Oggetto del Consiglio n. 230 del 29 luglio 1972 - Resoconto
OGGETTO N. 230/72 - Esame del disegno di legge regionale concernente norme ed interventi nel settore dell'agricoltura per la conservazione del paesaggio agricolo montano e per la protezione della natura. (Ritiro di mozione)
Manganoni (P.C.I.) - Dunque, io naturalmente non conosco neanche questa legge; comunque, io non entro nel merito della legge, non conoscendola, per me è urgente che questa legge vada avanti.
Ora qui, ma io non conosco la legge nei particolari, conosco la sostanza della legge, perché la sostanza di questa legge - e mi si corregga se vado errato - la legge prevede la concessione di un contributo, di un sussidio, chiamiamolo come vogliamo, agli allevatori di bestiame della Valle d'Aosta, ed è una conseguenza della mozione che noi Gruppo comunista abbiamo presentato alcuni mesi fa in Consiglio regionale e che la Giunta ha risposto: non solo noi accettiamo quella mozione ma informiamo il Consiglio che un progetto di legge è già in elaborazione perché la Giunta sta esaminando; al che noi abbiamo risposto: ci felicitiamo con la Giunta che sta già preparando il progetto di legge.
Quindi, come dettagli della legge no, ma come sostanza era quella contenuta nella nostra mozione io penso, no? Che la Giunta ha detto noi abbiamo già in allestimento la legge; però, per accelerare e non prolungare la discussione, questa mattina si è discusso di questo problema e c'è stata la discussione tra il Consigliere Bordon e l'Assessore Maquignaz, cioè si è detto, dice Bordon: noi Consiglio veniamo tagliati fuori, perché questa legge che dovrebbe, si riferiva a un'altra legge questa mattina, quella sui frutteti mi pare, il Consiglio non è a conoscenza. Quando arriva la legge dal MEC, dice l'Assessore, possiamo discutere, ecc. È vero, però se noi la modifichiamo sostanzialmente quella legge decade perché deve andare di nuovo al MEC, quindi non ne usciremo più. Allora, qual è la proposta che io farei? La proposta che farei è questa: quando una legge sull'agricoltura o su altri aspetti deve passare al MEC, l'Assessore la porti in Consiglio non per l'approvazione, perché diceva bene, stamattina, al MEC devono pervenire i progetti di legge e non le leggi, allora portandola a conoscenza del Consiglio, il Consiglio potrà anche dare i suoi suggerimenti; ma non approvandola in Consiglio quello rimane un progetto di legge, però il Consiglio non viene scavalcato ed è a conoscenza che questo progetto di legge è stato trasmesso al MEC. Quindi, la proposta che io farei per evitare tute le polemiche, ecc., sarebbe questa: che, come ho detto prima, le proposte di legge che vanno al MEC passino in Commissione, vengano portate per conoscenza al Consiglio e approvate, no, in modo che rimangano sempre progetti di legge, e in seguito vanno al MEC. Al loro ritorno il Consiglio li approverà definitivamente.
Se questa proposta regge va beh, anche questa mozione cesserebbe, verrebbe ritirata.
Siggia (P.C.I.) - Risponde l'Assessore Maquignaz.
Maquignaz (D.P.) - Ho già precisato stamattina che, secondo la prassi stabilita dalle disposizioni del Trattato di Roma, noi dobbiamo seguire quella via. Dobbiamo inviare dei progetti di legge, cioè la preventiva approvazione per sapere se il provvedimento che intendiamo adottare non contrasta, oppure va bene secondo le direttive comunitarie.
Però, come ripeto, se noi lo abbiamo mandato subito a Bruxelles dopo che è stato approvato dalla Giunta è per guadagnare tempo, in quanto che a Bruxelles i provvedimenti non vengono esaminati subito e, quindi, abbiamo ritenuto di inviarlo immediatamente al Ministero affari esteri perché faccia la sua trafila e giunga a Bruxelles. Posso dire che, in questo momento, il provvedimento non è stato esaminato ancora dalla Comunità economica europea, però è già pervenuto a Bruxelles. Non ho nulla in contrario di accettare la proposta che faceva il Consigliere Manganoni. Già stamattina glielo dicevo, quindi il Consiglio verrebbe a esaminare il provvedimento che noi intendiamo inviare a Bruxelles: però naturalmente non lo approva, fa le sue osservazioni. Ci serve come indirizzo per eventualmente modificarlo e noi dopo lo mandiamo. Quindi, su questa via da seguire io sono perfettamente d'accordo.
Per il provvedimento in discussione, visto che noi lo abbiamo già trasmesso, appena la Commissione dell'agricoltura lo avrà esaminato, noi lo porteremo in Consiglio perché sen e faccia questa presa d'atto; se ci saranno delle modificazioni noi provvederemo a inviare subito a Bruxelles anche le modificazioni proposte dal Consiglio, quindi come testo definitivo. Penso che possiamo così venire incontro al rispetto delle norme comunitarie e nello stesso tempo, non scavalcare il Consiglio regionale. Quindi, accetto la proposta.
Siggia (P.C.I.) - I presentatori della mozione la vogliono votare? Va bene la risposta data dall'Assessore? La raccomandazione è accolta?
Manganoni (P.C.I.) - Dunque, questa, come la precedente non ha più valore nel senso che il Regolamento è stato modificato, no, entro i tre mesi dal primo. Qui sarebbe sorta la discussione su Bruxelles che abbiamo approvato in via di intesa, che per me è accettabile, e pertanto possiamo ritirare anche questa.
Siggia (P.C.I.) - Esaurito l'ordine del giorno il Consiglio è chiuso. Auguro buone ferie a tutti, arrivederci a ottobre.
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La seduta è tolta alle ore 18,55.