Oggetto del Consiglio n. 85 del 5 ottobre 1951 - Verbale
OGGETTO N. 85/51 CONCESSIONE DI CONTRIBUTI-SUSSIDI NELLE SPESE PER L'ACQUISTO DI BARBATELLE PER FAVORIRE LA RICOSTITUZIONE DEI VIGNETI FILLOSSERATI - APPROVAZIONE ED IMPEGNO DI SPESA - DELEGA ALLA GIUNTA.
L'Assessore all'Agricoltura, e Foreste, Geom. F. ARBANEY, riferisce al Consiglio in merito alla seguente relazione della Divisione Agricoltura e Foreste, concernente la proposta di concessione di contributi-sussidi nelle spese per l'acquisto di barbatelle onde favorire la ricostituzione di vigneti filosserati in Valle d'Aosta, relazione di cui copia è stata trasmessa ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:
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Lo scorso anno è stata costituita, in seno all'Associazione Valdostana Agricoltori, una Sezione viticoltori, allo scopo di promuovere la ricostituzione dei vigneti abbandonati per effetto dell'infestazione fillosserica.
Onde assecondare detta encomiabile iniziativa la Giunta regionale autorizzò con deliberazione in data 7 febbraio 1951, n. 192, la concessione di opportuni sussidi nelle spese per l'acquisto di barbatelle innestate su piede americano, appartenenti alle varietà ritenute rispondenti in relazione alle caratteristiche enologiche e climatiche locali.
I viticoltori accolsero assai favorevolmente tale disposizione provvedendo a ricostituire e impiantare un buon numero di vigneti.
Stante la notevole importanza rivestita per l'economia locale da una ben impostata produzione viti-vinicola, segnatamente nelle zone più idonee ad una produzione di qualità, ad es.: Donnaz, Arnaz, Chambave, Nus, Arvier ed Avise, si reputa opportuno proporre l'adozione di un provvedimento deliberativo autorizzante la spesa di L. 2.000.000 allo scopo di intensificare il reimpianto dei vigneti.
La somma stessa potrebbe venire erogata mediante la concessione di sussidi determinati in ragione del 50% delle spese occorrenti per l'acquisto delle barbatelle.
La concessione e la liquidazione dei sussidi di cui trattasi potrebbero aver luogo con la procedura di cui in appresso.
I rivenditori da autorizzarsi all'uopo (Consorzio Agrario e Ditte specializzate di sicuro affidamento) forniranno ai viticoltori interessati le barbatelle di cui trattasi, scontando (a proprio rischio e pericolo) l'importo del sussidio regionale e richiedendo poi quindicinalmente o mensilmente la concessione e la liquidazione del contributo regionale.
Detti elenchi quindicinali e mensili dovranno contenere le seguenti indicazioni: generalità dell'acquirente; numero delle barbatelle vendute, qualità, provenienza, e prezzo delle medesime; località in cui saranno messe a dimora.
La liquidazione dei contributi sarà effettuata previo controllo dell'avvenuto impianto o reimpianto del vigneto.
Quanto sopra premesso
Ritenuta l'opportunità di stimolare, favorire ed incrementare la ricostituzione ed il nuovo impianto di vigneti;
Si propone
che il Consiglio regionale
Deliberi
1) - di approvare e di autorizzare la spesa di L. 2.000.000 (due milioni) per la concessione di sussidi intesi a promuovere e favorire la ricostituzione dei vigneti fillosserati e l'impianto di nuovi vigneti, determinando la misura dei sussidi stessi - da liquidarsi con deliberazioni di Giunta - in ragione del 50% del prezzo di vendita delle barbatelle innestate che sarà praticato dalle Ditte all'uopo autorizzate;
2) - di approvare e di impegnare la relativa spesa, da imputarsi all'articolo 163 del bilancio corrente esercizio finanziario "Spese per l'incremento dell'agricoltura", che presenta la necessaria disponibilità;
3) - di delegare e di demandare alla Divisione Agricoltura e Foreste l'esecuzione della decisione di cui al precedente numero 1) in relazione all'individuazione delle Ditte da autorizzarsi alla vendita delle barabatelle innestate, - scontando l'importo del contributo regionale, - alla scelta delle varietà di vitigni, al controllo dell'avvenuta esecuzione dei piantamenti ed all'istruzione delle richieste di liquidazione dei contributi scontati dalle Ditte all'uopo autorizzate;
4) - di delegare e di demandare alla Giunta regionale l'adozione dei provvedimenti deliberativi di esecuzione della presente deliberazione per la concessione e la liquidazione, su proposta della Divisione Agricoltura e Foreste, dei contributi di cui si tratta.
