Oggetto del Consiglio n. 274 del 30 ottobre 1972 - Resoconto
OGGETTO N. 274/72 - Cessione in affitto dello stabilimento industriale ex Sirca-Davit, sito in Comune di Arnaz, già adibito a produzione dolciaria dalla Società "Compagnia Generale Dolciaria". Delega alla Giunta.
Montesano (P.S.D.I.) - La parola al Presidente della Giunta.
Dujany (D.P.) - Con deliberazione del 18 ottobre del 1972 è stato approvato l'acquisto di beni immobili e di una parte dei beni mobili, costituenti l'ex-stabilimento industriale Sirca-Davit, nel Comune di Arnaz.
Tenuto conto che allo scopo per il quale si stabilì di addivenire all'acquisto di detto stabilimento e per porre rimedio alla crisi occupazionale della Bassa Valle il Consiglio regionale nel mese di luglio aveva approvato in linea di massima la proposta relativa alla cessione in affitto di detto stabilimento ad una società industriale avente per attività la produzione e la vendita di fibre tessili e manufatti a favore di un certo Signor Sassone.
Successivamente la Giunta ha esaminato con questo Signor Sassone i dettagli della convenzione in base alle indicazioni date dal Consiglio regionale e in base alla delega ricevuta ed a seguito anche di un sopralluogo avvenuto in sede dello stabilimento si è notato la opportunità e la necessità meglio, di dover realizzare una serie di lavori interessanti la sistemazione degli stabili occupati dall'ex-Sirca Davit e di determinati adattamenti di questo stabilimento al tipo di industria e di attività.
Questi lavori risalivano ad un importo che si avvicinava ai 150-180 milioni, chiedemmo alla Ditta subentrante di voler partecipare, in parte almeno per il 50%, di intervenire finanziariamente almeno nell'ordine del 50% per realizzare questi lavori che erano attinenti al tipo di lavorazione, la ditta si è rifiutata di sostenere altre spese, motivo per cui, ci siamo rivolti alla ricerca di altre attività che fossero accettabili come tipo di lavorazione, che si adattassero alla dimensione di quello stabilimento e che nello stesso tempo permettessero una celere attuazione occupazionale e si è avuto contatto con questa ditta Aramis, il cui titolare è un certo Signor Nessi che ha un'industria di confezioni di camicie, la quale è interessata, in questo momento, ad aumentare la sua produzione di camicie e soprattutto di collocare questa produzione sul mercato francese, mercato che non riesce a soddisfare e che la zona Valle d'Aosta verrebbe a collocarsi in una posizione geografica favorevole a questo scopo.
Ed è questo il motivo per cui riportiamo in Consiglio questa richiesta di deliberazione, di approvazione, di uno schema di contratto da stipulare tra la Regione e la costituente società, in quanto la precedente delega del Consiglio era indirizzata verso un'industria tessile e verso la denominazione del signore che ho detto prima.
Quindi, qui si tratta, di cambiare destinazione di attività e nello stesso tempo, la persona che deve intraprendere questo tipo di attività, chiedendo ancora la delega al Consiglio per gli ulteriori e successivi provvedimenti deliberativi.
Mi pare che questo incidente, chiamiamolo così, di non conclusione con il precedente imprenditore, sia stato anche positivo in quanto probabilmente questo tipo di attività trova una maggior possibilità di collocazione commerciale, il suo prodotto trova una maggior possibilità di collocazione commerciale e il tipo di attività prevede una possibilità occupazionale in tempi più ristretti, rispetto alla precedente iniziativa.
Caveri (U.V.) - Je voudrais savoir du Président de la Junte une explication, parce qu'on parle de cette Société Aramis, mais puis quand on va lire le contrat, les preuves du contrat, on parle d'une Société toujours en blanc; comme déjà l'autre fois, et c'est cela qui nous laissait assez perplexes, mais quand même je voudrais savoir quelle est cette Société.
"Bozza di contratto per la concessione in affitto dello Stabilimento Ex-Sirca-Davit", quand on va lire du reste dans les prémisses, on dit "Società in parallelo, ecc.", c'est là qu'on demanderait des explications.
Tonino (P.C.I.) - Vorrei innanzitutto dire che sia come Consiglio regionale e più ancora come cittadino interessato all'intera zona, dichiaro di essere abbastanza soddisfatto della diligente opera portata avanti dalla Giunta, in questa trattativa, che naturalmente c'è voluto molto tempo per realizzarla.
Sarebbe inutile ripetere il discorso che tutti conosciamo sulla grande necessità di creare in bassa Valle nuovi posti di lavoro per riassorbire quella manodopera che è stata licenziata l'anno scorso e prima ancora dell'anno scorso.
Quindi direi: benissimo per quanto si è fatto.
Vorrei solo avere una precisazione sul numero degli occupati per il primo anno, che si legge nella relazione a pagina 3, nella voce vantaggi, qui si legge infatti alla lettera A): "il massimo numero degli occupati e precisamente 130 unità per il primo anno con fondata ipotesi di incremento negli anni successivi".
Dato che qui parla di massimo numero, vorrei sapere se esiste anche questo minimo e con quanti operai inizieranno il lavoro. Un'altra cosa che vorrei chiedere è l'appoggio della Regione presso Istituti di credito per ottenere finanziamenti bancari, su cosa consiste, su quanto deve spendere la Regione su questi appoggi bancari che deve sobbarcarsi la Regione.
