Oggetto del Consiglio n. 11 del 11 marzo 1954 - Verbale

OGGETTO N. 11/54 - VENDITA DI VINI DI PRODUZIONE LOCALE CON GRADAZIONE ALCOOLICA INFERIORE AI DIECI GRADI. (MOZIONE DEL CONSIGLIERE REGIONALE SIGNOR NICCO ANSELMO)

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, dichiara aperta la discussione sulla seguente mozione del Consigliere regionale Signor Nicco Anselmo, concernente l'oggetto: "Vendita di vini di produzione locale con gradazione alcoolica inferiore a dieci gradi", mozione che è stata trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:

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Avv. BONDAZ

Presidente del Consiglio regionale

AOSTA

Prego la S.V. di voler portare sull'ordine del giorno della prossima seduta la seguente mozione:

La raccolta dell'uva, nella nostra Valle, è stata quest'anno assai buona come quantità, non altrettanto però si può dire per la qualità, che lascia alquanto a desiderare causa il tempo non abbastanza caldo nella stagione estiva e le troppo abbondanti piogge autunnali.

In diverse località, ove negli anni passati il vino raggiungeva gli 11-12 gradi, quest'anno, per la maggior parte, non ne raggiunge i dieci.

Le attuali disposizioni di legge vietano l'immissione nel commercio del vino con gradazione inferiore ai dieci gradi, ciò che causa gravi danni ai nostri produttori che non possono vendere il loro prodotto.

Per venire incontro ai nostri viticultori che affrontano rilevanti spese e non pochi sacrifici per mantenere in efficienza i nostri vigneti,

il Consiglio regionale

invita l'Assessore interessato a voler intervenire affinché in Valle d'Aosta venga autorizzata la vendita del vino di produzione locale, anche con gradazione inferiore ai dieci gradi.

Aosta, li 26 novembre 1953.

F.to Nicco Anselmo

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Il Consigliere Signor NICCO Anselmo riferisce quanto segue ad illustrazione della mozione surriportata:

Il Consiglio della Valle ha stanziato dei fondi per sussidiare gli agricoltori (sussidi) per ricostruire i vigneti fillosserati, per muri a secco, per le barbatelle, ecc. ecc., per aiutare e incoraggiare i contadini che da diversi anni fanno dei grandi sacrifici per rimettere in efficienza i loro vigneti.

Da qualche anno si incomincia a vedere dei buoni risultati. La raccolta va progressivamente aumentando, però, quest'anno, come già ne ho accennato nella mia mozione, la gradazione è molto bassa: in bassa Valle, almeno due terzi del vino è inferiore a 10 gradi.

Siccome ci sono delle disposizioni di legge che vietano la vendita al commercio dei vini inferiori ai 10 gradi, i viticultori si trovano gravemente danneggiati, cioè dopo i grandi sacrifici di lavoro di tutto l'anno e le rilevanti spese per l'acquisto dei concimi e prodotti per combattere le malattie, ecc. ecc., si trovano in condizione di non poter vendere il loro prodotto, che è quasi il solo reddito per il sostegno della famiglia.

Nelle stesse zone ove normalmente il vino raggiunge i 12 gradi e perfino i 13 gradi, quest'anno per la maggior parte non raggiunge i 10.

In questa situazione i contadini, non potendo smerciare il loro vino e non avendo quasi altri redditi, come fanno a vivere? E cosa ne faranno del loro vino nel periodo caldo dell'estate?

I vini di bassa gradazione non resistono al calcio, perciò nel periodo estivo, a partire dalla metà di giugno e tutto luglio e agosto, diventeranno acidi e il contadino sarà costretto di buttarli via, sprecando cosi la raccolta di tutto l'anno, dopo enormi sacrifici e spese per mantenere in efficienza i loro vigneti.

