Oggetto del Consiglio n. 93 del 6 agosto 1954 - Verbale

OGGETTO N. 93/54 - PROPOSTA DI SUBCONCESSIONE DI ACQUE DELLA DORA BALTEA AD USO DI IRRIGAZIONE E FORZA MOTRICE A FAVORE DEL CONSORZIO DI IRRIGAZIONE A PIOGGIA DI HONE-BARD - RINVIO DELLA TRATTAZIONE DELL'OGGETTO ALLA PROSSIMA ADUNANZA CONSILIARE.

L'Assessore ai Lavori Pubblici, Geom. A. VALLEISE, riferisce al Consiglio in merito alla proposta di subconcessione di acque della Dora Baltea, ad uso di irrigazione e di forza motrice, a favore del Consorzio di irrigazione a pioggia di Hône-Bard.

Illustra ai Signori Consiglieri la seguente relazione dell'Ufficio regionale per le acque nonché lo schema di disciplinare predisposto a cura dell'Ufficio predetto, relazione e disciplinare trasmessi in copia ai Signori Consiglieri, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:

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Con domanda in data 7 luglio 1951 il Consorzio d'irrigazione a pioggia di Hône-Bard, ha chiesto all'Amministrazione della Regione la subconcessione di derivare dalla Dora, dal 1 aprile al 30 settembre di ogni anno, mediante il canale derivatore dell'impianto idroelettrico Montjovet - Hône della S.I.P., concesso con il R.D. 9-12-1940 n. 7493, moduli 2 di acqua, dei quali mod. 0,50 per irrigare a pioggia Ettari 61.60.22 di terreni nei Comuni di Hône e Bard e mod. 1,50 per produrre sul salto di mt. 30,58 la potenza nominale di Kw. 44,97 onde azionare l'impianto di irrigazione a pioggia. (La superficie effettiva dei terreni risultante dall'elenco particellare è di Ha. 62.64.05).

I terreni di cui trattasi non abbisognavano, un tempo, di irrigazione diretta essendo sufficiente a mantenerli freschi ed umidi l'acqua che per fenomeno di capillarità risaliva dal subalveo della Dora e che ora non risale più a causa dell'impoverimento d'acqua determinatosi in esso per effetto della derivazione delle acque della Dora operata dall'impianto sopracitato della S.I.P.

Allo scopo, quindi, di riparare all'inconveniente il Consorzio di Hône-Bard ha presentato l'istanza in parola e proprio per tale giusto scopo si è ritenuto sufficiente provvedere nei confronti dell'istanza stessa con istruttoria abbreviata, approvata poi dal Ministero, escludendo cioè la sua pubblicazione sui Fogli Ufficiali.

È stata, perciò, disposta la pubblicazione dell'ordinanza di istruttoria relativa all'istanza (ordinanza 21-4-1952 n. 10 del Presidente della Giunta regionale) all'Albo pretorio dei Comuni di Hône, Bard, Champdepraz, Issogne, Arnaz e Montjovet, per giorni quindici consecutivi decorrenti dal 6-5-1952 ed è stato disposto il deposito dell'istanza e del relativo progetto presso l'Ufficio regionale Acque per lo stesso periodo.

Copia dell'Ordinanza è stata poi inviata agli Uffici pubblici, agli Enti ed agli interessati dalla istanza del Consorzio.

L'istruttoria si è svolta regolarmente; una sola eccezione fu formulata avverso all'istanza dall'Amministrazione dei Canali Demaniali Cavour timorosa che l'esercizio della richiesta derivazione rendesse necessaria l'attuazione di invasi e svasi pregiudizievoli al normale deflusso delle acque della Dora.

Tale eccezione, a seguito degli argomenti sviluppati dall'Ufficio Acque e portati a conoscenza del Ministero, è stata poi ritirata dal Ministero delle Finanze dal quale dipende l'Amministrazione dei Canali Demaniali Cavour.

In esito alla esperita istruttoria l'Ufficio regionale Acque ha espresso parere favorevole per l'accoglimento dell'istanza del Consorzio e per il rilascio quindi della subconcessione richiesta.

Il Ministero dei LL.PP. al quale erano stati inviati come da prescrizione, gli atti d'istruttoria, ha espresso lo stesso favorevole avviso con la ministeriale 21-4-1954 n. 1310.

