Oggetto del Consiglio n. 47 del 29 luglio 1953 - Verbale
OGGETTO N. 47/53 - ISTITUTO REGIONALE DI ASSISTENZA MATERNA ED INFANTILE DI AOSTA - RETTE DI RICOVERO. (INTERPELLANZA DEL CONSIGLIERE REGIONALE SIGNORA RONC-DESAYMONET ANAIDE)
Il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, dichiara aperta la discussione sulla seguente interpellanza del Consigliere regionale Signora Ronc-Désaymonet Anaide, concernente l'oggetto: "Istituto regionale di assistenza materna ed infantile di Aosta - Rette di ricovero", interpellanza di cui copia è stata trasmessa ai Signori Consiglieri, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:
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Al Signor PRESIDENTE
del Consiglio regionale
AOSTA
La prego di voler inserire nell'ordine del giorno della prossima seduta consiliare la seguente interpellanza:
"Mi risulta che è stata notevolmente aumentata la retta giornaliera per le ricoverate all'Istituto della Maternità.
Siccome detto aumento incide considerevolmente sul bilancio famigliare degli interessati, prego codesta On.le Giunta di esaminare la possibilità di abolire detto aumento, soprattutto in favore delle famiglie meno abbienti".
Con ossequio.
F.to: A. Ronc-Désaymonet
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Il Consigliere Signora RONC-DESAYMONET illustra brevemente la propria interpellanza premettendo, anzitutto, che le risulta che l'Istituto regionale di Assistenza Materna ed Infantile di Aosta, funziona molto egregiamente, sia per quanto concerne l'assistenza igienico-sanitaria, sia per quanto riguarda la assistenza fisica e morale alle persone ivi ricoverate.
Informa, quindi, di essere, peraltro, a conoscenza che alcune delle donne accolte nel suddetto Istituto ed, in particolare, quelle appartenenti alla categoria delle lavoratrici dei campi, le quali non usufruiscono di alcuna particolare forma di pubblica assistenza, pur dando atto dell'ottimo trattamento loro praticato, lamentano che le rette di ricovero siano state ultimamente aumentate in misura assai notevole e tale da incidere sensibilmente sul loro bilancio familiare.
Pone in rilievo che la nascita di un bambino, se reca gioia ai genitori, è per essi, però, fonte di preoccupazioni, di ansie e di spese non indifferenti.
Comunica che, in relazione a quanto esposto, ha presentato l'interpellanza di cui si tratta, per sapere se la Giunta regionale non ritenga opportuno, in considerazione anche del carattere assistenziale dell'Istituto regionale di Assistenza Materna ed Infantile, di apportare una riduzione alle attuali rette di ricovero, in particolare a favore delle donne appartenenti alla categoria delle lavoratrici dei campi che non godono di alcuna particolare forma di assistenza pubblica.
Monsieur le Président de la Junte, Avt. CAVERI, répondant à l'interpellation de Madame Ronc-Désaymonet, remarque, tout d'abord, que les femmes recouvrées, qui n'ont pas de moyens, appartiennent à l'une de ces deux catégories:
a) ou elles sont mariées et en général, dans ce cas, leur mari est inscrit à la Caisse de maladie d'une Societé ou à une "Mutua di Assistenza", pour l'assistance aux travailleurs et à leurs familles;
b) ou elles sont filles mères et alors elles sont inscrites sur la liste des pauvres et c'est la Commune qui paye pour elles.
D'autre part, dit-il, l'on ne peut pas dire qu'une pension de 1.200 lires par jour, représente un prix élevé, d'autant plus qu'il est à la connaissance de tout le monde qu'à l'Institut régional de la Maternité d'Aoste l'alimentation est abondante et soignée.
Les pensions actuelles, déclare Mr. le Président de la Junte, Avt. Caveri, ont été établies par délibération de la Junte n. 182, en date 6 février 1953, et sont les suivantes:
"a) ricovero a carico di Enti: retta giornaliera |
L. 1.200 |
b) ricoveri richiesti da privati, non in condizioni di povertà: 1a Categoria: retta giornaliera |
" 1.800 |
tassa assist. al parto |
" 15.000 |
2a Categoria: retta giornaliera |
" 1.400 |
tassa assist. al parto |
" 10.000 |
3a Categoria: retta giornaliera |
" 1.200 |
tassa assist. al parto |
" 5.000 |
Monsieur le Président de la Junte, Avt. Caveri, informe que, lors de ses nombreuses visites à l'Institut régional de la Maternité, il a interrogé plusieurs des femmes qui y étaient recouvrées et qu'aucune d'elles ne s'est jamais plainte, ni pour l'alimentation, ni pour l'assistance sanitaire, ni pour autres choses; au contraire, ces femmes lui ont fait beaucoup d'éloges pour le traitement qu'elles ont reçu à la Maternité.
D'autre part, dit-il, la gestion de cet Institut est en déficit; en effet, les recettes se montent à 25 millions et les dépenses à 31 millions par année: telle est la raison pour laquelle la Junte a délibéré l'augmentation des pensions qui avaient été fixées dès le mois de février 1948.
Madame RONC-DESAYMONET, Conseiller, remercie Mr. le Président de la Junte, Avt. Caveri, pour les éclaircissements qu'il a donnés en réponse à son interpellation.
Quant au traitement pratiqué par l'Institut de la Maternité, elle tient à souligner qu'elle même a communiqué au Conseil que les femmes recouvrées à la Maternité étaient entièrement satisfaites du traitement reçu.
