Oggetto del Consiglio n. 67 del 27 febbraio 1973 - Resoconto
OGGETTO N. 67/73 - Sconto del 50% sui biglietti di impianti funiviari o di risalita a favore dei giovani di età inferiore ai 15 anni. (Approvazione di Mozione)
Montesano (P.S.D.I.) - Chi illustra la mozione? Consigliere Dolchi.
Dolchi (P.C.I.) - Presente!
Montesano (P.S.D.I.) - No, credevo che volesse prendere la parola.
Dolchi (P.C.I.) - No, siccome è da tanto che ci tiriamo dietro questa mozione, adesso non la trovavo più. Comunque il problema è già stato sollevato in sede di Consiglio e in occasione della discussione del bilancio e in occasione di contributi a funivie, a società che gestiscono impianti di risalita.
Ci sembra che la differenziazione nei prezzi di questi trasporti e soprattutto il fatto che non c'è una particolare attenzione, o per lo meno degli sconti speciali per i giovani della Valle d'Aosta che usano di questi impianti, ci sembra che se la politica dell'Amministrazione regionale è giustamente orientata verso lo sviluppo dello sci, sport tipico, una prima, un primo passo sarebbe quello di facilitare ai più giovani l'accesso ai campi sportivi. Ci sarebbe anche un'altra scelta, quella di condizionare per lo meno, di intervenire nel momento in cui diamo o a fondo perduto o con quote di capitale un consistente contributo a queste società, si richieda anche, proprio per una scelta che viene fatta, particolari agevolazioni per questo settore.
Quindi io non ritengo di rielencare quella documentazione che già avevo sottoposto all'attenzione del Consiglio, quando avevamo discusso specificatamente l'argomento. Siamo oramai forse in stagione molto avanzata, comunque si tratta di vedere se la Giunta è orientata a fare una pressione in questo senso presso le Società interessate, e se è orientata in questo senso, siamo ancora in tempo affinché queste particolari agevolazioni vengano fatte già a partire dalla corrente stagione.
Montesano (P.S.D.I.) - Chi chiede la parola? Allora la parola all'Assessore Milanesio.
Milanesio (P.S.I.) - Su questo argomento se ne è già discusso in altre circostanze, non eravamo allora interessati da un provvedimento deliberativo, in questo caso si tratta di mozione. La Giunta regionale aveva, ha già fatto dei passi presso alcune Società funiviarie e non devo nascondere in questo caso che non si è raggiunto sostanzialmente nessun risultato.
Ci si è, da parte delle Società, limitati ad affermazioni così, molto generiche e ad una generica disponibilità per esaminare sconti che comunque non ritengo possano arrivare al 50%, sconti a favore di giovani residenti nelle zone, il più delle volte, dove sono ubicati questi impianti.
Io sono d'accordo comunque con le richieste che vengono formulate in questa mozione. Sono d'accordo affinché queste richieste vengano portate avanti fermamente, con l'avvallo del Consiglio regionale, possibilmente di tutto il Consiglio, però sono abbastanza scettico, devo dirlo, sui risultati che una azione di questo tipo potrà avere.
Non dimentichiamo, Signori Consiglieri, che tutte le Società, tutte le Aziende che gestiscono impianti di risalita, in questo momento nella nostra Regione, fino all'anno scorso, per lo meno, io non conosco e non possiamo conoscerlo perché non è ancora così presentato il bilancio dell'anno in corso, però posso dirvi che nel corso del 1972 una sola Società ha chiuso in attivo facendo gli ammortamenti, ed è la Società Funivie del Cervino. Tutte le altre Società funiviarie, a quello che ci risulta, e in base alle riunioni che io periodicamente ho convocato per discutere dei problemi, per esempio di ski-pass Comune (?), di problemi di collegamento che esistono fra una Società funiviaria e l'altra, per problemi di prezzo, ebbene, tutte queste società hanno dichiarato delle perdite di bilancio in alcuni casi e in altri casi e in altri casi degli equilibri di bilancio che si raggiungevano faticosamente, ad esempio non facendo o facendo mali gli ammortamenti.