Quanto sopra premesso ed accertato che la utilizzazione richiesta dal Consorzio di Irrigazione a pioggia di Hône-Bard non nuoce agli interessi di chicchessia ed è per contro del massimo interesse per l'economia agricola dei Comuni di Hône e Bard, si propone che il Consiglio regionale

Deliberi

1°) di subconcedere al Consorzio di Irrigazione a pioggia di Hône-Bard, per un periodo anni 30 (trenta) successivi e continui, a decorrere dal decreto presidenziale di concessione, di derivare dalla Dora Baltea in Comune di Montjovet, a mezzo delle stesse opere di presa e di successiva condotta d'acqua, dell'impianto di Montjovet-Hône della S.I.P., dal 1° aprile al 30 settembre di ogni anno, moduli 2 (litri secondo duecento) di acqua, di cui mod. 1,50 (litri secondo cento cinquanta) destinati a produrre su di un salto di mt. 30,58 la potenza nominale di Kw. 44,97, da servire per azionare l'impianto di irrigazione a pioggia e mod. 0,50 (litri secondo cinquanta) per irrigare con il sistema a pioggia Ettari 62.64.05 di terreni nei Comuni di Hône e di Bard e precisamente Ettari 57.31.02 in Comune di Hône ed Ettari 5.33.03 in Comune di Bard, stabilendo che, agli effetti del pagamento del canone, la potenza di Kw 44.97, in quanto realizzata per soli sei mesi all'anno, dovrà ridursi a Kw. 22.48 e che nessun canone è dovuto per l'irrigazione.

2°) di autorizzare l'emanazione da parte del Presidente della Giunta regionale del decreto di subconcessione, previo rilascio e registrazione da parte del Consorzio del sotto-riportato disciplinare di subconcessione.

3°) di ordinare e di accertare il deposito e l'introito delle seguenti somme:

a) Lire 29.794 (ventinove mila settecento novantaquattro) per canoni arretrati dal 1° maggio 1952, data di entrata in servizio dell'impianto, al 30 aprile 1954, da versarsi presso la Tesoreria della Regione (Cassa di Risparmio di Torino - Succursale di Aosta) in base al canone annuo di Lire 14.747 (quattordici mila settecento quarantasette), da introitarsi all'articolo 6 dell'Entrata del bilancio per l'esercizio finanziario 1954 "Canoni per nuove concessione subconcessioni di derivazioni d'acqua";

b) Lire 7.273 (sette mila duecento settantatré) pari a mezza annualità del canone, a titolo di cauzione da costituirsi presso la predetta tesoreria della Regione mediante apposita polizza intestata al Consorzio;

c) Lire 1.000 (mille) pari al minimo per gli scopi di cui all'art. 7 del T.U. di leggi 11-12-1933 n. 1775 da depositarsi presso la predetta Tesoreria della Regione;

d) Lire 20.000 (venti mila) per spese di sorveglianza, collaudo ed altre analoghe dipendenti dalla subconcessione, da versarsi presso la predetta Tesoreria e da introitarsi all'articolo 68 del bilancio per il corrente esercizio finanziario "Gestione fondi per spese di istruttoria di domande di concessione di acque".

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REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE DI AOSTA

Divisione Lavori Pubblici - Ufficio Acque

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Disciplinare contenente gli obblighi e le condizioni alla cui osservanza è vincolata la subconcessione di derivazione d'acqua dalla Dora Baltea chiesta dal Consorzio di irrigazione a pioggia e di fertirrigazione di Hône-Bard con istanza 4 luglio 1951.

Art. 1

QUANTITÀ ED USO DELL'ACQUA DA DERIVARE

La quantità d'acqua da servire per usi di irrigazione a pioggia e di fertirrigazione del Consorzio di Hône-Bard e da derivare dal torrente Dora Baltea in Comune di Montjovet, dal 1° aprile al 30 settembre di ogni anno, - a mezzo della stessa presa e successivo canale derivatore costruito dalla Soc. Idroelettrico Piemonte per il suo impianto idroelettrico di Hône, assentito con Decreto 9 dicembre 1940 n. 7493, - rimane fissata in misura non superiore a moduli due (litri al secondo: duecento).

