Oggetto del Consiglio n. 3 del 30 gennaio 1953 - Verbale

OGGETTO N. 3/53 - "MANUEL D'HISTOIRE ET GEOGRAPHIE DU VAL D'AOSTE" - AOSTA - 1951 - RICHIESTA DI PRECISAZIONI. (INTERPELLANZA DEL CONSIGLIERE REGIONALE SIGNOR MANGANONI CLAUDIO)

Il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, dichiara aperta la discussione sulla seguente interpellanza del Consigliere regionale Sig. Manganoni Claudio, concernente l'oggetto: "Manuel d'Histoire et Géographie du Val d'Aoste -Aosta - 1951 - Richiesta di precisazioni", interpellanza di cui copia è stata trasmessa ai Signori. Consiglieri, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:

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"Avv. Bondaz

Presidente del Consiglio regionale

AOSTA

Prego la S.V. di voler portare sull'ordine del giorno della prossima seduta la seguente interpellanza:

"La Rivista mensile del Club Alpino, novembre 1952, riferendosi al "Manuel d'Histoire et Géographie du Val d'Aoste", adottato nelle scuole della Valle, rileva centinaia di errori documentabili, contenuti nel testo (vedi allegato).

Interpello l'Assessore interessato per sapere:

1) nel caso che le segnalazioni della Rivista citata siano esatte, perché si è tollerato e si tollera l'adozione del testo nelle scuole.

2) Nel caso che le segnalazioni non siano esatte, se l'Assessore non crede opportuno fare pubblicare una precisazione sulla Rivista stessa

Ossequi.

Aosta, li 10 gennaio 1953.

F.to Claudio Manganoni"

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CLUB ALPINO ITALIANO - Rivista mensile - BIBLIOGRAFIA - Vol. LXXI - Novembre 1952 Dicembre - fascicolo 11-12. André FERRÈ - Manuel d'Histoire et Géographie du Val d'Aoste -Aosta 1951.

Il fatto che alcuni giornalisti torinesi siano stati recentemente premiati a Saint Vincent per scritti inerenti alla montagna riporta sul nostro tavolo questo libretto, che l'anno scorso ricevette gli allori dello stesso premio, insieme alla prosaica somma di 100.000 lire. Questo libro, adottato come testo in alcune scuole di Aosta e di cui ci risulta essere in corso la riedizione, contiene centinaia (documentabili) di errori di ogni genere; prendiamo a caso qua e là: il Colle del Lys collega Gressoney con Alagna ed il Colle della Seigne Courmayeur con Chamonix; fra i ghiacciai del Monte Bianco sono citati quelli di Morion, di Tza de Tzan, di Mont Brûlé e di "Fudery"; nel gruppo del Monte Rosa viene compresa la punta Gnifetti oltre che la "Punta Margherita" (manca solo la Signalkuppe!); i Colli del Grande e Piccolo San Bernardo collegano la Valle di Aosta con la Savoia ed il Vallese; il limite delle nevi permanenti lungo la Dora viene precisato in 2.000 metri; Plan Maison è quotato 3.554 metri; un ipotetico ghiacciaio di By viene collocato a 2.200 metri di altezza; il Mont Brûlé, di cui il ghiacciaio è stato collocato fra quelli del Monte Bianco, viene posto fra i monti del gruppo del Cervino; nel gruppo del Bianco vengono invece inseriti a viva forza il Berio Blanc, il Monte Ouille ed il Colmet. Insomma, chi più ne ha più ne metta. Come libro di testo per le Scuole della "Vallée" e come dimostrazione di serietà di premi letterari non c'è male.

C.R.

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MANGANONI - Tengo, anzitutto, a premettere che la mia interpellanza non vuole prendere di mira nessuna persona e che ha uno scopo solo: quello di tutelare il buon nome della Valle.

Ora, che una Rivista della serietà di quella del Club Alpino Italiano - che non si può accusare di parteggiare né per una parte politica né per l'altra... (interrotto) -

CAVERI - Presidente della Giunta: Bisogna vedere se il Signor "C.R." non parteggia per un partito o per l'altro.