Dunque, per venire incontro a questa categoria di lavoratori cioè i contadini, che è la classe più disagiata in Valle, invito il Consiglio a prendere in considerazione la grave situazione attuale dei viticoltori e a votare questa mozione affinché l'Assessore possa intervenire presso le Autorità competenti e ottenere che l'autorizzazione della vendita al commercio del vino locale venga concessa anche per vini con gradazione inferiore ai 10 gradi.

Per la raccolta di quest'anno e da ripetere in altre annate se eventualmente si verificasse una deficienza di gradi come questo anno.

Voglio ancora far notare che, venendo incontro ai produttori, accontentiamo nello stesso tempo anche il consumatore, che preferisce il nostro vino anche con gradazione inferiore che un vino grosso pesante di altre località.

Con questo ancora una volta invito il Consiglio di prendere in considerazione questa grave situazione dei viticoltori votando in favore di questa mozione.

Le Conseiller Madame RONC-DESAYMONET communique d'avoir participé, le 14 février 1954, à une réunion de vignerons à Morgex, à laquelle ont pris part aussi plusieurs Autorités locales et des Syndics.

Elle informe que, dans cette réunion, l'on a beaucoup parlé du vin produit dans les vignobles des Communes de la Salle et de Morgex, vignobles assez vastes et qui rapportent beaucoup, ayant été soigneusement travaillés ces dernières années.

Elle remarque, cependant, que les campagnards se trouvent en difficulté pour vendre leur vin, qui est léger, blanc et d'une saveur assez agréable, parce que le vin n'a pas la gradation prescrite pour être débité.

Elle informe que tous les campagnards, après avoir fait ressortir, dans cette réunion, les qualités de leur vin, ont souligné la nécessité de pouvoir débiter leur vin tout ou moins aux "villeggianti" pendant la saison d'été; en cette occasion, Mr. le Conseiller Fosseret ainsi quelle même, se sont senti en devoir de promettre aux campagnards qu'ils auraient relaté au Conseil régional les conditions toutes particulières de leur zone.

Elle observe qu'il s'agit d'un cas analogue à celui de Donnas, qui a été illustré au Conseil par Mr. le Conseiller Nicco Anselme et elle déclare que, si le Conseil et la Junte croiront de pouvoir prendre des dispositions pour la vente des vins produits en Vallée d'Aoste ayant une gradation inférieure à 10 degrés, ce sera bien de réunir les deux questions et d'en faire une seule.

Mr. le Conseiller CUAZ communique d'avoir fait, il y a environ quatre ans, beaucoup de propagande pour tâcher de convaincre les viticulteurs valdôtains à planter des types de ceps bien plus précoces que ceux que l'on a cultivés jusqu'à présent.

Il remarque que la basse Vallée présente une particularité toute spéciale: les coteaux au soleil sont cultivés avec des cépages de très haute qualité qu'il ne convient pas de changer, tandis que à la plaine, qui est assez largement cultivée à vignobles, on trouve beaucoup de vieux cépages locaux qui murissent très tardivement et qui devraient être changés et substitués par des cépages plus précoces, pour augmenter la gradation alcoolique des vins.

Il estime que puisse autoriser temporairement à vendre les vins ayant une gradation inférieure à 10 degrés, mais il recommande à l'Assesseur à l'Agriculture de bien vouloir insister chez les viticulteurs afin qu'ils plantent des cépages plus précoces, pour obtenir des vins ayant une gradation supérieure à dix degrés.

Il Consigliere Signor NICCO Anselmo dichiara di concordare con il Consigliere Signor Cuaz sull'opportunità di invitare i contadini a piantare ceppi di vite a maturazione più precoce, quale unico mezzo per ottenere che il vino locale raggiunga i dieci gradi. Fa, però, presente che il problema più urgente e di immediata soluzione concerne la vendita del prodotto attuale.

Formula viva raccomandazione al Consiglio di prendere in considerazione la questione da lui prospettata e di esaminare la possibilità, qualora sia di sua competenza, di autorizzare la vendita del vino di produzione locale avente gradazione inferiore ai dieci gradi.

