Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 309 del 17 dicembre 1971 - Resoconto

OGGETTO N. 309/71 - Legge regionale riguardante: "Modificazioni alla legge regionale 7 dicembre 1967, n. 30, concernente norme di attuazione, in Valle d'Aosta, della legge 27 novembre 1397, per l'assicurazione obbligatoria contro le malattie degli esercenti attività commerciali".

Fosson (U.V.) - Passiamo all'altra legge, al n. 20bis. Relatore l'Assessore alla sanità ed assistenza sociale.

Benzo (D.P.) - Si tratta di una legge che era già stata prevista nel bilancio preventivo come legge in corso di definizione.

La Cassa Mutua Regionale Esercenti Attività Commerciali ha fatto domanda all'Amministrazione regionale per ottenere l'aumento del contributo che era stato già dato di lire 10 milioni annue in relazione alle difficoltà di finanziare altrimenti le spese per l'erogazione dell'assistenza sanitaria.

Il ricorso sempre maggiore all'assistenza, l'aumento costante dei costi ed in particolare delle rette ospedaliere, l'incidenza delle classi anziane, bisognosi di maggiori cure ed assistenza, creano delle difficoltà sempre crescenti alla Cassa.

In particolare occorre tener presente che tra gli iscritti alla Cassa Mutua Regionale Esercenti Attività Commerciali che sono esattamente 5962 più 96 pensionati, per l'80% sono una categoria che ha un reddito... inferiore ad un milione di Lire, comprendono gli ambulanti, le guide alpine, i portatori alpini, i pensionati e tutti i piccoli commercianti dei Comuni della Valle i quali compensano il magro reddito agricolo con la conduzione di una piccola attività commerciale. Questa richiesta di tre milioni per portare ad ulteriore contributo che la Giunta propone di accogliere favorevolmente.

Mappelli (D.C.) - Noi siamo favorevoli a questo intervento, io desideravo solo in questa sede mettere in risalto, così, cercherò di essere molto gentili nei confronti dell'amico Balestri e di coloro che fanno parte di questa Commissione.

Io protesto un po' sul sistema che si ha per convocare le Commissioni su oggetti di questo genere, una legge, ci mandano un telegramma alla vigilia di una festa, tu non ci sei neanche e voilà, tu ti dovresti presentare lì 24 ore dopo, sull'attenti alle quattro e mezza, in base ai suoi propri impegni, la Commissione è già fatta e così, proprio alla bersagliera.

Io non ritengo che con un sistema di questo genere le leggi, adesso come dice questo ho visto che bisognava fare un po' presto in quanto ho capito le necessità di fine ecc.

Non vorrei che questo sistema prendesse piede di modo che anche oggetti più importanti, si dovesse continuare...

Io ritengo che si debba inviare la legge all'interessato di modo che con un po' di calma le dia un'occhiata e dopo di che venga in Commissione ed esprima il parere sia politico e sia personale.

È una raccomandazione che farei all'amico Balestri, non mi mandi più dei telegrammi 24 ore prima anche perché io posso essere via, per oggetti come dico, questo è un oggetto che capisco perché siamo a fine anno, ma non vorrei che sia un precedente da continuare. Grazie.

Manganoni (P.C.I.) - Ora che non si venga incontro per l'assistenza medica farmaceutica ecc., ai commercianti piccoli e medi, sì, d'accordo, ma qui parla di reddito fino a 3 milioni.

Ora, basta dare un'occhiata alle denunce Vanoni per accorgersi che con un plafond di reddito di tre milioni c'entrano tutti anche i non piccoli e i non medi. Primo, secondo, ci sono le altre categorie che sono escluse da ogni assistenza.

Vi faccio l'esempio: noi prendiamo i disoccupati, noi prendiamo per esempio i licenziati, facciamo l'esempio di quelli della bassa Valle, dopo sei mesi, mi pare, quelli non hanno più diritto a nessun genere di assistenza medica, né farmaceutica, né ospedaliera. E quelli che si trovano certamente in condizioni più disagiate dei commercianti che denunciano due milioni e 999 mila di reddito.

Ora, qui è anche una questione di giustizia sociale. Ora io non dico che oggi l'Assessore Benzo doveva presentare un provvedimento per assistere anche questi, però di fronte a questo problema, non giudica l'Assessore necessario esaminare e poi proporre al Consiglio o all'ausilio della Commissione, magari, provvedimenti affinché la Regione intervenga e paghi questa assistenza, ripeto medico-farmaceutica, ospedaliera, cioè i ricoveri, anche per coloro, ho citato questa categoria che dopo sei mesi che hanno perso l'impiego non hanno più nessuna assistenza?