MANGANONI - Io parlo della Rivista; quel Signore potrà avere le sue idee. È certo che quell'articolo, messo in quel modo, quando si parla delle scuole della "Vallée", non giova certamente al buon nome della Valle.

Ho presentato questa interpellanza per sapere dall'Assessore se queste accuse corrispondano al vero.

La Valle ha finanziato la stampa e la ristampa di questo libro e - dice l'articolo - l'autore ha avuto un premio di centomila lire. Se tutto questo corrisponde al vero, dobbiamo pensarci e rimediare; se questo non è esatto, credo che sia dovere della Giunta di chiedere delle precisazioni, per mettere le cose in chiaro e salvare il buon nome della Valle.

BERTHET - Assessore: Devo dire, anzitutto, che l'adozione dei libri di testo non è disposta dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione, ma bensì dal Collegio dei Professori, su proposta dell'insegnante della classe e della materia.

La proposta può essere preceduta da intesa, promossa dal Preside o dal Direttore, tra i Professori della stessa materia e, se il Preside o il Direttore lo credono opportuno, anche tra quelli delle materie affini. La proposta del competente Professore si intende approvata dal Collegio, quando abbia raccolto i suffragi favorevoli di un terzo dei votanti. Il Professore che dissenta dalle deliberazioni del Collegio, se il dissenso si riferisce alla materia del suo insegnamento, ha facoltà di ricorrere al Ministro della Pubblica Istruzione, che deciderà sentito il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.

Queste sono le norme che regolano l'adozione dei libri di testo, in ogni scuola.

Circa, poi, le inesattezze e gli errori contenuti nei libri adottati, si può dire che non vi è libro che non ne abbia, perché le opere perfette soltanto Iddio le fa.

Sono i lettori stessi che, riscontrati gli errori, li correggono e se le inesattezze sono tali da compromettere la giusta conoscenza delle cose, è sempre il lettore che le segnala all'autore, il quale, in genere, nelle prefazioni, rivolge un appello alla comprensione del lettore ed un ringraziamento anticipato per tutte le osservazioni che gli verranno rivolte, in forma pubblica o in forma privata.

Per questi motivi, di legittimità e di merito, l'Assessorato alla Pubblica Istruzione non ritiene di dover intervenire nell'adozione dei libri di testo da parte degli organi competenti, né, quindi, è intervenuta per l'adozione del "Manuel d'Histoire et Géographie du Val d'Aoste", del Prof. Ferré.

Credo, in merito al secondo punto dell'interpellanza, che non sia compito dell'Assessorato alla Pubblica Istruzione provvedere alla pubblicazione di precisazioni in merito alle segnalazioni apparse sulla Rivista del CAI, precisazioni a cui deve provvedere, di norma, l'autore interessato e non l'organo scolastico.

A questo proposito, voglio leggere la risposta che il Prof. Ferré ha scritto alla Direzione della Rivista:

"Aosta, 18 gennaio 1953

Spettabile Redazione,

Nel numero novembre-dicembre 1952 della vostra rivista mensile è apparso, a firma C.R., un commento critico del volume da me pubblicato, il "Manuel d'Histoire ci Géographie du Val d'Aoste".

A questo proposito, se debbo esser grato dell'onore che mi si è fatto di inserire nella rivista del Club Alpino Italiano una bibliografia critica del mio modesto lavoro, per cui accolgo volentieri le obiezioni che l'articolista si è degnato farmi, per guanto è potuto sfuggire al controllo, tanto da parte mia guanto da quello della tipografia, mi permetto di rilevare che, se a me, a cui è dovuto l'onore di tanta critica, severa e malevola, potrebbe anche essere tollerato sbagliarsi, a colui, che si adagia a severo censore del lavoro altrui, ciò non dovrebbe essere permesso; preciso dunque, ad onor del vero, guanto segue:

1) Non ho mai presentato il "Manuel d'Histoire et Géographie du Val d'Aoste" al concorso del premio letterario di St. Vincent e non ho quindi mai ricevuto gli allori di detto premio né "la prosaica somma di 100.000 lire".

Il Signor C.R. ha preso un granchio.

