Oggetto del Consiglio n. 47 del 7 aprile 1954 - Verbale

OGGETTO N. 47/54 - PROVVEDIMENTI A FAVORE DELLA FRUTTICOLTURA - APPROVAZIONE E IMPEGNO DI SPESA.

L'Assessore all'Agricoltura e Foreste, Geom. ARBANEY, riferisce al Consiglio in merito alla seguente relazione concernente la proposta di concessione di sussidio a favore di agricoltori e di aziende agricole locali per la messa a dimora di piantine da frutto, relazione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:

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Il Consiglio regionale, con deliberazione n. 120, in data 22 dicembre 1952, ha approvato la concessione di sussidi agli agricoltori della Regione per la messa a dimora di piantine da frutto, nella misura di Lire 200 e di Lire 100, rispettivamente, per ogni pianta di alto o di basso fusto messa a dimora e attecchita nelle annate agrarie 1952 e 1953.

Tale provvedimento ha, sino ad ora, ottenuto un favorevole accoglimento da parte degli agricoltori della Regione, i quali hanno messo a dimora negli ultimi due anni circa 30.000 piante da frutto; tale rilevante numero di nuove piante dovrebbe apportare, tra qualche anno, un sensibile aumento del reddito a favore di parecchie aziende agricole locali.

Purtroppo, in questi ultimi anni, il prezzo del bestiame, il cui allevamento costituisce il principale reddito delle aziende agricole della Regione, ha subito dei forti ribassi, per cui gli agricoltori sono costretti ad adottare provvedimenti per garantire la sicurezza delle loro aziende.

Nei Comuni situati sino a mille metri di altitudine e, in certi casi, anche a quote maggiori, gli agricoltori hanno cercato di ovviare ai danni loro derivanti dalla diminuzione del reddito dell'allevamento del bestiame curando in particolar modo la viticoltura e la frutticoltura. Si spiega, pertanto il favorevole accoglimento avuto fra gli agricoltori della Regione del provvedimento adottato dal Consiglio regionale per la concessione dei sussidi per la messa a dimora di piantine da frutto.

Le ragioni che hanno consigliato circa due anni or sono la concessione dei predetti contributi a favore dei frutticoltori sussistono anche oggi.

Un aumento della produzione della frutta migliorerà le condizioni economiche dei nostri agricoltori, perché le specie e le qualità di frutta della Valle d'Aosta sono ricercate sul mercato. D'altra parte, data la non grande superficie di terreno adattabile a tale tipo di coltura, vi è un sufficiente margine di garanzia contro il pericolo di una produzione superiore alle richieste e tale da avere una influenza negativa sui prezzi del prodotto.

Si propone, pertanto, che il Consiglio regionale

Deliberi

1) di approvare la concessione a favore di agricoltori e di aziende agricole locali, durante l'esercizio finanziario 1954, per la messa a dimora di piantine da frutto, di sussidi regionali nella misura rispettivamente di lire 200 (duecento) per ogni pianta di alto fusto e di lire 100 (cento) per ogni pianta di basso fusto, messa a dimora e attecchita nell'annata agraria 1953-1954, a condizione che le piante messe a dimora ed attecchite siano almeno 15 (quindici);

2) di stabilire che i sussidi di cui al numero precedente siano concessi e liquidati dalla Giunta regionale, previo accertamento mediante visita sopraluogo da parte di un incaricato dell'Amministrazione regionale, del numero di piante messe a dimora e attecchite;

3) di approvare la relativa spesa prevista in Lire 3.000.000 (tre milioni) da finanziarsi è impegnarsi sul seguente articolo del bilancio per l'esercizio finanziario 1954: "Fondo per attività zootecniche e agricole (art. n. 89)";

4) di delegare alla Giunta regionale l'adozione di ogni successivo provvedimento di esecuzione della presente deliberazione.

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L'Assessore, Geom. ARBANEY, illustra brevemente la relazione soprariportata e pone in rilievo l'opportunità che il Consiglio approvi, come già fatto nel passato, la concessione di sussidi nella misura di Lire 200 e di Lire 100, rispettivamente per ogni pianta (mele, pere, ecc.) di alto fusto o per ogni pianta di basso fusto messa a dimora ed attecchita nell'anno 1954.

Informa che le piante da frutto messe a dimora negli ultimi due anni mediante la concessione del sussidio regionale sono circa 30 mila, di cui 11.783 nell'anno 1953.

Rileva che i vivai esistenti in Valle d'Aosta, sono insufficienti per la produzione e la fornitura delle piantine da frutto occorrenti agli agricoltori, che sono costretti, molto spesso, ad acquistare le piantine sul mercato, ove vengono vendute a Lire 50 cadauna, e senza precise garanzie. Fa presente che, generalmente, gli agricoltori soltanto quando hanno necessità di un rilevante numero di piantine ricorrono ai vivai, che danno la garanzia di fornire piantine della specie richiesta e di buona qualità.

Comunica che molte piantine acquistate sul mercato non attecchiscono e che altre sono apportatrici di malattie, ciò che è stato constatato da dipendenti dell'Assessorato all'Agricoltura e Foreste nella zona di Villeneuve lo scorso anno.