Retournant, ensuite, sur la question objet de son interpellation, elle remarque que, les plaintes qu'elle a rapportées concernent exclusivement les pensions, et elle prie, à ce propos, Messieurs les Conseillers, de bien vouloir s'intéresser afin que les administrations communales s'engagent à recouvrer à la Maternité, à leur frais, les femmes dont les familles n'ont pas les moyens pour payer la pension, particulièrement les femmes qui travaillent à la campagne.
Il Consigliere Sig. VUILLERMOZ rileva che vi sono famiglie le quali, pur trovandosi in misere condizioni economiche, non sono iscritte negli elenchi dei poveri né beneficiano di assistenza mutualistica, non lavorando il capofamiglia alle dipendenze di una Società o di un Ente.
Osserva che, in detti casi, il capofamiglia non è assolutamente in condizioni di far fronte alle spese di ricovero della moglie, presso l'Istituto regionale Maternità.
Chiede se l'Amministrazione regionale possa, ed in quale misura, venire incontro alle necessità di tali famiglie.
L'Assessore Dott. BERTHET, informa che per incarico del Presidente della Giunta regionale, Avv. Caveri, controlla la gestione dell'Istituto regionale Maternità e comunica i seguenti dati relativi ai ricoveri di donne effettuati presso il predetto Istituto nell'anno 1952:
1) |
ricoveri a carico di mutue |
n. 634 |
2) |
ricoveri a carico di Comuni |
n. 75 |
3) |
ricoveri a carico di privati non in condizioni di povertà (2a e 3a Categoria) |
n. 160 |
Totale |
n. 869 |
Pone in rilievo che il numero di ricoveri effettuati a carico di privati, in complesso, è assai esiguo e che le rette attuali di ricovero sono inferiori a quelle praticate dall'Ospedale Mauriziano e dagli altri Istituti del genere.
Mr. le Président de la Junte, Avt. CAVERI, se rapportant à ce qu'ont dit les Conseillers Madame Ronc-Désaymonet et Mr. Vuillermoz, communique au Conseil que très souvent il reçoit, des Directions des Hôpitaux d'autres Régions, des lettres dans lesquelles elles se plaignent que les Communes de la Vallée d'Aoste inscrivent avec trop de facilité des personnes dans les listes des pauvres.
C'est vrai, dit-il, qu'il y a des personnes qui ne sont pas inscrites sur la liste des pauvres et qui se trouvent dans des conditions très difficiles; évidemment ces personnes sont en difficulté pour payer la pension. A ce propos, il informe que l'Administration régionale est venue très souvent en aide aux familles qui se trouvaient dans ces cas.
Il rappelle qu'une Commission qui est présidée par le Vice Président, Ing. Pasquali, a été nommée par le Conseil avec la charge d'étudier la possibilité de l'institution d'une caisse mutuelle régionale d'assurance des campagnards contre les maladies. La Commission a sursis à l'étude de cette question étant donné qu'un proget de lois dit "Bonomi" a été soumis au Parlement pour le règlement de cette matière sur le champ national.
Il Vice Presidente del Consiglio, Ing. PASQUALI, richiamandosi a quanto detto dal Presidente della Giunta, Avv. Caveri, riferisce brevemente sui lavori della Commissione consiliare incaricata dello studio della possibilità di istituzione di una Cassa Mutua regionale di Assicurazione dei contadini (braccianti agricoli, piccoli proprietari coltivatori diretti ecc.) contro le malattie.
Informa che, dopo approfondito studio della questione, la Commissione, considerato che la Regione non ha potestà di statuire circa il versamento obbligatorio di contributi, si è orientata verso l'istituzione di una Cassa Mutua regionale di Assicurazione dei contadini, contro le malattie, basata sul principio del versamento volontario dei contributi da parte degli interessati: a tale scopo fu chiesto alla Cassa Mutua Provinciale di Aosta a quanto ammonterebbe il contributo mensile che dovrebbe essere versato da ogni lavoratore per avere diritto alla assistenza sanitaria gratuita in caso di malattia.
Rileva che la Cassa Mutua Provinciale precisò che l'importo del contributo da versarsi da ogni assicurato si aggira dalle lire 1.500 alle lire 1.900 mensile, somma che non può essere versata, neanche in misura parziale, da un lavoratore agricolo.
Ritiene, quindi che, praticamente, l'istituzione di una Cassa Mutua regionale, basata sul principio del versamento volontario di contributi, appare inattuabile, per cui la Commissione non poteva che soprassedere ai lavori, in attesa che il problema venisse risolto prima in campo nazionale, in quanto, da parte di un gruppo di Deputati, era stato presentato alla Camera un progetto di legge, detto "Proposta di legge Bonomi", per l'estensione dell'assistenza di malattia ai coltivatori diretti, progetto di legge che doveva essere preso in esame e discusso dal Parlamento subito dopo la nuova legge elettorale.
Fa presente che detto progetto di legge non ha potuto seguire il suo corso per le note ragioni (scioglimento del Senato), e sarà ripresentato al nuovo Parlamento per la sua discussione ed approvazione.
Rileva che, per quanto concerne i fondi occorrenti per l'assistenza di cui si tratta, il problema verrebbe risolto, secondo il progetto di legge Bonomi, mediante la applicazione di una lieve maggiorazione sul prezzo di vendita dello zucchero.
IL CONSIGLIO
prende atto.
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