Di questi, moduli 1,50 sono destinati alla produzione della forza motrice necessaria per azionare l'impianto di irrigazione a pioggia e di fertirrigazione e mod. 0,50 per provvedere con il detto impianto all'irrigazione di ettari 57.31.02 in Comune di Hône e di ettari 5.33.03 in Comune di Bard; complessivamente, all'irrigazione di ettari 62.64.05 di terreno nei due Comuni, come risulta dall'elenco dei terreni da irrigare in data 4-7-1951 a firma Ing. Bianchi e Sig. Bordet Armando.

La portata di moduli 2, in quanto viene derivata in misura continua e costante nel periodo sopraindicato, costituisce anche la portata media della derivazione nel periodo.

Art. 2

DETERMINAZIONE DELLA POTENZA NOMINALE AGLI EFFETTI DEL CANONE

Il dislivello fra i poli morti nei canali a monte e a valle dei meccanismi che utilizzano l'acqua per produzione di forza motrice è di mt. 30,58. Di conseguenza, la potenza nominale, in base a tale dislivello ed in base alla portata utilizzata di mod. 1,50 è di mc. 0,150 x 30,58 : 102 = Kw. 44,97

Agli effetti del canone, poiché tale potenza viene realizzata soltanto per sei mesi dell'anno, essa va ridotta alla metà, cioè a Kw. 22,48.

Nessun canone deve essere corrisposto per l'uso dei moduli 0,50 d'acqua a scopo irriguo, ai sensi dell'ultimo comma dell'articolo 9 dello Statuto speciale della Regione Autonoma della Valle d'Aosta.

Art. 3

LUOGO E MODO DI PRESA DELL'ACQUA E DELLA SUA UTILIZZAZIONE

Le acque derivate come detto al precedente articolo 1 mediante la presa ed il canale derivatore inservienti l'impianto di Hône della S.I.P., vengono successivamente prelevate dalla sponda sinistra del canale, in corrispondenza della finestra n. 7 (sette), mediante due tubi di presa del diametro di mt. 0,25, posti a circa mt. 3,50 sotto il livello medio del canale stesso, provvisti di saracinesche a mano e di valvole galleggianti per assicurare la costanza del livello d'acqua. Dai tubi le acque defluiscono nella galleria corrispondente alla finestra, dove si accumulano per effetto dello sbarramento della finestra stessa con traversa in calcestruzzo alta circa mt. 2,50 sul fondo, formando un piccolo bacino di carico dell'impianto.

Da questo bacino le acque passano nella condotta forzata, e la quota modulare pertinente alla produzione di forza motrice va ad azionare la turbina dell'impianto mentre la quota pertinente all'uso irriguo viene immessa, con una pressione di circa sette atmosfere, nella rete dell'impianto di irrigazione a pioggia.

Le opere suindicate, già eseguite in conformità del progetto che fa parte integrante del presente disciplinare, bollato in data 4-7-1951 a firma Ing. Cesare Bianchi e controfirmato dal Presidente del Consorzio Sig. Luigi Bordet, dovranno essere mantenute tali.

Art. 4

REGOLAZIONE DELLA PORTATA

Date le modalità descritte di presa e di utilizzazione, che limitano di per sé la possibilità di assorbire una portata superiore a quella di subconcessione dell'acqua, non occorre imporre alcuna apparecchiatura per modulazione della portata.

Nell'eventualità che la cosa possa essere necessaria, l'Amministrazione subconcedente si riserva la facoltà di ordinare e di imporre, in qualsiasi momento, le opere e le previdenze del caso.

Art. 5

RESTITUZIONE DELL'ACQUA DI UTILIZZAZIONE

Le acque destinate alla produzione di forza motrice debbono continuare ad essere restituite dopo l'utilizzazione alla Dora Baltea in sua sponda destra, in Comune di Hône, in conformità del progetto di cui al precedente articolo 4. Le acque destinate all'irrigazione non danno luogo a restituzione.

Art. 6

CONDIZIONI PARTICOLARI CUI DOVRÀ SODDISFARE LA DERIVAZIONE

La derivazione e l'utilizzazione dell'acqua dovrà essere effettuata dal Consorzio solamente durante il periodo irriguo, che va dal primo aprile al 30 settembre di ogni anno.