Bordon (D.C.) - Non sarà molto, ma solo modestissime considerazioni, perché la D.C. non è che si preoccupi quando viene attaccata su certi giornali di parte, di voler preoccuparsi come, fate voi, quando da parte nostra, eventualmente vengono fuori qualche articoli, che vi può anche toccare la suscettibilità; noi siamo orami abituati a vederci insultati e vilipesi, come giustamente ha detto stamattina l'amico Mappelli, noi siamo chiamati soltanto in causa quando siamo necessari a Roma, presso qualche Ministero per risolvere questi problemi, ma su questo non ci preoccupiamo, perché lasciatemi dire quello che penso come sempre, in quest'aula l'amministrazione ormai, è rimasta fuori dalla porta, qui si fa solo più delle politica, qui si guardano le composizioni delle Commissioni, dove non si capisce quando c'è una maggioranza e una minoranza, in un certo regolamento è scritto che in una determinata Commissione ci dovrebbe essere la minoranza rappresentata, non se ne capisce più niente; le minoranze si sfaldano e le maggioranze anche, a seconda del tempo che, se c'è il sole o se c'è la bufera.
Quindi, potete capire con quale entusiasmo si seguono ancora queste pratiche.
Noi eravamo stati attaccati allora sui giornali, dicendo che eravamo contrari a questo sviluppo, a questa ripresa industriale della Bassa valle, e noi ci eravamo astenuti, ce lo ricordiamo oggi, qui, per noi ci eravamo astenuti, ce lo ricordiamo oggi, qui, per noi ce lo fossimo dimenticati, per quanto riguarda va la Sirca-Davit, e invece avevamo votato contro quel famoso progetto di altri 800.000.000 e 1.000.000.000 per la costruzione di un nuovo stabilimento.
Ora noi ci eravamo astenuti, perché? Per alcune considerazioni semplicissime, che oggi ci vengono qui, opportune ricordare, noi abbiamo visto, non con molto stupore, perché siamo abituati a vedere i cambiamenti di impostazione del Presidente della Giunta, che ieri diceva una cosa e oggi, viene qui, quasi quasi a scoprire l'America, mentre eravamo noi che gliel'avevamo fatto notare allora, noi chi, noi minoranza, noi Union Valdôtaine, noi D.C., che cosa avevamo detto allora, senza entrare nella persona del Sassone, che non avevamo il piacere di conoscere e neanche ci teniamo a conoscere, avevamo detto che non potevamo approvare questo progetto, questa proposta di contratto, in quanto che, arrivati a un certo momento, non ci dava sufficienti garanzie.
Ci sembrava di dire, qui c'è uno stabilimento come la Sirca-Davit, destinato prima ad una fabbricazione di cioccolato, di punto in bianco, venisse trasformato in uno stabilimento per industria tessile, sarebbe stata una cosa che non ci convinceva, e oggi ci sentiamo dire che naturalmente questo Signor Sassone, si è presentato, ha chiesto 180-160 milioni di trasformazione dello stabilimento, non è vero - allora sentiamo cosa ha chiesto, ma noi abbiamo capito questo, e se non abbiamo capito bene, non ha importanza, ad ogni modo supponiamo che non sia stato detto questo, supponiamo, ritiriamo questo, ma noi che cosa avevamo detto, che ad un certo momento non ci dava queste sufficienti garanzie, perché non avevamo sulla carta scritto chiaramente quali erano le cose che noi dovevamo fare, e che noi ci rifiutavamo di dare una delega, perché questa delega data ieri, vedete che la dobbiamo modificare oggi, questa è la realtà, su questo non si potrà mica negare. Qui stiamo per chiedere un'altra delega, perché quella che avevamo data allora non era servita a niente, e perché non era servita a niente perché il Sassone ad un certo momento, e perbacco, non dico mica io le mie parole abituali, quando leggo qui sopra che nel corso di tali ulteriori trattative, l'iniziativa dell'industriale Sassone è apparsa inidonea per le sue dimensioni, per le sue caratteristiche tecniche ad assicurare sollecitamente il presupposto fondamentale dell'intervento finanziario ed operativo della Regione per il riassorbimento della manodopera e chi più ne ha più ne metta -quindi noi abbiamo già detto allora che... questa è la verità e oggi ce lo confermate, ma noi non ce ne facciamo mica una lode, noi prendiamo atto di quello che dite e nello stesso momento, però, è proprio questo presupposto, pensate questi poveri disoccupati della Bassa Valle, da quanto tempo è che aspettano che riprendano almeno questa Sirca-Davit, ora giustamente ha detto Tonino, Tonino, se non sbaglio, ha detto, ma è già un po' di tempo, educatamente lo deve dire, perché fa parte della maggioranza e dice, educatamente, "è da un po' di tempo che questa gente aspetta la ripresa del lavoro", e signori se andiamo avanti di questo passo, non so cosa ne verrà fuori, ad ogni modo, indubbiamente un passo di miglioramento in avanti si è fatto, l'Aramis, è una società che per quello che conosco io, va molto bene, ha un vasto giro di affari, io non conosco nessuno in questa società, perché mi sembra che sia anche saggia l'idea di modificare questa impostazione tessile così vaga, come era stata accennata prima, in una fabbrica di camicie.