Il Consigliere Geom. G. NICCO, pur dichiarando di essere pienamente favorevole alla concessione dei sussidi di cui si tratta, rileva la necessità che si impiantino nuovi vivai regionali, in modo che i contadini abbiano la garanzia che le piantine acquistate siano della specie richiesta e di buona qualità. Osserva che la sua proposta è giustificata dal fatto che i vivaisti locali, allorquando non dispongono più di piantine di loro produzione, immettono sul mercato piantine di qualsiasi specie e di cui non possono dare garanzia.

Ad ovviare a quest'ultimo inconveniente rileva l'opportunità che l'Assessorato all'Agricoltura eserciti un controllo sulle piante messe in vendita dai vivaisti locali e sul mercato.

Il Consigliere Signor CUAZ dichiara di approvare le proposte illustrate dall'Assessore Geom. Arbaney; raccomanda, però, che l'Assessorato all'Agricoltura e Foreste ed, in modo particolare, l'Ispettorato agrario, limitino la concessione dei sussidi ai soli agricoltori che acquistino le piantine presso vivai e Ditte che diano affidamento di fornire piantine di ottima qualità e di sicuro attecchimento.

Esprime parere che, sino a quando non vi saranno in Valle d'Aosta vivai in grado di produrre piantine in misura tale da soddisfare a tutte le richieste locali, l'Amministrazione regionale dovrebbe incaricare l'Ispettorato Agrario di acquistare, presso Ditte e vivai che diano il maggior affidamento, determinate quantità di piantine di varia specie, che potrebbero essere depositate presso la Scuola regionale di agricoltura, come già fatto per le barbatelle. Ritiene che, in tal modo, i contadini potrebbero rivolgersi direttamente alla Scuola di Agricoltura ed avrebbero ogni garanzia, sia per quanto concerne la qualità che la specie, anche se acquistano solo poche piantine.

Il Consigliere Dr. DUJANY dichiara di concordare sulle proposte dell'Assessore Geom. Arbaney e, richiamandosi a quanto già detto dai Consiglieri Geom. G. Nicco e Signor Cuaz, rileva la necessità che l'agricoltore abbia la garanzia che le piantine acquistate siano della specie richiesta e di ottima qualità.

Il Consigliere Signor FOSSERET dichiara di condividere il punto di vista del Consigliere Sig. Cuaz e raccomanda all'Assessore all'Agricoltura di vigilare affinché non siano vendute ai contadini piantine portatrici di malattie.

L'Assessore, Geom. ARBANEY, dichiara di concordare sulla necessità dell'impianto di nuovi vivai.

Per quanto concerne la proposta di acquisto di determinate quantità di piantine da depositare presso la Scuola regionale di agricoltura, osserva che la proposta stessa non è di facile attuazione, perché le varietà di piantine richieste sono innumerevoli e non sarebbe possibile soddisfare tutte le richieste degli agricoltori.

Esprime parere che la soluzione migliore, sia quella di acquistare piantine selvatiche (meli, peri, ecc.) e di innestarle con le qualità che l'agricoltore desidera; rileva che sul mercato vengono vendute piantine di ogni specie e senza garanzia per cui, nella generalità dei casi, l'agricoltore acquista piantine di qualità diversa da quella che intendeva mettere a dimora.

Ricorda che, nell'adunanza del mattino, il Consigliere Signor Manganoni ha fatto rilievi circa lo stanziamento della somma di Lire 44 milioni per la Scuola regionale di agricoltura. Fa presente che parte di tale somma deve servire per il finanziamento dei lavori di costruzione di campi sperimentali, fra i quali sono compresi anche i vivai. Riferisce che le piantine seminate e cresciute nei vivai locali hanno uno sviluppo migliore delle altre piantine introdotte in Valle.

Il Consigliere Signor NICCO Anselmo sottolinea la opportunità dell'impianto di vivai nei vari centri più importanti della Valle (Châtillon, Pont St. Martin, ecc.).

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, pone ai voti per alzata di mano, la proposta formulata dalla Giunta e di cui ai numeri 1-2-3 e 4 della relazione surriportata.

IL CONSIGLIO

ritenuta la necessità di incrementare la coltura delle piante da frutto nel territorio della Valle d'Aosta;

ad unanimità di voti (Consiglieri presenti e votanti n. 24);

Delibera

1) di approvare la concessione a favore di agricoltori e di aziende agricole locali, durante l'esercizio finanziario 1954, per la messa a dimora di piantine da frutto, di sussidi regionali nella misura rispettivamente di Lire 200 (duecento) per ogni pianta di alto fusto e di Lire 100 (cento) per ogni pianta di basso fusto, messa a dimora e attecchita nella annata agraria 1953-54, a condizione che le piante messe a dimora ed attecchite siano al meno 15 (quindici);

2) di stabilire che i sussidi di cui al numero precedente siano concessi e liquidati dalla Giunta regionale, previo accertamento mediante visita sopralluogo, da parte di un incaricato dell'Amministrazione regionale, del numero delle piante messe a dimora e attecchite;

3) di approvare la relativa spesa prevista in Lire 3.000.000 (tre milioni) da finanziarsi e impegnarsi all'articolo 89 del bilancio per l'esercizio finanziario 1954: "Fondo per attività zootecniche e agricole";

4) di delegare alla Giunta regionale l'adozione di ogni successivo provvedimento di esecuzione della presente deliberazione.

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