Oggetto del Consiglio n. 60 del 30 luglio 1953 - Verbale

OGGETTO N. 60/53 - CONTRIBUTI REGIONALI PER LA COSTRUZIONE, RICOSTRUZIONE E SISTEMAZIONE DI FABBRICATI RURALI - APPROVAZIONE DI MODIFICA DELLE MODALITÀ DI CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI STABILITI CON DELIBERAZIONE CONSILIARE N. 51, IN DATA 2 AGOSTO 1951.

L'Assessore all'Agricoltura e Foreste, Geom. ARBANEY, riferisce al Consiglio in merito alla seguente relazione dell'Assessorato all'Agricoltura e Foreste concernente la proposta di modifica delle modalità di concessione dei contributi regionali stabiliti con deliberazione consiliare n. 51, in data 2 agosto 1951, relazione di cui copia è stata trasmessa ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:

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Con deliberazione n. 51, in data 2-8-1951, il Consiglio regionale ha approvato la concessione di sussidi per la costruzione, ricostruzione e sistemazione di fabbricati rurali e relativi annessi fissando, nel contempo, le modalità in base alle quali si deve regolare la concessione degli stessi.

In sede di applicazione pratica della suddetta deliberazione si è constatato che le modalità di attuazione del provvedimento presentano manchevolezze ed imperfezioni che occorre eliminare onde dare alle provvidenze stesse un indirizzo più esatto ed efficace.

Si sottopone, pertanto, all'approvazione del Consiglio regionale la modificazione della deliberazione consiliare n. 51 del 2 agosto 1951, proponendo che le modalità fissate alle lettere d), l), n) del n. 1 della stessa deliberazione siano opportunamente modificate come sotto proposto.

Quanto sopra premesso, si propone che il Consiglio regionale

Deliberi

di approvare, a parziale modificazione della propria deliberazione n. 51, in data 2 agosto 1951, la sostituzione delle modalità previste al n. 1 lettere d), f), n) della parte dispositiva della predetta deliberazione con le seguenti nuove modalità:

d) Sono esclusi dalla concessione dei sussidi coloro che già abbiano fruito di sussidi per fabbricati da parte dello Stato o di precedente sussidio della Valle in base alla delibera 2-8-1951, n. 51.

f) La concessione dei contributi di cui trattasi si applica nei confronti di quelle sole opere che non siano ancora iniziate all'atto della presentazione delle domande o che avendo avuto inizio nel 1952 non siano state terminate entro l'anno.

n) Per la ricostruzione o ripristino di fabbricati distrutti o danneggiati da valanghe, frane, alluvioni, cadute di massi, scoscendimenti di terreno, la misura del contributo regionale viene fissata in ragione del 60% per il primo milione ed in ragione del 50% per il secondo, il terzo ed il quarto milione di spesa ammessa.

p) In caso di costruzione o sistemazione di vani di cui alle lettere i - l - m - non isolatamente si applicheranno le percentuali di cui alla lettera g.

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L'Assessore Geom. ARBANEY pone in rilievo che, in sede di applicazione del provvedimento consiliare n. 51, in data 2 agosto 1951, sono stati rilevati alcuni inconvenienti e manchevolezze, per cui l'Assessorato all'Agricoltura e Foreste ha ritenuto necessario di proporre al Consiglio l'approvazione della modificazione delle disposizioni di cui alle lettere d) f) e n) e di una variante concernente le disposizioni di cui alle lettere i) l) e m).

Illustra, quindi, le varianti da apportarsi alle disposizioni di cui alle lettere suddette.

LETTERA d) - "Sono esclusi dalla concessione dei sussidi coloro che già abbiano fruito di analoghe provvidenze da parte dello Stato".

Propone che la esclusione dalla concessione dei sussidi sia estesa anche a coloro che già abbiano usufruito di precedente sussidio dall'Amministrazione regionale, in base alla surrichiamata deliberazione n. 51, in data 2 agosto 1951.

Osserva che la proposta di estensione dell'esclusione è motivata dal fatto che le domande di sussidio presentate ogni anno all'Amministrazione regionale sono numerose e per importi assai rilevanti, per cui non è possibile prendere in considerazione le nuove richieste di contributo inoltrate da coloro che già hanno usufruito di sussidi negli anni precedenti per la costruzione, ricostruzione o sistemazione di fabbricati rurali.

