Oggetto del Consiglio n. 32 del 22 marzo 1952 - Verbale
OGGETTO N. 32/52 - (VARIA) - ESECUZIONE DI LAVORI E DI OPERE DI PUBBLICA UTILITÀ IN VALLE D'AOSTA.
Il Presidente ff., Ing. PASQUALI, comunica che il Consiglio ha ultimato la trattazione degli oggetti di cui è relatore l'Assessore al Turismo, Prof. Deffeyes, e deve, quindi seguendo la numerazione dell'ordine del giorno procedere alla trattazione degli oggetti concernenti l'Assessorato ai Lavori Pubblici.
Il Consigliere Geom. G. NICCO, chiesta ed ottenuta la parola, comunica che i Consiglieri del gruppo socialcomunista intendono esporre alcune considerazioni, di carattere preliminare e generale, sulla questione dei lavori pubblici; dà, quindi, lettura della seguente dichiarazione:
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I miei compagni e io eravamo in dubbio se valesse ancora la pena di entrare nel merito del programma che ci viene ammannito, o se era sufficiente approvare, come fa regolarmente la maggioranza, tutte le proposte della Giunta senza una discussione seria.
Il dovere che ci proviene dalla fiducia dei nostri elettori ha avuto il sopravvento ed è per questo motivo che ci permettiamo di fare i seguenti rilievi.
Facciamo astrazione dall'aridità dell'esposizione del programma. Non sappiamo se una strada parte da ponente o da levante, di che lunghezza sono i tronchi nuovi da approvare con conseguente costo chilometrico. Se nelle somme preventivate sono compresi anche gli espropri e qui vorrei segnalare quanto in merito è successo a Champorcher...
Quel che preme soprattutto rilevare è la persistenza di un sistema che dovrei senz'altro definire paternalistico... per non dire campanilistico, elettoralistico, ecc. ecc.
Non ho avuto il tempo di andare a rinvangare, nei verbali dello scorso Consiglio, i rilievi fatti nei riguardi del sottoscritto per la mancanza di un piano... le promesse non solo mie... ma della Giunta di allora, della quale faceva parte anche l'attuale Assessore ai LL.PP.
Non accennerò a tutti i miei interventi nel nuovo Consiglio su tale punto... ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ma se non volete arrivare ad un piano di lavori che vi faciliterebbe il compito, in quanto limiterebbe le pressioni degli Enti periferici, le raccomandazioni dall'alto e dal basso, le interferenze, ecc., perché non avete mai sentito il polso delle Amministrazioni comunali attraverso convegni periodici? Perché non volete creare una Commissione consiliare che esamini preventivamente le proposte della Giunta ed avrebbe la possibilità di discutere i problemi con l'Assessore e riportare in seno ai singoli Gruppi consiliari i criteri-base delle proposte che ci vengono formulate? Parole al vento le mie? Ritengo di sì.
E veniamo al concreto: sul programma che ci è stato sottoposto. Nessuno del nostro gruppo è contrario alle opere prospettate. Sono tutte necessarie. Domandiamo solo se non ce n'erano di più urgenti. Il completamento della strada di St. Barthélemy, che avrebbe permesso il collegamento di questo centro molto importante e cosi lontano dalla statale, non era forse uno dei più urgenti?... Mi direte che provvedete alla congiunzione dei tronchi. E la strada della collina di St. Marcel dove sono disseminate importantissime frazioni ed anche... non starebbe forse a me dirvelo... esiste anche il noto Santuario di Plout.
Un'altra domanda che noi poniamo è questa: perché la maggior parte dei lavori finanziati dalla Valle va a favore dei Comuni più ricchi, che potrebbero più agevolmente avvalersi delle leggi speciali dello Stato, quale la Legge Tupini? Un'altra domanda ancora, anzi una precisazione che io chiederei all'Assessore. Tempo fa ho avuto l'occasione di raccomandarGli un'opera non molto importante: mi sono sentito dire che la Giunta, era venuta nella determinazione di finanziare solo più le opere di una certa importanza e di lasciare invece ai Comuni l'onere per le opere minori. Gli ho dichiarato che, in linea di principio, non ero contrario a tale punto di vista conchè fosse attuato con un giusto criterio generale equitativo. Oggi, a chiarimento delle parole dell'Assessore, mi vedo portare due piccoli tronchi di strada da sistemare, nel Comune di St. Christophe, che noi approviamo senz'altro perché è un Comune povero. L'appunto, però, rimane perché coinvolge un criterio generale.
