Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 16 del 28 gennaio 1972 - Resoconto

OGGETTO N. 16/72 - Spese finora sostenute per la programmazione regionale. (Interpellanza)

Dujany (D.P.) - In merito alle richieste contenute nell'interpellanza presentata dai Consiglieri democristiani tendente a conoscere l'entità dello sforzo finanziario sostenuto dall'Amministrazione regionale per la Programmazione, mi pare opportuno precisare che io risponderò per la parte che mi interessa quale Presidente della Giunta regionale.

E ciò perché non è sulla fase passata che ritengo che si sia appuntata l'attenzione degli interpellanti, dato che fra i presentatori dell'interpellanza figura il precedente Presidente della Giunta - che è certamente a conoscenza di quello che è stato fatto in quel periodo - ma mi limiterò a rispondere a quello che è stato fatto nel periodo di cui sono responsabile.

Tengo a precisare comunque, che se i presentatori dell'interpellanza volessero conoscere la spesa nei dettagli complessivi per le indagini svolte dalla SORIS, sarà mia cura, nel più breve tempo possibile, di comunicarlo per iscritto direttamente ai Consiglieri.

La mia risposta si riferisce pertanto al periodo che va dal maggio 1970 - momento in cui ho assunto la presidenza.

Già nelle dichiarazioni che avevo fatto alla presentazione della Giunta avevo affermato che era nostro intendimento compiere ogni sforzo perché l'intervento dell'Amministrazione regionale fosse coerente con una politica di programmazione che indicasse per lo meno alcune scelte e alcuni strumenti perché anche in Valle d'Aosta fosse possibile superare alcuni squilibri sociali, economici e territoriali e garantire pertanto un più ordinato sviluppo.

Sono pertanto grato agli interpellanti che mi offrono oggi l'occasione non solo di relazionare sulle spese sostenute in questa direzione, ma anche di illustrare brevemente i lavori che sono stati svolti ed i risultati raggiunti.

In un primo tempo si sono svolte le ricerche che sono state affidate all'Institut de géographie alpine de l'Université de Grenoble.

Questo Consiglio, in data 30 luglio 1970, autorizzava la spesa di 25 milioni per ricerche e studi tecnici necessari per la redazione degli strumenti della programmazione.

Successivamente la Giunta affidava l'incarico delle predette ricerche al "Centre de recherches de haute montagne de l'Institut de géographie de Grenoble".

Le indagini si sono svolte sul territorio della Valle d'Aosta dal 17 agosto al 17 settembre del 1970. Alle ricerche svolte da 9 Professori dell'Università di Grenoble, sotto la direzione del Prof. Janin, hanno collaborato 7 studenti di Grenoble e 26 studenti valdostani.

La rilevazione di dati ha comportato complessivamente 10 mila ore di lavoro.

Il 17 marzo del '71 l'Istituto incaricato ha consegnato al Comitato regionale per la Programmazione il rapporto di sintesi, l'ultimo dei dieci volumi contenenti la raccolta e l'elaborazione dei dati.

L'ammontare delle spese è stato pertanto di 25 milioni così ripartito: 18.500.000 per ricercatori Professori e studenti di Grenoble; 6 milioni e 100 mila per collaboratori valdostani.

La consegna dei rapporti, su matrice da ciclostile, ha consentito successivamente un notevole risparmio da parte dell'Amministrazione Regionale per la pubblicazione dei rapporti.

Il costo complessivo per la tiratura di 500 copie dei primi 7 rapporti e di mille copie per i volumi n. 8, n. 9 e n. 10 è stato di 7.600.000. Sul costo totale, la maggiore incidenza: 2.900.000 è dovuto al volume di raccolta delle 166 tavole cartografiche che ha richiesto un diverso procedimento di riproduzione.

In seguito si è provveduto a distribuire il primo considerevole numero di volumi - sono 6.500 - ai Consiglieri regionali, ai Membri dei Comitato, ai Membri dell'Ufficio della Commissione per la Programmazione, ai Dirigenti degli Assessorati, a tutti i Comuni della Valle d'Aosta, alle Forze Sindacali e Politiche, agli Organi di Stampa regionale, nazionale e confinante, alle rappresentanze di categoria, agli Enti in misura interessati ai problemi contenuti nei rapporti.

Successivamente è stato rilevato ed elaborato il censimento agricolo dell'ottobre 1970 che ha comportato una spesa di 1.600.000.

Il lavoro di spoglio di circa 13 mila schede, da cui sono stati rilevati circa 60 dati ognuno, e la successiva elaborazione, ha impegnato per circa due mesi un'équipe di 10 studenti valdostani.