LETTERA f) - "La concessione dei contributi di cui trattasi sì applica nei confronti di quelle sole opere che abbiano avuto inizio posteriormente al 1° gennaio 1951".

Fa presente che è opportuno che la concessione dei contributi sia limitata alle sole opere che non siano ancora state iniziate all'atto della presentazione delle domande o che, avendo avuto inizio nel 1952, non siano state terminate entro l'anno.

Rileva, infatti, che, non essendo sempre possibile al tecnico di accertare se le opere siano state eseguite effettivamente entro il periodo stabilito, potrebbe verificarsi il caso che da parte di alcuni contadini vengano incluse nella richiesta di sussidio opere già eseguite, ad esempio, negli anni precedenti (1950 o 1951), come si è già avuto occasione di constatare.

Aggiunge che, d'altra parte, gli interessati hanno da tempo avuto possibilità di conoscere le agevolazioni disposte dal Consiglio regionale con la predetta deliberazione n. 51, in data 2 agosto 1951.

Aggiunge ancora che le richieste di coloro che non hanno presentato la domanda a tempo debito potranno eventualmente essere prese in considerazione in un secondo tempo.

LETTERA n) - "Ricostruzione o ripristino di fabbricati distrutti o danneggiati da sinistri: frane, valanghe, alluvioni, cadute di massi, scoscendimenti di terreno. Da sussidiarsi in misura percentuale doppia rispetto ai casi normali, limitatamente però alle sole opere di ripristino alle condizioni preesistenti. Le opere eccedenti saranno sussidiate in misura normale".

Rileva che, pur avendo il Consiglio stabilito che le opere di ricostruzione o ripristino di fabbricati distrutti o danneggiati da sinistri debbano essere sussidiate in misura percentuale doppia rispetto ai casi normali, è stata constatata la insufficienza di tale contributo.

Propone, pertanto, che la misura del contributo regionale sia fissata in ragione del 60% per il primo milione, ed in ragione del 50% per il secondo, il terzo ed il quarto milione di spesa ammessa.

Comunica che la quarta proposta, concernente le disposizioni di cui alle lettere i), l), e m), tende ad eliminare una sperequazione derivante dal fatto che il calcolo e la determinazione dell'ammontare del sussidio in base alle misure percentuali previste alle predette lettere dà un importo superiore a quello che risulterebbe dall'applicazione della misura percentuale prevista per la costruzione o ricostruzione completa del fabbricato (lettera g).

Propone, pertanto, che il Consiglio approvi la seguente disposizione aggiuntiva:

LETTERA p) - "In caso di costruzione o sistemazione di vani di cui alle lettere i), l), m), non isolatamente, si applicheranno le percentuali di cui alla lettera g)".

L'Assessore Geom. Arbaney comunica, quindi, a titolo informativo, i seguenti dati relativi alla situazione statistica delle domande presentate per la costruzione, ricostruzione o sistemazione di fabbricati rurali:

- Domande presentate negli anni 1951, 1952 e 1953: totale n. 1.337, di cui n. 778 negli anni 1951-1952 e n. 559 nell'anno 1953.

- Domande già esaminate n. 804, di cui n. 260 definite ed in attesa dell'adozione di provvedimento deliberativo, n. 341 complete di documentazione ed in attesa di una visita sul luogo, n. 17 respinte e n. 186 sospese per incompleta documentazione.

Fa presente che la visita è stata eseguita in tutti i Comuni nel corso del 1° semestre 1953 e che nuovi sopralluoghi saranno fatti entro il secondo semestre, al termine dei quali si provvederà subito all'erogazione dei sussidi.

Il Consigliere Sig. CHEILLON ritiene che non debbano essere compresi nella disposizione della lettera d) coloro che non abbiano fruito di sussidi per l'ammontare massimo di Lire 750 mila, fissato nella deliberazione consiliare, in considerazione anche del fatto che i piccoli contadini non sono in grado, per mancanza di mezzi, di eseguire tutti i lavori entro il periodo di un anno.

Mr. le Conseiller MATHAMEL remarque que beaucoup de campagnards ne connaissaient pas les providences établies par le Conseil et que, par conséquent, ce ne serait pas juste que l'Administration régionale leur refuse la subvention pour la construction ou la reconstruction de leurs maisons.