Siamo anche noi di questo parere, tanto più che poi, guarda combinazione, deve essere portata in Francia per uno sviluppo, quindi siamo qui sul traforo del Monte Bianco, quindi tutto può essere facilitato, però io devo chiedere un'altra volta, e questa volta, non so, perché non l'abbiamo ancora detto, non ce lo siamo ancora detto se votavamo, se ci astenevamo, vedremo, dopo le spiegazioni che lei ci vorrà dare, ma è giusto che ancora una volta noi chiediamo chi c'è, in questa società, e se non sbaglio, in base a questo allegato, noi sappiamo che in questa società, c'è, questa consolazione, almeno al 51%, cioè la maggioranza sarà dell'Aramis, almeno, la maggioranza, dice qui, quindi la maggioranza deve essere 51% se non erro, e pertanto noi non sappiamo che altri faranno parte di questa società, ma questi sono i grandi segreti, sono i segreti di Pulcinella, che cosa c'è sotto, si possono avere dei dubbi, non si può arrivare qui e dire: Signori, il Presidente della Giunta regionale pro-tempore, affitta questo locale alla Società Pinco Pallino, la Società Pinco Pallino, è costituita da A-B-C e D e allora noi Consiglieri regionali possiamo decidere tranquillamente, ma questo non lo si può mai sapere, noi sappiamo soltanto che c'è la Aramis per il 51% e speriamo mi fa venire in testa adesso, non so, se questo è uno dei tre moschettieri, speriamo che gli altri due moschettieri che dovrebbero essere più deboli, valgano almeno.
Quindi, questa come prima obiezione, seconda obiezione, per il resto, contratto di nove anni, l'affitto, ecc. questo si potrebbe discutere lungamente, ma siccome noi non siamo qui per mettere i bastoni tra le ruote, checché voi ne diciate, perché il problema della Bassa Valle lo sentiamo non a parole, ma lo sentiamo a fatti, e siamo veramente preoccupati di questo tempo, che continua a passare, perché poi io non sono un sindacalista, non sono un tecnico, ma se non sbaglio, è da un paio di anni... immaginatevi questi disoccupati, che continuano a stare lì e non dovrebbero fare altro, ma dovrebbero essere tutti morti di fame, secondo un principio logico, naturalmente io penso che abbiano trovato qualche cosa e che siano provvisoriamente, stiano aspettando questa soluzione, ma ancora una volta noi vi facciamo notare che queste proposte che voi ci portate non sono delle proposte serie, non si può votare tranquillamente, prendere una decisione, perché sono lì, in attesa di qualche cosa, quasi quasi si deve far vedere che si va avanti, e noi ci auguriamo, non solo di far vedere, di andare avanti, ma di andare avanti effettivamente.
Montesano (P.S.D.I.) - Chi chiede la parola? Nessuno chiede la parola?
La parola al Presidente della Giunta.
Dujany (D.P.) - ...di una nuova società per azioni in Arnaz con capitale sociale iniziale di 50 milioni a partecipazione di maggioranza Nessi aventi per scopo la produzione e il commercio, quindi sarà una società per azioni dove sarà il Nessi che naturalmente sarà l'unico azionista.
A proposito dell'intervento demagogico veramente piatto di Bordon, vorrei dirvi che nessuna collaborazione ho avuto dalla Democrazia Cristiana per individuare iniziative atte a risolvere il problema della disoccupazione della Bassa Valle per la ricerca di un'industria che ci desse la possibilità di affrontare questo problema con un minimo di serietà e con un minimo di concretezza, quindi non basta predicare e rimprovera all'esecutivo che questa povera gente è disoccupata, piangere lacrime di coccodrillo senza fare nulla.
E non basta fare nulla e dire che queste non sono proposte serie, queste sono quello che è il risultato di una ricerca direi preoccupata e veramente insistente da parte della Giunta tendente a trovare la soluzione migliore nell'interesse economico della Regione e di trovare una soluzione migliore nell'interesse dei tempi di occupazione.
Voi tutti sapete quali siano le condizioni imprenditoriali nelle quali si trova oggigiorno lo sviluppo industriale in Italia e in Europa, voi sapete quali sono le difficoltà per qualunque industria di prendere iniziative nuove di investimenti in un momento così difficile, e quindi dovete immaginare quanto sia difficile poter identificare e poter individuare determinate iniziative idonee per il tipo di disoccupazione che abbiamo e qui è un tipo di disoccupazione essenzialmente femminile, poter individuare industrie serie che vogliano prendere iniziative per darci una quantità di occupazione idonea per quelle finalità che vogliamo raggiungere. Quali sono i tempi? Se il Consiglio approva questa delega a detta dell'imprenditore, i tempi dovrebbero essere nell'ordine di un paio di mesi o tre e l'inizio dell'assunzione di un primo gruppo di lavoratrici con la possibilità di arrivare a 130 unità, da 120 a 140 unità nello spazio di un anno.
Manganoni (P.C.I.) - Ha già precisato Tonino la nostra posizione, noi siamo, ci compiaciamo dell'attività che si sta svolgendo per procurare finalmente lavoro specialmente alla mano d'opera femminile della Bassa Valle.