Questi indubbiamente si trovano in condizioni più bisognose, più disagiate dei commercianti che denunciano fino a 3 milioni di reddito, sì o no?

Quindi quello che io vorrei raccomandare, non solo vorrei raccomandare perché le raccomandazioni lasciano il tempo che trovano, cioè di avere almeno un impegno da parte dell'Assessore di esaminare dei provvedimenti che io non so in questo momento suggerire, per coloro che si trovano nella situazione che ho esposto.

Quelli veramente si trovano male, come fanno quelli a pagarsi il medico, a pagarsi le farmacie, quelli non hanno niente, non 3 milioni di reddito.

Benzo (D.P.) - Consigliere Manganoni, forse lei non ha sentito che per quanto concerne le categorie ho voluto precisare appositamente che l'intervento viene fatto a favore su 5900 di ben 4750 che hanno un reddito inferiore al milione, quindi sono veramente piccolissimi, sono ambulanti, quindi sono piccolissimi commercianti e quindi sotto questo aspetto... (voce) ...lo so, infatti io faccio la mia relazione e spiego al Consiglio e do dei dati precisi. Alla prima categoria, perché non volevo dilungarmi in Consiglio.

Ci sono tre categorie vero, con un contributo annuo a carico di ciascun esercente, dunque, l'erogazione viene effettuata in questo modo: 1° con un contributo annuo a carico dello Stato di 3 mila lire per ciascuno esercente attività commerciale e per ciascun familiare a carico assistibile;

2° con un contributo annuo a carico di ciascun esercente ad attività commerciali determinato in relazione al reddito imponibile annuo dell'esercizio, ai fini dell'imposta della ricchezza mobile nelle seguenti misure: 1500 Lire pagano per sé o per ciascun familiare nel caso di un reddito fino ad un milione. In questa categoria ci sono 4.750 persone.

3° pagano 3.000 Lire per sé o per ciascun familiare assistibile nel caso di un reddito superiore a un milione e non eccedente ad un milione e mezzo e cioè fino a un milione e mezzo abbiamo altri 571 esercenti attività commerciali. 3.500 per sé o per ciascun familiare assistibile nel caso del reddito superiore a un milione e cinque. Ecco la categoria da 1.500.000 a 3.000.000 di imponibile sono 651 esercenti, questo è chiarito, la suddivisione d'imponibile.

Logicamente nel testo della relazione... c'è solo quella parte che investiva i 3 milioni, poteva dare adito alle sue richieste.

Per quanto riguarda l'altra questione, a parte il fatto che già il Consiglio ultimamente ha cercato d'intervenire a favore di queste categorie, e massicciamente, queste categorie si trovano in queste particolari condizioni attuali dovute a crisi, direi drammatica in cui si trova ancora attualmente la bassa Valle, certamente non è un problema a mio avviso molto semplice, io però, a me bastano le raccomandazioni che diventavano certamente già degli impegni perché ne faccio sempre tesoro e cerco di portare a compimento quelle che sono le richieste valide dei Consiglieri regionali.

Esamineremo questo problema da lei sollevato pur nella sua complessità e difficoltà proprio per i cicli, diciamo di lavoro e non lavoro, se ciò è possibile ed è fattibile, io le assicuro che noi lo esamineremo, quindi questo impegno lo possiamo prendere.

Chantel (P.S.I.) - Io credo che in questo campo qui ci siano già stati dei provvedimenti, perché le mutue debbono far fronte quando uno è disoccupato e comunque c'è la legge comunale che deve far fronte.

Caso mai si potrà pigliare in considerazione quella famosa parte che può riguardare il rinforzo degli ECA, ma guardi che ci sono due leggi che dovrebbero far fronte a queste situazioni, cioè se uno è nullatenente comunque il Comune deve far fronte e se poi avrà dei deficit ecc. e dovrà chiedere alla Regione aiuto lo chiederà, ma la legge è chiara su questo punto qui. Mi sembra che per quel che riguarda l'INAM, le mutue, quando uno è disoccupato, cessazione di lavoro non per colpa sua ecc. non ci sia limitazione a sei mesi... (voce) ...strano, strano, allora bisognerebbe guardare la soluzione in questo senso, perché io ritengo che amministrativamente sia un po' difficile tener aggiornati degli elenchi. È un qualcosa di ultra difficile, ecc.. In ogni modo, vero, sul resto senza dubbio chi dovrebbe far fronte a tutta l'assistenza in queste condizioni qui, è il Comune attraverso il Medico condotto e attraverso alla richiesta di ricovero ospedaliero.