Mr. le Conseiller CUAZ rappelle que, lors de la discussion du problème de la construction e de la reconstruction des maisons rurales, le Conseil avait envisagé l'opportunité que les toits fussent construits en ardoises, en considération aussi du fait que, par sa précédente délibération du 29 décembre 1949, n. 150, le Conseil avait approuvé la concession de subsides pour les toits en ardoises et les balcons en bois. Il demande si cette directive est toujours suivie.

Il Consigliere Geom. G. NICCO, concordando con il Consigliere Sig. Cheillon, esprime parere che l'Amministrazione regionale non debba escludere dal sussidio le opere di costruzione o ricostruzione di fabbricati eseguite e portate a termine in due o più anni; tenuto presente che i contadini si trovano in difficoltà per il finanziamento delle opere stesse, raccomanda che l'Assessorato all'Agricoltura e Foreste esamini la possibilità della concessione di acconti ai contadini, acconti da liquidarsi in base agli stati di avanzamento dei lavori eseguiti.

Il Consigliere Dr. DUJANY rileva che il Consiglio, approvando la disposizione della lettera d), anziché favorire i piccoli contadini che non hanno la possibilità, per mancanza di mezzi, di eseguire i lavori entro il termine di un anno, andrebbe contro le necessità degli stessi, in quanto i contadini, non potendo avere il sussidio, non sarebbero più in grado di portare a termine il lavoro. Ad evitare ciò, ritiene che la disposizione proposta dovrebbe essere modificata e completata stabilendo che non sono, peraltro, compresi nella disposizione suddetta quei contadini che non hanno usufruito di sussidi per un importo massimo e entro un determinato periodo di tempo da stabilirsi.

Mr. le Conseiller PERRON remarque que des campagnards d'Arvier ont présenté, depuis plusieurs mois, demande de subvention pour la reconstruction de maisons rurales et qu'ils n'ont encore rien reçu à la date d'aujourd'hui. Il prie conséquemment Mr. l'Assesseur Géom. Arbaney de bien vouloir s'intéresser afin que ces demandes aient cours au plus tôt.

Mr. le Conseiller BOTTEL observe que les subsides alloués pour la construction et reconstruction des toits en ardoises, sur proposition de la Surintendance aux Antiquités et Beaux Arts, ne devraient pas être déduits du montant du subside accordé pour les maisons rurales, en tant que les poutres de soutien du toit en ardoise doivent être de bois plus fort et plus résistant que celui que l'on employe pour les poutres de soutien des toits en tuiles.

Mr. le Conseiller CHEILLON relève qu'aucun subside ne devrait être accordé pour les toits qui ne soient construits ou reconstruits en ardoises.

Mr. l'Assesseur FOSSON remarque d'avoir attiré attention de la Junte sur l'opportunité que la question des toits en ardoises soit réexaminée par le Conseil, étant donné qu'en certaines Communes les toits sont pour le plus en tuiles et que, conséquemment, la question pour ces Communes est différente.

Il déclare, partant, d'être de l'avis que l'Assessorat à l'Agriculture, tout en tâchant de convaincre les campagnards à construire en ardoises les toits des maisons rurales, ne doive pas refuser le subside aux campagnards qui construisent ou qui reconstruisent les toits en tuiles, lorsque la maison rurale est située dans une localité où la plus grande partie des constructions a le toit en tuiles.

Il souligne que, en approuvant la concession de subsides pour la construction de toits en ardoises et de balcons en bois, le Conseil a entendu défendre le cachet et la beauté du paysage et il ayoute que, évidemment, l'Assessorat à l'Agriculture doit déduire du montant du subside qu'il propose, pour la construction ou reconstruction des maisons rurales, le montant du subside précédemment alloué par la Junte pour la construction ou reconstruction des toits en ardoises.

Segue breve discussione in merito alla quale partecipano l'Assessore Per. Ind. FOSSON ed i Consiglieri Sig. CHEILLON e Dr. DUJANY.

L'Assessore Geom. ARBANEY risponde ai rilievi formulati dai Signori Consiglieri ed osserva, anzitutto, che la richiesta del Consigliere Cheillon, tendente ad ottenere che non siano escluse dal sussidio le opere iniziate negli anni 1951-1952 per le quali non sia stata presentata domanda di sussidio corredata dal progetto dell'opera [Come da deliberazione consiliare n. 71, in data 6 ottobre 1953, si approva la sostituzione di numero sei parole: "e non ultimate entro il 1952", con le numero quindici parole in corsivo. Il Segretario Attilio Brero], non può essere accolta in quanto è molto difficile accertare se un'opera sia stata eseguita nel 1951 o nell'anno precedente.