Il Consorzio resta pure tenuto ad osservare per tutta la durata della subconcessione gli accordi, interessanti la derivazione, stipulati con la S.I.P. con la convenzione.

Art. 7

GARANZIE DA OSSERVARSI

Saranno eseguite e mantenute a carico del Consorzio le opere che potranno essere, in qualsiasi momento, ritenute necessarie sia per attraversamenti di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della proprietà, in dipendenza della subconcessa derivazione.

Art. 8

TERMINI PER L'ESECUZIONE DELL'IMPIANTO - COLLAUDO

Nessun termine viene stabilito per l'esecuzione del'impianto in quanto già eseguito sin dal 1° maggio 1952 e funzionante da tale data.

Il collaudo sarà effettuato dall'Ufficio Acque dell'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta, che potrà autorizzare, dandone atto nel relativo verbale, la continuazione dell'esercizio della derivazione qualora non vi siano eccezioni in contrario, ovvero potrà prescrivere, qualora ne riconosca la necessità, l'esecuzione di nuovi lavori o modifiche, fissando il relativo termine di esecuzione e stabilire se, in pendenza di tale esecuzione, possa o meno consentirsi la continuazione della derivazione.

Art. 9

DURATA DELLA SUBCONCESSIONE

Trattandosi di piccola derivazione, la durata della subconcessione, salvo i casi di rinuncia, decadenza o revoca, è accordata per anni 30, successivi e continui, decorrenti dal 1° maggio 1952, data in cui si è iniziato l'esercizio della derivazione.

Art. 10

CANONE

Oltre ai canoni arretrati di cui al successivo articolo 12, la Ditta subconcessionaria corrisponderà all'Amministrazione della Regione Autonoma della Valle d'Aosta, al 1° maggio di ogni anno, anticipatamente, l'annuo canone di L. 14.746,88 in ragione di L. 656 per KW. sulla potenza di KW. 22.48 soggetta a canone, anche se non possa o non voglia fare uso, in tutto o in parte, della subconcessione, salvo il diritto di rinuncia ai sensi della legge 18-10-1942 n. 1434 concernente l'istituto di decadenza del diritto di derivazione d'acqua.

Art. 11

PAGAMENTI E DEPOSITI

All'atto della firma del presente disciplinare la Ditta subconcessionaria ha dimostrato con la produzione delle regolari quietanze di avere effettuato:

a) il versamento della somma di L. 14.747 per il canone arretrato dal 1° maggio 1952, data di entrata in servizio dell'impianto, al 30 aprile 1953, presso la Tesoreria dell'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta, come da quietanza n. ....... in data ..................;

b) il versamento presso la Tesoreria predetta della somma di L. 7.373, pari a mezza annualità del canone, a titolo di cauzione come da quietanza n. ....... in data .................. a garanzia degli obblighi che assume per effetto della subconcessione, somma che sarà restituita, ove nulla osti, al termine della subconcessione stessa;

c) il versamento presso la predetta Tesoreria della somma di L. 1.000 (mille) pari al minimo, ai sensi dell'articolo 7 del T.U. di leggi 11-12-1933 n. 1775 e della legge 31-1-1949 n. 8 come da quietanza n. ..... in data ...............;

d) il versamento presso la predetta Tesoreria della somma di L. 20.000 (ventimila) per le spese di collaudo, sorveglianza, rilascio di atti, ecc. ed altre analoghe dipendenti dalla subconcessione.

Restano poi a carico della Ditta subconcessionaria tutte le spese inerenti alla subconcessione per registrazione, copia di disegni, di atti, di stampe ecc., che dovranno essere versate all'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta a sua semplice richiesta.

Art. 12

RICHIAMO A LEGGI E REGOLAMENTI

Oltre alle condizioni contenute nel presente disciplinare, la Ditta subconcessionaria è tenuta alla completa osservanza di tutte le disposizioni del Testo Unico di leggi 11-12-1933 n. 1775 sulle acque ed impianti elettrici e relative norme regolamentari, nonché di tutte le prescrizioni legislative e regolamentari concernenti l'agricoltura, l'igiene e la sicurezza pubblica.

Art. 13

DOMICILIO LEGALE

Per ogni effetto di legge la Ditta subconcessionaria elegge il proprio domicilio nel Comune di Hône, dove ricade l'impianto.