Il Consigliere Dr. NORAT fa presente che il vino a bassa gradazione alcoolica non provoca gli inconvenienti che sono arrecati all'organismo dal vino a forte gradazione alcoolica.

Dichiara, pertanto, di essere favorevole alla vendita del vino locale avente una gradazione inferiore ai dieci gradi, perché tale vino è genuino ed è molto meno nocivo alla salute.

Il Consigliere Geom. G. NICCO dichiara di concordare con quanto detto dal Consigliere Dr. Norat, poiché molti vini importati e smerciati in Valle d'Aosta sono più che altro degli intrugli velenosi che del vino hanno solo il nome e il colore.

Per eliminare gravi inconvenienti, propone che il Laboratorio regionale di Igiene, al quale compete analizzare i vini, non limiti il suo controllo all'accertamento della gradazione alcoolica, ma accerti, altresì, se i vini siano genuini o no, cioè se siano stati fabbricati con uva o con altri ingredienti. Rileva che il vino prodotto nella zona di Morgex ed in altre zone della Valle è un vino genuino, anche se non raggiunge i dieci gradi, ed è molto meno nocivo alla salute del vino fabbricato con ingredienti vari e venduto come vino genuino alla popolazione.

L'Assessore Geom. ARBANEY premette che vi sono alcune zone della Valle la cui coltura agricola preminente è costituita da vigneti e osserva che i vini sono una fonte di reddito per i viticoltori, in quanto gli stessi vendono il quantitativo di vino eccedente il normale consumo familiare.

Informa che con R.D.L. 2 settembre 1932, n. 1225, è stato sancito il divieto di vendita di vini "con gradazione alcoolica inferiore al 10% di volume, se rossi, al 9% di volume, se bianchi". Pone in rilievo che la facoltà di vendere vino avente gradazione alcoolica inferiore a quella prescritta è stata, in passato, limitata, con successivo Decreto, alla durata di un anno e che tale facoltà non è più stata rinnovata successivamente.

Circa la mozione e la proposta del Consigliere Signor Nicco Anselmo, osserva che la Regione non ha potestà legislativa primaria nella materia di cui si tratta ed aggiunge che il Consiglio ha in materia potestà di emanare norme legislative di integrazione, a' sensi dell'articolo 3 dello Statuto regionale.

Comunica che l'Assessorato all'Agricoltura e Foreste si è interessato attivamente del problema della viticoltura e ha cercato di convincere e di orientare gli agricoltori verso la coltivazione di vitigni di uva a maturazione precoce onde ottenere che il vino locale raggiunga una gradazione alcoolica più elevata.

Rileva come una delle cause della gradazione inferiore dei vini locali sia dovuta al fatto che i viticoltori vendemmiano prima della maturazione completa dell'uva.

Ritiene che è possibile ovviare a tale inconveniente perché i Comuni hanno la possibilità di stabilire, mediante apposite norme regolamentari, i periodi in cui può essere effettuata la vendemmia.

Fa presente poi, che il viticoltore ha la possibilità di aumentare la gradazione del vino mediante immissione, nel periodo della fermentazione, di un Kg. di zucchero per ogni cento litri di vino, ottenendo così un aumento di gradazione di 0,63 senza cambiare il sapore del vino; precisa che il viticoltore non può, invece, produrre l'aumento della gradazione mediante la concentrazione o l'aggiunta di mosti concentrati e conseguente fermentazione. Dà lettura, a questo proposito, del penultimo e dell'ultimo comma dell'articolo 10 del R.D.L. 2 settembre 1932, n, 1225, che stabiliscono:

"È vietato di produrre aumento del grado alcoolico dei vini oltre la gradazione normale di quelli della zona, mediante la concentrazione o l'aggiunta di mosti concentrati e conseguente fermentazione.

