Oggetto del Consiglio n. 10 del 11 marzo 1954 - Verbale
OGGETTO N. 10/54 - INVITO AI PARLAMENTARI VALDOSTANI A PRESENZIARE ALLE ADUNANZE DEL CONSIGLIO REGIONALE. (MOZIONE DEI CONSIGLIERI REGIONALI SIGNORA RONC-DESAYMONET ANAIDE E SIGNOR MANGANONI CLAUDIO)
Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, dichiara aperta la discussione sulla seguente mozione dei Consiglieri regionali Signora Ronc-Désaymonet Anaide e signor Claudio Manganoni, concernente l'oggetto: "Invito ai Parlamentari valdostani a presenziare alle adunanze del Consiglio regionale", mozione di cui copia è stata trasmessa ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:
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Al PRESIDENTE
del Consiglio regionale
AOSTA
Preghiamo la S. V. di voler portare sull'ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio regionale la seguente mozione:
"In due precedenti sedute, il Consiglio regionale invitava gli Onorevoli Farinet e Page a voler partecipare alle sedute del Consiglio.
Non avendo i nostri parlamentari, fino ad oggi, aderito all'invito e, vista la necessità di una stretta collaborazione fra il massimo Consesso regionale ed i rappresentanti della nostra Valle a Roma per risolvere nel modo migliore e nell'interesse dei valdostani le numerose questioni che ormai si trascinano da anni e che il Governo non accenna a voler risolvere, con grave pregiudizio per il buon andamento dell'Autonomia.
Il Consiglio regionale rivolge ancora un cortese quanto pressante invito agli Onorevoli Page e Farinet affinché vogliano aderire all'invito unanime del Consiglio espresso nelle due sedute precedenti".
Aosta, li 21 novembre 1953.
F.ti A. Ronc-Désaymonet - Claudio Manganoni
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Il Consigliere Signora RONC-DESAYMONET ricorda che il Consiglio regionale, in due precedenti sedute, ha stabilito, ad unanimità di voti, di invitare i Parlamentari della Valle d'Aosta, Onorevoli Senatore Avv. Page Ernesto e Deputato Dr. Farinet Paolo Alfonso, a partecipare a qualche seduta consiliare, allo scopo di unire le forze per una collaborazione fattiva e costruttiva in favore della popolazione della Valle d'Aosta.
Constata che, purtroppo, il reiterato invito del Consiglio regionale non è stato preso in considerazione.
Rileva l'opportunità e la necessità che gli Onorevoli Parlamentari presenzino, quando è loro possibile, a qualche seduta consiliare, allo scopo di intensificarle, completare e rendere più efficace e più efficiente il comune programma di lavoro.
Propone, pertanto, che il Consiglio rivolga di nuovo un invito molto cortese ai Parlamentari di intervenire, almeno qualche volta, alle adunanze del Consiglio regionale per illustrare l'attività che essi, quali primi rappresentanti della Regione, hanno svolto e continuano a svolgere in seno al Parlamento, nonché per consigliare e seguire l'attività che i membri del Consiglio regionale intendono svolgere, in un intento comune, con i Parlamentari per il bene indiscutibile ed unico della popolazione valdostana.
Il Consigliere Signor MANGANONI premette che l'elenco dei problemi rimasti insoluti, nei rapporti fra la Regione e il Governo centrale, è ormai lungo e che, quindi, si limiterà ad accennare ai più importanti.
Cita, in primo luogo, il problema spinosissimo del riparto delle entrate erariali fra lo Stato e la Regione, per la soluzione del quale sono state fatte dal Governo proposte che non possono essere accettate dalla Regione.
Accenna poi al problema della zona franca e si sofferma sulla questione del trapasso dei beni demaniali dallo Stato alla Regione. Fa presente che, nonostante ripetute promesse e scambio di numerose lettere, i beni demaniali statali siti nel territorio della Valle d'Aosta non sono ancora stati trasferiti alla Regione, né si sa quanto detto trapasso potrà avvenire. Aggiunge che ultimamente sono state sfrattate dalla casa del popolo di Aosta le varie Associazioni che vi avevano la loro sede e che, in loro luogo vi sono state trasferiti uffici statali, il che prova e dimostra che lo Stato non ha intenzione di trasferire alla Regione i beni demaniali, fra i quali è appunto compreso anche il fabbricato della Casa del Popolo.
Fra gli altri problemi ancora da risolvere, cita pure la sistemazione in organico del personale dell'Amministrazione regionale, sistemazione che, a tutt'oggi, non ha potuto avere luogo perché la pratica del regolamento organico per i servizi e per il personale della Regione, approvato a suo tempo dal Consiglio, giace da parecchi anni negli Uffici ministeriali di Roma. Rileva che, mentre i dipendenti di tutte le Amministrazioni statali, provinciali e comunali sono stati sistemati a ruolo, a' sensi delle leggi vigenti, il personale dell'Amministrazione regionale non è stato ancora sistemato e ciò non per mancanza di buona volontà da parte degli Amministratori della Regione ma per causa della burocrazia romana, che ha insabbiato la pratica relativa e la apposita legge regionale.
Accenna ancora alle elezioni per la nomina del nuovo Consiglio regionale che, pur essendo scaduto ormai da un anno, non può essere rinnovato perché non è stata ancora approvata dal Parlamento e promulgata la legge recante norme per le nuove elezioni regionali. Accenna, infine, alla questione delle norme di attuazione dello Statuto regionale e ricorda che, secondo quanto era stato detto, il Governo avrebbe dovuto presentare al Parlamento un progetto di legge per la regolamentazione di tale materia.
Pone in rilievo che sono vari i problemi ancora insoluti e per la soluzione dei quali occorre la collaborazione dei Parlamentari, i quali rappresentano a Roma la Regione, e degli Amministratori regionali.
Ricorda che il Consiglio, in due precedenti sedute, aveva, all'unanimità, rivolto l'invito ai due Parlamentari valdostani di partecipare alle sedute del Consiglio regionale. Non avendo i Parlamentari stessi mai preso parte ad alcuna riunione consiliare, ritiene necessario, che tale invito sia rinnovato.
Riconosce che i due Parlamentari, dovendo espletare il loro importante mandato, non possono essere a disposizione del Consiglio regionale, ma insiste sull'opportunità che abbia luogo uno scambio di idee fra gli Amministratori della Regione ed i Parlamentari, in, quanto tale scambio di idee servirebbe a favorire la soluzione dei numerosi problemi che interessano la Regione. Insiste, quindi, affinché il Consiglio approvi la mozione in discussione e rivolga nuovamente un cortese invito agli Onorevoli Senatore Page e Deputato Farinet a partecipare a qualche seduta del Consiglio regionale.
Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione della mozione.
Procedutosi alla votazione, il Presidente accerta il seguente risultato:
Consiglieri presenti e votanti n. 28 (ventotto);
Consiglieri favorevoli all'approvazione n. 27 (ventisette);
Consiglieri contrari all'approvazione n. 1 (uno).
Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, comunica l'esito della votazione e dichiara che la mozione risulta approvata dal Consiglio.
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