Ora, noi potremmo anche noi fare della polemica, criticare però io sono del parere che non è con le polemiche e sollevando i cavilli che si risolvono i problemi; non solo, ma riferendomi appunto ad una affermazione di un mio collega che mi ha preceduto, il quale dice: noi i problemi della Bassa Valle li sentiamo non a parole ma a fatti ed è per questo io vi dico che fin quando noi qui continuiamo a fare delle polemiche, cioè delle parole, eh beh, forse tentiamo di ritardare i fatti, siccome noi invece siamo per i fatti e siamo stati i primi in questa sede a lamentare la difficoltà e le remore per la creazione di altre industrie in Valle, però dobbiamo dare atto di questo, che effettivamente l'interessamento da parte dell'Amministrazione regionale c'è stato io citerò dei casi: la Commissione Industria e Commercio di cui fanno parte i Consiglieri di tutti i gruppi quindi non è che abbia il carattere politico della maggioranza, della minoranza o dei rossi o dei neri, si è recata nel passato in diverse località per vedere, per indurre, per cercare delle industrie disposte a venire ad installarsi in Valle. Ora questi sono dei fatti e non delle parole, purtroppo i viaggi sono andati a vuoto per le difficoltà incontrate, per le richieste esose, ecc... quindi c'è stato da parte di tutti, e di questo dobbiamo darne atto da parte della Commissione in cui questi gruppi sono rappresentati, si è fatto il possibile per cercare delle industrie, finalmente ne abbiamo trovata una quella che ci era stata portata nel precedente Consiglio. Vabbè, purtroppo le cose non sono andate a buon termine, e qui bisogna dare anche atto delle serietà dell'Amministrazione perché aveva fatto delle richieste giudicate dall'Amministrazione esose, se l'Amministrazione regionale non fosse stata, non si fosse ispirata a certi principi di rettitudine avrebbe detto: eh, ben, va bene, pur di fare, diamo i quattrini, diamo i milioni. Invece il fatto che l'Amministrazione stessa disse no, non esageriamo nelle richieste ed è andata cercando un'altra industria con delle richieste più ragionevoli, bene secondo me questo deve essere un fatto positivo, quindi noi dicevo non vogliamo fare delle polemiche, potremmo dire ma, però... comunque noi dobbiamo cercare per accelerare i tempi per dare del lavoro alla Bassa Valle.
Ora, abbiamo una proposta concreta con dei termini io direi ragionevoli, si cercherà se sarà possibile ancora di accelerarli, comunque siamo sulla buona strada, abbiamo dei fatti, abbiamo un'industria che viene ad installarsi, diamo atto che anche dal punto di vista di inquinamento dato tutte le assicurazioni perché non una camiceria non è che inquini né l'aira con i fumi, né l'acqua con gli scarichi, pertanto noi non solo siamo favorevoli a questa proposta e speriamo che vada, che sia portata a termine al più presto, ma noi ci dichiariamo favorevoli a qualsiasi iniziativa naturalmente seria, ponderata, ecc... che tenda a creare dei posti di lavoro in Valle perché il problema della Bassa Valle è quello il più assillante ed è il primo che dobbiamo risolvere però noi non ci dimentichiamo che non vi è solo quello, anche se quello è il più urgente, ve ne sono altri io qui non sto a descrivere ad elencare per non prolungare la discussione comunque noi ci dichiariamo favorevoli non solo a questa ma a tutte le iniziative e io direi invitiamo la Giunta, sempre nel limite delle possibilità, tenuto conto della congiuntura difficile di oggi, ad invogliare anche altre industrie naturalmente limitate, non grandi industrie no, che creino immigrazione ecc... con tutti i problemi connessi per altre zone della Valle c'è una scarsità di posti di lavoro che crea un pendolarismo, noi abbiamo visto in Alta Valle per esempio che... devono venire ad Aosta.
Andrione (U.V.) - Par rapport à la précédente proposition faite par la Junte, je crois que nous constatons une nette et fondamentale amélioration soit de la proposition en elle-même, soit dans le texte du contrat, notamment pour ce qui concerne le bail et le... de la location. Cependant il reste un point obscur qui a été déjà soulevé par d'autres Conseillers qui m'ont précédé, c'est-à-dire il nous manque la totale, la complète identification de la Société qui va prendre en location cette usine.
Nous sommes favorables et du reste nous avons voté à faveur à l'achat de cette usine vraiment pour qu'elle soit louée mais nous voudrions avoir en main la pièce d'identification complète de la société qui va être constituée, c'est pour cela que je voudrais poser au Président de la Junte une question, c'est-à-dire c'est la société Aramis qui va prendre le 50%, la majorité du capital d'une nouvelle société ou c'est Monsieur Nessi en tant que principal actionnaire de la Société Aramis? Et dans le deuxième cas, est-ce que la marque, le label Aramis pourra être conservé pour la production de l'établissement valdôtain, dans l'autre cas au contraire qui sont les autres qui entrent en société avec Monsieur Nessi pour produire des chemises à Arnaz? Encore une fois il nous semble que cette délibération sur le principe de laquelle nous sommes d'accord, a été porté au Conseil en discussion trop tôt; c'est-à-dire avant que cette Société soit constituée et avant que les Conseillers puissent dire nous ne traitons non pas avec Monsieur Nessi, ou non pas avec la Société Aramis et avec une nouvelle société, avec une filiale de la société Aramis. C'est celle que nous demandons pour pouvoir donner une délégation à la Junte, en cas contraire à notre avis la discussion d'aujourd'hui est une discussion préparatoire sur laquelle - je parle à titre personnel parce que je n'ai pas pu me conseiller avec mes amis de l'Union mais sur laquelle en ligne de principe nous sommes favorables parce que effectivement il s'agit d'une initiative, d'une qualité de la contrepartie sérieuse et avec un type de travail qui nous intéresse pour la Vallée d'Aoste - eh, bien je dis dans ce cas alors nous demandons à ce que la discussion soit faire une deuxième fois en ayant en bain toutes les données nécessaires pour donner cette délégation à la Junte.