Dacchè siamo in materia, desidererei sapere, se possibile, a che punto trovasi il progetto della strada di La Magdeleine e quali le effettive intenzioni della Giunta, per evitare che l'unionista Carlon venga ancora a minacciare in luogo pubblico il sottoscritto ed il Consiglio nientemeno che con un nuovo 26 marzo!
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Il Presidente ff., Ing. PASQUALI, constatato che nessun altro Consigliere intende formulare osservazioni di carattere generale in ordine alla questione dei lavori pubblici in Valle d'Aosta, dà la parola all'Assessore ai Lavori Pubblici.
L'Assessore Geom. BIONAZ risponde in merito ai singoli rilievi formulati dal Consigliere Geom. G. Nicco, nonché in merito ai rilievi concernenti gli espropri di terreno da parte dell'Amministrazione, formulati dal Consigliere signor Manganoni, in sede di trattazione dell'oggetto n. 30.
Progetti - Per quanto riguarda l'appunto che i referti illustranti le proposte di esecuzione di lavori di pubblica utilità non sono completi, l'Assessore Geom. Bionaz osserva che, presso l'Assessorato ai Lavori pubblici e presso la Segreteria della Presidenza del Consiglio, si trovano depositati, per le eventuali consultazioni da parte dei Consiglieri, i singoli progetti delle varie opere di pubblica utilità da eseguirsi in Valle a cura e spese dell'Amministrazione regionale.
Fa presente che, data la voluminosità dei progetti stessi, non è possibile farne copia, per l'invio ai Signori Consiglieri, a documentazione delle proposte che vengono sottoposte dalla Giunta regionale per l'approvazione.
Si dichiara, comunque, sempre a disposizione per fornire tutti i chiarimenti che possono venir richiesti dai signori Consiglieri o da altre persone.
Espropriazioni di terreno. - Per quanto concerne la questione dei terreni occupati ed espropriati dall'Amministrazione regionale, l'Assessore Geom. Bionaz informa che, salvo poche eccezioni, non sono stati ancora corrisposti ai proprietari gli indennizzi loro dovuti, anche in vista di una eventuale revisione dei prezzi.
Rileva che nei progetti delle opere è sempre calcolato l'ammontare degli indennizzi dovuti ai proprietari per gli appezzamenti di terreno da occuparsi e da espropriarsi; senonché, in sede di esecuzione dei lavori, avvengono talora modifiche di lieve entità nelle occupazioni.
Fa presente che i criteri adottati per la valutazione dei terreni variano da zona a zona e da progettista a progettista e che, inoltre, le valutazioni stesse sono state fatte in epoche differenti.
Comunica di avere, per tali ragioni, già prospettato alla Giunta l'opportunità di addivenire ad una revisione delle valutazioni dei terreni espropriati sino ad oggi per l'esecuzione di opere di pubblica utilità. Ritiene che potrà essere anche esaminata la opportunità o meno di affidare tale compito ad una apposita Commissione, ai fini della adozione di un identico criterio per la revisione e la rivalutazione dei prezzi di stima dei terreni.
Informa ancora di avere preso accordi con la Sezione tecnica del catasto di Aosta che provvederà ad eseguire i rilievi e le misurazioni delle sezioni di tutte le strade costruite o ampliate a spese della Regione ai fini anche della esatta delimitazione dei confini stradali.
Si potrà, in tal modo, provvedere anche all'impianto di un inventario delle strade regionali ed alle debite volture, a carico della Regione, dei terreni occupati ed espropriati, così che i proprietari non avranno più da pagare, come si verifica tuttora, le imposte per i terreni espropriati.
Esprime fiducia di potere presto fornire in merito al Consiglio una dettagliata relazione con proposte concrete sia per quanto concerne la questione degli espropri dei terreni che per quanto concerne i rilievi e le delimitazioni precise delle sezioni e dei confini delle strade ampliate o costruite dalla Regione.
Strada di Champorcher. - L'Assessore Geom. Bionaz ricorda che i lavori di costruzione dei vari tronchi della strada di Champorcher sono stati eseguiti a cura del Genio Civile di Aosta ed informa che, al termine dei lavori, furono presentati parecchi ricorsi tendenti ad ottenere la liquidazione dei danni per occupazione abusiva di terreni senza procedura di esproprio, per asportazione di materiali, ecc. ecc.