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L'Assessore Geom. ARBANEY illustra brevemente la relazione surriportata facendo presente, innanzi tutto, che molti viticoltori hanno già rivolto domanda all'Assessorato dell'Agricoltura e Foreste per ottenere sussidi per la ricostituzione di vigneti fillosserati, ricostituzione da essi già iniziata.
Osserva che, in molti casi, il reimpianto dei vigneti non ha dato i risultati che gli agricoltori si ripromettevano e ciò per il fatto che la ricostituzione degli stessi ha avuto luogo in modo irrazionale.
Precisa, infatti, che in alcuni casi - come, ad esempio, in alcuni vigneti di Chambave e di Nus - sono stati eseguiti reimpianti con piantine di vite americana anziché con barbatelle innestate su piede americano; precisa, inoltre, che in altre zone, invece, furono ricostituiti vigneti mediante reimpianto di piatine di vite la cui uva non giunge a maturazione, sia per la natura del terreno. sia per l'esposizione sfavorevole e l'eccessiva altitudine.
Rileva che la Giunta, a1 fine di assecondare l'encomiabile iniziativa di reimpianto assunta dai viticoltori, autorizzò, con deliberazione in data 7 febbraio 195l, n 192, la concessione di sussidi nelle spese per l'acquisto di barbatelle innestate su piede americano ed appartenenti varietà ritenute più adatte, in relazione alle caratteristiche enologiche e climatiche locali.
Ritiene che il sussidio-concorso della Regione nelle spese per l'acquisto di barbatelle debba essere determinato o corrisposto in ragione del prezzo d'acquisto delle barbatelle, sempre che le stesse corrispondano alle varietà ritenute più adatte e più rispondenti - secondo il parere di tecnici - per la ricostituzione dei vigneti in Valle d'Aosta.
Si augura che in Valle d'Aosta sorgano vivai di viti per la produzione e la fornitura di barbatelle a tutti i viticoltori: in attesa che sorgano vivai, ritiene che l'Amministrazione regionale debba fare ogni sforzo per cercare di ridurre e di indirizzare i viticoltori ad acquistare le qualità di barbatelle più rispondenti alle caratteristiche enologiche e climatiche locali, onde ottenere che i vini della Valle d'Aosta, un tempo molto pregiati e conosciuti, riacquistino il loro pregio.
Informa che i vari piccoli vivai attualmente in attività in Valle d'Aosta sono gestiti senza la prescritta licenza di esercizio e che i proprietari dei vivai stessi non possono dare sicuro affidamento e garanzia di fornire le qualità di barbatelle che vengono richieste dai viticoltori, come più volte gli stessi viticoltori hanno avuto modo di constatare a loro spese e danno (esempio: fornitura di viti producenti uva bianca anziché uva nera).
Fa presente che il problema dei vivai sarà ulteriormente approfondito e studiato dall'Assessorato all'Agricoltura e Foreste; propone, peraltro, che, nell'attesa, il Consiglio approvi la proposta formulata dalla Giunta e di cui alla relazione surriportata.
Il Consigliere Geom. G. NICCO dichiara di concordare su quanto esposto dall'Assessore Geom. Arbaney e rileva l'opportunità che il Consiglio ne approvi la proposta come sopra illustrata, non potendosi attualmente fare di meglio per la mancanza di idonei vivai locali.