Bordon (D.C.) - Beh, io innanzitutto faccio un'osservazione che mi preoccupa. Ha detto il Presidente della Giunta che l'intervento di Bordon era piatto, scialbo, demagogico, ora se lo avesse detto un'altra persona non mi avrebbe preoccupato, detto da lui invece che è maestro in materia mi preoccupa effettivamente, però mi consolo subito perché vedo che in fondo, in fondo con le stesse, se non con le stesse parole ma il concetto del Consigliere Segretario Andrione ha detto le stesse cose che abbiamo detto noi, che abbiamo chiesto noi, che ho chiesto io.
A un certo momento noi che cosa chiediamo? Vogliamo sapere con chi vogliamo fare questo contratto, non dimenticate che la stessa obiezione l'abbiamo fatta allora e allora non abbiamo ricevuta risposta se non simile a quella di oggi e successivamente abbiamo visto che la delega che noi abbiamo dato non valeva, se la deve rifare.
Quindi ritengo che questa obiezione rimanga in piedi e mi auguro solo che abbia poi a dimostrarci ancora una volta infondata questa obiezione come invece sembrava allora.
Naturalmente a Manganoni io non ho niente da dire, perché condivido in pieno quello che ha detto e anche ho fiducia che le sue parole valgano più delle mie perché io sono all'apposizione, io sono dell'armata Brancaleone, invece lui fa parte di questa maggioranza e se non fa parte la sostiene, quindi noi siamo tutti d'accordo, ma noi in fondo attraverso i verbali delle sedute consiliari, andiamo a leggercelo non abbiamo chiesto altro che di portare avanti una cosa seria e nel minor tempo possibile, abbiamo detto anche adesso non continuiamo a illudere questi operai della Bassa Valle, perché andando avanti così il tempo passa e non viene fuori niente.
Naturalmente mi si fa ridere qui qualche volta quando si viene fuori e ci si complimenta con la Giunta e si complimenta con questo e si complimenta con quello, ma io chiedo scusa ma la Giunta non fa nient'altro che il suo dovere! Avevamo una crisi di mano d'opera in Bassa Valle ha portato i problemi al Consiglio regionale, li abbiamo dibattuti, li stiamo studiando mettendoci tutto quello che possiamo metterci dentro, naturalmente con quelle preoccupazioni che devono esserci in una Amministrazione, quindi tutto il resto non conta niente.
Noi chiediamo soltanto che si sappia effettivamente a un certo punto e in modo inequivocabile con chi dobbiamo trattare, cosa dobbiamo fare, questa società che adesso avete sentito tra Nessi e non Nessi o connessi, noi vogliamo sapere solo questo. Indubbiamente arrivati a un certo momento verrebbe voglia di dire: "Ma sì! Ma votiamo", perché lo dicevamo già allora, la demagogia si fa in un altro modo, si dice che quando si porta un problema all'Amministrazione regionale i Consiglieri che da un punto di vista lo esaminano amministrativamente perché sia serio non dovrebbe più essere così, perché se veniamo qui a fare delle obiezioni come abbiamo fatto l'altra volta ecco che ti saltano fuori e ti dicono vi siete astenuti, siete contro gli operai della Bassa Valle, quindi tutte queste baggianate che poi non attecchiscono per niente e che come ho detto prima non ci preoccupano.
Quindi ancora una volta le nostre obiezioni sono molto semplici, noi riteniamo che effettivamente un passo avanti si sia fato ma anche allora non ci si diceva mica che avevano le nostre, la nostra parte di ragione, anche allora noi eravamo accusati di mettere soltanto i bastoni nelle ruote e con noi altri; arrivati a questo punto noi vi facciamo notare questo ecco poi voi dite quello che volete però ritorniamo sempre a Bondaz, non è mica che si voglia tutto e immediatamente come si vuole in campo nazionale, come si vuole da parte di altri partiti ma noi vogliamo effettivamente che il problema vada avanti, che non siano solo parole perché adesso mi sembra che dopo tante parole, sia giunto il momento dei fatti, il resto non ci interessa niente.
Pollicini (D.P.) - Ricordo quando si è discusso il problema di quella società Carminati, allora quando qui in Consiglio si è voluto fare una serie di accuse... pesante nei confronti di alcuni uomini appartenenti al mio gruppo, addirittura legando questo discorso della Carminati a un tentativo di accaparrarsi le azioni del Casinò per gestire il Casinò, questa è falsa politica di gente indubbiamente che di fantasia ne ha molta, ma soltanto perché è molto alzata come livello intellettuale, ritiene almeno di porre all'interno del Consiglio il suo livello intellettuale, salvo poi vedersi smentiti nel giro di qualche giorno allorquando tutti i Consiglieri hanno ricevuto una lettera in cui veniva comunicato che il capitale Carminati era di 500 milioni, però non si credeva in quest'aula a queste cose.