Nel calcolo del grado alcoolico di cui sopra, si terrà conto anche dello zucchero indecomposto ancora contenuto in cento parti del vino, moltiplicando il quantitativo corrispondente per 0,63 e aggiungendo il prodotto cosi ottenuto all'alcool esistente".

Informa che, per dare la possibilità ai viticoltori di aumentare la gradazione alcoolica del loro vino mediante immissione di zucchero, durante il periodo della fermentazione, l'Amministrazione regionale potrebbe esaminare la possibilità di assegnare quantitativi di zucchero nella misura ritenuta necessaria.

Comunica che gli agricoltori, avvalendosi di una disposizione di legge, possono vendere al dettaglio sul posto il vino di loro produzione, senza che occorra apposita licenza, in quanto è sufficiente l'autorizzazione del Comune, che stabilisce la durata dell'autorizzazione e la misura dell'imposta di consumo (dazio).

Fa presente che l'Assessorato all'Agricoltura e Foreste cerca, con la persuasione e con la concessione di sussidi, di orientare i viticoltori a piantare vitigni di uva a maturazione precoce; aggiunge che i sussidi non sono concessi per le viti di uva a maturazione tardiva.

Ribadisce che il Consiglio non può, con legge regionale, autorizzare la vendita dei vini di produzione locale aventi gradazione alcoolica inferiore ai dieci gradi, in quanto la Regione non ha potestà legislativa primaria in materia e, quindi, non può derogare alle leggi dello Stato, ma può soltanto emanare, in materia, norme legislative di integrazione delle leggi dello Stato, a' sensi dell'articolo 3 dello Statuto regionale.

Esprime parere che, - a prescindere dalla possibilità o meno di adottare il provvedimento proposto dal Consigliere Signor Nicco Anselmo, - l'autorizzazione a smerciare vini locali aventi gradazione alcoolica inferiore a dieci gradi permetterebbe agli esercenti, osterie e cantine, di vendere come vino locale vini di bassa gradazione provenienti da altre Regioni.

Segue discussione fra l'Assessore Geom. ARBANEY, l'Assessore Geom. BIONAZ ed i Consiglieri Signor NICCO Anselmo e Geom. NICCO Giulio, circa la possibilità di controllo, da parte degli agenti del dazio, della gradazione e dei quantitativi di vini importati in Valle da altre Regioni.

L'Assessore Geom. ARBANEY rileva nuovamente che il miglior sistema consiste nell'ottenere vini locali di gradazione alcoolica più elevata piantando ceppi di viti di uva a maturazione precoce e vendemmiando soltanto quando l'uva abbia raggiunto la maturazione completa.

Il Consigliere Signor NICCO Anselmo, pur dichiarando di concordare con quanto esposto dall'Assessore Geom. Arbaney, insiste sulla attuale e urgente necessità della soluzione del problema dello smercio dei quantitativi di vino con gradazione alcoolica inferiore a dieci gradi tuttora invenduti e depositati nelle cantine dei contadini. Propone, pertanto, che il Consiglio approvi la mozione da lui presentata.

Mr. le Président de la Junte, Avt. CAVERI, remarque que le Conseil, tout en comprenant qu'il y a un grand fondement de vérité en ce qu'a dit le Conseiller Mr. Nicco Anselme, ne peut, même avec toute la meilleure volonté, voter la motion en question parce que la Région n'a pas la possibilité de modifier, par le moyen d'une loi régionale, les lois de l'Etat en cette matière. Il prie, conséquemment, le Conseiller Mr. Nicco Anselme de bien vouloir transformer ladite motion en une recommandation à Mr. l'Assesseur à l'Agriculture.

Il Consigliere Signor NICCO Anselmo dichiara di concordare sulla proposta del Presidente della Giunta, Avv. Caveri, e di trasformare la mozione in una raccomandazione all'Assessore all'Agricoltura e Foreste.

IL CONSIGLIO

prende atto.

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