Fa presente, d'altra parte, che è stata data larga diffusione alle provvidenze disposte con precedente deliberazione consiliare per la costruzione e la ricostruzione di fabbricati rurali e che in quasi tutti i Comuni sono stati eseguiti e sussidiati lavori, il che dimostra che la popolazione ha avuto la possibilità di venire a conoscenza delle provvidenze stesse.

Precisa che anche la richiesta di non escludere dal sussidio coloro che non ne abbiano ancora usufruito - per costruzione o ricostruzione di fabbricati rurali - per l'ammontare massimo di L. 750.000 stabilito dal Consiglio non può, a suo parere, essere accolta, perché non sarebbe possibile soddisfare tutte le richieste, i fondi essendo limitati ed essendo doveroso da parte dell'Amministrazione regionale di venire incontro alle necessità di tutti i contadini.

Rileva che la concessione del sussidio non è negata a coloro che eseguono le opere in due o in tre anni, purché sia tempestivamente presentato all'Assessorato all'Agricoltura un progetto dettagliato delle opere stesse e sia precisato il periodo di tempo occorrente per portarle a termine.

In relazione alla raccomandazione di liquidare acconti sui sussidi concessi, formulata dal Consigliere Geom. G. Nicco, fa presente che la Giunta non solo concede un primo acconto ma, in alcuni casi, ha già corrisposto, su proposta dell'Assessorato e previ i necessari accertamenti, anche due acconti sull'importo totale dei sussidi concessi.

Fa presente al Consigliere Sig. Perron che tutte le domande pervenute all'Assessorato all'Agricoltura da abitanti di Arvier, salvo evidentemente quelle mancanti della documentazione prescritta, sono in corso di istruttoria od in attesa di essere sottoposte all'esame della Giunta per la concessione del sussidio.

In merito alla opportunità del riesame della questione dei tetti in ardesia, questione alla quale ha accennato l'Assessore Per. Ind. Fosson, rileva che, tenuto conto del maggior costo dei tetti in ardesia, in confronto al costo dei tetti in tegole, l'ammontare dei sussidi per i tetti in ardesia è superiore all'ammontare dei sussidi per i tetti in tegole.

Osserva che, nella generalità dei casi, il contadino che dispone di mezzi costruisce sempre il tetto in ardesia anziché in tegole, per la garanzia di migliore conservazione del fabbricato e per la maggior durata e solidità del tetto in ardesia.

Fa presente che vi è, peraltro, il problema del rifornimento delle ardesie, in quanto le cave, non hanno ora una produzione sufficiente per soddisfare tutte le richieste, ciò a prescindere dalla questione del prezzo, che è notevolmente aumentato da quando l'Amministrazione regionale concede sussidi per i tetti in ardesia.

Comunica che l'ammontare del sussidio corrisposto per i tetti in ardesia e per i balconi in legno viene sempre dedotto dall'ammontare del sussidio corrisposto, su proposta dell'Assessorato all'Agricoltura e Foreste, per la costruzione o la ricostruzione di fabbricati rurali.

Rileva che il criterio per la determinazione delle località in cui possa ammettersi la costruzione di tetti in tegole non è facile da applicare e lascia adito ad incertezze.

Il Consigliere Sig. NICCO Anselmo ritiene, ad evitare che l'Amministrazione regionale sia indotta a sussidiare opere non eseguite nel periodo di tempo stabilito, che l'Assessorato all'Agricoltura dovrebbe disporre affinché la visita sul luogo sia effettuata prima dell'inizio dei lavori per i quali è richiesto sussidio.

Mr. le Conseiller CHEILLON demande et insiste afin que le Conseil établisse un délai, d'au moins un mois, pour la présentation des requêtes de subside de la part des campagnards qui ont exécuté des travaux de construction ou de reconstruction de maisons rurales pendant l'année 1951.

L'Assessore Per. Ind. FOSSON ribadisce la opportunità che in alcuni casi - previ opportuni accorgimenti per non pregiudicare la bellezza del paesaggio - si consenta e si sussidi la costruzione di tetti in tegole, anche perché dalle poche cave in ardesia, ora in attività in Valle d'Aosta, non è possibile ricavare il materiale occorrente per i tetti di tutti i fabbricati in costruzione o in ricostruzione.

