Oggetto del Consiglio n. 5 del 6 aprile 1955 - Verbale

OGGETTO N. 5/55 - COSTRUZIONE, IN AOSTA, DI LOCALI NUOVI, PIÙ AMPI E PIÙ ADATTI PER ISTITUTI SCOLASTICI. (INTERPELLANZA DEI CONSIGLIERI REGIONALI SIGNORI SAVIOZ FABIANO, NICCO ANSELMO, CHABOD AUGUSTO, BARMASSE MICHELE, SIGNORA RONC-DESAYMONET ANAIDE E PROF. BARONE LUIGI)

Il Presidente, PAREYSON, dichiara aperta la discussione sulla interpellanza presentata dai Consiglieri regionali Signori Savioz Fabiano, Nicco Anselmo, Chabod Augusto, Barmasse Michele, Signora Ronc-Désaymonet Anaïde, Prof. Barone Luigi, concernente l'oggetto: "Costruzione, in Aosta, di locali nuovi, più ampi e più adatti per Istituti scolastici", interpellanza trasmessa in copia ai Signori Consiglieri, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:

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Ill.mo Signor PRESIDENTE del Consiglio regionale

AOSTA

Favorisca inserire nell'ordine del giorno della prossima seduta consiliare la seguente interpellanza:

Ill.mo Signor ASSESSORE ai Lavori Pubblici

AOSTA

I sottoscritti interpellano la S.V. per sapere se non ritenga opportuno, urgente e possibile la costruzione, in Aosta, di locali nuovi, più ampi e più adatti:

1) Per l'Istituto Tecnico;

2) Per le Scuole di Avviamento Professionale;

3) Per la Scuola Media;

4) Per la Scuola Magistrale.

In questi suddetti Istituti, per deficienza ed inidoneità dei locali, è fortemente ostacolato la continuità e la regolarità dell'insegnamento, dato anche il considerevole aumento delle iscrizioni che si verificano ogni anno.

Con ossequio.

Aosta, li 11-1-1955.

F.ti: Savioz Fabiano, Nicco Anselmo, Chabod Augusto, Barmasse Michele, Ronc-Désaymonet Anaïde, Barone Luigi.

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Il Consigliere Signora RONC-DESAYMONET premette che correva una volta, in Valle d'Aosta, una leggenda che aveva qualche cosa di vero e che, con il passare dei tempi, sta fortunatamente per essere smantellata, secondo la quale, in vari Comuni della Valle d'Aosta, ad aule scolastiche erano adibiti fienili e stalle.

Osserva che per smantellare tale leggenda basta dare una occhiata panoramica alla nostra Valle per accorgersi che, oggi giorno, vi sono nella Regione molti edifici scolastici costruiti di recente.

Fa presente che ai genitori e agli Insegnanti fa piacere di sapere che i bambini, - specialmente i bambini poveri della montagna, che vivono realmente in catapecchie e in stalle -, frequentino la scuola in edifici e locali nuovi, confortevoli ed invitanti, in quanto essi hanno bisogno di conforto e hanno sete di pulizia e di comodità.

Rileva che tale constatazione è consolante e sottolinea, a questo proposito, che, mentre nel campo della Pubblica Istruzione e dei Lavori Pubblici si è cercato di favorire i Comuni poveri e meno abbienti (Issogne, ecc.), nel campo dell'Agricoltura e del Turismo si è andato incontro ai ricchi e ai non bisognosi, nonostante le proteste sollevate dai Consiglieri del gruppo di minoranza.

Pone in rilievo che, per quanto concerne gli edifici scolastici, si è già provveduto alle più impellenti necessità di una buona parte dei Comuni della vallata.