Qui siamo di fronte a un altro problema, si cerca a tutti i costi di fare in modo che non si vada avanti nella soluzione concreta di questo problema dell'Aramis. Sostanzialmente siamo di fronte a una società che si impegna entro tre mesi a iniziare i lavori, che si impegna in tre mesi a iniziare le assunzioni, che si impegna nell'arco di un anno ad assumere circa 120-140 lavoratrici femminili, una delle professioni più difficili da trovare occupazione oggi in quell'ambiente, in quella zona dove vi era una notevole disponibilità di mano d'opera femminile. Ebbene adesso si viene a vedere che la società non è, non ha reso noto tutti i componenti del suo Consiglio di amministrazione e tutta la sua parte relativa alle azioni che hanno i singoli elementi, qui si dice invece - e mi pare sufficientemente chiaro - che la nuova società, che siamo noi Regione ad imporre la nuova società in quanto per ragioni fiscali vogliamo che abbia sede legale in Valle d'Aosta per ragioni di riparto fiscale, però c'è scritto chiaramente che a partecipazione di maggioranza Nessi quindi siccome la politica aziendale è la maggioranza azionaria che la determina, è fuori dubbio che noi abbiamo elementi sufficienti per giudicare questa società in quanto vi è il nome di chi possiede il pacchetto di maggioranza ed è Nessi. A questo punto mi pare sostanzialmente che occorre concludere il discorso con l'Aramis in fretta, senza rinvii, proprio perché non abbiamo interesse a dilazionare ancora una volta la possibilità di iniziare le assunzioni in quella zona.
Montesano (P.S.D.I.) - Chi altri chiede la parola? Eh, hai parlato due volte, mi sembra che puoi girare l'intervento a un tuo collega. Se nessuno protesta! Allora la parola al Consigliere Bordon. Poi viene Manganoni, viene a protestare, poi un momento... (Manganoni: no... quando dà la parola ai miei colleghi, protesto quando la nega a me) (Bordon: ad ogni modo... regolamento... se avessi detto a Pollicini quello che pensavo di lui) ...rinunci e allora chi chiede la parola, chi c'è di altri che chiede la parola? Ecco alla fine, ma mi sembra che la fine sia giunta e che nessun altro chiede la parola e allora la parola al Presidente della Giunta.
Dujany (D.P.) - Mi pare che sotto questo...
Montesano (P.S.D.I.) - Aspetti Presidente, c'è in ultimo momento...
Ramera (D.C.) - No, perché non mi è piaciuto l'intervento di Pollicini. Insomma! A un dato momento si accusa la Democrazia Cristiana di arenare e di tentare di arenare il problema, non si vuole che si vada avanti, noi non abbiamo detto certamente se votiamo a favore o contro per fare un'affermazione del genere.
Ma noi possiamo votare a favore caro Manganoni perché abbiamo tutte le carte in regola, perché caso strano l'unica iniziativa che è stata fatta in Bassa Valle sta andando avanti e non certo con i voti tuoi o con gli auspici tuoi, perché il Presidente dice che la Democrazia Cristiana non ha mai fatto niente e si lamenta da questi banchi, voi vi lamentate da tanto tempo ma non avete mai risolto niente quindi, caro Presidente quando si fanno degli appunti si fanno a tutti quelli che si lamentano ma però il compito di lamentarsi è nostro, il compito di governare è vostro. Siete voi che dovete trovare, portare avanti iniziative, risolvere i problemi, non tocca certo a noi sostituirci al vostro potere. D'accordo che in Valle d'Aosta in questo Consiglio dove ne accadano di tutti i colori e dove il Capo gruppo del P.C.I. stamattina lamentava che c'era, che si andava verso un certo qualunquismo ma certamente ha ragione il Consigliere Dolchi che si avanti, che si va verso il qualunquismo ma dopo dieci minuti cosa avete fatto? Avete votato un altro scissionista e ancora una volta avete dimostrato il rispetto che avete dell'elettorato valdostano, punto e basta su questo argomento.
Quello che diciamo noi è che crediamo alla buona volontà di questo progetto che ci viene portato per quanto potremmo avere anche dei dubbi, perché tre mesi fa mi sono state dette le stesse cose sia dai banchi della Giunta che da quelli della sinistra con gli stessi compiacimenti che si fanno stamattina, stamattina viene cambiato indirizzo industriale, società, tutto, e ritorniamo con il ritornello dei compiacimenti ecc. però laggiù non abbiamo ancora visto fare niente.
Ora è chiaro che questo è un documento già diverso da quello del luglio scorso perché se non altro vediamo che gli impegni sono di nove anni, prorogabili di nove anni, nove anni possiamo darglieli anche per l'eternità se funziona bene e io auspico a questa industria che vada bene, che invece di 30 diventi anche di 300, comunque è chiaro che noi possiamo avere anche dei dubbi, perché se ogni tre mesi cambiamo indirizzo industriale, cambiamo società, potremmo almeno sollevare dei dubbi o questi dubbi o queste richieste che noi facciamo di chiarimenti devono già subito essere viste come sabotaggio. Io non ritengo di essermi mai alzato per fare del sabotaggio qui dentro perché anzi quando mi si è chiesto l'aiuto l'ho dato sempre spassionatamente perché siamo qui a rappresentare l'intera Valle d'Aosta, a parte le etichette politiche che abbiamo.