Ora non credo che sfugga a nessuno la pesantezza della situazione delle Società che gestiscono gli impianti di risalita. Non voglio fare un discorso che possa essere frainteso, devo dire che il nuovo contratto di lavoro che è stato raggiunto ultimamente per i lavoratori di questo settore, ha ulteriormente aggravato le spese, le uscite di queste Società. Io penso che un discorso di questo tipo, cioè di arrivare al 50%, sia pure per i giovani inferiori ai 15 anni, è un discorso che si può realizzare nella misura in cui qualcuno interviene per arrivare a questo sconto. Per intenderci: non possiamo pretendere che lo sconto venga sopportato solo ed esclusivamente dalle Società funiviarie. Si può studiare, visto che si tratta di giovani in età dell'obbligo, scolare, si potranno studiare delle forme di intervento, che però in questo caso, ritengo che non possano che gravare sull'Ente pubblico.
Penso che un incontro a metà strada sia anche possibile; però obiettivamente, onestamente, in base alla situazione così come si è delineata con gli incontri con queste Società, che io ho fatto più di una volta, ritengo sia sommamente difficile arrivare ad accordi di questo tipo.
Io, così, se il Consigliere Dolchi che ha illustrato la mozione, se il Consigliere Chincherè sono d'accordo, come presentatori, direi che noi possiamo benissimo votare questa mozione. C'è solo una parola che mi sembra così, un pochettino fuor di luogo, quella che dice "richiedere e pretendere", cioè a richiedere fermamente, pretendere sarebbe bello se noi, con Decreto della Giunta regionale potessimo farlo. Io faccio presente però, come ho detto prima, che si tratta di richieste che noi dobbiamo fare, sulle quali però, poi dobbiamo cercare un punto di incontro, perché qualcosa io ritengo sono disposte a mollare. Però non dimentichiamo che la situazione è obiettivamente pesante e può essere valutata da ciascuno di noi, chi fa parte delle varie Commissioni, o Turismo o Finanze Affari Generali, si accorge che quando vengono presentati questi bilanci, così c'è poco da scialare, c'è poco da stare allegri.
Del resto, si tratta di attività infrastrutturali, non dimentichiamolo, cioè non è sugli impianti che si lucra caso mai, ma è su tutte le altre attività, gli impianti sono una infrastruttura di trasporto, come potrebbe essere una strada, un pullman, un mezzo di risalita, non è un'attività di reddito.
Ecco che qui, quindi, le Società si dichiarano disposte a venire incontro a certe richieste nella misura in cui però, anche o l'Ente pubblico o la scuola, che poi è lo stesso in questo caso, fanno una parte del loro dovere.
Io direi quindi che da parte nostra non c'è nessuna difficoltà a fare un altro passo ufficiale, sulla scorta di una deliberazione di Consiglio regionale presso queste Società, e a questo punto io graderei che la deliberazione fosse unanime possibilmente, vedendo di così, ripeto, limare il dispositivo di deliberazione là dove ci sono delle cose un po' forti, tipo "pretendere" che non rientra purtroppo nelle nostre possibilità.
Io, ciò detto, mi dichiaro disponibile a votare questa mozione.
Montesano (P.S.D.I.) - Altri interventi? Allora la mozione viene messa ... Prego.
Dolchi (P.S.D.I.) - Ringrazio l'Assessore per i chiarimenti. Ecco vorrei che venisse ben precisato il fatto dell'intervento regionale. Io son ben d'accordo, se noi paghiamo come Regione il 50% o se noi paghiamo una somma integrativa all'interessato, al giovane inferiore ai 15 anni, quando si presenta per pagare il biglietto gli richiedono solo l'altro 50%. Ecco, ma il discorso forse non lo apriamo qui, votiamo la mozione se il Consiglio è unanime, io sono ben disposto che il discorso venga portato avanti fra Assessorato e Società interessata, no, ma direi, in tutta Italia, in tutto il mondo, dove gli impianti di risalita, che sono gestiti da Società private non hanno mamma Regione valdostana che subentra nella Società per Azioni, che quando c'è il passivo, dà il contributo a fondo perduto, come fanno? Fanno pagare il biglietto intero, forse fanno delle riduzioni a loro giudizio, ma noi qui, direi, che diamo già, cioè chiediamo adesso forse quello che avremmo dovuto chiedere nel momento in cui davamo i contributi o apporti al capitale, che aiutavano le Società.