Ma in ogni modo, io ho solo accennato a questo fatto perché dal lato amministrativo non sarà una cosa molto facile appunto perché uno è disoccupato e poi è di nuovo occupato e poi è di nuovo disoccupato ecc.

In ogni modo, la disponibilità per studiare anche questo, diciamo così nell'ambito del nuovo bilancio bisognerà tenerne presente, tra tutti assieme tutte le proposte che ci saranno si metteranno nel nuovo bilancio.

Manganoni (P.C.I.) - Solo un esempio pratico, un tale era da due mesi disoccupato nel periodo invernale, no, lavorava nell'edilizia, va a finire sotto una macchina, è stato per non so, mesi e mesi immobilizzato al letto, scaduti i sei mesi è cessata la mutua, per lui, per la moglie e per i due figli che vanno a scuola.

Questo, siccome il lavoro non l'ha potuto riprendere, la questione, è stato investito per colpa sua, pare perché è andato a finire sotto la macchina quindi l'Assicurazione di chi l'ha investito non paga, ora questa famiglia si trova in questa situazione, lui ammalato che è ancora a letto adesso, non ha potuto riprendere il lavoro, moglie e due figli senza mutua, senza assistenza... niente.

Ora dice Chantel legge comunale, vero Chantel, ma noi sappiamo che nei Comuni... a parte che noi certe volte sentiamo dei Comuni che si lamentano perché costituisce un aggravio per il loro modesto bilancio, poi sappiamo con quali mentalità ristrette o restrittive esaminano questi casi, specialmente gli ECA fuori nei Comuni.

Quando uno è proprio a terra che non ha una casa, non ha proprio niente, allora magari poi gli pagano l'ospedale.

Ora, il problema però, e io ne convengo Chantel che non è semplice, io di questo ne convengo, comunque è una questione che deve essere esaminata perché questi sono quelli che fra tutti gli abitanti che più ne hanno bisogno, perché oltre a non aver lavoro, oltre a non possedere non so, altre attività, aziende o che so io, quelli hanno proprio niente, ed allora io sono d'accordo su questo, comunque è bene che si esamini, no, anche se il problema non è di semplice soluzione.

Benzo (D.P.) - Per una precisazione ed è questa, è chiaro direi, era ovvio che un problema di assistenza sociale di quel genere la Regione è sempre disposta a determinarlo ed a contribuire.

Non so se questo caso risponda a un caso che è capitato in ufficio poco tempo fa e noi siamo intervenuti. Siamo già intervenuti anche in altri casi di questo genere.

Vi dico però un'altra cosa. Per quanto riguarda le Mutue mi sono interessato presso i Direttori delle Mutue proprio per vedere il prolungamento che è facoltativo oltre i sei mesi per dei casi che riguardavano determinate situazioni di particolare bisogno e ho trovato disponibilità nel prolungo per altri, oltre 180 giorni.

Questo è già avvenuto, continueremo a seguire e se ci sono dei casi qui noi provvediamo direttamente, sono casi di particolare bisogno, la Regione interviene. Abbiamo fatto già un notevole passo avanti, ma anche con gli ECA in quanto a massicci interventi di finanziamenti. Certamente che dato l'entità e la strutturazione più che altro attuale, non sono sufficienti.

Fosson (U.V.) - Altri chiedono la parola? Allora se nessuno chiede la parola passiamo all'approvazione articolo per articolo.

Articolo 1 - Il Consiglio approva.

Articolo 2 - Il Consiglio approva.

Articolo 3 - Il Consiglio approva.

Passiamo alla votazione a scrutinio segreto.

Esito della votazione: presenti 28; votanti 28, maggioranza 15; favorevoli 24; contrari 4.

Il Consiglio approva.

Devo chiedere scusa al Consiglio ma solo che nella convocazione erano iscritti all'ordine del giorno i punti 14 e 15 sotto riserva che la Commissione, le Commissioni avessero esaminato questi disegni di legge prima dell'adunanza del Consiglio regionale, avevamo fatto preparare, le Commissioni le avevano esaminate, qui i presenti lo sanno, però avevamo fatto preparare i pareri delle Commissioni, non sono stati distribuiti, le due Commissioni avevano approvato all'unanimità questi due disegni di legge. Questa mattina avevano dimenticato di distribuire i pareri.

Non so se i Consiglieri li vogliono avere, li abbiamo e li facciamo distribuire, ma chiedo scusa se non lo abbiamo fatto prima.

Quindi facciamo, io direi, facciamo un passo indietro, sono le 12,07, abbiamo delle interpellanze che sono abbastanza leggere, andiamo avanti un momento, e se tutto il Consiglio è d'accordo così guadagniamo del tempo.

Quindi ritorniamo al punto 10 dell'ordine del giorno.