Ora, questa convenzione ha solo questo difetto ancora per me, ma questo non incide su quella che sarà la decisione del nostro gruppo, noi vi chiediamo semplicemente se è possibile avere un maggior chiarimento sulla composizione di questo pacchetto di maggioranza, perché abbiamo già detto una volta che si deve andare sulla fiducia perché anche se venisse Gianni Agnelli a costituire una società non potremmo avere fiducia, perché lo abbiamo visto con la SIRCA-DAVIT che era di un grande industriale come Pesenti però quando c'è un ramo secco queste società tagliano il ramo secco e chiudono, non si compromettono, però possiamo almeno sapere dato che questa società ARAMIS è formata, è di questo industriale Nessi se si può sapere qualcosa di più tanto per mettere del nero su quel bianco che esiste nella convenzione, punto e basta. Con questo noi non chiediamo mica di soprassedere, di rinviare per carità, è un anno e otto e mesi credo che si discute di questi problemi di occupazione della Bassa Valle e credo che sarebbe ora di arrivare alla soluzione, noi chiediamo semplicemente questo al Presidente della Giunta, dopo di ché non chiediamo mica di rinviare il problema.
Manganoni (P.C.I.) - Non entro in argomento, voglio solo fare un'altra precisazione.
Capita in questo Consiglio - e si sono già verificati altre volte questi casi - che quando noi votiamo in favore della Giunta, ci compiacciamo delle azioni della Giunta ci si dice: beh, la sostanza sarebbe ecco i venduti alla Giunta; quando noi critichiamo certe posizioni della Giunta e allora si dice qui c'è il divorzio o non so. Ebbene a me pare che quando noi abbiamo evitato la crisi dell'Amministrazione regionale, abbiamo precisato bene la nostra posizione, noi voteremo a favore della Giunta degli argomenti portati sull'ordine del giorno della Giunta se noi li giudichiamo buoni, se noi li approviamo, se la Giunta fa delle proposte che noi disapproviamo noi non solo non ci associamo alla Giunta come ha fatto sta mattina Dolchi, ma noi votiamo che contro gli argomenti proposti dalla Giunta come abbiamo già fatto e come faremo, quindi né venduti a nessuno, né divorzio con nessuno.
Mappelli (D.C.) - Io mi chiedo se il discorso fatto in questo momento del Consigliere Manganoni non sia del più bel qualunquismo sulla faccia della terra. A parte questo fatto la realtà politica, ed è questa la realtà, è che questa Giunta ha una maggioranza con il Partito Comunista punto e basta. Inutile stare lì a discutere... (Voci di Manganoni e Mappelli che discutono) ...
Montesano (P.S.D.I.) - Manganoni che interviene, è la terza volta... Manganoni! La parola al Consigliere Savioz.
Savioz (P.C.I.) - Ho l'impressione che dobbiamo tenere presente una cruda e dura realtà della nostra Valle, cioè il problema non è tanto quello di vedere maggioranze, minoranze, chi di qua, chi di là della barricata, per me c'è una barricata unica ed è quella della difesa della Valle, dei suoi interessi e penso che in questo momento sia alquanto difficile riuscire a difendere gli interessi della Regione valdostana. Perché? Perché lo sappiamo, la situazione di latente crisi di tutte le industrie nazionali e anche europee e aggiungerei in campo mondiale, c'è una situazione del tutto particolare e non dovremmo mai dimenticarlo, quindi non è che noi abbiamo alle porte della Valle d'Aosta e dell'Amministrazione regionale un nucleo di industrie nella Bassa Valle.
Non esistono Signori, non ci sono purtroppo, dobbiamo andare a cercarli con il lanternino per trovare qualcuno che venga nella nostra Regione per far sì che questi disoccupati abbiano una possibilità di lavoro. Questa à la dura realtà, il resto sono parole che non contano.
Dujany (D.P.) - A Mappelli vorrei ricordare una dichiarazione fatta dal Presidente del Consiglio Andreotti alla costituzione del suo governo il quale se non vado errato ha detto: giudicateci per quello che facciamo, per le cose che realizziamo e non per le formule politiche che rappresentiamo, chiusa la parentesi... (voci: non si sente) ...indipendentemente da questo vorrei tornare nell'argomento.
In fondo ad alcuni, all'animo di alcuni Consiglieri esiste la persuasione che la Giunta voglia fare un pateracchio o un qualcosa di disonesto in questa costituenda società. Vi pregherei di voler accettare questa mia dichiarazione che tutto ciò se qualcuno pensasse a qualcosa del genere è assolutamente falso, come era falsa l'allusione fatta nel precedente Consiglio, nei riguardi della Carminati. Qualcuno che ha voluto sputare veleno e alludere a delle azioni disoneste nei riguardi di una costituenda società facendo apparire in cui c'erano interessi miei o di persone del mio gruppo dichiaro ancora una volta che questo è falso, questo è menzogna e questo è un metodo veramente basso di accusa, di accusare i singoli individui senza avere prove, senza avere elementi di valutazione e senza avere quel minimo di controllo che esige ogni dichiarazione politica o amministrativa o di giudizi personali.
Qui, in questa operazione, non c'è nulla di questo, di quanto voi potete dubitare e siamo stati costretti a chiedere al Consiglio una delega per, tra Regione Valle d'Aosta e la costituenda società, ve lo abbiamo messo chiaramente la costituenda, perché non possiamo costituire la società se il Consiglio regionale non ci dà questa delega, perché era inutile fare le spese di costituire una nuova società, se non abbiamo la delega del Consiglio per fare questa operazione tanto più in questo caso dopo i precedenti avvenuti.