Riferisce, a questo proposito, che la Giunta, allo scopo di incrementare l'attività delle cave e di diminuire il costo delle ardesie, ha adottato un provvedimento in favore dei produttori di ardesie, decidendo di ammetterli ad. usufruire della concessione dei sussidi previsti a favore degli artigiani e delle aziende artigiane in caso di acquisto di macchinario.

L'Assessore Geom. ARBANEY ribadisce ed illustra le ragioni per le quali non ritiene accettabile la proposta, formulata dal Consigliere Sig. Cheillon, di concedere sussidi anche a coloro che hanno eseguito i lavori nell'anno 1951 e che non hanno presentato domanda a tempo debito.

Precisa, in risposta anche al Consigliere Sig. Nicco Anselmo, che, in alcuni casi, non essendo stato presentato a suo tempo un progetto delle opere da eseguire o, quanto meno, una domanda descrittiva delle opere stesse, qualsiasi controllo che venisse oggi effettuato non darebbe la certezza che le opere, Per le quali viene chiesto il sussidio, sono state eseguite nell'anno 1951 e non in data precedente.

Ritornando sulla questione dei tetti in ardesia, concorda sulla necessità che si facciano pressioni presso i contadini affinché costruiscano o ricostruiscano i tetti in ardesia anziché in tegole; ritiene, però, che il sussidio debba essere corrisposto anche per i tetti in tegole, in quanto nessuna disposizione contraria è stabilita nella deliberazione consiliare n. 51, del 2 agosto 1951.

Il Consigliere Geom. G. NICCO rileva che sarebbe cosa assurda escludere, in avvenire, dalla concessione del sussidio i tetti in tegole dei fabbricati rurali, quando, sino ad oggi, è stata sussidiata la costruzione e la ricostruzione dei tetti sia in ardesia che in tegole.

Dichiara, peraltro, di condividere il parere dell'Assessore Per. Ind. Fosson nel senso che si facciano pressioni presso i contadini per indurli, ove possibile, a costruire in ardesia i tetti dei fabbricati rurali.

Pone in rilievo che i tetti in ardesia sono molto più costosi sia per il maggior prezzo delle ardesie - da porsi in relazione, in alcuni casi, anche alle difficoltà di trasporto - sia per la miglior qualità e maggior quantità del legname occorrente (circa tre volte il volume occorrente per l'intelaiatura dei tetti in tegole).

Esprime parere che la migliore soluzione consista nel raccomandare all'Assessore all'Agricoltura di fare pressioni e di insistere presso i contadini, richiedenti i sussidi per la costruzione o ricostruzione di fabbricati rurali, a costruire tetti in ardesia anziché in tegole.

L'Assessore Geom. BIONAZ dichiara di concordare su quanto esposto dal Consigliere Geom. G. Nicco.

L'Assessore Per. Ind. FOSSON rileva che il maggior costo dei tetti in ardesie è in parte compensato dal sussidio maggiore la cui misura è stabilita tenendo conto anche delle spese di trasporto delle ardesie dalle cave al luogo di impiego. Ritiene che, in tal modo, si possa mantenere l'indirizzo già approvato dal Consiglio per aiutare i contadini nella costruzione o ricostruzione dei loro fabbricati rurali, salvaguardando al tempo stesso le caratteristiche dell'edilizia locale.

Mr. le Conseiller DAYNE' propose que dans la délibération, qui sera prise par le Conseil à propos de l'argument en discussion, on établisse que "per le nuove costruzioni il tetto sia possibilmente fatto in ardesia".

L'Assessore Geom. ARBANEY dichiara di accettare come raccomandazione la proposta fatta dal Consigliere Sig. Dayné.

Il Presidente, Ing. PASQUALI, constata che la discussione è stata esauriente e chiede se qualche Consigliere intenda fare eventuali proposte modificative del deliberato proposto dalla Giunta.

Il Consigliere Sig. CHEILLON insiste affinché la sua richiesta sia presa in considerazione dal Consiglio.

Il Consigliere Dr. DUJANY si richiama alla proposta formulata dal Consigliere Sig. Cheillon e pone in rilievo il fatto che il contadino, generalmente, si accinge all'esecuzione di lavori limitatamente alle sue possibilità finanziarie del momento, riservandosi di eseguire ulteriori lavori in un secondo tempo, allorquando disporrà dei mezzi occorrenti.