Accennando, quindi. ai vari piccoli vivai funzionali in Valle d'Aosta, rileva che i proprietari degli stessi esplicano più che altro una attività di carattere commerciale e speculativo, in quanto le barbatelle che essi vendono ai viticoltori vengono coltivate e ricavate localmente solo in minima parte (5% circa), mentre per la maggior parte (95% circa) vengono fatte arrivare da altre Regioni perfino dalla Sicilia. Ne deriva - egli osserva - che solo il 30% o il 40% circa delle barbatelle che i viticoltori acquistano attecchisce, il che comporta un notevole danno materiale per gli agricoltori, i quali, oltre a perdere il loro denaro, vedono sfumare il frutto delle loro fatiche.
Fa, quindi, presente la necessità che l'Assessorato all'Agricoltura e Foreste si interessi in modo particolare del problema della costruzione e dell'impianto di appositi vivai di barbatelle, opportunamente ubicati, nei singoli mandamenti, affinché i viticoltori abbiano garanzia che le barbatelle che verranno loro fornite corrispondano alle qualità richieste ed attecchiscano con sicurezza.
Formula vive raccomandazioni in tal senso aggiungendo ancora che, a parer suo, i vivai dovrebbero essere gestiti da Associazioni e non da privati.
Il Consigliere Sig. CUAZ esprime il suo ringraziamento all'Assessore Arbaney per la premura dimostrata nel formulare le proposte sottoposte all'approvazione Consiglio.
Rileva che le preoccupazioni esposte dal Consigliere Geom. G. Nicco sono state già oggetto di attento esame da parte dell'Associazione regionale degli Agricoltori, che è stata la promotrice dell'iniziativa assunta per la ricostituzione dei vigneti fillosserati in Valle d'Aosta.
Osserva che, durante gli ultimi cinquant'anni, si è verificato un lento progressivo abbandono della coltura dei vigneti. n causa dei danni sempre maggiori arrecati dalla fillossera, per cui, attualmente, non solo non vi sono quasi più buoni vigneti, ma non vi sono più neanche viticoltori.
Ritiene che, per tale ragione, è necessario che la Regione adotti un complesso di provvidenze atte a favorire la formazione di viticoltori, capaci di provvedere alla scelta dei vitigni più adatti, in relazione alle caratteristiche delle varie località.
Occorre invogliare gli agricoltori a ricostituire e a coltivare meglio i vigneti, sì da riportare nuovamente in auge la coltura vinicola in Valle d'Aosta, coltura che molti anni or sono era fonte di reddito per molti agricoltori locali, produttori di vini pregiati e rinomati.
Il Consigliere Dr. DUJANY dichiara pure di concordare sulla opportunità della approvazione dei provvedimenti proposti al Consiglio, tendenti a favorire e ad incrementare la ricostituzione dei vigneti fillosserati e l'impianto di nuovi vigneti in Valle d'Aosta.
Rileva peraltro che, se della massima importanza la soluzione del problema della coltura vinicola, sono altresì della massima importanza, per non dire maggiore, lo studio e la soluzione del problema concernente la coltura dei frutteti che, com'è noto, danno effettivamente un reddito molto notevole.
Ritiene che anche in questo campo si lamentino le stesse incertezze e le stesse preoccupazioni, in quanto manca negli agricoltori quel complesso di nozioni tecniche indispensabili per la coltura razionale delle piante da frutto.
Rileva pure che i proprietari di vivai sono più inclini a speculare sulla vendita delle piantine da frutto che non ad assicurare la fornitura agli agricoltori di piantine corrispondenti alle qualità richieste.
Formula, quindi, vive raccomandazioni all'Assessore Geom. Arbaney affinché il problema della coltura dei frutteti sia studiato di pari passo con lo studio del problema della ricostituzione e della coltura dei vigneti.
L'Assessore Geom. ARBANEY concorda sulla necessità di promuovere l'impianto di idonei vivai; fa presente che occorrono molti anni di lavoro prima che i nuovi vivai possano fornire le barbatelle occorrenti per il reimpianto dei numerosi vigneti fillosserati in Valle d'Aosta.