Quindi costituenda società che noi desideriamo per delle ragioni di riparto fiscale, sapete benissimo che noi abbiamo la ripartizione delle imposte in tutte le attività industriali e economiche che sorgono in Valle d'Aosta, che hanno la sede legale e fiscale in Valle d'Aosta ecco il motivo per cui avevamo chiesto all'ARAMIS di costituire una società "ad hoc"; secondo non potevamo portarvi la costituzione concreta della società prima di non avere avuto la delega del Consiglio. Siccome però io sono talmente tranquillo dinanzi a queste cose, chiedo al Consiglio di votare questa delega così come è proposta, mi impegno successivamente di dare ai Consiglieri conta della costituzione di questa società.
Montesano (P.S.D.I.) - Chi chiede la parola? Ci sono dichiarazioni di voto? No? Allora chi vota a... prego Consigliere Caveri.
Caveri (U.V.) - Le groupe consiliaire de l'Union Valdôtaine votera à faveur de cette proposition de la Junte, évidemment avec une réserve importante et la réserve que nous avons fait dès le commencement, nous avons posé des questions au Président de la Junte et au fond c'est indiscutable que ce qu'a répondu le Président de la Junte a confirmé nos doutes, pas nos doutes, nos constatations parce que les passages qui ont été indiqués par le Président de la Junte des annexes confirment qu'on ne sait pas en quoi consistera cette société, c'est-à-dire on connaît une majorité mais on ne connaît pas une minorité de manière que nous votons à faveur de cette proposition en recommandant à la Junte de vouloir bien nous communiquer qui fera part de cette société dont une partie est encore à l'état de fantôme parce que nous ne connaissons pas et nous ne comprenons pas les motifs de ce mystère.
Naturellement sur la validité juridique d'une délégation de ce genre il y a déjà eu des remarques et nous pensons qu'il y en aura encore et nous pouvons les faire nous aussi, en tout cas, nous votons à faveur, avec cette réserve, réserve qui... discutable parce que personne peut contester le fondement de nos réserves.
Ramera (D.C.) - La Democrazia Cristiana voterà a favore di questo provvedimento, primo perché ne siamo convinti che occorre risolvere questo problema come ho già detto prima che da un anno e mezzo è sul tappeto e anche perché visti i commenti che poi vengono fatti fuori da quest'aula, naturalmente dobbiamo anche noi garantirci, tuttavia ritengo di accogliere quanto dice il Presidente della Giunta di farci conoscere al più presto le cose che suscitavano talune perplessità anche se però vorrei sottolineare la volta scorsa per la Carminati, si era già fatto tutto un passaggio di società ed erano venute qui.
Ora capisco benissimo che questi prima di costituire la società pretendano che noi siamo d'accordo nel concedere loro i locali della Sirca-Davit, però la stessa preoccupazione avrebbe dovuto avere allora quella società fantomatica o famosa, se non fantomatica perché si sapeva per una parte com'era, di costituirsi, di assorbire altre società quando ancora non aveva come questa il contratto con la Regione, comunque noi votiamo a favore e aspettiamo che il Presidente della Giunta in una prossima seduta, ci renda noti i particolari che ancora mancano.
Pedrini (P.L.I.) - Noi dichiariamo di votare a favore.
Dolchi (P.C.I.) - Il gruppo comunista vota a favore del provvedimento di delega proposta dalla Giunta e non per i commenti che possono essere fatti e quindi per la necessità di garantirsi come dice il Consigliere, il collega Ramera, ma perché riteniamo che il problema è delicato, è importante, interessa i lavoratori della Bassa Valle ed è un problema di urgente soluzione.
Votiamo a favore di questo provvedimento perché lo riteniamo consono e aderente ad una realtà che riguarda la Bassa Valle così come non ritenendo consoni e aderenti alla realtà valdostana i provvedimenti proposti nell'ultima seduta del Consiglio regionale per quanto riguardava l'acquisto dei terreni ed immobili, abbiamo in quell'occasione votato contro, questo lo ricordo al collega Ramera, ai colleghi della Democrazia Cristiana e dell'Union che invece in quella occasione hanno ritenuto di votare la proposta della Giunta contro la quale noi invece ci siamo pronunciati in senso negativo. Questo per chiarire al collega Mappelli che dà forse alla parola qualunquismo un significato diverso da quello cui alludevo io questa mattina. Noi siamo disponibili per le iniziative della Giunta che vanno nel senso della soluzione dei concreti problemi della Valle d'Aosta.
Montesano (P.S.D.I.) - Altre dichiarazioni? Allora io esprimo il mio voto favorevole anche esso condizionato da una riserva la quale è congiunta alla dichiarazione del Presidente della Giunta il quale si è impegnato a farci conoscere la composizione della costituenda società e questa mia riserva si riferisce soprattutto alla necessità che da parte del Consigliere votante si abbia la conoscenza nominativa della composizione della società anche per non avere quelle incompatibilità di voto che possono riferirsi da una parte al Consigliere e dall'altra parte ai componenti della costituenda società. Ci sono delle ragioni che impediscono questo voto quindi il mio voto che oggi è favorevole, può essere perfezionato soltanto quando sarò a conoscenza dei componenti della costituenda società.
Allora, esaurite le dichiarazioni di voto, si passa al voto per alzata di mano: chi è favorevole alla proposta alzi la mano. Contrari? Astenuti? Il Consiglio approva all'unanimità.