Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 253 del 15 novembre 1971 - Resoconto

OGGETTO N. 253/71 - Commemorazioni varie.

Montesano (P.S.D.I.) - Signori Consiglieri, prima di dar corso ai lavori di questa seduta penso sia doveroso per tutti noi dedicare un minuto di raccoglimento alla memoria dell'Ing. Luigi Fresia, già Amministratore della nostra Regione. Nel contempo, penso accomunare in questo nostro raccoglimento il commosso ricordo per le vittime della sciagura aerea della Meloria, per le tre bimbe di Marsala, la cui tragica sorte ha offeso profondamente il naturale sentimento di pietà di tutto il popolo, ed infine per l'immatura scomparsa del dr. Mario Caveri, fratello del nostro collega avv. Severino, al quale rinnoviamo, così come facciamo per la famiglia, le espressioni del nostro profondo cordoglio.

(1 minuto di raccoglimento)

Montesano (P.S.D.I.) - Luigi Fresia era nato ad Aosta il 6 luglio 1898 ed è deceduto all'età di 73 anni il 29 ottobre 1971. A soli 17 anni conseguì la licenza liceale e subito dopo, in un concorso al Collegio delle Province d'Italia, riesce 1° fra ben 300 candidati. Alla stessa età prende parte alla guerra come sottotenente di complemento del 3° Genio e, durante la ritirata, viene fatto prigioniero e trascorre in tale stato un anno circa in Austria.

Appena dopo la guerra si laurea in Ingegneria e, nel 1925, si impiega come tecnico presso l'Unione Miniere di Haut-Katanga nel Congo-Belga, dove rimane sino al 1933.

Rientrato in Italia, inizia la sua attività di costruttore, prima a Merano e poi in Valle d'Aosta, dando prova del suo spirito di iniziativa e della sua perspicacia.

Entra nella vita politica nel 1946, quando fu nominato membro del primo Consiglio regionale della Valle d'Aosta su designazione del Comitato di Liberazione Nazionale. Eletto Consigliere regionale il 24 aprile 1949 nella lista Democrazia Cristiana-Union Valdôtaine, gli venne confermato l'incarico di Assessore alle Finanze che già aveva avuto nel 1946 e che conservò sino al 9 dicembre 1954.

In un decennio, quindi, egli prodigò la sua opera intelligente e concreta nel settore forse più delicato della vita amministrativa della Regione la quale, in una lunga serie di dispute col Governo centrale, doveva porre le basi per la sua economia e la sua indipendenza nelle risorse finanziarie. Egli dimostrò, in questo incarico, la sua sagacia e l'attaccamento agli interessi generali della sua Valle, ai quali fece sempre soggiacere quelli suoi privati non compatibili con la sua funzione pubblica.

Dell'Ing. Fresia io ricordo con voi questa sua apprezzata opera che forse le ultime generazioni non conoscono, ma della quale noi tutti dobbiamo essere riconoscenti.

E con questo spirito di riconoscenza che noi oggi rendiamo omaggio alla sua memoria nella quale non devono essere dimenticati altri aspetti della personalità di Luigi Fresia, rappresentati dalla sua vasta cultura, che andava dalle profonde conoscenze tecniche all'arco dell'umanesimo e della filosofia, sul quale arco egli incideva con l'estrosità del suo ingegno, con la profondità del suo pensiero, e, ancora, con la coloritura della sua fantasia.

E anche con l'apprezzamento di queste sue doti ben note a chi come me gli era da lungo tempo amico e sovente interlocutore e che facciamo di lui un'interessante, poliedrica e, alle volte, inafferrabile e difficile personalità che noi lo ricordiamo, e lo ricordano i valdostani.

In questo ricordo riconoscente ed ammirato, consapevole di interpretare il pensiero di tutti voi, i componenti del Consiglio, rinnovo alla famiglia, vostro e mio personale l'espressione di profondo cordoglio.