Osserva che l'Ufficio del Genio Civile ha fatto presente di avere derogato alla normale procedura di espropriazione al solo fine di accelerare l'esecuzione dei lavori di costruzione della strada e di favorire, cioè, la popolazione.
Comunica di avere accertato che i ricorrenti sono stati indotti a presentare opposizioni non per partito preso contro l'ufficio del Genio Civile, ma per attriti sorti con le Imprese che hanno eseguito i lavori, attriti originati anche da beghe locali. Informa che queste difficoltà sono ora state superate.
Rileva che la procedura degli espropri è complessa e lunga e che, qualora si dovesse seguirla rigorosamente, i lavori non potrebbero essere iniziati prima di due anni dalla loro approvazione in caso di opposizioni.
Precisa che l'appalto dei lavori di prolungamento della strada di cui si tratta è avvenuto in due lotti distinti, per poter permettere alla locale Società cooperativa edile valdostana (C.E.V.D.A.) di concorrere all'appalto, ai fini anche di assicurare l'assunzione di mano d'opera locale.
Piano generale dei lavori. - L'Assessore Geom. BIONAZ concorda in linea di massima con il Consigliere Geom. G. Nicco sulla opportunità della approvazione, da farsi a suo tempo, e cioè nel primo anno di gestione del presente Consiglio, di un piano generale dei lavori e delle opere di pubblica utilità da eseguirsi in Valle d'Aosta.
Osserva però che, purtroppo, l'Amministrazione regionale non era allora a conoscenza di tutti i lavori necessari, che sono stati segnalati dalle Amministrazioni comunali soltanto successivamente.
Rileva che, qualora fosse stato elaborato e approvato, a suo tempo, dal Consiglio regionale un piano generale dei lavori e delle opere di pubblica utilità, in tale piano non sarebbero state incluse molte opere che, sebbene ritenute allora di urgente necessità, sono, in effetti, da ritenersi meno urgenti di molte altre opere di pubblica utilità segnalate in seguito dalle stesse Amministrazioni comunali e mancanti di progetti.
Riconosce che, interpellato tempo fa dal Consigliere Geom. G. Nicco, egli ha dichiarato che l'Amministrazione regionale intende finanziare in primo luogo l'esecuzione delle opere di maggiore importanza, rinviando ad ulteriore epoca l'esecuzione dei lavori meno importanti.
Per quanto concerne il programma di lavori e di opere di pubblica utilità sottoposto all'esame ed all'approvazione del Consiglio nell'adunanza odierna, l'Assessore Geom. Bionaz osserva che tale programma è stato allestito dopo aver sentito i pareri e le segnalazioni dei Signori Consiglieri delle singole zone interessate ed in base ai criteri generali seguiti dalla Amministrazione regionale sino ad oggi.
Rileva che spesso, da parte di alcuni, viene mosso l'appunto che l'Amministrazione regionale inizia l'esecuzione di molte opere ma non le porta a termine.
Precisa che tale appunto non è giustificato poiché è sempre stata costante preoccupazione della Giunta regionale di fare ultimare - nei limiti delle possibilità tecniche e del bilancio - le opere iniziate.
Osserva che, nell'elaborazione del programma sottoposto all'esame del Consiglio nell'adunanza odierna, è stato osservato il criterio, seguito sino ad oggi, consistente nell'appalto di successivi tronchi stradali in continuazione dei tronchi in corso di ultimazione nonché nell'appalto dei primi tronchi di nuove strade di allacciamento di Comuni ancora isolati.
Obietta che non ha quindi alcun fondamento il rilievo fatto dal Consigliere Geom. G. Nicco circa la persistenza di un sistema "paternalistico... per non dire campanilistico, elettoralistico, ecc. ecc.".
Ritiene che non possa neanche essere presa in considerazione la proposta di costituzione di una Commissione "che esamini previamente le proposte della Giunta" ed abbia la "possibilità di discutere i problemi con l'Assessorato, e riportare in seno ai singoli gruppi consiliari i criteri-base delle proposte".
Rileva, infatti, che una simile Commissione non allevierebbe in alcun modo i lavori della Giunta regionale, anzi li renderebbe più complicati, in quanto competerebbe egualmente alla Giunta regionale di elaborare e di formulare le proposte da sottoporre all'esame ed all'approvazione del Consiglio.