Aosta, li .........

LA DITTA SUBCONCESSIONARIA

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L'Assessore Geom. VALLEISE pone in rilievo che il quantitativo d'acqua di cui viene proposta la subconcessione al Consorzio di irrigazione a pioggia di Hône-Bard (moduli due) sarà utilizzato in parte (moduli 1,50) per la produzione - su di un salto di metri 30,58, - della potenza nominale di KW. 44,97, da servire per azionare l'impianto di irrigazione a pioggia e, in parte (moduli 0,50) per irrigare, con il sistema a pioggia, ettari 62.64.05 di terreni nei Comuni di Hône e di Bard.

Sottolinea che la potenza di KW. 44,97 viene realizzata per soli sei mesi all'anno e deve essere considerata ridotta a KW. 22,48, agli effetti del pagamento del canone.

Comunica che l'Ufficio regionale per le acque ha espresso parere favorevole all'accoglimento dell'istanza del Consorzio e così pure il Ministero dei Lavori Pubblici, in quanto l'unico ricorso contro la subconcessione di cui si tratta, presentato dall'Amministrazione dei canali demaniali Cavour, è stato successivamente ritirato.

Fa presente che le condizioni di subconcessione sono chiaramente precisate nel disciplinare ed esprime parere che il Consiglio possa deliberare favorevolmente in merito alla subconcessione di acqua richiesta dal Consorzio di irrigazione a pioggia di Hône-Bard.

Il Consigliere Geom. G. NICCO chiede se non si possa esonerare il Consorzio di irrigazione a pioggia di Hône-Bard dal pagamento del canone stabilito per la produzione della potenza nominale necessaria per azionare l'impianto di irrigazione a pioggia, trattandosi di potenza che serve esclusivamente per usi irrigui.

Osserva quindi che, a seguito dell'immissione di altri 200 litri di acqua nel canale della S.I.P. che alimenta la centrale di Bard, - per la fornitura di uguale quantitativo di acqua in territorio di Bard al Consorzio di irrigazione a pioggia di Hône-Bard, - la falda freatica della zona di Montjovet si è ulteriormente abbassata, per cui i terreni che prima erano freschi ed umidi, per fenomeno di capillarità dell'acqua risalente dal subalveo della Dora, ora sono asciutti e necessitano, pertanto, di essere irrigati.

Chiede se e quali provvedimenti siano stati adottati per ovviare a tale inconveniente e a tutela degli interessi dei proprietari dei terreni della piana di Montjovet.

L'Assessore Geom. VALLEISE, per quanto concerne la proposta di esonerare il Consorzio irriguo di Hône-Bard dal pagamento del canone stabilito per la produzione dell'energia elettrica necessaria per azionare l'impianto di irrigazione a pioggia, comunica di non avere preso in esame tale possibilità e di ritenere che competa al Consiglio pronunciarsi in proposito.

Per quanto riguarda i danni derivanti ai terreni nella zona di Montjovet per l'abbassamento della falda freatica, comunica che la questione è stata già in parte risolta, tempo addietro, in seguito a trattative intercorse tra gli interessati e la Società S.I.P.. Così ad esempio a Issogne, dove tale Società è intervenuta in parte nella spesa per la costruzione dei nuovi canali irrigui. Ivi si è inoltre rimediato ora mediante la costruzione del nuovo impianto di irrigazione a pioggia nella zona di Beaucoueil.

Aggiunge che ulteriori trattative sono tuttora in corso per giungere ad una equa soluzione del problema.

Riferisce che l'impianto di irrigazione a pioggia di Hône-Bard non potrà, praticamente, funzionare durante la stagione estiva di quest'anno, per mancanza dell'acqua occorrenti per l'impianto, in quanto la Società SIP ha sospeso il convogliamento delle acque della Dora nel canale, per poter provvedere alle ripartizioni occorrenti alla turbina ed agli impianti della centrale idroelettrica di Hône.

Comunica che trattasi di un inconveniente che reca danni assai gravi all'agricoltura e che potrà ripetersi in avvenire, perché la Società SIP non ha garantito la fornitura continua dei moduli d'acqua occorrenti per il funzionamento dell'impianto di irrigazione a pioggia che, come già detto, deve irrigare una superficie di terreno di ettari 62.64.05, di cui 57.31.02 ettari in Comune di Hône e 5.33.03 ettari in Comune di Bard.