Richiama l'attenzione del Consiglio sulla situazione di Aosta: capoluogo della Regione, ove il problema degli edifici scolastici deve essere ancora risolto e accenna, in particolare, alle accresciute esigenze dei seguenti Istituti scolastici:

- Scuola di Avviamento professionale: fa presente che detta scuola funziona nell'edificio che un tempo era sede della scuola tecnica, edificio la cui capacità poteva bastare in allora, ma che adesso è del tutto insufficiente, in quanto il numero di alunni aumenta ogni anno. Osserva, poi, che le aule del predetto Istituto sono inadatte, non solo per la deficienza e ristrettezza dei locali, ma anche dal lato edilizio ed igienico. Comunica che, a quanto pare, i locali non possono essere aerati facilmente, non sono molto illuminati ed hanno pavimenti vecchi, polverosi e sconnessi.

Informa che, a causa dell'eccessivo affollamento e dell'insufficiente aerazione, si verificano spesso esalazioni tutt'altro che gradevoli, che possono far pensare che la leggenda, che ha ricordato, abbia ancora a tutt'oggi un fondo di verità. Dichiara che è fuori dubbio che l'edificio scolastico di cui si tratta lasci molto a desiderare anche dal punto di vista dell'igiene.

- Istituto Tecnico Manzetti: pone in rilievo che l'Istituto Tecnico Manzetti, la cui istituzione è stata molto invocata dalla popolazione valdostana, funziona molto bene ed è frequentato da un numero sempre maggiore di allievi, per cui le aule sono ormai insufficienti e si renderà necessario, in un non lontano futuro, di respingere le domande, se non si provvede ad ampliare l'Istituto.

Richiama, in modo particolare, l'attenzione dei Consiglieri sulle necessità di locali dei predetti due Istituti.

- Scuola Media: osserva che l'edificio della Scuola Media ha i requisiti necessari, sia dal lato pedagogico che dal lato igienico, ma che i locali sono limitati e del tutto insufficienti, in quanto le aule disponibili sono 22 e le classi funzionanti sono 25, il che obbliga ad effettuare turni che scombussolano alunni ed insegnanti e che recano gravi disagi, soprattutto agli alunni del turno pomeridiano, che è molto meno efficace e redditizio del turno antimeridiano.

Rammenta che dai banchi dell'opposizione, già negli scorsi anni, si è spesso levata la voce invocante la maggior possibile istruzione e coltura per il Popolo valdostano; rinnova tale voce e chiede che siano creati al più presto, ad Aosta, nuovi edifici scolastici affinché l'educazione e la coltura possano avere l'incremento che la nostra Valle merita veramente.

A comprova di quanto detto circa l'insufficienza dei locali in rapporto al numero sempre crescente di alunni negli Istituti scolastici predetti, dà lettura di un promemoria redatto e consegnatole da un Insegnante.

Il Consigliere SAVIOZ premette che intende attirare l'attenzione del Consiglio su una questione di grande importanza.

Informa che l'Amministrazione comunale di Aosta aveva deliberato, tempo addietro, su richiesta verbale dell'allora Presidente della Giunta, la cessione alla Regione del rettangolo di terreno sito a ponente dell'attuale Istituto Tecnico e Scuola di Avviamento Professionale. Comunica che la deliberazione era stata assunta appunto perché, da parte dell'Amministrazione regionale, si sarebbe dovuto costruire un edificio scolastico per le necessità della Scuola di Avviamento Professionale e dell'Istituto Tecnico.

Riferisce che, in seguito a colloqui avuti, ha appreso che un progetto di costruzione del fabbricato è stato effettivamente allestito, ma che la questione, ad un certo momento, si è arenata.

Osserva che non è sua intenzione di fare la cronistoria della questione, ma fa presente che desidera, però, sapere se la Giunta regionale e il Consiglio si rendano conto che il problema delle scuole di Aosta interessa la popolazione scolastica di tutti i Comuni della Valle d'Aosta e non solo quella della Città di Aosta.

Dichiara che, se la Giunta e il Consiglio concordano, gradirebbe proporre che sia nominata una Commissione per l'esame e la definizione di detto problema, come pure di quello relativo alla costruzione delle Scuole del Borgo e della Frazione Saint Martin de Corléans, che ancora non sono state costruite.