Per quanto concerne l'appunto secondo il quale la Regione finanzia di preferenza i lavori e le opere di pubblica utilità nei Comuni più ricchi, l'Assessore Geom. Bionaz osserva che in Valle d'Aosta non vi è un solo Comune in grado di finanziare a totale suo carico le spese per la costruzione di una strada di allacciamento.
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Strada Nus - St. Barthélemy. - L'Assessore Geom. BIONAZ premette che personalmente, in accordo con la Giunta, desidererebbe portare a termine al più presto la costruzione della Strada Nus-St. Barthélemy.
Riferisce quindi brevemente sui lavori già eseguiti e su quelli che rimangono ancora da finanziare e da eseguire per il completamento di detta strada.
Informa che il primo tronco della strada di cui si tratta (Nus-Frazione Marsan) è stato finanziato e costruito totalmente a carico e a cura della Regione, per un importo di spesa di lire trenta milioni. Fa presente che, con tale somma, non è stato però possibile di costruire l'intero tronco di strada, come era, previsto in progetto, da Nus alla mulattiera che attraversa la Collina e porta alla frazione Blave.
Osserva che l'Amministrazione regionale, nell'approvare la costruzione di strade i cui lavori non possono formare oggetto di un unico appalto, si preoccupa sempre che i tronchi costruendi facciano capo o a una frazione o a una strada, di modo che siano per se stessi efficienti per il transito degli automezzi.
Informa che nel programma dei lavori è stato quindi inserita la proposta di approvazione di una ulteriore spesa di lire sei milioni, occorrenti per la costruzione del tratto intermedio di ml. 310, che separa il primo ed il secondo tronco della suddetta strada, quest'ultimo finanziato in parte dalla Regione.
Comunica che i lavori di costruzione del secondo tronco, intercorrente tra la mulattiera e la frazione Blave è finanziato a' sensi e con i benefici della Legge 3 agosto 1949, n. 589 (Legge Tupini), sono stati appaltati recentemente.
Riferisce, al riguardo, che, in un primo tempo, l'importo di spesa ammesso al sussidio statale per la costruzione di detto tronco ammontava a lire 50 milioni e che la Regione, con deliberazione consiliare n. 164, in data 21-XII-1950, aveva stabilito di concorrere nella spesa in base alla percentuale del 34%, corrispondente ad un ammontare di lire 17 milioni di contributo regionale.
Fa presente che, in seguito alle pressioni fatte presso il Ministero dei Lavori Pubblici, l'importo di spesa ammesso al sussidio statale, a' sensi della succitata legge Tupini, è stato elevato a lire 70 milioni.
Rileva che, conseguentemente, in relazione all'impegno assunto dall'Amministrazione regionale di concorrere nella misura percentuale del 34% dell'importo totale della spesa, è stata inserita nell'odierno programma dei lavori la proposta di corrispondere al Comune un ulteriore sussidio regionale di lire 7 in aggiunta ai 17 milioni già concessi con deliberazione n. 164 del 21 dicembre 1950.
Precisa, pertanto, che il contributo regionale concesso al Comune di Nus, per la costruzione del secondo tronco della suddetta strada, ammonta a lire 24 milioni.
Informa poi che recentemente il Comune di Nus ha ricevuto comunicazione di concessione di un nuovo stanziamento di fondi statali per lire 90 milioni, per la costruzione del terzo tronco della strada in oggetto, a' sensi e con i benefici della Legge 3-8-1949, n. 589.
Osserva che è pervenuta pure al Comune di Nus notizia della concessione di un altro stanziamento statale di lire 90 milioni sui fondi da stanziarsi dallo Stato a' sensi della legge a favore delle zone depresse.
Comunica che, trattandosi di due stanziamenti assegnati per l'esecuzione della medesima opera, egli ha interpellato il Sindaco di Nus, il quale ha confermato che effettivamente, per l'esecuzione dell'opera, l'Amministrazione comunale di Nus, nel dubbio di non poter ottenere i benefici richiesti sui finanziamenti della legge Tupini, aveva anche inoltrato richiesta di finanziamento statale sui fondi stanziati a' sensi della legge per l'esecuzione di opere di pubblica utilità nelle zone o aree depresse.