Osserva che, qualora il Consiglio non ritenesse di ammettere al sussidio i lavori non previsti in un primo tempo dal contadino, si verificherebbe una evidente disuguaglianza di trattamento, nei predetti casi, fra i contadini che usufruiscono di sussidi in misura minima (ad esempio, lire 50 mila) ed i contadini che usufruiscono, invece, del sussidio massimo stabilito dal Consiglio (Lire 750 mila), in quanto questi ultimi dispongono di maggiori mezzi finanziari per eseguire tutti i lavori.

Chiede all'Assessore Geom. Arbaney se, in considerazione di quanto esposto, possa prendere in esame la possibilità di apportare una variante alla disposizione della lettera d), nel senso che possano ottenere il sussidio coloro che, negli anni passati, hanno eseguito lavori sussidiati in misura inferiore ad una cifra da stabilirsi.

Segue discussione alla quale partecipano il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, il Presidente, Ing. PASQUALI, gli Assessori Geom. ARBANEY, Geom. BIONAZ e Per. Ind. FOSSON ed i Consiglieri Signori CHEILLON, BOTTEL, Dr. DUJANY, Geom. G. NICCO e NICCO Anselmo.

L'Assessore Geom. ARBANEY dichiara di essere disposto ad accettare come raccomandazione la richiesta formulata dal Consigliere Dr. DUJANY, nel senso che, esaurite le domande presentate nel corso dell'anno 1952, saranno prese in considerazione le domande di sussidio presentate da coloro che sono stati già sussidiati in un primo tempo. Aggiunge che la media massima dei sussidi concessi ad ogni singolo richiedente si aggira sulle 400-500 mila lire.

Il Consigliere Dr. DUJANY esprime parere che la variante aggiuntiva dovrebbe contemplare la possibilità di ottenere un nuovo sussidio da parte di coloro che in precedenza hanno beneficiato di un sussidio inferiore alla cifra massima di 400-500 mila lire (compresi eventuali sussidi statali).

L'Assessore Geom. ARBANEY, a conclusione della discussione, propone che la disposizione della lettera d) sia completata con l'aggiunta delle seguenti parole: "salvo per piccole opere, purché l'importo complessivo del contributo non superi le lire 500 mila e limitatamente alle disponibilità del bilancio del corrente esercizio".

Il Presidente, Ing. PASQUALI, pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione delle proposte illustrate dall'Assessore Geom. Arbaney e di cui alle lettere d), f), n) e p) della relazione surriportata nonché della variante aggiuntiva proposta dall'Assessore Geom. Arbaney alla lettera d).

IL CONSIGLIO

preso atto di quanto riferito dall'Assessore all'Agricoltura e Foreste, Geom. Arbaney;

richiamata la deliberazione consiliare n. 51, in data 2 agosto 1951, e a parziale modifica della deliberazione stessa;

ad unanimità di voti (Consiglieri presenti, votanti e favorevoli n. 25);

Delibera

di approvare, a parziale modificazione della propria deliberazione n. 51, in data 2 agosto 1951, la sostituzione delle modalità previste al n. 1 lettere d), f), e n) della parte dispositiva della predetta deliberazione con le seguenti nuove modalità:

d) sono esclusi dalla concessione dei sussidi coloro che già abbiano fruito di sussidi per fabbricati da parte dello Stato o di precedente sussidio della Valle in base alla deliberazione consiliare 2-8-1951, n. 51, salvo per piccole opere, purché l'importo complessivo del contributo non superi le Lire 500.000 (cinquecento mila) e limitatamente alle disponibilità del bilancio del corrente esercizio finanziario;

f) la concessione dei contributi di cui trattasi si applica nei confronti di quelle sole opere che non siano ancora iniziate all'atto della presentazione delle domande o che avendo avuto inizio nel 1952 non siano state terminate entro l'anno;

n) per la ricostruzione o ripristino di fabbricati distrutti o danneggiati da valanghe, frane, alluvioni, cadute di massi, scoscendimenti di terreno, la misura del contributo regionale viene fissata in ragione del 60% per il primo milione ed in ragione del 50% per il secondo, il terzo ed il quarto milione di spesa ammessa;

p) in caso di costruzione o sistemazione di vani di cui alle lettere i), l), m), non isolatamente, si applicheranno le percentuali di cui alla lettera g).

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