Ritiene che, per assicurare la continuità della fornitura dell'acqua occorrente per l'irrigazione a pioggia, occorrerebbe derivare direttamente l'acqua della Dora, nei casi di interruzione del deflusso delle acque nel canale della SIP, mediante l'impiego di una pompa aspirante azionata da forza motrice.

Fa presente che la costruzione di tale nuovo impianto comporterebbe una maggiore spesa, assai rilevante.

Il Consigliere Geom. G. NICCO pone in rilievo che la costruzione ed il funzionamento dell'impianto di irrigazione a pioggia di Hône-Bard si sono resi necessari in seguito all'abbassamento della falda freatica dovuto al fatto che la Società SIP ha deviato dalla Dora le acque convogliate, con il canale appositamente costruito alla centrale di Bard.

Ritiene che si debba, quindi, esentare il Consorzio di irrigazione a pioggia di Hône-Bard dal pagamento del canone stabilito per azionare l'impianto di irrigazione a pioggia e formula viva raccomandazione alla Giunta di voler prendere in favorevole esame tale possibilità, trattandosi di un modico quantitativo di energia elettrica che serve per usi agricoli (irrigazione).

Concorda con l'Assessore Geom. Valleise sulla necessità che sia assicurata la continuità della fornitura di due moduli di acqua al Consorzio mediante la costruzione di un impianto di derivazione suppletivo.

L'Assessore Geom. VALLEISE riferisce in merito alle controversie sorte fra la SIP ed i vari Comuni della bassa Valle in seguito all'abbassamento della falda freatica dei terreni verificatosi dopo il convogliamento delle acque della Dora nel canale che alimenta la centrale idroelettrica di Hône e fa presente che i Comuni di Hône e di Bard sono gli unici Comuni che abbiano risolto la vertenza a condizioni soddisfacenti.

Aggiunge che non è prevedibile la possibilità di ottenere dalla Società S.I.P. ulteriori concessioni in conseguenza delle interruzioni di cui si è fatto cenno, in quanto essa non si è impegnata alla continuità della fornitura.

D'altra parte la Società ritiene che i Comuni non abbiano alcun altro diritto da vantare in quanto l'acqua della Dora viene lasciata defluire nel suo alveo.

L'Assessore Per. Ind. FOSSON dichiara di concordare sulla proposta del Consigliere Geom. G. Nicco concernente l'esenzione del Consorzio di irrigazione a pioggia di Hône-Bard dal pagamento del canone stabilito per la produzione di energia occorrente per l'azionamento dell'impianto di irrigazione a pioggia, anche perché l'articolo 9 dello Statuto regionale prevede il pagamento di canoni soltanto per le subconcessioni di derivazioni di acqua a scopo idroelettrico e l'esenzione da canoni per le derivazioni a scopi irrigui.

Esprime parere che sia, peraltro, opportuno rinviare la definizione della questione alla prossima adunanza consiliare, onde dare la possibilità alla Giunta di esaminare e di approfondire l'argomento e di formulare proposte concrete circa il provvedimento che il Consiglio potrà adottare nel particolare caso in esame.

Il Presidente, Sig. G. BREAN, pone ai voti, per alzata di mano, la proposta dell'Assessore Per. Ind. Fosson di rinviare alla prossima adunanza consiliare ogni decisione in merito all'argomento in discussione.

IL CONSIGLIO

preso atto di quanto riferito dall'Assessore ai Lavori Pubblici, Geom. Valleise e dall'Assessore all'Industria e Commercio, Per. Ind. Fosson;

ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti e votanti: numero quindici);

Delibera

di rinviare alla prossima adunanza consiliare ogni decisione in merito alla proposta di subconcessione di acque della Dora Baltea, ad uso di irrigazione e forza motrice, a favore del Consorzio di irrigazione a pioggia di Hône-Bard, allo scopo di esaminare la possibilità di esonerare il Consorzio stesso dal pagamento del canone di concessione, in relazione, al disposto del secondo comma dell'articolo 9 dello Statuto speciale della Regione, promulgato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 4.

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