Ripete che le Scuole del Comune di Aosta interessano anche la popolazione scolastica di tutti i Comuni della Valle e non soltanto quella della Città di Aosta. Aggiunge che non intende soffermarsi sugli inconvenienti gravissimi che si verificano, sia dal lato tecnico che dal lato igienico, nelle attuali scuole del capoluogo.

L'Assessore ai Lavori Pubblici, VESAN, in relazione all'interpellanza in esame, comunica quanto segue:

"L'interpellanza in oggetto, riferentesi alla costruzione di nuovi edifici scolastici, anziché all'Assessore ai Lavori Pubblici, avrebbe dovuto essere rivolta, per maggiore competenza, all'Assessorato alla Pubblica istruzione.

Comunque, siccome l'interpellanza è stata rivolta al sottoscritto, devo rispondere io, in base a quei pochi elementi che ho potuto raccogliere.

Mi consta, da quanto mi è stato riferito, che le scuole indicate dagli interpellanti, specie l'Istituto Tecnico e la Scuola di avviamento professionale, non corrispondono, sia per numero di locali, sia per disimpegno di servizi, sia infine dal lato igienico e didattico, a quel minimo di esigenze tecniche indispensabili e tanto meno alle norme vigenti in materia di edilizia locale.

La necessità di sopperire a tali occorrenze è veramente urgente e interessa l'Assessorato regionale alla Pubblica Istruzione, competente in materia.

Il problema non è nuovo, come giustamente osservato dal Consigliere Savioz, perché su questo argomento si sono già svolte varie trattative. In proposito, mi risulta che, su proposta fatta dall'allora Presidente della Giunta, era stato elaborato un progetto, a firma dell'Architetto Mondini e dell'Ing. Pugno, di Torino, progetto che prevede, riunite in un solo stabile, le varie Scuole, e cioè l'Istituto Tecnico, la Scuola di Avviamento, la Scuola Media e il Convitto Maschile.

Mi risulta che tale progetto comporta una spesa non indifferente, che si aggira sull'ordine di circa 500 milioni, e che già ha formato oggetto di esame da parte dei precedenti Amministratori ed anche da parte dell'interpellante, ex Sindaco di Aosta, il quale deve conoscere bene i precedenti della pratica stessa.

Ho sotto gli occhi anche una lettera del 1950 concernente la proposta di cessione dell'area di terreno al quale ha fatto cenno prima il Consigliere Savioz.

Allo stato attuale, per rispondere agli interpellanti, devo concludere che la costruzione dell'edificio scolastico segnalato è ritenuta quanto mai opportuna ed urgente.

L'attuazione dell'opera, tanto auspicata, è, però, subordinata alle possibilità di finanziamento ed alle disponibilità del nostro bilancio.

Comunque, la nuova Amministrazione non mancherà di interessarsi del problema affinché abbia sollecita attuazione".

Il Consigliere SAVIOZ comunica che potrebbe dichiararsi soddisfatto della risposta avuta, ma osserva che ciò che gli è stato detto oggi è quanto ha già udito cinque anni fa. Sottolinea che, a suo giudizio, la soluzione del problema non può essere dilazionata ulteriormente né subordinata alle possibilità di normale finanziamento, in quanto trattasi di un problema della massima importanza e urgenza.

Fa presente che, oggi giorno, vi sono architetti ed ingegneri in grado di allestire un progetto dell'opera da costruire progettata in modo che vi sia la possibilità di eseguirla un po' per volta.

Riconosce che la spesa, prevista in lire 500 milioni, sia effettivamente alquanto rilevante, ma chiede ed insiste che sia dato mandato a tecnici, specialisti in materia, di redigere il progetto dell'opera di cui si tratta, che dovrebbe essere iniziata subito, per dare alla popolazione scolastica la possibilità di frequentare la scuola, in quanto vi sono degli scolari che non hanno potuto esservi ammessi per mancanza di posti.

Il Consiglio prende atto.

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