La spesa per la pubblicazione è stata di sole 100 mila lire concernenti la rilegatura di 250 volumi che porta il n. 12, con il titolo "La situazione delle aziende agricole in Valle d'Aosta ne 1970".

In data 11 dicembre 1970 la Giunta regionale, su proposta del Comitato tecnico per la Programmazione regionale affidava all'IRECO (?) di Aosta l'incarico per lo studio di rendiconti dell'Amministrazione regionale dal 1965 al 1969. La spesa prevista e sostenuta è stata di un milione e mezzo. La rilegatura di 100 copie del volume n. 13 - i rendiconti della Regione autonoma Valle d'Aosta dal 1965 al 1969 ha comportato una spesa di 40 mila lire. La riproduzione del documento è avvenuta con i mezzi interni della Regione.

Mi pare doveroso affermare che dal maggio 1970 ad oggi non sono stati affidati altri incarichi ad Enti o esperti oltre a quelli che ho illustrato.

In data 24 luglio 1970 la Giunta provvedeva alla ricostruzione del Comitato Tecnico Consultivo per la Programmazione regionale in base alla legge regionale del 1967.

Le indennità sono state mantenute nella misura di quelle precedentemente fissate e cioè di 150 mila lire al Presidente, 100.000 lire al Vice-Presidente e un gettone di presenza di 5 mila lire a ciascun membro del Comitato esclusi il Presidente ed il Vice Presidente.

Al Segretario del Comitato è stata mantenuta una indennità mensile di 150 mila lire.

Posso precisare che il Comitato si riunisce mediamente da 5 a 7 volte al mese.

Così mi pare doveroso affermare che il Presidente del Comitato Lanivi, che praticamente dal mese di agosto '70 fino ad oggi - tranne ovviamente nel periodo di degenza all'Ospedale - ha dedicato quotidianamente almeno 4 ore di lavoro nell'ufficio oltre al tempo impiegato per riunioni, convegni, incontri e non ha percepito nessuna integrazione straordinaria.

Anche per la Commissione regionale l'indennità è stata mantenuta in lire 5 mila per seduta.

La Giunta regionale in data 27 gennaio 1971 provveda all'istituzione dell'Ufficio del Piano. In osservanza alla legge suddetta l'Ufficio del Piano risulta così composto: 3 membri distaccati dall'Amministrazione regionale ed esattamente: Geom. Giunti, Rag. Cornaz e la Signorina Pavone.

Quattro membri in qualità di esperti nei settori indicati dalla legge con incarico precario e per un tempo determinato di 12 mesi, una stenodattilografa con incarico precario di 12 mesi.

Successivamente, in data 2 aprile 1971 - mi sto chiedendo se gli interpellanti sono interessati alla loro interpellanza oppure se non sono interessati... (Bordon: noi stiamo pendendo dalle labbra del Presidente della Giunta) ...Sì, ma vedo che state sorridendo e interessandovi di tutte altre cose. Se il Consiglio ha questa dignità e se le risposte che voi richiedete, che io cerco di dare nel modo più completo possibile continuo, se altrimenti non vi interessa ditemelo francamente così io chiudo...

(si sentono voci in lontananza ma non si capisce)

Successivamente, in data 2 aprile del '71 la Giunta regionale provvedeva ad incaricare presso l'Ufficio del Piano anche un altro membro. I compensi sono stati fissati in lire 150 mila per gli esperti, 250 mila per un esperto architetto, 90 mila lire per la dattilografa.

Tengo a precisare che questo personale non fruisce né di assistenza contro le malattie né di previdenza a carico dell'Amministrazione regionale.

Per avviare ed organizzare i lavori dell'Ufficio e per la collaborazione della stesura del n. 11 di sintesi degli elaborati di Grenoble, in data 27 gennaio 1971 è stato affidato l'incarico di coordinamento per due mesi ad un esperto con una spesa forfettaria di 500 mila lire... (voce: chi è?) ...È il Dr. Piaggio.

Per quanto riguarda il lavoro svolto a tutt'oggi dall'Ufficio ho già avuto occasione, nell'ultima adunanza del Consiglio, di riferire alcune informazioni e mi riservo, in occasione della presentazione del bilancio di previsione del 1972, di presentare in modo più globale e più completo il contributo del lavoro compiuto dall'Ufficio del Comitato di Programmazione dell'individuazione delle scelte di sviluppo della regione valdostana.

Mappelli (D.C.) - Io desidero soffermare l'attenzione del Presidente della Giunta e cercherò di sviluppare un certo tipo di discorso - che è la continuità di quello che fino adesso ha fatto il Presidente.