Ecco, mi sembra che come moneta di scambio, come elemento di trattativa, potrebbe esserci questo, che forse è il sottofondo, scusate il gioco di parole, della mozione, cioè la Regione dà dei soldi, la Regione interviene in Valle d'Aosta - mi si dirà intervengono gli albergatori, in altre zone intervengono gli albergatori, ci sono dei Syndicats d'Initiatives che promuovono loro stessi con gli abitanti delle Cooperative. Abbiamo esempi di Svizzera, Francia di diverso tipo per gli impianti di risalita, è un discorso che ci porterebbe troppo lontano.
Ecco, secondo me, vale la spesa sapere se il Consiglio regionale in cambio di tutti i contributi che dà, gli aiuti che dà in Valle d'Aosta alla proliferazione degli impianti di risalita, chiede non certo degli utili azionari alla fine gestione, ma almeno che per i giovani inferiori ai 15 anni ci sia una riduzione consistente e direi, non mi si venga a dire che facendo una riduzione, la Società perde, perché se gli impianti funzionano, io ritengo che la partecipazione del maggior numero di utenti, anche se pagano meno, alla fine diventa produttiva, diventa un utile, laddove ci sono le possibilità di soddisfare alle utenze. Mi pare che nell'arco della settimana ci sono tali e tanti periodi di morta dove la partecipazione anche al 50% di questo tipo di utenti potrebbe essere, anche dal punto di vista economico favorevole alla Società.
Non voglio andare più in là, volevo solo puntualizzare questo mio pensiero in proposito.
D'accordo per la limatura, d'altra parte era un po' contrastante il "richiedere e pretendere", perché pretendiamo solo o richiediamo solo, richiediamo fermamente, come io mi auguro, che facciamo questa scelta, come io mi auguro che il Consiglio votando unanimemente voglia e possa fare.
Montesano (P.S.D.I.) - Allora se non c'è nessun altro intervento, il Consiglio è chiamato a votare, chi approva alzi la mano. Contrari. (voce...)
Sì il testo modificato, così me è stato accolto e ripetuto dal Consigliere Dolchi, cioè la parola "pretendere" è cambiata in quella "fermamente".
Allora chi è favorevole alzi la mano. Vuole parlare? Allora un attimo, c'è il Consigliere Ramera che vuole intervenire.
Ramera (D.C.) - Non voglio dare noia; è brevissimo, mi fa piacere che in questo Consiglio, come sempre le nespole maturano sulla paglia, maturino anche le situazioni, perché la stessa richiesta un anno fa non andava bene. Adesso va bene, quindi siamo naturalmente d'accordo nel votare. Vorrei solo far notare questo: che si perde sempre del tempo. In certe occasioni vanno bene le richieste, in altre non vanno bene, a seconda di chi le presenta, comunque un anno va bene.
Montesano (P.S.D.I.) - Nessun altro intervento? Guardate, siate molto brevi perché abbiamo una mole di lavoro che non esauriremo nei due giorni.
Milanesio (P.S.I.) - Sarò brevissimo. No Ramera, io ho fatto delle precisazioni prima. Ho detto quali erano le perplessità e diciamo così, i limiti, che personalmente ponevo nel votare questa deliberazione. Però io credo, no, non lo respingo come richiesta di principio, ma non l'avevamo nemmeno respinta come richiesta di principio, allora avevamo detto chiediamolo, però signori, non veniteci poi a dire che se non otteniamo tutto quello che si chiede che così, insomma, non siamo sufficientemente forti o non abbiamo affrontato il problema con la sufficiente energia, cioè io ho premesso semplicemente la situazione economico-finanziaria di questa Società, che è quella che conoscete tutti. Ora, non possiamo chiederlo, dobbiamo chiederlo, io ritengo che articolando queste nostre richieste in certi giorni della settimana più che in altri, in periodi che non sono di punta, cioè avendo un grosso margine di manovra, qualcosa si potrà ottenere, forse non sarà il fatidico 50%, sarà qualcosa di meno, però delle agevolazioni superiori alle attuali certamente le potremo ottenere. Nient'altro.
Montesano (P.S.D.I.) - Nessun altro intervento? Allora chi vota a favore alzi la mano. Contrari? Astenuti?
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 12.