Riferisce che la Sezione Viticoltori dell'Associazione Agricoltori ha già eseguito vari esperimenti con innesti su piede americano, il che costituisce già un primo passo in avanti.
Ritiene che l'impianto e la gestione dei vivai potrebbero essere attuati ad iniziativa di Consorzi. Osserva però che, purtroppo, tali Consorzi non sempre funzionano in modo regolare e, pertanto, ritiene preferibile ed augurabile che si addivenga senz'altro alla costruzione ed all'impianto di vivai ad opera dell'Amministrazione regionale o della nuova Scuola regionale di Agricoltura di Aosta.
Fa presente, in proposito, che nella suddetta Scuola di Agricoltura vi sono tecnici che hanno competenza specifica in materia di viticoltura e che sono, pertanto, in grado di studiare la soluzione del problema.
Ritiene che i nuovi vivai dovrebbero essere ubicati nelle vicinanze della Scuola di Agricoltura nonché potenziati e curati in modo da corrispondere alle necessità e alle richieste dei viticoltori della Regione, mediante concessione di vitigni e di piantine a prezzi di favore. Precisa che in tal modo sarebbe, altresì, possibile obbligare i proprietari dei vari vivai sparsi nella Valle a sottostare al controllo ed alle direttive date dalla Regione a tutela degli agricoltori e della produzione.
Prendendo, quindi, in esame la proposta formulata dal Consigliere Dr. Dujany, rileva che il problema della coltura dei frutteti non è di così urgente soluzione come il problema della coltura vinicola.
Concorda che sarebbe opportuno poter disporre di vivai per la fornitura di piantine da frutto agli agricoltori. Sottolinea, peraltro, che in tale campo il problema è diverso e le difficoltà e gli inconvenienti consistono essenzialmente non nell'impianto dei frutteti ma bensì nella loro tenuta e nel trattamento da farsi alle piante da frutto.
Mr. le Conseiller MATHAMEL, déclare d'être d'avis que l'on doive être très sévère en ce qui concerne le contrôle des tenanciers des pépinières, afin d'empêcher que l'on fournisse aux agriculteurs des arbres fruitiers ou des crossettes ne correspondant pas aux qualités requises.
Prende, altresì, parte alla discussione il Consigliere Sig. PAGE.
Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, ritenendo esaurita la discussione, invita il Consiglio a procedere alla votazione per l'approvazione delle proposte formulate dalla Giunta ed illustrate dall'Assessore all'Agricoltura e Foreste Geom. Arbaney.
IL CONSIGLIO
ritenuta l'opportunità di favorire e di incrementare la ricostituzione e il nuovo impianto di vigneti in Valle di Aosta;
ad unanimità di voti;
Delibera
1) - di approvare o di autorizzare la spesa di Lire 2.000.000 (due milioni) per la concessione di sussidi intesi a promuovere e a favorire la ricostituzione dei vigneti fillosserati e l'impianto di nuovi vigneti, determinando la misura dei sussidi stessi da liquidarsi con deliberazione di Giunta - in ragione del 50% del prezzo di vendita delle barbatelle innestate praticato dalle Ditte all'uopo autorizzate;
2) - di approvare e di impegnare la relativa spesa, da imputarsi all'articolo l63 del bilancio corrente esercizio finanziario "Spese per l'incremento dell'agricoltura", che presenta la necessaria disponibilità;
3) - di delegare e di demandare alla Divisione Agricoltura e Foreste l'esecuzione della decisione di cui al precedente numero 1), in relazione all'individuazione delle Ditte da autorizzarsi alla vendita delle barbatelle innestate, -- scontando l'importo del contributo regionale, -- alla scelta delle varietà di vitigni, al controllo dell'avvenuta esecuzione dei piantamenti ed all'istruzione delle richieste di liquidazione dei contributi scontati dalle Ditte all'uopo autorizzate;
4) - di delegare e di demandare alla Giunta regionale l'adozione dei provvedimenti deliberativi di esecuzione della presente deliberazione per la concessione e la liquidazione, su proposta della Divisione Agricoltura e Foreste, dei contributi di cui si tratta.
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