Informa di avere fatta presente al Sindaco di Nus l'opportunità che i lavori stradali di cui si tratta siano eseguiti con i benefici previsti dalla legge per le zone depresse, in quanto, come è avvenuto in altri casi, i lavori potrebbero, probabilmente, essere assunti a totale carico statale. Osserva che il Sindaco di Nus ha comunicato che la Amministrazione comunale, per maggior sicurezza, preferiva che i lavori fossero finanziati a' sensi e con i benefici della Legge Tupini.
Rileva che, così stando le cose, egli ha invitato il Sindaco di Nus a dare comunicazione della determinazione del Comune al Ministero dei Lavori Pubblici e aggiunge che da parte dell'Amministrazione regionale sono state fatte pressioni affinché il fondo di lire 90 milioni, già stanziato per il completamento della strada suddetta a' sensi della legge sulle zone depresse, non venga stornato per l'esecuzione di analoghi lavori in altre Regioni e sia, invece, destinato al finanziamento dei lavori di costruzione di altre strade in Valle d'Aosta.
Precisa che, in un recente viaggio a Roma, ha avuto assicurazione che la richiesta della Amministrazione regionale è stata accolta.
Per quanto concerne il finanziamento dei lavori di completamento della strada Nus-St. Barthélemy, comunica che, non appena sarà registrato alla Corte dei Conti il decreto relativo al finanziamento statale dei lavori per la costruzione del terzo tronco con i benefici previsti dalla legge Tupini, l'Amministrazione regionale, in analogia a quanto già praticato per il finanziamento dei lavori del secondo tronco, concorrerà nella spesa con un contributo di lire 30 milioni, corrispondente al 34% dell'ammontare dei lavori (lire 90 milioni).
Riepilogando, l'Assessore Geom. Bionaz rileva che la questione sta nei seguenti termini:
Primo tronco della strada: finanziato ed eseguito a totale carico regionale, per un importo di spesa di lire 36 milioni (lire 30 milioni stanziati con la succitata deliberazione consiliare n. 164 del 21-XII-1950 più lire 6 milioni, da stanziarsi nell'adunanza odierna, come da proposta formulata dalla Giunta nel programma dei lavori, al n. 13 dell'ordine del giorno).
Secondo tronco della strada: finanziato in parte (per lire 56 milioni) con i benefici e contributi statali dalla legge Tupini e in parte con il contributo regionale di lire 24 milioni (lire 17 milioni stanziati con deliberazione sopra citata e lire 7 milioni da stanziarsi nell'adunanza odierna, come da proposta inserita al numero 14 del programma di lavori).
Terzo tronco della strada: da finanziarsi in parte con i benefici e contributi statali della Legge Tupini ed in parte con il contributo regionale (lire 30 milioni, corrispondenti al 34% dell'ammontare della spesa).
Informa che l'Amministrazione comunale di Nus ha chiesto che il terzo tronco, anziché dal punto terminale del secondo tronco, fosse iniziato a monte, dalla frazione Saint Barthélemy, per cui, per l'ultimazione dell'opera, occorrerà eseguire un tratto di strada intermedio fra il secondo ed il terzo tronco; informa che, per il finanziamento di tale tronco intermedio, il Comune di Nus ha chiesto la erogazione di un nuovo contributo regionale di lire 25 milioni.
Riferisce che la Giunta, considerato che sono stati appaltati e sono in corso di esecuzione i lavori del secondo tronco, per un ammontare di spesa di lire 70 milioni, e che sono bene avviate le pratiche per il finanziamento dei lavori di costruzione del terzo tronco, per un ammontare di spesa di lire 90 milioni, di cui lire 30 milioni saranno erogati dalla Regione, non ha ritenuto di sottoporre al Consiglio nell'adunanza odierna la proposta di concessione di ulteriore sussidio di lire 25 milioni per la costruzione del tratto di strada intermedio fra il secondo ed il terzo tronco.
Osserva che eventualmente, tale proposta potrà essere sottoposta all'esame del Consiglio in altra adunanza, sempre che le disponibilità di bilanciò consentano di finanziare per l'anno 1952 tale ulteriore spesa.
Aggiunge che l'Amministrazione regionale intende che la strada Nus-St. Barthélemy sia portata a termine al più presto; pone in rilievo, peraltro, la mole dei lavori attualmente in corso per la costruzione di tale strada e la previsione del prossimo appalto dei lavori di costruzione del terzo tronco; non ritiene, pertanto, che vi sia alcuna ragione che giustifichi una urgente e immediata erogazione del richiesto contributo regionale per la costruzione del succitato tratto intermedio compreso fra il secondo ed il terzo tronco.