2) Non è vero che nel mio libro io faccia comunicare Courmayeur con Chamonix attraverso il Col de la Seigne, ma bensì Courmayeur con la Vallée des Glaciers sur Chamonix, come risulta sulla "Guide du Val d'Aoste", di Gorret e sulla carta geografica della Val d'Aosta di Pio Galli, edizione Vallardi.

3) Non è vero che Pian Maison è quotato 3554 metri, ma bensì 2548 metri, come risulta su tutte le guide turistiche.

4) Non è vero che i monti Berio-Blanc, le Mont Ouille, le Mont Colmet siano attribuiti al gruppo del Monte Bianco, ma nel capitolo "Entre les Alpes Graies et Pennines", dopo aver parlato dei monti del gruppo del Monte Bianco, sono indicati con la voce "à part" tutti i suddetti monti.

5) Quello che il vostro articolista chiama "ipotetico ghiacciaio di By" risulta chiaramente segnato in molte carte geografiche, compresa quella di Pio Galli.

6) La Punta Gnifetti, contrariamente a quanto afferma il Signor C.R., appartiene proprio al gruppo del Rosa.

7) I colli del Grande e del Piccolo S. Bernardo se non collegano esattamente la Val d' Aosta con la Savoia e col Vallese, collegano esattamente la Val d'Aosta con il Vallese e la Savoia.

8) L'articolista è in contrasto con sé stesso: ora si scandalizza perché il Mont-Brûlé, che è poi in effetto il Mont-Braoulé, è posto nel gruppo del Cervino e poi trova di nuovo da ridire perché il "glacier du Mont-Brûlé" è posto fra i ghiacciai del Monte Bianco.

9) Qualunque libro scolastico, anche il più quotato, non è esente da difetti, errori talvolta madornali, ecc. e ciò si verifica ogni giorno in tutte le scuole della penisola per i libri adottati e in uso nelle nostre scuole e ne potrei citare a dozzine. Non vedo perché il mio modesto lavoro soltanto debba essere preso di mira.

10) Penso che tanta severità a mio riguardo possa esser data da false informazioni pervenute all'articolista e mi chiedo se, per caso, egli non sia un giornalista a cui fu rifiutato il premio St. Vincent di quest'anno.

Per concludere, mentre ringrazio il Signor C.R. per le righe che mi ha dedicato con tanto sdegno sulla vostra rivista, mi auguro che Egli possa dare, ben presto, alla nostra Valle, un "Manuel d'Histoire et Géographie du Val d'Aoste" scevro da ogni difetto".

MANGANONI - Prendo atto della lettera di precisazioni mandata dal Prof. Ferré alla Rivista; non tutte le osservazioni erano esatte.

Così, in queste pubblicazioni sulla Rivista del C.A.I., non si farà più quell'ironia che era stata fatta sulle scuole della Vallée.

BERTHET - Assessore: Per quanto si riferisce alla somma concessa al Prof. Ferré - come anche alla Signora Ronc - si tratta di una deliberazione assunta dalla Giunta per dare un piccolo aiuto o sussidio e per ridurre il costo del libro.

Siccome la tiratura di questi libri non è molto forte, il costo sarebbe troppo gravoso per gli autori e, quindi, la Giunta ha deliberato la concessione di sussidi ai vari autori, allo scopo di ridurre il prezzo di stampa e di vendita dei libri.

CAVERI - Presidente della Giunta: Se ho ben capito, l'Assessore Berthet ha detto che molti pretesi errori non vi sono, in quanto i dati del libro corrispondono alla esatta situazione delle cose; però, pare che qualche errore ci sia e che fosse già contenuto in precedenti libri di geografia e, a questo riguardo, non sarebbe male ricordare quanto dice uno scrittore francese a proposito di storia - e si può applicare anche alla geografia -:

"Les historiens se copient les uns les autres. Ils s'épargnent ainsi de la fatigue et évitent de paraitre outrecuidants. Imitez-les et ne soyez pas original. Un historien original est l'objet de la défiance, du mépris et du dégoût universels".

Con questa precisazione anche il Consigliere Manganoni può dichiararsi soddisfatto.

MANGANONI: Ero già soddisfatto delle precisazioni fornite dall'Assessore, perché queste accuse, in parte, erano infondate.

IL CONSIGLIO

prende atto.

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