Non vorrei che questi collaboratori, che questi lavoratori pensino o abbiano il dubbio - con la risposta che ha dato il Signor Presidente - che noi avessimo avuto qualcosa nei loro confronti.

Desidero pertanto chiarire immediatamente questo terreno dichiarando che chi lavora è giusto che sia pagato e che va tutto il nostro riconoscimento per la loro collaborazione. Pertanto, a noi, la questione, diciamo, nelle pieghe che il Sig. Presidente ha voluto attirare la nostra attenzione, malgrado lui credesse l'incontrario, non ci trova consenzienti per non corrispondere alla nostra richiesta che è specifica.

"Entità delle spese generali per le pubblicazioni, il costo complessivo dei vari studi e piani di programmazione" - ultima cosa, finora mai attuati. Era questa la risposta. Io non voglio polemizzare, chiedo - e voglio che sia messo a verbale - chiedo gentilmente che la Giunta, per iscritto se lo riterrà, ci invii quelle che sono state tutte le spese sinora che la Regione ha dovuto sostenere per quanto riguarda questo problema.

Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Mappelli guardi che c'è un articolo del Regolamento che può dar la possibilità di chiedere risposta scritta.

Oh, Bordon, io faccio lo stesso discorso che ho fatto prima perché...

Bordon (D.C.) - (Parla in lontananza e non si capisce)

Il primo intervento era di due minuti, lo vuol vedere Signor Presidente, è pregato di interrompermi.

Chiamato in causa come ex Presidente, ho poche cose da aggiungere a quanto ha detto Mappelli.

Io però - e qui una piccola parte, un minuto di polemica - io capisco che il Presidente della Giunta possa anche essere un po' nervoso perché il suo compito non è facile, non è facile per il suo lavoro, non è facile perché si svolge in certe situazioni non facili, non è facile perché ci sono anche dei passati che qualche volta rendono difficile la situazione. Ma noi comprendiamo tutto questo, veniamo qui con l'animo più tranquillo di questo mondo per fare una discussione amministrativa.

Io ho seguito quanto ha detto il Presidente e pertanto mi sono riletto tre o quattro volte la nostra interpellanza perché potrebbe anche darsi che dia la possibilità di essere interpretata male.

Praticamente io penso che il Presidente della Giunta abbia sentito anche lui molte voci che circolano su determinati atteggiamenti di funzionari ecc., ma noi non abbiamo mica fatto questo - ve lo ha detto Mappelli. Noi ci siamo domandati soltanto questo, qui dentro. Si può sapere, Signori, da quando abbiamo istituito la Programmazione, cosa la Programmazione ci è costata?

Il Presidente della Giunta ha risposto come se avessimo messo lui sotto accusa, noi non abbiamo messo sotto accusa nessuno!

Ci ha parlato di 30 mila schedine, ci ha detto non so quanti dati. Mancava solo più che ci dicessero quanti chili pesano quei po' po' di volumi che ci mandano a casa, che ogni tanto dobbiamo spostare con la carriola, ma non è questo il discorso. Non andiamo a vedere se è stato fatto quello che noi volevamo che fosse fatto, se la colpa è del Presidente a - b - o c. Noi vogliamo soltanto sapere una cosa e la risposta non ci è piaciuta perché mi è sembrata un po' data con un tono superiore.

"Signori volete questi dati? Io ve li mando per iscritto, se vi piace bene, se non vi piace il regolamento mi dà questa facoltà".

A me sembra non una risposta che si deve dare in Consiglio regionale.

Però questa è una facoltà del Presidente e non come ha detto Mappelli, dice "noi pregheremo di mandarcela".

Noi chiediamo che ci venga mandato perché, ad un certo momento, ritorneremo in quest'aula e diremo "Signori, noi dall'inizio della programmazione abbiamo speso 60 milioni per la SORIS, abbiamo speso 40 milioni per questo, 35 milioni per Grenoble - quei dati che ci sono stati dati e che non ci sono ancora stati riferiti per iscritto, ma state tranquilli che verremo qui e tutti quanti insieme constateremo di aver speso 200-300 milioni, non so quanti saranno e ci diremo: "Signori belli a quali risultati siamo pervenuti?". A questi risultati vogliamo tutti pervenire. Non facciamo nessun'altra polemica, non diciamo niente.

Io ritengo che il Consiglio regionale e i cittadini valdostani, attraverso la stampa, devono sapere che cosa la Regione ha speso per la programmazione e che cosa abbiamo fino adesso.

Io non dico niente di straordinario, non credo di dire niente di trascendentale.

Quindi io mi aspetto questi dati che il Presidente gentilmente, ma doverosamente, ci manderà e in base a questo vedremo quello che dovremo fare.