Conclude, affermando che l'Amministrazione regionale ha fatto tutto quanto era nelle sue possibilità per accelerare i lavori di costruzione e di ultimazione della strada Nus-St. Barthélemy.
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Strada della Collina di St. Marcel. - Per quanto concerne la strada della Collina di Saint Marcel, di cui il Consigliere Geom. G. Nicco lamenta la omessa inclusione nel programma dei lavori di opere di pubblica utilità per l'anno 1952, l'Assessore Geom. BIONAZ rileva che le frazioni della Collina di Saint Marcel, che verrebbero attraversate e servite dalla strada di cui si tratta, sono scarsamente popolate e che, a prescindere da tale fatto, si rende prima necessario di ultimare le varie strade di cui è stata già iniziata la costruzione.
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Strada di collegamento di La Magdeleine. - L'Assessore Geom. BIONAZ, in relazione alla richiesta di informazioni, fatta dal Consigliere Geom. G. Nicco, sullo stato attuale della pratica relativa al progetto della costruenda strada di collegamento del Comune di La Magdeleine, assicura che la questione non è stata mai trascurata dalla Giunta. Fa presente che il Consiglio regionale, nell'adunanza del 7 aprile 1951 (oggetto n. 19), ha approvato che il progetto relativo alla strada di cui si tratta sia allestito a cura e spese della Regione.
Riferisce che sono state sollevate opposizioni, da parte del Comune de La Magdeleine, circa il tracciato studiato per la costruenda strada.
Pone in rilievo l'opportunità che questa questione sia attentamente esaminata dal Consiglio, trattandosi di costruire una strada di circa nove chilometri di lunghezza; per un importo di spesa di oltre duecento milioni; fa presente che la strada dovrebbe servire ad una popolazione di circa centocinquanta persone.
Comunica che, da una visita sopralluogo effettuata, ha potuto rilevare che la progettata strada, nel tratto da Antey St. André alla frazione Trois Villes, non attraversa alcuna frazione né costeggia case isolate.
Ritiene, quindi, che non si debba illudere la popolazione del luogo con l'iniziare la costruzione di brevi tratti di strada di poche centinaia di metri, avendo la certezza a priori di non potere ultimare la strada stessa, se non a distanza di anni.
Dichiara che la questione va, quindi, attentamente studiata e che è necessario, prima di assumere una decisione, esaminare a fondo il progetto ed il tracciato della costruenda strada.
Osserva che come già fatto presente in una riunione di Giunta, il Consiglio dovrà decidere se si debba o meno provvedere alla costruzione di una strada di collegamento del Comune di La Magdeleine. Rilevi che, qualora la decisione sia favorevole, il problema della realizzazione dell'opera dovrà essere affrontato approvando la costruzione di un primo lungo tronco di strada che possa almeno già collegare una frazione ed ultimando la strada in breve tempo.
L'Assessore Geom. Bionaz, accennando, quindi, nuovamente alla questione del piano generale dei lavori, ricorda che, all'inizio del suo Assessorato, aveva invitato tutti i Comuni della Valle a segnalare all'Amministrazione regionale le opere ed i lavori di pubblica utilità ritenuti più urgenti; fa presente di avere, allora, constatato che le Amministrazioni comunali non avevano idee ben precise sui lavori da considerarsi più urgenti e non avevano fatto compilare i progetti dei lavori.
0sserva che, successivamente, ciascun Comune, venendo a conoscenza delle opere realizzate a cura e spese della Regione nelle varie località, ha potuto meglio vagliare e precisare le proprie necessità, a tal punto che le odierne segnalazioni e richieste di opere più urgenti sono per lo più in contrasto con le segnalazioni e le richieste di tre anni or sono.
L'Assessore Geom. Bionaz trae la conclusione che, qualora, all'inizio del suo Assessorato, fosse stato fatto approvare dal Consigliò regionale un piano generale di lavori e di opere di pubblica utilità più urgenti da eseguire in Valle d'Aosta, detto piano non avrebbe corrisposto alle reali necessità dei singoli Comuni ed avrebbe dovuto, necessariamente, essere radicalmente modificato in seguito, in relazione alle nuove richieste di esecuzione di lavori e di opere sui quali i Comuni insistono oggi maggiormente.
