è costruito, nel 1950, un muraglione in pietrame e malta di cemento per deviare la valanga e proteggere le case della frazione Niel.
In località Belleface, del Comune di Ayas, si è adottato il sistema delle piazzole a scacchiera ed i lavori sono ancora in corso.
I tre metodi sopra descritti hanno dato dei risultati soddisfacenti, in specie nell'inverno 1954-55 che, come si sa, è stato un inverno con abbondanti nevicate e frequenti cadute di valanghe. È da notare, in particolare, il risultato ottenuto dalle opere eseguite in località Belleface, del Comune di Ayas, che hanno arrestato completamente la massa nevosa sin dal punto più alto di distacco mentre nella parte bassa, dove non si sono potuti ultimare i lavori per il sopraggiungere dell'inverno, si sono verificati degli stacchi che hanno, però, originato solo piccole slavine senza importanza".
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Questo Assessorato continuerà ad interessarsi dell'argomento, onde avere un sicuro orientamento per la prossima stagione invernale".
Il Consigliere NICCO Giulio si dichiara soddisfatto della risposta avuta anche e specialmente per il fatto che l'Assessore Vesan ha dato assicurazione che continuerà ad interessarsi del problema, onde avere un sicuro orientamento per la prossima stagione invernale.
Il Consiglio prende atto.
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