Ritiene opportuno, conformemente ai criteri sino ad oggi seguiti, che si portino innanzi tutto a termine le opere già iniziate e che, in relazione alle disponibilità annue di bilancio, si finanzino le spese per l'esecuzione delle opere e dei lavori di maggiore importanza, e necessità e di più sollecita attuazione, rinviando ad altra epoca l'esecuzione delle opere di minore importanza e di meno urgente necessità.
Richiama l'attenzione dei Signori Consiglieri sul fatto che, nell'approvare il programma di lavori nel 1951, il Consiglio, anche per non tenere residuo somme rilevanti per il finanziamento di opere che non potevano essere ultimate nello stesso anno 1951, aveva stabilito di finanziare i lavori in parte sul bilancio dell'anno 1951 e in parte sul bilancio dell'anno 1952.
Rileva che le opere di pubblica utilità di cui al programma di lavori approvato dal Consiglio con deliberazione consiliare n. 19, in data 7 aprile 1951, sono state finanziate in parte (per un importo di lire 400 milioni), sul bilancio del corrente esercizio finanziario.
Fa presente che, dovendosi contenere le spese, il programma dei lavori e delle opere di pubblica utilità che viene sottoposto all'approvazione del Consiglio nell'adunanza odierna è assai ridotto e parte delle opere - seguendo il principio già adottato lo scorso anno - dovranno essere finanziate sul bilancio del prossimo esercizio finanziario 1953.
Conclude, riservandosi di fornire ulteriori chiarimenti in sede di trattazione dei singoli lavori e oggetti interessanti l'Assessorato ai Lavori Pubblici.
Il Consigliere Geom. G. NICCO, per quanto concerne la strada della frazione del Comune di Saint Marcel, ricorda, che detto Comune aveva, a suo tempo, fatto allestire un progetto di strada per il collegamento delle varie frazioni al capoluogo, progetto la cui spesa fu poi assunta a carico della Regione. Osserva, poi, che, se è vero che alcune frazioni di detto Comune sono scarsamente popolate, è, altresì, vero che, non provvedendo l'Amministrazione regionale ad alleviare le condizioni di vita di queste popolazioni col costruire la progettata strada, i pochi abitanti che ancora vi risiedono abbandoneranno le loro case.
Per quanto concerne la strada di collegamento della frazione di Saint Barthélemy, prende atto di quanto dichiarato dall'Assessore Geom. Bionaz e formula voti che ritiene condivisi da tutto il Consiglio affinché sia ultimata al più presto la strada stessa, la quale, oltre a collegare alla strada statale la località di Saint Barthélemy, che è una delle più belle e popolose della Valle d'Aosta, servirà a tutte le frazioni disseminate nella Collina di Nus.
Per quanto concerne la strada del Comune di La Magdeleine, ritiene che il problema della costruenda strada di allacciamento di detto Comune sia stato alquanto trascurato. Ricorda di avere proposto, una volta, che detto Comune fosse collegato mediante la costruzione di una teleferica; rileva che, in seguito alla opposizione di alcuni elementi del luogo, la Giunta aveva disposto affinché fosse allestito un progetto di massima per la costruzione di una strada di allacciamento.
Fa presente che giustamente la Giunta si era preoccupata della rilevante spesa che comportava la costruzione di detta strada e che, pertanto, egli ritorna ora sulla sua proposta di collegare il Comune di La Magdeleine mediante la costruzione di una teleferica.
Raccomanda, comunque, che la Giunta, dopo avere approfondito la questione ed avere esaminato il progetto della costruendo strada, si pronunci pro o contro la costruzione della strada stessa.
Per quanto concerne la questione degli espropri di terreno, prende atto, con compiacimento, della dichiarazione fatta dall'Assessore Geom. Bionaz; concorda con quanto esposto dall'Assessore stesso e conclude, formulando l'augurio che i Valdostani non frappongano difficoltà alla realizzazione di opere di pubblica utilità che vengono eseguite dalla Regione nell'interesse della generalità delle popolazioni della Valle.
Il Presidente ff., Ing. PASQUALI, constatato che nessun altro Consigliere intende formulare osservazioni di carattere generale sugli oggetti iscritti all'ordine del giorno interessanti l'Assessorato ai Lavori pubblici, dichiara chiusa la discussione di carattere generale sul programma di lavori di pubblica utilità.
Il Consiglio prende atto.
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